Progetto Alchemy – parte 3 – MN #320 – l’esercito segreto

Come accennato nel video scorso, vorrei concludere alcune serie che avevo iniziato in passato, così da non lasciare argomenti in sospeso e fornire le informazioni che, a mio parere, possono essere utili per capire la situazione che stiamo vivendo. In questo video in particolare, continueremo a parlare del progetto Alchemy. Ne avevamo già parlato nel video 304 e 306, che vi consiglio di rivedere nel caso ve li siate dimenticati o nel caso non li abbiate visti. Come vedrete in questa puntata e nella prossima, sarà più chiaro perché, all’epoca, quando pubblicai i video 304 e 306, ritenevo credibile il rischio di un attentato a Londra e perché. Questo rischio non è ancora tramontato, potrebbe in realtà verificarsi in altre capitali europee.

Il progetto Alchemy vuole riportare in auge un vecchio progetto di vastissima portata che abbiamo visto durante il periodo immediatamente dopo la seconda guerra mondiale e che, credo, è continuato fino agli anni ’90 e forse anche oltre. Semplicemente, non abbiamo più avuto notizie, ma credo che quel tipo di attività continui. Per darvi un’idea della situazione, il 12 febbraio di quest’anno gli Stati Uniti hanno ceduto alla Gran Bretagna e alla Germania la gestione del gruppo di Ramstein, il gruppo di lavoro organizzato all’interno della NATO, in particolare nella sede del comando delle versioni militari statunitense in Europa, che si occupa di coordinare gli aiuti militari all’Ucraina.

Oggi quel gruppo è coordinato dal ministro della Difesa britannico John Healey e dal ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius. Durante l’amministrazione Obama, invece, era gestito da militari statunitensi. Questo perché sembra ormai ovvio che gli Stati Uniti intendano disimpegnarsi dalla guerra in Ucraina. Sono in corso trattative tra Putin e Donald Trump, nonché tra funzionari del governo statunitense e del governo russo che probabilmente continueranno ancora a lungo, per molte settimane, se non addirittura per molti mesi. Queste trattative stanno cercando di ricucire i rapporti tra Stati Uniti e Russia e definire un modello di pace credibile per i russi e praticabile per gli Stati Uniti, con cui si possa arrivare a porre fine al conflitto in Ucraina e a conseguire una pace abbastanza stabile. In questo video, vedrete Kit Klarenberg, giornalista britannico e uno degli autori del sito The Grey Zone.

Si tratta di un sito di orientamento di sinistra che riceve contributi importanti sia dagli Stati Uniti che dall’Europa, in particolare dal Regno Unito, ma anche da altre fonti esterne. Il sito si concentra molto sulla politica britannica e, in misura maggiore, sulla politica israeliana, assumendo un punto di vista antagonista rispetto all’approccio sionista. Molti dei collaboratori del sito The Grey Zone sono ebrei e, se stessi, contrari al sionismo. Non so dirvi quale sia la posizione di Kit Klarenberg, che mi sembra semplicemente un giornalista britannico indipendente che cerca uno spazio in cui poter pubblicare informazioni, vista la forte pressione di censura in atto nel Regno Unito.

Nel video si parla anche del Kirk Bridge, un ponte che collega la Crimea alla Russia e che è stato costruito da Putin quando la Crimea non aveva un collegamento terrestre. Il ponte è stato costruito dopo il 2014, quando i russi hanno preso il controllo della Crimea su invito della popolazione locale. Poiché non era possibile alimentare la Crimea attraverso l’Ucraina, i russi hanno costruito questo ponte che collegava direttamente la Crimea alla Russia. Nel video si parla anche del National Endowment for Democracy, il fondo per la diffusione della democrazia. Si tratta di un’organizzazione eversiva americana che è stata di fatto smontata da Trump e di cui abbiamo parlato nel video 319. Nel video si fa riferimento naturalmente anche al colpo di stato del Maidana, quando nel 2014 gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno imposto un governo di comodo scelto da Londra e da Washington al posto del governo legittimamente eletto dagli ucraini, con l’obiettivo di favorire il clima che avrebbe portato al conflitto con i russi e che ci ha portato alle situazioni in cui siamo oggi. Ora vi propongo la prima parte di questa intervista con il giornalista americano di orientamento a sinistra, indipendente e che avete già visto su Marzoni News, Kim Iversen. Ecco il video.

Il progetto segreto dei militari britannici

[Kim Iversen]

Kit, benvenuto alla mia trasmissione. Grazie mille per essere qui.

[Kit Klarenberg – The Grayzone]

Piacere mio.

[Kim Iversen]

Raccontami! Come vi siete imbattuti in questi documenti che vi hanno portato a conoscere il Progetto Alchemy?

