Inflazione da furto – MN #176

L’inflazione è stata una componente stabile delle economie occidentali per molto tempo. L’attuale sistema economico si basa sulla presenza di un’inflazione costante che mira a incentivare i consumi e disincentivare il risparmio, attraverso l’intervento diretto dello stato. Tale intervento avviene tramite la spesa pubblica e la stampa di nuovo denaro.

Lo scopo dichiarato è di favorire la massima occupazione forzando il costante aumento dei consumi. La teoria alla base di questa impostazione è stata pubblicata nel 1936 dall’economista britannico John Maynard Keynes ed è stata adottata con entusiasmo dai politici dell’epoca come “rivoluzione keynesiana” al fine di uscire dalla grande depressione degli Anni Trenta che era nata negli Stati Uniti ed era stata causata da un’improvvisa e drastica riduzione del denaro in circolazione imposta dalla Federal Reserve, che aveva portato l’intera economia al collasso.

Non è assodato che la teoria keynesiana abbia effettivamente posto fine alla grande depressione, che terminò solo con la seconda guerra mondiale e che vide lo stato prendere controllo dell’intera economia americana con misure di emergenza per far fronte allo sforzo bellico. Misure di emergenza che non sono mai state eliminate anche dopo la fine della guerra, ma che sono aumentate continuamente trasformando gli Stati Uniti in una nazione di fatto socialista.

In tal modo è anche nato il gigantesco complesso industriale militare statunitense e l’altrettanto gigantesca burocrazia americana, impostata sul modello socialista dello stato assistenziale, che governa oggi ogni aspetto della vita del Paese. Il presidente Franklin Delano Roosevelt, del Partito Democratico, è stato il principale fautore di tale cambiamento oltre che uno degli attori primari nel favorire l’entrata degli Stati Uniti nel secondo conflitto mondiale.

Da allora, la Federal Reserve statunitense ha avuto l’obiettivo primario di alimentare un’inflazione costante con la finalità di stimolare l’economia e favorire la piena occupazione, ma con l’impegno di contenere tale inflazione entro il 2% annuo.

Il dollaro, diventata la nuova moneta di riferimento mondiale dopo la seconda grande guerra grazie anche all’intervento diretto di John Maynard Keynes, ha imposto questa politica a tutte le altre valute mondiali in un regime di sostanziale colonialismo economico.

L’inflazione si è di fatto dimostrata uno strumento molto efficace per imporre tasse indirette, per favorire una la spesa incontrollata dei governi, per finanziare i continui interventi militari in tutto il mondo, e per drenare il popolo comune delle proprie ricchezze a favore di una ristretta élite di politici, finanzieri e capitani d’industria.

Si è invece dimostrata inefficace nel garantire la massima occupazione per cui la teoria di Keynes era stata proposta all’inizio.

Ma ora l’inflazione sta andando fuori controllo e ha raggiunto livelli che si erano visti solo negli Anni Settanta e questi porterà conseguenze politiche importanti soprattutto negli Stati Uniti.

Per farci un rapido quadro della situazione vediamo un video dove una delle principali giornaliste di Fox New, Laura Ingraham, intervista Peter Schiff, noto esperto di economia statunitense che da molti anni critica le politiche governative in questo senso e le cui previsioni degli ultimi anni, sembrano finalmente in procinto di avverarsi.

Nel video si parla del dollaro e dell’economia statunitense, ma gli stessi concetti valgono per tutte le economie occidentali, compresa l’eurozona, che sono vincolate in modo permanente al dollaro e che ripetono sempre, a distanza di qualche mese, ciò che avviene negli USA.

Nel video si parla di Charles Schwab una delle principali aziende che offre servizi finanziari per operare in borsa negli Stati Uniti e che conduce analisi indipendenti sull’andamento dell’economia.

Peter Schiff parla anche del cosiddetto affitto equivalente del proprietario, un valore usato dal governo americano per calcolare l’indice dei prezzi al consumo e che non tiene conto degli affitti reali, ma dell’opinione di alcuni proprietari su quanto potrebbe essere il valore di affitto della loro casa se volessero affittarla in futuro.

Peter Schiff: il peggio deve ancora venire

[Karine Jean-Pierre – addetto stampa della Casa Bianca]
Il piano di salvataggio americano ha raggiunto il livello che ora ci mette effettivamente nella condizione dove possiamo davvero far sentire al popolo americano che possiamo realmente affrontare l’inflazione. Quello che voglio dire è che abbiamo visto una crescita, come ho detto, di oltre 8 milioni di posti di lavoro. E ora stiamo passando alla fase di una crescita costante e stabile.

[Laura Ingraham]
Quello che avete appena sentito è il nuovo modo con cui la Casa Bianca cerca di ammorbidire la batosta inflazionistica, ribattezzandola come la nostra transizione verso una crescita stabile. E questo con un’inflazione dell’8,6%. Ma secondo il capo della strategia sugli investimenti della multinazionale finanziaria Charles Schwab, il livello di pressione sui consumatori, che è la media dei costi delle utenze, carburante, cibo, elettricità, è aumentato del 25,7% anno su anno. Quindi questo ci pone a un livello solo leggermente inferiore al picco già visto nel 1980. Ma il nostro prossimo ospite teme che il peggio debba ancora venire nei giorni e nelle settimane che seguiranno. Ora si unisce a noi Peter Schiff, capo economista e stratega globale della Europe Pacific Capital e conduttore di Schiff Radio. Peter, grazie mille per essere qui. Stavo guardando i tuoi tweet e quelli di Tom Elliott durante il fine settimana, mentre discutevate sul perché il valore dell’inflazione è così fuorviante. Spiegacelo in termini semplici.

[Peter Schiff]
Bene, prima di tutto, il governo riporta l’andamento dei prezzi. L’inflazione è invece l’espansione nell’offerta di valuta. Questa è la definizione reale. E spesso si traduce in un aumento dei prezzi. Ma il modo in cui il governo misura i prezzi oggi, sottovaluta il vero impatto dell’inflazione. Se stessimo ancora misurando i prezzi usando l’ìndìce dei prezzi al consumo che usavamo nel 1970, l’aumento effettivo sarebbe circa il doppio di quello riportato dal governo. Quindi non sarebbe 8,6%, bensì sarebbe più vicino al 17%, o forse anche un po’ di più.

