Attentato a Donald Trump – parte 2 – MN #279

Siamo insieme alla ricerca della verità sull’attentato a Donald Trump, maggiori dettagli su quello che è successo, maggiori angolazioni e magari un po’ di rivelazioni che non erano presenti al primo giro. Mi sto concentrando sull’ attentato perché credo che sia l’evento più importante degli ultimi mesi che determinerà una traiettoria differente sia per gli Stati Uniti che per l’Occidente. Poi possiamo parlare dell’idoneità di Trump, possiamo parlare dei problemi che circondano Trump e delle persone intorno a lui e ne parleremo. Ma il concetto fondamentale è riconoscere che indipendentemente da come si siano svolti gli eventi, cercheremo di capirlo meglio e cercheremo di capire se ci sono cose che finora ci sono state tenute nascoste, Trump percepisce questo evento come un punto di demarcazione nella sua vita, nella sua carriera politica e quindi anche nel suo futuro.

Noi sappiamo e abbiamo tante testimonianze in tal senso, che persone che scampano la morte o che pensano di essere andate molto vicino alla morte, possono avere un cambiamento personale fondamentale da quel punto in avanti e quindi comportarsi in modo molto differente rispetto a prima o diventare più aperte a comprendere cose che prima in qualche modo escludevano. Sono delle situazioni che trasformano la vita, che possono trasformare la vita. Non sono nella mente di Trump e non posso dirvi che sarà effettivamente così, ma da come si è mosso, da come si è presentato, notiamo delle differenze. Indipendentemente da questo fatto, sul pubblico americano questo comunque ha avuto un effetto paragonabile, vale a dire che per gli americani che cercano, come non solo americani ma anche tanti altri in Europa o altrove, un punto di riferimento verso cui orientare una speranza di cambiamento, questo evento soddisfa il requisito perché si presenta come un evento in qualche modo soprannaturale o comunque molto al di là del normale e quindi un evento che potrebbe innescare un cambiamento e alla fine quello che ho sottolineato molto spesso nei miei video, il cambiamento non viene dall’alto, non verrà dall’alto. È inutile che cerchiamo di insistere che qualcuno venga a darci un cambiamento se noi non siamo in prima persona disposti a cambiare la nostra volta e prenderci responsabilità per la situazione molto al di là di quello che abbiamo fatto sinora.

E non è un’accusa verso di voi o verso nessun altro. Io stesso mi metto in questo gruppo per primo, io stesso devo prendermi maggiore responsabilità, io stesso devo capire meglio le cose, io stesso devo fare attenzione a non trascinarmi dietro delle idee fisse, dei preconcetti che mi impediscono di vedere l’ovvio, perché di solito quello che un preconcetto fa è di bloccare completamente la vista da quello che abbiamo davanti al nostro naso e solo dopo che un evento importante come quello che abbiamo visto succedere il 13 luglio accade può succedere che ci guardiamo intorno e scopriamo quello che avevamo davanti a noi fin dall’inizio. Quindi è un invito a essere più coinvolti e soprattutto ad approfondire di più.

Oggi in una semi-cultura, in realtà in un analfabetismo di ritorno che sta pervadendo tutto l’occidente e che si traduce nel fatto che le persone dedicano pochi minuti distratti per assorbire non tanto più informazioni ma quante emozioni, stimoli emozionali magari mentre sono in metropolitana e guardano il tweet sul telefonino oppure ascoltano distrattamente un video o un podcast. Questo tipo di cultura si sta disgregando, è davanti ai nostri occhi perché indipendentemente da quelle che potranno essere in retroscena che scopriremo sulle vicende di Trump è evidente che tutte le persone interessate alla protezione non soltanto di Trump ma del pubblico durante quella manifestazione hanno abbandonato la propria responsabilità in una misura o nell’altra. Tutti hanno detto che toccava qualcun altro, il mio ambito di competenza si fermava qua, il metro dopo non era più mia competenza e questo è segnale inconfondibile di una civiltà che sta morendo e possiamo raccontarcelo come vogliamo però questa è la realtà e questa è la realtà che abbiamo visto nella storia ripetersi costantemente ed è l’indice e l’indizio più importante di tutti.

Non importa poi le statistiche, le informazioni che ci danno, tutte queste belle cose possono darci un’idea di qual è il trend o di quanto possa essere imminente il problema o di quanto possa essere importante il problema, ma come dicevo in risposta a un commento recente all’interno della legione, basta andare a fare la spesa per accorgersi che qualcosa non va. Quindi questo è un periodo determinante nella vita dell’uomo, non ci sarà una seconda puntata, non ci sarà una seconda possibilità, o la facciamo giusta oppure ce la giochiamo. Quindi è indispensabile che innanzitutto siamo più disponibili ad affrontare quello che è la realtà per quello che è e a vedere anche gli aspetti negativi di questa realtà, oltre che gli aspetti positivi e a prenderci la responsabilità, quindi a sentirci personalmente coinvolti nel cambiare le cose e nel fare quest’ultima spinta finale. In fondo siamo a una sfida, di fronte a una sfida per l’intero genere romano, questo non è un problema dell’America, dell’Europa, della Cina, della Russia, siamo tutti di fronte a una situazione dove armi che possono distruggere l’intera civiltà in esattamente 42 minuti, se non sbaglio, sono potenzialmente nelle mani di persone che non sono sane di mente o potrebbero finire nelle mani di persone che non sono sane di mente e sono armi che devono essere riportate sotto controllo o potenzialmente eliminate.