[Kit Klarenberg – The Grayzone]

Ebbene, per quasi tutto il tempo in cui è durata questa guerra per procura in Ucraina, noi di The Grayzone abbiamo riportato le fughe di notizie che rivelano il ruolo giocato dalla Gran Bretagna nel far proseguire il conflitto e persino nell’intensificarlo. E ho pensato che, in questo frangente piuttosto interessante, in cui la guerra per procura sembra essere a poche settimane dalla fine, fosse un buon momento per rendere di dominio pubblico tali documenti.

[Kim Iversen]

Bene. Allora, dicci che cos’è il Progetto Alchemy. Chi ne fa parte esattamente? Nel pezzo che hai scritto, dici che si tratta di un gruppo di figure militari e dell’intelligence. Sono solo personaggi britannici? Oppure c’è anche gente della NATO? Il progetto prevede forse anche il coinvolgimento dell’esercito e dell’intelligence degli Stati Uniti?

[Kit Klarenberg – The Grayzone]

Nel progetto sono coinvolti solo militari britannici e membri dei servizi segreti britannici, ma troviamo anche, molto stranamente, diversi accademici, alcuni dei quali hanno un’impronta pubblica piuttosto considerevole e ne parleremo nelle prossime settimane. In effetti, pare proprio che questa cabala, questa cellula segreta creata dal Ministero della Difesa britannico abbia avuto un’enorme influenza sul modo in cui la guerra per procura in Ucraina è stata perseguita dalle potenze occidentali. E ci sono anche precisi riferimenti sul voler influenzare il pensiero dei decisori all’interno degli Stati Uniti su questioni relative a questa guerra per procura. Quindi è ovvio che cercheranno anche di innestare questo tipo di progetto all’interno del governo statunitense.

[Kim Iversen]

Entreremo sicuramente più in dettaglio sul Progetto Alchemy in relazione all’attentato al ponte di Kirch, agli attacchi ai media indipendenti come The Grayzone e a tutta la censura che abbiamo visto. Ma voglio porti una domanda perché quello che hai appena detto è molto interessante. Ci hai appena parlato del tentativo d’influenzare anche gli Stati Uniti; quindi, chi pensi che volesse davvero questa guerra. Chi era veramente interessato a scatenare questa guerra tra Ucraina e Russia. Pensi che siano stati soprattutto gli inglesi, oppure pensi che siano stati soprattutto gli Stati Uniti.

[Kit Klarenberg – The Grayzone]

Beh, è un miscuglio delle due cose e, naturalmente, gli Stati Uniti sono direttamente coinvolti attraverso il National Endowment for Democracy, l’organizzazione di facciata della CIA che è stata responsabile del colpo di stato del Maidan. anche se la gente si è dimenticata del fatto che, pur rimanendo sulla scia del Maidan, il noto pacifista Barack Obama, si è comunque rifiutato di intensificare l’escalation in Ucraina. In effetti, ha riconosciuto che l’Ucraina era un interesse geopolitico fondamentale della Russia e non degli Stati Uniti. Quindi non ha fornito un sostegno significativo al governo ucraino che è stato insediato dopo il colpo di stato del Maidan, per paura di aggravare la situazione con un’escalation militare. Gli inglesi, invece, non si sono fatti alcuno scrupolo nell’addestrare unità paramilitari che hanno continuato a commettere orrende atrocità contro la popolazione civile del Donbass, tra il 2014 e il 2022.

E non hanno avuto scrupoli nemmeno nell’addestrare gli ucraini controllati dal governo di Kiev alla tortura, oltre che a compiere omicidi e attacchi terroristici contro altri ucraini in territorio ucraino, durante questo intero periodo che ha preceduto la guerra vera e propria e che, come ben sappiamo, è durato addirittura otto anni. C’è un particolare individuo che è collegato al Progetto Alchemy e su cui vale la pena di richiamare la vostra attenzione. Il suo nome è Chris Donnelly. è stato la mente che ha progettato l’attentato al ponte di Kirch.

Si tratta di un consigliere veterano della NATO, oltre che di un burocrate del Ministero della Difesa britannico, che ora fa parte dell’intelligence militare britannica e che ha guidato il contributo della Gran Bretagna alla guerra in Ucraina, portando avanti una strategia di escalation molto esplicita e basata soprattutto su attacchi terroristici. Nel 2014, credo fosse il luglio del 2014, un’organizzazione diretta da lui e chiamata Institute of Statecraft, ha pubblicato apertamente un saggio sul loro sito web, affermando che la Russia doveva essere soggetta a boicottaggio economico internazionale, e che doveva essere isolata diplomaticamente, e demonizzata usando tutte le tecniche di propaganda nera. E questo tipo di attività avrebbe portato a un conflitto armato del vecchio tipo tra la Russia e l’Occidente, un conflitto che l’Occidente avrebbe potuto vincere. Quindi è chiaro che Donnelly, come ho detto, ha coordinato l’opera degli elementi nazionalisti in Ucraina dopo la rivolta del Maidan. Dunque si potrebbe sostenere con forza che l’attuale conflitto in Ucraina è un prodotto diretto dell’ingerenza dell’intelligence britannica.