[Laura Ingraham]
Bene, Peter, quando pensi al costo medio degli alloggi per le persone che affittano, quella cifra da sola ha visto una serie sbalorditiva di aumenti negli ultimi mesi e negli ultimi anni. Quanto pesa questo considerando i modesti aumenti di stipendio per le persone che lavorano?

[Peter Schiff]
Beh, è molto significativo. Le spese per l’abitazione pesano circa un terzo dell’indice ufficiale. Ma il governo non utilizza i prezzi effettivi delle case, che sono aumentati di circa il 20%, o i valori effettivi degli affitti, che sono aumentati di oltre il 15%. Usano un valore inventato che chiamano affitto equivalente del proprietario. Un valore che non rappresenta nulla, ma che risulta aumentato solo del 5,5%.

[Laura Ingraham]
E Peter, sentiamo anche dire che, per affrontare gli aumenti nel prezzo del petrolio e del costo dell’energia, il presidente della commissione Finanze del Senato, Ron Wyden, sta introducendo ciò che tu ed io ricordiamo come la tassa sui profitti eccezionali che ora chiamano con un nuovo nome. È una sovratassa del 21% sui profitti delle compagnie petrolifere, che i politici adesso considerano eccessivi. Scusami, però mi viene da ridere per non piangere a sentire queste cose. Che tipo di effetto avrà? Sono stati loro a fare aumentare i prezzi.

[Peter Schiff]
Se anche confiscassimo tutti i profitti e li distribuissimo al pubblico americano, noteremmo appena la differenza. Ma se si tolgono tutti profitti dalle attività di perforazione alla ricerca del petrolio, indovinate cosa succede. Nessuno vorrà più trivellare. Quindi avremo un problema di approvvigionamento ancora più grave. Ma il vero problema è la domanda. Hai appena menzionato il piano di salvataggio americano. è stato un disastro. Qualcuno deve salvarci da quel piano perché il governo ha fatto l’esatto opposto di ciò che avrebbe dovuto fare. Mentre ordinavano a tutti di smettere di lavorare, e imponevano i lockdown sull’economia, bloccando la produzione, continuavano a stampare soldi da dare alla gente. Abbiamo pagato molte persone più soldi per non farle lavorare, di quanti ne guadagnassero quando avevano un lavoro. Perciò guadagnavano per starsene a casa, senza essere produttivi. E così abbiamo inondato l’economia di denaro mentre la stavamo privando di prodotti. E, naturalmente, i prezzi sono saliti alle stelle. Avevo previsto che sarebbe successo già nel marzo del 2020, quando abbiamo intrapreso tale strada per la prima volta , ma poi Biden ha veramente accelerato al massimo. E ora abbiamo a che fare con le conseguenze di tale politica. Una politica monetaria e fiscale sconsiderata.

[Laura Ingraham]
Quindi, l’aumento dello 0,75 % nei tassi di interesse non servirà a molto, vero?

[Peter Schiff]
No. La Federal Reserve è talmente in ritardo che non vede più nemmeno l’obiettivo. In realtà dovremmo avere tassi d’interesse superiori al tasso di inflazione. Abbiamo bisogno di tassi di interesse reali superiori a zero. Ma grazie alla Federal Reserve, tutti hanno così tanto debito che non possiamo permetterci di chiedere un tasso di interesse abbastanza alto da combattere l’inflazione, benché sarà abbastanza alto da causare una recessione su vasta scala e un’altra crisi finanziaria, peggiore di quella del 2008.

[Laura Ingraham]
Beh, se questo non terrà le persone sveglie la notte, non so cosa lo farebbe. È stato bello vederti, molte grazie.

Nel video, Peter Schiff ci fa capire che siamo sull’orlo di una nuova crisi finanziaria globale che sarà peggiore della Grande Crisi del 2008-2012 e che toccherà soprattutto le nazioni occidentali.

Ci spiega che il recente intervento di emergenza della Federal Reserve di aumentare dello 0,75%, un valore senza precedenti nella storia recente, non riuscirà a bloccare l’inflazione, ma in compenso farà aumentare gli interessi dei mutui e delle carte di credito portando a una frenata economica globale in un momento in cui le economie occidentali ancora risentono dei danni provocati dai lockdown imposti durante il periodo COVID.

Per funzionare, i tassi d’interesse dovrebbero essere superiori all’inflazione reale, stimata intorno al 17% in questo momento, e quindi essere almeno il 18%, ma tale valore, considerando l’enorme indebitamento dello stato, delle principali aziende e anche di una porzione importante dei privati, provocherebbe il totale crollo delle economie occidentali.

In realtà non c’è nessuna intenzione di fermare l’inflazione perché consente un drastico trasferimento di beni dalla classe media a chi ha le mani sulle leve del potere politico e finanziario.

Che cos’è davvero l’inflazione

Peter Schiff ci fornisce anche una definizione chiara della parola inflazione, condivisa da molti altri economisti: un aumento nella disponibilità della valuta in circolazione.

Questa definizione è stata anche codificata da Milton Friedman, economista statunitense e premio nobel per l’economia, che ha anche aggiunto il fattore che la valuta in circolazione andrà alla ricerca di beni e servizi.  

L’effetto di tale ricerca può essere un aumento dei prezzi, che viene solitamente considerato il significato della parola inflazione, ma che di fatto ne è la conseguenza.

Infatti, in alcuni casi, come negli anni 1930, l’inflazione, ossia l’aumento della valuta in circolazione sarebbe stata desiderabile al fine di allinearsi con l’accresciuta attività economica americana. La drastica e improvvisa riduzione del 30% della valuta in circolazione, portò invece al disastro. Da allora la Federal Reserve e tutte le banche centrali propendono semper nel favorire l’inflazione e vedono nella deflazione, ciò la riduzione della valuta in circolazione, una minaccia esistenziale.

In realtà né l’inflazione né la deflazione sono intrinsecamente nocive se vengono attuate per bilanciare la quantità di denaro in circolazione con la disponibilità di beni e servizi. Gli economisti classici ci dicono che, al calare dei beni e servizi disponibili, dovrebbe anche calare il denaro in circolo, viceversa nel caso di una ripresa.

L’inflazione avviene quindi immancabilmente ogni volta che viene immessa nuova valuta in circolazione e il conseguente aumento di prezzi può anche non avvenire se l’economia è in forte crescita e la quantità di denaro aggiunta è proporzionale all’aumento dell’attività economica.