Perché, se osserviamo la storia recente, vediamo che a partire dagli anni 80, quando si è cominciato a parlare di riduzione degli armamenti nucleari, l’intera civiltà occidentale, l’intera civiltà mondiale ha cominciato a svilupparsi molto più rapidamente, c’è stato un entusiasmo di sviluppo importante, poi dopo naturalmente i soliti parassiti ne hanno tratto vantaggio, hanno trasferito il lavoro dall’occidente verso l’oriente per guadagnarci di più, hanno speculato, però in ogni caso se noi guardiamo rispetto agli anni 60, ciascuno di noi sta meglio, abbiamo maggiori possibilità, poi ci lamentiamo che santamente vogliamo sempre di più, però è un dato oggettivo che in quel periodo c’è stata una grande trasformazione, se non ci fossero stati i parassiti avremmo avuto molti più benefici, molto più di quello che abbiamo creato sarebbe rimasto a noi e avremmo potuto usarlo in modo sicuramente più sensato di come hanno fatto i governi, ma questo non toglie il fatto che c’è stato e secondo me è uno degli elementi centrali che permettono questo tipo di sviluppo e la consapevolezza che il genere umano sta andando nella direzione giusta, sta eliminando potenziali di autodistruzione.

Perché in effetti dagli anni 80, 90 in particolare e in avanti si sono distrutte molte testate nucleari, soprattutto in Europa, che erano presenti sui fronti Nato e Unione Sovietica e che costituivano un rischio oggettivo, quindi in quella direzione si sente, le persone sentono che stiamo andando verso un futuro, verso la possibilità di avere un futuro prolungato, perché prendiamoci chiaro, i criminali ci sono e ci saranno probabilmente anche in futuro, le persone incompetenti, gli errori si commettono facilmente e tutto questo può essere gestito se si ha un orizzonte temporale abbastanza lungo da dire va bene, questi politici o questi governanti o questi, che ne so, teorici ci hanno dato problemi, li sostituiamo con qualcun altro, c’è il tempo di farlo, non corriamo il rischio di una eliminazione totale.

Dobbiamo tornare in quella condizione, dobbiamo tornare al punto dove invece di costruire nuove armi nucleari se ne distruggono sempre di più, questo è il mio punto di vista e credo che sia condiviso da molti, indipendentemente dall’orientamento politico, dalle opposizioni eccetera eccetera, perché se intimamente sentiamo che nell’arco di un’ora potremmo essere scomparsi, c’è meno entusiasmo, c’è meno volontà di costruire per il futuro e c’è più rischio di creare un incidente che sia pericoloso, anche perché credo di aver dimostrato in modo abbastanza convincente nei miei video, che oggi la nostra società non è in grado di identificare in modo efficace gli psicopatici o i criminali se non dopo il fatto e se non dopo tanti fatti spesso e questo ci espone al rischio concreto e direi anche certificabile che molti di questi personaggi criminali psicopatici, quindi che sono squilibrati, finiscono in posizione di potere, prendono decisioni importanti, decisioni importanti che sono autodistruttive per sé e per tutti gli altri, perché questo è il loro forma mentis, è il modo in cui funzionano, non sono interessati unicamente a fare soldi, a acquisire potere, che sicuramente fa parte del pacchetto, ma hanno l’obiettivo finale di distruggere quanto più possibile.

Alcuni potrebbero vedere come una battaglia tra il bene e il male, vedetela come volete, però rimane il fatto che ci siamo e che la vittoria dipende dall’avere più persone che ne sono consapevoli, più persone che fanno il loro compito a livello di base, perché se si crea una base solida, se si ritrasforma l’economia, se si inverte la direzione, scusate l’economia, la cultura, se si inverte la direzione degradante, auto-degradante la cultura, allora ci possiamo anche aspettare una crescita di migliori politici e una selezione di leader più competenti, più efficaci e più onesti. Poi di nuovo, il leader perfetto non esiste e non esisterà per un po’ di tempo penso, o magari arriverà, ma al momento non è un obiettivo sensato, vale a dire dobbiamo prendere il leader migliore che abbiamo in quel momento, partendo dal presupposto che avrà i suoi punti deboli, avrà le sue idee fisse, avrà i suoi interessi e avrà persone intorno a lui che cercheranno di influenzare in un modo o nell’altro.

Il modo migliore per poter far sì che non si prendano direzioni sbagliate è di tenersi informati e di monitorare quello che succede, quindi non dipendere dai mainstream media che ci imboccano con la propaganda o semplicemente disinteressarsene e andare in spiagge e mettersi sotto il sole, che va benissimo, però di tanto in tanto è anche necessario guardare quello che succede intorno a noi con l’ottica di esserne responsabili, di apportare dei cambiamenti importanti. E questo è il motivo di fondo del mio lavoro ed è anche lo stile con cui sto cercando di proporvi i miei video. Detto questo e fatto questa lunga introduzione veniamo alla seconda puntata dedicata alla dinamica dell’attentato a Donald Trump.

Vi proporrò una serie di contributi, quindi sono o dei giornalisti indipendenti di sinistra, tutti uniformemente di sinistra perché voglio darvi persone che non hanno nessun interesse a far fare buona figura a Donald Trump, proprio per non avere il dubbio che possa essere magari un orientamento mentale, un preconcetto che ci viene riproposto. E ve ne darò diversi in modo da far vedere diverse angolazioni, tra l’altro avremo diversi video ripresi sul terreno al momento dell’attentato che ci faranno penso capire meglio quello che è successo.

Il profilo tipico del giovane assassino malato di mente

Nel primo video che sto per proporvi si parla di Uvalde che è una cittadina nel Texas ed è la sede di una scuola elementare dove si è verificata una sparatoria che ha coinvolto un giovane 18enne che era stato in passato all’uno di quella scuola, che è entrato e si è messo a sparare, ha ucciso 19 studenti e due insegnanti e ne ha feriti altri 17 mentre sostanzialmente la polizia restava a guardare.

Quindi Uvalde è un caso che ci ha già indicato che negli Stati Uniti a livello anche di forze dell’ordine e di tutori della legge abbiamo un grosso problema ed è un problema appunto di irresponsabilità che vediamo tradotto pari, pari, nella vicenda di Butler in Pennsylvania e l’attentato a Donald Trump infatti viene menzionato in questo video. Un’altra cosa molto importante è che un leitmotiv di tutti questi attentatori giovani spesso che arrivano nelle scuole e uccidono tutti quelli che trovano è che sono persone che erano malate di mente ossia erano persone che erano sotto trattamento psichiatrico tipicamente che prendevano psicofarmaci e che prendevano sostanze che in qualche modo alterano il comportamento e alterano l’atteggiamento della persona contro degli altri e la rendono tendenzialmente anche più violenta.

