Facebook nei guai in Australia – MN #94

Reazione mondiale alle azioni di censura da parte di Facebook in Australia dove impedisce agli australiani di condividere notizie sulla piattaforma. Facebook ha anche eliminato pagine dei governi statali dell’Australia, di società caritatevoli e di vari media sia nazionali sia internazionali, tre giorni prima del lancio di un piano di vaccinazione nazionale per il COVID 19.

Il Primo Ministro australiano Scott Morrison ha dichiarato: “Le azioni odierne di Facebook con cui la tolto l’amicizia a tutta l’Australia, tagliando informazioni essenziali per i servizi sanitari e di emergenza, sono state arroganti e deludenti. Queste azioni non fanno altro che confermare le preoccupazioni che un numero crescente di nazioni sta esprimendo sul comportamento delle società di Big Tech che pensano di essere più grandi dei governi e di essere al sopra delle regole”.

La disputa nasce da una legge in programmazione che richiederebbe a Facebook ed Apple di pagare le fonti di notizie che portano traffico sulle loro piattaforme o comunque creare un sistema di compenso tramite abritraggio.

Un portavoce di Facebook ha risposto: “Le azioni che stiamo intraprendendo sono focalizzate nel ridurre la capacità di editori e visitatori di condividere o vedere il contenuto di notizie australiane oppure internazionali. Poiché la legge non fornisce una guida chiara nella definizione di quali contenuti siano classificati come notizie, abbiamo adottato una definizione ampia per rispettare la legge nella sua formulazione attuale”.

Julian Knight capo del comitato parlamentare che supervede l’industria dei media ha commentato: “Questa azione – da bullo – che hanno intrapreso in Australia credo che accenderà nei legislatori di tutto il mondo la volontà di andare oltre. Credo che quasi stiano usando l’Australia come campo per mettere alla prova la robustezza delle democrazie globali e capire se vogliano o meno imporre restrizioni al modo in cui conducono i loro affari. Quindi, da come la vedo, dopo l’Australia toccherà a tutti noi”.

Henry Faure Walker, capo della British News Media Association lo ha definito: “Un classico esempio di potere monopolistico impersonato dal bullo della scuola che cerca di proteggere la propria posizione dominante con scarso riguardo per i cittadini e i clienti che dice di servire”.

Dietmar Wolff capo dell’associazione degli editori tedesca BDZV ha dichiarato: “E’ proprio giunto il momento affinché i governi del mondo limitino i poteri di mercato delle piattaforme che fanno da punto di accesso alle informazioni”.

Il parlamentare democratico statunitense David Cicilline, che è anche capo della commissione Antitrust all’interno dalla Camera dei Deputati di Washington ha dichiarato:

“Minacciare di mettere in ginocchio un’intera nazione per costringerla a concordare con i termini di servizio di Facebook è la massima ammissione di potere monopolistico”

Cicilline spinge da qualche tempo per applicare regole antitrust più severe nei confronti di Facebook, Google, Amazon ed Apple.

Il Ministro dei valori culturali canadese, Steven Guilbeault, sta lavorando per preparare in Canada una legge simile a quella in lavorazione in Australia. Ha dichiarato: “Il Canada è in prima linea su questa battaglia. Siamo tra le prime nazioni al mondo che lo stiamo facendo. Sospetto che presto avremo 5, 10, 15 nazioni che adotteranno regole simili”.

Giovedì scorso il valore delle azioni di Facebook è calato del 1,5%.

Gigantesco blackout in Texas

Nel Texas 2 milioni di case sono rimaste senza energia elettrica lasciando milioni di texani al gelo in un clima particolarmente freddo nelle notti del 14 e 15 febbraio, con strascichi che stanno ancora continuando per centinaia di migliaia di persone. Sono scoppiate le condutture d’acqua in diversi posti lasciando la gente anche senza acqua potabile. Il parlamentare texano Chip Roy ha chiamato in soccorso gli idraulici degli stati vicini per dare una mano.

In alcuni casi pare ci siano state anche vittime. Jason Isaac lavora per la Texas Public Policy Foundation.

Issac sostiene che questo sia il risultato della forzatura a livello federale dello sviluppo di energie alternative, turbine a vento e pannelli solari, che sono inaffidabili e intermittenti. Sono state sviluppate a tal punto da sostituire centrali termo-elettriche alimentate con gas naturale, carbone pulito ed energia nucleare. C’è stata una massiccia crescita di turbine eoliche e pannelli solari negli ultimi 4 anni che semplicemente sono venute a mancare quando il clima è peggiorato.

Nella Texas Public Policy Foundation ne sono stati consapevoli per anni e Jason Isaac aveva avvisato 8 mesi fa del pericolo.

Electrical Reliability Council of Texas ha sbagliato nella gestione dell’emergenza perché è intervenuta troppo tardi e ha scollegato le centrali sbagliate, quelle che alimentavano la fornitura di gas naturale.

Non ci sono impegni di affidabilità per chi produce elettricità con sistemi alternativi che sono stati promossi negli ultimi 40 anni.

Ci sono forti incentivi per investire sulle fonti rinnovabili a spese dei contribuenti e aziende che producevano energia in modo convenzionale stanno investendo in tale direzione con la partecipazione di governi stranieri. Ad esempio EDF Renewables che costruisce parchi eolici è di proprietà per più del 60% del governo francese. Il governo comunista cinese ha comperato migliaia e migliaia di acri di terra per costruire parchi eolici (turbine a vento) e parchi fotovoltaici (pannelli) con la sovvenzione del governo statunitense. Issac dice che negli USA sono in grado di produrre energia con il sistema termoelettrico in modo più pulito e affidabile che in qualsiasi altra nazione del mondo.

Nel Massachussetts importano gas liquido dalla Russia. Sebbene gli USA producano il gas naturale nella modalità più ecologica al mondo, il blocco delle condutture di gas impediscono di trasferire gas tra due stati vicini.

Secondo Issac, gli Stati Uniti hanno eliminato il 70% delle emissioni dannose negli ultimi 50 anni. La Cina sta aumentando le emissioni perché costruisce una centale elettrica al carbone al giorno senza protezioni. Cina e India sono esenti dal Paris Accord perché sono economie in crescita.

Trump rimane il numero uno tra i repubblicani

Rasmussen Il 73% dei potenziali elettori repubblicani dicono che il partito dovrebbe assomigliare di più a Trump. Il 42% dice che il recente impeachment non ha fatto molta differenza riguardo alla loro opinione su Trump.

