Trump: è stato Putin! – MN #278

Siamo insieme nella ricerca delle verità su quello che è successo il 13 luglio, quindi il giorno dell’attentato a Donald Trump. E ci sono moltissime informazioni che continuano ad emergere, perciò avremo diversi aggiornamenti. Ho deciso di spezzettarli in più pezzi, in modo che siano più facilmente digeribili e anche più facili da affrontare, visto la quantità e visto comunque la necessità di mantenersi in qualche modo aderenti alla realtà. Ci sono tipicamente tre verità. Una è la verità oggettiva, quella a cui si arriva dopo l’analisi dei fatti, cercando di attenersi a quello che si percepisce, a quello che sembra essere dimostrabile sul campo o con le testimonianze di persone che erano presenti o i pareri degli esperti, e che deve essere determinato partendo da una mente abbastanza aperta, senza avere dei preconcetti o delle idee prefigurate che si vogliono dimostrare, altrimenti sappiamo che non funziona.

E questa è la verità a cui tendiamo, ma che non è sempre raggiungibile, vuoi perché ci sono operazioni di disinformazione in corso, vuoi perché ci nascondono dei fatti fondamentali e vuoi anche perché siamo sottoposti ad una propaganda continua che tende a portarci altrove. Poi naturalmente c’è la cosiddetta verità della propaganda, vale a dire quella che viene innestata all’interno di un gruppo di persone dall’attività continuativa di professionisti che fanno questo di mestiere. Sono esperti delle pubbliche relazioni, sono esperti della propaganda e usano i mainstream media, usano i social media, usano qualsiasi altro tipo di strumento sensoriale per colpirci con messaggi che bene o male penetrano e che vanno ripuliti periodicamente, è necessario fare un po’ di pulizia proprio per assicurarsi di essere il più oggettivi possibili, sapendo che in ogni caso ciascuno di noi ha un punto di vista e quindi la verità che può essere vera per uno può essere diversa da quella di un altro e ci sta, siamo tutti d’accordo. Ma il punto fondamentale è che dobbiamo cercare di mantenerci su degli argomenti oggettivi, non delle ipotesi o delle congetture.

E poi c’è la verità percepita da vari gruppi di persone, voglio dire con la combinazione di informazioni disponibili, propaganda, preconcetti personali o storia precedente o analisi condotta individualmente dalla singola persona, ci sarà all’interno di un gruppo quello che si definisce come la verità percepita, la verità concordata, quel gruppo di persone che crede che le cose sono andate così e non importa se poi le cose non sono quelle o sono state diverse, se quello è ciò che credono in quel momento dobbiamo tenerne conto perché in base a quella percezione, in base a quel convincimento faranno determinate azioni o prenderanno determinate decisioni. E credo che nel nostro caso siamo interessati a tutti e tre, voglio dire siamo in un momento talmente critico della storia del modo occidentale, siamo letteralmente sul punto di fortuna rovina, potremmo da qui evolverci verso qualcosa di più sensato, qualcosa di più potente, di più ricco, di più sano per tutte le persone o per la maggior parte delle persone coinvolte oppure potremmo degradare rapidamente verso un olocausto nucleare.

Queste sono le due strade che io vedo realisticamente osservando quello che sta succedendo intorno a noi. Di conseguenza è indispensabile che ci sono di noi si prenda la responsabilità di approfondire le cose e appunto di non partire con dei preconcetti perché i preconcetti vanno ad alimentare poi delle distorsioni che alla fine risultano in problemi molto più seri.

Il giorno che ha cambiato la direzione dell’America

Credo di essere giusto nel dire che quello che è successo il 13 luglio, quindi l’attentato a Donald Trump, è destinato a cambiare la faccia dell’America.

