La situazione militare e civile dell’Ucraina è in rapido peggioramento dopo i continui bombardamenti russi sulle infrastrutture elettriche e dopo la crescente pressione militare da parte delle aumentate forze russe che continuano a mietere vittime sul fronte ucraino.
La guerra è vicina a un importante punto di svolta con la possibile vittoria russa nella lunghissima battaglia per il controllo della cittadina di Bakhmut, perno dell’intera difesa ucraina nel Donbass.
Il vice-comandante ucraino dei reparti della Brigata Svoboda, uno dei gruppi di estrema destra che hanno combattuto più ferocemente nell’area, ha da poco dichiarato che le perdite da parte degli ucraini nella città solo colossali, e che ci sono cadaveri abbandonati ovunque e in particolare nelle trincee, assieme ai soldati ucraini che stanno ancora tentando di opporre resistenza ai bombardamente e agli assalti incessanti da parte dei russi.
Un discreto numero di soldati ucraini soffre di polmonite e di altre malattie e ogni giorno ne muoiono a centinaia, stando ai resoconti del Ministero della Difesa russo.
Il prossimo video riporta una recente intervista da parte del colonnello americano Douglas Macgregor, un militare con una lunga carriera che ha servito anche come assistente del Ministro della Difesa durante l’amministrazione di Donald Trump.
Macgregor ha ancora numerosi contatti all’interno del Pentagono come pure sul terreno in Ucraina e perciò è in grado di fornire stime abbastanza attendibili su quanto sta accadendo. E’ una delle fonti più seguite negli ultimi mesi per avere aggiornamenti sulla guerra. Nel video, Macgregor viene intervistato dal giudice Andrew Napolitano, che ha una matrice repubblicana e conservatrice.
Nel corso video, Macgregor parla del generale russo Sergey Surovikin, che ha da poco acquisito il comando di tutte le forze militari russe presenti in Ucraina e che sta coordinando l’intera campagna militare direttamente sul posto.
Si parla anche di Lloyd Austin, l’attuale ministro della difesa statunitense, e di Antony Blinken, l’attuale segretario di stato che negli Stati Uniti corrisponde alla posizione di Ministro degli Esteri.
[Andrew Napolitano]
Buongiorno a tutti. Sono il giudice Andrew Napolitano per il canale Judging Freedom, giudicare la libertà. Oggi è lunedì 28 novembre 2022, dopo la nostra lunga festa del Ringraziamento negli Stati Uniti. Sono passate da poco le 3:00 del pomeriggio qui sulla costa orientale degli Stati Uniti, e il nostro ospite oggi è il colonnello Douglas Macgregor che ci fornisce abitualmente analisi sulla guerra in Ucraina. Colonnello, è sempre un piacere. Grazie per esserti unito a noi. Un tardivo augurio di felice Ringraziamento a te e a tutta la tua famiglia. Una vacanza così tipicamente americana.
[Douglas Macgregor]
È proprio vero
[Andrew Napolitano]
Ci avevi già messo in guardia su questo argomento. Durante la nostra pausa di quattro giorni nel corso delle vacanze del Ringraziamento, il titolo del New York Times che mi ha colpito maggiormente è il seguente: Gli Stati Uniti e la NATO si affannano per armare l’Ucraina e per ripristinare i propri arsenali. Ecco la domanda, colonnello. Stiamo pericolosamente esaurendo le nostre scorte? Sto parlando degli Stati Uniti, non della NATO. Ti chiederò della NATO tra un minuto. Noi, negli Stati Uniti, stiamo pericolosamente esaurendo i nostri arsenali? Li stiamo svuotando per alimentare la narrativa globalista secondo cui dobbiamo fornire equipaggiamento militare e munizioni all’Ucraina?
[Douglas Macgregor]
Penso che sia molto chiaro che le nostre scorte di munizioni, come pure gli elementi chiave del nostro equipaggiamento, come ad esempio il cannone da 155 millimetri semovente, ora scarseggiano proprio a causa del fatto di dover rifornire gli ucraini. Mi chiedi se abbia raggiunto un livello pericolosamente basso. È pericoloso solo nella misura in cui contemplassimo un confronto con i russi. Che, a mio avviso, è fuori discussione. E del resto, sarebbe altrettanto sconsigliato se dovessimo tornare in Medio Oriente e affrontare un numero qualsiasi di oppositori. Quindi direi che non è pericoloso, a meno che non siamo stupidi e decidiamo di intervenire da qualche parte.
[Andrew Napolitano]
Abbiamo rifornito l’esercito ucraino attingendo dal nostro surplus oppure dalla sostanza primaria del nostro equipaggiamento militare?
[Douglas Macgregor]
Entrambe le cose. Ma abbiamo dovuto fare sempre più affidamento sulla sostanza primaria delle capacità militari americane. Ora si parla di inviare missili ancora più sofisticati, con gittate maggiori, cosa che trovo inquietante, perché più lo facciamo, più è probabile che finiremo in uno scontro diretto con i russi per il quale siamo completamente impreparati. Ma se ne parla in questo preciso momento nei media.
[Andrew Napolitano]
L’ultima volta che abbiamo parlato, che era un giorno o due prima del Ringraziamento, abbiamo discusso se ci fosse o meno un impulso da parte del Dipartimento di Stato o dei diplomatici della NATO a spingere il presidente Zelensky e il presidente Putin verso il tavolo dei negoziati, nella misura in cui possono esercitare alcuna influenza su Putin. Nel frattempo, mi hai inviato alcuni video che sono troppo orribili da mostrare su questo canale. Ma che evidenziano le atrocità commesse da parte degli ucraini contro i soldati russi fatti prigionieri.
Si tratta di soldati russi catturati sul campo di battaglia che avrebbero dovuto essere protetti dalle Convenzioni di Ginevra. Ma che, ovviamente, non lo erano, visto che sono stati giustiziati in modo sommario con proiettili sparati direttamente nella testa. Perché è successo? Perché hanno persino prodotto dei video per dimostrarlo? E perché hanno permesso a questi video di essere visualizzati sui siti di streaming in Ucraina?
[Douglas Macgregor]
Dunque, giudice, hai ragione. I video che mostrano prigionieri di guerra russi che vengono essenzialmente assassinati dopo essersi arresi sono stati pubblicati da soldati ucraini. Questi sono video filmati da soldati ucraini e quindi pubblicati su Internet essenzialmente per farsene vanto. Non ne sappiamo il motivo, magari per impaurire oppure far inorridire i russi. Ma penso anche che ci sia un’altra dimensione persino più sinistra in tutto questo. Penso che in Ucraina, e in particolare a Kiev, ci sia un preciso interesse nell’assicurarsi che non vi possa essere una soluzione negoziata con la Russia.