Un’inchiesta di CBS News indica che il 70% dei Repubblicani si unirebbe o sarebbe propenso a unirsi a un nuovo partito se fosse avviato da Trump. Il 46% ritiene inoltre che sia importante per il partito Repubblicano rimanere fedele a Trump e 27% ritiene che sia importante in una certa misura, mentre il 12% dichiara che non sia affatto importante.

Un altro sondaggio condotto pochi giorni dopo da Economist/YouGov indica che il 36% dei repubblicani considera Trump il miglior presidente della storia, il 18% considera Ronald Reagan il migliore, il 13 dà il primato ad Abramo Lincoln e l’11% lo dà a Giorgio Washington.

Nel 2018 l’elettorato repubblicano poneva Ronald Reagan al primo posto con 36%, Trump al secondo posto con il 10%.

Tutti i repubblicani che hanno osteggiato Trump durante l’impeachment hanno ricevuto un serio contraccolpo dal loro elettorato.

Secondo un sondaggio di NBC News, il numero di operai che si identificano con il partito democratico è calato dell’8% mentre quelli che si identificano con il partito repubblicano è aumentato del 12% nell’ultimo decennio, e questo vale anche per gli operai ispanici, auimentati dal 23 al 36%, oppure di colore, che sono passati dal 5% al 12%.

Le scelte dell’amministrazione Biden come il blocco della Keystone Pipeline e la riduzione nell’industria del petrolio e del gas favoriscono questa tendenza.

La gran parte di questa crescita è avvenuta durante la presidenza di Trump. Il futuro del partito Repubblicano dipende dall’acquisire questi voti il che non dovrebbe essere difficile considerando che i democratici non li vogliono.

Jamie Raskin capo dell’accusa e l’arringa di chiusura dell’impeachment

Nell’arringa di chiusura, Jamie Raskin, capo degli accusatori nel processo di impeachment contro Trump, chiama in causa la figlia che presenta come vera patriota perché si preoccupa dei figli di uno degli insorti che ha detto che sarebbe andato a morire. E dice che bisogna occuparsi anche dei figli degli insorti, dei loro cuori e delle loro menti. Si spinge persino a chiamare in causa il figlio Tommy, studente di legge al secondo anno all’università di Harvard, morto suicida per depressione a capodanno, all’età di 25 anni. E fa un paragone tra il dolore della figlia e il dolore che Trump avrebbe inflitto ai figli degli insorti.

Non cita nessuna accusa particolare ne alcuna legge particolare a anzi dice che il processo non riguarda veramente Trump, ma chi sono loro veramente.

Si lamenta che Trump sia scomparso dopo che gli hanno oscurato tutti gli account con cui poteva comunicare e gli hanno pure eliminato i video in cui invitava la gente alla calma.

Adesso sono i democratici a diventare patrioti, a citare le parole di Thomas Paine e a difendere i poliziotti.

Cita la frase di Liz Cheney in cui accusa Trump di aver commesso “il più grande tradimento del suo giuramento come presidente nella storia degli Stati Uniti”.

L’intero discorso non è mirato a provare nulla, ma a mettere dalla parte del torto chiunque non appoggi la sua tesi.

Arriva persino a citare la bibbia.

Signor Presidente, signor Raskin, senatori. Mia figlia Hannah mi ha detto una cosa ieri sera che mi ha lasciato di stucco e senza parole. I nostri figli si sono molto commossi per tutte le vittime della violenza, gli agenti e le loro famiglie. Ma Hannah mi ha detto ieri sera che lei era molto dispiaciuta per il figlio di un uomo che ha salutato i suoi figli prima di uscire di casa per unirsi alle azioni di Trump.

 

Il loro padre aveva detto loro che il loro padre potrebbe non tornare più a casa e che potrebbero non vederlo più. In altre parole, si aspettava la violenza, poteva morire. Come e successo agli insorti. E questo mi ha scosso. Hannah ha detto: “Come può il Presidente mettere i bambini e le famiglie delle persone in quella situazione e poi semplicemente defilarsi completamente?” Questo mi ha colpito e mi sono sentito pieno di auto-rimpianto perché quando ho visto per la prima volta la battuta su, sai, tuo padre che va a Washington, potresti non vederlo più.

 

Ci ho pensato solamente, beh, come un procuratore, come un manager [accusatore della Camera].

 

Ho pensato: che prova schiacciante è mai questa? Che la gente si aspetta una violenza letale ad una protesta indetta dal Presidente degli Stati Uniti nel dare l’ultimo saluto ai propri figli?

 

Ma, Hannah. Mia cara Hannah, ci ha pensato come un essere umano, ci ha pensato, se mi perdonate, come una patriota. Qualcuno che ha appena perso suo fratello e non vuole vedere altri bambini in America passare attraverso quel tipo di agonia e dolore. Senatori, quando dico che tutti e tre i miei figli sono migliori di me. Sapete che non sono impegnato in un’inutile adulazione, forse qualcuno di voi prova lo stesso per i suoi figli. Sono letteralmente persone migliori di me.

 

Hanno molto della loro madre, Sarah Bloom Raskin, e sono migliori di me. E Hannah ha visto attraverso la legalità della situazione, ha visto attraverso la politica della situazione fino all’umanità della situazione, la moralità della situazione. È stata una delle cose più patriottiche che abbia mai sentito dire da qualcuno. I figli degli insorti, anche quelli violenti e pericolosi, sono anche i nostri figli. Sono americani, e dobbiamo prenderci cura di loro nel loro futuro.

 

Dobbiamo riconoscere ed esercitare questi crimini contro la nostra nazione e poi dobbiamo occuparci della nostra gente e dei nostri figli, dei loro cuori e delle loro menti, come diceva Tommy Raskin, è difficile essere umani. Molti dei poliziotti e delle guardie della capitale e metropolitane che vengono picchiati dalla folla hanno anche loro dei figli. Ricordate l’agente Fanone, che ha avuto un attacco di cuore dopo essere stato colpito con il taser e malmenato per ore dalla folla e poi ha implorato per la sua vita dicendo agli insorti che aveva quattro figlie.

