Elezioni USA: arriva la carica dei 150 – MN #67

Una dozzina di senatori pronti a contestare l’elezione di Biden, chiedono di avviare una Commissione Elettorale che indaghi sui brogli.

Il 6 di gennaio 10 senatori del partito repubblicano dichiarano che obietteranno alla certificazione dei risultati elettorali a meno che ci sia una revisione di emergenza di 10 giorni condotta da una commissione elettorale.

Ted Cruz, Ron Johnson, James Lankford, Steve Daines, John Kennedy, Marsha Blackburn, Mike Braun, Cynthia Lummis, Roger Marshall, Bill Hagerty, Tommy Tuberville.

Questa è un’iniziativa che si allinea a quella di Josh Hawley che ha già dichiarato che farà obiezioni al fatto che alcuni stati non hanno seguito le proprie leggi elettorali.

Gli 11 senatori si aggiungono a 140 parlamentari repubblicani che dovrebbero anch’essi contestare l’elezione di Joe Biden.

Ecco la loro dichiarazione: “

“Intendiamo rigettare gli elettori dagli stati contestati perché l’elezione è segnata da affermazioni di frode elettorale senza precedenti, violazioni e cattiva applicazione delle leggi elettorali, e altre irregolarità elettorali.

“E tali affermazioni non sono credute da un solo candidato, ma sono ampiamente diffuse e citano un’inchiesta di Reuters/Ipsos secondo cui il 39% degli americani crede che le elezioni siano state truccate.

“Ma indipendentemente dal fatto che i nostri funzionali eletti oppure i giornalisti vi credanom tale profonda sfiducia delle nostre procedure democratiche non sparirà per magia. Dovrebbe preoccupare noi tutti. E costituisce una minaccia costante per qualsiasi futura amministrazione. In un mondo ideale, i tribunali avrebbero esaminato le prove e risolto queste affermazioni si serie frodi elettorali.

“Ma la Corte Suprema si è rifiutata di occuparsene in due occasioni.

“Il 6 di gennaio è un dovere del Congresso votare se o meno certificare i risultati elettorali dell’elezione del 2020. Tale voto costituisce l’ultimo potere costituzionale da considerare e che richiede la risoluzione delle numerose affermazioni di frode elettorale. C’è già stato una lunga storia di precedenti di membri del Congresso del partito Democratico che hanno sollevato obiezioni ai risultati delle elezioni presidenziali, come hanno fatto nel 1969, nel 2001, nel 2005 e nel 2017.

“E tanto nel 1969 e nel 2005, un senatore del partito Democratico si è unito a un membro Democratico della Camera dei Deputati per costringere sia la Camera dei Deputati sia il Senato a condurre un voto sulla decisione di accettare o meno gli elettori presidenziali che erano stati messi in discussione.

“Il precedente più diretto su questa materia risale al 1877, a seguito di serie accuse di frode e condotta illegale nella gara presidenziale tra Hayes e Tilden. In particolare si affermava che le elezioni in tre stati: Florida, Louisiana e Sud Carolina, erano state condotte in modo illegale.

“Nel 1877, il Congresso non ignorò tali affermazioni, e nemmeno i media si rifiutarono di prendere in considerazione chi le aveva avanzate cercando di etichettarli quali elementi di vedute radicali che cercavano di minare la democrazia.

Il Congresso, invece, nominò una Commissione Elettorale , composta da cinque senatori e cinque membri della Camera dei Deputati, e cinque giudici della Corte Suprema, per considerare e risolvere i risultati messi in discussione.

“Dovremmo seguire lo stesso precedente, vale a dire che il Congresso dovrebbe immediatamente nominare una Commissione Elettorale, dotata di pieni poteri investigativi e di raccolta dei fatti, per condurre nel corso di 10 giorni un riesame di emergenza dei risultati elettorali negli stati contestati. Una volta completata, i singoli stati valuteranno i risultati della commissione e chiamerebbero in seduta speciali riunioni legislative per certificare un cambiamento dei loro voti, se necessario.

“Di conseguenza, intendiamo votare il 6 di gennaio per rigettare gli elettori provenienti dagli stati contestati in quanto “non forniti in modo regolare” e “legalmente certificati” (che è sono i requisiti di legge) a meno che e fino a quanto tale revisione di emergenza della durata di 10 giorni non sia completata.

“Queste sono questioni la cui difesa ci è stata affidata. Non intraprendiamo questo passo alla leggera. Agiamo per proteggere i sistema democratico anziché impedirlo. E ciascuno di noi dovrebbe agire di concerto per assicurarsi che le elezioni siano state condotto in maniera legale e secondo la Costituzione e fare ogni cosa possiamo per ripristinare la fiducia nella nostra Democrazia”.