Viceversa l’inflazione si tradurrà sempre in un aumento dei prezzi che può avvenire però con un certo ritardo, anche di anni, oppure può manifestarsi solo in alcune aree dell’economia.

Nel video 174 il giornalista americano Tucker Carlson parla del Quantitative Easing, la stampa di denaro in grande quantità per garantire liquità al sistema bancario e finanziario iniziata negli Stati Uniti nel 2008 e proseguita da allora quasi senza interruzione, ed imitata anche dalla Banca Centrale Europea e altre banche centrali nel mondo. Tucker la presenta come una forma di inflazione, il che è corretto basandoci sulla definizione che abbiamo visto prima.

Alcuni contestano il fatto che il Quantitative Easing (che può essere tradotto come attenuazione della crisi finanziaria tramite la stampa di grandi quantità di denaro) non sia una vera forma d’inflazione perché i soldi non arrivano nelle tasche della gente, ma vengono trasferiti direttamente dalla Federal Reserve, o altre banche centrali, nelle casse delle banche, di altri governi e di alcune multinazionali. Per tale motivo il Quantitative Easing non produce un aumento drastico e immediato dei prezzi al consumo.

Questa osservazione è valida, ma non giustifica il modificare la definizione di inflazione che è: qualsiasi aumento della valuta in circolazione.  C’è già molta disinformazione e propaganda in ambito finanziario, che avviene soprattutto mediante la ridefinizione del significato delle parole.

Inoltre, se osserviamo il Quantitative Easing da vicino, vediamo che il denaro comunque si riversa in alcuni settori dell’economia influenzando a scoppio ritardato il resto. In particolare, il Quantitative Easing crea bolle speculative, soprattutto in borsa e nel mercato immobiliare.

Queste bolle, non sono accidentali, ma vengono alimentate di proposito al fine di creare quello che gli economisti keynesiani chiamano “effetto ricchezza”.

Al crescere artificiale del valore degli immobili oppure dei titoli in borsa, la gente si sente più ricca e quindi tende a spendere di più producendo l’effetto voluto dalla teoria di John Maynard Keynes.

L’aumento dei prezzi, tuttavia, si mantiene a livelli abbastanza tollerabili e quindi la gente non obietta apertamente a questa ìimposizione di una tassa indiretta sui propri guadagni.

Il meccanismo viene spiegato abbastanza bene nel video che segue intitolato: “Il peggior ladro finanziario” e realizzato da un’investitrice ed educatice finanziaria australiana di nome Sorelle Amore. E’ una giovane donna che ha dimostrato di persona come l’applicazione dei corretti concetti economici consentano anche oggi, a una donna che parte da zero, di raggiungere la ricchezza facendo leva unicamente sulla propria capacità e la propria iniziativa.

Il più grande ladro

[Sorelle Amore]
Alle 2 del pomeriggio il 16 settembre 2021, alla Casa Bianca accadde qualcosa di molto strano. Durante un discorso, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden pronunciò alcune parole magiche che hanno incantato quasi tutti coloro che le hanno ascoltate. Parlava della disuguaglianza di ricchezza negli Stati Uniti e di come fosse semplicemente ingiusta. Ha incolpato del problema i miliardari del paese, dicendo che era tempo che loro pagassero la giusta quota di tasse. E che era colpa loro se tale problema esisteva in primo luogo, perché erano quelli che accumulavano la maggior parte del denaro della nazione. L’incantesimo fece in modo che quasi tutti coloro che lo ascoltavano, credessero a queste parole.

Ma come quasi tutta la magia, non era affatto un incantesimo. Era una semplice illusione, un’illusione che è stata padroneggiata da quasi ogni singolo governo del nostro pianeta. E come tutte le illusioni, nasce per nascondere qualcos’altro. Per scoprire di cosa si tratta, dobbiamo dare un’occhiata più da vicino al mago e rivelare l’oscura verità che l’illusione sta cercando di nascondere. La disuguaglianza di ricchezza è un problema davvero grande, e sembra essere peggiorato nell’ultimo decennio. È comprensibile che le persone siano davvero infastidite da chi possiede milioni e miliardi di dollari visto che appare facile dare la colpa a loro di tutti questi problemi.

Quando abbiamo una disuguaglianza di ricchezza, è normale pensare che le persone che hanno di più siano quelle che tolgono alle persone che hanno di meno. Ma cosa succederebbe se vi dicessi che, in realtà, c’è un piccolo ladro subdolo che è responsabile di tutta questa disuguaglianza di ricchezza. Quindi voglio far luce su di lui. E anche più avanti nel video, voglio parlare di chi è responsabile di permettere a questo piccolo ladro di operare nella realtà.

Poco più di due anni fa, una massiccia crisi sanitaria ha cambiato il volto del nostro mondo e ha gravemente danneggiato la nostra economia. Ma la ricaduta economica della crisi sembra aver favorito un piccolo gruppo di persone nella nostra società, mentre allo stesso tempo ha rovinato quasi tutti gli altri. Nel giro di un solo anno, dopo la chiusura del mondo nel 2020, il pianeta Terra ha sperimentato il più grande trasferimento di ricchezza della storia.

I lavoratori di tutto il mondo hanno perso un totale collettivo di 3,7 trilioni di dollari di ricchezza, mentre allo stesso tempo i miliardari del mondo sono diventati collettivamente più ricchi per un valore di 3,9 trilioni di dollari. Ciò ha indotto molte persone a etichettare questo trasferimento di ricchezza come un furto economico che veniva perpetrato da chi, nella nostra società, è più ricco. Un articolo che condivideva queste opinioni è diventato virale, ed è stato condiviso da milioni di persone in tutto il mondo. Ma la verità è che questo ladro economico non sono in realtà i ricchi. Il vero ladro è l’inflazione, e ruba il denaro direttamente da sotto il vostro naso senza che voi lo sappiate e, contemporaneamente, rende i ricchi molto più ricchi.