È un tratto comune, l’abbiamo osservato in tutti i casi senza eccezione e questo non cambia nemmeno per Thomas Matthew Crooks da quello che abbiamo scoperto poi recentemente del resto me lo aspettavo ma volevo avere delle conferme quindi vediamo un leitmotiv che si ripropone direi dagli anni 60 in avanti dove personaggi insospettabili in questo caso dei ragazzi improvvisamente ad anno di matto arrivano in un luogo affollato e uccidono indiscriminatamente questo direi che è un fattore su cui riflettere ed approfondire perché è un elemento costante e se avremo tempo ci sono un po’ di video che ho preparato in materia ma siamo costretti a volte ad inseguire l’attualità.

Nel video si parla anche di Milk Bar TV che è il canale televisivo locale che ha preparato una specie di collage di diversi video registrati da privati da persone che erano presenti all’evento e ne ha costruito una sequenza abbastanza interessante il nome della televisione significa televisione della barra di cioccolato al latte quindi credo che dato il nome sia poco probabile che sia un’emanazione del deep state, giusto per capirci. Il servizio è proposto da Kim Iversen che è una giornalista indipendente che vi ho proposto anche in passato, secondo me brava, neutrale cioè non è una persona che parte con un messaggio di propaganda che deve a tutti i costi diffondere, è naturalmente di sinistra viene dalla California viene da una famiglia che ha sempre votato per il Partito Democratico adesso è meno convinta che il Partito Democratico possa essere una soluzione, e che sia effettivamente onesto o conforme a quelli che erano gli obiettivi che si era dato, che aveva dichiarato anche in passato.

Ma di certo non possiamo classificarla come una sostenitrice di Trump e quindi mi rifaccio all’introduzione all’inizio per dire che tutte le fonti che vi proporrò oggi sono persone che non hanno nessun motivo né personale né professionale per sostenere Trump, per sostenere un’eventuale messa in scena predisposta a Trump o per veicolare al tempo stesso un qualche tipo di messaggio di Deep State, anche perché sono persone che sono sempre state contro il sistema se vogliamo e la loro opposizione è quella per cui se decidessero di spostarsi e di seguire una vena propagandistica perderebbero il loro seguito, perderebbero i loro sostenitori, perderebbero ovviamente anche il lavoro o avrebbero conseguenze decisamente importanti. Quindi questo è il video che sto per proporvi, si parla anche di teleprompter immagino che molti di voi sappiano che cos’è, è quel dispositivo elettronico di solito di fatto di vetro che proietta le scritte che il politico o l’oratore mentre parla può leggere e quindi usarle come un metodo per ricordare ciò che deve dire durante i discorsi e che vediamo spesso vicino al podio quando c’è un relatore in un contesto pubblico. Bene, fatto questi chiarimenti ecco il video di Kim Iversen.

Nuove angolazioni sull’attentato

[Kim Iversen]

Benvenuti allo show di Kim Iversen. Grazie mille per esservi uniti a me. Come potete vedere, non sono nella mia sede abituale. Parliamo del tentativo di assassinio di Trump. Devo darvi un avvertimento che sto registrando questo video circa 12 ore prima che lo vediate. Devo prendere un aereo e tornare a Los Angeles. Quindi non arriverò in studio in tempo per la messa in onda. Ecco il motivo per cui lo sto registrando ora. Per me è mattina molto presto. Non è così presto per questi floridiani perché sono tre ore avanti, ma questo video andrà in onda solo tra circa 12 ore. Quindi, potrebbero venire fuori più informazioni tra il momento in cui sto registrando e il momento in cui questo video andarà in onda, perciò portate pazienza. Finora, l’inquadramento dato all’incidente dai media mainstream, in particolare quelli di sinistra, come CNN, è stato piuttosto vergognoso. Hanno detto che Trump era caduto durante un evento. Le organizzazioni giornalistiche che erano effettivamente presenti, e sto per farvi ascoltare una clip prodotta da Milk Bar TV. È davvero fantastica.

Combina molti video diversi che circolavano e che mostrano l’evento da diverse angolazioni. Li hanno combinati tutti insieme e li hanno sincronizzati in modo da poter effettivamente guardare l’evento da varie angolazioni. E una di queste angolazioni ci viene da un’organizzazione giornalistica che era presente in diretta sulla scena, e che aveva riferito di aver sentito gli spari. Erano ovviamente colpi di arma da fuoco. Era ovvio che Trump fosse stato potenzialmente colpito in quel momento che veniva ripreso dal vivo. E la giornalista ha riportato la notizia correttamente, ma quando i media mainstream hanno ripreso la storia, l’hanno fatta sembrare come se Trump fosse caduto. Hanno detto che si erano sentiti rumori forti durante la manifestazione. Semplicemente non hanno riportato i fatti in modo accurato. Non volevano, perché sapevano cosa avrebbe significato esattamente. Sapevano che un tentativo di assassinio di Trump lo avrebbe sicuramente avvantaggiato nei sondaggi. Un’altra cosa da esaminare è che molte persone dicono che questa sia una cospirazione, che sia stato lo stesso Trump ad organizzare tutto.

Trump l’ha pianificato ed ha ottenuto il risultato desiderato di salire nei sondaggi e probabilmente vincere la presidenza, quindi, questa gente è convinta che sia stato lui a pianificare tutto. Non so voi, ma posso dirvi che non mi interessa se mi date il più grande tiratore scelto del pianeta, non ho nessuna intenzione di inscenare un tentativo di omicidio in cui il cecchino mi spara all’orecchio. Oppure semplicemente colpisce l’orecchio di striscio, mentre fa attenzione a non farmi saltare la testa. Questo non è un tentativo di assassinio che una qualsiasi persona ragionevole coordinerebbe, al fine di aumentare le proprie possibilità di vincere le elezioni presidenziali. Potrei considerare tale eventualità se gli avessero sparato al petto e avesse indossato un giubbotto antiproiettile. A quel punto potreste sostenere quel genere di affermazione, ma non per una persona a cui hanno sparato nell’orecchio. Alcune persone dicono che, in realtà, l’orecchio non è stato colpito da un proiettile, bensì da frammenti di vetro proiettati dal teleprompter. Ma non abbiamo visto nessun teleprompter andare in frantumi.

Quindi ci sono molte teorie in circolazione. Ma quello che non sappiamo veramente è il movente dell’assassino. Vogliono far sembrare che questo sia il tipico assassino che spara a zero in una scuola. Ed è una cosa orribile anche solo dire o pensare che possa esistere una cosa come un tipico assassino scolastico, ma lo stanno classificando in questi termini. Ma ci sono un sacco di cose che non tornano, soprattutto quando guardiamo questo filmato di Milk Bar TV. Vedrete che le autorità erano pienamente consapevoli e hanno avuto molto tempo per neutralizzare questo attentatore prima che sparasse sulla folla. Ma qualcuno è morto. Non si parla solo di Trump che viene ferito all’orecchio. Qualcuno ci ha rimesso la vita. Altri sono in condizioni critiche. Si tratta di una faccenda molto seria. Eppure il Servizio Segreto, la polizia, e chiunque fosse responsabile della sicurezza ha davvero fatto un fiasco colossale. Ora lasciate che vi mostri il video di Milk Bar TV in modo che possiate vedere da soli.

[Voce di uomo]

Guardate, stanno tutti additando.

[Voce di uomo]

Sì, qualcuno è in cima al tetto. Guardate.

[Voce di uomo]

Eccolo, proprio lì. Proprio lì, lo vedi? È sdraiato, lo vedi? Sì, si sta sdraiando.

[Voce di uomo]

Cosa sta succedendo?

[Voce di donna]

Guardate! Eccolo!

[Voce di donna]

Agente!

[Voce di donna]

Agente!

[Voce di donna]

È sul tetto, è proprio sul tetto. Proprio qui, proprio sul tetto.

[Voce di donna]

Agente, è sul tetto laggiù!

[Donald Trump]

Avete accesso a quella statistica che amo così tanto?  Non vi dispiace se smetto di usare i teleprompter, vero? Perché questi teleprompter sono così dannatamente noiosi, provo a spiegarlo. Queste persone migliorano sempre di più con il passare del tempo, i miei collaboratori. Date un’occhiata a quel grafico. Date un’occhiata alla freccia in basso, vedete la grande freccia rossa, giusto? Indica quando ho lasciato l’incarico. Quello è stato il punto più basso, e questo dato viene direttamente dai servizi governativi, viene direttamente dal pattugliamento delle frontiere. Date un’occhiata. E quindi quella freccia indica la più bassa quantità di immigrazione illegale mai registrata nella storia del nostro paese. E poi

E poi il peggior presidente nella storia del nostro paese ha preso il sopravvento. E guardate cosa è successo al nostro paese, probabilmente sono entrate 20 milioni di persone.

[Voce di donna]

Spero che stia girando da questa parte. Stai attento.

[Vanessa Broussard – Giornalista]

Non sappiamo se il presidente Trump è stato colpito, sappiamo che è caduto al suolo. Ancora non sappiamo se il presidente Trump è stato colpito. È in piedi. Adesso è in piedi.

I colpi continuano ancora ad essere sparati. Sta mostrando il pugno, guardate! Sta mostrando il pugno.

Notizie bomba, sono Vanessa Broussard che vi parla in diretta da Butler, Pennsylvania. Abbiamo sentito spari durante la manifestazione, appena 10 o 15 minuti dopo l’arrivo del presidente Trump. Il presidente è caduto a terra, ancora non sappiamo se sia stato colpito da colpi di arma da fuoco.

[Kim Iversen]

Ok, quindi, come potete vedere, c’è stato un sacco di tempo durante il quale la gente indicava il cecchino e diceva eccolo, eccolo. Per svariati minuti, diverse persone lo hanno fatto notare alle forze dell’ordine che non hanno fatto nulla al riguardo. Quindi c’è una teoria che circola, una delle teorie del complotto, suppongo, che dice che questo sia stato pianificato contro Trump, che essenzialmente abbiano cercato di farlo fuori, e che stavano permettendo che venisse colpito. Questo non è stato qualcosa inscenato da Trump. Come ho detto, nessuno si farebbe sparare un colpo nell’orecchio quando è così vicino alla testa. Ma la teoria è che il Servizio Segreto sia coinvolto in quest’altro complotto per sbarazzarsi di Trump. E sapete una cosa? Non sarebbe una possibilità molto difficile da credere. Ma non credo che sia quello che è successo. Penso che questa sia stata solo incompetenza. Ma allo stesso tempo, forse non è incompetenza, considerando che hanno cercato di eliminarlo in ogni altro modo possibile. Hanno fatto tutto il possibile per eliminare Donald Trump, partendo dai due impeachment per arrivare alle diverse cause legali che miravano ad eliminarlo dalle elezioni.

Hanno fatto di tutto. Questa era davvero l’ultima possibilità per assicurarsi che l’uomo non prendesse il controllo della Casa Bianca e cioè farlo fuori. Quindi è possibile che ci sia una cospirazione profonda, una cospirazione del Deep State. In effetti è una possibilità, considerando tutte le prove. Questa è la parte sfortunata di questa vicenda. Ho ancora la tendenza a credere che si tratti solo di incompetenza. Niente di paragonabile agli incidenti di Uvalde, nel Texas, ma comunque vediamo quanto possa essere incompetente la polizia e la sicurezza. Questo è il mio pensiero al riguardo, ma queste sono le informazioni che abbiamo al momento. E questo filmato è stato davvero incredibile. Milk Bar TV ha fatto un lavoro straordinario, combinando queste diverse angolazioni. So che ci sono altri video in uscita e che ci saranno altre persone che li sincronizzeranno mostrandoci l’intero attentato da diverse angolazioni. Ho fatto un sondaggio sul mio canale Twitter.