[Kim Iversen]

Quale ne sarebbe la motivazione? Nel tuo articolo, scrivi della manipolazione dell’opinione pubblica e dici che, al fine di mantenere il sostegno dei cittadini britannici alla guerra, il Progetto Alchemy ha pianificato specifiche campagne di propaganda, così da giustificare l’aumento dei prezzi e il calo del tenore di vita in Gran Bretagna. Quindi, basandosi sui documenti che avete scoperto, questa gente dava per scontato che gli inglesi ne avrebbero sofferto. Sapevano fin dall’inizio che tutti avrebbero sofferto a causa di questa guerra. Voglio dire, che senso aveva cercare di destabilizzare la Russia e l’Ucraina, sapendo che ciò avrebbe portato non solo a una crisi per gli inglesi per quanto riguarda l’abbassamento degli standard di vita, perché ci saranno tagli alla fornitura di gas oppure altri problemi commerciali.

Ma, oltre a questo, si sarebbe creata una grave crisi dell’immigrazione, che è poi quello che è successo. Stiamo vedendo ondate di ucraini che arrivano in Europa. Gli irlandesi hanno accolto un numero sproporzionatamente alto di rifugiati ucraini. Per fortuna, per vera fortuna, in realtà, la Russia non è crollata, la loro economia non è crollata, anzi la loro economia è andata meglio. Quindi stanno bene economicamente. Ma immaginate se questo Progetto Alchemy, e tutta questa idea di far collassare la Russia, avesse davvero funzionato. Non solo ci sarebbe un’ondata di rifugiati ucraini dappertutto, ma ci sarebbero anche ondate di russi in fuga. E gli europei avrebbero dovuto assorbire tutti questi rifugiati e farsene carico economicamente. Quindi qual è il ragionamento che sta alla base di questa volontà di far crollare la Russia. Perché mai avrebbero dovuto coltivare questo tipo di progetto? Sinceramente, non riesco proprio a capirlo.

Nella Prima e nella Seconda guerra mondiale, gli inglesi erano contro la Germania, non erano nemici della Russia. Di fatto, la Russia era una loro alleata. E guardiamo alla forza dell’economia tedesca nei nostri giorni, che è ancora notevole. Quando cerchiamo di ricavare una logica da tutto questo, vediamo che non ci sono più stati tentativi di far crollare la Germania. Quindi perché mai dovrebbero voler far crollare la Russia. E il ragionamento che ci pongono è che non vogliono che la Russia cresca fino a diventare una forza potente capace di conquistare l’Europa. Ma erano i tedeschi che, in realtà, avevano cercato di conquistare l’Europa.

L’economia tedesca è stata invece ricostruita completamente e la Germania ha ora un ruolo importante in Europa, a meno che non si arrivi al segreto profondo, alla vera cabala, e si scopra che si tratta ancora dei nazisti, che non se ne sono mai andati, e che stanno ancora governando la Germania, e che stanno ancora cercando di conquistare l’Europa, e che ancora vanno a caccia dei russi. Questa sarebbe l’unica spiegazione che avrebbe senso per me. Magari abbiamo assorbito tutti i nazisti nell’Occidente, e loro ce l’hanno ancora con la Russia, ma ora si nascondono nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Argentina, il che è in realtà abbastanza probabile. Altrimenti non capisco il ragionamento. Quale pensi che sia la ragione per voler fare tutto questo quando danneggia tutti in Europa e tutti in Russia? Che senso ha?

[Kit Klarenberg – The Grayzone]

Quello che tu hai detto è una componente enorme. è assolutamente vero che la propaganda nazista e le strutture di intelligence naziste sono state integrate completamente nella CIA, nell’M I 6, vale a dire nel servizio segreto britannico, oltre che nell’intelligence della Germania Ovest e della NATO, e ne sono diventati una componente stabile. Quindi questa è una prima spiegazione. Ma hai anche detto che la Russia era dalla stessa parte della Gran Bretagna nella Seconda guerra mondiale. In realtà, si dice che Churchill abbia proclamato “Abbiamo macellato il maiale sbagliato”, dopo la sconfitta della Germania nazista. Perché, in realtà, benché non se ne parli mai veramente nei media mainstream, storicamente la Gran Bretagna ha avuto per lungo tempo una profonda rivalità e una profonda inimicizia nei confronti della Russia. Le élite britanniche hanno coltivato una vera e propria russofobia. Per tutto il 1800, la Gran Bretagna e la Russia sono state impegnate in quello che era noto come il Grande Gioco, che era effettivamente una Guerra Fredda che ha preceduto la Guerra Fredda che tutti noi conosciamo.

