Questo video è una prosecuzione delle analisi condotte nei video 185 e 186 di cui consigliamo la visione preventiva al fine di comprendere meglio i contenuti di questo video. Dal Vaso di Pandora è stata pubblicata anche una seconda intervista che chiarisce ed espande la prima e che verrà ripresa su MazzoniNews dopo un periodo di rispetto concordato con il gestore del canale Vaso di Pandora.
Questo video presenta uno scenario allarmante, ma presenta anche un elemento di forte speranza. È ormai ovvio che la popolazione americana si sta ribellando alla dinamica della guerra in Ucraina e agli obiettivi del complesso industriale militare americano e che questa ribellione interessa tutte le fasce politiche e sociali, che si stanno unendo per contrastare il piano delle élite. Conoscendo il piano, diventa più facile combatterlo.
Il recente attentato dinamitardo contro le due condotte sottomarine nel Mar Baltico, Nord Stream 1 e Nord Stream 2, segna un punto di svolta nel futuro dell’Europa e garantisce il proseguimento della guerra in Ucraina.
Aggiunge anche credibilità al controverso rapporto pubblicato di recente e attribuito alla RAND Corporation.
Nel prossimo video vediamo i giornalisti americani di vecchia data, Clayton Morris (ex conduttore di Fox News) e Natali Morris (giornalista tecnica del sito tecnologico CNET) che ci forniscono la loro versione sul perché questo attentato costituisce una conferma del rapporto RAND oltre che altre informazioni importanti sulle dinamiche dell’attentato.
Il contributo dei Morris è anche importante perché Clayton parla tedesco e quindi ci può dare accesso diretto alla stampa tedesca. Nel video viene infatti menzionato in Berliner Zeitung che è un quotidiano di Berlino. Nel video si parla anche di atmosfere, vale a dire l’unità di misura con cui si misura la pressione in relazione alla pressione naturale dell’atmosfera terrestre. Ad esempio, il valore di due atmosfere corrisponde al doppio della pressione terrestre. L’acqua del mare impone una pressione propria che è di solito un multiplo di quella dell’atmosfera e, nel caso del Mar Baltico, Clayton ci dice che la pressione sul fondale è di 7 atmosfere.
Si parla anche del Bundestag che è il parlamento federale tedesco.
[Clayton Morris]
Benvenuti a Redacted questo martedì. Sono Clayton Morris.
[Natali Morris]
Sono Natali Morris.
[Clayton Morris]
E in questo canale abbiamo l’obiettivo di cercare la verità, ovunque ci porti. Dandovi anche le notizie che i media mainstream in gran parte ignorano e andando oltre la propaganda. Diamo il benvenuto al nostro esercito di ribelli. Perché, se ci state guardando, avete rifiutato i media mainstream. Siete ribelli. E adoro alcuni dei cambiamenti che abbiamo visto in Italia. Di recente abbiamo visto alcuni importanti cambiamenti in cui letteralmente sostenere la famiglia viene ora considerato un atto ribelle. Voler prendersi cura della propria famiglia, della propria gente, è considerato ribelle. Ecco dove siamo arrivati in questi giorni.
[Natali Morris]
Coltivare l’orto è ora un atto di ribellione, che ci rende super ribelli. Come anche avere le proprie galline, non è vero?
[Clayton Morris]
Poche ore fa è successo qualcosa di incredibile. Nel Mar Baltico sembra svolgersi qualcosa che, inizialmente, pareva un misterioso incidente. I gasdotti russi Nord Stream Uno e Nord Stream Due, destinati a fornire gas naturale alla Germania, hanno improvvisamente iniziato a perdere. Ma è stato davvero un incidente? E poi le autorità danesi ci hanno detto che erano stati distrutti. Diamine. Ma cosa sta succedendo? Nord Stream 1 e Nord Stream 2 sono gasdotti che forniscono gas naturale all’Europa e alla Germania. Si tratta delle condotte di cui abbiamo discusso per mesi.
[Natali Morris]
Questo è il gasdotto che mantiene l’energia a prezzi accessibili in tutta Europa e che l’Europa, che ora si trova in grande allarme, ha implorato la Russia di non chiudere. Hanno detto ai russi: vogliamo combattere contro di voi, ma per favore continuate a mandarci il gas. Quindi ora c’è una grande fuoriuscita di gas. E i sismologi ci dicono che c’è stato un evento dirompente che non ritengono sia di origine naturale, vale a dire che non si tratta di un terremoto oppure qualche altro tipo di evento naturale, e che le perdite nelle due condotte si sono sviluppate contemporaneamente.
[Clayton Morris]
Ecco come i giornalisti tedeschi, questo pomeriggio, ci hanno riferito che l’attacco è avvenuto contemporaneamente. Guardate questo notiziario su Bloomberg per capire come si è svolto.