Volevo sapere come questo evento avesse influenzato la loro visione di Donald Trump e se ora fossero propensi a votare per lui quando prima non lo erano. La maggior parte delle persone ha detto che non avrebbe votato per lui, e che, anche dopo l’attentato, non avrebbe comunque votato per lui. Ma dobbiamo prendere in considerazione che circa il 40% dei partecipanti al sondaggio ha spuntato la casella in cui dichiara di essere uno straniero, magari canadese, oppure britannico, oppure di venire da qualche altra parte del mondo, e quindi non aver diritto di votare negli Stati Uniti. Le possibili risposte al sondaggio erano che prima non avresti votato per lui, ma che ora lo faresti. Oppure che intendevi votare per lui e che non hai cambiato idea.

Oppure che non hai intenzione di votare per lui. Non lo avresti fatto, e non lo farai nemmeno adesso. Oppure, infine, che pensavi di farlo, ma che ora hai cambiato idea. Sono pochissime le persone che hanno detto che avrebbero votato per lui, ma che ora hanno cambiato idea. Si tratta di circa l’uno o il due per cento del sondaggio. Il 20%, però, ha detto che prima non avrebbe votato per Donald Trump, ma che ora voterà per lui. Quindi questo sicuramente conferma la sua nomination. E penso che, io stessa, ora sono molto combattuta e mi sento quasi come se volessi votare per Donald Trump al solo fine di dare addosso all’establishment. Ma vedremo, abbiamo un sacco di mesi davanti e ci sono un sacco di problemi. E non sono convinta di nessuno dei candidati, sfortunatamente, e questo include Jill Stein la candidata presidenziale dei Verdi. Odio il Partito dei Verdi.

Sono totalmente contraria al Partito dei Verdi. Penso che ci porterebbero all’interno di un incubo autoritario, e non voglio fare nulla per promuovere quel partito, o far pensare possa, legittimamente, diventare un valido terzo partito alternativo. Quindi non sono convinta di nessun candidato. Vedremo, abbiamo qualche mese.

Troppi testimoni e troppe incongruenze

Notiamo quindi che diverse persone avevano segnalato la presenza di Crooks alla polizia ben prima che questi sparassero su Trump. In più ci sono diverse cose che non tornano e che non quadrano proprio, ma del resto siamo all’inizio dell’emerge di queste informazioni, quindi sono convinto che proseguendo avremo un quadro che diventa più credibile e più completo. Questo è il limite di operare con eventi che si evolvono nel tempo.

Per questo che vi invito, ed è un invito che rivolgo anche a me stesso, a mantenere sempre la mente aperta, essere disposti a cambiare punto di vista, a cambiare opinione, se si presentano nuovi fatti che sembrano confermati, credibili e dimostrabili in qualche maniera e soprattutto mantenere sempre la volontà di approfondire e la volontà di trovare la soluzione, non soltanto il problema. Nel prossimo video vediamo un servizio prodotto da una televisione locale e scopriamo che addirittura un poliziotto era assalito sul tetto dove si trova Crooks prima che questi sparassero a Trump.

Quindi ci sono stati diversi momenti in cui la polizia sarebbe potuta intervenire e in questo caso particolare il poliziotto era assalito. Poi da altre testimonianze che sento dopo sembra che non fosse proprio sul tetto, ma che fosse stato spinto da un collega fino ad arrivare al margine del tetto e che fosse aggrappato al bordo del tetto per guardare verso Crooks e che Crooks abbia puntato contro di lui l’arma e quindi il poliziotto si è lasciato andare, tra l’altro si sia ferito nel cadere. Però di nuovo stiamo parlando di due poliziotti che erano coinvolti e che erano presenti sul sul fatto perché si erano mosse su segnalazione dei testimoni e che non sono riusciti a intervenire per tempo prima che appunto l’attentatore sparasse. Ecco il video della Fox Local, un canale locale abbinato alla Fox.

L’attentatore era già stato individuato mezz’ora prima

[Conduttore]

Nuovi dettagli sui momenti precedenti il tentativo di assassinio dell’ex presidente Trump.

[Conduttrice]

Fonti delle forze dell’ordine federali ci dicono che un agente di polizia ha affrontato l’uomo armato e poi si è ritirato. Caroline Elliott si unisce a noi dalla scena del crimine a Butler, in Pennsylvania. Caroline, a te la parola

[Caroline Elliott – Fox Local]

Mark, Christina, ci è stato detto che gli agenti di polizia hanno avuto l’opportunità di fermare l’attentatore già 30 minuti prima dell’attentato. E fonti federali ci dicono che stavano arrivando avvertimenti agli agenti di polizia sulla presenza di un sospetto in cima a questo tetto dietro di noi, ma non è successo nulla fino a dopo che quei colpi sono stati sparati. Fonti delle forze dell’ordine federali ci dicono che un agente di polizia locale ha persino scattato una foto del sospetto e l’ha segnalata alla polizia di stato circa mezz’ora prima dell’attentato. Alla fine, l’attentatore Thomas Matthew Crooks è riuscito a raggiungere il tetto, armato di un fucile a ripetizione. Fonti delle forze dell’ordine ci dicono che i partecipanti alla manifestazione hanno avvertito di nuovo la polizia e, secondo lo sceriffo della contea di Butler, un agente di polizia locale è stato mandato sul tetto. È stato allora che Thomas ha puntato il fucile contro l’agente, che si è abbassato per mettersi al riparo. Pochi istanti dopo, Thomas ha sparato diversi colpi verso la folla, uccidendo un sostenitore di Trump e ferendone altri due, e, come ha sottolineato la polizia, ha mancato la testa di Donald Trump di soli pochi millimetri. Il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro dice che la sparatoria non sarebbe mai dovuta accadere.

[Josh Shapiro – Governatore della Pennsylvania]

La polizia di stato della Pennsylvania sta conducendo le indagini sui due cittadini della Pennsylvania feriti, insieme, purtroppo, a Corey, la cui vita ci è stata tolta mentre era lì a sostenere il suo candidato preferito. Questo non dovrebbe mai e poi mai dovuto accadere.

[Caroline Elliott – Fox Local]

In un’intervista con ABC News, la direttrice del Servizio Segreto afferma di assumersi la responsabilità di quanto accaduto.