Già all’epoca, gli inglesi usavano eserciti per procura e azioni spionistiche per tentare di limitare l’influenza russa in Asia centrale, perché temevano che la Russia conquistasse territorio oppure influenza in India, che, all’epoca, era il fiore all’occhiello dell’Impero britannico, vale a dire la sua componente più redditizia. Inoltre, i russi sono sempre stati, storicamente, un alleato degli americani. Li hanno sostenuti durante la loro guerra d’indipendenza contro l’Inghilterra e sono stati dalla parte dei nordisti durante la guerra civile, quando la Gran Bretagna sosteneva invece i sudisti. Quindi i russi sono sempre stati un grande fattore di irritazione per il dominio globale britannico, anche quando erano governati dagli zar, che facevano parte della stessa famiglia reale britannica.

E per giunta il fatto che i comunisti, nel 1917, giustiziarono i membri della famiglia dello zar russo rappresenta un evento imperdonabile per la famiglia reale britannica che aveva legami di sangue diretti con lo zar.

Da allora la Gran Bretagna ha sempre coltivato ogni genere di fantasie sulla disgregazione della Russia. Ho raccontato sul mio sito web, chiamato Global Delinquents, delinquenti globali, di come, dopo la Prima Guerra Mondiale, la Gran Bretagna, insieme a un certo numero di altri paesi, abbia invaso la Russia con l’obiettivo di smembrare le diverse componenti geografiche della nazione russa assieme alle relative risorse, per poi spartirle con le diverse potenze occidentali. Una situazione simile a quella che si vede nella parte seconda del film Il Padrino, dove fanno a fette una torta che raffigura l’isola di Cuba. Era quello che proponevano di fare durante la spartizione del dopoguerra, una volta schiacciato il comunismo. Ma gli inglesi, al tempo stesso, si guardavano bene dal sostenere la resistenza russa anticomunista, perché non volevano assolutamente che dalla Prima guerra mondiale emergesse una Russia che fosse ancora unificata. Motivo per cui il loro tentativo dell’epoca fallì. Quindi penso che, dato che la Russia è seduta su tutte le risorse naturali del mondo, la Gran Bretagna voglia demolire la nazione russa al fine di potersele accaparrare.

E se c’è un governo forte in Russia, allora questo non può assolutamente accadere. Negli anni ’90, Boris Eltsin è stato un dittatore brutale che ha supervisionato un completo collasso della società, l’ascesa del crimine organizzato e degli oligarchi, mentre l’Occidente non diceva nulla perché ciò permetteva agli interessi finanziari occidentali di stuprare e di saccheggiare la Russia. Putin ha impedito loro di farlo e quindi è diventato il loro nemico per eccellenza, il cattivo che deve essere assolutamente sconfitto e destituito a tutti i costi. E lo ripetono continuamente in questi documenti relativi al progetto Alchemy, la cui finalità consiste nel provocare la fine di Putin, nel liberarsi di Putin.

E poi, una volta che ciò accadrà, potremo accedere all’energia russa e potremo integrare la Russia nelle strutture finanziarie occidentali, vale a dire, avere il paese smembrato dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale, e tutte le sue risorse vendute, che è esattamente quello che è successo in Ucraina dopo il colpo di stato del Maidan. Il governo nazionalista ucraino ha firmato ogni sorta di accordi con le principali società statunitensi come la Monsanto. L’Ucraina ha un’enorme quantità di terra coltivabile e un’enorme quantità di risorse naturali. E i governi ucraini post-Maidan hanno consentito all’Occidente di saccheggiare tutte quelle risorse. Vogliono ripetere la stessa identica operazione, ma in scala molto più ampia, nella Russia vera e propria.

[Kim Iversen]

Certo. Ma ancora una volta, chi ne fa le spese sono le persone che vivono in Europa, e i cittadini britannici. Ecco chi viene danneggiato. Insomma, è incredibile che qualcuno possa anche vagamente considerarla una buona idea. Ma ora passiamo ad alcuni dettagli del Progetto Alchemy e delle azioni che hanno fatto parte di tale progetto. Una di queste operazioni è stato l’attentato al ponte di Kirch. Racconta in che modo il Progetto Alchemy è stato coinvolto in tutto questo.