La causa per coinvolgere Pence si ferma

La causa proposta dal parlamentare texano Louie Gohmert è stata rifiutata dal giudice federale Jeremy Kernodle con la motivazione che: “la causa afferma nella peggiore delle ipotesi un danno istituzionale alla Camera dei Deputati e, secondo un’autorità ben definita della Corte Suprema, è insufficiente legittimazione ad agire (standing)”.

Standing: è la capacità di una controparte di dimostrare alla corte che ha un collegamento sufficiente all’azione oppure alla legge contestata oppure che ne può ricevere un danno, il che giustifica la partecipazione della controparte all’azione legale. Lo standing può esistere per tre motivi:
1) la controparte è direttamente soggetta agli effetti negativi della legge o azione in questione e il danno continuerà a meno che la corte riconosca un rimedio nella forma di danni oppure dichiarando che la legge non si applica alla persona oppure che la legge è nulla oppure che è priva di effetto. Questa è la dottrina dell’avere qualcosa da perdere.

2) La controparte non subisce un danno direttamente dalle condizioni che contesta, ma chiede comunque un rimedio alla corte perché è ragionevolmente coinvolta nella situazione e la continua esistenza della situazione danneggia altri che potrebbero non essere in grado di rivolgersi alla corte. Un esempio classico è la violazione del primo emendamento.

3) La controparte ha un diritto automatico di agire in base alla legge come ad esempio nel caso d’inquinamento dell’acqua potabile.”

Negli Stati Uniti, l’attuale dottrina legale stabilisce che una persona non può avviare una causa mettendo in discussione la costituzionalità di una legge a meno che possa dimostrare che sono stati danneggiati oppure saranno danneggiati nell’immediato futuro dalla legge. In caso contrario la corte dichiarerà che il ricorrente non ha standing per avviare la causa e rifiuterà di esaminare il caso senza entrare nel merito dell’accusa d’incostituzionalità.

Gohmert racconta che nella sua carriera di giudice gli è capitato spesso di affrontare casi spinosi e i suoi colleghi lo invitavano a scansarli per evitare conseguenze spiacevoli e dichiara: “Se io non ho standing, allora non ce l’ha nessuno.

“In sostanza la corte sta dicendo che non intende toccare la faccenda e che non ci sono rimedi disponibili. In pratica questa decisione equivale a dire che dobbiamo scendere nelle strade ed usare la stessa violenza usata da Antifa (gruppo anarchico sinistroide) e BLM (che è stata impegnata in svariati disordini violenti nel corso dell’estate)”

Dichiara di voler presentare ricorso alla Corte d’Appello del Quinto Circuito.

“In quella corte ci sono alcuni giudici incredibili. Quindi siamo speranzosi che dichiarino, se la nostra corte non si rende utile in questa disputa, e non concediamo standing a chi si rivolge a noi, diciamo che la giurisdizione non è appropriata e che le persone chiamate in causa non sono quelle giuste, allora è inutile avere tribunali.

Gohmert ha deciso di fare causa, insieme ad altro, dopo non essere riuscito a raggiungere un accordo con i legali di Mike Pence sul fatto che il vice-presidente ha l’autorità esclusiva di escludere gli elettori provenienti dagli stati contestati. La materia del contendere riguarda la Sezione 15 dell’Electoral Count Act che è ritenuta incostituzionale perché fornisce istruzioni contraddittorie alla costituzione nella materia di occuparsi di gruppi di elettori in competizione.”

Nella seconda mozione mandata al giudice prima della decisione finale, Gohmert ha dichiarato:

“Il vice-presidente è qualcosa di più che un semplice apri-busta di alto grado.

Secondo la costituzione, ha l’autorità di condurre la procedura come ritiene opportuno. Può contare i voti elettorali certificati dalla branca esecutiva degli stati, oppure tenere valida la lista alternativa di elettori qualificati. Può anche ignorare tutti gli elettori di un certo stato. Questo è il potere che gli è garantito dalla costituzione”.

Sia l’avvocato di Pence che la Camera dei Deputati hanno chiesto al giudice di rifiutare il caso perché Pence non era la persona giusta da chiamare in causa.

L’avvocato di Pence è il Deputy Assistant Attorney General John Coghlan, e appartiene al Department of Justice. Coghlan nel suo ricorso aveva dichiarato che per avere una causa è necessario che le due parti abbiano interessi contrapposti che qui non ci sono.

Trump l’uomo più ammirato d’America

La società d’indagine Gallup ha nominato Trump l’uomo più ammirato in America nel 2020. Il 18% degli intervistati lo ha scelto dopo un anno, il 2019, dove era arrivato alla pari con Barack Obama. Nei 12 anni precedenti, Obama era sempre stato il primo, quest’anno ha ottenuto il 15%.

