Un attentato dinamitardo ha distrutto parte delle condotte Nord Stream 1 e 2 che portavano gas naturale dalla Russia direttamente alla Germania. Le falle identificate al momento sono 4 e si sono registrate almeno due esplosioni equivalenti a 500 chili di dinamite. Non sarà possibile ripristinare il flusso nel breve periodo e le riparazioni potrebbero richiedere molto tempo. Si stima che siano stati rilasciate nell’atmosfera 80000 tonnellate di metano che hanno formato una nuvola sopra la Norvegia e la Svezia.
Sergey Naryshkin, capo dell’FSB, il servizio segreto russo, ha detto che la Russia già dispone di materiale per documentare il ruolo dell’Occidente nell’organizzare le esplosioni del Nord Stream 1 e 2. Il governo di Washington ha smentito qualsiasi coinvolgimento.
La mancanza di gas russo costituisce una grave crisi per l’Europa che dipendeva da quest’ultimo per una quota importante della propria attività industriale compresa la generazione di energia.
Abbiamo già proposto alcune ipotesi su come possa essersi sviluppato l’attentato nel video 187, dove i giornalisti indipendenti Natali e Clayton Morris hanno citato l’incidente come prova della validità del documento segreto emerso di recente e attribuito alla RAND corporation, di cui abbiamo parlato nei video 185 e 186. In questo video proporremo nuovi contributi e dettagli sull’accaduto, ma prima forniamo un quadro di contesto.
Le condotte Nord Stream fornivano il 40% del fabbisogno energetico della Germania e una quota importante del consumo energetico anche di altre nazioni europee, compresa l’Italia. La loro chiusura può essere difficilmente compensata in tempi brevi. Le altre condotte che collegano la Russia all’Europa sono state quasi completamente chiuse dagli ucraini e dai polacchi. Questi ultimi hanno invertito da qualche tempo la direzione di flusso della conduttura sotto proprio controllo iniziando a prelevare gas naturale dalle riserve tedesche anziché rifornirle.
Prima dell’attentato, i russi si era dichiarati disponibili a ripristinare il flusso a condizione che l’Europa togliesse alcune sanzioni e smettesse di fornire armi all’Ucraina.
Appare quindi abbastanza chiaro che non era nell’interesse della Russia bloccare in modo permanente le forniture, ma che invece è nell’interesse dell’Ucraina e anche della Polonia, che contemporaneamente all’attentato ha avviato il funzionamento di una sua condotta che porta gas naturale alla Polonia dalla Norvegia, che ricordiamo è la patria di a, attuale Direttore Generale della NATO e in passato primo ministro della Norvegia quale rappresentante del Partito Laburista norvegese.
Ci sono alcune alternative alla fornitura russa che sono tuttavia tutte peggiorative. Tanto per cominciare, la nuova condotta Baltic Pipeline che collega Polonia e Norvegia passando attraverso la Danimarca sarà un vantaggio per polacchi e norvegesi, ma non sarà in grado di compensare neanche lontanamente la mancanza del gas russo e proporrà gas più caro. Quindi da una dipendenza dalla Russia, l’Europa si sposterebbe verso una dipendenza dalla Norvegia e la Polonia. La Polonia riceverà aiuti per 288 milioni di dollari dagli Stati Uniti, mentre al contempo blocca il flusso della condotta Yamal verso la Germania. Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha cercato di attribuire la colpa del sabotaggio ai russi.
Nel frattempo ha dichiarato all’inaugurazione della condotta Baltic: “Dichiaro con assoluta sicurezza che il periodo di dominazione russo nel campo del gas naturale, marcato da estorsione, minacce e ricatti, sta giungendo a un termine La condotta Baltic significa libertà a partire da oggi. Diventerà la condotta dell’indipendenza, della sicurezza e della pace”.
Gli operatori delle reti di gas naturale di Bulgaria, Romania, Ungheria e Slovacchia hanno proposto invece di rifornire l’Europa utilizzando gas proveniente dall’Azerbajian. Si tratta in realtà di gas russo rivenduto all’Europa al triplo del prezzo su cui, naturalmente, le nazioni intermediarie segnalate prima potranno guadagnare.
Le forniture dall’Algeria sono a rischio perché gli Stati Uniti han no avviato una procedura di sanzioni contro l’Algeria poiché quest’ultima ha acquistato armi dalla Russia.
Inoltre, a seguito delle sanzioni europee, è stata revocata la licenza concessa al gestore della condotta Turkish Stream che al momento non può più riversare gas nelle condotte del continente europeo.
Infine, mentre gli Stati Uniti e il Canada hanno dichiarato che potranno sopperire a parte del fabbisogno con gas naturale liquefatto spedito via mare, poco tempo fa avevano già dichiarato di avere poca disponbilità per l’esportazione.
L’ambasciata italiana a Mosca ha raccomandato agli italiani che si trovano in Russia di andarsene. Lo stesso è stato fatto dalla Lettonia, Romania, B ulgaria, Polonia Estonia e Stati Uniti. Nel frattempo il parlamento tedesco ha votato contro un aumento degli aiuti militari all’Ucraina, con 179 voti a favore e 476 contro.
Donald Trump si è offerto di negoziare un accordo di pace tra Russia e Ucraina. Su TruthSocial ha scritto: “Tutti parlano del grande uragano Ian che sta avvicinandosi rapidamente alla Florida, ed è giusto che sia così, ma forse c’è un evento persino più importante sul lungo termine, vale a dire il SABOTAGGIO delle condotte Nord Stream 1 e 2 che vengono dalla Russia, che avevo quando ero Presidente avevo portato all’attenzione del mondo spiegando quanto fossero un elemento di debolezza per la Germania e altre parti dell’Europa, e tutti si misero a ridere all’epoca, ma ora non ridono più. Questo sabotaggio potrebbe condurre a un’ulteriore escalation e alla guerra! La “leadership” statunitense dovrebbe mantenere la calma in merito al SABOTAGGIO delle condotte Nord Stream. Questo è un grande evento che non dovrebbe portare a una grande soluzione, non ancora. La catastrofe tra Russia e Ucraina non sarebbe mai successa, e sicuramente non sarebbe successa se io fossi stato presidente. Non peggiorate le cose con l’esplosione delle condotte. Siate strategici, siate intelligenti. Combinate un accordo negoziato ORA. Entrambi i fronti lo vogliono e ne hanno bisogno. C’è in ballo il mondo intero. Sono disponibile a coordinare un gruppo (di mediazione).
Secondo una recente inchiesta, circa il 60% degli americani sono favorevoli a trattative di pace immediate.
Nel video che segue, Jackson Hinkle ci propone una sua ricostruzione degli eventi che sembra collimare con precisione con il documento programmatico attribuito alla RAND Corporation di cui abbiamo parlato nei video 185 e 186.
Nel video Hinkle parla di DPR e di LPR riferendosi alle repubbliche indipendenti del Donetsk e del Lugansk che ora stanno confluendo all’interno della Federazione Russa a seguito del completamento di referendum che hanno visto la quasi totalità della popolazione, che in queste regioni parla russo ed è di origine russa, dare il proprio voto in tal senso.
Gazprom è la società russa che gestisce le condotte Nord Stream 1 e 2. Gonzalo Lira è invece un invece un autore indipendente cileno naturalizzato con la cittadinanza statunitense che vive a Kiev, in Ucraina. È stato arrestato dal servizio segreto ucraino il 15 aprile 2022 perr i suoi commenti contro il regime di Zelensky e poi rilasciato su pressione dell’opinione pubblica soprattutto cilena.
Si parla dell’Atlantic Council, un think tank americano con sede a Washington che opera sostanzialmente al servizio della NATO, e della rivista Foreign Policy, uno dei bracci informatici primari del Deep State americano di cui parliamo nel nostro speciale dedicato al Nuovo Ordine Mondiale.
[Jackson Hinkle]
Oggi ci sono state alcune notizie sconvolgenti che riguardano le esplosioni nei gasdotti russi Nord Stream 1 e Nord Stream 2. Dunque.
Inizialmente ho pensato che ci fossero un sacco di ipotesi folli. Tutti si chiedevano se fosse stata la Russia oppure l’Ucraina. Se fossero stati gli Stati Uniti. Chi avrebbe potuto essere? Bene, il mio pensiero iniziale è andato altrove. Non so voi cosa abbiate pensato, ma inizialmente mi sono focalizzato sull’ipotesi seguente. La mia stima iniziale si è poi rivelata sbagliata, ma avevo visto un titolo che mi aveva intrigato.
L’articolo diceva che era stato Boris Johnson, il quale, dopo aver servito come Primo Ministro, era andato in vacanza sul Baltico e aveva fatto un tuffo di pancia dal ponte più alto del suo yacht di cinque piani. Causando in tal modo una massiccia esplosione nei gasdotti Nord Stream 1 e 2. Ma mi sbagliavo. L’esplosione non è stata causata dalla sua spanciata. Ma questo non importa perché ora abbiamo più fatti e possiamo effettivamente decifrare ciò che è realmente accaduto a queste condutture. D’accordo. Direi di iniziare il servizio da qui, perché, naturalmente, nulla succede nel vuoto. Tutto è interconnesso.
È tutto collegato. Quindi diamo un’occhiata a questo articolo. è solo di pochi giorni fa. Dice che Putin stava considerando colloqui di pace con Kiev, secondo quanto riferito dal ministro degli esteri turco. Anche i sauditi dicevano cose simili e si sarebbero potenzialmente offerti come mediatori. I potenziali negoziati avrebbero dovuto tenere conto delle nuove condizioni, come dichiarato dal diplomatico di alto livello, che a sua volta aveva riportato le parole del presidente russo. Ora, quali sarebbero state queste nuove condizioni? Naturalmente, durante i negoziati, avrebbero tenuto conto dei referendum che si sono appena svolti a Kherson, Zaporiggia, LPR e DPR. Ok, quindi questo era all’ordine del giorno.
Era una cosa seria. Il presidente russo Vladimir Putin sta considerando di riprendere i colloqui con l’Ucraina, ha detto lunedì il ministro degli Esteri turco Mevlüt Çavuşoğlu. L’alto diplomatico ha fatto questi commenti durante una conferenza stampa a Tokyo, dove stava partecipando al funerale dell’ex primo ministro Shinzo Abe, assassinato in luglio. Questo è un funerale molto tardivo. È così che lo fanno in Giappone? Secondo Çavuşoğlu, Putin ha lanciato l’idea durante una conversazione con la sua controparte turca, Recep Erdoğan, al recente vertice della Shanghai Cooperation Organization, tenutasi a Samarcanda in Uzbekistan. Mi seguite?
Quindi, naturalmente, tali negoziati avrebbero tenuto conto dei nuovi fattori. Erano all’ordine del giorno. Era una cosa seria. Va bene? Ed è importante riconoscere tale fatto prima di entrare nel merito di quello che è successo nel Baltico. Perché dovete capire che qualsiasi tipo di potenziale negoziato di pace, in questo momento, includerebbe un negoziato che riguarda l’apertura dei rubinetti, la riaccensione delle turbine per le condutture Nord Stream 1 e Nord Stream 2. Mi seguite? Se non mi credete. ascoltate l’unico e inimitabile Aaron Mate, che ha sottolineato proprio questo fatto. Ecco cosa scrive: In risposta alla crisi energetica dell’Europa, Putin ha detto il 17 settembre che se l’Europa volesse risolvere il problema, potrebbe ignorare gli ordini ricevuti dagli Stati Uniti e aprire i due gasdotti Nord Stream.
Era il 17 settembre. Non è passato molto tempo da allora. è stato dieci giorni fa. Quindi dev’essere successo durante questa riunione in cui Putin ha parlato con Erdogan di ristabilire i negoziati. Quindi ha detto, se vogliono risolvere questo problema, possono ignorare gli ordini ed aprire il gasdotto Nord Stream 2. Basta premere il pulsante e tutto si metterà in moto. Questo è ciò che ha detto Putin. Quindi vi pare che abbia senso che poi Putin faccia esplodere i gasdotti Nord Stream 1 e 2? Direi di no. Voglio dire, se Putin volesse davvero fermare Nord Stream 1 e 2, nel modo più completo ed assoluto, cosa potrebbe fare? Non ha bisogno di distruggere l’infrastruttura in cui le imprese e gli investitori russi hanno versato miliardi di dollari e anni di lavoro. Poteva semplicemente chiudere il rubinetto. Non doveva far altro che chiudere le valvole.
E poteva farlo dalla Russia. Poteva farlo comodamente dalla sede di Gazprom. Non era necessario distruggere l’infrastruttura, anzi sarebbe stato antitetico allo scopo dichiarato dei negoziati di Putin, come si vede dalla stessa dichiarazione dei turchi. Avrebbe potuto usare l’infrastruttura come strumento per condurre ulteriori negoziati. Ma invece qualcuno l’ha fatta saltare con una bomba. Vediamo che cosa scrive Reuters dieci giorni fa. Putin dice all’Europa, se volete il gas, allora aprite Nord Stream 2. Il presidente Vladimir Putin venerdì ha negato che la Russia abbia qualcosa a che fare con la crisi energetica dell’Europa, dicendo che se l’Unione Europea vuole più gas, deve solo revocare le sanzioni che impediscono l’apertura del gasdotto Nord Stream 2.
Fondamentalmente, Putin ha detto: se avete necessità impellenti, se la vostra situazione è tanto difficile, basta togliere le sanzioni su Nord Stream 2 e ricevere 55 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Basta premere il pulsante e tutto si metterà in moto. Ma non è successo. Qualcuno ha fatto saltare le condutture. Chi avrebbe potuto fare una cosa del genere? Chi avrebbe potuto fare una cosa del genere? Beh, le mie fonti mi dicono che non è stato Boris Johnson, non è lui che ha fatto saltare le condutture tuffandosi di pancia dalla cima del suo yacht nel mezzo del Mar Baltico. Quindi questo ci porta ad alcune domande molto inquietanti. D’accordo. Potrebbe essere stata la Germania?
Dunque, la Germania potrebbe esserne stata informata. Ma la Germania potrebbe anche non averlo saputo, ma è molto improbabile che sia la Germania. Mi seguite? I tedeschi hanno già rifiutato il gas russo. Hanno già usato le sanzioni per tagliarsi fuori dal gas russo, al fine di mandare segnali di virtuosità con cui dichiarano di odiare la Russia, e di odiare il gas russo, o qualunque sia stata la loro motivazione. E poi dobbiamo chiederci se persino possiedano la tecnologia sottomarina necessaria per provocare qualcosa del genere. Non lo so. Per l’Ucraina emergono le stesse domande. Dispongono della tecnologia? Devono per forza mandare questo tipo di segnale? Se vogliono, possono semplicemente chiudere tutti i gasdotti ucraini. Ne hanno già chiuso la maggior parte, ma possono chiudere tutti i restanti gasdotti ucraini che fanno affluire gas russo in Europa. Sappiamo che ne hanno già chiuso la maggior parte. Ok, quindi probabilmente non sono loro. Potrebbe essere stata la Russia?
Abbiamo già spiegato perché sicuramente non è stata la Russia. Non hanno motivo di farlo. Al 100.000% chiunque stia dicendo che questa è stata un’operazione russa, sta coprendo quella che, in realtà, è stata la vera parte responsabile di aver commesso questo atto di terrore. A tutti gli effetti questo è stato davvero un attentato terroristico. Passiamo allo Zio Sam. Gli americani. Che cosa? Sono stati gli americani a farlo? Possibile che gli americani abbiano commesso un attacco sotto falsa bandiera per cercare d’istigare una guerra mondiale? Quando mai avrebbero fatto qualcosa del genere in passato? Non è che magari lo abbiano già fatto in passato? Santo cielo. D’accordo, prima di entrare nei dettagli, perché ce ne sono così tanti in cui immergersi, per quanto riguarda la tesi che probabilmente sia stata l’America, permettetemi di condividere con voi una storia. La stessa storia che il mitico e assolutamente unico e leggendario Gonzalo Lira ha condiviso oggi con il suo pubblico, me compreso, sul suo canale Youtube, esaminando in dettaglio proprio questo argomento. Praticamente, ho visto il suo video proprio quando mi sono svegliato, e immediatamente ho avuto l’idea che fosse corretto al 100%, totalmente accurato.
Per capire i motivi alla base del perché lo avrebbero fatto, parleremo dei dettagli che sostengono la tesi sul come lo abbiano fatto e che tendono a confermare che siano stati proprio loro. Ma prima bisogna capire perché lo avrebbero fatto. E ci ricolleghiamo a quella storia che vi ho appena mostrato sui negoziati che stavano cominciando. Circolano voci secondo cui Olaf Sholz e alcuni funzionari e ufficiali militari ucraini e tedeschi fossero in trattative con funzionari e ufficiali militari russi e personale politico di più alto livello per condurre negoziati. La notizia è stata confermata dai turchi e anche dai sauditi. Quindi quale potrebbe essere stata in questo caso la motivazione degli Stati Uniti? Beh, siamo onesti. Sappiamo che gli Stati Uniti e il Regno Unito vogliono continuare questa guerra in Ucraina il più a lungo possibile.
Hanno due ragioni per farlo. In primo luogo, pensano che questo stia destabilizzando e danneggiando la Russia. In secondo luogo, se la Russia non è in guerra con l’Ucraina e le sanzioni non proseguono, e Putin non sta più utilizzando l’energia come arma di ricatto, perché ipoteticamente, la guerra sarebbe finita, allora con chi devono prendersela i civili, i cittadini negli Stati Uniti e nel Regno Unito? Chi dovranno incolpare delle crisi energetiche che colpiranno tutti questi paesi nel prossimo inverno, e delle crisi economiche che si svilupperanno a seguito di tali crisi energetiche. Se la guerra finisse, non sarebbero più in grado d’incolpare Putin, quindi daranno la colpa ai loro stessi governi e cominceranno le proteste nelle strade. I paesi occidentali verranno destabilizzati. Lo capite, non è vero? Permettetemi di condividere con voi una storia che Gonzalo Lira ha condiviso nel suo video di oggi, mentre ha analizzato la situazione.
Nel 1519, Cortez arrivò nel Nuovo Mondo con 600 uomini. All’arrivo, distrusse le sue navi e tutte le navi dei suoi uomini. Perché avrebbe dovuto fare una cosa del genere? La risposta è abbastanza chiara. Ha fatto capire ai suoi 600 uomini che non sarebbero potuti tornare indietro. Avrebbero dovuto conquistare questo nuovo mondo, e le persone che ci vivevano. Non sarebbero potuti tornare indietro. Non sarebbero tornati indietro. Dovevano vincere o perire nel tentativo.
Se capite questa storia allora comprendete anche il motivo per cui gli Stati Uniti avrebbero appena fatto saltare in aria i gasdotti Nord Stream, che rappresentavano l’ancora di salvezza per l’Europa. Mi seguite? Ora mi è abbastanza chiaro cosa sta succedendo in questo momento. Nord Stream 1 e Nord Stream 2 erano le principali ancore di salvezza a cui l’Europa avrebbe potuto potenzialmente aggrapparsi durante un negoziato con la Russia, abbandonando le sanzioni, ponendo fine a questa guerra per procura, e implorando e supplicando la Russia di ripristinare il flusso di gas nei gasdotti. Mi seguite? Ho detto questo non so quante volte durante le mie trasmissioni in diretta e ho detto che se avessero corretto la rotta facendo queste cose, gli europei avrebbero potuto ricevere gas attraverso Nord Stream 1 e Nord Stream 2.
Probabilmente non attraverso i gasdotti ucraini, di cui l’Ucraina ha il controllo, ma sicuramente attraverso i gasdotti Nord Stream, e avrebbero potuto evitare la crisi. Avrebbero scongiurato una crisi catastrofica, un vero e proprio collasso della civiltà. Ma ora non possono più farlo. Visto che le condotte sono esplose, Non si può seguire la strada dei negoziati in presenza di un attacco terroristico alle condotte, che potranno essere riparate solo nell’arco di mesi, se non addirittura anni, sempre che provino a ripararle. Non c’è speranza di negoziare con Putin per ripristinare Nord Stream 1 e 2, così da lanciare quell’àncora di salvezza per il vostro paese.
Va bene. Nelle ultime settimane, abbiamo visto innumerevoli proteste in tutta Europa, e in particolare in Germania, nel ventre della bestia. In queste proteste la gente chiedeva di riaprire il gasdotto Nord Stream 2. Prima di questo attacco terroristico, l’unica cosa che impediva il flusso attraverso il gasdotto era un blocco normativo posto a febbraio dal cancelliere tedesco Sholz per volere degli Stati Uniti. Anche durante la giornata di oggi, in Germania sono scoppiate proteste in cui si chiedeva l’apertura del gasdotto. Il tempismo è semplicemente incredibile. Mi seguite?
Il tempismo in questa situazione è semplicemente incredibile. In tutta la Germania le proteste si stavano moltiplicando. La gente voleva che Nord Stream 2 venisse aperto. Per le strade gridavano: Nord Stream 2, Nord Stream 2. Mi seguite? Olaf Sholz e Ursula von der Leyen si svegliavano letteralmente ogni mattina per gustare il loro cocktail mimosa, mentre sotto le finestre sentivano un gruppo di plebei che chiedevano a gran voce l’apertura di Nord Stream 2. Una situazione per loro incresciosa. Non è così che vogliono vivere le loro vite.
Non è così che vogliono governare il loro paese. Perciò procediamo con un esame approfondito della situazione e cominciamo dalla Germania. È vantaggioso per la leadership tedesca far implodere l’intero sistema di condotte? Sì, lo è. Far implodere l’intera infrastruttura? Sì, per loro è vantaggioso che ciò accada. Con questo sto forse dicendo che ne fossero a conoscenza? Sto dicendo che ne erano stati avvertiti? Lo vedremo tra un secondo, perché la risposta è sì. Ma se anche ipoteticamente non fossero stati avvertiti, sarebbe stata comunque una gradita sorpresa per la leadership tedesca? Sì, per loro sarebbe stata una sorpresa gradita. Il motivo è abbastanza semplice. Possono continuare questa guerra in questa condizione di crisi, mantenendo le sanzioni e la crisi energetica, e non devono sottoporsi allo scrutinio del loro stesso popolo per non aver aperto Nord Stream 1 e Nord Stream 2 quando avrebbero potuto. Possono dire semplicemente: ci dispiace, ma sono esplosi. Non sappiamo chi sia stato, ma sono esplosi. Che disdetta. Ma noi comunque sappiamo che sono stati avvertiti. Quindi iniziamo a vedere le varie fasi di questa situazione. Prima di tutto, andiamo a vedere che cosa il pezzo grosso a da dirci sulla situazione. Pronti? Mimi ha pubblicato questo messaggio su Twitter. Biden ammette che dietro il sabotaggio del Nord Stream 1 ci sono gli Stati Uniti. Questo era prima che iniziasse la guerra in Ucraina. Ascoltate che cosa aveva da dire.
[Joe Biden]
Permettetemi di rispondere innanzi tutto a questa prima domanda. Se la Russia finisse per invadere, il che significa che i suoi carri armati o le sue truppe attraversassero il confine dell’Ucraina, di nuovo. Allora la condotta Nord Stream 2 cesserà di esistere. Noi vi porremo fine.
[Giornalista tedesca]
In che modo lo farete, esattamente? Visto che il progetto si trova sotto il controllo della Germania,
[Joe Biden]
Le prometto che saremo in grado di farlo.
[Jackson Hinkle]
Biden dice: Permettetemi di rispondere innanzi tutto a questa prima domanda. Le prometto che saremo in grado di farlo. Chiuse virgolette. Con un grande sorriso sul viso. Come sarete in grado di farlo visto che la Germania è un paese sovrano e voi non la controllate, e non siete una forza di polizia globale. Non si può semplicemente andare in giro a impegnarsi sulla chiusura delle forniture energetiche di un altro paese sovrano, non è vero?
Ma Biden dice che hanno dei modi, hanno sistemi per fare in modo che ciò accada. Mi seguite? Possono spazzare via la conduttura. Hanno modi per farlo. Se la Russia invadesse di nuovo l’Ucraina con i propri carri armati, il gasdotto Nord Stream 2 cesserebbe di esistere.
Inoltre sappiamo che la Germania è stata avvertita dagli Stati Uniti. La rivista tedesca Der Spiegel riferisce che la CIA ha avvertito il governo tedesco di un imminente attacco al gasdotto Nord Stream. Quindi la CIA ha messo in guardia il governo tedesco, dicendo che ci sarebbe stato un attacco ai gasdotti nel Mar Baltico. Non mi dire. Come avrebbe potuto saperlo la CIA? Proprio come degli indovini. Sono dei geni. Possono vedere il futuro. Questo è incredibile. Oh mio Dio. Questo è davvero eccezionale. Diamo un’occhiata a questo articolo.
Ci sono segnali crescenti di un attacco pianificato ai due gasdotti Nord Stream. In base alle informazioni raccolte dallo Spiegel, ci sono già segnali premonitori in tal senso che vengono dagli Stati Uniti. Va bene, quindi gli Stati Uniti hanno avvertito la Germania dell’attentato. Non so proprio immaginare come abbiano potuto saperlo. Come avrebbero potuto? Non so come, ma in qualche modo lo sapevano. Forse dovremmo dare un’occhiata a ciò che altri funzionari europei stanno dicendo al riguardo, perché c’è un parlamentare che al momento rappresenta la Polonia. In passato è stato anche un politico di alto livello in Polonia per un certo tempo, dove ha coperto la carica di ministro della difesa. È stato anche ministro degli affari esteri in Polonia, ed ora è membro del Parlamento europeo in rappresentanza della Polonia. E si chiama Radek Sikorski. Vediamo che cosa ha detto. Ha un account verificato su Twitter e ha pubblicato un messaggio che, secondo le mie stime, è stato visto in tutto il mondo.
Ha pubblicato un tweet che, come vedete, contiene la foto del gasdotto Nord Stream 2 che esplode, si tratta di un’esplosione subacquea. E come commento scrive: Grazie USA. Ora, cosa potrebbe volerci dire Radek Sikorski? Il membro del parlamento europeo che rappresenta la Polonia, un paese profondamente russofobico. Cosa potrebbe intendere quando dice, grazie USA, e pubblica una foto dell’esplosione del gasdotto Nord Stream? Qualcuno sa dirmi a che cosa potrebbe alludere? C’è qualcuno nella chat che può illuminarmi su ciò che Radek vuole farci capire pubblicando questo messaggio? Di cosa potrebbe voler ringraziare il governo degli Stati Uniti? Qualche ipotesi? Dopo aver visto questo messaggio, l’ipotesi che ho maturato personalmente è che Radek Sikorski odia la Russia e pensa che questo si tradurrà in un impatto negativo per i russi.
Ora, ciò che emerge da questo tweet è che Radek Sikorski è uno che non sa tenere la bocca chiusa, e dice a voce alta quello che tutti gli altri sanno, ma non vogliono dire. Posso garantirvi che, dopo questo tweet, il signor Sikorski non riceverà più inviti per le feste di Natale di quest’anno. Il signor Sikorski non sarà più il benvenuto alle feste dell’Atlantic Council. Sfortunatamente si è lasciato scappare qualcosa che avrebbe dovuto tenere per sé. E non ha nemmeno letto il promemoria inviato al suo indirizzo e-mail privato che si trova sul suo server segreto, su cui c’era scritto: confidenziale, cazzo, non azzardarti a pubblicare messaggi su questa faccenda che siano visibili al resto del mondo. Lui invece ha continuato imperterrito sulla sua strada pubblicando altri messaggi. Infatti ha scritto: “A proposito, non c’è carenza di capacità di gasdotto per portare il gas dalla Russia all’Europa occidentale, compresa la Germania. L’unica logica del Nord Stream era che Putin fosse in grado di ricattare o fare la guerra all’Europa orientale impunemente”.
Quindi, anziché dire, scusate. non intendevo dire che siano stati gli Stati Uniti. Piuttosto che cancellare il tweet, piuttosto che fare qualcosa del genere, Radek ci dice che, in fondo, la Russia stava usando questo gasdotto contro l’Europa, perciò, ovviamente, dovremmo ringraziare gli Stati Uniti. E ci fa intendere che se noi non riusciamo a capirlo, lui ce lo deve spiegare. Caro signor Sikorski, il problema che le persone hanno con il tuo tweet, è che stai semplicemente ammettendo che gli Stati Uniti hanno, in sostanza, violato l’articolo cinque del trattato NATO, e che non è stata la Russia a compiere l’attentato. Sono stati gli Stati Uniti a farlo, il che mette tutti gli altri membri della NATO in una posizione precaria. Invaderanno Washington? La Germania invierà i suoi carri armati nell’Ohio? Che cosa faranno adesso? Sono sicuro che questo li metta in una gran brutta posizione. La Polonia invierà la sua artiglieria aerea su Manhattan? Cosa sta succedendo qui? Non lo so. Quindi ho risposto al suo tweet. E gli ho chiesto, per che cosa dovremmo ringraziare gli Stati Uniti? Dovrei ringraziarli, che so, per aver dichiarato guerra ai popoli d’Europa? Perché è questo ciò che effettivamente hanno fatto, con l’attentato a questi gasdotti.
Ma devo anche menzionare che Radek non è nuovo a queste cose. Potete guardare la sua scheda su Wikipedia. Proprio qui dice che Radek è stato elencato tra i primi 100 pensatori globali nel 2012 dalla rivista Foreign Policy per, virgolette, dire la verità anche quando non è diplomatica, Il che significa che non sa tenere la bocca chiusa. Questa è una sua qualità reale, per la quale ha vinto un premio dalla rivista Foreign Policy. Max Blumenthal ha scritto quanto segue: “Il marito polacco di Anne Applebaun, la neoconservatrice legata all’amministrazione Biden e confidente di Hillary Clinton, celebra l’attacco sul Nord Stream quale atto terroristico compiuto dagli Stati Uniti che condannerà milioni di europei a un inverno gelido”.
E, giustamente, Anne Applebaum è la famigerata redattrice interna della rivista The Atlantic. Sì, sì, è proprio lei. Nel caso ve lo steste domandando, è proprio la stessa Anne Applebaum. Il sito Zerohedge ha twittato quanto segue: Per quanto riguarda il gasdotto Nord Stream, i sismologi dell’università svedese di Uppsala dicono: siamo molto certi che si sia trattato di esplosioni. Questo non è stato un terremoto, non è stata una frana. Non è stato il Capitano Nemo a rosicchiare i bordi del gasdotto Nord Stream, togliendo un pezzetto alla volta l’acciaio con cui è stato costruito questo magnifico gasdotto. No, gli esperti ci dicono che la seconda esplosione e quella più forte corrisponde a più di 100 chili di dinamite. Ora, questo è pazzesco. Chi potrebbe avere 100 chili di dinamite? Non lo so.
Serve una squadra di demolizioni navali subacquee. Chi ne possiede una? Chi ce l’ha? Qualcuno vuole indovinare chi ce l’ha?
Andiamo a vedere. AZmilitary1, su Twitter, ha condiviso con il mondo queste informazioni incredibili. Giorni fa, nel Mar Baltico, c’èra un gruppo di navi della marina statunitense mandato in esplorazione e guidato dalla nave d’assalto anfibia universale USS Kearsarge. Cosa avranno potuto fare nel Mar Baltico? Si sono chiesti Ursula Von der Leyen e Olaf Sholz. E gli americani hanno anche avvertito lo Spiegel dell’attacco imminente a Nord Stream 1 e 2. Cosa stavano facendo nel Mar Baltico. Non è possibile che stessero violando l’articolo cinque del trattato NATO. Ma la USS Kearsarge non si è limitata a trovarsi nel Mar Baltico. Era a circa 30 km dal luogo del presunto sabotaggio sul gasdotto Nordstream 1 e a soli 50 km dai detriti del gasdotto Nordstream 2.
Oh, mio Dio. Il 2 settembre vediamo alcune interessanti manovre eseguite da un elicottero americano con codice identificativo FFAB123 . Di cui si è presunta l’appartenenza alle forze di aviazione abbinate alla USS Kearsarge. E oggi abbiamo cercato altri dettagli. D’accordo, quindi cosa ci mostra questo? Ci mostra che c’era qualche attività sospetta, da parte degli Stati Uniti, in corso in questa regione del Mar Baltico dove i gasdotti Nord Stream 1 e 2 sono appena esplosi. Dobbiamo anche ricordarci che gli specialisti di esplosioni subacquee statunitensi della sesta flotta stavano già effettivamente esaminando la situazione in quest’area nel mese di giugno. Leggiamo il titolo: “a: Un’operazione di sperimentazione condotta al largo dell’isola di Bornholm, in Danimarca”. Scusate se è poco. Ecco un altro titolo al riguardo: “Un’opportunità perfetta per la ricerca e la posa di nuove tecnologie”.
La sperimentazione è stata condotta al largo della costa dell’isola di Bornholm, in Danimarca, con la partecipazione del Naval Information Warfare Center, del Pacific Naval Undersea Warfare Center, del Mine War Readiness and Effectiveness di Newport, il tutto sotto la direzione della task force 68 della sesta flotta degli Stati Uniti. Va bene, la sesta flotta statunitense ha fatto una partnership con i centri di ricerca bellica della flotta degli Stati Uniti per portare nel Mar Baltico gli ultimi progressi nella tecnologia di caccia alle mine con veicoli sottomarini senza equipaggio, per dimostrare l’efficacia del veicolo in scenari operativi.
Ecco fatto. Quindi se non fosse già chiaro chi sia responsabile di questo attentato, immergiamoci un po’ più a fondo nel perché questo stia accadendo. Voglio proporvi una serie di tweet di Philip Pilkington che spiegano gli obiettivi di deindustrializzazione che gli Stati Uniti potrebbero avere, al fine di compiere un’azione come questa. Ora che i gasdotti Nord Stream sono spariti, vale la pena di considerare il fatto che l’Europa affronterà una deindustrializzazione provocata da prezzi dell’energia permanentemente elevati. La produzione europea non sarà quindi più economicamente sostenibile. Il costo dell’energia, che rappresenta uno dei fattori chiave nella produzione, sarà ovviamente troppo alto per realizzare prodotti competitivi. Sarà semplicemente più economico acquistarli altrove. C’è una buona probabilità che parte di questa produzione si sposti in America, ma solo a brevissimo termine, perché gli investimenti nella produzione creano domanda di prodotti manifatturieri. L’industria manifatturiera crea posti di lavoro in Europa, i lavoratori acquistano i prodotti.
Senza posti di lavoro nel settore manifatturiero, gli europei avranno molto meno potere d’acquisto. Se parte della produzione si spostasse in America, sarà un beneficio di breve durata. L’America si renderà presto conto che gran parte del suo mercato di esportazione è crollato. Notiamo che l’Unione Europea costituisce circa il 10% delle esportazioni dagli Stati Uniti. Poi ci sono le importazioni. L’America continuerà ad acquistare alcuni prodotti europei, ma saranno enormemente più costosi a causa dei maggiori costi energetici. Gli Stati Uniti cercheranno di portare a casa propria una parte di questa produzione, ma hanno numerosi vincoli, tra cui la scarsità di manodopera qualificata, la carenza delle infrastrutture, e altro ancora. è improbabile che gli autisti americani di Uber prendano il posto degli operai specializzati europei. Schiacciare la produzione europea crea semplicemente un buco nero in Europa.
Questo buco nero risucchierà tutto ciò che lo circonda mentre l’attività economica intorno ai suoi bordi si prosciugherà. Anche l’Europa dovrà rispondere chiudendo le esportazioni per cercare di rilanciare la propria industria non più competitiva. Fondamentalmente, l’unica strategia per l’Europa sarà di chiudersi su se stessa e imporre ai propri residenti i propri prodotti, che saranno più costosi. Ciò sarà probabilmente accompagnato da frettolose politiche d’investimento energetico che si tradurranno in un ulteriore caos economico per l’Occidente.
Tutto questo è fondamentalmente una ripetizione di ciò che è accaduto negli anni 1920. Ha provocato la Grande Depressione, ma questa volta solo l’Occidente sprofonderà nella depressione. Le nazioni della nuova alleanza BRICS Plus stanno costruendo un blocco economico separato che continuerà a crescere mentre l’Occidente avvizzirà. La guerra energetica europea passerà probabilmente alla storia, insieme al Trattato di Versailles e alle guerre commerciali degli anni 1930, come uno dei più grandi errori di politica economica della storia. E infine, un’altra cosa. Quando Trump fu eletto su una piattaforma di protezionismo più mite, molti ci misero giustamente in guardia su quanto accaduto negli Anni Trenta.
Ora quelle stesse persone sembrano sostenere queste politiche copiate dagli Anni Venti e Trenta. Ironico che stia succedendo in questo momento. C’è qualcuno che può argomentare contro ciò che ho appena proposto? Qualche troll razionale e non legato alla NATO che possa contestare quanto appena visto? È innegabile che gli Stati Uniti, a partire dal 1 settembre, abbiano svolto un ruolo piuttosto massiccio, che avessero informazioni importanti sul fatto che stesse per accadere, e che sembra stessero preparandosi al verificarsi di esplosioni sottomarine nella regione del Mar Baltico, a pochi chilometri di distanza dall’attentato.
Voglio dire, andiamo, pensano davvero che siamo così stupidi? Per me è abbastanza chiaro che gli Stati Uniti siano responsabili di questo attentato. Sono curioso di sentire i vostri pensieri. Fatemi sapere nella chat dal vivo e nella sezione commenti. Sono curioso di sentirli. Ma permettetemi di essere abbastanza franco con tutti voi. Questo è l’evento più importante che abbiamo visto da quando è iniziata la guerra in Ucraina.
Questo attentato, al 100.000%, cambia tutto, rispetto a quanto abbiamo visto accadere sinora nella guerra in Ucraina. E non fa che garantire il collasso dell’Europa. L’Europa non avrà più energia quest’inverno. Lo garantisco al 1000%. Non c’è possibilità di fraintendere ciò che gli Stati Uniti stanno cercando di fare in questo momento. Stanno spingendo un’agenda malthusiana di riduzione della popolazione, di decrescita e di deindustrializzazione, e ci dimostrano che stanno avendo un discreto successo nel farlo. L’Europa sta per crollare.
Solo diverse settimane fa, prima dell’attentato, l’Associated Press ha riferito che, in quel momento, Nord Stream 1 stava erogando solo il 20% della propria capienza. Hanno proseguito dicendo che, anche senza ulteriori riduzioni del flusso di gas nel gasdotto Nord Stream 1, oppure nei gasdotti ucraini, oppure negli altri vari gasdotti che confluiscono in Europa dalla Russia, anche ammettendo che tutti gli Stati membri accettassero una riduzione del 15% dell’afflusso di gas e perseguissero davvero tale politica con efficacia, l’Europa non avrà più gas a partire da marzo.
Da allora, abbiamo visto il Nord Stream 1 scendere a 0% della capacità nel flusso di gas. Abbiamo visto il Nord Stream 1 e 2 esplodere. E già sappiamo anche che gli stati membri dell’Unione Europea non sono d’accordo nell’adottare questa riduzione del 15% nel consumo di gas e di elettricità. Stanno già dicendo che non lo faranno. Sappiamo che non saranno in grado di farlo. Sappiamo che ciò che sta per accadere nell’Unione Europea è il completo collasso del blocco economico nel modo più poetico che si possa immaginare. Si sono sanzionati da soli, e hanno compiuto questi atti incredibilmente, incredibilmente pericolosi.
Hanno innescato da soli una spirale di crisi economica che porterà a un collasso senza precedenti, e che forse non vedremo mai più nella storia. Questa è la portata della crisi in arrivo, secondo la mia opinione. E ciò che è appena avvenuto oggi conferma che non c’è via di uscita, non c’è nessuna correzione di rotta che l’Europa possa adottare. E andando avanti, non c’è nulla che possano fare per fermare ciò che sta accadendo. Non c’è nulla che possano modificare al fine di alterare il percorso che stanno percorrendo. L’ultima cosa che dirò su questo argomento è che i leader europei sono felici. E mi chiederete, Jackson, perché i leader europei dovrebbero essere felici? I leader d’Europa sono felici perché ora, quando sentiranno il ronzio nelle loro orecchie, quando nelle orecchie di Olaf Sholz echeggeranno le grida del popolo tedesco che scende in strada per protestare a gran voce, e questo succederà in tutta Europa, non solo in Germania, i leader sapranno che non c’è nulla che possano fare per scongiurare ulteriormente la crisi, verso cui hanno già lanciato in picchiata i rispettivi paesi.
Il popolo tedesco, il popolo di tutte le altre nazioni europee, non sarà più in grado di guardare in faccia i propri politici e premere affinché riaprano Nord Stream 2. Ieri, in Germania, ci sono state massicce proteste per chiedere l’apertura di Nord Stream 2. La gente non sarà più in grado di avanzare queste richieste perché i gasdotti sono esplosi e ci vorranno mesi, se non anni, per ripararli, sempre che decidano di farlo. Questo è stato un attentato terroristico, un atto di sabotaggio. È stato commesso dagli Stati Uniti. Sappiamo che la CIA ne era a conoscenza. E non so nemmeno cosa dire. Non so dove ci porterà tutto questo.
Tutto quello che so è che questo cambia tutto.
Le informazioni contenute in questo video tendono a convalidare la validità del rapporto attribuito alla RAND Corporation di cui abbiamo parlato nei video 185 e 186. Vediamo un coinvolgimento degli Stati Uniti come pure della Polonia che sta inseguendo un obiettivo molto rischioso. Due personaggi emergono in particolare: Radek Sikorski e la moglie Anne Applebaum.
Radek (Radoslaw) Sikorski ha cominciato la sua attività politica da giovane come leader studentesco del movimento sindacale Solidarnosc, notoriamente finanziato dalla CIA mediante l’operazione QRHELPFUL che contribuì in modo determinante allo sviluppo di una campagna di guerra mediatica contro l’Unione sovietica. Secondo quanto pubblicato dal sito di The Institute of World Politics, un istituto di formazione post-universitaria americano che si dedica alla formazione delle nuove leve del Deep State americano, le macchine da stampa per condurre tale campagna furono acquistate personalmente Owen Smith, il genero di Bill Casey che all’epoca era il direttore della CIA sotto Ronald Regan e che aveva un legame personale con la Polonia. Le costose macchine vennero quindi consegnate al Vaticano che le fece entrare in Polonia attraverso canali clandestini. Infatti, secondo quanto affermato da The Institute of World Politics, il direttore della CIA Bill Casey aveva instaurato anche una relazione personale e informale con papa Giovanni Paolo II che lo aiutava a mantenersi aggiornato sulla situazione in Polonia.
La CIA forniva denaro per stampare quotidiani, per organizzare trasmissioni radiofoniche e per condurre altre operazioni mediatiche su vasta scala per demolire l’immagine dell’Unione Sovietica in Polonia e altrove.
Non meraviglia quindi che Radek Sikorski sia diventato in seguito un giornalista e si sia trasferito in Gran Bretagna dove ha studiato ad Oxford diventando anche membro dell’esclusivo Bullindon Club di cui ha fatto parte anche Boris Jonhson.
Nel 1986 è andato in Afghanistan come giornalista durante la guerra dei Mujahideen, finanziati dalla CIA, contro le truppe sovietiche e il governo filo-sovietico. Sikorski si è anche unito ai Mujahideen nel combattimento contro i russi. Divenne corrispondente della rivista americana National Review. Lo troviamo poi in Angola nel 1989 e infine dal 1988 al 1992 è stato il rappresentante europeo della News Corporation di Robert Murdoch.
Nel 1992 è diventato vice-Ministro della Difesa in Polonia dove partecipò in modo determinante all’ingresso della Polonia nella NATO. Dal 1998 al 2001 è stato vice-ministro degli Esteri polacco e cominciò una campagna per eliminare la frase “campi di concentramento polacchi” dai media occidentali, riferendosi ai campi di concentramento nazisti di a ed altri dove vennero uccisi tre milioni di ebrei polacchi, 2,5 milioni di civili e soldati polacchi che non erano ebrei e un milione di ebrei non-polacchi. I campi di sterminio erano gestiti dai nazisti con l’aiuto di ausiliari ucraini e lituani.
Questa attività di revisionismo storico, che punta a sminuire la responsabilità della Polonia nell’olocausto, si è quindi espansa sotto forma di specifiche leggi in Polonia.
Come premio, Sikorski è stato portato a Washington dove dal 2002 al 2005 ha lavorato per l’American Enterprise Institute, un think tank dei neoconservatori americani dove è anche diventato direttore esecutivo della New National Atlantic Initiative che promuove gli interessi della NATO in Europa e la sua espansione verso le nazioni dell’Europa dell’Est.
Nel 2005 è tornato in Polonia dove è stato eletto senatore per poi diventare Ministro della Difesa dove ha organizzato un sistema per la gestione elettronica dei bandi di gara della difesa per sveltire l’approvvigionamento di armi, ma si dimise nel 2007 per discrepanze con il capo dell’intelligence militare polacca alla vigilia della partecipazione delle truppe polacche nella guerra in Afghanistan.
E’ stato ministro degli esteri polacco dal 2007 al 2008 dove coordinato con gli Stati Uniti la creazione di una base missilistica americana in Polonia. Nel giugno 2014 una rivista polacca pubblicò il contenuto di una conversazione privata di Sikorski con l’allora ministro delle finanze polacco. Ecco il testo: “L’alleanza polacco americana è priva di alcun valore. È persino nociva perché crea un falso senso si sicurezza per la Polonia. Creeremo antagonismo nei confronti della Russia e della Germania, e loro penseranno che sia tutto a posto perché crederanno che abbiamo fatto un pompino agli americani. Che perdenti. Totali perdenti.”
Nel febbraio 2014 fu mandato a Kiev per svolgere un ruolo chiave durante il colpo di stato del Maidan. Nel maggio di quell’anno, Sikorski etichettò i ribelli ucraini del Donbass come terroristi e chiese l’imposizione di sanzioni sulla Russia. Come premio, nel settembre 2014 fu nominato a, vale a dire di presidente della camera bassa del parlamento della Polonia.
Nel 2015 fu nominato statista di rilievo nel Brzezinski Institute on Geostrategy di Washington, l’istituto Brzezinski di geostrategia creato per portare avanti il pensiero della seconda versione di Nuovo Ordine Mondiale elaborata da Zbigniew Brzezinski di cui parliamo nella sezione Nuovo Ordine Mondiale e che ha un’importanza critica in questo particolare momento storico.
Nel 2019, Sikorski è andato al parlamento europeo come capo della delegazione per la relazioni tra Europa e Stati Uniti.
Vediamo quindi che è un personaggio che è stato legato al deep state americano e alla NATO per tutta la sua vita e quindi dovrebbe essere ben informato su quel che accade. Inoltre nutre un odio personale nei confronti dei russi e vuole la creazione di conflitto che coinvolga la Germania e la Russia per maggior gloria della Polonia. Dispone anche di un enorme elenco di onoreficenze concesse da Francia, Lituania, Ucraina, Georgia, Estonia e altre nazioni europee.
La moglie Anne Applebaum è una giornalista che ha lavorato per varie testate europee e ha vinto il premio Pulitzer pewr ul libro scritto sul sistema dei gulag nell’Unione Sovietica. Nata a Washington, ha studiato alla London School of Economics e a Oxford. Come si dice nel video è una confidente di Hillary Clinton e fa parte dello staff della rivista The Atlantic, il braccio propagandistico della NATO, dove è stata nominata tra i primi 50 pensatori dell’era del COVID. Ha sempre pubblicato materiale contro la Russia ed è stata tra le prime a dare vita alla falsa propaganda secondo cui Donald Trump aveva vinto le elezioni grazie ai russi. La vediamo impegnata nel team editoriale del Washington Post dove lavora per etichettare come terroristi di destra tutti coloro che sostengono Donald Trump, è membra del Council of Foreign Relations, una delle organizzazioni primarie del Nuovo Ordine Mondiale. Nel 2013 è diventata cittadina polacca. Anche lei ha una sfilza infinita di premi consegnati per il suo lavoro di propaganda pseudo-giornalistica.
Sikorski e Applebaum sono chiaramente sotto la protezione di Hillary Clinton e ci mostrano che Hillary Clinton ha molta più influena sulla Casa Bianca di quanto ne abbia probabilmente Joe Biden e che sta preparandosi a ricandidarsi come alternativa a Biden nel 2014.
Quello che sta succedendo oggi sarebbe successo molto prima e molto peggio se Trump non avesse vinto in modo inaspettatom nel 2016. La battaglia che si profila quindi pare di nuovo tra Donald Trump e Hillary Clinton.
Roberto Mazzoni
https://powerbase.info/index.php/Radek_Sikorski
https://www.iwp.edu/articles/2019/03/17/the-cia-and-solidarity/