Dice che ci saranno alcuni cambiamenti all’interno dell’agenzia, ma che non si dimetterà.

Vediamo quindi che Thomas Matthew Crooks era stato identificato almeno mezz’ora prima della polizia e che la sua foto era già stata trasmessa al comando della polizia per possibile identificazione. Vi ricordate che le prime notizie che uscivano ci dicevano che non sapevano bene chi fosse e che avevano fatto il test del DNA e l’avranno fatto in 30 secondi, che è altrettanto incredibile. Quindi in realtà almeno mezz’ora prima che si verificasse l’attentato era stato identificato e segnalato e ciononostante nulla è successo, nessuno è intervenuto per bloccare questo attentato, questo attentatore. Abbiamo inoltre la conferma appunto che questo agente effettivamente è salito sul tetto, abbiamo avuto tante testimonianze in questo senso, perciò non è un fatto controverso e vediamo di conseguenza che già la polizia locale oltre al servizio segreto che è l’agenzia predisposta a proteggere il presidente, il vicepresidente, tutti i vari dignitari negli Stati Uniti hanno fallito in modo clamoroso, direi che questo sia incontrovertibile.

Nel prossimo video vediamo Kyle Kulinski che è un giornalista indipendente di direi di estrema sinistra, comunque precisamente a più sinistra possibile ed è anche un energico oppositori di Trump, quindi tra tutte le fonti che abbiamo visto sinora è la persona più contraria a Trump che potrei trovare nel mondo dei media, pur mantenendo un livello di tendente oggettività, cioè è una persona che ha le sue idee ma che cerca di proporre l’informazione in modo neutro perché di nuovo si propone come giornalista indipendente.

Kyle Kulinski ci mostra altre angolazioni interessanti di questo attentato, nel video si parla di yard che corrispondono a circa un metro e si parla di piedi che sono unità di misura negli Stati Uniti che corrispondono a circa 30 centimetri. Ecco il video di Kulinski.

La polizia si rifiuta d’intervenire

[Kyle Kulinski]

Va bene gente, abbiamo una nuova angolazione dell’attentato di Trump apparsa di recente, e in effetti, potrei arrivare a dire che queste sono due nuove angolazioni che prima non avevamo. Iniziamo con la prima che è su Twitter. Un video improvvisato mostra l’attentatore che striscia in posizione mentre la gente lo indica alle forze di polizia presenti al comizio. Ecco il video che dura 52 secondi, tuffiamoci.

[Voce di uomo]

Sì, qualcuno è in cima al tetto, guardate, eccolo, proprio lì, proprio lì, lo vedete? È sdraiato, lo vedete?

[Voce di donna]

Sì, si sta sdraiando.

[Kyle Kulinski]

Vedete che l’attentatore è proprio qui, lo vedete? E penso che ora lo vedremo muoversi.

[Voce di uomo]

Sì, guarda, eccolo.

[Voce di uomo]

Agente!

[Voce di uomo]

Si sta muovendo.

[Kyle Kulinski]

Quindi, per quanto ne so, questo è l’unico video di lui che si muove. È certamente l’unico che ho visto. Lo mostra mentre si mette in posizione. Ora, vedremo di più su ciò che si è svolto, in un segmento successivo, ma diciamo solo che c’era qualcuno che aveva un’arma e un distintivo, e che era potenzialmente in posizione per eliminare l’attentatore prima che accadesse qualcosa di brutto, e come tutti sappiamo, non è intervenuto, ma da qui in avanti la questione si fa decisamente più tetra. Ma lo vedremo in un video separato, qui voglio mostrarvi queste nuove angolazioni, quindi torniamo all’attentatore che si muove sul tetto.

[Voce di donna]

È sul tetto! È proprio qui! Proprio sul tetto!

[Kyle Kulinski]

Vedete, sta strisciando sul tetto e ora sentite la gente urlare che c’è qualcuno sul tetto. C’è qualcuno sul tetto. E alcuni di loro stanno dicendo alle forze dell’ordine che dispone anche di un fucile. Questo è ciò che abbiamo visto anche nell’intervista della BBC. Quindi una nuova angolazione veramente pazzesca. Ancora una volta, vi mostrerò l’ultima parte, così che possiate vederlo mentre si muove. Eccolo che si sta muovendo. Si mette in posizione.

[Voce di donna]

È proprio qui! Sul tetto!

[Kyle Kulinski]

Eccolo.

Mi chiedo quanti altri video fatti con il cellulare a questo evento non abbiamo ancora visto, probabilmente ce ne sono molti altri e scommetto che le forze dell’ordine stanno cercando di metterci le mani sopra. Questo video dell’attentatore è stato rilasciato da TMZ, e, di nuovo, è uno di quelli in cui compare per un secondo, e questo è il motivo per cui hanno fatto un fermo immagine. Nella metà superiore di questo video vedete l’immagine ingrandita, notiamo lui con il fucile, non credo che riusciate a capire il momento esatto in cui spara, perché la telecamera trema, ma diamo un’occhiata.

Penso che abbiate sentito qualcuno urlare, ascoltatelo di nuovo. Il nome dell’attentatore è Thomas Matthew Crooks e penso che la donna gridi Crooks, cosa stai facendo? Ascoltate di nuovo.

[Voce di donna]

Crooks, Croooks, vieni giù! Crooks, cosa stai facendo?!

[Voce di uomo]

Spero che stia girando da questa parte, state attenti ragazzi.

[Voce di donna]

Crooks, Crooks, Crooks, Crooks, cosa stai facendo?! Oh mio Dio, oh mio Dio, Crooks!

[Kyle Kulinski]

E ora sembra che lo abbiano colpito perché giace come se fosse morto.

[Voce di donna]

Lui è proprio lì! è sdraiato! Oh no!

[Voce di donna]

Crooks!

Crooks!

[Voce di uomo]

Amico, è proprio per questo che abbiamo bisogno del fottuto Trump da queste parti.

[Voce di donna]

Che diavolo?

[Voce di uomo]

Ma non c’è il fottuto Servizio Segreto da qualche parte?

