CRT: perché ha perso in Virginia – MN #149

La Critical Race Theory è una teoria legale nata nel 1994 con l’obiettivo di indottrinare i laureandi in legge e quindi i futuri politici sulla gestione dei rapporti interraziali. Si è quindi evoluta in una teoria politica e, alla fine, in un vero e proprio credo religioso che è stato sposato integralmente dall’attuale élite del Partito Democratico statunitense.

Abbreviata in CRT, sostiene che chiunque abbia una pelle bianca sia geneticamente e intrinsecamente razzista sin dalla nascita e che perciò debba fare ammenda per il resto della sua vita. E persino il fatto di fare ammenda conferma il suo razzismo intrinseco.

Viene classificata ufficialmente come teoria legale sviluppata in difesa delle classi minoritarie negli Stati Uniti. Di fatto, un altro nome con cui viene riconosciuta è “social justice”, vale a dire giustizia sociale.

Ha dato vita a movimenti come Black Lives Matter che si dichiarano apertamente marxisti e glorificano i criminali comuni come se fossero eroi e classificano automaticamente come razzista qualsiasi poliziotto e chiunque non sia d’accordo con loro, non importa il colore della pelle.

Non solo razzismo, ma anche preferenze sessuali

Come dimostrato dalle posizioni di Black Lives Matter, il razzismo non si limita alle persone di colore, ma si estende anche in particolare a qualsiasi componente della comunità LGBTQIA+ il che include gay, lesbiche, transessuali, bisessuali, travestiti e altre categorie in continua evoluzione.

Questo genere di abbinamento prende il nome di intersezionalità secondo cui varie categorie biologiche e sociali, come la razza, l’orientamento sessuale, la classe sociale, la religione, interagiscano simultaneamente per formare nuove forme di discriminazione.

In tal modo è possibile creare classi protette artificiali dando particolare enfasi ad atteggiamenti marginali, come quelli in ambito sessuale,  e favorirne la diffusione a discapito dei valori culturali che sono ampiamente diffusi in una società.

Un precursore della CRT è la campagna di propaganda del Politically Correct, politicamente corretto, che dagli anni Sessanta imperversa negli Stati Uniti e rappresenta la versione americana della rivoluzione culturale organizzata da Mao Tse-tung nella Cina comunista dal 1966 al 1976.

La campagna elettorale in Virginia

La CRT è stata al centro della campagna elettorale che si è da poco conclusa per l’elezione del nuovo governatore dello stato della Virginia. Il candidato favorito era Terry McAuliff, un avvocato e banchiere molto vicino alla famiglia Clinton, che era stato già governatore della Virginia dal 2014 al 2018 e che si è candidato per la rielezione in nome del Partito Democratico. Lo sfidante del Partito Repubblicano era invece Glenn Youngkin anch’egli proveniente dal mondo della finanza, ma sostanzialmente sconosciuto nella politica.

Lo stato della Virginia ha avuto una lunghissima lista di governatori appartenenti al Partito Democratico ed è stato considerato un territorio prevalentemente controllato dal Partito Democratico per lungo tempo. La vittoria di Terry McAuliffe era data per scontata grazie anche al supporto personale e diretto di Joe Biden, della moglie Jill Biden, di Kamala Harris, di Barack Obama e di diversi altri personaggi di spicco del Partito Democratico.

La competizione elettorale è stata molto accessa fino quasi alla fine. Poi durante un dei dibattiti, McAuliffe ha dichiarato sostanzialmente che i genitori non devono avere voce in capitolo sull’educazione dei propri figli e questo ha innescato una reazione formidabile tra gli elettori indipendenti oppure democratici nello stato della Virginia.

Youngkin ha quindi vinto a sorpresa con un margine di circa 63.000 voti, umiliando non solo McAuliffe, ma anche Joe Biden e il Partito Democratico nel complesso.

Per questa elezione si è mobilitato un numero record di elettori e molti elettori del Partito Democratico hanno votato per Glenn Youngkin proprio in ragione della sua promessa di cancellare, sin dal primo giorno del suo mandato, l’insegnamento della CRT nelle scuole, l’obbligo vaccinale per i dipendenti dello Stato della Virginia e l’obbligo di indossare maschere in classe per gli studenti dello Stato.

La Virginia è un piccolo stato sulla costa orientale degli Stati Uniti, ma è molto importante perché ospita la capitale, Washinton, e tutto l’apparato primario del governo federale. Il voto per Youngkin è considerato dagli esperti anche un referendum sulla presidenza di Joe Biden e una previsione di quel che potrebbe succederee nelle elezioni di medio termine del 2020.