 

E questo mi ha quasi spezzato il cuore di nuovo. Ne abbiamo parlato a lungo ieri sera. I miei figli si sono sentiti malissimo che altri bambini, padri e madri siano stati trascinati in questo incubo da un Presidente degli Stati Uniti. Senatori, abbiamo dimostrato che ha tradito il suo Paese. Abbiamo dimostrato che ha tradito la sua costituzione. Abbiamo dimostrato che ha tradito il suo giuramento.

 

La cosa sorprendente da riconoscere ora è che sta addirittura tradendo la sua folla.

 

Ha detto loro che avrebbe marciato con loro e non l’ha fatto. Credevano che il Presidente fosse proprio lì con loro, da qualche parte nella folla, a combattere la fantomatica cospirazione per rubare le elezioni e rubare loro il Paese.

 

Pensavano di essere una grande squadra che lavorava insieme. Ha detto loro che il loro grande viaggio insieme era appena iniziato. E ora ci sono centinaia di procedimenti penali in corso in tutto la nazione, persone che si preparano a dire addio a membri della loro famiglia.

 

E il Presidente che li ha contattati, sollecitati, attirati, invitati, incitati, quel Presidente è diventato improvvisamente silenzioso e oscuro. Non si trova da nessuna parte. Non può essere disturbato per venire qui a dirci cosa è successo. E dirci perché questa era la cosa patriottica e costituzionale da fare. Senatori, questo processo, in ultima analisi, non riguarda Donald Trump. La nazione e il mondo sanno chi è Donald Trump, questo processo riguarda chi siamo noi.

 

Chi siamo noi. La mia amica Dar Williams dice che a volte la verità è come una seconda possibilità. Qui abbiamo una possibilità con la verità. Chi crede ancora nella separazione dei poteri: il Presidente Trump ha cercato di mettere da parte o scavalcare ogni altro ramo del governo.

 

Ostacolare la volontà del popolo a livello statale, usurpare la scelta del popolo come Presidente. Questo caso riguarda il fatto che il nostro Paese richiede un trasferimento di potere pacifico e non-violento per garantire la sovranità del popolo.

 

Vogliamo difendere le persone che ci difendono? Non solo onorarli con medaglie, come avete giustamente fatto ieri, ma sostenerli realmente contro la violenza insurrezionale selvaggia e barbara.

 

Ristabiliremo l’onore del nostro Campidoglio e delle persone che vi lavorano? Saremo una nazione democratica a cui il mondo guarda per comprendere i valori e le pratiche democratiche e il governo costituzionale e i diritti delle donne e degli uomini? Vuole il Senato legittimare un Presidente degli Stati Uniti che incita un attacco violento contro le nostre Camere, i nostri uffici, il nostro personale e gli ufficiali che ci proteggono? Quando vedete il filmato dell’ufficiale Hodges bloccato sulla porta, letteralmente torturato dalla folla.

 

Se anche il governo facesse questo, sarebbe  tortura. E quando vedete quel filmato e lui sta gridando in agonia per la sua vita, è quasi inguardabile. Quando il Vice Presidente degli Stati Uniti sfugge a una folla violenta che è entrata nell’edificio del Campidoglio cercando di impiccarlo e gridando traditore, traditore, traditore.

 

E quando interrompono il conteggio dei voti del Collegio Elettorale, è questo il futuro che immaginate per i nostri figli? È del tutto appropriato, come ci è stato detto o come ha detto il rappresentante Cheney, è il più grande tradimento del giuramento presidenziale nella storia del nostro Paese?

 

E se non riusciamo a gestire questo insieme come popolo, tutti noi, dimenticando le linee di partito e l’ideologia e la geografia e tutte queste cose, se non riusciamo a gestire questo, come potremo mai conquistare le altre crisi dei nostri giorni? È questa l’America? È questo che vogliamo lasciare in eredità ai nostri figli e ai nostri nipoti? Non sono mai stato un grande studente di catechismo, in realtà, bigiavo per la maggior parte del tempo, ma una frase del Libro dell’Esodo mi è sempre rimasta impressa come bella e inquietante, anche da bambino.

 

Dopo aver chiesto cosa significassero le parole: “Non seguirai una moltitudine per fare il male. Non seguirai una moltitudine per fare il male”. L’ufficiale che è stato chiamato 15 volte con la parola N e che ha passato ore con i suoi colleghi a combattere gli insorti che avevano pali di metallo, mazze da baseball, mazze da hockey, spray per orsi e stendardi di guerra confederati, ha posto la giusta domanda al Senato e a tutti noi.

 

E’ questa l’America? Per voi, senatori, questo dipenderà da voi ora in qualsiasi comitato e sottocomitato in cui vi troviate, qualsiasi cosa siate venuti a Washington a fare, a lavorare, dalla difesa, all’agricoltura, all’energia, all’aerospaziale, all’assistenza sanitaria. Questo è quasi certamente il modo in cui sarete ricordati dalla storia.

 

Potrebbe non essere giusto. Potrebbe davvero non essere giusto, ma nessuno di noi può sfuggire alle esigenze della storia e del destino, proprio ora. La nostra reputazione e la nostra eredità saranno inestricabilmente intrecciate con quello che facciamo qui e con il modo in cui voi esercitate il vostro giuramento di fare giustizia imparziale.

 

Giustizia imparziale, lo so, e confido che farete una giustizia imparziale guidata dalla vostra attenzione meticolosa ai fatti schiaccianti del caso e dal vostro amore per la nostra Costituzione, che so vivere nel vostro cuore. I tempi ci hanno trovato, disse Tom Payne, l’omonimo di mio figlio, i tempi ci hanno trovato. È questa l’America? Che tipo di America saremo? Ora è letteralmente nelle vostre mani. Buona fortuna al Senato degli Stati Uniti, ci riserviamo il tempo rimanente.

L’arringa finale dell’avvocato della difesa Michael van der Veen

L’avvocato della difesa Michael van der Veen fa notare che le prove dell’accusa sono state consegnate loro solo dopo che il processo era già iniziato il che li ha costretti ad esaminarle nelle pause tra una seduta e l’altra.

Ciò nonostante si sono accorti che alcune cosiddette prove erano state alterate o costruite di sana pianta e che alla fine, in un atto di disperazione, hanno portato un ultimo articolo di rivista,  quanto pare già smentito dagli interessati, che avevano avuto per le mani da settimane ma che hanno prodotto all’ultimo momento facendolo passare come prova accettata, quanto gli avvocati della difesa si sono solo accordati sul fatto di metterlo a verbale.