Non tanto perché possano mancare a Kiev persone che siano disposte ad avviare negoziati, ma penso che ci sia invece un crescente timore che Washington, alla fine, li abbandoni. Sanno che la gente comincia a non poterne più dell’Ucraina e non solo in Europa. Lo sfiancamento per la situazione Ucraina sta certamente avendo un impatto all’interno degli Stati Uniti. Possono leggere le notizie sui media. Sanno che il nuovo Congresso repubblicano potrebbe rivelarsi molto meno disposto a sostenerli rispetto al precedente. Quindi, date le circostanze, penso che vogliano rendere quasi impossibile qualsiasi negoziato. E un modo per farlo è di uccidere i soldati del tuo avversario a sangue freddo e poi pubblicare video che mostrano mentre lo fai, perché questo avvelena le acque nei confronti della Russia. E, di conseguenza, rende molto difficile per i russi, in particolare per il presidente Putin, raggiungere un qualsiasi accordo negoziale perché il popolo russo vede questi video e s’imbufalisce. Questo vale anche per i comandanti militari russi, e francamente, fin dall’inizio, abbiamo accusato i russi di fare cose terribili, che non hanno mai fatto. Non hanno stuprato in massa. Non hanno ucciso in massa. Sono tutte sciocchezze. È tutta propaganda che gli ucraini hanno preparato e che quindi è stata diffusa in tutto l’Occidente e rigurgitata con entusiasmo dai media occidentali.
[Andrew Napolitano]
Ma io credo che quello che mi hai mandato sia reale. Di certo sembra reale.
[Douglas Macgregor]
È assolutamente, assolutamente reale. C’era anche un altro video nel mix, che era invece piuttosto divertente perché mostrava quello che sembrava essere un tentativo da parte degli ucraini di orchestrare un falso attacco russo contro i civili. Voglio dire, purtroppo, o per fortuna, credo, per noi, hanno mostrato inavvertitamente il regista, le luci di scena, le telecamere e le persone di supporto alla preparazione della ripresa. E questa non è la prima volta che gli ucraini fanno una cosa del genere.
[Andrew Napolitano]
D’accordo. Secondo te, l’esibizione su vasta scala dei crimini di guerra e delle atrocità commesse dagli ucraini sui soldati russi che erano stati catturati e che erano indifesi, secondo te, è stata approvata dall’alto comando ucraino, oppure si tratta di un’iniziativa intrapresa da una frangia deviata ed estremista delle truppe ucraine? Hai una risposta a questo oppure una tua opinione?
[Douglas Macgregor]
Se fosse stato un incidente accaduto una tantum, seguito da un immediato intervento del governo ucraino che avesse ordinato la rimozione di questi video, e avesse dichiarato di voler indagare sulla questione per stabilire i fatti, con la promessa di intraprendere azioni nel caso si fosse dimostrato vero, potremmo credere all’ipotesi di singoli elementi deviati. Ma questo non è accaduto. Di conseguenza, l’unica conclusione a cui posso arrivare è che c’è qualcuno a Kiev che vuole usare l’incidente per impedire che la guerra finisca e per rendere più difficile che gli Stati Uniti abbandonino l’Ucraina, perché adesso i russi non saranno più disponibili a negoziare. E i governanti ucraini credono che questo sia nel loro interesse.
[Andrew Napolitano]
Voglio visualizzare sullo schermo una mappa dell’Ucraina, che hai cortesemente inviato e che quindi conosci bene. E lascerò che i nostri spettatori si prendano un momento per osservarla. Le esplosioni marcate in rosso rappresentano aree in cui c’è stata una concentrazione di bombardamenti attuati da missili e artiglieria russi. I cerchi blu rappresentano le aree di blackout dove sostanzialmente manca elettricità oppure acqua potabile. Nella porzione inferiore a destra di questa mappa vediamo un’area a strisce grigio-nere che mostra la sezione di Ucraina che è stata per qualche tempo sotto il controllo dei russi. Ma cominciamo spostandoci all’estremo occidentale della mappa. Sei sorpreso del fatto che i russi stiano sparando i loro missili così lontano, fino all’estremità occidentale dell’Ucraina? Perdona la mia ignoranza, ma qual è il prossimo paese confinante in quell’area?
[Douglas Macgregor]
Dunque, a ovest della mappa che guardate in questo momento, vedete la città di Leopoli, che si trova a soli 30 chilometri dal confine polacco.
[Andrew Napolitano]
Wow. Non è forse avventato che i russi mandino i loro missili così vicino al confine polacco? La Polonia non è forse un membro della NATO?
[Douglas Macgregor]
Non è affatto avventato. Prima di tutto, bisogna capire che cosa sta succedendo ora, che assomiglia molto a quello che gli Stati Uniti hanno fatto in Iraq, a quello che hanno fatto ai serbi durante le campagne balcaniche, nella campagna aerea del Cossovo, e che è anche molto simile a quello che abbiamo fatto durante la seconda guerra mondiale contro la Germania e contro il Giappone. In ciascuno di questi casi, abbiamo identificato sistematicamente e su vasta scala le reti di comunicazione, le infrastrutture per il carburante, come lo stoccaggio e la distribuzione del combustibile, e oggi a questo si aggiungono le centrali elettriche. Lo abbiamo fatto. Abbiamo distrutto tutti quegli obiettivi e oscurato intere nazioni rendendogli impossibile condurre effettivamente una vita normale.
Lo abbiamo fatto, esattamente quello che stai descrivendo, faceva parte del piano. Ha funzionato molto efficacemente in Germania. Siamo stati così efficaci nel colpire le strutture di raffinazione, stoccaggio e distribuzione del carburante, che abbiamo portato l’aviazione e l’esercito in Germania quasi a un punto morto nel 1945, anzi sicuramente dalla fine del 44. Ed è quello che i russi stanno facendo ora. Ce lo aspettavamo da tempo, e fa parte del piano più ampio per predisporre l’Ucraina alla prossima offensiva russa. Perché lasciare che il tuo avversario conduca un’esistenza comoda e tranquilla, se hai intenzione di attaccarlo su vasta scala sul suo terreno. Bisogna comprendere che, prima di questa fase, nessuno è riuscito veramente a capire che cosa volessero da Mosca. In realtà, i russi Volevano un accordo, una soluzione negoziata.
Non erano interessati a distruggere il paese. Non volevano uccidere un gran numero di persone. Tuttavia, a metà dell’estate, è apparso chiaro che tale approccio non avrebbe funzionato. Quindi hanno scartato la prima ipotesi. Hanno continuato essenzialmente una difesa strategica, cercando di economizzare le forze nel conservare quello che avevano conquistato, per prepararsi a una nuova offensiva. Ed è quello che sta succedendo ora. Finalmente sta arrivando il gelo. Di conseguenza, tra forse tre, quattro, cinque settimane o qualcosa del genere, vedremo l’inizio di una grande offensiva.
[Andrew Napolitano]
Gary, puoi rimettere la mappa? Colonnello, voglio chiederti dell’area a strisce grige e nere che si trova in basso a destra. Se ho capito i simboli sulla mappa, si tratta di parti dell’Ucraina dove vivono persone di lingua russa, e che sono, almeno formalmente, sotto il controllo del governo russo. Ma vedo anche alcuni simboli rossi che mostrano che Putin sta attaccando quella zona con missili o artiglieria. Oppure mi sbaglio? Non è forse insolito? Ci sono persone di lingua russa che vivono in quei posti.
[Douglas Macgregor]
Beh, innanzi tutto diciamo che non è Putin che attacca, visto che si trova a Mosca. E questi bombardamenti sono ordinati dall’alto comando militare russo che è responsabile di questo particolare teatro di guerra, tra cui il generale Surovikin.
[Andrew Napolitano]
I generali dello stato maggiore stanno attaccando zone dove vivono i russi, giusto?
[Douglas Macgregor]
Dunque, prima di tutto, bisogna capire una cosa. Oggi abbiamo la capacità di colpire obiettivi molto precisi. è diverso da quello che noi in occidente immaginiamo possa essere un impiego standard dell’artiglieria, dei razzi o dei missili. L’unica cosa che separa un colpo dall’altro è il tempo e lo spazio. E abbiamo precisione, il che significa che, se vedessimo qualcosa nel cortile dove vivi e pensassimo che fosse una minaccia per noi, potremmo prenderlo di mira e distruggere letteralmente tutto quello che c’è nel tuo cortile senza che tu restassi ferito. Noi abbiamo dimostrato tale capacità durante la campagna dei bombardamenti aerei sul Cossovo. Alcuni dei tuoi spettatori ricorderanno che gli albanesi erano scioccati dalla nostra capacità di attaccare le forze militari serbe che erano molto vicine alle case degli albanesi, senza mai danneggiare nessuna casa.
Oggi, i russi possono fare la stessa cosa. Se hanno deciso di attaccare in quei punti è perché, apparentemente, c’era un elemento di connettività della rete di generazione dell’energia, e hanno deciso di rimuoverlo. Al di là di questo, non conosco i dettagli, ma i russi sono perfettamente in grado di farlo con grande precisione. Ecco perché colpire quegli obiettivi che erano vicino al confine con la Polonia non è stato avventato, perché sanno di poterli colpire con assoluta precisione.
[Andrew Napolitano]
D’accordo. Gary, rimetti la mappa, per favore. Quindi, colonnello, se i russi possono muoversi con tanta precisione, allora gli attacchi che hanno condotto intorno a Leopoli e Kiev, che sappiamo hanno distrutto aree residenziali, sono stati fatti intenzionalmente. E la distruzione di case e condomini non è stata una conseguenza secondaria inevitabile, bensì era l’obiettivo principale. è giusto dirlo?
[Douglas Macgregor]
No. Ancora una volta, questo non è esatto, perché le centrali elettriche e le reti di distribuzione dell’energia erano all’interno di quelle aree.
Se volessero semplicemente radere al suolo Kiev, potrebbero farlo domani mattina. Ci vorrebbero un paio d’ore.
[Andrew Napolitano]
Dove si trovano la centrale nucleare, o le centrali nucleari sulla mappa?
[Douglas Macgregor]
La centrale nucleare di maggiore interesse, ovviamente, è quella a sud, nelle vicinanze di Zaparogia, che i russi stanno proteggendo. Gli ucraini hanno ripetutamente cercato di lanciare missili, razzi e colpi di artiglieria contro quella centrale elettrica, nella speranza di provocare una crisi nucleare. Da cui pensano di trarre beneficio.
[Andrew Napolitano]
Appena sopra a Zaparogia, c’è il simbolo di un’esplosione. Poi a sinistra e a destra di Zaparogia vediamo ripetuto il simbolo blu che indica un blackout. Quindi ci stai dicendo che vogliono isolare la centrale nucleare di Zaparogia, impedirne l’uso, senza tuttavia distruggerla.
[Douglas Macgregor]
Sì. Non è tanto una questione di impedire agli ucraini di usarla. Stanno proteggendo la centrale dagli attacchi degli ucraini. In realtà, quello che hanno fatto è di rimuovere le connessioni che trasmettevano l’energia dagli impianti di questa centrale verso l’Ucraina, come tu stesso hai fatto notare. Questo è stato fatto e continuerà ad essere fatto. E dovremmo fare una pausa per capire gli effetti a cascata di questi attacchi. Hanno un impatto su tutto, su ogni parte della vita in Ucraina. Non stiamo parlando solo di trasporti e di acqua potabile, ovviamente. Stiamo anche parlando della vita rurale, dove ci sono mandrie di bovini, greggi di pecore, e vasti terreni agricoli. Ora quegli animali e quei terreni agricoli giacciono incolti e abbandonati.
Gli animali stanno morendo. L’Ucraina sta perdendo dal 20% al 30% del suo bestiame, non perché i russi lo stanno uccidendo, ma perché non possono nutrirlo, non possono spostarlo, non possono venderlo, non possono prendersene cura. Quindi questi effetti a cascata stanno distruggendo completamente l’economia dell’Ucraina. Di conseguenza, la produzione ucraina è ormai quasi inesistente.
[Andrew Napolitano]
Fra tre giorni sarà il primo di dicembre. C’è già neve sul terreno nelle parti settentrionali dell’Ucraina. Che evoluzione vedi nelle prossime quattro, cinque, sei settimane. Diciamo, tra oggi e il primo dell’anno.
[Douglas Macgregor]
Ti darò il parere degli esperti su questi argomenti, che conoscono bene i fenomeni climatici e la natura del terreno in Ucraina. Io non sono un esperto in materia. Ho visto una parte dell’Ucraina, ma non tutta. Il terriccio ucraino è composto da terra nera con una profondità che varia da circa un metro a cinque metri. Dipende dalla zona in cui ti trovi. Ecco perché è una regione così fertile. è necessario che tale strato si congeli perché altrimenti qualsiasi veicolo pesante, che ci viaggi sopra, affonda come una roccia nell’acqua.
Non fa alcuna differenza che sia un camion oppure un carro armato. Quel terreno non è ancora congelato. Solo ora è sceso sotto zero su base permanente. Fino ad oggi abbiamo avuto il congelamento di notte, che tuttavia si scioglieva di giorno con la temperatura che risaliva a 4 o anche 10 gradi sopra lo zero. Deve scendere sotto zero e rimanerci per almeno due settimane. Quindi, se ora si trova sotto zero e ci rimane, puoi fare i conti. Probabilmente non succederà nulla prima del 10 dicembre, ma se deve succedere non andrà oltre il 19 dicembre. E stiamo parlando di una concentrazione di truppe russe che si estende in tutto il paese. Ci sono persone che siedono costantemente davanti ai monitor dove arrivano le immagini da satellite e che tengono conto in modo ufficiale delle truppe in Ucraina. Secondo il Comitato di intelligence statunitense, hanno contato 540.000 soldati russi. E assieme a quei 540.000 soldati, hanno anche contato 5000 veicoli corazzati da combattimento di cui almeno 1500 sono carri armati.