Per molti motivi, innanzitutto perché sancisce la probabile vittoria di Trump e ha permesso a Trump di scegliere un vicepresidente, J. D. Vance, che è molto vicino alle sue posizioni, alla posizione del filone del partito a cui Trump appartiene o che comunque è stato creato da Trump e che perciò potrebbe permettere a Trump non tanto di vincere le elezioni più facilmente perché Jody Vance non aggiunge elettorato che Trump già non raggiungeva, fanno parte della stessa famiglia, ma permetterà a Trump di governare meglio, ossia invece di trovarsi in una situazione come quella del 2017 dove Trump per poter arrivare alla Casa Bianca si era tirato dietro Mike Pence e tutta una serie di personaggi estremamente imbarazzanti che hanno sostanzialmente minato la sua presidenza e l’hanno trasformata in un disastro, soprattutto in termini di politica estera che Trump voleva attuare e non è riuscito ad attuare e attività che lui non voleva fare e che le ci sono state fatte. E poi anche come conseguenza complessiva economica, nella seconda parte, la parte finale della sua presidenza nel 2019-2020 in quello che poi è sfociato essere l’emergenza Covid, il lockdown, i vaccini e tutto il resto. Quindi diciamo che la presenza di Trump è stata per certi versi positiva nei primi due anni perché ha eliminato, questo l’ho detto anche in passato, ma credo sia opportuno fare un riepilogo.

Trump ha eliminato molte regole e blocchi che impedivano alle aziende americane di svilupparsi, di operare in sostanza e questo ha consentito uno sviluppo economico di produttività e ha facilitato la creazione di nuove iniziative e ha facilitato l’arrivo di nuovi investitori negli Stati Uniti, gente che ha provato soldi o che all’interno degli Stati Uniti ha investito questi soldi in attività produttive dove prima non le avrebbero investite e tra queste rientra naturalmente la produzione anche di energia.

Quindi sicuramente un rilancio dell’economia americana e una crescita parallela della borsa. Quindi questo è successo e questo potrebbe ripetersi con una maggiore stabilità ora che Vance fa parte del pacchetto. Né Trump né Vance sono persone perfette e ci saranno tutta una serie di cose che vedremo naturalmente sul loro conto. Però la scelta di Vance tra i vari candidati possibili che hanno stato elencati come vice presidenti per Trump è sicuramente la migliore anche a parere di altri esperti che hanno analizzato la situazione e onestamente anche guardando quello che è lo storico del comportamento di J.D. Vance soprattutto in relazione alla guerra in Ucraina, al confronto con la Russia e tutto il resto direi che regge. Regge il fatto che Vance sia la scelta migliore.

Per Trump sicuramente questo evento è un evento che ha avuto un esito positivo ma attenzione a non cadere poi nella trappola e dire vabbè allora è una cosa che è stata orchestrata da lui anche perché questa è una linea di propaganda che è stata attivata e vedremo tra poco da chi e in che modalità e con che finalità che poi ci porta fuori dalla percezione di quello che sta succedendo veramente. Allora Trump prima dell’attentato stava già vincendo contro Biden tant’è che c’era un discorso piuttosto profondo all’interno del partito democratico e anche piuttosto violento in termini di visualizzazione all’interno dei medi americani sul fatto che Biden se ne dovesse andare e proprio appena prima, forse giorno prima, quello stesso giorno forse, Biden aveva avuto un incontro scontro con diversi parlamentari democratici del partito democratico che volevano convincere a ritirarsi cosa che invece lui era assolutamente il contrario a fare e si è rimasto molto aggressivo anche nei loro confronti.

Dopo l’attentato di Trump Biden è saldamente in sella, nessuno pensa più lontanamente di sostituirlo, all’interno del partito democratico sono convinti che comunque perderà Biden a questo punto perché le statistiche lo danno al 33% di gradimento da parte dell’elettorato democratico, la devo da dove Trump è a più del 70% oggi. Quindi il primo ad avere interesse al fatto che Trump venisse colpito era Biden, non perché sto dicendo che abbia una responsabilità diretta, ma per il fatto che osserviamo, come dicono nei latini, chi ne beneficia, chi è che guadagna da una certa attività. Trump non aveva motivo di correre un rischio così alto a fronte di un beneficio sicuramente concreto ma ipotetico, laddove stava già vincendo. Era probabilmente più vincolato in termini di scelta del vicepresidente, non avrebbe vinto con il distacco che oggi potrebbe invece avere, ma era chiaramente in vantaggio e Biden era chiaramente in crollo e sarebbe probabilmente stato sostituito da un Kamala Harris che è sicuramente meno credibile dello stesso Biden e quindi per Trump non era un problema pensare di essere eletto.