[Kit Klarenberg – The Grayzone]

Sì, certo. Il complotto per colpire il ponte di Kirch è stata una di queste operazioni. Il ponte è stato inaugurato con grande fanfara pochi anni fa, e serve a collegare la Russia continentale con la Crimea così da poterla rifornire. Gli inglesi hanno iniziato a complottare per attaccarlo praticamente dal primo giorno della guerra e poi, nel mese di ottobre, si è verificato un importante atto di escalation che ha indotto la Russia a iniziare un’ondata di attacchi alle infrastrutture ucraine, attacchi che continuano ancora oggi e che lasciano presagire un inverno molto buio e molto freddo, con poca o nessuna elettricità per il popolo ucraino. E voglio dire, quel piano è stato ordito espressamente da elementi che appartengono al Progetto Alchemy. Hanno anche ipotizzato di creare un esercito partigiano dedicato a concepire e mettere in atto attentati terroristici in stile Operazione Gladio. Queste persone vogliono addestrare ucraini, maschi e femmine, che possono confondersi con il pubblico in generale, e poi compiere omicidi, attentati dinamitardi e altri atti di escalation dello stesso tipo.

[Kim Iversen]

Potresti ricordarci cos’è stata l’Operazione Gladio della NATO nel secondo dopoguerra, in modo che le persone possano capire cosa passa per la testa degli autori del Progetto Alchemy e per quale motivo pensano di poterlo adesso riprodurre in Ucraina. Per favore, spiega ai nostri ascoltatori cos’era l’Operazione Gladio.

[Kit Klarenberg – The Grayzone]

Sì, certo. Dunque, l’operazione Gladio è stata un’operazione segreta condotta dalla CIA, dal servizio segreto britannico MI 6 e dalla NATO in generale in tutta l’Europa occidentale durante la Guerra Fredda. Sotto i loro auspici, la CIA e l’MI 6 hanno mantenuto questi eserciti segreti composti di terroristi di stampo fascista, che hanno condotto rapine in banca, sparatorie di massa e attentati dinamitardi, come la distruzione della stazione ferroviaria di Bologna nel 1980, che ha ucciso centinaia di persone, tra cui molti bambini. Lo scopo di quell’operazione era di costringere i cittadini dell’Europa occidentale a rivolgersi alle strutture del proprio Stato per ottenere una maggiore sicurezza. In Italia, un individuo è stato condannato per aver preso parte a uno di questi gruppi, e ha affermato che la ragione per cui la verità non può mai venire a galla è che lo Stato non può mai perseguire sé stesso.

È indubbio che Gladio abbia svolto un ruolo significativo nel plasmare una politica europea segnata da orrori, con una serie di operazioni condotte in totale segretezza. Ancora oggi, non ne conosciamo le reali dimensioni. Voglio dire, penso che i media occidentali abbiano apertamente riportato che ci sono unità partigiane ucraine che stanno effettuando attentati dinamitardi e omicidi nei territori ucraini che ora sono occupati dalla Russia, e che la Russia ormai considera come propri. Quindi è chiaro che la proposta di creare queste forze partigiane di terroristi non è rimasta solo sulla carta, ma ha trovato applicazione concreta. Non sappiamo se quello che vediamo ora sia il risultato di questa proposta specifica. Abbiamo pubblicato il documento PowerPoint che conteneva la proposta originale, nel quale gli autori si vantano di come gli agenti dell’MI6 siano in grado di addestrare queste persone e di come la Gran Bretagna potrebbe creare in poche settimane un esercito segreto di 1.000 uomini. Quindi penso che valga la pena di esaminare questo progetto, tenendo presente che è stato pubblicamente ammesso che tali unità esistono, e quindi sappiamo molto bene chi le ha addestrate e dove sono state addestrate.

[Kim Iversen]

Giusto. In effetti, l’Operazione Gladio è stata effettivamente un tema di indagine per gli italiani, non è vero? E loro ci hanno detto di aver scoperto che tutti questi presunti attacchi terroristici che stavano accadendo e di cui incolpavano i sovietici erano in realtà organizzati dalla NATO. Come hai detto tu, gli italiani hanno indagato su questo e hanno scoperto che la NATO aveva effettivamente questo tipo di gruppi di guerriglia mescolati tra la popolazione normale, gruppi che avevano il compito di mettere in atto questi complotti terroristici. Quindi ora stai dicendo che gli autori del Progetto Alchemy hanno pensato che, visto che questo approccio ha già funzionato, vale la pena di riproporlo in Ucraina: terrorizzeremo il popolo ucraino e quello del Donbass, daremo la colpa di tutto ai russi e gli faremo credere che hanno bisogno di aumentare la propria sicurezza, e si rivolgeranno alla NATO per chiedere aiuto. Questo è proprio il tipo di attività che alcune persone riconoscono come operazioni sotto falsa bandiera, per poi essere accusati da tutti gli altri di essere “teorici del complotto”.