[Giornalista Bloomberg]
Cosa sappiamo e cosa non sappiamo dei danni a Nord Stream Uno e Nord Stream Due?
[Corrispondente Bloomberg]
Sappiamo che le cose sono accadute quasi contemporaneamente. Quindi abbiamo visto diminuire contemporaneamente la pressione in entrambe le condutture Nord Stream e Nord Stream Due compromettendo il funzionamento del sistema Nord Stream. In realtà, non c’è alcun indizio. Non possono dirlo. È impossibile dire quando il flusso potrà riprendere.
[Clayton Morris]
Sì, perché sono stati distrutti. Sono stati distrutti. Giusto per darvi un’idea, ho trascorso la maggior parte del mio pomeriggio immerso fin sopra i capelli nello studio della fisica del gas naturale, un modo di trascorrere un pomeriggio che non avrei mai immaginato.
[Natali Morris]
Potrei fare una battuta puzzolente sulla tua immersione nel gas naturale.
[Clayton Morris]
È la serata del taco. Dunque, questo pomeriggio, le autorità svedesi hanno detto di aver visto esplosioni provenienti dal gasdotto e hanno rilasciato questo video. Guardatelo. Date un’occhiata allo schermo. Si tratta di una ripresa notturna. Immagino che stiano usando una tecnologia che consente di vedere al buio è accaduto di notte, proprio mentre noi ci stavamo svegliando, e ora vedrete immagini riprese da una diversa angolazione. Lo chiamano il Grande Occhio. Guardate il gorgogliare che fuoriesce in questo momento.
Pensate a quante centinaia di chilometri quadrati di fauna selvatica vengono distrutti, e che tipo di catastrofe assoluta questo stia causando. Abbiamo già visto qualcosa di simile nel Golfo del Messico, dove la fuga di materiale infiammabile ha poi anche preso fuoco. In quel caso c’era una grande quantità di barche dei pompieri che letteralmente versavano quanta più acqua possibile sull’incendio al fine di contenerlo. Fortunatamente, questo gas non si è incendiato. Ma sta comunque fuoriuscendo in questo momento. Incredibile pensare che qualcuno possa far esplodere due gasdotti. Il governo polacco si è già attivato. Ciò che mi sorprende moltissimo è il fatto che, questo pomeriggio, solo poco tempo prima che andassimo in onda, il governo polacco ha di fatto ringraziato attivamente gli Stati Uniti per aver attaccato questi gasdotti. Eccovi il principale membro polacco del Parlamento Europeo che ringrazia gli Stati Uniti per questo attacco. Grazie USA.
[Natali Morris]
Bravo, hai appena condannato milioni di persone a morte per congelamento nel prossimo inverno, milioni di persone a non essere in grado di riscaldare le loro case. Grazie. Siamo così contenti. Ora impareremo a tagliare la legna, giusto?
[Clayton Morris]
Riesci a crederci? In Germania non puoi nemmeno tagliare la legna, perché si stanno facendo in quattro per proibirtelo attraverso l’applicazione di multe. Quello che scrive è il polacco Radek Sikorski, un membro del Parlamento europeo, che aggiunge una frase in polacco, che poi spiega in inglese scrivendo: “come si dice in polacco, una piccola cosa, ma così tanta gioia”. È letteralmente felice per la distruzione di due gasdotti che vanno verso la Germania.
[Natali Morris]
Inoltre, non è neanche amico delle creature marine, chiaramente.
[Clayton Morris]
Giusto. Solo per darvi un po’ di nozioni fisiche che vi aiutano a capire, secondo il Berliner Zeitung questo pomeriggio la pressione è scesa di colpo. è successo non solo nel Nord Stream due, ma anche nel Nord Stream uno. Chiaramente non è stato un caso. Prima ho parlato con l’ex-analista della CIA, Larry Johnson. E mi ha detto che, dovendo escludere che sia un incidente, è chiaro che si tratta di sabotaggio. E anche i giornali tedeschi e la stampa tedesca ritengono che sia stato un sabotaggio. E lo stesso vale per le autorità tedesche.
Ecco cosa scrive il Berliner Zeitung: solo poche ore dopo la fuga di gas sul gasdotto Nord Stream 2, ora vengono segnalati enormi problemi anche sul Nord Stream 1. Entrambe le condotte sono interessate. La perdita è stata notata per la prima volta lunedì sera. E, secondo gli operatori di Nord Stream 2, la pressione è scesa, ascoltate bene, da 105 a solo 7 atmosfere. Questo è impossibile, quindi secondo loro è un chiaro segno di sabotaggio, Perché, secondo gli esperti del settore, un calo di pressione a 7 atmosfere significa letteralmente che la condotta è piena di acqua di mare. Non si tratta di una piccola perdita. E le piccole bolle che salgono alla superficie ci fanno capire che i tubi sono pieni di acqua di mare.