Numerosi cecchini esperti lo confermano

In più ho sentito il parere di diversi esperti, cecchini, persone esperte in materia di sicurezza e tutti quanti, e non sono sostenitori di Trump, hanno detto che è impossibile organizzare un attentato di questo genere e pensare di farla franca con questo margine di rischio, quindi con un proiettile che sfiora la testa del soggetto. C’è chi ha sostenuto che non fossero proiettili veri ma fossero dei pallini di plastica, abbiamo detto che c’è gente che è morta, una persona è morta e altre persone sono in fin di vita, quindi la tesi del pallino finto non regge. Poi si possono fare tutte una serie di osservazioni ma il punto fondamentale su cui vorrei che ci concentrassimo sono le questioni importanti, cosa cambia questo evento, che cosa porta come trasformazione all’interno del contesto politico, possiamo discutere dei dettagli di quello che è successo e non è successo in ogni modo e maniera, ci sono tante cose che non conosciamo, quindi altre cose che scopriremo faranno probabilmente più chiarezza, cercheremo di documentarle insieme, tra l’altro ringrazio a quello che hanno donato in questi giorni perché ci aiuta a fare il nostro lavoro, però al tempo stesso cerchiamo di restare ancorati a quella che è la realtà, altrimenti ci disperdiamo e perdiamo di vista le cose importanti, le cose fondamentali.

Quindi nel video che sto per proporvi si parla proprio di una delle teorie del complotto, in questo caso fabbricate dal Partito Democratico e che il Partito Democratico sta cercando di diffondere, anche se sono già stati in qualche modo smascherati e sono stati costretti a fare marcia indietro, ma la vedremo sicuramente riaffiorare e chiaramente come dicevo nel titolo la teoria del complotto è che nell’attentato sia coinvolto Putin e che l’attentato sia un attentato costruito così come Putin è solito, ci dicono quelli del Partito Democratico, costruire attentati falsi o eventi in cui i civili vengano massacrati in Russia a proprio beneficio, a beneficio del proprio potere politico. Tutto questo rientra nella famosa Russia gate, nella famosa campagna che ha visto Trump al centro di una serie di accuse completamente false che sono durate per più di due anni sulla gran parte dei mass media americani e dei mass media europei che hanno portato o hanno facilitato la situazione della guerra in Ucraina in cui oggi noi ci troviamo.

Una guerra in Ucraina che se la Nato insiste nella propria volontà di escalation arriverà al confronto nucleare. Dobbiamo incominciare a renderci conto che questa è la realtà, non è che possiamo vivere nel modo di Sony. Quindi la teoria della farsa è una farsa del Partito Democratico, è una linea di propaganda, di contropropaganda, quindi è una linea da evitare anche perché non è assolutamente dimostrabile e non ha alcun senso, non fa senso minimamente. Nel video che comunque segue si parlerà di una serie di personaggi e capirete meglio qual è la matrice di questo movimento di propaganda. Nel video si parla in particolare di Bernie Sanders che è il leader della fazione socialista estremista di sinistra del Partito Democratico. Bernie Sanders è stato candidato presidenziale in alternativa a Hillary Clinton nell’elezione del 2016, avrebbe vinto contro Hillary Clinton se il suo partito non l’avesse sabotato e in più è stato anche un concorrente di Biden nel 2020 e anche lì si è ritirato dando spazio a Biden perché il partito voleva far emergere Biden. Steve Scalise è invece il leader dei repubblicani nella Camera dei Deputati, è stato colpito gravemente nel 2017 durante una partita di baseball organizzata tra i vari parlamentari di Washington dove un sostenitore di Bernie Sanders è arrivato e sparò nel mucchio a diverse persone, ferendone diverse e ferendo in modo grave e particolare Steve Scalise.

Peter Thiel che viene menzionato nel video è uno dei principali operatori finanziari del mondo dell’alta tecnologia americana, è uno dei membri originali della cosetta PayPal mafia, quindi il gruppo che diede vita a PayPal e da cui poi sono nati diversi personaggi chiave nell’alta tecnologia statunitense. Peter Thiel è stato sostenitore di Trump nel 2016, poi si è un po’ allontanato, adesso è di nuovo a sostegno di Trump e magari più avanti vedremo quali sono le motivazioni di Peter Thiel.