Durante i periodi di crisi, le persone tendono a ridurre le spese. Quando i tempi sono difficili, vogliamo risparmiare e spendere i nostri soldi solo per le assolute necessità. Tuttavia, ridurre le spese è un male per l’economia perché quest’ultima dipende dal fatto che il denaro continui a fluire all’interno del sistema. Quindi, per incoraggiare le persone a spendere, il governo stampa semplicemente più denaro. E poiché i tempi sono stati davvero orrendi negli ultimi due anni, molte nazioni hanno creato più nuovo denaro durante questo periodo rispetto a qualsiasi altro momento della storia.
Ma ogni volta che lo fanno, voi diventate più poveri. E ora vi spiego perché. Diciamo che nella nostra economia ci sono $ 100 in totale.

Ma durante una crisi, il nostro governo ne stampa altri dieci, aggiungendoli a quelli che esistono, portando il totale a 110 dollari. L’offerta di moneta è quindi cresciuta del 10%. Ma l’economia non è diventata più grande del 10%. Infatti abbiamo ancora la stessa quantità di beni e servizi che avevamo prima, ma ora ci sono più soldi che cercano di acquistare tali beni e servizi. E quando ciò accade, ogni dollaro che esiste, perde parte del proprio valore, il che, a sua volta, fa in modo che tutto quello che ci circonda costi di più. Questa è l’inflazione in azione.

E l’economista Milton Friedman ha riassunto questo concetto al meglio. In poche parole, ha detto, l’inflazione è troppo denaro che insegue beni che sono troppo scarsi. In realtà, questo è il modo in cui l’inflazione ruba dalle vostre tasche. Per la precisione, non ruba direttamente i vostri soldi, ma li fa valere di meno, il che significa che, nel tempo, potete comprare meno cose. E si potrebbe pensare che l’inflazione colpisca tutti allo stesso modo, ma in realtà non è affatto così. L’inflazione è un gioco molto truccato, perché ciò che è male per voi, è in realtà una benedizione per le persone al vertice. Se riuscite a mala pena a sbarcare il lunario oppure se avete solo risparmi minimi nel vostro conto in banca, l’inflazione sta lentamente erodendo il valore dei vostri soldi. In questo momento, l’inflazione negli Stati Uniti è quasi al 9%.

Ciò significa che, se avete messo $ 10.000 in un conto bancario un anno fa, quei soldi oggi valgono il 9% in meno, semplicemente perché tutto ciò che vi circonda, ora costa il 9% in più. Ma per i ricchi la situazione è diversa. Anche loro hanno soldi, ma dispongono anche di beni, come case, terreni, titoli azionari, imprese, opere d’arte e oro. E quando l’inflazione sale, generalmente sale anche il valore di questi beni, insieme al costo generale dei beni di consumo e dei servizi. Ma dove vincono davvero è che, il più delle volte, il valore di questi beni in realtà aumenta molto più di quanto non faccia l’inflazione. Questo perché, quando il contante perde valore, sempre più persone usano il proprio denaro per acquistare beni reali così da proteggersi dall’inflazione.

Questo aumenta la concorrenza e la domanda per tali beni, come ad esempio gli immobili, e fa salire i loro prezzi ancora di più. E gli effetti di questo fenomeno nel mondo reale sono talvolta sconcertanti. In Australia, ad esempio, l’inflazione è stata di circa il 6% negli ultimi dodici mesi. Ma allo stesso tempo, il prezzo medio degli immobili è aumentato di quasi il 25%. In breve, le regole dell’inflazione sono truccate per favorire i ricchi e fregare i poveri, perché il valore dei beni sale molto più del tasso di inflazione. E allo stesso tempo, distrugge il valore del denaro, dei risparmi o degli stipendi delle persone comuni. E poiché i ricchi hanno molte più probabilità di possedere beni reali, sono loro a beneficiare di questa situazione. L’intero meccanismo può essere riassunto in due frasi. Se non possiedi beni, l’inflazione ti rende più povero. Se possiedi molti beni, l’inflazione ti rende più ricco. Ma chi è responsabile della creazione delle regole di questo gioco truccato che favorisce i ricchi? Per poter rispondere a questa domanda, dobbiamo parlare del mago che ho menzionato all’inizio del video.

Poiché la disuguaglianza di ricchezza è diventata più di un problema negli ultimi anni, i politici di tutto il mondo hanno parlato di come mirano a risolvere questo problema. In Canada, Justin Trudeau ha incolpato i giganti digitali per l’estrema disuguaglianza di ricchezza esistente nel suo paese. In Irlanda, il Presidente ha parlato di come gli esseri umani non possano prosperare in luoghi dove c’è una grande divisione della ricchezza. E ho già menzionato il discorso di Joe Biden che mette nel mirino le persone più ricche della società, secondo lui colpevoli per aver creato questo enorme problema. Questi sono solo tre tra i numerosi leader mondiali e politici che hanno criticato i più ricchi come fonte del problema. Ma ecco il punto.

Sono proprio questi leader mondiali che puntano il dito, incolpando gli altri della disuguaglianza di ricchezza, che sono invece i veri responsabili di tutto questo, perché è la classe politica dominante di qualsiasi nazione che rende possibile l’inflazione, consentendo in primo luogo la stampa di denaro. Quando l’economia è in difficoltà, stampare denaro può aiutare a stimolare il flusso di moneta. Più soldi in circolazione significa avere più persone in giro a spenderli.

Questo stabilizza l’economia temporaneamente, motivo per cui è una tattica comunemente utilizzata dai governi di tutto il mondo. Ma è solo una soluzione temporanea che inevitabilmente causerà un maggiore problema di inflazione. È come mettere nastro adesivo sulla crepa di una diga. La diga alla fine scoppierà. Il nastro non fa altro che darci un falso senso di sicurezza per un breve periodo di tempo. Lo scoppio è inevitabile, e, ritardandolo, il risultato finale è peggiore di quanto lo sarebbe stato altrimenti. Ora, non sto dicendo che i miliardari non siano da biasimare per nessuna di queste disuguaglianze di ricchezza. Ci sono molti miliardari, avidi, che sfrutteranno gli altri per proprio guadagno personale. E peggio ancora, ci sono miliardari che fanno pressione sui governi per approvare leggi che li favoriranno.