[Natali Morris]
E prima che la stampa occidentale venga a dirci che la Russia lo ha fatto per bloccare l’afflusso di gas, dobbiamo ricordarci che sono loro ad avere controllo del rubinetto. Se volessero bloccare il flusso di gas, potrebbero semplicemente chiudere le valvole, giusto? Sono i russi che hanno costruito le condotte, che ci hanno speso i propri soldi, e che possono chiuderle a piacimento. Non avevano bisogno di distruggere nulla.
[Clayton Morris]
E perché dovrebbero? Non ha senso.
[Natali Morris]
Non ce l’ha.
[Clayton Morris]
La Russia ha speso miliardi di dollari per costruire questi gasdotti. Per quale motivo al mondo avrebbe dovuto farlo? E avevano riempito il gasdotto Nord Stream 2 di gas naturale, pronto per essere consegnato alla Germania. Non aspettavano altro che il via libera da parte di Olaf Sciolz. Ma naturalmente, sotto la pressione degli Stati Uniti, i tedeschi non hanno attivato la condotta, e il gas non ha mai iniziato a fluire.
E in questa trasmissione avevo detto che, nel preciso momento in cui i due gasdotti avessero ripreso a funzionare, la guerra sarebbe finita perché sarebbe stato il segno che l’Europa ne aveva avuto abbastanza. Ma ora è successo il contrario. Li hanno fatti saltare. Avevate immaginato di svegliarvi questa mattina per scoprire che questi grandi gasdotti, capaci di fornire energia a tutte queste persone nel prossimo inverno, fossero esplosi per opera degli Stati Uniti?
[Natali Morris]
Ho visto alcune discussioni, che non sono riuscita a verificare perché la notizia è molto recente, ma sostenevano che le condotte potrebbero restare inattive per almeno diversi giorni. Il che non è credibile.
[Clayton Morris]
Stavano tutti aspettando. E il popolo tedesco, ovviamente, ora dovrà attraversare un inverno terribile. E, naturalmente, ancora una volta, le autorità tedesche dicono che si è trattato di sabotaggio. E secondo diversi giornali tedeschi, si è trattato di un attacco mirato. Naturalmente, i primi rapporti ipotizzavano che venisse dall’Ucraina o dalla Russia. Come se avesse senso che la Russia attaccasse il proprio gasdotto, che non stava usando per fornire gas. Spazzatura totale. Potete gettare quella propaganda direttamente fuori dalla finestra.
E se anche fosse stata l’Ucraina, lo avrebbe fatto interamente seguendo direttive dagli Stati Uniti. Questa sarebbe una certezza assoluta. Quindi abbiamo la Polonia che ringrazia gli Stati Uniti per aver attaccato i gasdotti. E tra l’altro, negli ultimi giorni, migliaia di tedeschi, sono scesi in piazza per chiedere l’apertura del Nord Stream 2. Una notizia che è stata censurata dai media mainstream perché non vogliono che vediate che c’è malcontento in Germania. Proprio nelle ultime 24 ore e negli ultimi giorni, i tedeschi hanno cominciato a protestare chiedendo l’attivazione della condotta per non congelare nel prossimo inverno.
[Natali Morris]
Guardando queste foto, mi sembra che si stiano già congelando.
[Clayton Morris]
Sì, le foto pubblicate dalla stampa,
[Natali Morris]
Sta per diventare molto più freddo.
[Clayton Morris]
Ma voglio tornare al punto più importante di questa vicenda, vale a dire ciò che il presidente Biden ha detto a febbraio specificamente a proposito del gasdotto Nord Stream 2, in risposta a una domanda mirata da parte di una giornalista tedesca. Voglio che ascoltiate ciò che dice sul fatto che la condotta Nord Stream 2 non verrà attivata, e sul fatto che gli Stati Uniti lo impediranno. Guardate.
[Joe Biden]
Permettetemi di rispondere innanzi tutto a questa prima domanda. Se la Russia finisse per invadere, il che significa che i suoi carri armati o le sue truppe attraversassero il confine dell’Ucraina. Allora la condotta Nord Stream 2 cesserà di esistere. Noi vi porremo fine.
Noi vi porremo fine.
[Giornalista]
In che modo lo farete, esattamente? Visto che il progetto si trova sotto il controllo della Germania,
[Joe Biden]
Le prometto che saremo in grado di farlo.
[Natali Morris]
Ok.