Per darvi comunque un’idea, l’ho già accennata in altri video ma ne ci torneremo anche in futuro, anzi sicuramente, che dietro a Trump c’è un filone legato in ogni caso a Deep State che sta cercando di scalzare il precedente Deep State per spingere delle politiche industriali, tecnologiche che vedono un tramonto graduale della Silicon Valley, così come l’abbiamo conosciuto oggi, e l’emergere di un nuovo fronte tecnologico all’alta tecnologia che vede personaggi come Elon Musk, Peter Thiel ed altri direttamente coinvolti. Ma di questo non parleremo ora. Giusto per farvi capire in ogni caso che anche dietro a Trump ci sono degli alleati potenti e che la posizione di Trump a questo punto diventa determinante per capire quale potrà essere il futuro dell’America. In ogni caso ora vediamo il video di Breaking Point in cui il giornalista ci propone una cosa molto interessante. Eccolo.

La teoria demenziale di uno squilibrato

Jul 16, 2024

20240715 ‘STAGED BY PUTIN’ OK

[Saagar Enjeti]

Bene, ci sono un paio di storie divertenti di cui dobbiamo sicuramente parlare nel corso di questo servizio e che riguardano la follia che alberga nella mente dell’élite democratica. Inizieremo con Dmitry Melhorn. Magari ve lo ricordate. È il consigliere di Reid Hoffman. Il famoso mega-donatore miliardario. Di recente lo abbiamo avuto ospite in questo programma per un dibattito di CounterPoint sul fatto che Joe Biden debba o meno ritirarsi dalle elezioni. Sembra che ora sia stato effettivamente sorpreso mentre cercava di dire ai giornalisti, subito dopo il tentato omicidio di Trump, che l’intera faccenda era una messa in scena. Ora, se non sapevate nulla di Dmitry, vi daremo un assaggio del suo dibattito. Ascoltate.

[Dmitri Melhorn]

Nel 2016, tutti hanno detto a Joe Biden di dimettersi. Tutti erano sicuri che fosse troppo vecchio. Le stesse persone hanno detto le stesse cose nel 2020, e le ripetono anche ora, ma il processo democratico e deliberativo che ha scelto Joe Biden è ciò che abbiamo. È così che funziona la democrazia americana. I partiti scelgono i candidati e poi la nazione sceglie tra di loro.

[Saagar Enjeti]

Quindi è la persona che vuole che Biden rimanga in gara, e che ha dibattuto su questo argomento. Pensavo che fosse tutto ciò che avremmo sentito da lui fino a quando, giorni dopo, abbiamo scoperto che stava inviando promemoria via e-mail ai giornalisti di alto livello sul fatto che il tentato omicidio di Trump fosse stato una messa in scena. Mettiamolo sullo schermo per mostrare quanto sia semplicemente squilibrato e pazzesco quello che ha scritto. Scopriamo infatti che Dmitri ha spedito e-mail a tutti i giornalisti che conosceva già nella giornata di sabato, alle 19 e 34. Tenete a mente, che questo accadeva dopo che avevo fatto un segmento di notizie dell’ultima ora a beneficio di tutti, dove appariva ovvio e chiaro che si trattasse di un tentato omicidio, e che semmai era stato un enorme fallimento del sistema di sicurezza.

Credo di aver girato il mio video alle 6 e 50 o qualcosa del genere. Il tentato omicidio è avvenuto intorno alle 18 e 15. Così in questa e-mail delle 19 e 34 Dmitri Melhorn, ha detto ai giornalisti simpatizzanti, mandandone anche una copia qui alla nostra redazione, che c’era una possibile spiegazione dell’evento che, per quanto orribile, aliena ed assurda, era abbastanza comune a livello globale. Vale a dire che la sparatoria sia stata incoraggiata e forse anche messa in scena in modo che Trump potesse scattare nuove foto e beneficiare del contraccolpo. Ecco le sue testuali parole: “Questa è una classica tattica russa, come quando Putin ha ucciso 300 persone nel 1999, e ne ha incolpato i terroristi, al fine di cavalcare la reazione popolare alla conquista del potere.