Michale van der Veen dice che la totalità delle cosidette prove portate dall’accusa sono tutte affermazioni per sentito dire prese dalla stampa. Inoltre menziona una prova che era già stata smentita dal diretto interessato, il senatore Lee, e che era già stata ritirata in una giornata precedente e che hanno comunque riproposto nell’arrigna finale e hanno anche aggiunto cose che non erano mai state menzionate prima il che è contrario alla corretta conduzione di un processo.

L’argomento sull’eccezione di gennaio si riferisce alla tesi, avanzata da Chuck Schumer e altri democratici, secondo cui, mancando la possibilità di sottoporre a impeachment un ex-presidente, lo si lascia libero di commettere qualsiasi illecito nell’ultimo periodo della sua presidenza.

Michael van der Veen smonta l’intera tesi indicando che sono stati proprio i democratici della Camera a tenere bloccata la procedura di impeachment nell’attesa che si insediasse una maggioranza democratica al senato. Aggiunge che in ogni caso, eventuali illeciti sarebbero comunque affrontati dai tribunali convenzionali.

La costituzione prevede che il 20 di gennaio il presidente lasci la carica quindi è questa la data che fa fede.

Quando si riferisce alla “bufala delle belle persone” indica un discorso fatto da Trump in cui diceva che ci sono belle persone su entrambi i lati della politica e questo discorso era stato alterato dai media, tagliandolo, per fargli dire che era favorevole ai suprematisti bianchi.

Sono l’unico a parlare e non sarà molto lungo. E prima di iniziare il discorso di chiusura che ho preparato, voglio davvero ripulire un po’ di cose dal pasticcio che è stato il discorso di chiusura degli House manager [accusatori nel processo]. Non voglio rovinare il mio discorso di chiusura perché penso che il finale sia piuttosto buono. Quello che essi non hanno fatto.

 

Hanno iniziato con un’errata enunciazione della legge e hanno iniziato con un’errata interpretazione dell’intento della nostra stipulazione [accordo legale]. Quello che abbiamo fatto oggi è stato stipulare in merito a un articolo pubblicato in una rivista.

 

A quanto pare l’hanno avuto per settimane, secondo i documenti che hanno prodotto oggi, ma per qualche motivo questa mattina l’hanno tirato fuori.

 

L’accordo era che potessero inserirlo a verbale. Non ci siamo accordati sul suo contenuto in termini di veridicità, e loro invece hanno cercato d’intendere che fosse questo lo scopo dell’accordo nel loro discorso di chiusura. La stipulazione è stata letta nel verbale. I sostenitori di quella conversazione, quelli veri, hanno negato il suo contenuto, la sua veridicità. Rispetto a.

 

Non parlerò molto dell’analisi tormentata delle nostre leggi sugli incendi dolosi con cui hanno iniziato o delle analogie veramente tangenziali che sono state usate con gli incendi.

 

Quello di cui voglio parlare, però, è la manipolazione delle prove.

 

Prima di tutto, ci hanno inviato le loro prove via e-mail martedì 9 alle 14:32. Ero già in questa stanza coinvolto nel processo quando hanno inviato le loro prove – mancanza di processo equo.

 

Hanno usato una prova che era completamente sbagliata due o tre sere fa con il senatore Lee e l’hanno dovuta ritirare.

 

Oggi hanno cercato di usarla di nuovo. Hanno cercato di usare prove che non avevano mai presentato nel caso, nella loro arringa finale.

 

Si tratta di un tentativo molto disperato da parte di una squadra d’accusa, nove di loro. Da una squadra d’accusa che sapeva che il loro caso era crollato. La loro arringa non ha menzionato un solo pezzo di legge. Non hanno parlato nemmeno una volta della Costituzione. Non hanno parlato del Primo Emendamento e della sua applicazione. Non hanno parlato dell’equo processo e di come si applica a questo procedimento per il mio cliente.

 

Una regola fondamentale di qualsiasi tribunale. È che quando si chiude un caso, si chiude sui fatti che sono stati ammessi nel processo. È un principio fondamentale di un processo equo e dell’imparzialità, che oggi è stato violato violentemente in più occasioni.

 

E bisogna chiedersi perché? Perché hanno fatto ricorso a queste tattiche in questo momento?

 

Senatori, buon pomeriggio, signor Presidente. Ciò che ha avuto luogo qui al Campidoglio degli Stati Uniti il sei gennaio è stata una grave tragedia. Nel corso di questo processo, non avete sentito nessuno da entrambe le parti di questo dibattito sostenere che l’infiltrazione del Campidoglio è stata niente meno che un atto atroce sulla casa della democrazia americana.

 

Tutti noi, a partire dal mio cliente, siamo profondamente turbati dai video esplici dell’attacco al Campidoglio che sono stati mostrati negli ultimi giorni. Tutta la squadra ha condannato e ha ripetutamente condannato la violenza e la violazione della legge che si è verificata il 6 gennaio nei termini più forti possibili.

 

Abbiamo chiesto che tutti siano trovati e puniti nella misura massima prevista dalla legge. Ma la questione di fronte a noi non è se c’è stata un’insurrezione violenta al Campidoglio, su questo punto tutti sono d’accordo.

 

In base al testo esplicito dell’articolo di impeachment della Camera, questo processo riguarda il fatto che il signor Trump si sia impegnato volontariamente nell’incitamento alla violenza e persino all’insurrezione contro gli Stati Uniti. E questa domanda che hanno posto nel loro articolo di impeachment deve essere impostata secondo le leggi di questo Paese.

 

Non importa quanti filmati veramente orribili vediamo della condotta dei rivoltosi e quante emozioni sono state iniettate in questo processo, ciò non cambia il fatto che il signor Trump è innocente delle accuse contro di lui. Malgrado tutti i video che sono stati proiettati, in nessun punto della loro presentazione avete sentito gli House manager recitare un solo esempio del signor Trump che esortava qualcuno a impegnarsi in violenze di qualsiasi tipo, in nessun punto avete sentito qualcosa che potrebbe mai essere interpretato

 

come se il signor Trump incoraggiasse o sanzionasse un’insurrezione. Senatori, non avete sentito quei nastri perché non esistono, perché l’atto di incitamento non è mai avvenuto.