[Clayton Morris]
Ci dice che se la Russia invadesse, Nord Stream 2 cesserebbe di esistere. Vi porremo fine. E la giornalista chiede: in che modo lo farete esattamente? Visto che il progetto si trova sotto il controllo della Germania. E Biden risponde: Le prometto che saremo in grado di farlo. Sappiamo che i media occidentali cercheranno di spingere la tesi del sabotaggio russo, che però non ha senso. La Russia ha speso miliardi di dollari per costruirlo. Sarebbe come se gli Stati Uniti facessero saltare in aria la propria ferrovia transcontinentale. A che pro? Solo per fare notizia? Pensate davvero che lo farebbero? È assolutamente ridicolo. E naturalmente tutto questo fa parte del piano per schiacciare l’Europa.
[Natali Morris]
Sì, ne abbiamo discusso.
[Clayton Morris]
E lo vedete in azione in questo preciso momento. Guardate le esportazioni di gas naturale liquefatto nell’ultimo anno dagli Stati Uniti. Qui vediamo che, rispetto all’anno scorso, l’importo è già raddoppiato a favore degli Stati Uniti, quindi è naturale che sia nell’interesse degli Stati Uniti. Molti politici tedeschi hanno esortato il Bundestag a cambiare posizione e ad avviare l’uso del gasdotto che ora è distrutto. Aveva una capienza annua di 55 miliardi di metri cubi, giusto? Si tratta di una condotta che arriva direttamente in Germania. Ma invece ora dovranno importare gas dagli Stati Uniti. Quindi dovete porvi la domanda, tra queste nazioni, chi ne trae il massimo beneficio? Gli Stati Uniti. È il paese numero uno che beneficia della distruzione dei gasdotti Nord Stream. E dell’indebolimento dell’Europa.
[Natali Morris]
Assolutamente.
[Clayton Morris]
Riflettete. Abbiamo realizzato il servizio sulla Rand Corporation, la scorsa settimana vi abbiamo mostrato i documenti trapelati dall’azienda. Ci auguriamo che abbiate visto quel video. Bene, il rapporto della Rand riportava esplicitamente il titolo: “Rafforzare gli Stati Uniti indebolendo la Germania”. Con l’obiettivo finale di infondere denaro nel sistema bancario americano da parte dell’Europa e delle nazioni appartenenti alla NATO.
E dice specificamente che il più grande ostacolo al raggiungimento di tale obiettivo egemonico per gli Stati Uniti, è la Germania. In particolare, parla della sua dipendenza dal gas russo. Potendo eliminare in qualche modo tale componente, il rapporto ipotizza che gli Stati Uniti rafforzerebbero la propria posizione. E il loro desiderio si sta avverando, perché ora la sterlina britannica è crollata rispetto al dollaro. E anche l’euro è crollato. E la nuova tendenza mostra un dollaro di nuovo più forte quale conseguenza di questo piano, non è vero?
[Natali Morris]
E stanno allegramente infischiandosene delle proteste che in tutta Europa vengono dalla gente comune, che non vuole più allinearsi con queste cosiddette priorità occidentali. Sembra quasi che non gliene importi. E i politici europei continuano, per motivi ignoti, a procedere verso il crollo delle proprie economie, al fine di assecondare priorità che non hanno nulla a che fare con le nazioni che rappresentano. È molto sconcertante.
Va oltre la semplice domanda di quali elementi di ricatto possano avere su di loro. Perché si fanno coinvolgere in attività che vanno contro i loro interessi?
Nel video vediamo quindi che i Morris hanno elaborato una propria teoria, che peraltro sembra corroborata dalle affermazioni del parlamentare europeo Radek Sikorski, che rappresenta la Polonia a Bruxelles. Ma vediamo se la stessa teoria è adottata da una delle voci giornalistiche può autorevoli negli Stati Uniti, quella di Tucker Carlson.
[Tucker Calrson]
Buonasera, e benvenuti a Tucker Carlson. Odio iniziare la trasmissione del martedì con una nota triste, ma stasera stiamo assistendo a una delle più grandi catastrofi ambientali del nostro tempo. Al largo delle coste della Danimarca, i gasdotti Nord Stream, che sono enormi condotti di proprietà russa e che trasportano gas naturale dalla Russia all’Europa occidentale, sono stati sfondati. Mentre parliamo, Nord Stream 1 e Nord Stream 2 stanno riversando milioni di metri cubi di gas naturale nel Mar Baltico. Le immagini riprese dall’alto, che ora potete vedere sullo schermo, mostrano un campo di bolle tossiche largo quasi un chilometro.