Con l’aggiunta, probabilmente, di altri 1000 semoventi di artiglieria. Il resto sono veicoli da combattimento per la fanteria. Hanno anche contato un migliaio di razzi, missili, missili balistici tattici, e un migliaio dei cosiddetti droni, vale a dire sistemi di attacco senza pilota. E tutto questo non tiene nemmeno conto delle centinaia di aerei da combattimento ad ala fissa e delle centinaia di elicotteri militari che verranno utilizzati per lo spostamento delle truppe. Ovviamente i centinaia di velivoli funzioneranno anche come supporto aereo ravvicinato per la fanteria. Ora si comincia a vedere anche l’uso dei bombardieri, che è qualcosa che noi americani abbiamo fatto per anni. E tutti questi bombardieri dispongono di munizioni di precisione.
[Andrew Napolitano]
Ciò che hai appena descritto deve essere ben compreso e conosciuto dal presidente Zelensky, dall’intelligence ucraina, dall’intelligence americana, dal Dipartimento di Stato, dal Pentagono e dalla Casa Bianca.
[Douglas Macgregor]
Certamente.
[Andrew Napolitano]
E cosa faranno al riguardo?
[Douglas Macgregor]
Stanno cercando di spedire altre armi agli ucraini, ma il problema è che il numero delle vittime ucraine è stato orrendo, soprattutto negli ultimi mesi. C’era un articolo oggi su Euro News, e mi hanno detto che ce n’era uno anche sul New York Times, che descrivevano il livello pesantissimo delle vittime sul fronte ucraino. Naturalmente, la grande bugia che accompagna sempre le cattive notizie per gli ucraini, è che anche i russi hanno subito perdite altrettanto pesanti, il che è una sciocchezza. I russi non hanno subito un gran numero di perdite. Ecco cosa fa la differenza. Quando uccidi il tuo nemico con un rapporto di dieci a uno, che è più o meno quello che vediamo nel sud dell’Ucraina tra russi e ucraini, non subisci un danno reale alla tua capacità di combattimento. Inoltre i russi non stanno esaurendo nessuna delle loro forniture belliche, mentre gli ucraini stanno esaurendo tutto. Sono a corto di munizioni, di pezzi di ricambio, di carburante, di qualsiasi cosa. La maggior parte delle loro truppe migliori sono morte o ferite. E i soldati che gli ucraini oggi mandano in prima linea sono riservisti male addestrati. Ci dicono di aver inviato altre 10.000 truppe in addestramento in Inghilterra per tre settimane. Non si può addestrare un uomo in tre settimane e nemmeno in cinque settimane. Ci vuole più tempo, una cosa che gli ucraini non hanno più. Quindi sono sull’orlo del collasso.
[Andrew Napolitano]
Facciamo finta che tu sia tornato al Pentagono, come lo sei stato per una parte dell’amministrazione Trump.
E facciamo finta che il Segretario Austin insieme al Segretario Blinken bussino alla tua porta. Qual è il consiglio che gli daresti, colonnello? Cosa diresti loro?
[Douglas Macgregor]
Mostrerei loro la mappa e mostrerei loro le concentrazioni delle forze russe che sono state identificate insieme a un elenco delle loro capacità che sono impressionanti in termini di potenza di fuoco e di manovra. E vorrei anche riportare un quadro veritiero delle capacità di combattimento ucraine che, in questo momento, sono molto, molto modeste. E direi che, date le terribili condizioni che la popolazione sta affrontando in Ucraina, non sorprende che il governo ucraino stia dicendo alla gente di andarsene. Anche Klitschko, che è il sindaco di Kiev, ha detto alla popolazione che dovrebbe davvero fare i bagagli perché presto mancherà la corrente, e mancheranno anche l’acqua potabile e il carburante per il riscaldamento.
Sta dicendo loro di andare a cercare riparo altrove. Questa è la capitale, e ci saranno milioni di ucraini che faranno fagotto e sfolleranno verso ovest. Quindi ci sarà un altro gigantesco afflusso di vittime che si affolleranno in massa alle porte dell’Europa, con milioni di rifugiati che si riverseranno in Polonia, in Slovacchia, in Ungheria e in Romania, e che, ovviamente, verranno dirottati verso altre nazioni europee che si trovano più a ovest, visto che molti di questi stati che si trovano in prima linea non possono più accogliere altri rifugiati.
[Andrew Napolitano]
Tornando alla mia ipotetica scena dei ministri che bussano alla tua porta, cosa può dire il governo americano al presidente Zelensky per portarlo al tavolo dei negoziati? Che non gli daremo più niente?
[Douglas Macgregor]
Prima di tutto Zelensky farà qualsiasi cosa gli dicano di fare. Quindi se dicessero a Zelensky che il gioco è finito e che è tempo di venire a patti con la realtà. Se gli dicessero che continuare a combattere sarebbe un’ingiustizia, una mostruosa ingiustizia nei confronti del popolo ucraino e che, a questo punto, dovrebbe accettare il fatto che un negoziato è necessario e che dovrà fare concessioni, comprese concessioni territoriali, gli ucraini lo seguiranno. A loro non piacerà, ma lo asseconderanno. Ora c’è una teoria secondo cui, qualora Zelensky assecondasse qualcosa del genere, verrebbe ucciso dai nazionalisti radicali ucraini. Suppongo che sia possibile, non posso dimostrarlo. Non lo so. Ma la linea di fondo è che bisognerebbe trarre le ovvie conclusioni. La sua posizione è insostenibile, di fatto è senza speranza e deve porre fine a questa guerra prima che le cose peggiorino molto. Ma non c’è la volontà di farlo perché il dolore dovuto al danno che abbiamo ricevuto negli Stati Uniti è ancora modesto.
Benché stiamo soffrendo economicamente per alcuni dei postumi delle nostre sanzioni che hanno fatto più danni a noi e ai nostri alleati che non alla Russia, le persone che stanno davvero soffrendo sono gli europei. Le loro economie si trovano in guai seri in questo momento. Te lo dirà chiunque con cui cerchi di attivare un canale di business in Europa. E non si tratta solo dell’energia. Ancora una volta vediamo una serie di effetti a cascata. Ci sono enormi problemi in tutto lo spettro della produzione economica. Quindi avrebbe senso porre fine a questa guerra e accettare il fatto che gli ucraini hanno perso. Abbiamo scommesso di poter forzare la mano alla Russia, di poterla costringere in un angolo da cui non sarebbe potuta sfuggire.
Abbiamo scommesso di poterla isolare. Ma non ci siamo riusciti e, di fatto, non è mai stato possibile fin dall’inizio. Ma se dici a Biden, ai suoi consiglieri e ad altri nell’amministrazione di fare come ti ho detto, risponderanno che sei fuori di testa. Non ammetteranno mai di avere perso. Ti ricordi forse qualcuno nel 1971 o nel 1972, che abbia ammesso che il Vietnam era stato un terribile errore, e che non avremmo mai dovuto commetterlo? è successo dopo, ma non in quel periodo, giusto?
[Andrew Napolitano]
Colonnello è sempre un piacere. Speriamo di riaverti presto. I miei migliori auguri.
[Douglas Macgregor]
Va bene, grazie giudice.