 

Non ha usato alcun linguaggio di incitamento il 6 gennaio o qualsiasi altro giorno dopo le elezioni. Nessuna persona imparziale, rivedendo onestamente la trascrizione del discorso del signor Trump sull’Ellisse, potrebbe credere che stesse suggerendo la violenza.

 

Ha detto esplicitamente alla folla che si aspettava che le proteste fuori dal Campidoglio fossero pacifiche e patriottiche.

 

Sostengono che non è sufficiente. La sua intera premessa era che il procedimento della sessione congiunta dovrebbe continuare. Ha passato quasi tutto il discorso a parlare di come crede che i senatori e i membri del Congresso dovrebbero votare sulla questione.

 

Sono le parole che la Corte Suprema ha stabilito nel caso Brandenburg, che c’è uno standard molto chiaro per l’incitamento. In breve, bisogna guardare le parole stesse, le parole devono esplicitamente o implicitamente invocare, le parole, invocare l’illegalità o la violenza.

 

Se il discorso, bisogna determinare se il discorso era destinato a provocare l’illegalità e se la violenza era il risultato probabile delle parole stesse. Falliscono su tutti e tre i punti.

 

L’affermazione falsa e diffamatoria che il signor Trump ha tenuto un discorso incoraggiando i suoi sostenitori ad andare ad attaccare il Campidoglio è stata ripetuta così spesso in modo acritico, senza alcun esame dei fatti sottostanti che gli americani, gli americani che ascoltano a casa sono stati probabilmente sorpresi di apprendere che non è vero. Inoltre, alcune delle persone in questa stanza hanno seguito molto da vicino le dichiarazioni e i tweet del signor Trump nelle settimane precedenti il 6 gennaio. Sappiamo che non stava cercando di fomentare un’insurrezione in quel periodo, perché nessuno, dallo Speaker della Camera al sindaco di Washington, D.C.,

 

si è comportato in modo coerente con la convinzione che si stesse invocando la violenza.

 

Il signor Trump non ha trascorso le settimane precedenti al 6 gennaio incitando alla violenza. Ha trascorso quelle settimane perseguendo la sua sfida elettorale attraverso il sistema giudiziario e altre procedure legali, esattamente come la Costituzione e il Congresso prescrivono.

 

Credere, sulla base delle prove che avete visto, che il signor Trump volesse davvero e in effetti incitasse intenzionalmente un’insurrezione armata per rovesciare il governo degli Stati Uniti sarebbe assurdo.

 

Il raduno del 6 gennaio doveva essere un evento interamente pacifico. Migliaia e migliaia di persone, compreso il signor Trump, si sono presentate quel giorno con questa intenzione.

 

Una piccola percentuale, una piccola frazione di quelle persone si è poi impegnata in un comportamento veramente orribile, ma come ora sappiamo,  quelle azioni erano pre-pianificate e premeditate e poste in atto anche prima che il discorso fosse completato, discorso che è la base dell’articolo di impeachment.

 

E’ stato pianificato e premeditato da gruppi estremisti di sinistra e di destra.

 

Si sono appropriati dell’evento per i loro scopi.

 

La falsa narrazione degli House manager è un tentativo sfacciatamente disonesto di infangare, annullare, cultura di cancellazione costituzionale, il loro avversario politico numero uno, prendendo dichiarazioni neutre, retorica politica banale, togliendo parole e fatti dal contesto e attribuendo loro le intenzioni più sinistre e malevole possibili.

 

La loro storia non era basata su prove, ma sul puro animus personale e politico. La fragile teoria dell’incitamento che avete sentito dai House manager potrebbe essere usata per sottoporre a impeachment, incriminare o espellere innumerevoli altri leader politici. Molte figure di spicco in altri partiti si sono impegnate in una retorica molto più incendiaria e pericolosa. E ne abbiamo proiettato alcuni. Non ho intenzione di proiettarli di nuovo, non ho intenzione di riprodurre le parole, tutti voi avete visto le prove. Non ho intenzione di riprodurre di nuovo scene di folla violenta.

 

Non voglio dare a quelle persone un’altra piattaforma, un’altra occasione di essere visti dal popolo americano in quello che hanno fatto. Loro dovrebbero essere cancellati. I politici democratici hanno trascorso mesi prima del 6 gennaio attaccando la legittimità stessa delle istituzioni e delle tradizioni più care alla nostra nazione, non hanno solo messo in discussione l’integrità di un’elezione. Hanno messo in discussione l’integrità della nostra intera nazione, tutto dai nostri padri fondatori,

 

la nostra Costituzione, la Dichiarazione d’Indipendenza, le forze dell’ordine e l’esercito degli Stati Uniti. Hanno detto che la nostra società è radicata nell’odio. Hanno anche detto che l’America meritava, e cito, “una resa dei conti”.

 

Come avete sentito ieri, per tutta l’estate, i leader democratici, compresi l’attuale Presidente e Vice Presidente, hanno ripetutamente fatto commenti che hanno fornito conforto morale alle folle che attaccavano gli agenti di polizia. Durante questo periodo, molti agenti in tutto il Paese sono stati feriti. Come tutti sappiamo, due agenti dello sceriffo di Los Angeles hanno subito un’imboscata e sono stati colpiti a bruciapelo. Membri di questo stesso corpo sono stati in pericolo. Senatori dal Maine al Kentucky e in molti punti intermedi sono stati molestati dalla folla.

 

Lo scorso agosto, una minacciosa folla di sinistra ha assalito il senatore Rand Paul e sua moglie mentre lasciavano la Casa Bianca e hanno dovuto essere salvati dalla polizia.

 

Per mesi, il nostro tribunale federale di Portland è stato messo sotto assedio da anarchici violenti che hanno attaccato quotidianamente e ripetutamente le forze dell’ordine. E hanno cercato di dare fuoco all’edificio. La Presidente della Camera Pelosi non ha definito l’assedio violento dell’edificio federale un’insurrezione. Ha chiamato gli agenti federali che proteggevano il palazzo di giustizia “Stormtroopers [i soldati dell’impero in Guerre Spaziali]”.

 

Il complesso della Casa Bianca è stato assediato da folle che hanno lanciato mattoni, pietre e bottiglie contro gli agenti dei servizi segreti. Hanno dato fuoco a una struttura storica e hanno violato la recinzione di sicurezza per infiltrarsi nei terreni del Tesoro.

