Origine COVID: dove sta il marcio? – parte 4 – Senatori antifaucisti – MN #118

Le indagini sulle origini della pandemia COVID-19 continuano con la partecipazione primaria del Congresso degli Stati Uniti. Il Department of Justice e l’FBI sono troppo impegnati nel cercare di bloccare lo spoglio delle schede elettorali in Arizona relative alla contestata elezione presidenziale del 2020 e a bloccare riforme elettorali in alcuni stati che stanno cercando di rendere le proprie elezioni più sicure.

Ma il Senato degli Stati Uniti dispone di propri poteri investigativi e diversi senatori repubblicani si stanno muovendo per andare a fondo della questione. Così come diversi senatori sempre repubblicani dello stato dell’Arizona stanno andando a fondo sui brogli elettorali del 2020.

Sappiamo che un’indagine approfondita potrebbe portare alla luce informazioni scomode per il Pentagono, per il Dipartimento di Stato e per il Dipartimento di Giustizia, oltre che naturalmente l’apparato sanitario americano, quindi è meglio che siano i senatori a muoversi.

Il fatto che se ne parli in continuazione costituisce comunque un elemento positivo perché è il migliore antidoto per la campagna di disinformazione che è stata compiuta negli ultimi 4 anni e che è culminata con l’emergenza COVID del 2020.

Nel libro “Microtrends” l’autore americano Mark J. Penn, ritenuto uno dei migliori sondaggisti e consulenti politici negli Stati Uniti, sostiene che basta solo l’1% di una popolazione per cambiare una nazione completamente.

Innanzi tutto fornisce una definizione di microtrend:

“Un gruppo con un’intensa identità che lo separa da altri e che sta crescendo in importanza, i cui fabbisogni e desideri non sono ancora stati soddisfatti dall’insieme di aziende sul mercato, dagli esperti di marketing, dai politici e da altri che vogliano influenzare il comportamento della società.”

Ci spiega anche che mentre i grandi movimenti maggioritari sembrano conquistare completamente una nazione, ci sono già movimenti contrari che partendo dal piccolo sono destinati a trasformarla profondamente.

Questo è particolarmente vero per gli Stati Uniti e per l’Italia che condividono una naturale tendenza verso il piccolo. In entrambe le nazioni, nonostante lo strapotere di alcune grandi aziende, il grosso dell’economia è sostenuto dalle piccole imprese.

Gli americani desiderano sempre più di vivere in piccoli centri o nei sobborghi, allontanandosi dalle grandi città. E’ proprio l’attenzione alle piccole comunità con interessi particolari che determina il successo politico.

Mark J. Penn giocò un ruolo fondamentale nell’elezione di Bill Clinton e ha fornito informazioni importanti in relazione all’elezione di Barak Obama.

Uno dei tanti esempi riportati nel libro:

“C’è così tanta focalizzazione sulla povertà quale causa del terrorismo, che sfugge la constatazione che dietro agli attentati ci sono in realtà i terroristi più benestanti e con un alto livello di scolarità”.

La propaganda incessante porta a focalizzarsi su due estremi polarizzati, ma Penn ci dice che tale visione è completamente falsa:

“Non ci sono più due grandi forze che si oppongono e che attraverso la loro opposizione ci spingono nella direzione in cui vogliono. L’America e il mondo sono frammentati da un intrico di scelte, che si accumulano all’interno di “microtrend”. Forze talmente piccole che si muovono al di sotto del radar e che coinvolgono anche solo l’1% della popolazione, ma che hanno il potere di modificare la forma della nostra società”.

Ci spiega inoltre che la grande crisi economica del 2008 è stata provocata da un piccolo segmento del mercato delle ipoteche americane, pari al 10%, all’interno del quale si era formata una piccola sacca di morosità pari all’1,7%. E fu proprio quell’1,7% a far crollare due sole grandi società di gestione finanziaria che a catena crearono un gigantesco effetto domino.

Tutto questo si muove in opposizione al desiderio di creare un governo e una società monolitici con un singolo governo mondiale e con una singola religione mondiale. Internet ha favorito la polverizzazione delle culture e ciascuna si muove in centinaia di direzioni differenti, contemporaneamente.

Donald Trump è stato capace d’interpretare e catturale molti di questi microtrend e ha dato vita a un vero e proprio movimento che sta cambiando l’America.

Prima di lasciare la Casa Bianca, Trump ha pensionato definitivamente Henry Kissinger, segretario di Stato sotto Richard Nixon e Madeleine Albright, segretario di stato sotto Bill Clinton. Questi due personaggi hanno avuto un ruolo centrale nelle guerre in cui gli USA sono stati coinvolti negli ultimi 50 anni. Con l’esclusione di Liz Cheney dalla leadership repubblicana alla Camera, il filone dei guerrafondai è molto indebolito e questo permette al partito repubblicano di portare avanti una reale opposizione all’amministrazione di Joe Biden e di orientarsi verso un elettorato che prima non serviva e che è molto numeroso e determinato.

Questo nuovo scenario si dimostra nell’atteggiamento di attacco deciso mostrato da diversi senatori repubblicani.

Marco Rubio interroga Fauci

Marco Rubio è un senatore repubblicano della Florida di origini cubano-americane. E’ membro della commissione intelligence e della commissione affari internazionali del Senato degli Stati Uniti. In passato, ha avuto spesso tendenze favorevoli all’avventurismo militare americano all’estero, ma con l’arrivo di Trump si è in parte riallineato prendendo le distanze dal nucleo dei RINO (Republicans In Name Only) all’interno del suo partito.

Alla pari di Ron DeSantis, è un cattolico per nulla allineato alle posizioni del Vaticano e dopo l’uscita di Trump dalla Casa Bianca è stato attivo su vari fronti, incluso un interrogatorio ad Anthony Fauci di cui riportiamo il video.

Ricordate che la SARS-1 è la prima versione della Severe Acute Respiratory Syndrome – sindrome respiratoria acuta grave, che costituisce l’antenato del COVID-19 e che si è diffusa nel 2002-2003 partendo sempre dalla Cina.

La MERS – Middle East Respiratory Syndrome – sindrome respiratoria da coronavirus mediorientale si è diffusa in medio oriente nel 2012 a partire dai cammelli, anche se il virus originale deriva comunque da un pipistrello come nel caso della SARS-1 e del COVID-19. A tutt’oggi non esiste un vaccino efficace contro la MERS e contro la SARS-1.

Grazie a tutti voi per essere qui. Penso che mi rivolgerò al Dr. Fauci, ma accolgo le risposte di tutti. Voglio solo passare attraverso ciò che sappiamo. Abbiamo sentito molto su ciò che non sappiamo. Quindi ecco le cose che sappiamo. Ok, allora SARS-1, abbiamo identificato l’animale ospite entro quattro mesi. MERS, credo che abbiamo identificato l’animale ospite entro nove mesi. Ora sono passati 15 mesi e mezzo, 16 mesi,

 

non abbiamo ancora visto e la Cina non ha prodotto alcuna prova dell’animale ospite che avrebbe trasmesso il COVID-19 a un umano. Sappiamo che la Cina ha una storia di incidenti di laboratorio. Penso, dottor Fauci, che lei abbia risposto alla domanda del senatore Graham. Penso che l’abbia formulata come: c’è mai stata una pandemia che sia uscita da un laboratorio? E la risposta è stata no. Ma sappiamo di epidemie che sono uscite da un laboratorio, credo, nel 2004 due ricercatori a Pechino sono stati infettati mentre facevano ricerche sulla SARS il che ha portato a un’epidemia.

 

La Cina ha una storia di incidenti di laboratorio. Questa epidemia è avvenuta in una città che, casualmente, è la sede di un laboratorio che sappiamo essere coinvolto in una vasta attività di ricerca. E quello che fanno è prendere virus naturali e li manipolano e li cambiano affinché diventino infettivi per gli esseri umani. Sappiamo che lo fanno. Lo hanno pubblicato. Ed è successo anche in una città in un laboratorio dove un esperto di biosicurezza della Rutgers ha sollevato preoccupazioni sulla sua sicurezza.