Possiamo solo immaginare quanti mammiferi marini vengano uccisi in questo momento. Un numero incalcolabile. Ma il danno più duraturo potrebbe essere nell’atmosfera. Il gas naturale è composto fino al 90% da metano. Il metano, come Joe Biden ci ha detto spesso, rappresenta il fattore chiave del riscaldamento globale, che è, ovviamente, una minaccia esistenziale per l’umanità e per il pianeta. Quindi, se vi preoccupate per il cambiamento climatico, quello che è appena successo ai gasdotti Nord Stream è quanto di più vicino all’apocalisse che si sia mai visto. Come è successo? Scopriamo che non è stato un incidente. Nel preciso momento in cui sono state rilevate le fuoriuscite di gas, alcuni funzionari svedesi hanno registrato due potenti esplosioni sottomarine, ciascuna equivalente a centinaia di chili di tritolo. Nulla in natura può spiegarlo. Quasi immediatamente, le condutture hanno iniziato a perdere in tre posizioni diverse. Quindi c’è una sola spiegazione per quello che è successo. è molto evidente che si tratti di un atto di terrorismo industriale, e il Primo Ministro della Polonia non ha perso tempo a dirlo. Guardate.
[Mateusz Morawiecki]
Oggi abbiamo a che fare anche con un atto di sabotaggio. Non conosciamo ancora i dettagli di ciò che è accaduto, ma possiamo vedere chiaramente che si tratta di un atto di sabotaggio, Un atto che probabilmente segna la prossima tappa dell’escalation della situazione con cui abbiamo a che fare in Ucraina.
[Tucker Carlson]
Possiamo vedere chiaramente che ha detto che questo è stato un atto di sabotaggio, un atto di terrorismo. La cosa è evidente. Ma chi l’ha fatto? Naturalmente, è ovvio che i sospetti cadano sullo stesso uomo che ha causato l’inflazione interna negli Stati Uniti, e ha rubato a Hillary Clinton le elezioni del 2016. Costui sarebbe Vladimir Putin. Il Washington Post non perde tempo a dircelo. Il loro titolo dice: Putin ha trasformato i gasdotti Nord Stream in un’arma. Secondo l’ambasciatore canadese all’ONU, Vladimir Putin ha deciso di usare, virgolette, l’inquinamento come atto di guerra. I progressisti su Twitter sostengono con forza tale conclusione. è stato Putin. Ma la cosa diventa assurda nel momento in cui ci pensiamo un momento. Vladimir Putin sarà anche malvagio. Ci dicono che è malvagio. Ma è forse stupido? Probabilmente no. C’è qualcosa di molto strano. Se foste Vladimir Putin, dovreste essere degli idioti suicidi per far saltare in aria i vostri gasdotti energetici. Questa è l’unica cosa che non fareste mai. I gasdotti sono la principale fonte del vostro potere e della vostra ricchezza e, soprattutto, della vostra leva politica su altre nazioni.
L’Europa ha bisogno della vostra energia ora più che mai, con l’inverno che si avvicina. Se non riuscite a fornire tale energia, allora paesi come la Germania non dovranno più prestare attenzione alle vostre richieste. Siete nel bel mezzo di una guerra che impegna tutte le vostre risorse. Quindi qualsiasi elemento di pressione è per voi prezioso. In queste circostanze, non c’è alcuna possibilità che voi facciate esplodere le condotte Nord Stream Uno o due. Non ora, ovviamente. In effetti, è talmente ovvio, che persino il nostro notoriamente ottuso Segretario di Stato, Anthony Blinken, sembra riconoscerlo. Sabotare Nord Stream, ha detto oggi, non è chiaramente nell’interesse di nessuno.
Ha ragione, ma solo a metà. È vero che far saltare in aria Nord Stream non aiuti Vladimir Putin. Che quindi non farebbe una cosa del genere. Perché dovrebbe? Ma questo non significa che altri paesi non prendano in considerazione di farlo. E sappiamo che ci hanno pensato, perché almeno uno di loro lo ha dichiarato in pubblico. All’inizio di febbraio, meno di tre settimane prima dell’inizio della guerra in Ucraina, Joe Biden ha lasciato intendere, davanti alla telecamera, che avrebbe potuto eliminare questi gasdotti. Guardate.
[Joe Biden]
Se la Russia finisse per invadere, il che significa che i suoi carri armati o le sue truppe attraversassero il confine dell’Ucraina. Allora la condotta Nord Stream 2 cesserà di esistere. Noi vi porremo fine.
[Giornalista tedesca]
In che modo lo farete, esattamente? Visto che il progetto si trova sotto il controllo della Germania,
[Joe Biden]
Le prometto che saremo in grado di farlo.
[Tucker Carlson]
Notate come ha formulato la risposta. Ed è un presidente che non dice le cose per caso, in particolare quando sta leggendo dal suggeritore. Non ha detto, metterò in pausa la consegna del gas dalla Russia alla Germania. Ha detto che non ci sarà più un Nord Stream 2. Che vi porranno fine. Che lo elimineranno. Lo faranno saltare in aria? Gli è stato chiesto come faranno. Le prometto che saremo in grado di farlo. Ci avevano pensato. Eppure quelli che guardavano, noi compresi, non hanno preso Biden sul serio quando l’ha detto. Questo è il Presidente che ha dichiarato che il cambiamento climatico costituisce l’emergenza più urgente nella storia del mondo.