[Voce di uomo]

Porca puttana!

[Voce di uomo]

Sì, sono sotto copertura.

[Kyle Kulinski]

C’è anche un’altra angolazione che vi voglio mostrare. Non so se ve l’ho già mostrata, non credo di averlo fatto perché quando ho visto questa foto inizialmente, non credevo che fosse possibile, o che fosse reale, ed ero convinto che fosse totalmente falsa, che qualcuno l’avesse ritoccata e che si fosse diffusa sui social media come tutta la disinformazione che si sparge dopo un grande evento. Ma ho scoperto che era vera al 100%. Questa è una foto pazzesca, scattata da Doug Mills del New York Times. Cattura il momento esatto in cui il proiettile trapassa l’orecchio di Trump. Vedete questa ellisse rossa? Potete vedere il proiettile, il proiettile che vola. Ora, a questo proposito, ci sono stati alcuni rapporti iniziali che dicevano che, in realtà, Trump non era stato colpito dal proiettile, bensì da un frammento di vetro del teleprompter dopo che il proiettile lo aveva fracassato, ma scopriamo che, in realtà, non è vero.

Nel video più lungo, si può vedere che i teleprompter sono ancora intatti. Quindi è il proiettile che gli ha appena forato l’orecchio e, di nuovo, nel New York Times hanno tre foto in sequenza che potreste vedere e che non ho qui con me al momento. La prima mostra Trump in piedi che parla, la seconda lo mostra mentre gira la testa con il proiettile che passa attraverso il fotogramma, e poi l’ultima foto mostra Trump che allunga la mano all’orecchio e vede il sangue sulla sua mano. Ragazzi, questo è come se l’avessero sceneggiato in modo che fosse troppo irrealistico.

Come se Hollywood, questa volta, fosse andata troppo oltre, con una trama del complotto ridicola, e che una cosa del genere non potrebbe mai accadere. Ma, che diavolo, lo stiamo vivendo nella vita reale. Passiamo a questa foto che è la migliore panoramica aerea che abbia visto sinora. Viene dal New York Post. Ecco cosa dicono nella foto. Dal punto in cui il ragazzo ha sparato, che è proprio qui dove sto mostrando, in questo triangolo rosso che, in realtà, non è un triangolo. Non so cosa mi sta capitando. Perché mai l’ho chiamato triangolo? Sono un idiota. Mi dispiace.

Non ho dormito molto la scorsa notte. Comunque, è da qui che l’attentatore ha sparato attraverso una distanza di circa 130 metri. Disponeva di una visione dall’alto di Trump, che era proprio qui. E così, quando Trump ha girato la testa verso destra, è stato allora che la combinazione della brezza di vento che soffiava e che cambiava la traiettoria del proiettile ed il fatto che Trump girava la testa, ha fatto in modo che il colpo non andasse a segno. Ma questa è la fotografia dall’alto migliore che ho visto finora. Perché con gli occhi della mia mente, pensavo che l’edificio della fabbrica fosse proprio davanti a Trump, per qualche motivo, quando invece non lo era. Come potete vedere, era leggermente di lato, a circa 130 metri di distanza. Ho letto 130 iarde. Anzi ho letto 146 iarde.

Qualcuno ha detto 500 piedi verso destra, ma ancora una volta per un buon tiratore scelto, questa distanza non è niente. Non è niente neanche se fossero 130 iarde. Quindi abbiamo questo sospetto attentatore di Trump che portava con sé ordigni esplosivi all’interno della sua auto, e ci dicono che faranno un’indagine formale, ma cosa stava pianificando di fare esattamente? Magari, inizialmente, aveva intenzione di far saltare in aria il palco o qualcosa del genere, ma poi si è reso conto che non poteva, perché magari c’era troppa sicurezza.

Oppure intendeva far esplodere gli ordigni tra la folla dei sostenitori di Trump, ma non è riuscito ad arrivare in tempo per allestirli. Non so cosa avesse nella sua mente folle, magari pensava di sparare a Trump e poi di scappare per piazzare le bombe altrove. Non so se sapete, ma questo ragazzo non aveva quasi nessuna presenza online, il che è pazzesco al giorno d’oggi. A quanto pare, l’FBI sta passando a setaccio il suo cellulare alla ricerca di messaggini e cose del genere, ma secondo loro, questa ricerca non ha gettato molta luce sul movente, sinora. Quindi la follia continua ad aumentare in questa situazione. Quello che sappiamo è che aveva esplosivi in macchina, e poi sappiamo che un testimone al raduno di Trump dice di aver cercato di urlare e di avvertire la polizia della presenza dell’attentatore. E questa è adesso la seconda persona che si è fatta avanti con una testimonianza del genere. E dice che c’erano altre persone intorno a lui che facevano altrettanto. E ovviamente, nessuno ha agito per tempo.

[Gironalista]

Riportami indietro. Cosa stavi facendo prima della sparatoria? E poi cosa hai visto e sentito?

[Testimone]

Me ne stavo lì come tutti gli altri, aspettando Trump. E quando Trump ha iniziato, ho notato due agenti che stavano cercando qualcosa o qualcuno. Così mi sono guardato intorno e ho visto un tizio in cima a uno degli edifici, che si infilava tra un edificio e l’altro, e sono andato a dire all’agente che la persona era lassù. E quando sono tornato al mio posto, ho sentito che le persone riuscivano ancora vedere l’individuo da dove si trovavano. Così ho controllato e sono tornato indietro per dire all’agente che se fosse venuto dov’ero prima, avrebbe potuto vederlo. E quando ho voltato le spalle, sono iniziati gli spari, dopo di che mi ci sono voluti un secondo o due per capire esattamente cosa fosse. A quel punto il mio unico pensiero è stato di andarmene da lì e aiutare un’altra persona a scappare con suo figlio. Ci siamo allontanati e non ho visto altro. Dopo di che me ne sono andato, e questo è tutto.

