Attacco ai conti correnti – MN #254

Quello che vogliamo scoprire in questo video è cosa succederà nei nostri conti in banca, quando e se ce li ruberanno, in buona sostanza. Questo è un video relativamente lungo e come avete capito dall’argomento abbastanza importante; quindi, vi invito naturalmente ad ascoltarlo tutto. È strutturato in tre parti, la prima parte, l’introduzione che vi sto facendo, serve un po’ per inquadrare il tema e per capire di cosa si parlerà nella seconda parte che riguarda un’intervista rilasciata da un analista geopolitico e finanziario di nome Nick Giambruno che si occupa di investimenti internazionali e che viene spesso intervistato su parecchi media americani e non solo americani, in questo caso viene intervistato da Daniela Cambone della società ITM Trading che si occupa di oro.

Daniela Cambone è una giornalista che si occupa di finanza e di investimenti da tanto tempo, molto brava, ha già lavorato per altre aziende, comunque è conosciuta come personaggio negli Stati Uniti e di origine canadese e è una persona che sa come vanno le cose. Quindi questa prima parte, questa prima intervista che vi propongo è collegata anche a un evento avvenuto di recente, a notizia che arriva da Bruxelles, dell’imminente implementazione di una regola secondo cui non sarà possibile spendere più di 3.000 euro in contanti per acquisti individuali oppure 10.000 euro in contanti per acquisti aziendali.

Questo è un sistema di controllo del capitale, vuole dire riduzione nella libertà d’uso del denaro da parte dello Stato nei confronti dei propri cittadini al fine di avere maggiore controllo. È evidente che vogliono costringere persone a passare attraverso le banche per tutti gli investimenti e tutte le spese di un certo livello. Questo varrà anche per i portafogli cripto, l’uso personale, non sarà possibile spendere più di una certa cifra, non si capisce come faranno a applicare questa regola nel caso dei portafogli cripto perché di fatto è quasi impossibile, però in ogni caso vogliono imporla.

Questo non impedisce naturalmente di acquistare, di detenere bitcoin, come spieghiamo in “Capire Bitcoin”, però comunque può creare problemi nel momento in cui dovreste fare grassi acquisti dal vostro portafoglio privato. Quindi è sicuramente un evento molto importante che ci segnala che si stanno avvicinando, stanno marciando rapidamente verso una stretta, incanalano le persone attraverso l’imbuto in modo che poi dall’altra parte ci sia la sorpresa. Nick Giambruno, di cui sto per proporre l’intervista, scrive per Financial Underground, è un sito dove propone informazioni e consigli per chi vuole investire a livello internazionale e è un sito dove mette a nudo le bugie sulla finanza e sull’economia a livello sempre internazionale.

Nell’intervista si parla di alcuni termini tecnici o di personaggi che magari non conoscete e che vi ripresento. Allora, innanzitutto il concetto di denaro fiat sarebbe il denaro emesso per volontà dello Stato, sarebbe l’euro piuttosto che i dollari che usiamo correntemente, diverso da un denaro reale che potrebbe essere basato invece su una sostanza, una materia che ha valore intrinseco come può essere l’oro o come può essere bitcoin.

Franklin Roosevelt è stato un Presidente degli Stati in particolare nel periodo della grande depressione degli anni ’30 e poi durante la Seconda Guerra Mondiale. Un broker invece è un’azienda o persona che gestisce un fondo di investimento tipicamente o azioni di borsa oppure titoli privati o di Stato per conto di terzi. Quindi è un’azienda che detiene i soldi di qualcun altro, i titoli di qualcun altro per scopi di investimento e che percepisce una provigione per questo tipo di attività.

Poi si parla di creditori chirografari, sono creditori non garantiti, chirografari devo dire scritto a mano, sono creditori che in caso di banca rotta non ricevono praticamente niente. Si parla di ETF che è Exchange Traded Fund, vuole dire fondo di investimento globale che viene quotato in borsa; quindi, in questo caso si fa riferimento a diversi fondi di questo tipo voi basati sull’oro, voi basati su bitcoin, in cui le persone invece di acquistare l’oro vero e proprio o bitcoin vero e proprio comprano una quota azionale nel fondo e poi lasciano che il fondo invece detenga il bene vero e proprio.

Si parla poi di CBDC, Central Bank Digital Currency, ne abbiamo parlato tanto, sono le valute digitali delle banche centrali, quindi valute programmabili, quelle che stanno preparando per noi, secondo le quali, secondo cui uso, sarà possibile usare il denaro su un atto in alcune circostanze predisposte, secondo alcune tempistiche, secondo alcune modalità, insomma è l’evoluzione di quella che è la stretta sul contante che già vediamo oggi. Infine, si fa riferimento alla grande stangata, un libro che è uscito di recente su cui sto preparando dei video, quindi approfondiremo questo argomento, se guardate semplicemente che è un libro scritto in americano, che in americano il titolo è “The Great Taking” e in italiano è stato tradotto come “La Grande Stangata”, è un libro che apre gli occhi su molte cose e sicuramente appunto affronteremo questo tema. Quindi fatto questo preambolo, vi propongo immediatamente l’intervista di Nick Giambruno. Eccola.