Altri, che hanno abbracciato questa tattica di perpetrare il male e poi beneficiare del contraccolpo, includono Hamas il 7 ottobre. Se uno qualsiasi dei collaboratori di Trump ha incoraggiato o saputo di questo attentato, è un fatto moralmente orribile, e la decenza dei repubblicani deve pretendere che Trump si dimetta in quanto inadatto. L’altra possibilità, scrive, è che qualche pazzo anti-Trump in questo momento caotico abbia deciso di assassinare l’ex presidente. Quindi, secondo lui, quest’ultima è solo una possibilità. Solo una possibilità. Ancora una volta, tenete a mente che questa persona controlla un flusso di svariati miliardi di dollari che influenzano la politica americana. Si tratta di uno dei consulenti più influenti che guidano l’operato dei grandi donatori politici, in tutta Washington. Questo è uno dei motivi per cui lo abbiamo invitato nei nostri dibattiti.

Ma ciò che appare più significativo è vedere quanto si stesse comportando in modo squilibrato dietro le quinte. Mettiamo sullo schermo un altro esempio. Ricordiamoci che Dmitri Melhorn lavora per Reid Hoffman e che, solo pochi giorni fa alla Sun Valley Conference per i principali investitori, Peter Thiel ha apparentemente ringraziato sarcasticamente Reid Hoffman per aver finanziato le cause contro Donald Trump, perché lo avevano trasformato in un martire, aumentando le sue possibilità di rielezione. Dal palcoscenico, Reid Hoffman ha replicato con queste testuali parole: “Sì, e vorrei averlo reso un vero martire”. Quindi, secondo quello che lui adesso dice, quella era semplicemente una battuta, fatta letteralmente qualche giorno prima che tutto questo accadesse. Ora, disponiamo del memorandum scritto da Dmitri Melhorn ed inviato a numerosi giornalisti. Mettiamolo sullo schermo così che ve lo possa leggere. Ecco cosa dice:

[Dmitri Melhorn]

“Una possibilità è che si tratti di un pazzo anti-Trump che, come ho detto, abbia deciso di assassinarlo. L’altra possibilità, orribile ed aliena, è che questa sia stata una messa in scena e che Trump debba dimettersi perché non è idoneo. Quindi qual è? Per essere chiari, potrebbe essere stato un attentato reale. Sia le coalizioni pro-Trump che quelle anti-Trump includono persone violentemente pazze. Un sostenitore di Bernie Sanders ha sparato a Steve Scalise. I sostenitori di Trump hanno ucciso agenti di polizia per avviare una guerra razziale, e hanno commesso omicidi di massa in una sinagoga. La violenza accade.

D’altra parte, sono incline al pregiudizio, è mi pare la classica messa in scena di Putin e, dati i fatti, questa ipotesi sembra più plausibile. Guardate a come si è effettivamente svolto lo sparo. Guardate alla scena circostante. Guardate la prontezza con cui Trump reagisce. Questo bambino viziato che se l’era fatta nei pantaloni quando un’aquila ha cercato di beccare il suo cibo. Guardate quanto velocemente Trump si protegge a spese degli altri, mostrando, in questo momento, alcuni degli istinti che ha coltivato per tutta la vita e considerate quanto spesso Putin ed i suoi alleati ricorrano alle stesse tecniche. So che è disgustoso discutere di una tale possibilità, ma in questo caso, le probabilità sono così alte e la posta in gioco è così importante che dobbiamo porci la domanda.

Poi continua in lettere tutte maiuscole.

[Dmitri Melhorn]

Ho appena sfogliato alcuni titoli dei notiziari. Nessun giornale, o nessun opinion leader in America è disposto a considerare apertamente la possibilità che Trump e Putin abbiano messo in scena tutto questo di proposito. Però, gente, fatevi la domanda. Se questa mia ipotesi si dimostrasse sbagliata, allora dovremmo rispondere in modo appropriato ad un atto di violenza politica non programmata, come descritto sopra. Ma la vostra credibilità e il nostro intero sistema di verità e giustizia dipendono dall’essere certi della risposta.

[Saagar Enjeti]

Diciamolo chiaramente: questo è il memorandum scritto da uno squilibrato. È pazzesco e dobbiamo riconoscerlo come tale. Dmitri Melhorn sostiene che sia addirittura coinvolto Putin. E, fondamentalmente, ci dice che questa sia anche la spiegazione più probabile dell’evento, il rasoio di Occam per analizzare quanto sia successo. Ora tenete a mente, ancora una volta, che scriveva queste righe alle 19 e 34, più di un’ora dopo il tentato omicidio. A quel punto, noi ed altri avevamo già video di persone presenti sulla scena che dicevano di aver visto un ragazzo armato di fucile che strisciava sul tetto. Persone che, da dietro le quinte, avevano visto tutto quello che stava accadendo. Avete anche visto l’ex presidente che, per puro caso, gira la testa al momento dello sparo, e viene colpito all’orecchio da un proiettile, mentre viene ucciso un uomo che si trova alle sue spalle. E c’è ancora chi pensa che si tratti di una messa in scena?