 

Quando l’amministrazione del mio cliente ha inviato la Guardia Nazionale per mettere in sicurezza la capitale della nazione in mezzo alla violenza, i leader democratici hanno preteso che le forze fossero ritirate. Il sindaco di Washington D.C. ha detto che la presenza della Guardia Nazionale era un affronto alla sicurezza del distretto.

 

Si deve indagare a fondo se la leadership politica qui a Washington, D.C., ha assunto una posizione di forza inadeguata e irresponsabile il 6 gennaio a causa del loro impegno per la falsa narrativa di ciò che è accaduto lo scorso giugno.

 

Speriamo che ora siamo tutti d’accordo che l’amministrazione ha agito correttamente nel prendere misure per fermare una folla in rivolta, stabilendo un adeguato perimetro di sicurezza e impedendo che la Casa Bianca fosse potenzialmente invasa.

 

Gli House manager sostengono questa settimana che un presunto breve ritardo nell’emissione di una dichiarazione pubblica del signor Trump il 6 gennaio è in qualche modo la prova che egli ha commesso incitamento o sostenuto la violenza. Eppure, per mesi l’anno scorso, Joe Biden, il vice presidente Harris e innumerevoli altri democratici hanno ripetutamente rifiutato di condannare l’estremismo mentre le rivolte avvenivano quotidianamente, mentre le imprese venivano bloccate.

 

Mentre i quartieri venivano bruciati, mentre le bombe esplodevano. Si sono ripetutamente rifiutati di dire ai loro violenti sostenitori di ritirarsi. Alcuni hanno persino suggerito che le azioni della folla erano giustificate. La Vice Presidente Harris ha letteralmente esortato i suoi seguaci a donare soldi a un fondo per far uscire di prigione rivoltosi violenti ed estremisti, in modo che potessero uscire e continuare a farlo ancora e ancora. Più tardi disse che quella gente non avrebbe smesso e che non avrebbe dovuto farlo. Tutto questo era molto più vicino a quando la definizione reale di un incitamento di qualsiasi cosa il Presidente Trump abbia mai detto o fatto.

 

Mai, tanto meno quello che ha detto il 6. È un’ipocrisia.

 

È un’ipocrisia che i responsabili della Camera hanno messo ai piedi di quest’Aula. Gli House manager hanno suggerito che questa storia recente è irrilevante per il procedimento in corso. Ma non solo il comportamento dei democratici relativamente alle rivolte dell’anno scorso è altamente rilevante come precedente, e non solo rivela la disonestà, l’insincerità di tutta questa impresa, ma fornisce anche un contesto cruciale che dovrebbe informare la nostra comprensione degli eventi che hanno avuto luogo il 6 gennaio.

 

Molte delle persone che si sono infiltrate nel Campidoglio si sono fotografate e le hanno postate sui social media. Per alcuni, sembra, hanno pensato che fosse tutto un gioco.

 

Apparentemente credevano che le folle violente, la distruzione della proprietà, i tumulti, l’assalto alla polizia e il vandalismo ai tesori storici fossero in qualche modo ora accettabili negli Stati Uniti.

 

Dove possono aver preso questa idea? Vi suggerirei che non è stato dal signor Trump.

 

Non è stato il signor Trump, non è stato nessuno nel partito repubblicano che ha trascorso i sei mesi immediatamente precedenti l’assalto al Campidoglio, dando aiuto retorico e conforto alle folle, scusando i rivoltosi, celebrando il radicalismo e spiegando che le persone arrabbiate, frustrate ed emarginate avevano il diritto di sfogarsi così.

 

Permettetemi di essere molto chiaro. Non ci possono essere scuse per le azioni depravate dei rivoltosi qui al Campidoglio o altrove in questo Paese.

 

Il cento per cento dei colpevoli di crimini meritano lunghe pene detentive per la loro condotta vergognosa e depravata. Ma questo processo ha sollevato la questione delle parole, delle azioni e delle conseguenze. Come nazione, dobbiamo chiederci: “Come siamo arrivati a questo punto in cui disordini e saccheggi sarebbero diventati comuni?” Vi dico che è stato mese dopo mese di leader politici e personalità dei media, assetati di sangue per gli ascolti, che hanno glorificato i disordini civili e condannato le ragionevoli misure di polizia che sono necessarie per sedare le folle violente.

 

Speriamo di poter lasciare quest’Aula tutti d’accordo sul fatto che tutti i disordini, tutti i disordini sono un male. E che le forze dell’ordine meritano il nostro rispetto e sostegno. Questa è stata la posizione del signor Trump fin dall’inizio. La vera domanda in questo caso è: “Chi è in definitiva responsabile di tali atti di caos e violenza quando vengono commessi? I democratici della Camera vogliono due standard diversi, uno per loro stessi e uno per la loro opposizione politica. Hanno portato avanti uno sforzo grossolanamente incostituzionale per punire il signor Trump per un discorso che è protetto dal Primo Emendamento.

 

È una violazione oltraggiosa dei suoi diritti costituzionali. Dal momento che non ha pronunciato una sola parola che incoraggiasse la violenza, questa azione può essere vista solo come uno sforzo per censurare un discorso politico sfavorevole, e discriminare un punto di vista con cui non si è d’accordo. È un’azione senza precedenti con il potenziale di fare danni gravi e duraturi sia alla presidenza che alla separazione dei poteri e al futuro dell’autogoverno democratico. Ieri, vi abbiamo mostrato un video d’innumerevoli membri democratici del Senato che esortavano i loro sostenitori a combattere.

 

Vi abbiamo mostrato quei video non perché pensiamo che dovreste essere rimossi con la forza dal vostro incarico per aver detto quelle cose, ma perché sappiamo che non dovreste essere rimossi con la forza dal vostro incarico per aver detto quelle cose. Ma riconoscete l’ipocrisia. Ieri nel rispondere alle domande, l’House manager Raskin ha ammesso che i Democratici della Camera hanno inventato uno standard legale completamente nuovo. In effetti, hanno creato una nuova teoria legale.

 

La dottrina Raskin, la dottrina Raskin si basa su nient’altro che la determinazione del discorso protetto in base all’etichetta del partito accanto al vostro nome. Indipendentemente da quello che avete sentito o che avete visto dagli House manager, se prestate molta attenzione, vedrete che qualsiasi discorso fatto da politici democratici eletti costituisce un discorso protetto.