I quattro rimedi contro il sequestro dei conti

[Daniela Cambone]

Buongiorno, sono Daniela Cambone, bentornati al Daniela Cambone Show, ora pubblicato su ITM Trading. Oggi stiamo parlando del segnale di avvertimento più importante che ci dice che i controlli sui capitali potrebbero arrivare prima di quanto si possa pensare. Per parlarne, si unisce a noi Nick Giambruno, un rinomato speculatore, ed investitore internazionale. È il fondatore di Financial Underground e collabora spesso con International Man. Nick, è davvero bello vederti.

[Nick Giambruno]

È passato troppo tempo.

[Daniela Cambone]

Come stai?

[Nick Giambruno]

Anche a me fa molto piacere vederti, Daniela. Sono stato abbastanza impegnato. Seguo molto da vicino la situazione macroeconomica globale. E con tutto quello che sta succedendo geopoliticamente e finanziariamente nel mondo, ho il mio bel da fare.

[Daniela Cambone]

Bene, in questo momento sei in Argentina, nel bel mezzo di un paese che sta attraversando un grande cambiamento economico, e mi piacerebbe avere le tue opinioni anche su questo. Ma il motivo per cui ti ho fatto tornare nello show è che ho letto con grande interesse, uno dei tuoi recenti post su International Man, il titolo, il segnale di avvertimento numero uno che i controlli sui capitali stanno arrivando presto e quattro modi per scavalcarli. Mi piace il fatto che tu fornisca soluzioni. Quindi parliamone perché queste sono le prime righe del tuo articolo. I fine settimana e le vacanze sono il momento perfetto per cogliere le persone alla sprovvista. Come un delinquente di strada che commette una rapina, i controlli sul capitale colgono alla sprovvista la maggior parte delle persone, altrimenti non ne sarebbero colpite. Quindi iniziamo con le basi. Innanzitutto, cosa si intende per controllo dei capitali?

[Nick Giambruno]

I controlli sui capitali funzionano in molti modi diversi, ma il concetto di fondo è che il governo vi impedisce di spostare i vostri soldi o di spenderli come meglio credete. Dovrebbe essere qualcosa di ripugnante per qualcuno che apprezza la libertà economica o che vive in una società libera. Vediamo che i controlli sui capitali vengono implementati in paesi che si trovano in gravi difficoltà finanziarie, in genere nel bel mezzo di una crisi finanziaria, bancaria oppure economica. Li fanno scattare improvvisamente per impedire al denaro di lasciare il paese. E cosa succede dopo? Non ci vuole molta immaginazione.

Di solito c’è una sorta di confisca della ricchezza delle persone. Quindi si può pensare ai controlli sui capitali come a una misura a sorpresa per intrappolare il denaro all’interno di un paese, in modo dacreare le condizioni perfette per un furto da parte del governo. Questo accade nei paesi che hanno crisi finanziarie, crisi bancarie. Lo abbiamo visto accadere innumerevoli volte, ed è successo anche negli Stati Uniti, in passato, quindi penso che possa succedere di nuovo.

[Daniela Cambone]

Voglio parlare degli Stati Uniti, ovviamente, ma dici che i fine settimana e le vacanze sono il momento perfetto per prendere le persone alla sprovvista. Puoi fare alcuni esempi di quando è successo?

[Nick Giambruno]

Certamente. Non si possono annunciare i controlli sui capitali in anticipo perché la gente porterebbe i propri soldi fuori dal paese. Immaginate se i governi di Grecia o Cipro, il lunedì, dicessero: vi informiamo che mercoledì attiveremo controlli sui capitali, seguiti da una confisca del 20 % delle vostre ricchezze. Cosa pensi che farebbe la gente il martedì? Quindi non possono farlo. Devono cogliere le persone di sorpresa. Vuoi alcuni esempi, Lo abbiamo visto accadere a Cipro, più di 10 anni fa, ma vediamo che questo accade in genere anche in molti altri paesi e nei fine settimana. In particolare, nei fine settimana lunghi. E le vacanze sono il momento perfetto. L’idea è che vogliono prendere la gente alla sprovvista e il modo per farlo è di agire in un fine settimana oppure durante una lunga vacanza, oppure ancora un fine settimana lungo, dove la maggior parte delle persone non pensa che qualcosa del genere possa accadere. Ma questo è esattamente il momento perfetto in cui può succedere qualcosa del genere.