Ma ecco la verità, e a volte è molto difficile da digerire. Incolpare i miliardari per il problema della disuguaglianza di ricchezza è come incolpare un pilota di auto da corsa per aver ricevuto un’auto che è molto più veloce di tutte le altre. Non è lui il proprietario della macchina e della pista, sta solo giocando alle regole che gli sono state date. Se pensate che la gara sia ingiusta, dovreste prendervela con le persone che gli hanno dato la macchina più veloce in primo luogo, così da mettere tutti gli altri in svantaggio. O per dirla in un altro modo, non odiate il giocatore. Odiate il gioco. In tanti modi, il gioco finanziario a cui tutti stiamo giocando è seriamente compromesso, e la situazione certo non migliora quando i politici di tutte le nazioni stampano denaro come pazzi, ben sapendo che non stanno risolvendo affatto il problema di fondo. Semplicemente non vogliono essere incolpati per i danni che causano con le loro azioni, ma vogliono invece che voi puntiate il dito contro un bersaglio molto più facile.

La prossima volta che sentite un politico incolpare i miliardari per aver creato disuguaglianza di ricchezza, rendetevi conto che le sue parole sono solo un incantesimo, un’illusione e un depistaggio. Stanno semplicemente cercando di reindirizzare la vostra rabbia verso qualcuno che vogliono farvi credere sia la fonte del problema. Quando invece i veri colpevoli sono stati di fronte a voi per tutto il tempo. Riconoscete il trucco di destrezza nelle loro parole. A volte è divertente credere nella magia, ma ricordate che tutti i trucchi magici sono costruiti su un qualche tipo di inganno. Basta non lasciare che il mago vi faccia fare la figura degli sciocchi. Grazie mille per aver guardato. Spero che abbiate trovato valore in questo video.

Vediamo quindi che il gioco è truccato e chi lo ha progettato, lo usa per rendere più poveri gli altri a proprio beneficio, ma che la vera fonte dell’inflazione è immancabilmente il governo e le banche centrali.

I politici e i grandi finanzieri cercheranno sempre di dare la colpa a qualcun altro, come i sindacati, i complessi industriali, Vladimir Putin, la pandemia, ma sono loro e solamente loro i responsabili di questo meccanismo e solo agendo su di loro è possibile correggere la situazione. Nel prossimo video di Tucker Carlson vediamo come l’inflazione può essere usata come strumento primario di divisione sociale.

L’inflazione come strumento di destabilizzazione sociale

[Tucker Carlson]
Buonasera, e benvenuti a Tucker Carlson. I prezzi della benzina sono in aumento e cominciano a comparire alcuni articoli anche nei media. Ma la cosa interessante è il modo in cui la stampa tratta l’argomento. Se guardate attentamente, è abbastanza chiaro che sono poco interessati. Semplicemente il tema non li attira. In effetti, potrebbero anche essere un po’ seccati, e questo non dovrebbe sorprendervi.

Non c’è spaccatura più grande nella vita americana del divario tra le persone che si preoccupano di quanto costa la benzina e le persone che se ne fregano. È una divisione culturale, ovviamente, un abisso di classe, economico e geografico. Quelli che prendono Uber contro quelli che guidano le proprie auto. Ma è persino più profonda. A un certo livello, la divisione riguarda l’utilità di dividere il paese in due gruppi, persone che si preoccupano del prezzo della benzina e persone che si preoccupano del fatto che la benzina sia ancora legale. E chiedetevi quale di questi gruppi è più importante per il funzionamento degli Stati Uniti?

Da un lato, ci sono avvocati, direttori delle risorse umane, dirigenti di organizzazioni non profit per il cambiamento climatico, amministratori degli studi sul genere, magnati della finanza, senatori cerebralmente morti, editorialisti della rivista The Atlantic, produttori di Netflix altamente pagati come Michelle e Barack Obama e, opinionisti della televisione via cavo in prima serata. Questa sarebbe la classe degli imbonitori. Fanno poco, ma ne traggono grande beneficio. In pratica, sono inutili. Non hanno competenze. Il più delle volte, costituiscono un salasso per l’economia reale e un veleno per la cultura. Il resto di noi potrebbe essere più felice e più prospero se diventassero camionisti o si trasferissero in Paraguay.

A un certo livello, tutti sanno che è vero. E poiché è profondamente vero, queste stesse persone passano moltissimo tempo a sbraitare su quanto siano essenziali, perché è del tutto ovvio che non lo siano. Le cose funzionavano perfettamente prima di avere dipartimenti delle risorse umane schierati sul lato opposto del divario dei prezzi del carburante. Poi ci sono tutti gli altri, e questo gruppo include individui che possiedono circa il 95% delle competenze necessarie per far andare avanti una civiltà. Se le perdessimo, sprofonderemmo nel buio Medioevo.

La rete elettrica si spegnerebbe, letteralmente. Queste sono le stesse persone che hanno notato con orrore che il costo per riempire un serbatoio è schizzato verso il cielo nell’ultimo anno. Sono loro ad essere colpite dall’aumento dei prezzi della benzina, quelle che lo meritano di meno. La parte più irritante è che niente di tutto questo è un caso. L’America dispone di energia più che sufficiente per mantenere bassi i prezzi del carburante. Allora perché sta succedendo? Bene, è stato fatto di proposito dal partito che odia la benzina. I democratici ci dicono che i motori a scoppio nuociono al clima. Sembrano crederci.

Ma capiscono anche qualcos’altro sul tema. Sanno che le automobili significano autonomia. Se avete una macchina, potete andare dove volete. I pianificatori centrali non possono controllarvi. E loro lo odiano. In questa fase, non possono dare voce a pensieri del genere, sarebbero troppo spaventosi. Vi chiamano invece razzisti. Guardate.

[Corey Bush – parlamentare del Partito Democratico]
Per anni, tutti voi avete continuato a promuovere i combustibili fossili, pur sapendo che promuoverli significa promuovere il razzismo ambientale e la violenza nelle comunità di colore. State ancora promuovendo e vendendo combustibili fossili che uccidono milioni di persone. Questo è un esempio lampante di supremazia bianca.

[Tucker Carlson]
Quindi i combustibili fossili sono un esempio lampante di supremazia bianca. Questa è l’ultima bolla di pensiero dell’eminente deputata intellettuale del Partito Democratico, Corey Bush, di Saint Louis. C’è da chiedersi cosa ne pensino i molti paesi OPEC del mondo, abitati da persone che non sono di razza bianca. Devono essere completamente confusi. Ma Cory Bush non lo sa. Non ha mai sentito parlare dell’OPEC. Semplicemente ripete a pappagallo, da piccola idiota sconsiderata, l’accusa che qualsiasi cosa le càpiti a tiro sia un esempio lampante di supremazia bianca. è quello che fa.