Questo è l’uomo che vi fa una prèdica se usate una stufa a legna oppure guidate un fuoristrada, per via delle sue emissioni.
Questo è il tizio che ha speso miliardi nel tentativo di ridurre le flatulenze delle vacche, è davvero possibile che farebbe saltare in aria un metanodotto nel mezzo del Mar Baltico? Era difficile da immaginare. Sarebbe un atto inconcepibilmente sconsiderato. Sarebbe il genere di cose che fareste se voleste iniziare una guerra nucleare. Sarebbe folle.
Eppure, in retrospettiva, è ovvio che ci stavano pensando, perché Joe Biden non era l’unica persona a suggerirlo. Victoria Nuland, del Dipartimento di Stato, ha detto più o meno la stessa cosa. Nuland è una grande sostenitrice della guerra a oltranza. Ha lavorato per provocare l’invasione dell’Iraq. Ma non si è mai scusata, bensì ha continuato contribuendo a progettare il colpo di stato che ha rovesciato il governo ucraino alcuni anni fa. è chiaramente capace di qualsiasi cosa. Ma il terrorismo ambientale sembrava troppo anche per Victoria Nuland, troppo estremo. Ma ascoltiamo una sua dichiarazione rilasciata a gennaio.
[Victoria Nuland]
Per quanto riguarda Nord stream 2, continuiamo ad avere conversazioni molto forti e chiare con i nostri alleati tedeschi. E voglio essere chiara con voi oggi, se la Russia invadesse l’Ucraina, in un modo o nell’altro, Nord Stream 2 non andrà avanti.
[Tucker Carlson]
In un modo o nell’altro fermeremo Nord Stream. Ora, guardando indietro, a otto mesi di distanza, quelle parole sembrano agghiaccianti, mentre il gas naturale si riversa nel Mar Baltico e nell’atmosfera. Quindi dobbiamo chiederci, l’amministrazione Biden potrebbe davvero fare qualcosa del genere? Non possiamo dirlo con certezza. Non lo sappiamo con certezza. Ma possiamo dirvi che alcuni stretti alleati della Casa Bianca credono che Biden lo abbia fatto certamente.
Radek Sikorski è un politico polacco. È presidente della delegazione europeo-americana al Parlamento europeo. È anche ben connesso in quanto marito della stenografa di regime, Anne Applebaum, di Atlantic Magazine. Sikorski è talmente vicino a Joe Biden, che ha una foto di loro due insieme nel suo profilo su Twitter. Così, quando i gasdotti sono saltati, Sikorsky ha risposto immediatamente con le seguenti parole. Grazie Stati Uniti.
Quindi, ancora una volta, l’amministrazione Biden lo ha fatto davvero? È difficile da credere, dato che si tratta di un’atrocità. È davvero un atto di terrorismo. Non vogliamo fare questa accusa, ma dovremmo dirvi che forse non a caso oggi è stato presentato al mondo un gasdotto nuovo di zecca, un gasdotto che trasporta gas naturale non-russo all’incirca nella stessa area del Nord Stream Uno e Due. Si chiama Baltic Pipe. È stato inaugurato in Polonia. Trasporterà gas naturale dalla Norvegia, attraverso la Danimarca, fino alla Polonia e ad altri paesi vicini. Ed è probabile che abbia molto successo poiché ora ha meno concorrenza. La cosa quadra. Ma cosa dice la Casa Bianca al riguardo? Come stanno spiegando ciò che è accaduto oggi? Beh, non stanno mettendo molto entusiasmo nel negare la responsabilità per l’accaduto. Guardano invece al lato positivo. Ecco la propagandista del Presidente che osserva che la distruzione di un altro gasdotto energetico costituisce una nuova opportunità per farvi acquistare un’auto elettrica.
[Karin Jean Pierre]
Come tutti sapete, questi gasdotti non stavano pompando gas in Europa in quel momento. Il secondo non è mai stato operativo. Come sapete, il Nord Stream 1 non è operativo da settimane perché Putin sta usando l’energia come arma. E lo abbiamo detto già molte volte. Questo fa capire ancora meglio l’importanza dei nostri sforzi per lavorare insieme al fine di portare forniture alternative di gas in Europa e per sostenere gli sforzi per ridurre il consumo di gas, accelerare la vera indipendenza energetica passando a un’economia dell’energia pulita.