[Andrew Napolitano]
Sono il Giudice Napolitano per Judging Freedom.
Macgregor anticipa il fatto che ci sarà un enorme flusso di nuovi rifugiati dall’Ucraina che si riverserà nell’Europa occidentale e meridionale. Città importanti come Kiev sono già vicino al collasso dei sistemi primari e gli stessi sindaci ucraini stanno invitando le popolazioni ad andarsene. Questo sta già accadendo in quantità, tra l’altro, nella città di Kherson, nel sud dell’Ucraina, che i russi hanno abbandonato di recente.
I civili rimasti erano quelli fedeli al governo ucraino e ora se ne devono andare perché la città è priva di qualsiasi tipo di servizi primari, e i soldati ucraini non possono porvi rimedio perché stanno morendo in quantità sotto il bombardamento costante da parte dell’artiglieria russa che si trova sull’altra riva del fiume Dniepr. Di fatto, l’esercito ucraino stesso sta abbandonando la zona per trasferire rinforzi a Bakhmut.
L’abbandono della città di Kherson da parte dei russi non è stata solo una mossa per consolidare le difese e liberare un contingente importante di paracadutisti russi che ora possono essere riutilizzati altrove. E’ stata anche una trappola che ha sta portando vantaggi militari e civili per i russi e che sta sgomberando la città di Kherson in modo che sia pronta quando i russi decidessero di occuparla di nuovo in futuro.
A differenza delle campagne precedenti, i russi ora hanno cominciato a colpire l’infrastruttura ucraina in modo sistematico, degradando la fornitura di energia elettrica al punto che oggi è assente o intermittente in molte delle principali città e gli ucraini non riescono nemmeno a far funzionare regolarmente i trasporti ferroviari che per loro sono essenziali nello spostamento delle truppe.
La battaglia più feroce rimane tuttavia nel Donbass, e in particolare attorno alla città di Donetsk, dove i russi hanno da poco occupato la cittadina di Maryinka, che costituiva uno dei poi dell’assedio ucraino intorno alla città e che consentiva all’esercito ucraino di bombardare regolarmente i civili che vivono a Dontesk, la capitale dell’omonima regione del Donbass.
I russi stanno ora continuando nella loro operazione di pulizia progressiva lungo il perimetro della città con l’obiettivo finale di conquistare la cittadina di Avdiivka, a nord di Donetsk, roccaforte primaria delle strutture fortificate ucraine e punto primario da cui partono i bombardamenti contro i civili.
La battglia di Bakhmut rimane tuttavia la più importante e vi proniamo un aggiornamento prodotto da Jackson Hinkle, un giornalista indipendente americano con orientamento di estrema sinistra e conduttore del canale The Dive su Youtube, e Alexandre conduttore del canale History Legends sempre su Youtube.
[Alexandre – History Legends]
Nei prossimi giorni o nelle prossime settimane, possiamo aspettarci che i russi premano sulle formazioni ucraine dal triangolo Opytne, Ivanivske, e Klishchiivka per proteggere il fianco destro della loro manovra. Ora, nel peggiore dei casi, qualora Chasiv Yar dovesse cadere, non solo Bakhmut diventerebbe una ripetizione innevata della battaglia finale dell’Ultimo Samurai, ma i russi potrebbero semplicemente completare la loro manovra di accerchiamento, assediare la città, evitare una mortale battaglia urbana e aspettare che le nuove truppe che sono state mobilitate siano pronte al combattimento.
[Jackson Hinkle]
La grande notizia del giorno è che l’accerchiamento russo e la vittoria a Bakhmut siano imminenti. L’Ucraina si trova alla fine nella situazione di dover far fronte alla caduta della città che per mesi e mesi e mesi, la stampa occidentale ha fondamentalmente identificato come assolutamente importante, al punto che l’Ucraina la stava proteggendo a tutti i costi. Dicevano che l’attività protettiva degli ucraini era incredibile e che stava sfidando difficoltà insormontabili. Voglio dire, dall’Occidente arrivano notizie che ci sono circa 30.000 russi che affrontano 20.000 ucraini. Se volete crederci, va bene. In caso contrario, non lo so. Questi sono tutti i numeri che ho visto circolare e che sono in mio possesso. Quindi è stato piuttosto interessante vedere che ora stanno cambiando registro e dichiarano il contrario. Diamo un’occhiata. Ci stanno dicendo che, in fondo, Bakhmut non è poi così importante, e che la Russia sta sprecando le sue ultime truppe valide in un attacco inutile contro una città senza valore.
Ma allora, perché sono andati avanti tutto questo tempo per dirci che fosse tanto importante proteggerla? Era super-importante, e gli ucraini stavano facendo un ottimo lavoro nel difenderla. Ma ora è diventata sostanzialmente inutile. E non vale davvero la pena di proteggerla. Il seguente titolo è stato pubblicato sul Washington Post, e ripubblicato su Stars and Stripes (tradotto in stelle e strisce). Nella sanguinosa battaglia di Bakhmut i mercenari russi puntano a una vittoria simbolica. Quindi, ora che i russi stanno per catturare Bakhmut, a quanto pare la città non è più importante. Anche la CNN sta dicendo la stessa cosa. E come se volessero prepararci a una sconfitta in quel luogo, dicendoci che non è poi così importante. Guardate questo video.
[Giornalista CNN]
La brutale lotta per Bakhmut, dove le truppe ucraine stanno combattendo l’assalto dei russi.
Queste immagini esclusive provengono dai soldati stessi. I loro comandanti ci dicono che decine di vite vengono sacrificate qui ogni giorno.
La strada che conduce nella città è avvolta nel fumo denso e nel pericolo.
Le esplosioni ci costringono ad accostare prima che un altro proiettile si schianti contro un edificio vicino.
Va bene, dunque, potete sentire i proiettili in arrivo. I colpi in arrivo dal fuoco dell’artiglieria russa sono davvero intensi, ora che siamo entrati nella periferia di Bakhmut. Certamente da tutto ciò che stiamo vedendo, da tutto ciò che ci è stato detto, questo è ora il pezzo di terreno più ferocemente conteso nell’intero conflitto russo-ucraino.
La battaglia è talmente feroce che siamo usciti rapidamente, lasciandoci alle spalle l’implacabile sbarramento.
Come nelle guerre di trincea, gran parte di questa battaglia consiste nell’evitare la minaccia dell’artiglieria nascondendosi all’interno di bunker sotterranei, come questi, dove i comandanti ucraini locali, come Pavlo, possono rispondere agli attacchi russi.
Mi dice che i russi assaltano le posizioni ucraine dalla mattina presto fino alla sera. Ma il vero problema è gli ucraini che sono in una pesante inferiorità numerica.
Tuttavia l’uso innovativo di tecnologia a basso costo sta contribuendo a colmare tale divario. In un altro bunker in prima linea, abbiamo visto come l’uso di droni disponibili in commercio stia dando all’Ucraina un vantaggio.