La cosa interessante è che nessun democratico di spicco le dirà di mettersi seduta e fare silenzio. Non sono autorizzati a farlo. Così, nel tempo, i deliri di Corey Bush diventano la politica ufficiale del governo. Perché allora non chiudere i gasdotti energetici nel bel mezzo di una crisi energetica? Gli oleodotti sono razzisti. E dopo averlo fatto, cosa che sta succedendo proprio ora, perché non chiudere anche le compagnie energetiche medesime.

Se l’energia è razzista, lo sono anche le aziende che la vendono, quindi bruciamo tutto e spianiamo la strada per l’utopia. Questa è la conclusione a cui sono arrivati. Ecco una delle persone chiave che Biden vorrebbe mettere nella propria amministrazione per supervedere ogni istituzione finanziaria del paese, che ci spiega che dovremmo desiderare ardentemente la completa distruzione del settore economico più robusto degli Stati Uniti. Guardate.

[Saule Omarova]
Per alcune industrie e aziende in difficoltà, che sono in transizione, e qui mi riferisco principalmente all’industria del carbone, all’industria petrolifera e del gas naturale, molti degli attori più piccoli in tale settore andranno presto in bancarotta, probabilmente. Per lo meno noi vogliamo che vadano in bancarotta se vogliamo affrontare il cambiamento climatico nel modo giusto,

[Tucker Carlson]
Dovremmo desiderare che vadano in bancarotta. Ma di chi sta parlando? Bene, sta parlando delle persone che rendono possibile avere aeroplani, strade asfaltate, automobili, attrezzature agricole, fertilizzanti, acciaio, plastica, palline da golf, aspirina, antistaminici, sapone, elettricità. Praticamente ogni caratteristica chiave della civiltà moderna proviene dai combustibili fossili. Ma facciamo fallire tutto e applaudiamo mentre lo facciamo, vi promettiamo un futuro molto migliore. Alla data attuale, questa è la posizione del Partito Democratico. Quindi potete vedere molto chiaramente perché non siano troppo preoccupati dal fatto che state andando in rovina nel fare il pieno della vostra auto. Lo scopo è proprio quello di mandarvi in rovina. Ecco il nuovo segretario al commercio nominato da Biden, Gina Raimondo.

[Giornalista di CNN]
Se lei fosse ancora governatore del Rhode Island? Mi rendo conto che non lo è. Chiederebbe al Presidente di riaprire la riserva strategica di petrolio? Oppure si auspicherebbe che lo facesse?

[Gina Raimondo – Segretario al Commercio]
Penso che sia prematuro dirlo. Quello che vorrei dire al Presidente è solo di continuare a fare quello che sta facendo.

[Tucker Carlson]
Sì, continua a fare quello che stai facendo, Joe Biden, continua a sbriciolare la classe media con costi energetici completamente fuori controllo. Se riusciste ad aggiungere altri $ 20 al costo di un pieno oppure se ci rendeste impossibile riscaldare la nostra casa il prossimo gennaio, avreste vinto. La popolazione disperata sarà quindi pronta ad accoglier qualsiasi cosa ci proporrete. Ecco cosa stanno pensando. Lo scorso mese, prima di scomparire, il portavoce del presidente ci ha detto di stare zitti e di smetterla di piagnucolare. La presidenza ha problemi più grandi del nostro budget familiare. La crisi climatica, per loro, è una delle più grandi crisi di sicurezza nazionale.

[Jen Psaki – ex segretario stampa della Casa Bianca]
Un certo numero di altri leader mondiali concordano su questo fronte. Certo, tutti vogliamo mantenere bassi i prezzi della benzina, ma la minaccia della crisi climatica non può certo aspettare oltre.

[Tucker Carlson]
Non possiamo più aspettare, dice la persona più privilegiata in tutto il Distretto di Columbia. Niente è più importante della crisi climatica. E naturalmente lo sta dicendo perché è facile per lei dirlo. Ma cosa succede se voleste portare i vostri figli a scuola per meno di $ 5 al gallone? E se vi rendeste conto che, in realtà, non potete fare quel viaggio di famiglia a Yellowstone la prossima estate perché non potete più permettervelo? Beh, per le matricole moraliste e ipocrite come Jen Psaki, queste non sono preoccupazioni reali. Sono solo le inutili lamentele di una classe di servi della gleba che non capisce cosa sia buono per loro, ma che, alla fine, si sottometteranno.

Dovranno farlo, così come dovranno accettare l’inflazione come una caratteristica permanente dell’economia americana, cosa che è già diventata. Sì, l’inflazione è reale. Non è transitoria come ci hanno detto. Ecco un modo per descriverla. Secondo i numeri ufficiali, nell’ultimo anno avete perso soldi, a meno che non abbiate ricevuto un aumento di stipendio del 6,2%, cosa che probabilmente non è successa. L’inflazione ha ridotto i vostri stipendi di quel tanto. E la vedete ovunque. Il prezzo di un hamburger è aumentato di quasi un dollaro.

Una libbra di pancetta è passata da $ 5,7 a $ 7, e la cosa si ripete in ogni classe di prodotti di consumo. Nel settore immobiliare è persino peggio. Provate a comperare una casa oppure un’auto usata. In conclusione, gli economisti non hanno rilevato un’inflazione paragonabile per decenni. Quindi la domanda è: perché sta accadendo? C’è una grande attività di offuscamento su questa domanda, ma la risposta è abbastanza ovvia. Alla pari dell’aumento dei prezzi dell’energia, l’inflazione non è un atto di Dio. Abbiamo l’inflazione perché i geni al comando hanno messo troppi soldi in circolazione. Questo è tutto.

Più dollari americani fluttuano nell’economia, meno valore avranno. Non c’è altro da dire. Chiunque può capirlo. Harry Summers è stato Segretario del Tesoro. Lo ha spiegato a febbraio, quando l’ultima legge di spesa da trilioni di dollari di Joe Biden è passata inosservata. Guardate.

[Harry Summers]
Penso che ci sia una reale possibilità che, entro l’anno, avremo a che fare con il più grave problema d’inflazione incipiente che abbiamo mai affrontato negli ultimi 40 anni.