Ma poi, anni dopo, scopriamo che in realtà non si trattava affatto di una teoria complottista. Si è trattato sicuramente di un complotto contro il popolo, concepito dal loro stesso governo. Gli attentati terroristici erano in realtà stragi di stato, di cui poi si attribuiva la colpa ad altri. Insomma, si tratta di un’attività completamente perversa. Voglio dire, non hanno imparato la lezione dall’Operazione Gladio e invece continuano a dire che, visto che ha funzionato una volta, vale la pena farlo di nuovo. è ripugnante che i nostri governi nutrano un tale disprezzo per la propria popolazione. In effetti stanno dimostrando di essere totalmente noncuranti nei confronti della propria gente. Dunque, hanno messo insieme questi gruppi, questi cosiddetti gladiatori. Dopo di che vediamo cose come l’attentato al ponte di Kirch, e la cosa pazzesca è che poi, nei notiziari, hanno addirittura cercato di darne la colpa ai russi.

Ci hanno detto che, in effetti, erano stati i russi a far saltare in aria il proprio ponte. E lo stesso hanno fatto con il gasdotto Nord Stream, come se avesse senso che i russi facciano saltare in aria la loro stessa infrastruttura. Ma in realtà sono proprio questi gruppi in stile Operazione Gladio che vanno in giro a mettere in scena attività di terrore e attentati dinamitardi, su incarico dei governi occidentali, per poi darne la colpa ai russi al fine di creare un’escalation nella situazione. Parliamo degli attacchi ai media. Una delle cose che hai scoperto con il Progetto Alchemy è che stanno prendendo di mira i media indipendenti, come The Grayzone, con l’intenzione di farli chiudere e di intraprendere azioni legali e campagne di censura. Qual è il loro piano? Chi stanno prendendo di mira esattamente?

[Kit Klarenberg – The Grayzone]

Beh, sì, certo. Penso che sia stato estremamente sorprendente per noi il fatto che, pochi giorni dopo lo scoppio della guerra per procura in Ucraina, fossimo già in cima alla lista di obiettivi presi di mira dallo stato britannico. Un loro obiettivo fondamentale era di censurarci e di sopprimerci, perché sapevano che avremmo pubblicato informazioni ed articoli che si sarebbero scontrati con le narrazioni che desideravano perpetuare. Non potevano davvero permettersi di avere una voce fuori dal coro. E in questi documenti si afferma ripetutamente che la triste realtà del campo di battaglia per l’Ucraina deve essere nascosta, affinché la guerra possa continuare, al fine di mantenere il sostegno pubblico occidentale e anche per continuare a convincere gli ucraini che hanno una possibilità di vincere quando, in realtà, non hanno alcuna possibilità di farcela. Ma la censura di testate come la nostra era in cima alla loro agenda e hanno suggerito ogni sorta di metodi per farlo, compreso l’imbastire tutta una serie di cause legali per paralizzarci finanziariamente e per costringerci a chiudere i battenti. Ora, la cosa davvero interessante è che sospetto che tutto questo sia interconnesso.

Nell’estate del 2022, noi di Grey Zone abbiamo rivelato come il finto giornalista britannico di sinistra Paul Mason, questo tipo di giornalista delle celebrità, stesse tramando segretamente con questo individuo, Amil Khan, una sorta di veterano britannico esperto di guerra psicologica, molto attivo nella guerra per procura siriana, dove conduceva campagne di pubbliche relazioni per i tagliatori di teste che la CIA e l’M I 6 hanno usato e stanno ancora usando come strumenti per condurre una guerra per procura in territorio siriano. I due, Khan e Mason, stavano progettando di togliere di mezzo The Grayzone attraverso una sorta di operazione simile a quella realizzata con John Oliver oppure mediante un attacco legale di proporzioni nucleari per paralizzarci finanziariamente. E conducevano questi attacchi rifacendosi direttamente alle formule contenute nel documento sul Progetto Alchemy. Quindi, Amil Khan è stato scelto per far parte del Progetto Alchemy. E questo tende a suggerire che l’attacco pianificato da Mason contro di noi fosse uno sforzo diretto dallo stato britannico medesimo. E il fatto che ci abbiano esposto a questo attacco potrebbe spiegare perché sono stato detenuto, molestato e perquisito l’ultima volta che sono tornato nel Regno Unito, che potrebbe essere letteralmente l’ultima volta che mai ci tornerò.

[Kim Iversen]

Stavo per chiederti, dal momento che sei stato etichettato come un individuo pericoloso e sei stato arrestato l’ultima volta che sei tornato a casa, non sei più tornato da allora? Hanno mai sporto denuncia contro di te o qualcosa del genere? Ti hanno fornito una qualsiasi spiegazione del perché ti hanno arrestato e tenuto in prigione?

