Trump ci riprova – MN #192

Il 15 novembre 2022 Donald Trump ha ufficialmente annunciato la propria candidatura alla presidenza degli Stati Uniti. Nel suo lungo discorso di presentazione, tenuto nella sua residenza di Mar-a-Lago, Trump ha promesso di riportare prosperità e gloria negli Stati Uniti, ha ipotizzato che la Cina abbia avuto un ruolo importante nel manipolare le elezioni del 2020, ha criticato i ritardi e le procedure alterate delle elezioni del 2022, che tuttavia hanno comunque portato alla vittoria 222 dei candidati da lui appogggiati e allo sconfitta di solo 22 tra questi, oltre che alla riconquista della Camera dei Deputati.

Il senato è stato perso di stretto margine anche in ragione del risultato molto contestato nelle elezioni in Nevada e Arizona, dove i candidati la lui appoggiati, Adam Laxalt e Blake Masters, entrambi etichettati come “election deniers” vale a dire critici dei risultati elettorali del 2020.

Trump ha detto che la sua candidatura non è di natura politica, perché i problemi dell’America non possono più essere risolti dalla politica, ma serve un movimento di natura popolare. Il lavoro non può essere svolto da una sola persona, ma servono decine di milioni di persone.

che e ha proposto una piattaforma elettorale con i seguenti punti:

Ripristinare la sicurezza del confine con il Messico e bloccare il flusso di immigrati illegali.

Bloccare il flusso di droghe e traffico di esseri umani dai cartelli messicani con pena di morte per gli spacciatori ciascuno dei uali, negli Stati Uniti, determina la morte di almeno 500 persone nel corso della sua vita, senza contare il dolore inflitto alle rispettive famiglie. Ha citato l’esempio della Cina che giustizia gli spacciatori il giorno stesso che li arresta, per poi mandare il fentanol negli Stati Uniti.

Riduzione del flusso di criminalità in alcune città degli Stati Uniti e smantellare le bande criminali.

Eliminazione della Critical Race Theory e della “follia Gender” dalle scuole.

Non permetterà agli uomini di partecipare negli sport femminili.

Ripristinerà la centralità della famiglia e difenderà i diritti dei genitori nei confronti dei propri figli.

Proporrà una modifica alle leggi per imporre limiti al tempo durante il quale i membri del Congresso possono restare in carica, per impedire loro di partecipare ad attività di lobbying per tutta la vita e per impediro l’uso dei soldi raccolti con le tasse per il finanziamento di campagne elettorali.

Chiederà la proibizione che i membri del Congresso possano investire in borsa guadagnando così da attività di insider trading.

Chiederà che i membri del Congresso, una volta usciti dal Parlamento o dal Senato, non possano mai partecipare ad attività di lobbying.

Vuole riportare fiducia nel sistema elettorale americano chiedendo l’uso di documenti di identità per poter votare, voto in un solo giorno e l’uso esclusivo di schede elettorali di carta. Tutti i voti devono essere contati entro la sera del giorno delle elezioni.Ha citato l’esempio della Francia dove hanno votato 35 milioni di persone e la questione si è risolta in un solo giorno. Ha detto giustamente che le elezioni negli Stati Uniti sono peggio di quelle che si tengono in paesi del Terzo Mondo. Ha garantito che farà in modo che questo particolare obiettivo sia raggiunto perché costituisce un obiettivo molto personale.

Abolirà tutti gli obblighi vaccinali imposti da Biden e ripristinerà la posizione dei militari che sono stati allontanati perché non volevano vaccinarsi, con rimborso dello stipendio perso nel frattempo.

Manterrà l’America al di fuori di stupide guerre ed eviterà lo scatenarsi di una terza guerra mondiale, verso cui invece Joe Biden sembra diretto, come ha fatto per i quattro anni in cui è stato presidente.

Farà costruire un sistema di difesa dagli attacchi missilistici che sia in grado di bloccare i missili supersonici di Russia e Cina che oggi non possono essere fermati.

Le minacce più importanti per gli Stati Uniti non vengono tuttavia dall’esterno, ma dall’interno con l’uso del sistema giudiziario, dell’FBI e del Ministero della Giustizia come arma contro i cittadini dissidenti, e ripulire la corruzione rampante all’interno della città di Washington.