E’ stato scelto da circa la metà dei repubblicani consultati nell’indagine. Biden è arrivato terzo e Anthony Fauci è arrivato quarto. Gli altri sei nella lista dei primi dieci sono Elon Musk, Sen. Bernie Sanders, papa Francesco, Bill Gates, Le Bron James giocatore di basket e il Dalai Lama.

E’ la decima volta che Donald Trump figura tra i primi dieci. Il 16% degli intervistati ha nominato un parente oppure un amico e il 19% non aveva idea.

Un’altra inchiesta condotta da Rasmussen indica che il 72% del partito Repubblicano vede in Trump il modello per il futuro, non il tipico parlamentare repubblicano del momento.

Un’indagine Gallup prima delle elezioni ha indicato che il 56% degli americani stavano meglio rispetto a quattro anni fa.

Emerald Robison, corrispondente dalla Casa Bianca per Newsmax, fa una sintesi della posizione di Pence: “Qualsiasi storia sull’amministrazione Trump comincerebbe in questo modo:

  • Perché il generale Flynn è stato allontanato dalla Casa Bianca nel 2017?
  • Qual era la bugia che lo hanno accusato di aver detto al vicepresidente Mike Pence?
  • Chi a detto a Pence che Flynn aveva mentito?  L’FBI.
  • Chi dell’FBI ha parlato con Pence? E’ stato Peter Strozk oppure qualcun altro?
  • E’ vero che il vice-presidente Mike Pence merita una buona vacanza dopo aver gestito la sua task force sul corona virus dando al Dr. Fauci e al Dr- Birx poteri illimitati sull’economia americana.
  • Ricordatevi: la task force sul COVID è stata un disastro per l’America. Ha scatenato l’ipocrisia di Fauci e Birx contro la nostra economia. La colpa di questo disastro poggia sulle spalle del vice-presidente Mike Pence, che non ha mai riportato sotto controllo quei due funzionari pubblici con tendenze sinistroidi.
  • “Guardare Mitch McConnell che dice agli americani che nessuno lo costringerà a dare loro altri soldi una settimana dopo essere stato pronto a dare al resto del mondo $ 700 miliardi è qualcosa di notevole.

Ostruzionismo del sindaco di Washington DC

Il sindaco di Washington, Muriel Bowser, ha ordinato la chiusura di hotel, ristoranti, alimentari, benzinai e minimarket il 4, 5 e 6 di gennaio. Chi partecipa alla grande manifestazione indetta da Trump dovrà organizzarsi diversamente.

Trump dichiara illegali le elezioni senatoriali che si terranno i Georgia il 5 di gennaio. 

Mentre si prepara a fare un ultimo comizio in Georgia il 4 di gennaio, Trump dichiara sui Twitter:

“Prima di persino discutere il livello di massiccia corruzione che si è verificato nel corso dell’elezione del 2020, che ci dà ben più voti di quanti ce ne servirebbero per vincere tutti gli stati in bilico (swing states)  e me ne bastano tre, bisogna notare che i parlamenti dei singoli stati non sono stati in alcun modo responsabili per i grandi cambiamenti apportati in fretta e furia al sistema di votazione, alle regole e ai regolamenti appena prima delle elezioni, perciò l’intera elezione dello stato è illegale e incostituzionale. In aggiunta, il decreto di consenso formato in Georgia è incostituzionale e le elezioni Presidenziali del 2020 sono sia illegali che non valide, il che include le due elezioni senatoriali in corso al momento.”

E’ un’affermazione simile a quanto detto da Lin Wood che ha presentato una causa alla corte federale in novembre dichiarando che solo il parlamento e non Raffensperger hanno l’autorità per cambiare la legge elettorale.

Roberto Mazzoni

https://en.wikipedia.org/wiki/Standing_(law)

https://www.theepochtimes.com/gohmert-on-lawsuit-dismissal-if-i-dont-have-standing-to-do-that-nobody-does_3640883.html

https://www.newsmax.com/politics/gohmert-trump-lawsuit-pence/2021/01/01/id/1003951/

https://www.facebook.com/100000088315273/posts/3921017317911173/

https://www.newsmax.com/politics/trump-georgia-senate-runoff/2021/01/01/id/1003953/

https://www.theepochtimes.com/trump-most-admired-man-in-2020-gallup_3635964.html

https://www.theepochtimes.com/72-percent-of-republicans-see-trump-as-model-for-future-of-gop-poll_3636002.html

https://www.foxnews.com/politics/gop-senators-cruz-electoral-college-certification-audit

https://www.breitbart.com/politics/2021/01/02/gop-senators-including-cruz-blackburn-to-reject-the-electors-from-disputed-states-january-6/

https://www.breitbart.com/politics/2021/01/02/gop-senators-including-cruz-blackburn-to-reject-the-electors-from-disputed-states-january-6/

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