[Tucker Carlson]
Passiamo all’energia pulita, ci dicono gli individui che potrebbero essere responsabili per aver sparso metano nel Mar Baltico e nell’atmosfera su una scala che la maggior parte delle persone non può nemmeno concepire. Quegli stessi individui che vi fanno la prèdica per la vostra macchina sportiva, potrebbero aver fatto saltare in aria un gasdotto e creato una delle più grandi catastrofi del nostro tempo in termini di effetto sull’ambiente. Se lo avessero fatto, questa sarebbe una delle cose più folli e distruttive che un’amministrazione americana abbia mai compiuto. Ma sarebbe anche totalmente coerente con ciò che fanno. Che cosa fanno davvero?
Distruggono. Queste persone non costruiscono nulla, assolutamente niente. Al contrario, demoliscono e profanano le statue storiche, la Costituzione, e le infrastrutture energetiche. E nessuno al Congresso sta cercando di fermarle. Si stanno solo preparando per l’inevitabile ricaduta. Questa sera, il Senato ha appena proposto un disegno di legge di 35 milioni di dollari affinché il Dipartimento dell’Energia, virgolette, si prepari a rispondere a potenziali incidenti nucleari e radiologici in Ucraina. Che cosa? Questa legge di spesa porta anche l’esborso totale degli Stati Uniti per l’Ucraina durante la guerra a $ 67 miliardi. Include anche il finanziamento del suo governo e dell’energia per l’Ucraina, alla vigilia di quella che potrebbe essere una massiccia perturbazione nella nostra economia interna. Quanti sono 67 miliardi di dollari? Beh, sono più dell’intero bilancio militare della Russia per l’anno scorso. E il Congresso dovrebbe approvare completamente il disegno di legge entro la fine di questa settimana, con i repubblicani che annuiscono come gli zombi che sono. Quale ne sarà l’effetto? Ogni azione ha una reazione, uguale e opposta.
Far saltare in aria i gasdotti Nord Stream? D’accordo. Siamo entrati in una nuova fase, quella in cui gli Stati Uniti sono direttamente in guerra con la più grande potenza nucleare del mondo. Non significa che diventerà nucleare immediatamente, ma comprendiamo che potrebbero esserci conseguenze. Se abbiamo effettivamente fatto saltare in aria i gasdotti North Stream, perché allora i russi non dovrebbero tranciare i cavi per il collegamento oceanico su Internet? Cosa accadrebbe se lo facessero? Cosa accadrebbe se le banche di Londra non potessero comunicare con le banche di New York? Già questo singolo fattore, senza considerare i potenziali effetti sulla nostra rete elettrica, potrebbe bloccare le banche. E se questo fosse anche solo per un giorno, quale sarebbe l’effetto economico? State pur sicuri che l’effetto arriverebbe fino a casa vostra e potremmo avere un vero e proprio collasso. Potremmo finire molto rapidamente in condizioni da Terzo Mondo.
Questa è la posta in gioco. Gli architetti di questo disastro, i geni come Victoria Nuland, hanno forse considerato gli effetti? Forse sì. Forse era proprio quello che volevano ottenere.
Come vediamo anche Tucker Carlson propone un’analisi concorde e persino più ampliata rispetto a quella dei Morris, a cui aggiunge anche Victoria Nuland, una delle artefici principali del colpo di stato in Ucraina del 2014.
Nel corso della stessa trasmissione, Tucker Carlson ha anche intervistato Tulsi Gabbard, una veterana delle forze armate statunitensi ed ex-parlamentare del Partito Democratico che è stata anche in lizza contro Joe Biden per diventare il candidato alle elezioni presidenziali del 2020. Tulsi Gabbard ci fornisce quindi una visione dell’elettorato del Partito Democratico che non si riconosce più nell’élite che ora si trova al potere. Tulsi Gabbard è stata emarginata dal suo stesso partito, ma ha la possibilità di riemergere sulla spinta di un nuovo elettorato che sta maturando.
20220928 Tulsi Gabbard nuclear holocaust OK
[Tucker Carlson]
Tulsi Gabbard è un ex parlamentare che viene dalle Hawaii e che, fin dal primo giorno, il 24 febbraio, quando è iniziata questa guerra, ha continuato a ripetere la stessa identica cosa, cioè che la posta in gioco è molto alta. Forse dovremmo riconoscerlo prima di procedere con noncuranza. Siamo onorati che si unisca di nuovo a noi questa sera. Onorevole, grazie mille per essere con noi. Cosa ne pensa?
[Tulsi Gabbard]
Tucker, ci viene ricordato ancora una volta, che purtroppo siamo guidati da leader egoisti e miopi che non si preoccupano del popolo americano.
[Tucker Carlson]
Ci stanno conducendo sempre più verso la guerra, senza comprendere uno dei princìpi e una delle caratteristiche più basilari della guerra, vale a dire che è imprevedibile.