Ha citato il fatto che l’FBI ha offerto 1 miliardo di dollari a Christopher Steele, l’autore del dossier falso su Trump e la Russia, per testimoniare che il dossier era vero e Steele si è rifiutato, a dimostrazione di quanto fosse falso il dossier stesso.

Ha parlato del raid condotto dall’FBI sulla sua casa di Mar-a-Lago che è risultato in una bolla di sapone, visto che dopo che le elezioni di medio termine si sono concluse, l’FBI ha dichiarato che la documentazione prelevata a casa di Trump non conteneva nulla di importante.

Trump dice che gli saranno contro le forze combinate dell’establishment, dei media, dei lobbisti, dei globalisti, dei marxisti radicali della sinistra, dalle corporazioni woke, dai poteri deviati del governo federale, dalle colossali macchine politiche, dalla marea di denaro sporco, dal sistema di censura interbo più pericoloso che sia mai esistito nella storia dell’Uomo.

Lei e i suoi alleati verranno attaccati, perseguitati, calunniati, come è già capitato a lui, ma non si lasceranno intimidire e alla fine vinceranno e l’America rinascerà.

Per capire meglio la posizione di Trump rispetto alla Cinae alla guerra in Ucraina, vediamo un video di Tucker Carlson.

Chi vince veramente nella guerra in Ucraina

[Tucker Carlson]

Buonasera, e benvenuti a Tucker Carlson. Quando la burocrazia permanente di Washington ci spinge verso una guerra con la Russia, chi ne trae beneficio? Questa è una domanda che dovremmo porci più spesso. Gli Stati Uniti certamente non ne traggono alcun beneficio, è ovvio per chiunque ci pensi per un secondo. In effetti, è così palesemente chiaro, che chi fomenta questa guerra ti accusa immediatamente di slealtà se fai notare che loro stanno tradendo gli interessi del nostro paese. Ma in qualche modo, il traditore sei tu, perché i confini dell’Ucraina sono sacri, mentre i nostri sono razzisti. E ti dicono di stare zitto perché sei un tirapiedi di Putin.

Ma per quale motivo sarebbe sleale schierarsi con la Russia, mentre invece è leale schierarsi con l’Ucraina? Sono entrambi paesi stranieri a cui non importa nulla degli Stati Uniti. In effetti, è tutta una messa in scena assurda, perché non hanno altri argomenti. Di fatto, l’Ucraina è strategicamente irrilevante. Nessuna persona razionale potrebbe sostenere l’idea di una guerra con la Russia in difesa dell’Ucraina. E nessuno pensa che un conflitto del genere renderebbe l’America più sicura, più forte, o più prospera. Se avete dato un’occhiata alla nostra economia, recentemente, avete visto livelli pericolosi di inflazione, una forza lavoro allo sbando, e oscillazioni selvaggiamente caotiche nei mercati finanziari. La nostra partecipazione a un conflitto nell’Europa orientale risolverà forse tutto questo? Certo che no. In realtà peggiorerà le cose.

Se non mettiamo le briglie ai neoconservatori, presto gli americani saranno molto più poveri. Ma perché lo stanno facendo? È una domanda complessa. Ci sono numerosi fattori che giocano un ruolo in questa situazione: l’arroganza, la stupidità, il profilo psicologico degradato dei nostri leader, le massicce campagne di lobbying da parte dei politici ucraini e degli appaltatori della difesa americani. Non c’è mai una sola causa per una tragedia. Ma ciò che è facilissimo da capire è chi beneficia del nostro conflitto con la Russia. L’unica a trarne un chiaro vantaggio è la Cina. Punto a capo. Il governo cinese è l’unico che ne esce come sicuro vincitore. Possiamo darvene molti esempi, ma vi invito a considerare le ultime sanzioni economiche che la Casa Bianca ha proposto contro la Russia. L’amministrazione Biden vuole usare una legge chiamata Foreign Direct Product Rule, regola per la produzione diretta all’estero, per tagliare la fornitura ai russi di semiconduttori realizzati con tecnologia americana. In tal modo, come ci dice il Washington Post, i cittadini russi sarebbero privati di alcuni smartphone, tablet e consolle per videogiochi. Quindi ci viene detto che deprivare i cittadini russi è un bene, perché sono malvagi.