Tenete presente anche un altro fatto. Se fosse stata messa in scena, non ci si spiega come una persona dovrebbe consentire ad un cecchino di sfiorare la sua testa con un margine di errore dove il singolo battito d’ali di una farfalla avrebbe generato abbastanza vento per spostare il proiettile in una direzione diversa e polverizzargli il cervello in diretta televisiva. Davvero pensiamo che qualcuno affiderebbe la propria vita a questa cosiddetta messa in scena? è psicotico e chiaramente folle. Ma la cosa più folle è la mentalità di questa persona che controlla miliardi di dollari nella politica americana. Questa è la mentalità degli anelli più elitari del Partito Democratico e del pensiero cospirativo che li attraversa. Adesso vi mostreremo il suo atto finale in cui, alla fine, si scusa. Scrive:

[Dmitri Melhorn]

“Ieri sera ho inviato un’e-mail e mi pento di averla redatta e di averla inviata senza consultare il mio team. Mi sono già scusato direttamente con loro. Voglio anche scusarmi pubblicamente e senza riserve per aver permesso alle mie parole di distrarci dal fatto centrale di ieri sera, vale a dire che la violenza politica ha tolto un’altra vita innocente di un americano. Dobbiamo unirci nella condanna di tale violenza in ogni caso, e senza riserve. Qualsiasi altra argomentazione è una distrazione. Sfortunatamente, ho parlato con Reid solo dopo aver inviato quell’e-mail. Sono completamente d’accordo nell’unirmi questa mattina a tutta l’America nel chiedere che non si perdano più vite innocenti a causa della violenza politica.

[Saagar Enjeti]

Quindi sostiene di non aver chiesto autorizzazione preventiva a Reid Hoffman. Ma rimane il fatto che Dmitri Mehlhorn gode appieno della fiducia di Reid Hoffman e dei numerosi giornalisti a cui ha mandato la sua e-mail.

La fortuna, in questo caso, è che persino quei giornalisti hanno ritenuto che la sua teoria fosse pazzesca. Ma guardate con chi abbiamo a che fare. Queste sono le persone che sostengono Biden e che lo stanno mantenendo nella corsa presidenziale. Questa è la mentalità che governa il nostro paese, ormai, da molto tempo e che pervade i media dell’élite. Ed il fatto che qualcuno in una posizione di potere lo abbia mai messo nero su bianco, e lo abbia fatto circolare senza aspettarsi di essere ridicolizzato, è una delle cose più folli che abbia mai visto. E sono contento che Melhorn sia stato messo in croce e che abbiano buttato la sua tesi alle ortiche, perché merita ogni grammo di condanna che sta ricevendo.

Evitare Russiagate 2.0

Ora come vedete il Dmitri, il propagandista democratico presentato nel video è un personaggio decisamente diciamo preoccupante. Se avete osservato il suo viso sembra un forse nato, sembra che non sia proprio completamente sano di mente. E in effetti la teoria che lui ha elaborato è una teoria totalmente demenziale. Com’è demenziale tutto il discorso che lui associa a questa teoria, tra cui il coinvolgimento naturalmente di Putin. Completamente falso il discorso che fa quando dice che Biden è stato nominato, o perlomeno selezionato come candidato al partito democratico attraverso una procedura democratica perché sappiamo benissimo che il partito democratico ha impedito a tutti gli altri concorrenti di confrontarsi con Biden a partire da Robert Kennedy e Junior e che quindi tutta la procedura è stata truccata all’inizio e alla fine e che di conseguenza non c’è nulla di democratico all’interno del partito democratico nella scelta di Joe Biden.