Wow, è incredibile perché abbiamo appena visto un attacco di artiglieria in questa posizione che gli operatori di droni ucraini hanno identificato come zeppa di russi. Come potete vedere i soldati russi, mentre li guardiamo dal vivo, stanno ora correndo al riparo mentre l’artiglieria ucraina martella le loro posizioni.
Ma i comandanti di batteria in prima linea mi dicono che ora stanno esaurendo le munizioni.
Che anche le armi inviate dagli Stati Uniti continuano a rompersi sotto una pressione così costante.
[Jackson Hinkle]
Oppure forse è semplicemente artiglieria scadente. Ci dicono di aver bisogno di più munizioni e di artiglieria se vogliamo che questa battaglia per Bakhmut possa mai avere un esito positivo. Quindi questa è la situazione sul terreno. Fondamentalmente, stanno cercando di dipingere la situazione come se ora Bakhmut non fosse più così importante, dopo avervi detto per lungo tempo che aveva un’importanza fondamentale e che gli ucraini dovevano proteggerla a tutti i costi. E se li avessimo delusi, non inviando abbastanza munizioni, se non avessimo dato abbastanza artiglieria, allora tutta la regione settentrionale di Donetsk sarebbe caduta in mano ai russi.
Ma ora ci stanno dicendo che non è più importante e che è colpa dell’Occidente che non sta mandando abbastanza munizioni, non sta inviando abbastanza proiettili. Non hanno menzionato, naturalmente, il recente memorandum del Pentagono che è stato appena pubblicato negli Stati Uniti, e che, fondamentalmente, dice che gli ucraini stanno consumando circa 5000 colpi al giorno e gli Stati Uniti sono in grado di produrre solo 15.000 colpi al mese da mandare in Ucraina.
Quindi non so davvero cosa si aspettano che accada quando gli ucraini continuano a sparare a casaccio. Non hanno addestrato queste persone su come usare correttamente queste armi. Ma bisogna dire che nella regione di Bakhmut ci sono alcuni combattenti ben equipaggiati. Non molto tempo fa abbiamo visto un video dalle prime linee in cui c’è un comandante delle operazioni speciali del corpo dei marines americano, l’ex colonnello Andrew Melbourne, che si trova a Bakhmut insieme alle forze ucraine.
Quindi credo che Melbourne abbia contribuito a creare un’unità militare che si chiama Mozart Group. Non so se sia una milizia privata. Lo potete vedere qui in prima linea, mentre riceve il suo distintivo. Ha un aspetto un po’ inquietante. Sicuramente non è l’individuo che sia in forma fisica migliore tra quelli che abbia mai visto in prima linea. Ma vediamo quindi il Gruppo Mozart che si scontra con il Gruppo Wagner. Vedremo chi vincerà da questo testa a testa tra Wagner e Mozart. Questa è la grande battaglia per la conquista di Bakhmut.
Ho visto rapporti che parlano di 20.000 ucraini e di 30.000 russi. Stiamo anche vedendo rapporti dalla stampa occidentale che affermano che alcuni degli individui che stavano combattendo per conto dei russi nella zona di Kherson sono stati trasferiti a Bakhmut per dare man forte. Non so se sia vero, ma non sarei sorpreso se fosse così. E non sarei nemmeno sorpreso se quei combattenti che provengono da Kherson, supponendo che stiano effettivamente combattendo a Bakhmut, stiano cercando la rivalsa per quanto accaduto a Kherson. Abbiamo anche dichiarazioni da parte russa che ci sono membri della milizia di Lugansk che stanno combattendo a fianco delle truppe della Compagnia Wagner impegnate a Bakhmut.
Ed effettivamente, la situazione a Bakhmut, come tutti sappiamo, è diventata ciò che il fondatore della Compagnia Wagner ha definito un tritacarne dei militari ucraini. Ma questo cambierà presto. Ora guarderemo insieme un piccolo video realizzato dal canale History Legends che fa una buona disamina dei combattimenti a Bakhmut utilizzando una mappa topografica. Ma prima esaminiamo un po’ meglio la situazione nell’area, che rispecchia in parte quello che sta accadendo in tutto il resto dell’Ucraina. I russi stanno occupando diversi insediamenti nell’area circostante a Bakhmut e registrano video che illustrano quanto sia critica la situazione del personale militare ucraino nella regione. Ora il clima sta cambiando, il tempo atmosferico sta cambiando. Il terreno sta diventando molto fangoso, e prima o poi nelle prossime due settimane, il terreno si congelerà a causa delle nuove temperature che si stanno verificando. E questa è la situazione sul campo in gran parte dell’Ucraina, in questo momento. Quindi, prima di tutto, ci sono alcune trincee che sembrano essere costruite abbastanza frettolosamente. Voglio dire, non ci sono pavimenti o pareti adeguate. Sono solo buchi scavati frettolosamente che stanno ovviamente crollando sotto l’effetto della pioggia e del freddo. Questa ovviamente non è una condizione adatta per tenere persone di vedetta per lunghi periodi di tempo, soprattutto se si hanno ferite anche lievi oppure condizioni di salute che potrebbero creare altri rischi.
Onestamente, voglio dire, è una scena che richiama in tutto e per tutto le immagini del film “Tutto tranquillo sul fronte occidentale”. Si tratta letteralmente di una situazione dall’aspetto molto simile. Sembra proprio una trincea della Prima Guerra Mondiale.
Ma questo sta anche ponendo grandi problemi per l’equipaggiamento militare fornito dagli Stati Uniti e dall’Occidente. I mezzi corazzati che sono stati inviati in Ucraina per un tempo molto lungo. Alla pari di molti altri commentatori, in questo canale abbiamo detto che l’attrezzatura che viene fornita all’Ucraina non era progettata per questo tipo di terreno. In particolare, non è idonea durante la stagione invernale. Già nella scorsa primavera del 2022, abbiamo visto che hanno avuto qualche difficoltà con queste apparecchiature militari. E ora vediamo che le circostanze sono davvero molto, molto, molto difficili a mano a mano che procediamo nell’autunno. E lo stiamo già vedendo da quando sono iniziate le prime grandi piogge. Date un’occhiata a questi video che sto per mostrarvi. Questo è un blindato americano per il trasporto truppe del tipo Max Pro MRAP alle prese con il fango ucraino.
Se pensate che questo blindato sia chiaramente un obiettivo molto facile per i russi, aspettate di vedere il prossimo video. Questo è un carro armato ucraino impantanato nella regione di Karkiv che viene tirato fuori dal fango o dalla palude al fine di poter essere riparato. Tenete presente che l’account che ha pubblicato questo video è favorevole all’Unione Europea e all’Ucraina e per questo parla di palude. Ma in realtà si tratta di una semplice strada sterrata che probabilmente, fino a poco tempo fa, era percorribile. Non è una vera palude, è semplicemente terreno normale che è stato trasformato in fango dalle piogge, causando questi enormi problemi. Abbiamo anche quest’altro video. Si tratta di un lanciamissili ucraino di tipo Grad MLRS. Questo è il tipo di armi che avrebbe dovuto avere la meglio sui russi, ma che sono bloccate nel fango a Bakhmut.