Il video di Fox News sul risultato elettorale ci fornisce un’idea degli elementi in gioco. La parola Commonwealth è un sinonimo di Stato.

Scollamento con l’elettorato tradizionale

Come spiega l’esperto di fenomeni sociali Mark Penn, nel suo libro Microtrends, il voto dei genitori suburbani è stato per lungo tempo una pregogativa primaria del Partito Democratico che fin dai tempi di Bill Cinton, nel 1996, è riuscito a catturare i favori soprattutto delle mamme in carriera che erano preoccupate per la sicurezza dei propri figli a scuola: le famose “Soccer Moms”, vale a dire le mamme che, dopo il lavoro, accompagnano i figli alla partita di pallone con i compagni.

Mark Penn conosce bene questo fenomeno perché è stato lui a identificare il trend sommerso delle Soccer Mom e a sfruttarlo per l’elezione di Bill Clinton. Anche lo stesso McAuliff dovrebbe saperlo bene perché è stato  a lungo consulente elettorale dei Clinton.

Le Soccer Mom erano un elettorato nuovo, che fino a quel momento non aveva espresso preferenze politiche e che erano sufficienti a spostare il risultato di un’elezione presidenziale. Per catturarne il loro favore, Bill Clinton inserì una serie di misure nelle scuole: il test sull’uso di droghe da parte degli studenti, sistemi di prevenzione del fumo degli adolescenti, l’uso di uniformi scolastiche e la riduzione di notizie violente sui media.

Le Soccer Mom non volevano un intervento maggiore del governo nelle proprie vite, ma erano disposte ad accettare un piccolo intervento del governo nelle vite dei propri figli al fini di tenerli tenerli sulla retta via.

Da allora il Partito Democratico è cambiato profondamente e ora non presta più attenzione ai segnali che arrivano dal suo elettorato, bensì forza a tutti i costi l’accettazione dei dogmi legati alla CRT e alla gestione dell’emergenza COVID.

Come spiega Mark Penn sempre nel libro Microtrends, basta l’1% della popolazione per cambiare completamente la faccia di una società e la divisione tra gli schieramenti politici dei due partiti è completamente fittizia. La gente vota e decide in base a fattori più complessi e più vicini alla vita reale.

L’elezione della Virginia ne è stata un chiaro esempio. Ora il tema centrale per i genitori è la CRT nelle scuole. Non solo il Partito Democratico ha abbandonato la componente di elettorato che lo ha portato al potere negli ultimi 25 anni, ma nega l’evidenza dei problemi creando una reazione di sfiducia generale.

Le mamme all’attacco

Alcuni exit poll hanno cercato di spostare l’attenzione sui problemi economici e sulla cattiva gestione del COVID, che sicuramente esistono e sono comuni a tutti. Ma quello che ha fatto la differenza, come nel caso delle Soccer Moms del 1996, è stata la CRT.

Ce lo spiega Xi Van Fleet, un’immigrata cinese ora diventata cittadina americana, e che dice che questa elezione è stata una gara tra l’ideale democratico americano e l’ideologia marxista contenuta nella CRT.

Asra Nemani, una musulmana e democratica immigrata dall’India, ci spiega come la CRT sia la base del nuovo movimento politico “woke” che significa sveglio e consapevole delle discriminazioni razziali contro le persone di colore. Il wokeismo, come spiegato nel video 146, è una fusione tra fascismo, comunismo e corporativismo che trova nella CRT la propria base ideologica.

Nella campagna del Partito Democratico non ha nemmeno funzionato nel riproporre la famosa bugia legata all’incidente di Charlottesville in Virginia, dove ci fu un violento scontro tra mainisfetanti di estrema destra e di estrema sinistra, tipicamente finanziati sempre dalle stesse fonti. Trump era stato falsamente accusato di aver sostenuto i neo-nazi presenti alla manifestazione, ma la cosa era già stata smentita ampiamente durante il suo secondo processo di impeachment. Il Partito Democratico ha cercato di riesumarla nell’elezione della Virginia, ma non ci è riuscito. Trump ha ufficialmente appoggiato Glenn Youngkin, ma i due si sono tenuti a distanza di sicurezza per evitare che la scarsa popolarità di Trump in Virginia potesse nuocere a Youngkin.