[Tulsi Gabbard]
Una volta sparato il primo colpo, una volta che il primo attacco è stato sferrato, si perde la prevedibilità delle cose. Si può pianificare, ma per natura la guerra diventa imprevedibile. E così si meravigliano che l’incidente ora si sia trasformato in un sabotaggio. Beh, è così, la guerra è imprevedibile. Ciò che tuttavia, è del tutto prevedibile è il costo della guerra. La sofferenza, la devastazione, la distruzione, la morte che ne deriva.
E quindi la vera domanda che il popolo americano e che noi stessi dobbiamo porre ai nostri leader è: quanta sofferenza dovremo sopportare in questo paese, e quanta ne dovranno sopportare le persone di tutto il mondo. Perché, come hai chiaramente affermato, oggi vediamo un sabotaggio di un gasdotto energetico. Cosa viene dopo? Magari il sabotaggio dell’accesso a Internet? Magari dei satelliti collegati al sistema GPS che alimentano praticamente ogni aspetto della nostra vita, come anche i nostri sistemi d’arma.
Se continuiamo su questa strada finiremo con un potenziale esito nucleare. E così i nostri leader ci stanno dicendo che non possono fare nulla e che tutto è nelle mani di Putin. Beh, indovinate un po’? Sono gli Stati Uniti, i nostri leader e i leader europei che alimentano e finanziano questa guerra. Quindi hanno un sacco di influenza che gli consente di premere per un cessate il fuoco, un risultato negoziale e la fine di questa guerra, e battersi invece effettivamente per la pace e per la prosperità. E dobbiamo sapere che se non lo stanno facendo, e in questo momento non lo stanno facendo, allora stanno fomentando ancora più distruzione, ancora più guerra, e quindi una mancanza di pace e di prosperità, con maggiore sofferenza per noi, e per le persone in tutto il mondo.
[Tucker Carlson]
Se si scoprisse che l’amministrazione Biden abbia effettivamente fatto esplodere il gasdotto oppure abbia approvato il sabotaggio del gasdotto da parte di qualcun altro, non dovrebbe esserci una legge federale che impedisca loro di farci mai più prediche sul cambiamento climatico?
[Tulsi Gabbard]
Non ho le prove di chi sia responsabile di questo attentato. Se mai si scoprisse, ci saranno conseguenze. Ma oggi abbiamo davanti ai nostri occhi la realtà di ciò con cui abbiamo a che fare, vale a dire che se continuiamo su questa strada, potremmo finire con un olocausto nucleare. E quindi cosa faremo al riguardo per proteggere noi stessi e milioni di persone in tutto il mondo? Dobbiamo chiedere ai nostri leader di prendere effettivamente posizione e combattere per la pace, combattere per la prosperità, combattere per il nostro futuro.
[Tucker Carlson]
Giusto. Dovremmo essere desiderosi di vedere i nostri figli crescere.
[Tulsi Gabbard]
Esattamente. Qualcosa del genere.
[Tucker Carlson]
Sì, qualcosa del genere. Grazie per essere con noi. È sempre apprezzato.
Appare quindi chiaro che una componente importante delle persone che tirano le fila della politica americana spinge per un’escalation della guerra, ma appare anche altrettanto chiaro che l’elettorato americano si sta ribellando. L’onda rossa che a Novembre dovrebbe travolgere il Partito Democratico sarà un primo passo, non sufficiente, verso un cambio di direzione e una distensione della situazione.
C’è ancora molto da fare anche per riformare il Partito Repubblicano che ha sostenuto con entusiasmo tutte le avventure militari americane negli ultimi vent’anni, compresa quella in Ucraina. Fino a che la leadership del Parito Repubblicano alla Camera e al Senato non verrà cambiata, non possiamo aspettarci un reale cambiamento di rotta, ma già vediamo che i nuovi candidati repubblicani al Senato e alla Camera, che si propongono con il messaggio di continuare la guerra, sono in forte crisi durante le elezioni e destinati a perdere nei confronti delle controparti democratiche, nonostante la generale crescita di consenso per il Partito Repubblicano.
Ci si aspetta quindi una maggioranza dei Repubblicani alla Camera con abbastanza nuove leve da imporre per lo meno una frenata, mentre al Senato la situazione resterà probabilmente invariata, il che favorirà ancora di più una tendenza centrifuga degli Stati dell’Unione rispetto a Washington. Il Texas e la Florida sono destinati ad assumere sempre più importanza, mentre la California e lo stato di New York la perderanno.
La Guerra in Ucraina potrebbe portare quindi allo sgretolamento non solo dell’Unione Europea, ma anche degli Stati Uniti medesimi.
In Europa, l’epicentro del Grande Reset sembra ormai concentrarsi sulla Germania e sulla Polonia. Vedremo come si evolverà.
Nella seconda parte di questo video approfondiremo altri dettagli importanti sull’attentato nel Mar Baltico.
Roberto Mazzoni