D’accordo, ma quali sono gli effetti a lungo termine su di noi? I russi riusciranno a procurarsi smartphone costruiti con componenti che vengono da qualche altra parte, più precisamente dalla Cina. I cinesi si sono già impegnati a fornire aiuti ai russi, e hanno tutti gli incentivi per mantenere tale promessa. In altre parole, l’amministrazione Biden riuscirà a rafforzare l’avvicinamento tra i nostri due principali rivali globali, favorendo un’alleanza permanente tra di loro. In che modo questo aiuta l’America? Non è per nulla favorevole e, nel tempo, diventerà pericoloso, e non solo militarmente. L’unica ragione per cui il governo degli Stati Uniti può imporre sanzioni internazionali è perché il dollaro è la valuta di riserva mondiale, un fatto che ovviamente risulta sgradito alla Russia e alla Cina.

Quindi, supponiamo che queste due potenze globali riescano a convincere altre nazioni del fatto che il governo degli Stati Uniti sta abusando del proprio monopolio sul controllo monetario. Potrebbero farlo dicendo loro che ciò che gli Stati Uniti oggi stanno facendo alla Russia, domani potrebbe capitare a loro. Supponiamo quindi che altri paesi decidano di abbandonare il dollaro statunitense in favore di una nuova valuta. Che fine faremmo noi? Improvvisamente, gli Stati Uniti non sarebbero più in grado di gestire un’economia basata sul debito. Saremmo immediatamente molto più poveri, da un giorno all’altro. è mai possibile che nessuno a Washington ci abbia pensato? Sembra di no, visto che imporre dure sanzioni a ripetizione alimenta la loro vanità morale, facendoli sentire bene. Ma sono solo degli sciocchi. E questo vale per entrambi i partiti. Parlare di sanzioni in televisione è più facile che migliorare la vita delle persone nel proprio paese. Non fanno altro. Ecco la senatrice repubblicana Joni Ernst, dello Iowa, che vi dice che proteggere i sacri confini dell’Ucraina è molto più importante che salvare gli americani di Des Moines da un’overdose di droghe. Guardate.

[Joni Ernst]

Quindi dobbiamo andare avanti, e imporre subito sanzioni alla Russia. Dobbiamo mostrare loro che facciamo sul serio, e saremo al fianco dell’Ucraina nel caso di un’invasione. Di certo, dobbiamo assicurarci che arrivi nelle mani degli ucraini qualsiasi arma possibile, qualsiasi strumento letale che noi si possa fornire in questo momento.

[Tucker Carlson]

Questi sono i nostri leader. Gente totalmente ignorante che si limita a leggere le veline che qualcuno gli passa. Sarebbe bello sentire qualcuno della stampa che ponga le ovvie domande in contraddittorio, in effetti sarebbe il suo lavoro. Per esempio, dovrebbero chiedere alla senatrice Ernst quale sia esattamente il motivo per cui sia vitale inviare altre armi all’Ucraina e imporre nuove sanzioni alla Russia. Come risponderebbe a questa domanda? Non lo sapremo mai, perché nessuno nei media glielo chiederebbe mai. I giornalisti sono i più bovini tra gli animali della mandria. Se gli altri bambocci dicono che è una buona idea, presumono automaticamente che lo sia. E lo fanno su tutto, in particolare i conflitti armati. La guerra più lunga della storia americana si è appena conclusa lo scorso autunno quando abbiamo lasciato l’Afghanistan. Ora, l’idea ampiamente condivisa a Washington è che abbiamo bisogno di un’altra guerra. Lo vediamo in particolare nei notiziari televisivi. Guardate questa giornalista da suggeritore che cerca di aizzare il nostro Segretario di Stato a odiare la Russia ancora di più di quanto già non faccia.

[Anthony Blinken]

Procediamo su entrambi i percorsi. Saremo pronti in entrambi i casi. La scelta ora tocca a Putin.

[Giornalista]

Ma cosa state negoziando se le richieste della Russia sono inaccettabili? Il presidente Biden ha già detto che ci vorrà molto tempo prima che l’Ucraina possa aderire alla NATO. Avete già fatto questa offerta di esercitazioni militari reciproche.