[Kit Klarenberg – The Grayzone]

L’ultima volta che ho sono stato contattato dalla polizia britannica mi hanno detto che sono ancora sotto inchiesta. Non sono sicuro per che cosa. Sono stato fermato e imprigionato in base alla legislazione antiterrorismo. Questo è stato il destino di molti giornalisti indipendenti e attivisti in Gran Bretagna che, nelle prime luci dell’alba, hanno visto le loro porte sfondate e i loro dispositivi digitali sequestrati. Richie Medhurst, che è un giornalista indipendente britannico molto popolare, che vive in Austria, è stato arrestato letteralmente su due piedi mentre scendeva da un aereo a Heathrow.

Per quanto mi riguarda, avevo una squadra di poliziotti armati antiterrorismo che mi aspettavano sulla pista per scortarmi a un colloquio in una stanza appartata. Medhurst aveva una squadra di agenti di polizia armati di tutto punto che lo aspettavano per ammanettarlo letteralmente nel momento stesso in cui scendeva dall’aereo, per poi tenerlo in una cella per 24 ore senza fornire molte spiegazioni sul motivo per cui era detenuto, e senza permettergli di contattare la sua famiglia oppure i suoi avvocati.

Da allora è stato rilasciato, ma lo hanno rilasciato su cauzione e dovrà tornare nel Regno Unito per affrontare un processo per attività terroristiche.

Il pregresso storico

Bene, quindi ora conosciamo molto meglio il progetto Alchemy e sappiamo che ha l’obiettivo di creare una vera e propria rete di terrorismo in Europa per proseguire il conflitto con la Russia qualora la guerra vera e propria non andasse a buon fine o venisse interrotta, sia perché i russi distruggono completamente l’esercito ucraino, sia perché si raggiunge un accordo nelle trattative con gli Stati Uniti, sia perché si verificano entrambe le cose contemporaneamente. Dobbiamo tenere a mente che, se la Russia fosse crollata durante il conflitto ucraino, avremmo probabilmente avuto un conflitto nucleare, perché per la Russia il conflitto ucraino è un conflitto esistenziale e sono disposti a usare le armi nucleari per potersi difendere qualora vedessero di essere in pericolo. La Gran Bretagna, inoltre, ha contribuito storicamente in modo determinante alla creazione e all’ascesa del regime nazista in Germania durante gli anni ’30 e ’40, regime che avrebbe poi dovuto combattere la Russia per conto dei britannici.

Infatti Hitler era convinto che, dopo aver distrutto l’esercito francese, che all’epoca era il più potente in Europa, avrebbe fatto pace con la Gran Bretagna e insieme avrebbero attaccato la Russia e conquistato i pozzi di petrolio del Mar Caspio che, già all’epoca, erano molto importanti sia per i tedeschi che per i britannici. Infatti, Hitler non distrusse l’esercito britannico dopo la sconfitta di Dunkerque, il 4 giugno 1940, cosa che avrebbe potuto fare agevolmente, ma consentì ai britannici di ritirarsi oltre la Manica e di riorganizzarsi nell’attesa che gli Stati Uniti entrassero in guerra nel dicembre dell’anno successivo. Se osserviamo il modello delle due guerre mondiali, notiamo che è sempre stato lo stesso: britannici, francesi e tedeschi entrarono in guerra subito tra loro, dopodiché, a distanza di qualche anno, furono gli Stati Uniti a togliere castagne dal fuoco per britannici e francesi. Nella prima guerra mondiale, per esempio, l’inizio è stato nel 1914, mentre gli americani sono arrivati solo nell’aprile del 1917. Nella seconda guerra mondiale, la guerra è iniziata nel settembre del 1939 e gli americani sono arrivati nel dicembre del 1941.

Quindi, per la terza guerra mondiale vorrebbero usare lo stesso identico metodo. Ora che l’esercito ucraino è praticamente sconfitto, tanto la Francia quanto la Gran Bretagna vogliono mandare truppe proprie all’interno dell’Ucraina per sorvegliare un cessato fuoco, ma i russi hanno già detto di no e sanno benissimo che queste truppe verrebbero attaccate dai russi, magari anche distrutte, e contano sul fatto che, a fronte di questa uccisione di truppe francesi e britanniche, gli americani si sentirebbero poi costretti a intervenire in soccorso e quindi a combattere la Russia direttamente. In questo caso, però, hanno fatto i conti senza lo scetticismo dell’elettorato americano, che in grande maggioranza ha deciso di non essere interessato a questa terza guerra mondiale, anche perché siamo tutti consapevoli che sarebbe una guerra nucleare e quindi da questa guerra non uscirebbe vittorioso nessuno.