E ci sono canti ucraini di accompagnamento. E poi, naturalmente, abbiamo altre scene. Anche queste vengono dalla regione di Bakhmut dove vediamo gli ucraini bloccati nel fango.
Non ho idea di cosa fosse quella musica, ma ecco alcuni camion. Ci sono innumerevoli video come questo che potete trovare in questo preciso momento su Internet. Stanno cercando di scuoterlo per toglierlo dal fango. Sono letteralmente in mezzo un lago in questo momento. Quindi, mentre la stagione invernale continua e le condizioni meteorologiche diventano sempre meno favorevoli, vedrete sempre più video come questo pubblicati dalla parte degli ucraini che mostrano come gli armamenti militari ucraini, questi lanciatori di razzi multipli, e i relativi operatori sono stati trasformati in facili bersagli. D’accordo. Quindi questo porrà enormi problemi, come abbiamo da tempo sospettato e previsto per l’esercito ucraino. Come riportato dal Ministero della Difesa russo, negli ultimi giorni, i russi stanno anche facendo notevoli progressi in alcuni insediamenti nel Donbass. Non hanno conquistato vere e proprie città primarie, ma diversi insediamenti occupati dagli ucraini. Ma voglio condividere con voi un video del canale History Legends, che fornisce una buona analisi, utilizzando una mappa topografica, e che illustra i tentativi falliti che i russi hanno fatto al fine di prendere Bakhmut, e spiega perché Bakhmut è importante e come ora i russi stanno vincendo la battaglia per la conquista della città. Quindi date un’occhiata a questo video e poi lo analizzeremo.
[Alexandre – History Legends]
Molti mesi fa i russi hanno cercato per la prima volta di accerchiare Bakhmut da nord partendo da Spirne, ma non ha funzionato fino ad oggi. Poi per un mese i russi hanno cercato di prendere Soledar, che potevano usare come trampolino di lancio per accerchiare le posizioni ucraine. Ma sono stati fermati dalla feroce difesa attiva della città da parte degli ucraini e dalla difesa ostinata dei crinali circostanti, che possiamo vedere se usiamo una mappa in rilievo. E alla fine, sempre usando questa mappa, possiamo vedere come gli ucraini hanno costretto i russi a combattere in questo collo di bottiglia urbano. Quindi non sorprende che i russi fossero bloccati in questa parte del fronte. Le formazioni della Compagnia Wagner hanno anche tentato un assalto diretto a Bakhmut.
Hanno avuto successo iniziale, ma poi hanno affrontato molteplici contrattacchi ucraini. I russi hanno probabilmente notato che c’erano troppi fattori da controllare, e queste erano posizioni perfette da difendere per gli ucraini sul lato est della città. I russi hanno quindi scelto una strategia diversa: bloccare le truppe ucraine a Solidàr e Bakhmut e penetrare il loro fianco meridionale che era troppo esteso. Sono d’accordo sul fatto che ci siano volute settimane e settimane al ritmo di una tartaruga, ma alla fine ce l’hanno fatta ancora una volta. Utilizzando la mappa topografica in rilievo, potete vedere come i villaggi di Ozarianivca, Zelena Pilia e Kurdiumivka si trovano in cima a una collina alta circa 200-300 metri, dalla quale si domina Bakhmut. E guardando la geografia del terreno, immagino che la maggior parte delle forze russe attaccherà da Majorsk in un asse sud-nord con azioni di supporto sui fianchi. Questo punto alto che i russi ora controllano consente loro di dominare i villaggi tatticamente importanti di Kliaschiivka e Ivanivske.
E quest’ultimo villaggio, Ivanivske, è molto importante. Se i russi lo conquistassero, taglierebbero l’intera via di rifornimento dall’Ucraina occidentale verso Bakhmut. Ora, non credo che il piano russo sia quello di precipitarsi giù per la valle e catturare Bakhmut, ma invece di spingersi lungo questa cresta e seguire questo canale. È il punto più alto di tutto il Donbass . Questo spiega anche l’attacco russo contro Andriivka. Vi sto dicendo che, nel momento in cui i russi conquistassero queste alture per intero, le cose diventerebbero molto spiacevoli per gli ucraini. Ecco perché. L’impostazione di questa battaglia è molto simile a quella che Napoleone Bonaparte utilizzò a Rivoli. Di fronte a un nemico numericamente superiore, Bonaparte approfittò di una collina per respingere gli attacchi austriaci, e del vantaggio di una posizione centrale per assicurarsi che le colonne austriache non potessero sostenersi reciprocamente. Gli austriaci finirono per attaccare in piccoli gruppi, e tutto ciò che i francesi dovettero fare era sconfiggerli in dettaglio, vale a dire uno per uno. Torniamo ora al 2022. Mantenendo il controllo delle alture, i russi si sono posizionati tra le formazioni ucraine che si trovano a Toretsk, Kostyantynivka, Chasiv Yar e Bakhmut. Affinché questa manovra abbia successo, i russi dovranno assolutamente catturare Chasiv Yar, che è anche uno dei più grandi centri logistici dell’intera regione.
[Jackson Hinkle]
Quindi il modo in cui i russi stanno portando avanti l’offensiva è illustrato da questo grafico a confronto. La tattica della cosiddetta guerra lampo è sulla sinistra. Mentre sulla destra vediamo la tattica delle battaglie in profondità. Il diagramma mette a confronto le due tattiche. Stanno dunque seguendo una tattica di battaglia in profondità, che consiste essenzialmente nell’attaccare su diversi punti tenendo pronte enormi quantità di riserve. Quando si aprono varchi nelle prime linee nemiche, le riserve si muovono per sostenere l’avanzata e gli attaccanti sfruttano le brecce per accerchiare il nemico in quell’area, e quindi, dopo che l’accerchiamento è stato completato, come vedete qui in fondo, gli attaccanti proseguono in profondità dietro le linee nemiche, al fine di distruggere le linee di rifornimento e di comunicazione. Il principio fondamentale di questa idea di attacco in profondità è di colpire il nemico dove si faranno più danni, attaccando le sue linee di rifornimento e di comunicazione in profondità, e distruggendo le sue riserve. Ecco cosa stanno facendo e a cosa lui si riferisce.
[Alexandre – History Legends]
In effetti, Chasiv Yar significa orologio di Yar. Ora, conoscerete un po’ di russo. In un video precedente, vi ho anche detto che Isium significa uvetta mentre Spirnoye significa contestato. E sorprendentemente, la città mantiene il suo nome perché è passata di mano così tante volte. Opytnoye significa sperimentale. E ora potete facilmente sedurre una spia russa dicendole o dicendogli, l’ho schivata per un soffio! Opytnoye Chasiv Spirnoye Isium e fatemi sapere come va a finire. Ma un momento. Perché vi sto dicendo tutto questo? Di male in peggio. Come abbiamo visto, i russi ora minacciano il crocevia di Bakhmut e l’altura di Chasiv Yar. Ma il tempo stringe. Il comando ucraino si trova in una posizione molto difficile, simile a quella che hanno affrontato a Sievierodonetsk. Nell’arte della guerra, è sempre bene mettere all’angolo il nemico e costringerlo a scegliere tra una decisione sbagliata e una peggiore.