 

Mentre qualsiasi discorso fatto da politici repubblicani eletti non è protetto. La creazione della dottrina Raskin rivela in realtà la debolezza del caso dei House manager. I funzionari che vengono eletti, e abbiamo esaminato questo in profondità ieri secondo i precedenti della Corte Suprema, Wood e Bond. E a proposito, Bond non ha bruciato la sua carta di leva.

 

In realtà ce l’aveva ancora. Faceva parte della sua difesa.

 

Ma in Bond e in Wood, la corte ha chiaramente richiesto che tutti sapessero che i funzionari eletti detengono le più alte protezioni del discorso, le più alte protezioni. E vi ricordo perché.

 

Perché tutti voi dovete essere liberi di avere una robusta discussione politica.

 

Perché la vostra discussione riguarda come andranno le nostre vite. E questo non dovrebbe essere soffocato da nessun partito politico, da entrambe le parti, non importa chi sia il partito di maggioranza in quel momento.

 

Perché mai gli House manager dovrebbero inventare un loro standard legale? Ve lo dico io perché, perché sanno di non poter soddisfare lo standard costituzionale esistente stabilito dalla Corte Suprema degli Stati Uniti che esiste da più di mezzo secolo.

 

Sostengono che il signor Trump, come funzionario eletto, non gode dei diritti del Primo Emendamento, il che è il completo contrario di quanto pervisto dalla legge.

 

Vi abbiamo dimostrato senza contraddizioni che è sbagliato. Sanno anche che non possono soddisfare il test in tre parti di Brandenberg. Come chiarito nel caso dei Bible Believers. Non c’era assolutamente alcuna prova che le parole del signor Trump fossero dirette a incitare un’imminente azione illegale.

 

Non c’era alcuna prova che il signor Trump intendesse incitare alla violenza con le sue parole. E la violenza è stata pianificata e premeditata da un gruppo di fuorilegge che devono essere perseguiti nella misura massima della legge.

 

Ma dimostra che non sono state le sue parole a mettere in moto tutto questo. Qual è stato l’incitamento? Senza l’abilità di dimostrare e senza le prove necessarie per soddisfare le norme costituzionali esistenti, cosa devono fare gli House manager? Hanno dovuto inventare la loro legge. Questo non è solo intellettualmente disonesto. Gente, è assolutamente spaventoso. Che tipo di precedente si creerebbe se il Senato votasse per la condanna. Il Congresso può ora ignorare il precedente della Corte Suprema sui contorni della libertà di parola protetta?

 

Sarà permesso al Congresso di inventare continuamente i propri standard legali e applicare questi nuovi standard al discorso dei funzionari eletti? Questo permetterebbe al Congresso di usare l’impressionante potere dell’impeachment come un’arma, per sottoporre a impeachment i colleghi del partito opposto. Questo non è un precedente che questo Senato può stabilire qui oggi. Se il Senato approva la nuova assurda teoria dei Democratici della Camera, stabilirete un precedente che affliggerà i leader di entrambi i partiti letteralmente per i secoli a venire.

 

Ma questo non sarà l’unico precedente vergognoso che verrà da questo caso. Questo è stato forse il procedimento più ingiusto e palesemente incostituzionale nella storia del Senato degli Stati Uniti.

 

Per la prima volta nella storia, il Congresso ha affermato il diritto di processare e punire un ex Presidente che è un privato cittadino. In nessuna parte della Costituzione si enumerato o si sottintende questo potere. Il Congresso non ha nessuna autorità, nessun diritto e nessun affare nel tenere un processo al cittadino Trump, figuriamoci un processo per privarlo dei diritti civili fondamentali.

 

Si è parlato dell’argomento dell’eccezione di gennaio, l’argomento dell’eccezione di gennaio è una risultato della condotta procrastinante degli House manager.

 

Hanno tenuto l’articolo di accusa bloccato, avrebbero potuto sottoporre il Presidente a processo mentre era ancora in carica, se davvero credevano che fosse una minaccia imminente, non l’hanno fatto.

 

L’eccezione di gennaio è una falsa pista. È una sciocchezza. Perché le autorità federali, statali e locali possono indagare. La loro eccezione di gennaio scade sempre il 20 gennaio. I Democratici della Camera e questo processo profondamente ingiusto hanno vergognosamente calpestato ogni tradizione, norma e standard di un processo equo.

 

In un modo che non ho mai, mai visto prima. Al signor Trump non è stato dato il diritto di rivedere le cosiddette prove contro di lui al processo, non gli è stata data la possibilità di metterne in discussione la correttezza. Non gli è stata data la possibilità di impegnarsi nell’accertamento dei fatti. Gran parte di ciò che è stato introdotto dalla Camera non è stato verificato: resoconti di seconda o terza mano copiati da mezzi di informazione di parte, incluse storie basate su fonti anonime la cui identità non è nemmeno nota a loro, figuriamoci al mio cliente.

 

Hanno fabbricato e manipolato le prove, tanto che hanno dovuto ritirarle. Abbiamo avuto, abbiamo avuto le prove solo dopo l’inizio del processo. Sono andati avanti per due giorni, quindi la sera ho potuto tornare indietro e dare un’occhiata molto da vicino a queste cose.

 

Io e il signor Castor e la signorina Bateman e il signor Brannon, abbiamo tutti lavorato duramente e abbiamo guardato le prove, i quattro volumi di libri stampati a caratteri minuscoli.

 

E abbiamo iniziato, voglio dire, letteralmente alle 12, 14 a guardare davvero le prove prima che toccasse a noi. E già in quel breve periodo di tempo passato a esaminare le prove, li abbiamo visti inventarsi account su Twitter. Abbiamo visto l’uomo mascherato seduto alla sua scrivania in presenza del New York Times.

 

E quando abbiamo guardato da vicino, abbiamo scoperto che la data era sbagliata, avevano aggiunto un simbolo di convalida. Hanno manipolato delle prove. Le hanno inventate. Non l’hanno mai affrontato, nella loro arringa finale. Come se fosse accettabile. Come se fosse giusto. Come se questo fosse il modo in cui dovrebbe essere fatto qui nel Senato degli Stati Uniti d’America. Una frode, senza mezzi termini. Frode. Da dove vengo io, nei tribunali in cui esercito, ci sono ripercussioni molto dure per quello che hanno fatto in questo processo.