Da parte sua, il Partito Democratico ha fatto di tutto invece per coinvolgere Trump nell’elezione, riesumando la falsa teoria dell’insurrezione del 6 di gennaio, oppure la “grande bugia” sui brogli elettorali delle elezioni presidenziali del 2020.

L’unica cosa che i media mainstream sono riusciti a fare è stata di ricondurre la questione sul piano del razzismo. Secondo loro, chi ha votato per Glenn Youngkin è razzista, il che conferma il loro sostegno alla CRT anche quando dichiarano falsamente che non sia presente nelle scuole.

Youngkin è stato accusato di condurre una guerra culturale disonesta, che è esattamente quello che la CRT rappresenta.

Nel prossimo video vediamo la testimonianza di due genitori che ci spiegano come la presenza della CRT nelle scuole sia assolutamente reale e come sia una battaglia che i genitori portano avanti da lungo tempo.

Come vediamo dalla testimonianza di Asra Nemani, la difficoltà primaria è stata di confrontarsi con i consigli di istituto ideologicamente marxisti i quali hanno rifiutato qualsiasi confronto e che hanno persino negato l’evidenza di ciò che stavano facendo.

Come abbiamo visto nel video 146, i sostenitori del Wokeismo sono collettivisti quindi disprezzano il pensiero individuale, rifiutano il confronto, preferiscono l’indottrinamento dei sottomessi e la dannazione dei dissidenti.

Il problema esiste, nello Stato della Virginia, dal giugno 2020 e il fatto che il consiglio scolastico e gli esponenti del Partito Democratico si siano rifliutati di persino considerare la cosa, mostra quanto sia il loro disprezzo per la gente comune e la loro convinzione di poter restare al potere anche senza il consenso popolare.

Il testo sulla Critical Race Theory nella scuola

Il libro citato da Asra Nemani, “Critical Race Theory in Education” dell’autrice woke Gloria Ladson-Billings ne è la chiara dimostrazione.

L’autrice si propone come esperta di pedagogia e di psicologia comportamentale. Ha lavorato nel Center for Advanced Study in the Behavioral Sciences (centro avanzato delle scienze comportamentali) di Stanford. Il suo testo si focalizza sul concetto che gli studenti di colore e o di categorie minoritarie non riescono avere risultati positivi nell’istruzione perché appartengono a categorie sociali che sono strutturalmente svantaggiate e non perr il fattto di non impegnarsi a fondo nello studio delle materie.

Il punto focale della CRT è appunto che gli esami e i test debbano essere aboliti e sostituiti invece da un indottrinamento che si concentri sul far sentire le minoranze vittime e la maggioranza bianca (che ormai non è più una maggioranza) colpevole.

Gloria Landson-Billing, basandosi sulle premesse della psicologia materialistica di Wilhelm Wundt e sulle teorie evoluzioniste di Charles Darwin, propone una nuova epistemologia, vale a dire una nuova scienza del conoscere che si propone come parte integrante della nuova teologia della CRT.

Secondo lei sono false e discriminanti le basi epistemologiche euro-americane le quali considerano che la mente individuale sia la fonte della conoscenza, secondo una lunga tradizione occidentale che abbraccia numerosi filosofi, a partire da Scorate per arrivare al teologo medievale San Tommaso D’Acquino e infine Renato Cartesio, il filoso francese vissuto dal 1596 al 1650, e autore della famosa frase: “Cogito ergo sum” che significa letteralmente “penso quindi sono”.

Nel suo libro, la Landson-Billing prende in particolare di mira Cartesio, il quale riteneva che il singolo individuo fosse sempre consapevole di esistere e di pensare, e che fosse più consapevole di se stesso che di qualsiasi altra cosa che lo circondava.

Cartesio era un matematico e affrontava la filosofia da un punto di vista laico e scientifico, ma riconosceva che qualsiasi filosofia dovesse cominciare dall’individuo, la cui identità è separata da tutte le altre cose e che costituisce l’unica verità certa, mentre tutti gli aspetti materiali sono secondari e devono essere costantemente messi in discussione e verificati. Questa è l’essenza del vero pensiero critico scientifico.

San Tommaso D’Acquino diceva invece: “ciò che chiamo essere, è l’attualità di ogni atto e quindi la perfezione di qualsiasi perfezione”. In epoche diverse e con approcci totalmente differenti, i due pensatori avevano entrambi riconosciuto che l’essere individuale è al centro della propria esistenza e della propria conoscenza.

La pedagoga e psicologa Gloria Landson-Billing vuole invece sottolineare un altro modo di sviluppare la conoscenza identificato dalla parola africana “Ubuntu” che secondo lei significa “Io sono perché noi siamo”.