Poi la menzione dell’incidente dell’aquila e di Trump è una scemenza perché si tratta di un evento in cui Trump stava facendo delle fotografie e delle riprese con un’aquila calva vicino a sé. L’aquila calva è il simbolo degli Stati Uniti e questo era prima della campagna del 2016. A un certo punto Trump fece una mossa in direzione del cibo e l’aquila beccò, un colpo di becco in direzione della mano di Trump e naturalmente Trump ritrasse istintivamente la mano. Questo non indica che fosse un codardo o che non sarebbe stato in grado di reagire come era agito durante l’attentato del 13 luglio, ma indica semplicemente che ha avuto una reazione spontanea e del tutto naturale. Inoltre l’affermazione secondo cui i sostenitori di Trump abbiano ucciso dei poliziotti per instaurare poi dopo una protesta, una rivolta a livello globale è falsa.

Qui si riferisce naturalmente alle proteste del 6 gennaio 2021 durante le quali non fu ucciso nessun poliziotto, l’unico poliziotto che morì dopo per caso naturali e scopriamo poi che tra l’altro era una persona anche vicina alla posizione di Trump e non ci fu nessuna rivolta come conseguenza delle proteste del 6 gennaio. Infine anche l’attacco alla sinagoga che viene menzionato come un’azione dei sostenitori di Trump è un’altra sciocchezza. Quindi vediamo che abbiamo a che fare con un propagandista a tempo pieno che ha speso probabilmente gran parte della sua vita a diffondere falsità e che lo fa avendo dietro di sé dei finanziatori di altissimo livello che sono in grado di fornire finanziamenti su vastissima scala. In particolare abbiamo scoperto che il finanziatore con cui lui collabora è la persona o una delle persone che hanno finanziato i vari processi che sono stati instaurati contro Trump e che non hanno prodotto il risultato desiderato.

Quindi se noi osserviamo l’evento del 13 luglio comprendiamo che la morte di Trump in quella particolare frangente sarebbe stata ottimale per il Partito Democratico perché avrebbe costretto il Partito Repubblicano a nominare Nikki Haley come candidata, una candidata che non è particolarmente ben vista all’interno degli Stati Uniti o del Partito Repubblicano medesimo, quindi i Repubblicani probabilmente avrebbero perso e se non l’avessero perso avremmo una presidente degli Stati Uniti che è addirittura peggiore di Biden. E d’altra parte avremmo avuto la prospettiva di Biden di restare in carica perché non c’era più appunto il confronto con Trump, avrebbe potuto sostenere di potersela cavare in ogni caso avendo a disposizione degli avversari meno pericolosi e la cosa ancora più importante che dovete notare la direzione della guerra con la Russia e della guerra in Ucraina sarebbe stata del tutto differente.

Quindi l’escalation della Nato sarebbe proseguita, il messaggio forte dato all’interno della Nato sarebbe chiunque si allontana dalla seminato e dalle direttive viene punito e quindi tutti allineati verso la marcia, verso il disastro. L’abbiamo visto anche in Europa con Robert Fitz, che è stato anche lui vittima di un attentato, non sappiamo bene di quale origine ancora precisamente, ma era anche quella una coincidenza decisamente molto strana. Non dimentichiamoci che Trump avrebbe presto incontrato anche Orban, Victor Orban che riduce dal giro di riappacificazione che l’ha visto a Kiev, poi l’ha visto a Mosca, poi l’ha visto a Pechino e che l’ha visto a Washington durante l’incontro della Nato per poi incontrarsi, probabilmente in questi giorni, con Trump e preventivare quello che sarebbe stato una strategia, se vogliamo, per condurre queste trattative. Tra l’altro le persone intorno a Trump hanno già segnalato il fatto che una volta che fosse eletto Trump, Trump sospenderebbe la collaborazione tra i servizi di intelligence americani, che sono già abbastanza fuori controllo, e i servizi di intelligence europei, in particolare quelli di Francia, Gran Bretagna e Italia, che furono coinvolte, se vi ricordate, nel costruire il famoso Russia Gate contro Trump dopo la sua prima elezione.