Vediamo quindi l’opzione uno, quella cattiva. Se i contrattacchi non riusciranno a riconquistare le alture, gli ucraini dovranno ritirarsi da Bakhmut e ricostruire una nuova linea di difesa incentrata su Chasiv Yar, che correrebbe lungo questa cresta fino al fiume Sievierodonesk. Tuttavia, ritirarsi da Bakhmut significa anche abbandonare tutta questa zona, questo ponte strategico che include Solidar, e, naturalmente, Siversk, che metterebbe in pericolo le formazioni ucraine intorno a Liman. E, cosa abbastanza interessante, la questione di chi controlla le colline strategiche intorno alla città ha lasciato una profonda ferita nel cuore dei russi.
L’Ucraina può difendere Bakhmut a tutti i costi e spingere i rinforzi attraverso una zona di uccisione predisposta dall’artiglieria russa, subendo enormi perdite, ma cercando di mantenere comunque una posizione difensiva chiave. Ma questo lascia vulnerabile la difesa dei loro fianchi a Chasiv Yar. Nei prossimi giorni o nelle prossime settimane, possiamo aspettarci che i russi premano sulle formazioni ucraine dal triangolo Opytne, Ivanivske, e Klishchiivka per proteggere il fianco destro della loro manovra. Ora, nel peggiore dei casi, qualora Chasiv Yar dovesse cadere, non solo Bakhmut diventerebbe una ripetizione innevata della battaglia finale dell’Ultimo Samurai, ma i russi potrebbero semplicemente completare la loro manovra di accerchiamento, assediare la città, evitare una mortale battaglia urbana e aspettare che le nuove truppe che sono state mobilitate siano pronte al combattimento.
[Jackson Hinkle]
Fondamentalmente, quello che sta per accadere a Bakhmut è un grosso problema, nonostante la stampa occidentale ora ci stia dicendo che non è importante, dopo mesi di averci ripetuto che era importantissima e che avremmo dovuto lavorare per proteggerla, e che gli ucraini avevano davvero bisogno di proteggerla, perciò era necessario mandare $ 80 miliardi. La città è importante sia per i russi che per gli ucraini. Supponendo che ne ottengano il controllo, Bakhmut apre la strada per i russi a tutto il Donetsk settentrionale, a Siversk, Solidar, Slaviansk, Kramatorsk, Toretsk, a molte altre grandi città su cui i russi vorranno mettere le mani il prima possibile. E supponendo che le condizioni meteorologiche persistano nel modo in cui sono, e sembra proprio che lo faranno. La tecnologia è incredibile. Se guardate il vostro telefono, potete osservare Bakhmut in questo preciso momento e vedere qual è la temperatura sul posto. Potete anche avere previsioni sull’arrivo del gelo nel prossimo futuro. Infine, se volete un indicatore dell’efficacia della tattica che i russi stanno impiegando, basta che ricordiate che i siriani, ovviamente con l’aiuto dei russi, hanno già usato la stessa identica tattica con successo. Hanno conquistato le alture e hanno impiegato la teoria della battaglia in profondità, o comunque la si chiami, nell’assedio di Aleppo. Quindi vedremmo una ripetizione della stessa identica situazione già sperimentata in Siria. È solo un copia e incolla. E i russi hanno già tentato ogni altro approccio per conquistare Bakhmut. E immagino che abbiano cercato sinora di evitare al massimo le perdite sul proprio fronte, il che include i militari della Repubblica Popolare di Lugansk e i militari dell’esercito regolare russo trasferiti dall’area di Kherson.
Ma ora andranno all’attacco con decisione usando la teoria della battaglia in profondità, spingendosi nelle retrovie e mietendo distruzione su tutte le linee di comunicazione, le riserve, i rifornimenti di munizioni, e così via, degli ucraini. per poi passare a conquistare le altre città che sono state appena elencate. Non posso dire quando questo accadrà. Ma quello che possiamo dire è che si parla molto del fatto che accadrà presto. Le condizioni meteorologiche non sembrano buone, le linee del fronte ucraino si stanno rompendo e la stampa occidentale sta preparando il pubblico per quella che si presume essere una totale sconfitta ucraina a Bakhmut.
La battaglia per Bakhmut è iniziata mesi fa. Inizialmente è stata condotta quasi esclusivamente dalla Compagnia Wagner, un gruppo militare privato che accoglie veterani delle truppe speciali russe e che ha una grande esperienza di combattimento maturata in Africa, Medio Oriente e altre parti del mondo.
Da principio gli ucraini avevano la loro più grande guarnigione nella regione di Bakhmut con circa 60.000 uomini, mentre la Compagnia Wagner ha cominciato con circa 5000 uomini che avevano l’assistenza dell’artiglieria russa e il supporto di alcune migliaia di truppe fornite dalla Repubblica del Lugansk.
Nonostante fossero in netto svantaggio, i membri della Compagnia Wagner sono riusciti a condurre vari tentativi di assalto, riducendo progressivamente i numeri degli ucraini e accerchiando gradualmente Bakhmut fino a riuscire a penetrare nella città quasi un mese fa.
Specializzati nel combattimento ravvicinato e anche in contesto urbano, la Compagnia Wagner è riuscita a mietere abbastanza vittime ucraine da portare l’attuale numero di truppe ucraine sul posto a 20.000, nonostante l’invio di numerosi rinforzi. Gli ucraini avevano anche ridotto la forza propria militare nell’area di Bakhmut nel corso dell’estate, trasferendo truppe in altri terreni di scontro, come ad esempio nell’area di Kherson. Ora stanno cercando di riportarle indietro.
Nel frattenpo la Compagnia Wagner è stata quindi affiancata da truppe fresche dell’esercito regolare russo, che ora stanno portando avanti l’accerchiamento descritto nel video.
Una cosa importante da notare è il diverso approccio tra l’esercito ucraino e quello russo. Gli ucraini difendono ogni centimetro di terreno a qualsiasi costo, subendo quindi gravi perdite. I russi sono invece focalizzati nel risparmiare le vite dei propri soldati e sono pronti a cedere terreno quando diventa poco difendibile. Sanno che, come diceva anche Mao Tse-tung, il terreno perso può sempre essere riconquistato, mentre gli uomini morti non possono essere rimpiazzati.
I russi seguono quindi l’approccio tipico di una guerra da assedio, con movimenti lenti e con attacchi mirati a decimare il nemico, tenendosi pronti a ritirarsi non appena sia consigliabile.
Come riconosciuto anche dal Ministero della Difesa britannico e da diverse testate americane, Bakhmut potrebbe cadere nel prossimo futuro, e questo aprirà la porta ai russi per la completa conquista del Donbass.
Roberto Mazzoni