[Tucker Carlson]
Non suona molto bene, avrebbero voluto ignorarlo, ma non potevano. Si tratta di Larry Summers. Ha gestito l’università di Harvard. È un democratico leale. Non possono semplicemente farlo scomparire. Di conseguenza, la Casa Bianca lo ha attaccato. Il principale consigliere economico di Joe Biden, Jared Bernstein, ha dichiarato che Larry Summers aveva completamente torto. Quindi, dopo aver chiarito la questione, l’amministrazione ha continuato a stampare denaro. Quanto?

Secondo i numeri della Federal Reserve, tra marzo del 2020 e il mese scorso, l’importo totale dei dollari americani in circolazione è aumentato del 36%. Il 36%. È difficile trovare un precedente storico. Un attimo fa vi abbiamo detto che il tasso d’inflazione ufficiale è del 6,2%. Ma se l’offerta di moneta è aumentata del 36%, possiamo davvero prenderlo per buono? Fate i vostri conti. No, è chiaramente falso, e ogni persona avveduta lo sa. Il tasso di inflazione effettivo è molto, molto più alto del 6,2%.

Perché pensate che così tante persone ricche stiano acquistando criptovaluta? Perché sanno cosa significa l’inflazione. Perché il valore delle azioni è cresciuto così tanto? Sempre a causa dell’inflazione. E a proposito, non vogliamo rovinarvi la serata e ci fermeremo dopo questo, ma considerate un ultimo numero. Se contiamo solo i dollari statunitensi in circolazione attiva in aggiunta a quello che c’è nei conti correnti, la nostra offerta di moneta è aumentata del 336% nell’ultimo anno e mezzo. È forse sostenibile? Andiamo, non lo è.

Guardatene gli effetti. L’inflazione non è distribuita uniformemente in tutto il paese. Notate le aree costiere sulla mappa. È lì che vivono gli elettori di Biden. Queste aree sono gialle. Ciò significa che in quelle zone l’inflazione è inferiore. Ma il centro del paese è rosso vivo. Ciò significa che i costi stanno salendo molto più velocemente in tali zone e che le persone che meno possono permetterselo vengono colpite più duramente. Come interpretarlo in termini politici? Ecco come appare. Un totale di 23 stati ha tassi di inflazione ufficiali che superano il 6,5%. Di questi 23, ben 18 hanno votato per Donald Trump nelle ultime elezioni. Chissà perché la Casa Bianca non è preoccupata per l’inflazione. Ecco il motivo. Ce lo spiega il capo di gabinetto di Joe Biden: se vogliamo battere l’inflazione, dobbiamo stampare molto più denaro.

[Ron Klain – Capo di gabinetto di Joe Biden]
la legge Build Back Better è la risposta migliore. Dobbiamo ridurre tali costi e, tra l’altro, possiamo farlo senza aggiungere un centesimo al debito federale. Abbiamo tutti i soldi per farlo e senza aumentare un centesimo di tasse sulle famiglie che guadagnano meno di $ 400.000 all’anno.

[Tucker Carlson]
C’è mai stata una persona più stupida? Naturalmente è una domanda retorica. Non possiamo rispondere entro i confini di un telegiornale via cavo, ma limitatevi ad esaminare il testo di ciò che ha detto.

L’amministrazione si vanta del fatto che spendendo 1,75 trilioni di dollari non aumenterà un centesimo di tasse. Com’è possibile? Sembra magia. Bene, ecco come lo faranno. Stampano i soldi dal nulla. Ciò significa 1,75 trilioni di nuovi dollari scaricati nel sistema che andranno a diluire di molto il valore di ogni dollaro esistente, compresi i dollari che possedete perché li avete guadagnati. Questo si chiama inflazione. Può andare avanti per sempre? No, c’è un limite al tempo per cui qualsiasi governo può farlo. Ad un certo punto, forse prima di quanto pensiate, la valuta crolla, e i sostenitori del progetto Build Back Better (che significa ricostruire meglio) avranno distrutto il dollaro statunitense, e questo sarà il loro più grande risultato.

Video Tucker Carlson

Nel video vediamo una testimonianza di Saule Omarova, professoressa alla Cornell Law School, una delle facoltà di giurisprudenza più note negli Stati Uniti, che auspica il fallimento dell’industria petrolifera e dei carburanti fossili negli Stati Uniti.

Era stata candidata da Joe Biden alla posizione di “Comptroller of the currency”, vale a dire supervisore federale della valuta, una posizione all’interno del Dipartimento del tesoro che le avrebbe affidato il controllo diretto sull’intero sistema bancario statunitense.

Saule Omarova è nata in Unione Sovietica e si è laureata nell’università statale di Mosca con una tesi sul Marxismo. Anche dopo il suo trasferimento negli Stati Uniti, ha continiuato a sostenere tesi marxiste come dimostrato in una delle udienze per la sua conferma che riportiamo nel prossimo video.

Dalla Russia con rancore

[John Kennedy]
Buongiorno, professoressa.

[Saule Omarova]
Buongiorno.

[John Kennedy]
Ci conferma che lei è stata membro di un gruppo chiamato i Giovani Comunisti?

[Saule Omarova]
Senatore? Si riferisce forse alla mia appartenenza all’Unione della Gioventù Comunista Leninista mentre crescevo in Unione Sovietica?

[John Kennedy]
Non lo so. Voglio solo porle questa domanda.

[Saule Omarova]
Dunque, senatore,

[John Kennedy]
C’era un gruppo chiamato i Giovani Comunisti e lei ne faceva parte, non è vero?

[Saule Omarova]
Non sono esattamente sicura a quale gruppo si riferisca.

[John Kennedy]
Bene, il suo nome formale è la Giovane Unione Comunista Leninista della Federazione Russa, ed è anche conosciuto come il Komsomol Leninista della Federazione Russa, ma viene comunemente indicato col nome di Giovani Comunisti. Lei è stata un membro di questa organizzazione?

[Saule Omarova]
Senatore. Sono nata e cresciuta in Unione Sovietica.

[John Kennedy]
Certo, ma ne era un membro?

[Saule Omarova]
Tutti in quel paese erano membri del Komsomol, che era l’Organizzazione della Gioventù Comunista.

[John Kennedy]
Ma lei ne faceva parte?

[Saule Omarova]
Era un requisito per poter seguire il normale progresso scolastico.

[John Kennedy]
Ma lei ha poi comunicato le sue dimissioni al gruppo dei Giovani Comunisti?

[Saule Omarova]
Se ne esce automaticamente una volta raggiunta una certa età.