[Tucker Carlson]

Cosa c’è ancora da discutere? Troppa diplomazia, Signor Segretario. Non ci sono abbastanza morti. Ecco la posizione di questa giornalista. Max Booth, del Washington Post, concorda con fervore. A questo punto, ogni progetto nella vita di Max Booth è crollato in un disastro. A partire dalla sua vita personale, per arrivare alla guerra in Iraq, che Booth ha propagandato all’infinito. Arrivato alla mezza età, Max Booth è inequivocabilmente un fallimento, ma sta cercando un’ultima guerra per riscattarsi. E un conflitto con una Russia armata di armi nucleari potrebbe essere la guerra che cerca. Guardate.

[Max Booth]

Dovremmo armare gli ucraini a rotta di collo. Dovremmo prepararci alla guerriglia se i russi entreranno in Ucraina. E penso che la cosa più importante che possiamo fare in questo momento, sia di definire un elenco di sanzioni in modo che Putin sappia esattamente cosa gli succederà se passerà il segno. Perché in questo momento, se ci limitiamo a vaghe minacce, potremmo lasciargli l’impressione che forse gli Stati Uniti e gli europei, non siano in realtà disposti a fare nulla.

[Tucker Carlson]

Dovreste chiedervi perché sia più patriottico schierarsi con una nazione piuttosto che un’altra. Non abbiamo l’obbligo di difendere alcuna nazione, tanto meno l’Ucraina o la Russia. Nessuna delle due è americana. Nessuna delle due condivide i nostri interessi. Perché sarebbe sbagliato sostenere l’una piuttosto che l’altra? Ciò che è sbagliato è dare il nostro appoggio a una delle due. Hanno interessi diversi dai nostri. Sono molto diversi. Ma questo non interessa a Max Booth. Ci dice di armare gli ucraini, di prepararli alla guerriglia. Solo un uomo completamente isolato dalle conseguenze dello spargimento di sangue che ne risulterà potrebbe parlare in questo modo. Ci sarà sempre qualche altro gruppo di cosiddetti esperti pronto ad ingaggiare Max Booth e persone come lui. Ma qual è la scusa per la testata Politico? Il blocco politico liberale che va di moda in questo momento sta premendo da mesi affinché si scateni una guerra in Ucraina. Perché? Cosa ci guadagnano?

Proviamo a vedere. Pochi giorni fa, Politico ha pubblicato questo titolo terrificante che riporto alla lettera: Psaki dice che la Russia potrebbe in qualsiasi momento lanciare un attacco in Ucraina. L’articolo continua promettendo che esperti e politici stanno preparando per una serie di misure di escalation. Suona allarmante, quindi dobbiamo mandare subito altri miliardi di armi in Ucraina. Sotto il titolo, scopriamo per quale motivo Politico sia interessato, visto che l’articolo è letteralmente offerto da Lockheed Martin.

Ora è chiaro. In altre parole, i fabbricanti d’armi pensano che sia giunto il momento di spendere molto di più per i contratti di difesa in Ucraina. Politico è felice di sostenere le loro argomentazioni in cambio di denaro. Sul Washington Post, potreste aver notato il seguente editoriale che riporta il titolo: Biden deve dimostrare che gli Stati Uniti sono pronti a sostenere l’Ucraina militarmente, se necessario. L’articolo è stato scritto da un uomo di nome Michael Vickers. Chi sarebbe costui? Tra le altre cose, Michael Vickers siede nel consiglio di amministrazione del fabbricante d’armi BAE Systems. Ci sembra un’informazione rilevante, visto che una potenziale guerra con la Russia risulterebbe in ogni caso molto redditizia per BAE Systems. Ma in qualche modo il Washington Post non si è preoccupato di dirlo ai lettori. L’informazione è rimasta celata. Quindi, dall’altra parte del mondo, come vedono tutto questo? Sono sicuro che i cinesi ne siano deliziati oltre che sorpresi. Non riescono a credere alla loro fortuna. Guardano l’intera classe dirigente politica degli Stati Uniti mentre corre a tutta velocità nella direzione sbagliata, lontano dall’Asia, che è così chiaramente il futuro, e verso un passato oscuro ai margini dell’Europa orientale. Ucraina, Russia.

E i cinesi devono chiedersi, come possono queste persone essere così stupide e così autodistruttive.

Vi lascio quindi riflettere sul fatto che nella recente riunione del G20, che di fatto contiene le nazioni del G7 e del blocco BRICS, Brasile Russia India Cina e Sud Africa, Xi Jimping l’ha fatta da padrone e Vladimir Putin non  era neanche presente.

Roberto Mazzoni

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