[Kyle Kulinski]

Quindi, questa è la seconda persona che compare in un’intervista video con una giornalista dove, fondamentalmente, dice di aver provato ad avvertire la polizia a più riprese, ma che nessuno è intervenuto in tempo. Totalmente folle. Assolutamente folle. Quindi ne parleremo di nuovo in un segmento separato. Dove vi darò ogni sapore e ogni varietà di teoria del complotto che possiate immaginare.

Le esamineremo una per una, vi dirò cosa penso sia plausibile, e cosa non lo sia affatto. Ma in ogni caso, queste nuove angolazioni che sono appena emerse e che vi ho proposto sono assolutamente agghiaccianti.


Vediamo quindi che la polizia è stata avvertita da numerose persone e che non ha fatto nulla per fermare l’attentatore prima che sparasse. Inoltre scopriamo che l’attentatore aveva esplosivi nell’auto e che ci fa pensare alla classica situazione del capo espiratorio, vale a dire un ragazzo di 20 anni che probabilmente non aveva né le capacità per costruire questi esplosivi né le risorse per procurarsi le tecniche costruttive degli stessi, viene trovato nella condizione di attentare a un presidente, viene ucciso sul posto per poi scoprire nella sua automobile degli esplosivi, lasciando intendere che potesse essere un terrorista, potesse essere un pazzo scatenato che voleva fare una strage, cosa che non possiamo escludere a priori visto che appunto era sotto trattamento.

Ma è una caratteristica tipica di questi casi e dei casi capo espiratorio per quello che è potuto vedere nella storia del deep state americano, non solo americano. Ora entrambi i giornalisti indipendenti che abbiamo visto sino la procedono con una tese di fondo, vale a dire che questo attentato è sostanzialmente il frutto dell’incompetenza, delle responsabilità e della, se vogliamo, assenza delle forze dell’ordine, in particolare del servizio segreto. E questo sicuramente è vero, lo abbiamo ormai dimostrato credo e credo che lo dimostriamo ancora di più a mano a mano che andiamo avanti.

Però abbiamo anche altre fonti che invece sono un pochino più aggressive nel sostenere che non è stato semplicemente una mancanza di competenza, di capacità, di comunicazione, di coordinamento, così come ci hanno raccontato dopo l’11 settembre, ma c’è stato qualcuno, un mandante, che ha progettato tutto questo e che ha selezionato, istruito, armato e coordinato l’attentatore, o magari più persone, per condurre questo attentato che tuttavia è fallito. E una persona interessante in questo senso, che adesso vi propongo con un brevissimo video, è George Galloway. George Galloway è un politico britannico molto famoso in Gran Bretagna perché ha una grande competenza erratoria, è stato più volte al Parlamento, è stato eletto recentemente al Parlamento per poi non essere confermato, visto che è un strenuo oppositore dello Stato di Israele e uno strenuo difensore dei palestinesi. Comunque è un personaggio che, vista la sua lunghissima carriera politica e visto la propensione a parlare chiaro, è molto interessante e ci dà una prospettiva appunto non solo americana dell’evento.

George Galloway ha fatto dei video molto interessanti che vorrei proporre per me in parte su questo tema e anche su altri temi, ma su questo credo che siano particolarmente interessanti, perché ci dà una prospettiva differente su chi potrebbe essere il mandante. Ecco il video di Galloway.

I possibili mandanti

[George Galloway]

Beh, come ha detto prima Garland Nixon, c’è un’intera sezione speciale nel cimitero di Arlington dedicata alle persone che hanno infastidito la famiglia Clinton. E non è nemmeno consigliabile fare domanda di impiego come chef presso la famiglia Obama. Ma non è questo il punto. L’emergere dello Stato profondo precede di molto l’arrivo di Bill Clinton e di Hillary Clinton, e la sua perfidia precede di molto la loro. Bill Clinton era appena nato quando i grandi crimini degli anni ’60 sono stati commessi dal Deep State, contro il suo stesso popolo, contro i suoi stessi dirigenti, compreso il suo presidente e l’uomo che stava per diventare il suo presidente, e contro milioni di altri individui in tutto il mondo. Quindi penso che, se fossi costretto a scegliere un mandante per l’attentato a Trump punterei sull’Ucraina.

Non possono sopportare che Donald Trump ponga fine alla guerra in Ucraina. Trump potrebbe anche far proliferare guerre in qualsiasi altro posto, ma ha detto abbastanza chiaramente che pensa che Zelensky sia un piccolo truffatore fatto e finito, e che riesce a scroccare decine di miliardi di dollari ogni volta che viene negli Stati Uniti. Quindi Trump è determinato a porvi fine. E vuole anche perseguire la corruzione che coinvolge i politici americani, non solo la famiglia criminale dei Biden, ma anche la famiglia criminale dei Kerry e le altre grandi famiglie criminali del Partito Democratico. Sta per smascherare tutto questo.

Sta per rivelare tutto questo. Quindi, se fossi veramente costretto a scegliere un mandante sarebbero le persone legate all’Ucraina. Il problema numero uno che hanno con Trump, è che non continuerà il percorso verso la Terza Guerra Mondiale, per lo meno non in Ucraina. Potrebbe farlo altrove, ma, per lo meno, non in Ucraina.


A titolo di chiarimento, il cimitero di Arlington, menzionato da Galloway e menzionato da un suo ospite, un altro giornalista indipendente di sinistra americano durante il video, è una porzione, scusate, che si trova a Washington ed è il luogo dove sono seppelliti molti militari, come pure dipendenti del governo federale. Moltissime persone che hanno avuto problemi con la famiglia Clinton sono morte in circostanze sempre inspiegabili e sono finite al cimitero di Arlington. Quindi questo è un pochino il concetto che viene espresso nel video. Al di là di questo vediamo in sostanza che la sinistra americana e britannica, che non ha nessun interesse a promuovere Trump, che non ha nessun interesse a fargli fare una bella figura, anzi che avrebbe tutti gli interessi a smascherare un’ eventuale farsa, invece concorda nel fatto che si tratti di un attentato autentico e addirittura, e che ci sia qualcosa di molto strano, e addirittura George Galloway punta il dito verso gli ucraini. Vedremo nei prossimi video se scopriamo qualcosa di più a riguardo.

Roberto Mazzoni

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