 

E i nostri diplomatici nel 2018 hanno informato a Washington esprimendo preoccupazione per la sicurezza. Quindi prendo tutti questi fatti insieme, giusto. Per la SARS conoscevamo l’animale ospite dopo 4 mesi, per la MERS conoscevamo l’animale ospite dopo  9, non conosciamo ancora l’ospite per il COVID, e la Cina non è trasparente al riguardo, anche se ha un interesse diretto nel fornire l’ospite, in modo da meterci tutti a tacere. In un laboratorio che sappiamo essere coinvolto nella modifica sintetica dei virus in modo che diventino infettivi per l’uomo, in un laboratorio che i diplomatici ci hanno detto non essere sicuro e in un paese che ha una storia di fughe di laboratorio.

 

E tra l’altro, in un virus che sappiamo può essere creato sinteticamente perché lo hanno fatto gli svizzeri. Gli svizzeri hanno creato una replica esatta di questo virus in laboratorio per trovare risposte. Tutti questi fatti sono a nostra disposizione dal maggio scorso, dallo scorso aprile [2020]. Comincio con il dottor Fauci, perché ha respinto la credibilità della teoria della fuga dal laboratorio?

 

Fauci: Ho sempre detto che l’alta probabilità è che si tratti di un evento naturale. Non ho scartato nulla. Ho solo detto che è un’alta probabilità che si tratti di un evento naturale dall’ambiente di un serbatoio animale che non abbiamo ancora identificato. Continuo a sostenerlo. Ma come ho appena accennato alla risposta ad altre domande, che siccome non lo sappiamo al 100%, perché nessuno sa, incluso me al 100%, quale sia l’origine, è la ragione per cui siamo a favore di ulteriori indagini.

 

Rubio: Beh, dato tutto quello che ho citato e se qualcosa che ho appena citato non è corretto, spero che sia corretto adesso perché questo non è il mio campo di studio e mi sto basando su ciò che altri esperti hanno pubblicato. Qual è la base per questo “altamente probabile”? Qual è la base per concludere che è più probabile che sia stato un evento naturale anziché un incidente di laboratorio? Ho fatto una domanda specifica al direttore della National Intelligence, e come l’ho posta è: non è forse vero che valutate che siano probabili in uguale misura sulla base delle informazioni che abbiamo?

 

Così come ho delineato tutte queste cose. Ha sbagliato? Quando mi ha risposto? Sì. E in base a tutto quello che ho appena citato, su cosa si basa la maggiore probabilità che si verifichi naturalmente? È semplicemente perché corrisponde a quanto abbiamo visto in passato?

 

Fauci: Beh, abbiamo un’esperienza storica che è accaduta con la SARS COVID-1. È successo con la MERS, è successo con l’HIV. È successo praticamente con tutte le pandemie di influenza. Quindi la base storica delle pandemie che si evolvono naturalmente da un serbatoio animale è estremamente forte. Ed è per questo motivo che abbiamo ritenuto che qualcosa di simile a questo abbia una probabilità molto più alta. Ma di nuovo, tornando a quello che ho detto e lasciatemi ripetere in modo che non ci sia mancanza di chiarezza in questo.

 

A questo punto nessuno lo sa al 100%, nemmeno io, questo è il motivo per cui siamo favorevoli a ulteriori indagini.

 

Rubio: Ma tornando ai precedenti, i precedenti richiedono che siano simili. La differenza tra questo e quello è, come ho detto, dopo 4 mesi conoscevamo l’ospite della SARS. Dopo 9 mesi conoscevamo l’ospite della MERS. La Cina ha tutto l’incentivo del mondo per presentare questo animale ospite e non l’ha fatto. E poi si sommano tutte queste altre cose. Voglio dire, è solo una coincidenza che sia successo nella città che sta facendo questo tipo di ricerca, che, tra l’altro, è controversa?

 

So che lei e altri l’avete sostenuta, ma è controversa. Non è ampiamente accettata come benigna. Il mio punto è che ci sono persone là fuori a cui sono stati soppressi post su Facebook, sono stati chiamati pazzi, teorici della cospirazione per aver detto pubblicamente un anno fa ciò che ora diciamo che potrebbe essere possibile. E penso che quelle persone meritino come minimo delle scuse. Grazie.

Come vedete nel video, Rubio conferma il fatto che nel laboratorio di Wuhan erano in corso esperimenti gain of function, che mirano a rendere infettivi per l’Uomo virus che prima non lo erano, e che il fatto sia conosciuto dai funzionari del governo statunitense e Fauci non smentisce, come invece aveva tentato di fare con il senatore Rand Paul (vedi il primo video).

Del resto gli stessi cinesi hanno pubblicato documenti scientifici in cui lo hanno confermato, in passato.

Rubio dimostra che l’affermazione di Fauci secondo cui la fonte più probabile rimane un animale è puramente un’idea fissa, priva di alcuna conferma scientifica.

Infine ribadisce la probabilità che il virus sia di origine artificiale riportando la notizia che il virus del COVID-19, che si chiama SARS-CoV-2, è stato replicato in modo completamente sintetico dal virologo svizzero Volker Thiel del laboratorio di Mittelhausen un piccolo villaggio del cantone di Berna.

Rimarca che la Cina ha una storia di fughe di virus dai suoi laboratori citando la fuga del virus SARS-CoV-1 nel 2004 da un laboratorio di Pechino e che il lavobaratorio di Wuhan è stato dichiarato come insicuro da due fonti diverse prima dello scoppio della pandemia.

Fauci mente apertamente quando dichiara di non aver scartato la teoria del laboratorio fin dall’inizio, come abbiamo visto nei video precedenti di questa serie. A febbraio 2020, ha persino ricevuto un ringraziamento ufficiale, via email, per averlo fatto da Peter Daszak di EcoHealth Alliance che è direttamente coinvolto insieme a Fauci nel finanziamento con soldi americani degli esperimenti a Wuhan.

E’ stato Fauci insieme a Zuckemberg e allo stesso Daszak a bloccare qualsiasi menzione dell’ipotesi del laboratorio sui media e sui social media dal febbraio 2020 fino a qualche settimana fa.

E’ anche confermato dal fatto che, dopo il blocco imposto da Trump nel 2020, Fauci ha ricominciato a mandare soldi a Wuhan per continuare in questi esperimenti.

E del resto Fauci conferma la propensione per l’ormai screditata teoria della fonte animale anche durante questo interrogatorio.

Infine, quando dice che nessuno sa al 100% che il virus provenga dal laboratorio, mente di nuovo perché ci sono testimoni sul fronte cinese ed esperti sul fronte occidentale che lo affermano in modo categorico.

In conclusione Anthony Fauci, il dipendente pubblico più pagato negli USA, con uno stipendio che supera anche quello del presidente americano, sedicente massimo esperto in materia, continua nella sua campagna di disinformazione a spese dello stato.

Diventa evidente quando parla di pandemia in abbinamento alla SARS, alla MERS, all’HIV (Human Immunodeficiency Virus – virus che produce immunodeficienza nell’Uomo) alla semplice influenza che non sono mai state classificate come pandemie, bensì come semplici epidemie.

Inoltre la provenienza animale dell’HIV, come virus che conduce all’AIDS (Acquired Immuno Deficiency Syndrome – sindrome da immunodeficienza acquisita), è fortemente controversa e ci sono diversi esperti che lo identificano come creazione di laboratorio.

Il governo cinese incolpa tutti fuorché se stesso

La Cina naturalmente non ha nessuna intenzione di collaborare a una nuova indagine infatti ha da poco diffuso una sua nuova teoria sulle origini del COVID-19.

Crescono le voci di opposizione alla Cina. La sicurezza è solo un aspetto della questione. L’altro è l’origine della pandemia.

 

Ricordate che quella domanda non ha ancora ricevuto risposta. Nelle ultime settimane, l’Europa ha chiesto una nuova inchiesta in Cina.

 

L’America ne sta già condicendo una attraverso la propria intelligence. Vedete, la pandemia è iniziata a Wuhan, in Cina. È l’epicentro originale.

 

Quindi è lì che andranno gli investigatori ed è abbastanza ovvio, ma non per la Cina.

 

Pechino incolpa tutti, tranne se stessa, di questa pandemia. Fino ad ora, Pechino ha incolpato di questa pandemia gli Stati Uniti, la Francia, la Svezia, l’Italia e persino l’India.

 

E ora, per evitare un’altra indagine in patria, sta ricamando nuove teorie cospiratorie per sviare la colpa. Scienziati cinesi sono stati schierati per confondere le acque, chiamano il virus un’arma biologica e affermano che provenga dall’America e dalla Francia.

 

Il mondo sta seriamente valutando la possibilità di una perdita in laboratorio. La Cina sta cercando di ricamare sulle teorie esistenti per attaccare i rivali. E dovete ascoltare questo brano molto attentamente.

 

Questo è un articolo del Global Times. Inizia con un grafico che si chiama rimappatura della storia della pandemia del COVID-19.

 

Ecco cosa dice: la pandemia è iniziata in Spagna, ha raggiunto l’Italia, poi la Francia, seguita da Brasile e Stati Uniti e poi è finita in Cina. Questa diciamo è la madre di tutte le mistificazioni e non finisce qui.

 

Lo Stato cinese ha messo in campo Zeng Guang, il capo epidemiologo del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie, affinché sposti in America l’epicentro di questa pandemia.

 

Zeng afferma che la fase successiva di questa indagine deve dare priorità agli Stati Uniti. Perché? Perché gli Stati Uniti hanno tardato nel sottoporre i propri cittadini a test nei primi giorni e possiedono “un gran numero di laboratori biologici in tutto il mondo”. Zeng conclude la dichiarazione dicendo, e sto citando di nuovo. “Tutti gli argomenti relativi alle armi biologiche che gli USA possiedono dovrebbero essere soggetti a scrutinio”. Zeng Guang ha forse prove per sostenere queste affermazioni?

 

La risposta è no, non c’è alcun fondamento concreto per alcuna di queste affermazioni. Pechino vuole solo spargere questa idea nelle menti delle persone.

 

La Cina vuole che la gente pensi che il virus potrebbe essere trapelato da un laboratorio americano. A furia di ripeterlo pensano di poterci convincere.

 

Quindi la Cina ha schierato il suo principale epidemiologo per diffondere questa teoria e i media statali cinesi hanno diffuso la propaganda.

 

Eccone un altro: i ceppi di COVID-19 trovati in Francia non provengono dalla Cina.

 

Questo articolo diramato dall’agenzia di stampa cinese Xinhua afferma che il virus Wuhan circolava in Francia prima del 2020. E questi ceppi non avevano alcun collegamento con la variante di Wuhan e questo articolo cita un istituto di ricerca medica con sede a Parigi come prova che questa tesi sia autentica.

 

Abbiamo cercato di verificare se in questo studio è stata condotta una revisione da altri medici o se c’è una valutazione indipendente di tali affermazioni, non siamo riusciti a trovare nulla.

 

La stampa cinese rimane l’unica fonte di questo studio. E così che funziona la guerra dell’informazione. La Cina sta proponendo la propria ricostruizione temporale, la propria scienza per sviare altrove la colpa della pandemia.

 

L’intera macchina statale cinese è impegnata in questa guerra informativa sulle origini del virus. All’inizio di questa settimana ha parlato anche Zhao Lijian, il capo della diplomazia d’assalto cinese.

 

Dopo aver incolpato l’esercito americano per la pandemia,  Zhao Lijian ha lanciato una nuova teoria secondo la quale la Svezia ha avuto casi di virus già nel novembre 2019. Ecco le sue parole:

 

Ciò dimostra ancora una volta che la ricerca dell’origine è una questione scientifica complessa, che non coinvolge solo la Cina.

 

Richiede la cooperazione di scienziati di tutto il mondo per prevenire possibili rischi in futuro e proteggere la vita e la salute delle persone di tutti i paesi.

 

Gli esperti cinesi spacciano falsità, i media di stato cinesi propagandano le loro menzogne e i diplomatici cinesi chiedono un’indagine globale contro il resto del mondo.

 

Questo dimostra quanto sia suscettibile la Cina riguardo alla prospettiva di una nuova indagine.

Vediamo quindi che la Cina continua a cambiare versione a seconda delle convenienze e che sta facendo di tutto per evitare una vera indagine sul laboratorio di Wuham.

E’ vero che ci sono state fughe di virus anche dai laboratori americani passato  e che ci sono stati focolai locali, ma la grande quantità di ipotesi completamente diverse tra loro che il governo cinese ha proposto fin dall’inizio, sta diventando ridicola.

Al colmo del ridicolo

La situazione è ormai talmente demenziale che persino i media che sono stati ferocemente contro Trump cominciano a vacillare. Qui vediamo l’intervento a sorpresa di Jon Stewart, un famoso comico americano, che partecipa a una tramissione di Stephen Colbert che negli ultimi quattro anni non ha fatto altro che attaccare Donald Trump. Stephen Colbert fa parte della linea mainstream.

Questo sketch ha creato un impatto su molti americani.

Guardate là. Guarda quello laggiù e guarda quello. Laggiù! Benvenuti signore e signori, gente.

 

Il mio ospite di stasera è Jon Stewart.

 

Stewart: Oh. Immagino che ci siamo.

 

Colbert: È un piacere averti qui, amico mio.

 

Stewart: Oh mio Dio, non c’è niente che avrei voluto fare di più che respirare l’aria di tutti.

 

Ecco il punto. Questo è grande. Questo è quello che so di te.

 

So di te. Siamo davvero cari amici. Eppure questa è la prima volta che ti vedo in carne ed ossa in 15 mesi.

 

Stewart: Questo è, questo è, questo è corretto.

 

Colbert: Giusto.

 

Stewart: E sono davvero felice e so che siamo tutti vaccinati e non prenderò il COVID, ma mi beccherò qualcosa. Sono, sono onestamente, queste persone non si sono prese cura di se stesse durante la pandemia.

 

Colbert: L’ultima volta, beh, in realtà, la prima volta che abbiamo parlato durante COVID, ero ancora in South Carolina.

 

Stewart: E’ vero, sei stato rinchiuso.

 

Colbert: Ero bloccato laggiù. E la famiglia, Evie e i bambini erano il vero equipaggio.

 

Stewart: Esatto.

 

Colbert. Ecco come lo stavamo facendo. Lo abbiamo fatto da una piccola camera da letto inutilizzata con cavi che uscivano dalla finestra, e un camion satellitare sul nostro prato.

 

Stewart: Fantastico.

 

Colbert: E voglio dire, la stanza era grande il doppio di questa scrivania, credo.

 

Non sto scherzando. Chris può dirvi che è davvero, davvero piccolo. Ma l’intero punto era come, farlo per ottenere qualcosa là fuori. Volevamo davvero fare lo show. E quando ti ho intervistato per questo, stavi parlando di quanto poco progresso abbiamo fatto nella scienza, nel combattere le pandemie, perché nel 1918 il consiglio era indossare una maschera, lavarsi le mani.

 

Stewart: Esatto.

 

Colbert: E 100 anni dopo, 103 anni dopo, indossate una maschera, lavatevi le mani.

 

Stewart: È stato devastante scoprirlo. Speravo davvero che nel 1918 avrebbero bevuto una tintura di mercurio e succo di farfalla. Speravo che fosse una cosa bizzarra. E io sono come, abbiamo fatto molta strada, baby. E’ esattamente la stessa cosa.

 

Colbert: Cosa ne pensa della scienza ora?

 

Stewart: Quindi dirò questo. Io, e lo dico sinceramente, penso che abbiamo un grande debito di gratitudine verso la scienza. La scienza ha contribuito in molti modi ad alleviare la sofferenza di questa pandemia. Che è stata più che probabilmente causata dalla scienza. Quindi. E questo è un po’

 

Aspettate un attimo.

 

Stewart: No, no, no, no, no, no, non ascoltare, ascolta

 

Colbert: È caffè, lo farei. Lo farei a te. Cosa prendi? Beh, cosa vuoi dire? Che vuoi dire? Tipo, forse c’è una possibilità che questo sia stato creato in un laboratorio. C’è un’indagine.

 

Stewart: Una possibilità? Oh, mio Dio!

 

Colbert: Se ci sono prove mi piacerebbe sentire che non lo so.

 

Stewart: C’è un nuovo coronavirus respiratorio che sta invadendo Wuhan, in Cina. Cosa facciamo? Oh, sai a chi potremmo chiedere al Wuhan Novel Respiratory Coronavirus Lab.

 

La malattia ha lo stesso nome del laboratorio. È solo, è solo un po’ troppo strano, non credi? E poi ho chiesto a uno scienziato, come ha fatto questo. Quindi aspetta un attimo. Lei lavora al Wuhan Respiratory Coronavirus Lab. Come è successo lì dentro? Come se un pangolino avesse baciato una tartaruga. E tu sei tipo, no! Il nome del tuo laboratorio. Se guarda il nome, guarda il nome. Posso Fammi vedere il tuo biglietto da visita.

 

Mi mostri il suo biglietto da visita. Oh, lavoro al laboratorio di coronavirus a Wuhan. Oh Perche’ c’e’ un coronavirus in giro per Wuhan, come e’ successo? Forse un pipistrello è volato nella cloaca di un tacchino e poi ha starnutito nel mio chili. E ora abbiamo tutti il coronavirus. Ok, ok!

 

Aspetta un attimo! Va bene, Jon.

 

Stewart: E questo?  Oh, mio Dio. Oh, mio Dio. C’è stata un’epidemia di bontà cioccolatosa vicino a Hershey (fabbricante di cioccolato), Pennsylvania.

 

Cosa pensi sia successo? Tipo, oh, non so, forse una pala di vapore si è accoppiata con un chicco di cacao. Oppure è la (blip1) fabbrica di cioccolato. Forse è quella.

 

Colbert: Potrebbe essere.

 

Questo potrebbe essere.

 

Che potrebbe essere.

 

Stewart: A proposito, ho dato a tutti loro la tubercolosi.

 

Colbert: Potrebbe benissimo essere. E Anthony Fauci e Francis Collins al NIH hanno detto, come, questo dovrebbe sicuramente essere indagato.

 

Stewart: Basta con la logica e le persone e le varie cose. Il nome della malattia.

 

Aspetta un secondo.

 

Stewart: È sull’edificio.

 

Aspetta un secondo.

 

Ma potrebbe essere possibile. Potresti avere ragione. Potrebbe essere possibile che abbiano il laboratorio a Wuhan per studiare le nuove malattie da coronavirus, perché a Wuhan ci sono un sacco di nuove malattie da coronavirus a causa della popolazione di pipistrelli lì.

 

Stewart: Certo, no. Capisco. È una specialità locale ed è l’unico posto dove trovare pipistrelli. Non troverai pipistrelli da nessun’altra parte. Oh, aspetta! Ad Austin, in Texas, ce ne sono migliaia che volano fuori da una grotta ogni notte, ogni notte al tramonto.

 

Esiste un coronavirus? Un coronavirus di Austin? No, non sembra essere un coronavirus di Austin. L’unico coronavirus che abbiamo è a Wuhan.

 

Colbert: Sì

 

Stewart: Dove hanno un laboratorio chiamato come si chiama il laboratorio? Stephen?

 

Il laboratorio del nuovo coronavirus di Wuhan.

 

Stewart: Credo che sia il caso.

 

Colbert: E per quanto tempo ha lavorato per il senatore Ron Johnson?

 

Stewart: Lasciate che vi dica qualcosa su Ron Johnson. Questa non è una cospirazione.

 

Potresti avere ragione. Potresti avere ragione.

 

Stewart: Ma questo è il problema della scienza. La scienza è incredibile, ma non sanno quando fermarsi.

 

E nessuno nella stanza con quei gatti dice mai, sì, non so se dovremmo farlo. Come

 

Colbert: Sono d’accordo con te, se la scienza può fare ciò che farà.

 

Stewart: Lo faranno. Dicono: “Oh, la curiosità ha ucciso il gatto. Ok, bene, uccidiamo diecimila gatti per scoprire perché. E tu dici: “È questo che fa la scienza. Loro spingono le cose. Loro, loro fanno le cose come, OK, facciamo questo. Così qualche anno fa

 

Colbert: Sai, abbiamo smesso di filmare molto tempo fa.

 

Stewart: Capisco. Posso dirvi una cosa? Questo è quello che succede. Sono stato solo per così tanto tempo. E quando ho capito che il laboratorio aveva lo stesso nome, nome e cognome. del male che ci aveva afflitto, ho pensato tra me e me che (blip!). Ascoltate quello che sto dicendo.

 

Colbert: Jon, ti dirò di cosa sono sospettoso. Ti dirò di cosa sono sospettoso, sono sospettoso del laboratorio dell’herpes di Daytona Beach per le vacanze di primavera che potrebbe essere il luogo da cui provengono tutti gli herpes.

 

Stewart: Sono stato in quel laboratorio.

 

Oh, lo so. Oh, lo so. Dobbiamo fare una breve pausa, Jon. Sì, torneremo subito con altre notizie su dove è avvenuto questo montaggio. Restate nei paraggi.

 

Ron Johnson, menzionato nello sketch, è un senatore repubblicano molto attivo nel condurre indagini senatoriali soprattutto sulla questione COVID.

Quando anche un comico dice che è ormai ovvio che il virus è venuto dal laboratorio, e lo fa in una delle roccaforti del “pensiero unico” senza temere di vedere la propria carriera stroncata, sappiamo che il risveglio è in atto.

Non c’è niente di meglio che una risata per demolire la pomposità dei falsi profeti e delle loro false religioni pseudo-scientifiche.

Il timer di Marco Rubio

Tornando a Marco Rubio, ha deciso di affrontare il problema con una proposta di legge che prevede sanzioni nei confronti di tutti gli interessati e di cui parla nel prossimo video.

Un medico britannico di cui vi abbiamo parlato è stato allontanato dalla commissione dell’ONU che indaga sulle origini del COVID. Sebbene non ci sia una ragione ufficiale per il suo allontanamento, il dottor Peter Daszak era un critico della teoria della fuga del virus dal laboratorio di Wuhan, aveva dichiarato che non era credibile e ha affrontato il contraccolpo per i suoi legami con la struttura. Ha contribuito a fornire a Wuhan i soldi del NIH (National Institutes of Health).

 

Il senatore repubblicano Marco Rubio sta proponendo una legge per sanzionare la Cina sull’indagine COVID e si unisce a noi ora. Buongiorno.

 

Ehi, buongiorno a tutti.

 

Buongiorno. Allora, senatore, ci parli della legge COVID-Act.

 

Beh, quello che dice è che entro 90 giorni dall’approvazione della legge, se la Cina non ha permesso un’indagine completa, chiara e trasparente su come è iniziata questa cosa, cominceremo a sanzionare le persone coinvolte in attività scientifiche da quelle parti, le persone coinvolte in questa ricerca, le istituzioni coinvolte in questa ricerca. Taglieremo tutti i finanziamenti federali per qualsiasi ricerca su gain of function o simili in collaborazione con una qualsiasi di queste agenzie cinesi. Sentite, sappiamo già abbastanza di quello che è successo in Cina, penso, per dirvi che hanno fatto qualcosa di sbagliato, cioè non hanno permesso al mondo di capire appieno come è iniziata questa cosa e l’hanno coperta.

 

Ora, a cosa porta effettivamente, questo è ciò che il mondo ha bisogno di sapere, perché la prossima [pandemia] potrebbe essere molto peggio di questa. Voglio dire, il coronavirus è terribile, COVID è stato terribile. Ha ucciso delle persone. Avete visto cosa ha fatto alla nostra società, al nostro paese e al mondo. La prossima [pandemia] potrebbe essere molto più letale, molto più dirompente. La gente dimentica che tutta questa ricerca condotta in Cina è ancora in corso in questo preciso momento.

 

Stanno facendo, mentre parliamo, la stanno facendo oggi, non si è fermata. Continua.

 

Non ha smesso. Sapete, ma non preoccupatevi, la Casa Bianca è sul caso, perché se la Cina non concorda con un’altra indagine e non è più disponibile e disposta a vuotare il sacco, la Casa Bianca la isolerà a livello internazionale.

 

Beh, guardate, voglio dire, penso che ci siano un paio di problemi. Il primo è che la maggior parte dei Paesi del mondo la pensa come me, come ho appena detto. Se prendete, se andate in giro e chiedete loro, direbbero tutti la stessa cosa. Solo che non lo diranno pubblicamente, perché tutti questi Paesi, la Cina ha un’enorme influenza su di loro ed economicamente, hanno bisogno della Cina economicamente, sono economie più piccole e così via.

 

Quindi ci vuole una posizione molto forte da parte degli Stati Uniti perché gli altri Paesi siano disposti a farsi avanti.

 

Ci sono eccezioni. L’Australia è una di queste e poche altre. Ma in generale, guardate l’Europa. Non è che questi Paesi siano d’accordo con la Cina, è che non vogliono parlare perché non vogliono essere colpiti dalle loro stesse sanzioni. Non vogliono essere colpiti economicamente, ma hanno bisogno di una forte leadership americana per far accadere queste cose. Non credo che finora si sia vista una forte leadership americana su qualcosa da parte dell’amministrazione Biden, tanto meno su questo.

 

Figuriamoci l’Iran, quello che stanno cercando di fare, implorando di rientrare in un accordo con uno dei peggiori Paesi mai concepiti, non il popolo, ma il governo. Senatore, ricordo ciò che il Congresso fece contro l’Iran con le sanzioni che hanno spinto il Presidente ad agire. Potreste farlo di nuovo. Sento che se lei facesse lo sforzo, e penso che lo farà. Avrebbe molti democratici che si aggregherebbero.

 

Ma noi speriamo di farlo. Questa è la sostanza della cosa: quello che chiediamo è che la Cina si apra e permetta un’indagine completa, perché non si tratta solo di punire la Cina per quello che è successo in passato, OK. Si tratta di prevenire che accada di nuovo. Per quanto ne sappiamo in questo momento, la prossima grande pandemia si sta sviluppando all’interno di un laboratorio cinese, e lo stanno facendo perché vogliono sviluppare un vaccino o una cura.

 

Ma la cosa infetta qualcuno che lavora in quel laboratorio e la porta fuori e ora tutto il mondo viene colpito.

 

Lo capisco, ma ricordo a tutti: il coronavirus è grave. Ci sono cose peggiori là fuori che potrebbero sfuggire al controllo, se fosse questo il modo in cui è successo. Abbiamo bisogno di sapere. Il mondo ha bisogno di sapere perché questo non è un problema della Cina. Questo è un problema globale.

 

E se non ci avessero mentito, avremmo saputo cosa ci avrebbe colpito. Avremmo avuto un test pronto per questo, ma l’hanno fatto. Lo scienziato britannico Peter Daszak è stato rimosso dalla commissione COVID che studia le origini della pandemia. Questo tizio è una vergogna. Lo si vede su 60 Minutes mentire spudoratamente dicendo: “Credo ai cinesi, anche se non ho visto nulla direttamente”. Ogni volta che parla, c’è un qualche tipo di secondo fine.

 

E ha collegamenti diretti con il laboratorio di Wuhan. Ora, ammette che potrebbero esserci stati dei pipistrelli quando ha detto che non ce n’erano. Era da tempo che doveva essere allontanato.

 

Sì, a volte a questa gente piace giocare nel ruolo di Dio. Giusto? E così quando, vogliono fare le loro ricerche perché sanno cosa è bene per l’umanità. Si convincono della posizione esaltata da cui provengono e in cui si trovano. E così quello che succede è che ora hanno paura. Oddio, non vogliamo che questa cosa si ricolleghi al tipo di ricerca che facciamo. Quindi facciamo tutto il possibile per per nasconderla e tenere la gente lontana.

 

Ed è quello che questo tizio ha fatto. Ha radunato un gruppo di scienziati che non hanno rivelato i loro conflitti d’interesse. E The Lancet è dovuto tornare sui propri passi in un secondo tempo costringendo molte di queste persone a rivelare i loro conflitti d’interesse, incluso lui.

Come vediamo nel video, finalmente Peter Daszak, presidente di EcoHealth Alliance, l’organizzazione senza fini di lucro di New York che ha contribuito a finanziare le ricerche gain of function in Cina per conto di Fauci, è stato allontanato dal team d’indagine dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che dovrebbe riprendere le indagini sulle origini del virus.

La rivista The Lancet ha anche dovuto correggere l’articolo firmato da lui e da altri medici all’inizio della pandemia in cui si screditava l’ipotesi del laboratorio perché numerosi degli autori, tra cui Daszak, avevano conflitti d’interesse non rivelati.

E’ stato proprio quell’articolo che ha permesso ai fact-checker di Big Tech di mettere a tacere chiunque anche solo accennasse all’argomento.

Marco Rubio spiega che la nuova legge COVID-Act, che intende proporre anche potenzialmente coinvolgendo senatori democratici, darò 90 giorni di tempo alla Cina per collaborare con le indagini dopo di che scatteranno le sanzioni a carico di tutti i personaggi coinvolti.

Rubio condanna il fatto che i finanziamenti americani di Fauci e compagni continuino a sostenere questo tipo di ricerche a Wuhan e in Cina in generale. Non crede che la Casa Bianca farà nulla nei confronti della Cina vista la debolezza di approccio dimostrata sinora, quindi dev’essere in Congresso a muoversi.

Dice che numerosi altri politici in molte parti del mondo la vedono come lui, ma che pochi hanno il coraggio di parlare apertamente perché temono di perdere i soldi che provengono dalla Cina. Ci sono poche eccezioni tra cui Australia, India e Brasile.

Il penoso stato sanitario della Cina

Ma cosa sta facendo la Cina nel frattempo? Continua a spargere ogni tipo di epidemia.

Il virus di Wuhan è il dono crudele che la Cina continua a darci. Ha lasciato pazienti con sintomi senza fine.

 

Ha lasciato le nazioni con varianti nuove e mortali. Ha lasciato l’economia globale con perdite pari a trilioni di dollari e che continuano a crescere.

 

Chi è ritenuto responsabile di tutto questo?

 

Non il governo cinese che continua letteralmente a fare affari come se niente fosse.

 

E certamente non il leader della Cina che sta solo cementando ulteriormente il suo ruolo quale uno dei leader più famosi del paese. Dopo 18 mesi e 4 milioni di morti, la Cina rimane un incubatore globale di malattie, mentre il suo presidente costruisce un museo per glorificare se stesso. Stasera su Gravitas vi parleremo delle ultime epidemie in Cina e dell’ultima spinta propagandistica di Xi Jinping.

 

Cominciamo dalle epidemie che la Cina non sta facendo nulla per fermare, la diffusione di malattie mortali dall’inizio della pandemia. La Cina ha segnalato l’esistenza di epidemie del virus dell’influenza, della peste bubbonica, della brucellosi, dell’influenza aviaria e ora del’influenza suina.

 

Questo è l’ultimo focolaio in Cina: casi in aumento d’infuenza suina, che è fondamentalmente il virus H1N1. Nuove varianti di virus della “febbre suina africana” si stanno diffondendo in tutto il paese. È un’infezione respiratoria che colpisce gli umani e che ha avuto origine nei maiali.

 

Almeno sei province in Cina hanno segnalato casi dallo scorso anno e da allora il virus si è diffuso, sta mutando. E ora sta diventando difficile da rilevare. I resoconti dicono che le nuove varianti dell’influenza suina sono più difficili da rintracciare. Gli allevamenti segnalano solo sintomi lievi nei suini.

 

Quindi non viene rilevata fino a quando l’infezione non si diffonde tra le fattorie e tutti si ammalano. E questo la rende molto difficile da contenere. Allora, cosa fa il governo? Da tempo la Cina è nota per l’epidemia d’influenza suina. Quest’anno, nel mese di febbraio, i ricercatori di un istituto veterinario hanno pubblicato un rapporto.

 

Hanno documentato le nuove varianti, ma il governo non ha preso provvedimenti.

 

Il virus continua a diffondersi, cosa sta facendo allora il governo cinese? Sta lavorando sodo cercando di immortalare il suo presidente.

 

Quest’anno il Partito Comunista Cinese festeggia il suo centesimo compleanno. Hanno costruito un museo gigantesco per celebrare i propri cosiddetti successi. Come li chiamano loro.

 

È come un tempio della propaganda. Questo museo ha più di 2.600 immagini 3.500 cimeli culturali, una simulazione virtuale di una guerra che mostra ovviamente come la Cina abbia prevalso sui suoi avversari. Dov’è il presidente in tutto questo?

 

Beh, praticamente ovunque. Lo potremmo chiamare il museo di Xi Jimping. Appare più in evidenza di qualsiasi altro leader cinese, tranne forse Mao Zetung, il padre fondatore della Cina dei tempi moderni. Considerate queste cifre: Xi Jinping appare in 12 fotografie, al contrario, Deng Xiaoping, l’uomo che ha guidato la riforma economica della Cina, compare in solo 4.

 

I peredecessori diretti di Xi Jinping, Hu Jintao e Jiang Zemin sono presenti solo in tre foto. E la propaganda su Xi Jinping non si limita a questo Museo.

 

In vista delle celebrazioni per il centesimo compleanno, il People’s Daily, portavoce del Partito comunista, ha pubblicato un elenco di 100 citazioni dei passati leader cinesi. E in questo elenco ci sono 30 citazioni di Xi Jingping, 30 di Mao Zetung e solo 14 di Deng Xiaoping, 10 di Hu Jintao e Jiang Zemin e il resto sono di altri leader.

 

Quindi, mentre il mondo lotta con un virus che è arrivato dalla Cina, il popolo cinese lotta con nuove varianti di influenza suina, ma il presidente cinese è impegnato a scrivere il suo posto nella storia.

 

La sua omnipresenza nella propaganda cinese in questo momento, invia un messaggio chiaro: Xi Jingping vuole proiettarsi come il più grande leader della Cina dai tempi di Mao. Si potrebbe pensare che la pandemia abbia indebolito la sua posizione, ma temo che non sia vero.

 

La scorsa settimana, Xi Jinping ha fatto visita al museo del Partito Comunista insieme agli alti dirigenti. Guardate questa fotografia.

 

Ecco Xi Jinping in piedi, proprio di fronte al politburo di 25 membri, che è il comitato decisionale primario del Partito Comunista Cinese. Queste sono le persone che gestiscono il paese. Cosa sta combinando il presidente cinese? Beh, sta facendo promettere ai vertici del partito un impegno di lealtà.

 

I membri che si trovano alle sue spalle giurano di lavorare sodo per il partito, di rispettare la Costituzione,  di adempiere ai propri doveri, di osservare rigorosamente la disciplina, di custodire gelosamente i segreti del partito, di combattere per il comunismo per tutta la vita e di non tradire mai il partito. Ma cos’è il Partito Comunista Cinese? Un uomo ne è l’incarnazione e quell’uomo è Xi Jinping.

 

Presidente della Cina dal 2013 è anche segretario generale del Partito comunista, presidente della commissione militare centrale che è l’organo decisionale definitivo in materia militare in Cina.

 

Di fatto in Cina lo chiamano il presidente di tutto. Nessun altro leader dai tempi di Mao Zetung ha goduto di questo potere nel sistema cinese. E c’è tolleranza zero per il dissenso contro di lui. Quindi prestando questo giuramento verso il partito, i membri del Partito Comunista Cinese stanno sostanzialmente giurando la loro lealtà a Xi Jinping. Per farla breve, la posizione di Xi Jinping in patria sembra solida come una roccia, mentre, nel resto del mondo, i leader mondiali stanno ancora solo parlando di come potrebbero far pagare alla Cina. Ecco cosa ci resta dopo 18 mesi di orrore, più di 4 milioni di morti, più di 179 milioni di contagi.

La brucellosi menzionata nel video è una malattia infettiva mortale. Le altre forme di influenza menzionate sono tutte mortali e protagoniste di epidemie in passato. Vediamo che il governo di Pechino ha talmente poco interesse nella salute dei propri cittadini e del resto del mondo che lascia queste epidemie svilupparsi liberamente senza prendere alcuna misura correttiva. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità sta facendo ben poco per tenere la situazione sotto controllo.

Ma l’attività dei senatori repubblicani non si ferma all’iniziativa di Marco Rubio. La senatrice repubblicana Joni Ernst è riuscita ad introdurre un emendamento che blocca qualsiasi futuro finanziamento al Wuhan Institute of Virology come parte di una recente legge contro la Cina approvata al Senato e ora alla Camera.

Inoltre ha realizzato una proposta di legge che renderebbe società come EcoHealth Alliance responsabili dell’uso dei fondi che elargiscono a nome del governo americano.

La legge è stata presentata lo stesso giorno in cui l’inspector general del Department of Health and Human Services, vale a dire l’ispettore interno del ministero della sanità americano, ha annunciato l’avvio di un’indagine sulla gestione dei finanziamenti da parte del National Institutes of Health da cui l’agenzia di Fauci dipende.

L’inspector general può accertare irregolarità interne e può segnalare alle autorità giudiziarie eventuali comportamenti criminali.

Desecretare tutti i documenti americani sulle origini del COVID

Un altro gruppo folto di senatori Repubblicani ha invece avviato una serie di iniziative descritte in una recente conferenza stampa.

Marsha Blackburn: Grazie a tutti per esservi uniti a noi oggi. Sapete, si è parlato molto della censura di Big Tech su ciò che è emerso intorno alle origini del virus COVID-19 e da dove è venuto, come è diventato una pandemia. E poi ci sono anche domande su ciò che è stato detto al popolo americano e la tempestività o la mancanza di ciò che gli è stato detto. Sappiamo che Facebook ha recentemente invertito la sua decisione di togliere qualsiasi tipo di informazione che dicesse che proveniva dal laboratorio di Wuhan, che Pechino dovrebbe essere ritenuta responsabile.

 

YouTube aveva precedentemente annunciato che avrebbe censurato qualsiasi contenuto che contraddicesse l’Organizzazione Mondiale della Sanità che è gestita da Pechino e finanziata dalla Cina. YouTube ha persino eliminato un video di alcuni medici che mettevano in dubbio l’utilità dei lockdown e discutevano sulle conseguenze per la popolazione e specialmente per i nostri bambini. Twitter, ha bloccato l’account di un virologo, un virologo cinese, che stava dicendo questo è quello che stanno facendo, la ricerca gain of function, questo è quello che stanno facendo,

 

nell’Istituto di virologia di Wuhan. Dobbiamo chiedere conto al Partito Comunista Cinese. Vi dirò questo: Big Tech ha davvero fatto il passo più lungo della gamba. Hanno superato il limite in questo caso. Abbiamo tutti dei suggerimenti su come noi in quanto Senato, dovremmo andare avanti e sulle cose che dovremmo fare per assicurarci che questo non accada mai più al popolo americano.

 

Blackburn: Senatore Braun.

 

Mike Braun: Grazie. Vi dico da dove dobbiamo cominciare. È successa una cosa unica, penso che sia stata proprio la settimana scorsa, in cui per consenso unanime, che non succede quasi mai su una questione critica, a meno che non si stia rinominando un ufficio postale o qualcosa del genere. Abbiamo ottenuto il consenso del Senato per chiedere alle nostre agenzie di intelligence di rilasciare le informazioni che abbiamo. E per tutto il caos che questo ha creato, non solo per il nostro Paese, ma in tutto il mondo, perché non iniziare dal Presidente Biden, che ha parli con il segretario Blinken e gli chieda di desecretare.

 

[Blinken] ha detto che non aveva nessuna buona ragione per cui non avreste rilasciato quelle informazioni. Dobbiamo iniziare da lì per arrivare in fondo alla questione. E quando si parla di Big Tech che è rimasta muta sull’argomento, fondamentalmente, quando si ha ogni senatore degli Stati Uniti che vuole almeno iniziare lì, abbiamo bisogno di assegnare responsabilità. E penso che sia il loro dovere farsi avanti e guidare la carica. Loro sono il posto che la gente guarda per ascoltare. A che punto sono?

 

E dobbiamo iniziare da lì. Chiediamo di rendere conto alle nostre stesse agenzie di intelligence. Rilasciamo queste informazioni, declassifichiamole.

 

Blackburn: Senatore Marshall.

 

Roger Marshall: Ok, bene, senatrice Blackburn, grazie mille per averci dato la possibilità di sederci qui e parlare del virus sfuggito dal laboratorio di Wuhan e del suo insabbiamento. Sa, quello che noi affettuosamente chiamiamo Bat Gate. Mi è venuto in mente, mentre ero seduto a leggere le e-mail del dottor Fauci di recente, che tutto ciò che ho imparato nella classe di scienze alle superiori, tutto ciò che ho imparato come medico sul metodo scientifico, sulle ipotesi e sullo sviluppo di teorie, è stato appena buttato fuori dalla porta.

 

Sapete, sono rimasto scioccato quando sono tornato indietro e ho rivisto alcune delle lettere che sono state scritte. Ma in realtà, ciò che ha suscitato il mio sospetto è stata un’email del gennaio del 2020. I cinesi stavano dicendo che non c’era trasmissione da persona a persona. L’OMS era d’accordo e la CDC (Centers for Disease Control and Prevention) non si è opposta. E questo mi ha portato a fare una telefonata alla CDC. E tutti i giornalisti nazionali stavano riportando che gli scienziati degli Stati Uniti stavano indagando su questo nuovo virus.

 

E quando ho parlato con la CDC, mi hanno detto, beh, abbiamo scienziati a Pechino, ma sono a migliaia di chilometri di distanza da Wuhan. Quindi non abbiamo davvero nulla da dirle. E poi la cosa successiva che vedo è una lettera firmata da un gruppo di scienziati che hanno ignorato anche la possibilità che questo virus possa essere uscito dal laboratorio. L’hanno totalmente ignorata. Hanno buttato via l’ipotesi scientifica che questo fosse anche persino fattibile e non hanno scoperto nulla.

 

La maggior parte di quegli scienziati, se non tutti, ricevevano qualche tipo di finanziamento allora e in futuro dal NIH (National Institutes of Health). E la nostra CDC è rimasta seduta e si è limitata ad annuire consenziente. E poi i giornalisti delle testate nazionali, le società di Big Tech, hanno collaborato per sopprimere questa storia. Hanno lavorato insieme per censurare quelli di noi che pensavano che questo virus potesse avere origine lì. E non solo hanno soppresso, ma hanno deriso le persone che pensavano che questo [virus] potesse provenire da un laboratorio.

 

E poi alla fine, vediamo nelle email del Dr. Fauci una collusione all’opera tra il Dr. Fauci e Big Tech. Hanno lavorato insieme per sopprimere questa storia. Sapete, eccoci qui. Sono passati 17 mesi e ancora non sappiamo molto di più su questo virus. Sapete, penso che dobbiamo ritenere il Partito Comunista Cinese responsabile. E se gli Stati Uniti sono in qualche modo responsabili, se hanno aiutato a finanziare i laboratori che hanno portato allo sviluppo di questo virus, allora anche noi dobbiamo essere ritenuti responsabili.

 

E abbiamo bisogno di un’immersione profonda su come saranno in futuro le regole per le ricerche gain of function in futuro. Sapete, non arriveremo mai in fondo a questa storia se non fermiamo questo insabbiamento della fuga del virus dal laboratorio di Wuhan, finché non fermiamo il Bat gate. Grazie, Marcia.

 

Blackburn: Senatore Johnson.

 

Johnson: Vai avanti. Wicker: Bene. Johnson,

 

Ron Johnson: OK, voglio sottolineare che le prove sulla teoria di una potenziale fuga di laboratorio sono rimaste nascoste in bella vista per mesi. Sapete, il fatto che le nostre agenzie federali, sotto la direzione di Anthony Fauci, hanno finanziato questo tipo di ricerca per anni, è rimasto nascosto in bella vista per mesi. Vergogna ai media. Vergogna ai social media per non averci prestato attenzione, per averlo completamente ignorato.

 

Il risultato di questo vuoto di 18 mesi nell’esplorazione completa della vera origine del virus COVID probabilmente significa che non arriveremo mai al fondo della questione. La Cina ha avuto 18 mesi per distruggere queste prove. Ma non c’è dubbio, la Cina è colpevole. Sono colpevoli. Sapevano di avere un coronavirus. Sapevano di avere un virus mortale di tipo pandemico a Wuhan. Non hanno permesso voli da Wuhan verso il resto della Cina, ma hanno lasciato che quel virus infettasse il mondo intero.

 

Quindi sappiamo già che la Cina è colpevole. Sappiamo già che devono essere ritenuti responsabili. Penso che dobbiamo ritenere responsabili anche i media e i social media. Questa non è l’unica area di soppressione. Potrei elencare una lunga lista di false narrative, false storie che i media superficiali promuovono e poi non smentiscono mai in modo adeguato. Ma quando si tratta di COVID, ho un’esperienza personale con la censura e la soppressione che credo sia costata la vita a decine di migliaia di americani.

 

Le linee guida del NIH (National Institutes of Health) per quanto riguarda il trattamento della COVID rimangono direttive prive di compassione che praticamente dicono di non fare nulla. Andate a casa, isolatevi, abbiate paura. E se ti capita di ammalarti abbastanza da doverti rivoverare in ospedale, ricoverati e forse potremo salvarti la vita. Ho tenuto due audizioni sul trattamento precoce. Il dottor Peter MacCulloch ha esposto i quattro pilastri della risposta a una pandemia. Il primo è cercare di fermare la diffusione.

 

Beh, la Cina è colpevole di non averlo fatto.

 

Il secondo pilastro è il trattamento precoce. Fondamentalmente come applichiamo la medicina ad ogni altra condizione, rilevamento precoce, trattamento precoce. Poi il trattamento in ospedale e infine il vaccino. Perché le nostre agenzie sanitarie, perché Anthony Fauci, perché i media mainstream hanno soppresso e censurato i medici che hanno avuto il coraggio e la compassione di trattare i pazienti in anticipo con farmaci economici, generici, convertiti a un nuovo uso. Perché è successo? Ci sono prove crescenti. I media non ne parlano.

 

Il Messico sta avendo un grande successo con l’Ivermectin.

 

Alcune province in India stanno avendo un grande successo con l’Ivermectin, dov’è il rapporto su questo? Abbiamo visto studi in cui il 50-80% delle vite avrebbe potuto essere salvato. Avremmo potuto prevenire così tante morti. Applicate quella percentuale ai 600.000 americani che hanno perso la vita, ed è per questo che credo che i media non ammetteranno mai la loro complicità e perché non ammetteranno mai di aver sbagliato qui. Ma non è troppo tardi. Si possono salvare delle vite. Avremo ancora bisogno di un trattamento precoce, non importa quanto sia efficace il vaccino, non importa quanto sia efficace l’immunità che deriva dall’essere stati infettati.

 

Altre persone si infetteranno. Altre persone possono aver bisogno di un trattamento precoce. Quindi sto implorando, sto implorando i media, di prestare attenzione a persone come il dottor Kory, il dottor Peter McCulloch, gli altri medici che hanno avuto il coraggio e la compassione di trattare i pazienti. Non è troppo tardi. Dobbiamo iniziare ed esplorare davvero in modo robusto il trattamento precoce ora.

 

Blackburn: E infine, il senatore Wicker, che si unisce a me nel chiedere a Big Tech di rendere conto e nell’occuparsi della censura.

 

Wicker: Grazie, senatrice Blackburn e altri. L’ultimo quarto di secolo ha visto un’enorme crescita di Internet, e gran parte di essa è stata positiva, come tutti sappiamo. Ma il risultato di questo quarto di secolo è stato che ha permesso a una manciata di piattaforme Internet, Big Tech, di diventare enormemente grandi, enormemente ricche ed enormemente potenti al punto da decidere quali sono le notizie da riportare. Decidono quali informazioni il pubblico deve ricevere, quali informazioni devono essere bloccate.

 

E non è solo il virus Wuhan, che è un oltraggio. Come i miei colleghi hanno appena descritto, potremmo citare esempi specifici di come, più e più volte, queste grandi piattaforme decidono cosa sentiremo e cosa non possiamo sentire. Quindi lasciatemi solo, lasciatemi solo dare un contributo dicendo che il senatore Johnson ha ragione. E citerò alcuni esempi. Google ha minacciato di tagliare fuori diversi siti web conservatori, tra cui il Federalist. Come hanno il potere di farlo?

 

Come possono giustificare questo? Le aziende limitano o terminano gli account e i contenuti degli utenti conservatori sui social media. Facebook lo ha annunciato, sospendendo l’account di un ex Presidente degli Stati Uniti. Questo è troppo potere, che essi possano decidere chi può e chi non può fare notizia ed essere citato. Twitter ha rimosso, Twitter si è mosso per censurare qualsiasi copertura del coronavirus che pensavano, a loro giudizio, potesse causare panico diffuso. Come può una piattaforma Internet ricca e potente arrivare prendere questa decisione?

 

E potrei continuare all’infinito. Ecco perché mi sono unito a senatori come il senatore Blackburn nel cercare di correggere le lacune della Sezione 230, ma anche introducendo una legge per rendere chiaro che queste grandi piattaforme tecnologiche di Internet non possono discriminare in base alle loro opinioni e in base a ciò che pensano che il pubblico debba e non debba essere autorizzato a sentire. Questa è una seria e grave minaccia alla libertà e all’aperto scambio di idee secondo la nostra Costituzione.

 

E sono felice di stare al fianco di questi membri in tale compito.

 

Blackburn: Grazie a tutti. Come potete vedere, si tratta di qualcosa che abbraccia diversi comitati qui al Senato degli Stati Uniti. Il nostro compito è quello di andare in fondo a ciò che è successo e poi portare avanti i rimedi come il senatore Wicker ha appena esposto. Avete domande?

 

Giornalista: L’UE potrebbe condurre un’indagine per stabilire se si sia trattato o meno di una fuga dal laboratorio. Mi sto chiedendo, pensa che un approccio internazionale sia il modo migliore per indagare su questo in futuro?

 

Blackburn:  Penso che le commissioni permanenti del Senato degli Stati Uniti dovrebbero prendere l’iniziativa. Siamo lieti che anche i nostri alleati si stiano unendo a noi e dicano che questo deve essere indagato. È ovvio che qualcosa non era giusto. È preoccupante che l’OMS abbia deciso di lasciare che i cinesi comunisti dicessero loro quando e come potessero avvicinarsi al laboratorio e che noi abbiamo dovuto aspettare per mesi.

 

Giornalista: E poi, ho visto che ieri ha parlato di licenziare il dottor Fauci. Può parlarne un po’?

 

Blackburn: Certo, penso che sia appropriato che il Dr. Fauci si faccia da parte dalle sue responsabilità al NIAID (National Institute of Allergy and Infectious Diseases) e che si metta a disposizione del Congresso per scoprire esattamente come era in combutta con Mark Zuckerberg e Big Tech? Cosa è successo lì? Il popolo americano ha sentito qualche verità, ma non tutta la verità e nient’altro che la verità? Perché non c’è stato un riconoscimento tempestivo delle preoccupazioni intorno al laboratorio? Perché non c’è stata una maggiore una preoccupazione nei riguardi della politica adottata a Wuhan dove  il partito comunista cinese ha impedito che la gente andasse in nessun’altra regione della Cina se vieni della provincia di Hubei o da Wuhan, ma poteva viaggiare liberamente il tutto mondo eccetto che in Cina.

 

Queste sono cose che. Ora guardate, abbiamo tre milioni e mezzo di persone che hanno perso la vita, tre milioni e mezzo di persone. Abbiamo centinaia di migliaia di famiglie americane che hanno subito la perdita della vita nelle loro famiglie, ai loro cari, agli amici. Abbiamo perso i mezzi di sussistenza per centinaia di milioni di persone. Abbiamo bambini, bambini preziosi che hanno appena sperimentato la perdita di apprendimento per un anno, la perdita di socializzazione, che stanno mostrando problemi emotivi.

 

E il dottor Fauci è finanziato dai contribuenti americani. E i contribuenti stanno dicendo: cosa hai fatto con i nostri dollari? Grazie a tutti voi.

 

Marsha Blackburn, senatrice molto attiva sul fronte repubblicano, ha preso di mira Facebook e la sua collaborazione con Fauci nel creare la campagna di disinformazione intorno al COVID-19. E’ un tema che svilupperemo meglio in un video separato.

La Blackburn sottolinea come il governo cinese abbia bloccato tutti i voli da Wuhan e dalla provincia in cui si trova la città verso qualsiasi altra destinazione in Cina, ma abbia lasciato liberi gli abitanti di viaggiare all’estero favorendo in modo premeditato lo spargimento della pandemia.

Chiede inoltre a Fauci di dimettersi spontaneamente e di mettersi a disposizione del Senato per continuare le indagini sulla materia.

Il Senatore Mike Braun parla invece di un progetto condiviso ampiamente nel Senato degli Stati Uniti che porterebbe a desecretare tutte le informazioni sulle origini del COVID-19 che sono in possesso delle agenzie di intelligence americane del Dipartimento di Stato.

Roger Marshall, che è anche un medico, parla di Bat gate e della necessità di fare chiarezza sulle origini del virus e sul ruolo di Fauci. Dichiara che la Cina debba pagare i danni per quello che ha creato e che, qualora l’America avesse responsabilità accertate nell’origine della pandemia, dovrebbe pagare la sua parte di risarcimenti.

Condanna Big Tech e i media primari per le attività di censura e di attacco che lui stesso ha subito quando ha cercato di avanzare la teoria del laboratorio.

Constata che ormai il mondo degli scienziati medici ufficiali ha abbandonato la scienza. Condanna anche la lettera firmata da Peter Daszak e altri medici e pubblicata su The Lancet l’anno scorso e che noi avevamo già segnalato come falsa nel primo video di questa serie.

E’ scandalizzato dall’inefficienza della CDC (Centers for Disease Control) che non ha condotto indagini agli albori della pandemia benché avesse esperti in Cina che da Pechino potevano recarsi a Wuhan per cercare di capire.

Vuole una supervisione molto più stretta e nuove regole per limitare i futuri esperimenti gain of function anche negli USA.

Il senatore Ron Johnson è attivo da mesi e in prima linea nel combattere la disinformazione sul COVID-19. Ci ricorda che Fauci, l’establishment medico-farmaceutico, Big Media e Big Tech hanno fatto di tutto per sopprimere le cure preventive che erano disponibili al fine di favorire la produzione dei vaccini come unica soluzione possibile.

Questo ha determinato molti più morti di quelli che ci sarebbero potuti essere, impedendo a molti medici in tutto il mondo di curare i pazienti prima che si presentassero in ospedale.

Infine il senatore Roger Wicker collaborerà con Marsha Blackburn per riportare Big Tech sotto controllo.

Si tratta di un elevato livello di attività senatoriale che continuerà a smantellare l’influenza di Fauci, martellerà Big Tech senza sosta e porterà potenzialmente a un auspicabile e drastico ridimensionamento delle ricerche di tipo gain in function.

Ma l’attacco contro Fauci e il Faucismo non si ferma qui. Nel prossimo video vedremo che cosa stanno facendo i deputati repubblicani alla Camera.

Roberto Mazzoni

https://nypost.com/2021/06/16/jon-stewart-tells-colbert-its-obvious-covid-19-came-from-wuhan-lab/

https://www.youtube.com/watch?v=zYDN8gwVfdM

https://www.swissinfo.ch/eng/multimedia/swiss-research_a-swiss-lab-made-the-first-synthetic-clone-of-covid-19/45593190

https://www.foxnews.com/politics/ernst-transparency-bill-nih-cut-ties-group-funded-wuhan-lab-suspected-covid-19-origin

https://www.youtube.com/watch?v=FIOySj8MjUM

 


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