 

Come abbiamo dimostrato, gli House manager sono stati sorpresi a creare false rappresentazioni di tweet, a manipolare video, e a introdurre nel verbale bugie completamente screditate come la “bufala delle belle persone [un discorso alterato di Trump]” come prove fattuali.

 

La maggior parte di ciò che i House manager hanno detto e mostrato sarebbe inammissibile in qualsiasi tribunale rispettabile. Non stavano partecipando a un caso, stavano raccontando una storia politica, una favola, e una palesemente falsa. I democratici della Camera hanno negato un processo equo e hanno affrettato l’impeachment perché sanno che un processo equo rivelerebbe l’innocenza del signor Trump dalle accuse contro di lui.

 

Più prove reali emergono fuori, più è chiaro che questo è stato un attacco premeditato e pianificato, che non è stato incitato in alcun modo dalle sue parole. Poiché il loro caso è così debole, gli House manager hanno adottato un approccio in stile “lavadino della cucina” al presunto singolo articolo di impeachment. Sostengono che il signor Trump ha incitato la violenza del 6 gennaio. Sostengono che ha abusato del potere tentando di fare pressione sul Segretario di Stato della Georgia Raffensperger per minare i risultati delle elezioni del 2020.

 

E sostengono che ha messo in grave pericolo il sistema democratico interferendo con la transizione pacifica del potere.

 

Ci sono almeno tre cose. Secondo le regole del Senato, ognuna di queste accuse deve essere contestata in un articolo di impeachment separato.

 

Non ho bisogno di ricordare a questa camera che la regola 23 delle regole di procedura e di pratica del Senato quando si riunisce su processi di impeachment prevede, in parte pertinente, che un articolo di impeachment non è divisibile su se stesso.

 

Perché? Siccome l’articolo in questione denuncia molteplici torti nel singolo articolo, sarebbe impossibile sapere se i due terzi dei membri erano d’accordo sull’intero articolo. O solo su parti di esso come base per un voto di condanna.

 

Basandosi solo su questo, il Senato deve votare per assolvere il signor Trump. Dovete almeno obbedire alle vostre regole. Se non  volete obbedire la Costituzione. In breve, questo impeachment è stato una completa farsa dall’inizio alla fine. L’intera buffonata non è stata altro che il perseguimento sconsiderato di una vendetta politica di lunga data contro il signor Trump da parte del partito di opposizione. Come abbiamo dimostrato, i democratici erano ossessionati dall’impeachment del signor Trump fin dall’inizio del suo mandato.

 

I democratici della Camera hanno cercato di sottoporlo a impeachment nel suo primo anno, hanno cercato di sottoporlo a impeachment nel suo secondo anno. Lo hanno messo sotto impeachment nel terzo anno. E l’hanno messo di nuovo sotto impeachment nel suo quarto anno. E ora hanno condotto un falso processo di impeachment quando lui è un privato cittadino senza mandato.

 

Questo circo frettolosamente orchestrato e incostituzionale è l’ultimo, disperato tentativo dei Democratici della Camera di realizzare il loro desiderio ossessivo degli ultimi cinque anni. Dal momento in cui è entrato nell’arena politica, il mio cliente. Da quando il mio cliente è entrato nell’arena politica, sono stati posseduti da uno zelo travolgente per sconfiggere un outsider dalla mentalità indipendente e per svergognare, umiliare, ridurre al silenzio e demonizzare i suoi sostenitori. Nella disperata speranza che non possano mai e poi mai rappresentare una sfida elettorale.

 

Ne abbiamo sentito uno, uno dei deputati sullo schermo: “Se non lo sottoponete a impeachment, potrebbe essere eletto di nuovo”.

 

Questa è la paura. Questo è ciò che guida questo impeachment. Quando deliberate sulla vostra decisione. Ci sono quattro motivi distinti, in base ai quali dovete assolvere il mio cliente. Il primo è la giurisdizione. Non c’è giurisdizione. E se ci credete, avete ancora il diritto di dirlo. Secondo: la regola 23. Doveva essere divisibile. Ogni accusa doveva essere esposta singolarmente di fronte a voi in modo che si potesse votare e vedere se i due terzi di voi pensano che il caso sia provato o meno.

 

Non l’hanno fatto.

 

Bisogna chiedersi perché. Conoscono le regole del Senato. Le conoscono e anche io. Perché l’avrebbero fatto? Perché non avevano indagato, prima di tutto. Ma anche quello che hanno scoperto mentre preparavano tutto questo, non potevano farcela. Quindi ci hanno buttato dentro più cose possibili e hanno fatto quante più accuse sfacciate e sfrontate potessero. Allora forse due terzi di voi ci sarebbero cascati. Ecco perché le regole non permettono di andare in quella direzione.

 

Equo processo, ho descritto appieno tale argomento.

 

È davvero una buona ragione per tutti voi, tutti voi in quest’Aula. Per dare un taglio alla politica, per leggere la Costituzione e applicarla a questo procedimento. E riconoscere che la mancanza di un giusto processo è davvero eccessiva. Scioccante. E non dovete spalleggiarla, e naturalmente, il Primo Emendamento, i fatti reali di questo caso, non c’erano parole di incitamento. Avete quattro basi su cui assolvere.

 

Nessuno può dirvi quale base scegliere e nessuno può dirvi quante basi considerare.

 

Che i senatori non lascino che i democratici della Camera portino avanti questa crociata maniacale. Il Senato non deve percorrere questo oscuro sentiero di animosità e divisione.

 

Non dovete assecondare la brama di impeachment, la disonestà e l’ipocrisia.

 

È ora di porre fine a questo teatro politico incostituzionale, è ora di permettere alla nostra nazione di andare avanti.

 

È ora di affrontare la vera questione  che preme a questa nazione, la pandemia.

 

La nostra economia. Disuguaglianza razziale. Disuguaglianza economica e sociale. Queste sono le cose su cui dovete pensare e lavorare per tutti noi in America. Per tutti noi. Con il vostro voto, potete difendere la Costituzione, potete proteggere il giusto processo, e potete permettere che la guarigione dell’America abbia inizio. Esorto il Senato ad assolvere e a rendere giustiza alla costituzione di questa grande repubblica.

 

Grazie.

Nel complesso Michael van der Veen è preciso, mirato e la sua arringa finale ha contribuito all’assoluzione di Donald Trump.

Roberto Mazzoni

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