[Daniela Cambone]

Hai citato Cipro, ma ci sono anche l’Argentina, il Libano, il Venezuela, l’Islanda, la Grecia, che ci ricordiamo bene, la Turchia, la Russia, l’Ucraina, la Cina, l’India, la Corea del Sud, ed i governi di innumerevoli altri paesi. E, naturalmente, la domanda è se potrebbe davvero accadere qui in Canada oppure negli Stati Uniti, anche se ne abbiamo già visto alcuni esempi.

[Nick Giambruno]

negli Stati Uniti è già successo. Non dimenticate che il governo statunitense ha vietato ai cittadini ordinari di possedere lingotti d’oro dal 1933 al 1974.

Si tratta di un tempo molto lungo. E questa è una forma di controllo dei capitali. Come ho detto, i controlli sui capitali esistono in molte varianti, ma le restrizioni sull’oro e sui metalli preziosi e sulle alternative monetarie ne costituiscono la chiave. Non vogliono che possiate accedere alle alternative. Vogliono che voi dipendiate dalla loro carta straccia del denaro fiat dove possono mangiare e rubare più facilmente. Negli Stati Uniti è sicuramente successo nel profondo della Grande Depressione quando Franklin Roosevelt ha colto gli americani di sorpresa. In precedenza la gente possedeva oro e il dollaro era legato al valore dell’oro.

Roosevelt ha quindi confiscato tutto l’oro e poi l’ha rivalutato. Fondamentalmente, ha tolto il potere d’acquisto ai cittadini. è lo stesso modello che si ripete. I controlli sui capitali sempre, sempre, sempre precedono una confisca della ricchezza, e questo è un esempio perfetto che è successo negli Stati Uniti nel 1933, dopo di che è rimasto illegale possedere oro negli USA e per chi lo faceva c’erano gravi conseguenze, compresa la prigione.

[Daniela Cambone]

Potevate scontare fino a 10 anni di carcere e pagare una multa di 10.000 dollari, che sarebbe l’equivalente di 235.000 dollari di oggi. E Nick, non dimentichiamo il Canada dove abbiamo visto i conti bancari congelati durante lo sciopero dei camionisti.

[Nick Giambruno]

Oh, certo. Questa è un’altra area che si presta a questi controlli. I conti in banca sono davvero vulnerabili nei confronti di tutti i tipi di controlli sul capitale e di confische di ricchezza che si conoscano. Per quel che riguarda i conti bancari, alla gente dico semplicemente tre cose. Fate conto che quello non è il vostro denaro bensì appartiene alla banca, e il denaro non ci sarebbe nemmeno anche se fosse vostro. Infine, quei soldi sono falsi, sono soldi fiat, sono carta straccia. Questo è ciò che avete in banca. Quindi i conti bancari sono molto precari.

[Daniela Cambone]

Questo perché siamo stati cresciuti pensando che le banche siano un posto sicuro. A chi altro potremmo affidare i nostri soldi?

[Nick Giambruno]

Bisogna pensare in modo critico, e non fare affidamento solo su ciò che ha funzionato in passato, perché le tre cose che ho appena detto sul sistema bancario sono assolutamente vere, e molte persone non ne hanno la più pallida idea. Sono convinte che la banca tenga alcuni soldi riservati per loro nel proprio caveau. Che sono espressamente riservati a loro, come se fossero contrassegnati, e che possono andarli a prendere quando vogliono. Il che non è assolutamente vero. Secondo me, questo è l’esatto opposto del consenso informato,

[Daniela Cambone]

Quindi parliamone perché, come ho detto, tu fornisci anche soluzioni, quattro cose che possiamo fare per prepararci a questa situazione. In realtà, prima di parlare di soluzioni, non so se hai letto la Grande Stangata di David Webb, un libro che è diventato virale di recente, perché parla di questi argomenti. Parla dell’arrivo di un altro evento simile alla grande depressione in cui potrebbero prendere tutti i vostri averi, in pratica, la vostra casa, la vostra macchina, i vostri soldi in banca.

[Nick Giambruno]

Sì, assolutamente. Anche questa è un’altra cosa. Stiamo dicendo che il denaro nel conto in banca non è assolutamente quello che la maggior parte delle persone pensa che sia. Ma lo stesso discorso vale per le azioni e per le obbligazioni che avete nel vostro portafoglio d’investimento. Non è come la gente se lo immagina, perché tecnicamente non siete i veri proprietari delle azioni e delle obbligazioni che sono nel vostro portafoglio, bensì appartengono al broker, e voi avete solo una promessa da parte del broker che vi consegnerà le azioni o le obbligazioni su richiesta.