Di conseguenza l’individuo esiste solo grazie alla sua appartenenza alla tribù e deriva la propria conoscenza unicamente dalla relazione che ha con gli altri. Quindi, secondo Gloria Landson-Billing, nessuno può essere sicuro di niente a meno che abbia il consenso delle masse. Un sistema perfetto per creare schiavi e prolungare la schiavitù in eterno e diametralmente opposto ai fondamenti di qualsiasi filosofia e religione occidentale.

Secondo lei, questa è la modalità in  cui un afro-americano acquisisce conoscenza, il che già di per sé è razzista e offensivo per le persone di colore, nonché totalmente scorretto.

Infatti nelle culture africane sub-sahariane, la parola ubuntu significa “benevolenza verso il prossimo” e sostiene che la persona è tanto più umana quanto più contribuisce all’umanità degli altri, vale a dire contribuisce al loro benessere e alla loro sopravvivenza. La traduzione corretta di ubuntu è “io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo”, quindi non esclude la individualità, ma anzi la sottolinea e ne subordina l’importanza al valore che la singola persona può avere nei confronti del prossimo.

Una definizione di ubuntu accettata a livello popolare parla “della credenza in un legame universale di scambio che unisce l’intera umanità”. Una spinta ideale e spirituale che non ha nulla a che vedere con le idee unicamente materialiste che riempiono le 250 pagine del libro di testo della sociologa e psicologa Gloria Landson-Billing, che tuttavia viene usato come riferimento per l’indottrinamento degli insegnanti in molte scuole dell’obbligo americane.

L’ubuntu esorta a sostenersi e aiutarsi reciprocamente, a prendere coscienza non solo dei propri diritti, ma anche dei propri doveri, poiché è una spinta ideale verso la sopravvivenza dell’imanità intera, un desiderio di pace. La CRT mira all’isolamento, al conflitto, al senso di colpa, all’emarginazione e segregazione, e favorisce il conflitto interrazziale oltre che un ruolo di vittima perenne per le minoranze.

Gloria Landson-Billing ci spiega inoltre che l’uso della cultura occidentale ha il preciso scopo di controllare e manipolare le minoranze e nel suo libro cita come fonte Antonio Gramsci, l’inventore della rivoluzione culturale comunista e tra i fondatori del partito comunista italiano. Secondo lei, Gramsci che avrebbe dichiarato che le due tradizioni di conoscenza non rappresentano semplicemente alternative o preferenze, ma una scelta deliberata tra egemonia e liberazione.

Abbiamo quindi l’ennesima conferma che la CRT è una filosofia marxista inventata in Italia e quindi sviluppata in Cina durante la rivoluzione culturale di Mao Tse-tung che aveva in Gramsci uno dei suoi principali ispiratori, e infine tornata negli USA negli anni Sessanta.

Chi sono i veri razzisti

Ma visto che la CRT mira a eliminare la discriminazione e il razzismo, che fanno parte della storia dei bianchi e viene in particolare spinta dal Partito Democratico, quali sono stati i veri razzisti nella storia americana?

Carol Swain è stata docente di scienze politiche e legge alla Vanderbilt University ed è una delle autrici più attive contro la CRT. In questo video ci fornisce un quadro molto completo della storia della schiavitù negli Stati Uniti di cui la CRT è semplicemente una continuazione più subdola. Torneremo su questo video per spiegarlo più compiutamente e per meglio analizzare la velenosità della CRT.

Roberto Mazzoni

Altre fonti

https://en.wikipedia.org/wiki/Glenn_Youngkin

https://it.wikipedia.org/wiki/Ubuntu_(filosofia)

https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Darwin

https://it.wikipedia.org/wiki/Wilhelm_Wundt

https://it.wikipedia.org/wiki/Cartesio

https://it.wikipedia.org/wiki/Tommaso_d%27Aquino

https://it.wikipedia.org/wiki/Otto_von_Bismarck

https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Gramsci

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi essere informato ogni volta che ne esce uno nuovo, iscriviti alla nostra newsletter.

Inviando questo modulo, acconsenti alla ricezione di newsletter ed email di marketing da parte di Mazzoni News, 1652 Harvard St, Clearwater, FL, 33755, US, https://mazzoninews.com.

Puoi cancellare la tua iscrizione in qualsiasi momento cliccando sul link alla base delle email che riceverai da noi. Per informazioni su come gestiamo la privacy, per favore consulta la nostra privacy policy.


Commenti: