Complotto contro Trump – parte 2 – MN #290 – nuvole di guerra

Siamo insieme alla ricerca della verità, in questo caso particolare della verità sulla guerra in Ucraina e sulla possibilità di una sua espansione in una guerra più vasta e che coinvolga il continente europeo, quindi che esca dai confini dell’Ucraina, propriamente detta. Questo video è un po’ particolare perché è il seguito di un video iniziato con un’intervista a Robert Barnes che descriveva l’attentato a Trump e cosa c’era dietro, più un’intervista al Vaso di Pandora che dava un po’ un quadro politico complessivo e quelle che potevano essere le trasformazioni dopo tale attentato e in questo video particolare voglio fare un aggiornamento sugli eventi che si sono susseguiti subito dopo l’intervista e che ci danno una conferma di quello che ho detto durante l’intervista e una prospettiva più ampia di quello che succederà.

Credo che troverete più semplice capire le cose dopo la breve serie di video storici che abbiamo fatto sull’impero britannico e sulla sua evoluzione, su chi sono i conservatori e sul fatto che l’attuale guerra in Ucraina è sostanzialmente una prosecuzione di una vecchia guerra, la guerra di Crimea in particolare, che i britannici avevano iniziato il secolo scorso e che fa parte di un progetto geopolitico sposato di britannici e descritto da Mackinder, uno degli autori più importanti, un politico, un aristocratico britannico che è anche considerato uno dei padri, se non proprio il padre, della geopolitica che ha scritto due testi molto importanti in questo senso e vi rimando ai video precedenti per capire di cosa sto parlando perché credo che siano importanti per avere uno spessore, che facciano vedere il collegamento tra Germania, tutte le varie forme di pseudoscienza e di ideologie che sono emerse dalla Germania, il collegamento della Germania con la Gran Bretagna e gli Stati Uniti e di come oggi, in buona sostanza, vediamo una prosecuzione di quel progetto sotto altre forme e credo che leggendolo in questa ottica diventi anche più semplice comprendere gli eventi di oggi. Cosa è successo ultimamente?

Beh innanzitutto è emerso che in effetti Joe Biden, che è ancora presidente benché ormai sia quasi invisibile, ha già approvato l’uso di razze a lunga gittata all’interno del territorio russo propriamente detto, quindi gli ucraini potranno sparare razze a lunga gittata per colpire obiettivi interni che si trovano molto all’interno del territorio russo, tuttavia non potranno usare missili americani, quindi per il momento il Pentagono sta ancora ponendo forte resistenza all’uso di missili prodotti negli Stati Uniti e lanciati a questo punto da militari statunitensi e che non vengano utilizzati in Ucraina propriamente detta, nei territori occupati dai russi quindi compresa la Crimea che gli ucraini rivendicano come propri, oltre che nei territori russi, originariamente russi, che si trovano subito adiacenti rispetto alla linea di contatto tra gli eserciti, quindi rispetto alla linea del fronte.

Gli americani non hanno ancora autorizzato, nonostante l’autorizzazione di Biden a compiere attacchi interni, non hanno autorizzato al Pentagono l’uso di missili di lunga gittata in Russia, propriamente detta in Russia all’interno del continente euroasiatico, quindi molto lontano dal territorio ucraino. Questo perché naturalmente le persone del Pentagono se ne danno conto che un’escalation di quel tipo porterebbe a un confronto diretto tra Russia e Stati Uniti e quindi potenzialmente a un conflitto nucleare. Nel caso dei russi hanno detto chiaramente, anzi Putin per la precisione ha detto chiaramente e ha anche pubblicato questo discorso sul sito del Cremlino, che l’autorizzazione di qualsiasi tipo di razzo di precisione a lunga gittata da parte di una qualsiasi nazione NATO all’interno del territorio russo costituirebbe un atto di guerra e quindi la Russia si troverebbe in guerra con quella particolare nazione.

I razzi britannici su Mosca

Sappiamo che quello che succederà molto probabilmente è che i famosi razzi che sono stati autorizzati e che verranno sparati dagli ucraini sono razzi Stormshadow, quindi i razzi prodotti dalla Gran Bretagna e lanciati da militari della Gran Bretagna perché tanto i razzi Stormshadow britannici quanto gli ATACAMS o altri razzi più sofisticati che per il momento non sono stati usati da parte degli ucraini e prodotti dagli Stati Uniti, quanto gli SCALP francesi o i Taurus tedeschi, tutti questi razzi a lunga gittata e altamente sofisticati possono solo essere lanciati da militari che appartengono a queste nazioni. Quindi è impossibile lanciare uno Stormshadow e colpire un obiettivo in Russia senza che ci sia uno o più militari britannici che predispongono le coordinate, guidano il razzo, lo collegano con satellite e ne provocano l’esplosione, perché tutte queste armi vengono costruite in modo che solo gli eserciti interessati possano utilizzarle e non siano utili in alcun modo nel caso finissero nelle varie del nemico. Ora noi sappiamo che dal punto di vista pratico gli ucraini hanno pochissimi Stormshadow, forse 200, perché gran parte sono stati usati per cercare di colpire la Crimea oppure per colpire varie posizioni in Russia però vicino al confine e perciò sono già stati in parte sprecati.

E la Gran Bretagna non ha una capacità produttiva tale da poterli ricostituire rapidamente, anzi credo che proprio gli impianti produttivi non esistano più. Inoltre i russi hanno già dimostrato di essere abbastanza preparati e di essere in grado di intercettare ed abbattere questi razzi con discreta efficienza, li riconoscono già abbastanza bene e tra l’altro hanno anche sviluppato dei sistemi di disturbo elettronico che permettono di deviare il razzo, quindi senza neanche doverlo colpire con razzi di contraerea, mandarli a destinazioni diverse.

Non sempre e non tutte le volte però hanno dimostrato di poterlo fare, quindi non sono preoccupati dei danni che questo tipo di razzi potrebbero procurare alle loro istallazioni militari perché hanno già dimostrato di poterli gestire, tuttavia sanno che qualora lasciassero correre anche questa escalation seguirebbe subito dopo un altro livello di escalation con l’uso magari di razzi forniti dagli Stati Uniti che i russi al momento non sono ancora in grado di intercettare, magari potrebbero riuscire a intercettarli ma sono un’incognita e che potrebbero colpire a 500, 600 o più chilometri all’interno del territorio russo e quindi potenzialmente non solo raggiungere Mosca ma raggiungere anche degli obiettivi militari.

Sappiamo che i russi nel frattempo hanno spostato i loro aerei che usano per bombardare l’Ucraina molto all’interno del territorio russo e quindi al momento sono fuori dalla portata di questi missili e di conseguenza non si capisce bene perché i britannici dovrebbero dare la possibilità agli ucraini di spararli creando un incidente diplomatico che già si è verificato perché i russi hanno appena espulso da Mosca se non sbaglio 4 comunque un certo numero di britannici che erano presso l’ambasciata britannica a Mosca dei diplomatici accusandoli di spionaggio e questo è un primo passo verso una ulteriore complicazione dei rapporti tra Gran Bretagna e Russia.

Potenziale guerra diretta tra Russia e Gran Bretagna

Putin ha detto appunto che qualora ci fossero comunque queste autorizzazioni e questi missili venissero lanciati per la Russia quello sarebbe un atto di guerra e la Russia sarebbe in guerra con la nazione interessata o con la NATO in generale. Dall’essere in guerra al combattere uno contro l’altro c’è una certa distanza quindi non è necessariamente automatico che due nazioni si combattono anche se sono in guerra abbiamo visto casi.

Per esempio in passato sentivo un commentatore su Youtube che è nato in Grecia ha vissuto in Grecia per diversi anni e che ha vissuto direttamente la situazione c’è stato un periodo di parecchi anni in cui l’Albania e la Grecia erano in uno stato di guerra ma non si sparavano uno contro l’altro c’erano delle complicazioni c’erano delle situazioni che non permettevano una vita tranquilla dei greci piuttosto che albanesi che vivevano sul confine quindi uno stato di guerra per esempio tra Gran Bretagna e Russia che potrebbe verificarsi nei prossimi giorni non costituirebbe automaticamente lo scopo della terza guerra mondiale per intenderci tuttavia innescherebbe una serie di conseguenze che avrebbero delle ricadute importanti allora prima di queste è che i russi naturalmente chiuderebbero tutte molto molto probabile tutte le relazioni diplomatiche con la Gran Bretagna quindi farebbero chiudere l’ambasciata britannica a Mosca e chiuderebbero la propria ambasciata russa a Londra e questo già creerebbe delle frizioni sostanziali visto che in ogni caso i britannici e diverse aziende britanniche hanno interessi molto importanti in Russia.

British Petroleum, BP, che è la principale azienda petrolifera britannica ha degli sviluppi strategici in Russia dove vuole procurarsi il petrolio che le serve per poter rimanere rilevante nel mercato dell’industria petrolifera appunto mancando la possibilità di procurarsi quel petrolio con le buone o con le cattive verrebbe decisamente declassata nel mercato del petrolio internazionale ma questa situazione di guerra potrebbe anche innescare da parte dei russi il sequestro legale perché in condizioni di guerra è legalmente possibile farlo di tutti i beni dei cittadini britannici in Russia oltre che delle aziende britanniche e del governo britannico in Russia che non sono non sono irrilevanti ci sono delle posizioni importanti da parte di diverse aziende.

Abbiamo visto British Petroleum, ma anche tante altre britanniche e questo comporterebbe uno scorsone per l’economia britannica senza considerare ulteriormente che i britannici hanno vissuto parecchio dell’assicurazione delle merci russe trasportate in giro per il mondo e di varie operazioni commerciali e che li vedevano coinvolti e che si vedrebbero improvvisamente esclusi da uno dei principali produttori di petrolio mondiali e produttori di tante materie prime e tra l’altro anche in posizione essenzialmente imbarazzante a livello di status internazionale quindi sembrerebbe del tutto illogico che il governo britannico si muove in questa direzione però sembra che sia estremamente motivato a farlo per i motivi che abbiamo già visto e lo fa con il nuovo governo laburista che è appena arrivato e che quindi ha ancora un po’ di crediti da spendersi con i cittadini britannici prima che li caccino e che da subito ha iniziato a fare pressione sugli stati uniti affinché gli stati uniti autorizzassero questi lanci di missili a lunga citata all’interno della Russia, autorizzazione che Biden ha già dato in modo ufficioso, poi c’è stata una riunione recentemente tra il primo ministro britannico e Biden alla casa bianca in cui hanno discusso l’accordo anche perché gli Stormshadow contengono componenti che sono di fabbricazione americana e di conseguenze britannici volevano avere l’autorizzazione a parte gli stati uniti ad usare i razzi che contengono materiale americano come se questo facesse un qualche tipo di differenza per i russi o fosse persino rilevante nel discorso, tuttavia c’è stata questa pantomima in cui sono incontrati per siglare questo accordo finale.

Ora la situazione complessiva l’abbiamo visto sul campo di battaglia gli ucraini stanno perdendo stanno perdendo in Donbass dove i russi avanzano sistematicamente e stanno anche perdendo a Kursk l’area della Russia propriamente detta che è stata invasa da alcune truppe ucraine che sono state bloccate e ora vengono rigettate all’indietro dopo aver perso moltissimi uomini quindi la guerra che andrà avanti ancora per un po’ di tempo perché comunque procede lentamente e gli ucraini stanno opponendo una resistenza molto efficace e molto feroce, tuttavia vede l’ucraina in una posizione perdente e per il governo di Kiev è essenziale che entrino in gioco le truppe della NATO direttamente in territorio Ucraino altrimenti la guerra è perduta, è solo questione di tempo.

Sappiamo che c’è una divisione in addestramento in Polonia, forse due divisioni, comunque diciamo gruppo importante di uomini che viene addestrato con l’obiettivo di prepararli alla guerra in Ucraina. Si tratta sostanzialmente di ucraini emigrati in Polonia che hanno accettato di far parte di queste truppe che verranno inviate a dar manforte agli ucraini che già combattono sul terreno.

Altre truppe potrebbero arrivare da altre destinazioni, perciò c’è già chi sta lavorando in quella direzione. Nel caso i russi decidessero di dichiarare uno stato di guerra ufficiale nei confronti per esempio della Gran Bretagna e della Polonia o della Romania a quel punto sarebbero anche autorizzati a colpire degli obiettivi militari all’interno di queste nazioni sappiamo che recentemente hanno colpito in una cittadina ucraina un centro di addestramento dove c’erano parecchi istruttori scandinavi e svedesi se non sbaglio, più altri istruttori di vari paesi NATO che stavano preparando alcuni ucraini per quello che sarà la nuova generazione della guerra tramite i droni.

I russi hanno ucciso più di 700 persone tra cui parecchi istruttori quindi hanno già dimostrato la volontà e la possibilità di uccidere truppe NATO che sono presenti all’interno del territorio ucraino nel momento in cui decidono di farlo però un escalation che sembra essere inevitabile a questo punto da parte dei britannici con l’invio e la programmazione di colpi mirati all’interno del territorio russo porterebbe appunto uno stato di guerra con la Gran Bretagna probabilmente.

Non credo che i russi dichiarerebbero guerra agli Stati Uniti direttamente anche perché i segnali che provengono dal fronte Trump sembrano essere assicuranti o comunque invitare a un temporeggiamento nei confronti stati uniti fino alle elezioni per vedere qual è la situazione dopo e anche perché comunque il pentagono ha già dato segnali e continua a dare segnali del fatto che non vuole essere coinvolto in questo livello di escalation che si rende conto che la situazione militare stati uniti è critica non possono e non vogliono più fornire armi sofisticate gli ucraini perché le hanno già esaurite.

Quelle che restano servono in modo strategico per le attività militari statunitensi in più si rendono conto che moltissime delle basi soprattutto quelle in medio oriente dell’esercito americano diventerebbero gli obiettivi facili nel caso in cui i russi dichiarassero guerra agli stati uniti e volessero eseguire delle rappresaglie infatti i russi hanno anche dichiarato che qualora entrassero in guerra qualora ci fosse appunto questo scavalcamento di questa ultima linea invalicabile che russi hanno identificato si sentirebbero autorizzati a colpire obiettivi militari britannici e di altre nazioni NATO dovunque si trovino nel mondo quindi non è necessariamente vero che colpirebbero nel momento in cui decidessero di fare un escalation anche di tipo militare non è detto che colpirebbero le città europee salvo magari alcune città polacche dove si trovano centri di addestramento per l’esercito ucraino centri di rifornimento sempre per l’esercito ucraino.

Però potrebbero colpire ovunque nel mondo dove la Gran Bretagna anche ha delle basi ha delle navi ha delle risorse e questo colpo potrebbe arrivare da non direttamente ai russi ma da alleati o persone vicine ai russi come potrebbero essere gli iraniani o altre nazionalità che sono ostili nei confronti della NATO nei confronti dell’occidente quindi è una situazione assolutamente demenziale che risulterà in una crisi ancora più profonda per l’economia britannica qualora proseguissero su questa strada e in ogni caso in un escalation che se continua in queste reazioni prima o poi porterà a un confronto nucleare perché non metto in cui si dichiarano stato di guerra si usano poi le armi che ci sono a disposizione e nel momento in cui i russi si sentissero minacciati per esempio da un attacco preventivo da parte britannici che dispongono di armi nucleari o da parte dei francesi che potrebbero decidere di entrare in lizza potrebbero decidere di muoversi per primi o comunque reagire rapidamente ora in questo video non voglio spargere terrore ma voglio comunque farvi capire che da parte della élite britannica c’è un atteggiamento che non è un atteggiamento modificabile ossia hanno deciso, e questo avanti ormai da quasi 200 anni, che il loro obiettivo primario è la Russia che la Russia deve essere smembrata che bisogna impedire che Russia formi una potenza che possa poi esprimersi sul mare, perché l’espressione di questa potenza sarebbe l’ostacolo definitivo alla ricostituzione dell’impero britannico che ormai è andato, ma rimane comunque come potenza finanziaria.

E quindi qualsiasi cosa è lecita e non ci si fermerà mai nella persecuzione di questo tipo di obiettivo e fino a che i britannici non riusciranno a liberarsi di questo genere di politicanti e probabilmente anche della casa regnante che fa parte un po del quadro quella la situazione in cui si trovano e quella è la situazione da cui non riusciranno ad uscire. Ne usciranno attraverso un crollo dell’economia provocato da un sostanziale disaccoppiamento di diverse nazioni nei confronti della gran Bretagna.

Il freno che ostacola i russi

Ora i russi non possono muoversi in modo tutto indipendente e come se potessero fare il bello cattivo tempo anche nei confronti della gran Bretagna perché ci sono delle pressioni tra l’altra nel senso da parte degli altri paesi BRICS. BRICS è quell’alleanza che riunisce Brasile, Cina, India, Russia e Sudafrica e che recentemente ha aggiunto diverse altre nazioni e altre sono interessate ad entrare.

È un’alleanza prevalentemente commerciale che ha l’obiettivo e l’ambizione di creare una nuova valuta forse basata sul dollaro o comunque sicuramente attivare un sistema di pagamento indipendente da quello internazionale europeo che si chiama SWIFT che ha sede a Bruxelles. In particolare Brasile e India sono poco favorevoli a un’escalation di questa guerra, vedrebbero estremamente di cattivo occhio un’espansione della conquista territoriale russa all’interno dell’Ucraina che andasse al di là delle quattro aree, delle quattro regioni che hanno già occupato e in particolare che prevedesse l’invasione di Kiev o di territori oltre a Kiev sempre che i russi siano in grado di portare avanti un’invasione su questo tipo di territorio espanso.

Per cui anche lì i russi devono muoversi con cautela però sembra in base alle dichiarazioni di Putin che non sono mai state così esplicite che ormai siamo vicini a una situazione di crisi importante nei confronti in particolare della Gran Bretagna, magari anche negli Stati Uniti però credo che nei confronti degli Stati Uniti la volontà sia di aspettare di vedere cosa succede e qualora venisse riconfermata Kamala Harris, anzi venisse eletta Kamala Harris e venisse riconfermato un tipo di staff della Casa Bianca che è neoconservatore a tutti gli effetti allora la situazione potrebbe degenerare anche nei confronti degli Stati Uniti.

In una situazione di questo genere quello che succede è che la Gran Bretagna farebbe il passo più lungo della gamba e di conseguenza metterebbe in estrema crisi la propria economia e se ed esse atto comunque a bombardamenti di questo genere su un periodo prolungato, ma coinvolgendo altre alleati della NATO potrebbe giustificare agli occhi degli altri paesi BRICS il fatto che la Russia effettivamente non possa fare a meno di allargare la propria conquista all’interno dell’Ucraina. I personaggi più aggressivi nella politica russa che fanno la parte dei cattivi, i cosiddetti falchi già dicono che l’unico modo per poter risolvere questo conflitto è di conquistare abbastanza terreno di modo che anche i missili di più lunga gittata non possono arrivare sul territorio russo originale e l’unico modo per farlo secondo quello che ci dicono loro è di invadere tutta l’Ucraina fino al confine con la Polonia.

Ora questo sarebbe naturalmente un’impresa estremamente complicata perché richiederebbe mettere in campo molti più uomini di quelli che i russi hanno messo in campo finora, comporterebbe un prolungamento, una prosecuzione della guerra ancora per lungo tempo e in più comporterebbe anche l’occupazione da parte dei russi di un territorio che è loro stile quindi il territorio che è più vicino alla Polonia a degli abitanti ucrani che per la maggior parte sarebbero ostili a una situazione di occupazione di questo genere. Di conseguenza comporterebbe delle complicazioni non da poco anche dal punto di vista politico per i russi e in termini di risorse che non sono comunque limitate neanche per loro.

Vediamo che hanno da poco concluso degli accordi di fornitura per nuovi missili con l’Iran, hanno delle forniture eccezionali che arrivano dalla Corea del Nord, credo 26.000 camion porta container quindi una quantità mostruosa di armi che arriva dai nordcoreani, di conseguenza si sentono comunque tranquilli di poter portare avanti un confronto allargato anche nei confronti della NATO se necessario.

Tutto dipende dalle elezioni americane

Cosa succede in questo quadro particolare? Naturalmente molto di pende dall’esito delle elezioni negli Stati Uniti e ogni anno ci dicono questa elezione più importante, è in gioco tutto, la democrazia è a rischio, se vince Tizio se vince Caio e queste sono tutti escamotage, tutti i trucchi elettorali usati dai vari politici. Ma in questo anno particolare direi che invece è appropriato parlare in questo senso e nessuno dei due candidati è perfettamente pulito da ogni macchia e da ogni sospetto, entrambi sostengono Israele al 100%, entrambi non faranno nulla per porre termine alla guerra che vede coinvolto Israele, questo è chiaro, l’ha già detto ed è così. Di conseguenza quello potrebbe costituire un problema successivo.

Sicuramente costituisce un problema in termini di approvvigionamento delle merci, di traffici internazionali, visto che il Mar Rosso rimane chiuso, la flotta americana ha fallito completamente, nel senso non è riuscita a vincere, a sconfiggere gli Houti nello Yemen nonostante i bombardamenti, nonostante la presenza di navi militari imponenti nell’area, finora fatto fiasco e di conseguenza non si prevede che la situazione possa cambiare in futuro.

Perciò finché continua il conflitto tra palestinesi e Israele, il Mar Rosso e il Cane di Suez restano bloccati, tutte le merci in Ardivo dall’Oriente devono fare il giro lungo, passare attraverso l’Africa, intorno all’Africa che comporta tempi e costi maggiori e quindi un’inflazione permanente dei prezzi, dei prezzi a consumo per l’Europa in particolare. Ma al di là di questo per il momento la situazione in Israele è meno critica rispetto a quella in Ucraina, anche se in Israele potrebbe esplodere le complicazioni, ma restiamo concentrati sul problema immediato, sulla possibilità che Russia e per esempio Gran Bretagna si trovino ufficialmente in uno stato di guerra, che questo stato di guerra possa coinvolgere anche le nazioni NATO, non necessariamente tutta la NATO perché io credo che qualora si verificasse una situazione di questo tipo diverse nazioni NATO si tirerebbero indietro, direbbero “ma non è stata attaccata a nessuna nazione direttamente, vengono attaccate risorse britanniche che sono in giro per il mondo quindi non viene attaccata la Gran Bretagna direttamente, noi non ci sentiamo obbligati a intervenire e a partecipare”. Anche perché molte nazioni NATO non hanno molte risorse disponibili in tal senso, molte delle armi sono state mandate agli Ucraini e nessuna nazione a parte la Turchia in assoluto dispone di un numero significativo di combattenti e la Turchia sicuramente non entrerebbe in campo contro la Russia. Quindi non stiamo ancora parlando di un confronto tra Russia e NATO, stiamo parlando a una situazione dove probabilmente non sarebbe nemmeno un combattimento diretto tra le nazioni ma sicuramente ci sarebbero complicazioni importantissime in termini di rapporti diplomatici, commerciali e di prospettive future.

In una situazione di questo genere la Gran Bretagna andrebbe ancora più a fondo e trascinerebbe con sé una parte dell’Europa per una serie di fattori che coinvolgono l’euro di cui non posso parlarvi qui, penso che svilupperò il tema sulla legione di bitcoin ma naturalmente la situazione sarebbe collegata perché in ogni caso Bruxelles come consiglio europeo, come diciamo élite della comunità europea è molto allineata con Londra e proseguirebbe in tale direzione. Quindi mentre aspettiamo di vedere come andrà a finire le elezioni Stati Uniti e in tal senso vi riproporrò la prosecuzione dell’intervista a Barnes, l’avvocato che ci fa capire il retroscena del confronto contro Trump, mentre aspettiamo di vedere come andranno le cose e ci auspichiamo che non ci siano escalation tali da rendere impossibile la conduzione delle elezioni negli Stati Uniti.

Dobbiamo prepararci a un periodo economico più difficile perché nel momento in cui comunque si creano dei strappi nei sistemi di navigazione, nei sistemi di commercio internazionale, nei rapporti tra giocatori importanti a livello internazionale come può essere la Russia e la Gran Bretagna ci sono delle conseguenze, conseguenze che magari non sono tutte immediate ma che si verificano inevitabilmente nella minore disponibilità di materiali, minore disponibilità di prodotti finiti, maggiori costi di trasporto, maggiori costi finanziari in generale perché comunque un’eventuale crisi della stellina coinvolgerebbe anche il sistema dell’euro in modo diretto o indiretto, abbiamo visto cosa è successo con il Giappone recentemente e quindi è bene prepararsi ad una eventuale tempesta di tipo finanziario. In questo senso di nuovo vi invito a considerare, nel caso non l’abbiamo ancora fatto, di conoscere e capire meglio cosa è Bitcoin che è stata resa nuovamente legale a quanto pare in Russia, in Russia è possibile usarla per alcune transazioni, credo che i russi vogliono anche rendere legale di nuovo le estrazioni di Bitcoin all’interno della nazione che avevano reso illegale in precedenza, quindi si rendono conto che probabilmente gli serve, gli fa comodo per affrontare quello che verrà in futuro e quindi forse è meglio che anche voi comprendiate che cosa sia e come funziona.

Naturalmente contribuirete anche alla sopravvivenza di Mazzoni News iscrivendovi al contenitore Capire Bitcoin, produciamo sempre nuovi video periodicamente, vi diciamo sempre cose nuove che non riguardano solo Bitcoin ma anche l’economia in generale e naturalmente sarete insieme agli altri che ringrazio che mandano le loro donazioni tra coloro che sostengono il mio lavoro e che permetteranno di produrre nuovi video fin dopo questo spot pubblicitario. Vi rimando al prossimo video dove vedremo la seconda parte dell’intervista di Robert Barnes, intendo fare altri video storici, servirà vostro contributo perché sono convinto e dai vostri feedback sembro essere nel giusto che danno una visione molto più ampia di quello che sta succedendo e ci fa capire meglio perché le cose succedono, come succedono e quali potrebbero essere gli sviluppi attesi e di conseguenza ci fa capire tutti meglio dove stiamo andando e possiamo quindi prepararci e tutelarci mettendoci al riparo il più possibile.

Roberto Mazzoni

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