Un fatto storico interessante è che la vendita dell’Alaska da parte dei russi agli Stati Uniti nel 1867 avrebbe dovuto portare a un collegamento diretto via terra tra Russia e Stati Uniti. Tuttavia, il collegamento non è stato possibile a causa del Canada e anche a causa della continua ostilità tra questi due stati. Infatti, tornando indietro di qualche anno, durante la guerra civile americana, vediamo che i russi sono intervenuti direttamente con la propria flotta per proteggere i porti del nord, quelli dell’Unione dei cosiddetti nordisti, i quali erano in conflitto con i sudisti che avevano ricevuto aiuti ufficiosi sia dal governo britannico che da quello francese. In particolare, i britannici volevano riconquistare la precedente colonia americana suddividendo gli Stati Uniti e causando la guerra civile. Questo progetto è stato portato avanti fin dalla guerra d’indipendenza americana. Probabilmente non lo sapete o non ve lo ricordate, ma ci sono state almeno due guerre di indipendenza degli Stati Uniti. La seconda, se non sbaglio, è stata nel 1812: la Casa Bianca è stata conquistata e bruciata dai francesi e dai canadesi che avevano invaso gli Stati Uniti e che poi sono stati respinti dal presidente Jackson che ha vinto nel sud una battaglia terminante che ha portato al ritiro dei francesi (e quindi dei britannici) e quindi alla vittoria della seconda guerra di indipendenza.

Tuttavia, pochi anni dopo, scoppiò la guerra civile americana, la più sanguinosa tra tutte le guerre affrontate dagli americani, che avrebbe dovuto portare alla spaccatura degli stati per facilitarne la riconquista da parte della Gran Bretagna. Questo è un fatto ampiamente documentato. Oggi i britannici hanno assolutamente bisogno di continuare la guerra in Ucraina per evitare il collasso definitivo della loro economia, ma la cosa che più temono è un riavvicinamento tra Stati Uniti e Russia, perché questo rappresenterebbe la fine del loro progetto espansionistico e imperiale, che va avanti da tempo. Recentemente, infatti, re Carlo III d’Inghilterra ha proposto a Donald Trump di far entrare gli Stati Uniti all’interno del Commonwealth britannico come membro associato, così da consolidare i rapporti tra i due storici alleati.

Questo sarebbe di fatto un passo che annulla la guerra d’indipendenza della Gran Bretagna e sarebbe sicuramente un passo falso molto pericoloso per Trump, che credo non farà mai, anche se è stato lasciato intendere che ci siano dei nostri interessi. Questo dimostra che, in modo ufficiale e palese, la Gran Bretagna vuole assolutamente riconquistare gli Stati Uniti per poter avere una posizione di rilievo o comunque significativa nel mondo. Nei documenti sul progetto Alchemy a cui fa riferimento Kit Klarenberg della Green Zone, vediamo che figure di spicco sia dell’esercito che dei servizi segreti britannici sono state coinvolte direttamente in numerosi attentati organizzati durante la guerra in Ucraina. I due più importanti sono gli attentati al ponte Kirch: il primo, realizzato con un’autobomba, risale al 2022, mentre il secondo, organizzato con droni marini, si è verificato nel luglio 2023.

Ma noi sappiamo che sono stati molti altri attentati anche in territorio russo, nei confronti di personaggi importanti del panorama politico o della struttura militare russa, che sono stati ufficialmente realizzati dai servizi segreti ucraini. Tuttavia, sappiamo anche che tutte le strategie per le varie operazioni militari condotte dagli ucraini provenivano da Londra, con l’aiuto del Pentagono in una certa misura; gli attentati e gli attacchi più significativi, però, sono stati progettati direttamente a Londra. Il progetto A mira a ripristinare in Europa un esercito di difesa che ricorda l’operazione Gladio, di cui parleremo meglio nel prossimo video.

Questo progetto trae origine da un’idea dei nazisti che iniziarono a elaborarla e a finanziarla fino al 1943. Nel 1943, dopo che l’inviato speciale di Hitler in Gran Bretagna nel 1941 non era riuscito a raggiungere un accordo per ricongiungere britannici e tedeschi contro i russi, la Germania ha capito che avrebbe perso e quindi, due anni prima della fine della guerra, diversi gerarchi nazisti importanti hanno iniziato a preparare tutta la struttura per far fuggire una gran parte dei nazisti all’estero insieme ai fondi necessari per organizzare una rete diversiva che sarebbe entrata in funzione da quel momento in poi.

Roberto Mazzoni

Commenti:

Donate

Possiamo fare informazione indipendente grazie al tuo sostegno. Se trovi utile il nostro lavoro, contribuisci a mantenerlo costante

Seleziona il metodo di pagamento

$0.00


Video collegati

Progetto Alchemy – parte 2 – nazificazione dell'Europa – MN  #306

Progetto Alchemy – parte 1 – intrigo diabolico - MN  #304