[John Kennedy]
D’accordo, ma lei ha inviato loro una lettera di dimissioni?

[Saule Omarova]
Senatore, questo è successo molti anni fa. Per quanto ricordo di come funzionava l’Unione Sovietica, a una certa età si smetteva automaticamente di essere un membro di tale organizzazione.

[John Kennedy]
Potrebbe guardare tra le sue carte e vedere se trova una copia

[Presidente commissione]
Senatore Kennedy non la interrompo quasi mai,

[John Kennedy]
Lei invece mi interrompe sempre.

[Presidente commissione]
No, in realtà non lo faccio. La professoressa ha rinunciato alla propria cittadinanza sovietica.

[object Object]
Capisco, ma non è lei il testimone. La professoressa è il testimone. Vuole guardare tra i suoi documenti e vedere se trova una lettera di dimissioni?

[Saule Omarova]
Senatore Come ho spiegato, facevo parte della popolazione sovietica

[John Kennedy]
Sì, signora, lo capisco, ma voglio solo accertare se lei è disponibile a guardare nei suoi documenti e vedere se trova una lettera di dimissioni. Me lo lasci dire, ho passato molto tempo sulla sua storia personale ed ecco cosa ho trovato. Questa è l’America. Lei può credere in ciò che vuole, ma non possiamo semplicemente affidare il controllo della valuta a chiunque. Ha scritto la sua tesi all’Università statale di Mosca col titolo: “Analisi economica di Karl Marx e la Teoria della Rivoluzione nel Capitale”.

Ma quando il senatore Toomey le ha chiesto di mandarne una copia, lei si è rifiutata. Ha studiato all’Università Statale di Mosca specializzandosi in comunismo scientifico, che sarebbe la scienza riguardante la lotta della classe operaia e l’agenda socialista. Nel 2019, quindi non 30 anni fa, quando intervistata in un documentario canadese, lei ha definito l’industria dei servizi finanziari come l’industria che rappresenta la quintessenza della stronzaggine.

Lei ha stilato un documento dal titolo “Prezzi sistemicamente significativi” in cui chiede al governo federale di fissare il valore degli stipendi oltre che i prezzi degli alimenti e della benzina. Nel 2020, ha scritto un documento intitolato: Il libro mastro del popolo, in cui chiede di abolire i conti bancari e fare in modo che tutti creino un conto presso la Federal Reserve affinché il governo federale possa accedere a tutti i nostri dati personali. Sempre nel 2020, ha scritto un altro documento intitolato: La giustificazione climatica per creare un’autorità nazionale sugli investimenti, in cui dice che l’unica cosa da fare è che il governo federale provochi il fallimento dell’industria petrolifera e del gas naturale al fine di poter affrontare il cambiamento climatico. Nel 2019, si è unita a un gruppo facebook marxista, dove discutere le opinioni socialiste e anticapitaliste. Queste sono informazioni che ricavo unicamente dalla sua scheda personale. Lei hai il diritto di credere in ciascuna di queste cose. Questa è l’America. Non intendo mancarle di rispetto. Ma non so se chiamarla professoressa oppure compagna.

[Saule Omarova]
Senatore.
Non sono una comunista. Non condivido tale ideologia. Non potevo scegliere dove nascere.
Non ricordo di essermi iscritta a nessun gruppo facebook che sostenga tale ideologia. Non mi unirei mai consapevolmente a nessun gruppo del genere.

Video Kennedy Omarova

Appare chiaro che Saule Omarova, che ha ritirato la propria candidatura dopo queste sedute al senato, è una neo-marxista con un passato di comunista convinta. E’ vero che da bambina non ha potuto scegliere, ma è anche vero che risulta ancora iscritta all’associazione giovanile del nuovo partito comunista della Federazione Russa e, una volta all’università, nessuno l’ha costretta a fare una tesi proprio sul marxismo e suoi suoi vantaggi rispetto al sistema capitalistico. Inoltre, tutti i documenti che ha prodotto in tempi recenti dopo essere venuta negli USA sono perfettamente allineati con il neo-marxismo del Grande Reset.

Viene da chiedersi com’è possibile che, pochi mesi prima della guerra in Ucraina fomentata dalla stessa NATO, Joe Biden volesse nominare Saule Omarova, che manca chiaramente di qualsiasi preparazione finanziaria, ma che ha ancora chiari legami con la Russia sovietica, a una posizione di controllo tanto strategica sul dollaro e sul sistema bancario americano.

Viene anche da chiedersi per quale motivo Goldman Sachs, la più grande banca d’affari statunitense, continui a fare affari con la Russia ancora oggi e sia completamente immune dalle sanzioni che condizionano il resto del mondo.

Viene anche da chiedersi come sia possibile che Wall Street, che controlla strettamente l’amministrazione Biden, consenta la nomina di una neo-marxista in una posizione tanto delicata. Tra l’altro, una neo-marxista che ha espresso apertamente il proprio disprezzo per il sistema finanziario che Wall Street rappresenta.

Infine com’è possibile che George Soros, che controlla diverse posizioni chiave nella Casa Bianca, tra cui il Capo di gabinetto Ron Klain visto nel video di Carlson, sostenga ideologie neo-marxiste considerando il suo palese retaggio nazista?

Ma le risposte a queste domande richiedono una trattazione separata.

Quello che appare chiaro è che hanno ragione alcuni commentatori dell’India che dicono che il comunismo non è morto con la caduta dell’Unione Sovietica, ma che si è invece trasferito in Occidente.

L’amministrazione di Joe Biden e l’attuale Partito Democratico statunitense ne sono una chiara espressione.

Si dichiarano liberali, ma usano esattamente le stesse tecniche usate dai sovietici e anche in questo caso, come nella rivoluzione leninista, Wall Street ha le mani in pasta, come potete vedere nel nostro speciale sul Nuovo Ordine Mondiale.

La soluzione esiste e consiste di due fattori: diventare esperti nei sistemi finanziari attuali, come suggerito da Sorelle Amore, e adottare parallelamente le alternative che stanno emergendo al sistema finanziario tradizionale.

Roberto Mazzoni

Sito di Sorelle Amore:

https://www.sorelleamore.com/

https://thefederalist.com/2021/12/07/biden-banking-nominee-who-sought-to-bankrupt-fossil-fuels-drops-bid-for-treasury-role/

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