Quindi l’arrivo di Trump è decisamente una pessima notizia per la Nato, l’arrivo di Trump e di Vance è una notizia ancora peggiore. Questo non voglio dire che Trump riuscirà a imbrigliare la Nato e a frenare una possibile evoluzione disastrosa, ma ci sono più possibilità che lo faccia rispetto a prima e comunque è l’unico partito politico che nei Stati Uniti sembra essere intenzionato a farlo o in grado di farlo. La cosa notevole, e che dobbiamo anche questo focalizzare, è il fatto che molti dei suoi sostenitori sono convinti che il fatto che lui sia sfuggito, sono convinti del fatto che sia stato un attentato alla sua vita e il fatto che lui sia sfuggito sia un vero miracolo, e che quindi questo abbia una connotazione di tipo religioso, che li porterà a essere estremamente motivati sia nel leggerlo e sia nel sostenere le politiche che verranno dopo. Questa è la scena americana, questa è la realtà americana a oggi, il panorama politico americano è cambiato profondamente, Biden resterà quasi sicuramente al suo posto e continuerà a essere il candidato del Partito Democratico e molto probabilmente perderà le elezioni. Trump è già stato nominato come il candidato del Partito Repubblicano, ha nominato il proprio vicepresidente, con la sua nomina dimostra di avere capito alcune delle lezioni che noi avevamo già imparato dalla sua prima presidenza e di voler gestire le cose in modo diverso a questo giro.

È stato anche fatta trapelare, l’ho sentita ieri sera, una conversazione telefonica tra lui e Robert Kennedy, una conversazione di cui poi Kennedy si è scusato perché lui parlava al telefono con la sua voce e veniva ripreso da un operatore cinematografico che poi ha diffuso questo video senza l’autorizzazione di Kennedy e quindi Kennedy si è scusato del fatto di aver reso pubblica una comunicazione così riservata. Comunque nella conversazione in buona sostanza Trump chiedeva a Kennedy di entrare a far parte del suo team, quindi di abbandonare la propria campagna elettorale e di sostenere Trump e parlava con Kennedy anche del problema dei vaccini che in questo caso Trump finalmente ha dichiarato essere un’area piuttosto grigia e quindi di avere delle componenti preoccupanti collegate ai vaccini, quindi il messaggio gli è arrivato e l’idea che proponeva a Kennedy era che lui facesse parte poi in futuro di un governo di Trump e che si sarebbe poi occupato di rimettere a posto il settore della salute, in particolare quello dei vaccini se vogliamo.

Quindi sembra che stiamo andando nella direzione corretta, poi Kennedy naturalmente ha smentito e ha dichiarato non essere interessato ad aderire all’invito di Trump, di voler continuare con la propria corsa presidenziale, di essere convinto di essere il candidato migliore sia rispetto a Biden che Trump. Lui attinge Kennedy dall’elettorato di entrambi e quindi ha un potenziale di raccogliere un numero interessante di voti anche se non ha il reale potenziale di poter vincere. Quindi potrebbe alla fine cambiare idea e decidere di allearsi con Trump, vedremo. Sappiamo che all’inizio della sua presidenza nel 2016, alla fine del 2016, quando Trump stava organizzando la famosa transizione per il suo ingresso alla Casa Bianca, Robert Kennedy l’era andato a trovare cercando di parlargli appunto della questione dei vaccini, di altre questioni che secondo lui erano importanti e sulle quali voleva la collaborazione di Trump, cosa che allora Trump non diede.

Vedremo che succede, però stiamo notando dei cambiamenti importanti anche nel modo in cui Trump si presenta, nel modo in cui Trump si pone e nel modo in cui Trump ragiona. Vedremo per il futuro se questi si tradurranno concretamente in azioni, però ne dobbiamo tenere conto. Quindi il 13 luglio segna un cambiamento fondamentale per gli americani, anche perché è un evento abbastanza importante da svegliarli e da fargli capire che le cose non vanno bene e che se ancora avevano qualche dubbio l’America va rimessa sul binario corretto perché sta precipitando decisamente nel baratro e questo mobiliterà, sono convinto, molti elettori. Molti elettori saranno contro Trump perché ci sono persone che lo odiano profondamente e quindi ci aspettiamo che voteranno contro di lui, però ci saranno anche molte persone che a questo punto sono motivate a dare il proprio sostegno a Trump senza nessun limite, alcuni hanno addirittura dichiarato di volersi far tatuare addosso la famosa foto di lui che riemerge dall’attentato e mostra il pugno. Stiamo entrando in un periodo estremamente caldo, estremamente movimentato, soprattutto in Europa e quindi credo che sarà opportuno cercare di seguire le cose tenendoci ancorati alla realtà.

Roberto Mazzoni

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