Il disastro ucraino – parte 2 – MN #256

Da questo primo resoconto direi che abbiamo un’idea molto chiara di quello che sta succedendo in Ucraina, delle prospettive che ci sono in questa guerra e della politica demenziale che sta avendo avanti la NATO. Quello che i russi stanno facendo sono attacchi più mirati, più efficaci sul sistema energetico ucraino. Prima, l’anno scorso, ne avevano fatti diversi come lo stessi hanno commentato, che non erano praticamente precisi perché non avevano ancora queste bombe modificate, ma anche perché avevano più che altro l’obiettivo di stabilire quali fossero i meccanismi di funzionamento dell’intero impianto, in modo da decidere poi quali fossero i punti strategici da colpire al momento giusto.

Ora, hanno cambiato politica, mentre l’anno scorso colpivano centri di smistamento; quindi, punti che potevano essere riparati rapidamente e che non compromettevano il funzionamento della rete elettrica su un lungo periodo, creavano semplicemente degli incidenti e hanno permesso, per esempio, l’anno scorso comunque di ritardare il movimento delle truppe ucraine, così dando il tempo ai russi che erano rimasti spiazzati in alcune aree di ritirarsi senza perdite. Quest’anno hanno cambiato completamente la strategia, quindi stanno distruggendo sistematicamente le centrali elettriche, soprattutto nell’est dell’Ucraina. Questo perché, bombardando le centrali elettriche, innanzitutto i civili sono indotti ad andarsene, perché non c’è più corrente.

In questo momento tutta l’Ucraina dell’est viene alimentata dai centrali dell’Ucraina dell’ovest e i russi bombardano periodicamente i punti di smistamento, quindi la corrente continua a mancare. Il sistema è sotto forte stress, perché non ci sono più abbastanza centrali per gestire tutto il carico, ma anche perché in questo modo bloccano i movimenti dei militari, bloccano i sistemi radar o le fabbriche degli ucraini che ancora sono operative e che producono voi droni e voi altro tipo di armamentario. Quindi stanno distruggendo a tappeto tutte le centrali elettriche per togliere completamente la corrente.

Hanno preso di mira la città di Kharkiv in particolare, nel nord, ma anche altre aree e stanno anche distruggendo sistematicamente le batterie antiaeree della NATO, in modo di avere la possibilità con i propri aerei di muoversi in modo più indisturbati. Infatti abbiamo constatato, e queste sono cifre confermate anche dal Ministero della Difesa ucraino, che i caduti sul fronte ucraino sono moltiplicati rispetto all’anno scorso, nello stesso periodo, di 4 o 5 volte.

Quindi ci sono 5 volte di più morti ucraini, credo che siano 20.000 morti al mese, proprio grazie a questo meccanismo con cui i russi hanno mai sviluppato un sistema a tritacarne, lo chiamano così loro, molto efficiente, per cui attirano gli ucraini che continuano con comandanti rinforzi, li bombardano a tappeto con queste bombe all’altissimo potenziale e con questi aerei che continuamente passano russi a bombardarli e che vengono ormai, non sono più fermati da sistemi antiaerei che sono stati distrutti, distrutti spesso con raggi. In questa maniera qui l’obiettivo è avanzare piano piano ma intanto ridurre il più possibile l’organico dell’esercito ucraino e distruggere la maggior parte possibile di apparecchiature, quindi di armi e di riserve.

In questo periodo tra l’altro, siccome c’è nel sud dell’Ucraina ancora la stagione del fango, quindi è difficile muoversi, è anche normale che si muovano lentamente, anzi di solito in questi periodi si resta in trincea, non si muove granché, non si fanno grandi guadagni, però i russi stanno comunque guadagnando progressivamente e non appena il fango sarà asciugato potranno muoversi più velocemente, sempre che decidano di muoversi più velocemente, perché la strategia come vedremo anche in altri video che saranno più analitici sulla tecnologia di combattimento russa non è quella di conquistare il terreno rapidamente, ma è quella di uccidere quanti più ucraini possibili in questo periodo.

Kharkiv, che sotto il mirino è la seconda città dell’Ucraina ed è uno dei centri produttivi più importanti, quindi nel momento in cui viene svuotata l’Ucraina perde ulteriormente capacità produttive, è una città molto grande quindi la conquista richiederà parecchio tempo, però è un obiettivo strategico naturalmente per i russi e i russi stanno evidentemente attaccando la città anche per richiamare forze degli ucraini da altri posti in modo da poter sfondare su altri fronti. I russi stanno impiegando in modo più sistematico i razzi ipersonici che vanno quindi anche a 9 volte la velocità del suono, ne hanno usato alcuni che non hanno mai stati utilizzati prima d’ora, un tipo particolare che possono essere lanciati anche da sottomarini che si trovano nel mar Baltico e che per esempio possono colpire e distruggere un bunker che è profondo 6 piani, in particolare nella cittadina di Chasiv Yar, che è vicina a Bakhmut, e che era diventata un centro di resistenza dopo che gli ucraini avevano perso Bakhmut, hanno distrutto uno di questi bunker uccidendo tra l’altro un generale polacco che si trovava all’interno del bunker per coordinare l’attività.

Quindi c’è un’escalation progressiva e nel frattempo gli ucraini stanno addestrando per mettere in campo gli F-16 che sono degli aerei forniti dagli Stati Uniti e dalla NATO che arriveranno probabilmente in estate, il problema è che per addestrare una pilota di questo tipo di aereo ci vogliono anni e gli ucraini non hanno avuto anni, hanno avuto se va bene forse 9 mesi, quindi è molto probabile che una volta che saranno in campo e comunque il numero di aerei è relativamente ridotto non farà molta differenza, questi aerei arriveranno probabilmente abbattuti anche perché i russi hanno oggettivamente sistemi missilistici antiaereo più sofisticati al mondo e sono anche quelli più densi in assoluto e ne hanno moltissimi. Quindi questo momento di fortuna rovina per la NATO e per l’Ucraina e quindi la NATO sarà sicuramente portata a fare scelte ancora più azzardate come vedremo tra poco.

C’è una leadership totalmente inadeguata sia negli Stati Uniti che in Europa, non fa nessuna differenza su questo fronte, però appunto il messaggio è che dovete prepararvi individualmente, dobbiamo prepararci individualmente per affrontare quello che sta arrivando perché arriverà, non ci sono alternative. Ora vi propongo un secondo video, un secondo contributo, in questo caso è Jeffrey Sachs, un economista e professore anche di economia che ha aiutato lo sviluppo di diverse economie dell’Europa dell’Est, che ha un grande seguito anche in Cina o all’Est in generale e negli Stati Uniti, è stato anche lui a Nazione Unita a fare le rappresentazioni, è una persona molto seguita soprattutto in ambito diplomatico negli Stati Uniti ed un uomo di sinistra, quindi abbiamo visto tutto il panorama, abbiamo visto con Macgregor i conservatori che potrebbero essere conservatori di destra, abbiamo visto con Daniel Davis il centro, ed ora con Jeffrey Sachs vediamo la sinistra. Nel video lui parla di due cose, uno è il sistema bancario SWIFT che probabilmente già conoscete, il sistema europeo che permette di collegare tra loro le banche a livello internazionale, di fare il trasferimento di fondi da una banca all’altra a livello internazionale, ma che ormai sta per essere sostituito da un nuovo meccanismo che sarà basato sulle valute digitali centralizzate, anche perché il sistema SWIFT ormai è obsoleto e non sta funzionando, è il sistema che è stato usato per le varie sanzioni e abbiamo visto che le sanzioni si sono ritorte completamente contro l’Europa e contro gli Stati Uniti, ma direi soprattutto contro l’Europa.

Nel video Sachs parla anche di biscotti di Victoria Nuland. Victoria Nuland è stata uno dei funzionari del Dipartimento di Stato, il Ministro degli Esteri americano, che ha coordinato in prima persona il colpo di Stato in Ucraina nel 2014, ha seguito l’evoluzione dell’armamento degli ucraini da allora in avanti, della guerra civile ed è stata in qualche modo regista di questa guerra in Ucraina dopo che i russi hanno invaso e si è dimessa molto recentemente, era presente nella piazza del Maidan in Ucraina, a Kiev durante il colpo di Stato, dove distribuiva biscotti ai manifestanti e non si limitava a distribuire naturalmente biscotti. Ora vi propongo il video di Jeffrey Sachs.

Un nuovo Afghanistan

[Robbi Soave]

Secondo l’Associated Press, un attacco di droni ucraini ha colpito una delle più grandi raffinerie di petrolio in Russia, insieme ad una fabbrica di droni russa, causando 12 feriti, come riportato martedì da funzionari russi. Ora, sebbene questo abbia rappresentato l’attacco più profondo dell’Ucraina in territorio russo, non ha interrotto la produzione industriale.

[Briahna Joy Gray]

I finanziamenti statunitensi per l’Ucraina stanno diminuendo, mentre la guerra entra nel suo terzo anno. La maggioranza dei repubblicani ora crede che i finanziamenti americani per lo sforzo bellico difensivo dell’Ucraina siano eccessivi, una divisione che si riflette nel Congresso, dove i repubblicani della Camera si sono ripetutamente scontrati sugli aiuti esteri con una minoranza rumorosa e isolazionista. Gli Stati Uniti si sono schierati con l’Ucraina fin dall’inizio e hanno rafforzato la NATO, sostenendo l’ingresso di Svezia e Finlandia nell’alleanza transatlantica. Ma sembra che l’amministrazione Biden potrebbe fornire un nuovo blocco di aiuti al presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Nel frattempo, il presidente della Camera, il repubblicano Mike Johnson, ha esposto le potenziali condizioni per fornire aiuti militari all’Ucraina. Il suo piano attuale è di autorizzare il governo degli Stati Uniti a sequestrare e vendere i beni russi che sono stati congelati all’inizio della guerra, e di utilizzare quel denaro per finanziare l’Ucraina. L’economista e professore della Columbia University, Jeffrey Sachs, si unisce a noi per analizzare lo stato della guerra e la questione dei finanziamenti.  

[Jeffrey Sachs]

Grazie, non è possibile dare un senso a tutto questo. È uno zoo. In base a quello che ho appena sentito, se il piano consiste nel sequestrare illegalmente i beni russi, allora possiamo dire addio al ruolo dell’America nel sistema monetario internazionale. Ci sono dei limiti a ciò che si può fare, anche se non credo che i nostri membri del Congresso ne capiscano molto.

[Briahna Joy Gray]

Quindi può parlarci di ciò che pensa che dovrebbe accadere in questa situazione? Ovviamente, c’è qualche attrito all’interno del fronte repubblicano. La Camera repubblicana ha la maggioranza più risicata nella storia americana, il che significa che i dissidenti, che sono in minoranza, ma che sono comunque presenti nel Partito Repubblicano, a differenza del Partito Democratico per la maggior parte, sono in grado di esercitare la loro volontà, minacciando di spodestare Mike Johnson come hanno fatto con Kevin McCarthy sulla questione degli aiuti esteri, in particolare degli aiuti all’Ucraina. Cosa ne pensa?

[Jeffrey Sachs]

Beh, prima di tutto, si tratta di denaro semplicemente buttato via. Quindi, se vogliono mandare al macero altri 61 miliardi di dollari, che non sono spiccioli, come sembrano intenzionati a fare, non significherà nulla se non una maggiore distruzione per l’Ucraina. Il nocciolo della questione è che, se non ascoltasse le sciocchezze dei nostri media mainstream, ma ascoltasse la vostra trasmissione ed altri canali simili, la gente saprebbe che questa guerra ha già distrutto l’Ucraina. E più a lungo continua, meno resterà dell’Ucraina. In realtà, è molto semplice. Se questo conflitto andasse avanti più a lungo, la Russia conquisterebbe semplicemente più territorio. Se andasse avanti abbastanza a lungo, la Russia conquisterebbe Odessa, e Kiev. Se continuiamo nel modo in cui stiamo facendo, e quello che stiamo seguendo è un progetto di Biden che risale a 10 anni fa, finiremo per distruggere completamente l’Ucraina. Quindi l’idea che questo modo di fare equivalga a schierarsi a favore dell’Ucraina, è assurda.

Chiunque segua davvero gli eventi sa che non ci stiamo affatto schierando a favore dell’Ucraina. Abbiamo pagato affinché centinaia di migliaia di ucraini andassero a morire in prima linea e perdessero sempre più territorio, perché il punto fondamentale di questa guerra, è che abbiamo rovesciato il governo ucraino nel 2014, un governo che voleva la neutralità, al fine di poter forzare l’allargamento della NATO. Una strategia che è stata sconsiderata, stupida, e destinata a fallire. E, che, in effetti, ha già fallito. Ora Biden sta solo cercando di nascondere il fallimento per superare le elezioni di novembre, ma il fallimento si vede sul campo di battaglia ogni giorno.

Sarebbe incredibile se i repubblicani stessero al gioco. Dovrebbero vergognarsi. Sono fondamentalmente schierati dalla parte giusta, ma Biden li martella ogni singolo giorno, dicendo che sarà colpa loro se l’Ucraina perderà. Bene, la verità è che Biden è stato un disastro per l’Ucraina per un intero decennio. Il disastro è davanti agli occhi di tutti, nelle tombe di centinaia di migliaia di ucraini e nel territorio perduto. Questa è una guerra che non sarebbe mai dovuta accadere. è un conflitto causato dall’allargamento geografico della NATO, dove i russi hanno detto a più riprese che non avrebbero accettato la presenza della NATO sui loro confini.

E gli americani che seguivano la questione da vicino, come il nostro attuale direttore della CIA, Bill Burns, che all’epoca, nel 2008, era ambasciatore degli Stati Uniti in Russia, hanno detto: “fare una cosa del genere sarebbe pazzesco. Non dobbiamo assolutamente farlo. L’intera classe politica russa è contraria”. Ma Biden, Obama, Hillary Clinton, Victoria Nuland, Jake Sullivan e Tony Blinken, hanno semplicemente continuato a procedere alla massima velocità come se niente fosse. Hanno sfasciato tutto. E ora vogliono altri 61 miliardi di dollari per superare le elezioni di novembre. È una vergogna. È completamente una vergogna.

[Robbi Soave]

Voglio fare l’avvocato del diavolo e proporle la loro versione dei fatti così che lei possa replicare. Che cosa dire alle persone che, magari riconoscono che ci siano stati certamente passi falsi nell’espansione della NATO, e che ci sia stata una provocazione. Ma che, ciò nonostante, dicono che è stata la Russia a scegliere di rispondere con un’invasione. La situazione in Ucraina è dovuta a tale invasione. E quindi cosa dice alle persone che pensano, che ora stiamo in effetti rispondendo a quell’invasione con denaro, senza impegnare truppe americane, ma finanziando una resistenza in Ucraina che vuole continuare a combattere.

[Jeffrey Sachs]

Dico che, in realtà, la guerra è iniziata 10 anni fa, quando Victoria Nuland non si è limitata a distribuire biscotti nel Maidan, ma si è impegnata in un’insurrezione per rovesciare violentemente un governo in Ucraina. Un’azione piuttosto stupida. In effetti è stato decisamente stupido eseguire un’operazione di cambio di regime in un paese che ha 2.000 chilometri di confine con la Russia. Ma questa è la nostra politica estera americana. Fu allora che iniziò questa guerra. Questa guerra non è iniziata nel febbraio 2022, ma è iniziata nel febbraio 2014. Tutto è iniziato con Victoria Nuland.

Tutto è cominciato con Blinken. Tutto è cominciato con Sullivan. Tutto è iniziato con Biden, che è stato un personaggio chiave in tutta questa faccenda. E poi i combattimenti sono proseguiti per 10 anni. E infine, nel dicembre 2021, Putin ha detto: dovete fermare l’espansione della NATO. Possiamo evitare un’escalation. A quel punto ho parlato personalmente con la Casa Bianca. Ma loro hanno risposto che non volevano fermare nulla. Pensavano di avere in mano tutte le carte vincenti. Avrebbero tagliato fuori la Russia dal sistema bancario Swift. Avrebbero messo in ginocchio l’economia russa. Un mucchio di sciocchezze da parte di persone ignoranti. E così Putin ha intensificato l’escalation. Non è stato lui ad iniziare la guerra.

Ha semplicemente intensificato una guerra già in corso. E nel giro di una settimana dall’invasione, Zelensky ha subito detto che era disposto ad essere neutrale. Ed i turchi hanno mediato i negoziati. E poi, benché il governo degli Stati Uniti voglia nascondere tutti questi fatti, che sono disponibili a chiunque sappia dove trovarli, gli Stati Uniti sono intervenuti e hanno detto agli ucraini di continuare a combattere. E abbiamo i nostri senatori che dicono che questa situazione è la migliore che potremmo avere, che questo è il denaro meglio speso che possa esserci perché sono gli ucraini a morire, non gli americani. E che così facendo, pensano di indebolire la Russia. In realtà, non stanno indebolendo la Russia, ma stanno sicuramente uccidendo gli ucraini. Quindi non stiamo rispondendo all’invasione di Putin. La guerra è iniziata 10 anni fa, e abbiamo continuato a rifiutare ogni via d’uscita che è stata disponibile fino ad oggi. Se ascoltate Putin, se lo ascoltate veramente, vedrete che ogni giorno dice che sono aperti ai negoziati.

E poi questi sciocchi nel governo degli Stati Uniti dicono che non c’è nessuno disposto a negoziare. Sono loro che non vogliono negoziare. E alla fine il presidente Putin ha detto: “Siamo stati disponibili al negoziato, ma non c’è nessuno con cui negoziare. Per lo meno è quello che sentiamo dagli Stati Uniti. Quella che hai detto tu è solo narrativa. Ha distrutto l’Ucraina. E si limitano a bruciare soldi come se non ci fosse un domani. Quindi altri 61 miliardi di dollari, e ora sento da voi che l’ultimo piano consiste nel prendere i beni confiscati illegalmente alla Russia, perché non c’è alcuna base legale per farlo, e usarli contro la Russia.

E posso dirvi sin d’ora che questo avrà un effetto davvero fenomenale sul sistema finanziario internazionale, perché purtroppo queste sono persone che non sono in grado di pensare al futuro nemmeno a quello del giorno dopo. Improvvisano giorno dopo giorno e poi, all’improvviso, scoprono che le cose non stanno andando tanto bene per il dollaro statunitense, per la valuta di riserva degli Stati Uniti, e per la posizione degli Stati Uniti nel mondo. Perché queste persone, francamente, si comportano come pagliacci. Giorno dopo giorno, senza pensare al futuro, raddoppiano la posta sulle scommesse già perse, e tutto per raccontare una storia in modo che possano arrivare alle elezioni nel modo che ritengono più opportuno.

[Briahna Joy Gray]

Professore, voglio chiederle come gli Stati Uniti ne escono ora, perché mi vengono in mente le conversazioni che hanno circondato la guerra in Afghanistan per anni, e cioè che non avremmo mai dovuto andarci. Era stato un errore, ma ormai avevamo destabilizzato il paese. C’eravamo dentro fino al collo. Non potevamo semplicemente interrompere i finanziamenti ed abbandonare Il progetto. Questa è una specie di ruota per criceti, giusto? Quindi, ci sono alcune persone che ascolteranno questa trasmissione e diranno, sono d’accordo con tutto quello che state dicendo, ma che fare a questo punto? Si tratta solo di un costo irrecuperabile, oppure c’è l’obbligo di liquidare la questione in un modo che sia responsabile, e che non lasci gli ucraini a bocca asciutta.

[Jeffrey Sachs]

Gli ucraini sono comunque rovinati, non importa quello che faremo. Con questo stupido progetto, ne abbiamo uccisi quasi mezzo milione. E le persone che vogliono buttare altri soldi in un progetto che comunque non ha speranza, sono gli stessi che sono personalmente colpevoli di questa situazione. Questo è un progetto di Biden. Quindi questo è il primo punto di partenza. Non si sprecano vite dopo quelli che sono già morti e non si sprecano soldi che potrebbero essere usati in modo costruttivo per aggiungere altro danno a quello già creato. Abbiamo per le mani un fallimento assoluto ed un disastro. A proposito, questo non è diverso da ogni altro sforzo americano. Sono abbastanza vecchio da ricordare il Vietnam, le stesse identiche parole sono state dette per il Vietnam. Sono errori che ripetiamo in continuazione negli Stati Uniti perché i nostri cosiddetti leader non hanno alcun buon senso e non pensano al futuro.

Quindi, dobbiamo sicuramente porre fine a questa situazione, ma l’unica cosa che non vogliamo fare, ed è davvero un mistero per me, l’errore peggiore che abbia mai visto in tutta la mia vita è il rifiuto di negoziare. Avete mai sentito che Biden chiama Putin e gli dice che devono parlare? No, dal punto di vista di Biden quello sarebbe un gesto di debolezza. Sarebbe un gesto di resa. Non riescono nemmeno a concepire l’idea che si possa arrivare a un risultato tramite negoziato. E quando cerchi di risolvere tutto con un approccio militare e per giunta fallimentare, e lo fai mediante queste guerre per procura, dove sono le stesse persone di questi paesi cavia che muoiono in prima linea, e non sai nulla di diplomazia, allora trasformi il mondo in un completo disastro.

E quindi la risposta è che, come prima cosa, gli Stati Uniti e la Russia dovrebbero parlarsi perché c’è una causa originale per questa guerra, ed è l’allargamento della NATO. E a proposito, questo non è un segreto, e non è nemmeno propaganda. Anche il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, lo ha detto in modo assolutamente esplicito, così come lo ha ripetuto il principale negoziatore di Zelensky, David Arakhamjia. Questa è una guerra generata dall’allargamento della NATO. Allora perché Biden non chiama Putin e non dice: Sai una cosa? Dobbiamo fermare la guerra e l’intero allargamento della NATO a cui ho preso parte fin dagli anni ’90 come pure il colpo di stato del 2014. Tutto ciò è stata una cattiva idea.

Cerchiamo di capire come fermare la guerra, riconoscere la sicurezza reciproca e fermare lo spargimento di sangue ed i massacri in Ucraina. Se Biden si comportasse davvero come un presidente, è quello che farebbe.

[Robbi Soave]

È passato circa un anno da quando un gruppo di economisti ha scritto una lettera aperta su di lei, accusandola di negare l’azione dell’Ucraina, di spacciare la propaganda di Putin, e tutto questo genere di cose.

È passato ormai un anno. Come risponde alle loro accuse?

[Jeffrey Sachs]

Beh, non rispondo. Dico loro che ve l’avevo detto. Ho detto loro fin dall’inizio che questo sarebbe stato un completo disastro per l’Ucraina. La gente non vuole sentirselo dire. Non capiscono. Non conoscono abbastanza la storia americana. Ho detto loro che l’Ucraina sarà come l’Afghanistan. E ragazzi, in questo momento è esattamente come l’Afghanistan. Quindi non vogliono sentire. Mi dicono che non è vero. Mi dicono che sono ingiusto. Stavo solo raccontando loro dei fatti. Stavo dando loro dei buoni consigli. Ma non volevano sentirseli dire. Volevano sentir parlare della vittoria, della gloria, di come l’Ucraina avrebbe avuto successo, di quella grande controffensiva, e di tutto il resto. Tutte sciocchezze. Ma ho detto fin dall’inizio che sarebbe stato un disastro. Mi sono limitato a dire che questa sarebbe semplicemente stata l’ultima debacle dei neocon, e ho detto esplicitamente che avrebbe lasciato l’Ucraina alla pari dell’Afghanistan, ed era completamente evitabile. Quindi questo è quello che dico loro. Sono spiacente, ma dovete ascoltare, prestare attenzione, imparare qualcosa. Questo è ciò che dico loro.

[Robbi Soave]

Professor Jeffrey Sachs, grazie mille per essersi unito a noi. Lo apprezziamo molto.

[Jeffrey Sachs]

è un piacere essere con voi. Grazie.

Una politica di psicotici

Jeffrey Sachs è stato ancora più diretto direi rispetto ai nostri introduttori militari e ci fa capire alcune cose importanti, innanzitutto gli psicotici non possono pensare al futuro, sono incapaci di pianificare anche il giorno dopo; perciò, non possiamo aspettarci che con una preponderanza di psicopatici al governo e alla gestione, al comando della NATO in questo momento, si rendano conto di dove stanno andando e cosa stanno facendo.

In più abbiamo, in aggiunta a questo, una politica che negli Stati Uniti è cambiata dal punto di vista diplomatico, dagli anni ’90 in avanti, da Clinton in poi, dove convinti di aver vinto e di aver stravinto, gli Stati Uniti hanno imposto le loro scelte invece di cercare di negoziarle, quindi è stata proprio persa la capacità completamente di negoziare, gli ambasciatori diplomatici che avevano capacità negoziali, che avevano messo in campo con successo nel confronto con l’Unione Sovietica o con la Cina o con altri interlocutori, sono tutti in pensione e non vengono ascoltati, vengono messi da parte, stanno riemergendo attraverso i canali alternativi, però è un lavoro importante che c’è da fare perché bisogna cambiare tre generazioni bruciate completamente e quello che vorrei farvi capire è che siamo in mano a persone ignoranti, sia dal punto di vista militare, sia dal punto di vista politico, sia dal punto di vista economico, quindi quello che possiamo aspettarci è semplicemente un disastro dopo l’altro e per questo motivo è importantissimo e fondamentale che vi documentiate, che comprendiate quello che sta succedendo.

Ora per darvi un’idea di cosa sia, di cosa si stia muovendo a contorno, vi propongo un breve video della televisione, di una televisione commerciale indiana, abbiamo visto anche in passato che gli indiani sono più propensi a dire le cose come stanno anche perché non hanno legami di ferro con nessun filone, voi della Nato piuttosto che statunitense e quindi ci fa capire un pochino come si muovono le cose. Ecco il video.

Il trappolone anti-Trump

[Palki Sharma]

Passiamo ora all’Europa, dove la NATO festeggia il suo compleanno. Uno anche molto importante. Giovedì ricorre il settantacinquesimo anniversario della fondazione della NATO, quindi i ministri degli Esteri si sono riuniti in anticipo. Qual è la loro grande missione? Un piano a lungo termine per l’Ucraina. La NATO sta cercando di raccogliere 100 miliardi di dollari per Kiev. Questo denaro verrà distribuito in un periodo di cinque anni. Ma perché ora? Sono passati più di due anni dall’inizio della guerra, perché la NATO lo sta proponendo solo ora? Ascoltate cosa ha detto il capo dell’Alleanza.

[Jen Stoltenberg]

Stiamo ora discutendo i modi per istituzionalizzare maggiormente il sostegno all’interno di un quadro NATO per renderlo più prevedibile, per renderlo più solido, perché crediamo fermamente che il sostegno all’Ucraina dovrebbe essere meno dipendente da offerte volontarie a breve termine e più dipendente dagli impegni a lungo termine della NATO.

[Palki Sharma]

Permettetemi di ripeterlo. La NATO vuole che gli aiuti siano prevedibili, ed è chiaro perché. Joe Biden aveva promesso circa 60 miliardi di dollari in aiuti, ma il Congresso degli Stati Uniti si è rifiutato di approvarlo. E poi c’è Donald Trump. Se vincesse la Casa Bianca, tutte le scommesse sarebbero chiuse, perché Trump ha accennato al taglio degli aiuti militari all’Ucraina. Che cosa fa allora la NATO? Crea un piano di finanziamento a lungo termine. I diplomatici lo definiscono a prova di Trump. Ma come funzionerà un piano del genere? In questo momento la NATO non sta fornendo aiuti letali all’Ucraina come alleanza.

Sta solo fornendo aiuti non letali. Tutto il materiale militare viene fornito a livello bilaterale. I paesi membri stanno fornendo armi all’Ucraina, non alla NATO di per sé. Il piano è di cambiare questa situazione. La NATO vuole prendere il controllo del Gruppo di Ramstein. È una coalizione creata per incanalare le armi verso l’Ucraina. Attualmente gli Stati Uniti guidano questo gruppo, il che significa che un futuro presidente degli Stati Uniti potrebbe ostacolarlo. Quindi la NATO vuole prendere il sopravvento. Vuole guidare la fornitura di armi letali a Kiev, il che solleva ancora due domande. Uno, da dove verranno questi soldi?

E due, tutti i membri della NATO saranno d’accordo con questo piano? I diplomatici dicono che tutti i 32 membri dell’alleanza contribuiranno con denaro. Quanto denaro non è ancora chiaro. La NATO ha già una formula per condividere il suo bilancio. Forse applicheranno lo stesso sistema anche a questo. Se così fosse, gli Stati Uniti potrebbero finire per dare 16 miliardi di dollari. E la domanda numero due è la seguente: tutti i membri saranno d’accordo? Sembra difficile al momento. L’Ungheria non è entusiasta. Dicono che se la NATO darà aiuti militari, li avvicinerà alla guerra. Altri, come la Germania, sono d’accordo.

[Annalena Baerbock]

Per noi è fondamentale trasformare le strutture che abbiamo creato ad hoc all’inizio, ad esempio l’istruzione, la formazione e la progettazione della difesa, vengano allineate in strutture veramente strutturate, affidabili ed a lungo termine”.

[Palki Sharma]

I colloqui saranno difficili, ma la NATO spera di riuscirci entro luglio.

Questo è il momento in cui i leader della NATO si incontreranno a Washington. Ma dimenticate per un attimo gli aiuti militari. Dopotutto, è un argomento molto controverso. Diamo invece un’occhiata alla guerra economica della NATO. Perché è fallita? Perché l’Europa sta ancora comprando energia russa ed in grande quantità. Prima della guerra, l’Europa acquistava gas dalla Russia attraverso condutture. Rappresentava quasi il 37 % dell’approvvigionamento dell’Unione Europea. Ma dopo la guerra, la fornitura è scesa dal 37 % ad appena l’8,7 %. Ed è stata una buona notizia per l’Europa, perché volevano ridurre la dipendenza dal gas russo, ma ultimamente la tendenza sta cambiando. Più gas russo sta ora raggiungendo l’Europa. La quota di Mosca è passata dall’8,7% al 15%. Come è successo? A causa del GNL, il gas naturale liquefatto, circa il 10 % del gas convogliato è stato sostituito dal GNL.

E perché nessuno se ne lamenta? Perché è un commercio clandestino. La Russia esporta GNL in molti paesi, come la Cina ed il Giappone. Ma alcune di queste spedizioni vengono respinte. Ed è quello che è successo in Argentina. Una spedizione di GNL russo ha raggiunto l’Argentina l’anno scorso, ma l’importatore l’ha respinta. L’Argentina l’ha respinta, a quanto pare, a causa di alcuni problemi con i pagamenti. Quindi la spedizione è stata reindirizzata in un altro paese. Indovinate dove? In Spagna. In effetti, la Spagna è diventata il più grande importatore di GNL russo in Europa. Acquista circa 5,2 miliardi di metri cubi. Questo non vìola le sanzioni?

Tecnicamente, no. L’Unione Europea ha sanzionato solo il petrolio russo. È ancora possibile acquistare il gas russo. Pertanto, la maggior parte di questi acquisti sono forniture reindirizzate, il che significa che non c’è un’etichetta russa. Vedete, le consegne menzionano solo l’ultima destinazione. Non menzionano l’origine. Quindi, quella spedizione dall’Argentina non avrebbe un’etichetta russa. Risulterebbe spedita dall’Argentina. Il gas proviene quindi ufficialmente dall’Argentina. E questa è un’ipocrisia su vasta scala. L’Europa sta acquistando gas russo dalla porta di servizio. E stanno spendendo miliardi. 30 miliardi di dollari per la precisione. 30 miliardi di dollari di gas russo. Ma non ci sono critiche. Ci sono solo quando si criticano paesi come l’India. Tutti gli europei danno lezioni all’India perché acquista petrolio russo, quando loro stessi continuano a comprare gas russo. Tipica ipocrisia europea.

Vi dice anche perché questa guerra continua a trascinarsi, perché l’Occidente sta effettivamente finanziando entrambe le parti.

Ma la NATO non si ferma qui

Quindi a questo video mi sembra abbastanza evidente che l’Europa, la NATO e gli Stati Uniti in modo più o meno diretto stanno finanziando entrambi i fronti, vale a dire si assicurano che comunque i russi abbiano abbastanza soldi anche dall’Europa attraverso l’acquisto di gas naturale a prezzi più che maggiorati, che fa giri molto strani e che costa anche di più per il semplice fatto che invece di passare attraverso una condotta deve essere liquefatto, deve essere trasportato via nave, deve andare fino in Argentina e poi tornare indietro, quindi è ridicolo.

Però questo ci fa capire che questa guerra ha dei fini diversi, non ha assolutamente gli obiettivi che sono dichiarati e che viene portato avanti e verrà portato avanti a tutti i costi proprio perché questi fini sono differenti, questi fini hanno un obiettivo che supera semplicemente la distruzione se vogliamo dell’economia europea e punta verso un obiettivo più grande che vedremo nei video che seguiranno questo. Ora vi voglio proporre un ultimo contributo sempre del Military Summary Channel di Dima, questo fornitore di contenuti bielorusso che, dall’inizio della guerra, tutti i giorni, ci dà degli aggiornamenti estremamente puntuali che ci fa capire cosa sta succedendo sul fronte della Nato. Eccolo.

[Dima- Military Summaru Channel]

Cari amici, siete nel canale Military Summary e in questo breve video parleremo degli eventi più importanti che hanno avuto luogo durante la notte precedente dell’ora locale. E gli aggiornamenti più importanti arrivano dalla Romania. In questo video, ad esempio, possiamo vedere un nuovo schieramento di forze da qualche parte in Moldavia, che attraversa la regione, probabilmente in direzione del confine rumeno-ucraino oppure moldavo. Come si può vedere nel video, ci sono molti carri armati, veicoli corazzati, veicoli per il trasporto di truppe, attrezzature per il genio militare. E la cosa più importante è che la Romania si sta preparando per l’invasione del territorio dell’Ucraina. Oggi abbiamo ricevuto un altro documento interessante.

La Romania e la NATO si stanno preparando per azioni attive in Ucraina e Moldavia. Il ministero della Difesa rumeno ha sottoposto a un’audizione pubblica un disegno di legge sulla difesa nazionale, che per la prima volta nella storia fornisce il potere legale al presidente di utilizzare le forze armate al di fuori del paese per proteggere i propri cittadini da minacce ibride. A proposito di cittadini, abbiamo informazioni statistiche molto interessanti. Secondo le statistiche rumene, più di 600.000 moldavi hanno la cittadinanza rumena. Inoltre, ci sono circa più di 100.000 rumeni etnici che probabilmente sono anche titolari di cittadinanza rumena e che vivono sul territorio dell’Ucraina.

Questa è la Romania, questa è la Moldavia, e ci sono circa 600.000 rumeni. E quando si parla dell’Ucraina nei documenti, in quell’articolo, probabilmente l’autore parlava di questa parte dell’Ucraina, dove ci sono anche molti rumeni etnici, diciamo, più di 100.000. Quindi, sulla base di questo articolo, possiamo concludere che i paesi della NATO, la Romania per essere più precisi, si stanno preparando ad iniziare l’intervento in Ucraina con lo scopo di stabilire il controllo completo sulla Moldavia e su questa parte dell’Ucraina. Inoltre, vi ricordo che anche la Francia è disposta a inviare forze in Ucraina e, secondo le informazioni che abbiamo, la Francia ridistribuirà le forze in Romania e in Moldavia, con lo scopo, nel caso in cui tutto andasse storto, di iniziare un’operazione offensiva ed entrare nella regione di Odessa.

Quindi ora vediamo il primo alleato, la prima alleanza, diciamo, nella parte sud-occidentale dell’Ucraina. Stiamo parlando della Romania e della Francia, perché probabilmente coordineranno le loro azioni e lavoreranno insieme. Molto probabilmente presto, forse tra un mese o due, riceveremo informazioni su un’altra alleanza tra, diciamo, Regno Unito e probabilmente gli Stati baltici o qualcosa del genere, o forse anche la Polonia. Le forze di questi paesi molto probabilmente inizieranno a operare nella parte occidentale dell’Ucraina, ma per ora non abbiamo ricevuto tali aggiornamenti, ma molto probabilmente ne vedremo alcuni. Inoltre, abbiamo ulteriori aggiornamenti su Kiev, come sapete, probabilmente Trump vincerà le elezioni che sono attualmente in corso negli Stati Uniti d’America. Quindi in ogni caso gli Stati Uniti e altri paesi occidentali potrebbero trasferire il gruppo di contatto delle questioni di difesa ucraina sotto il controllo della NATO in modo che Kiev riceva armi anche se Trump venisse rieletto. Questa è una notizia riportata sulla rivista Politico. Quindi questo è un passo scaltro da parte loro, poiché capisco che i paesi della NATO stanno pianificando e hanno già alcuni piani certi per l’attività militare nel 2025. Passiamo ora alla situazione sul campo. Abbiamo un sacco di aggiornamenti molto interessanti e probabilmente l’aggiornamento più importante è in arrivo dalla Crimea. Secondo le forze speciali ucraine, il ponte della Crimea sarà distrutto nella prima metà del 2024.

Lo ha detto al Guardian un alto funzionario del principale servizio di intelligence ucraino. Quindi è molto probabile che accada. Ma questo rapporto sul ponte della Crimea, al momento non ha importanza. Sarà solo una vittoria mediatica. Vi ricordo che i russi hanno già terminato la costruzione della linea ferroviaria tra Rostov sul Don, Mariupol, Berdyansk, Melitopol e poi la Crimea. Quindi i russi si sono già assicurati il rifornimento e il sostegno della regione e non hanno più bisogno del ponte della Crimea, almeno quando si parla in una prospettiva militare.

Forse sarà un po’ problematico per i civili dover usare l’altra strada, ma in ogni caso, questo sarà ovviamente meglio di niente.

Una via senza ritorno

Mi sembra abbastanza chiaro che la Nato non abbia nessuna intenzione di mollare il colpo, hanno deciso di bloccare la situazione così che se anche arrivasse Trump non potrebbe impedire che la guerra prosegue costringendo a questo punto tutti i paesi europei a finanziare le attività della guerra con un contributo americano che però sarà parziale e credo che su questo Trump potrebbe anche essere d’accordo. Non c’è da dire, è evidente che se Trump arrivasse alla Casa Bianca e volesse veramente disimpegnarsi rispetto alla guerra in Ucraina potrebbe farlo in molti modi.

Quindi rimane questo meccanismo dove la Nato sulla spinta direi soprattutto francese, britannica e tedesca vuole a tutti i costi portare avanti questo conflitto, vuole portare l’intera Unione Europea in un contesto di economia di guerra e vuole quindi impegnarsi, ah no, si sono già impegnati di fatto nel confronto dell’Ucraina, al di là di quello che la Nato, perché l’Ucraina non fa parte della Nato, a fornire, a finanziare l’attività ucraina portando poi dopo anche direttamente truppe in territorio ucraino, abbiamo visto i rumeni stanno provando in questo senso, i russi sono stati molto chiari in questa direzione, hanno detto che qualsiasi soldato di qualsiasi nazionalità arrivi in Ucraina diventerà un obiettivo valido e verranno uccisi come tutti gli altri. Quindi credo che da questa serie di video vi siate fatti un’idea di qual è la situazione reale, vi ho citato appunto fonti alternative in modo che vi rendiate conto che non sono io che racconto soltanto le cose ma ci sono altre fonti che sono sicuramente più qualificate di me. Nel prossimo video cercheremo di tirare un pochino le somme e di capire quello che sta succedendo.

Roberto Mazzoni

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