Non è assolutamente la stessa cosa del possederle in prima persona. E il motivo di questo è perché, nel caso in cui il broker finisca nei guai oppure ci sia un altro crollo finanziario diffuso, le azioni e le obbligazioni che pensate di possedere, ma non possedete davvero, verranno usate per soddisfare gli altri creditori. Perché voi siete creditori chirografari. Il sistema finanziario è una grande illusione e la maggior parte delle persone non lo capisce. Ed è a dir poco maturo per la prossima crisi.

[Daniela Cambone]

Quindi passiamo alle soluzioni.

Spìegaci quali sono le quattro cose che potremmo fare o che dovremmo fare.

[Nick Giambruno]

Assolutamente. Quando si parla dei controlli sui capitali sappiamo che non si sa mai il momento esatto in cui arriveranno. Tuttavia, è molto meglio essere un anno in anticipo nella preparazione piuttosto che un secondo in ritardo, perché una volta che li hanno implementati, è troppo tardi. Non si può più farci niente. Quindi le cose da fare sono quattro. la prima è di avere un conto bancario estero. Non è propriamente la cosa ideale, ma è meglio di niente.

Se le persone a Cipro avessero avuto un conto in Svizzera, sarebbero stati al sicuro. I politici di Cipro non avrebbero potuto toccarlo. Due. Avere immobili all’estero. Se potete permettervi di avere immobili all’estero, è fantastico perché è una forma di ricchezza che si trova al di fuori dei confini del vostro paese d’origine. E non saranno influenzati dai controlli sui capitali. 3. Penso che Bitcoin sia un ottimo modo per mitigare i controlli sui capitali perché è una forma di ricchezza molto portatile, che scavalca facilmente i controlli di capitale. E quattro, l’oro fisico detenuto in una giurisdizione sicura.

Quindi, diciamo in un luogo come le Isole Cayman, Singapore, la Svizzera. Ma volete l’oro fisico, Non volete un contratto sull’oro a vostro nome, perché non volete altre rivendicazioni concorrenti. Perché se e quando il sistema finanziario comincerà davvero a collassare, non si vuole assolutamente avere alcun tipo di ambiguità sulla proprietà, si vuole avere una proprietà diretta, non si vogliono altre rivendicazioni concorrenti. Quindi volete oro fisico senza altre rivendicazioni concorrenti in giurisdizioni favorevoli. Questi sono i quattro modi in cui si possono davvero prevenire i controlli sui capitali, e prevenire la confisca della ricchezza, perché tale confisca avviene immancabilmente dopo i controlli sui capitali.

[Daniela Cambone]

Quindi un paio di domande sulla prima strategia. Quanto è difficile a farsi? Voglio dire, personalmente ho conti bancari in altri paesi, ma possiedo anche la cittadinanza in quei paesi. Quanto è difficile aprire un conto bancario, ad esempio in Svizzera? Devi dimostrare di avere una residenza oppure quali sono le complicazioni che si incontrano? Oppure magari è facile da aprire.

[Nick Giambruno]

è una cosa in continua evoluzione. I requisiti cambiano costantemente, non sono statici. Sono un bersaglio mobile ed, in genere, non è facile. Devi essere un individuo con un patrimonio netto elevato e devi superare diverse barriere. è possibile depositare soldi in un conto bancario straniero anche diverso dalla Svizzera, ma le banche di tutto il mondo hanno gli stessi problemi che ho appena menzionato pochi istanti fa, ma è meglio di niente. Supponiamo che viviate in Argentina e che vediate le cose cadere a pezzi intorno a voi. Sarebbe un’ottima idea avere un conto bancario estero. Ma non è finita qui.

[Daniela Cambone]

A te piaciono Bitcoin e l’oro, giusto? Sei una di quelle rare persone che vedono entrambe le risorse come una soluzione per uscire dal sistema.

[Nick Giambruno]

Assolutamente sì. Bisogna tenere a mente il quadro generale. Stiamo parlando di denaro e quando i soldi non confondono, il denaro diventa una cosa molto semplice, è solo uno strumento per trasmettere oppure per immagazzinare valore. In altre parole, il denaro serve ad inviare valore attraverso il tempo e lo spazio. La forma di denaro dominante nel mondo in questo momento è la valuta fiat. Se guardiamo a tutta la base monetaria nel mondo è di circa un centinaio di trilioni di dollari, poi ovviamente c’è il mercato obbligazionario che aggiunge altro valore è poi abiamo tutto l’oro nel mondo che vale circa 13,5 trilioni di dollari, mentre tutto i Bitcoin nel mondo valgono circa un trilione di dollari.

Questa è la totalità del denaro in circolazione. La fetta più grossa è rappresentata dal sistema di valuta fiat, e penso che l’oro e Bitcoin siano superiori al sistema di valuta fiat, e penso che offrano due alternative valide. Una volta che il sistema di valuta fiat sarà totalmente collassato e tutti quei 100 trilioni di dollari saranno evaporati, penso che allora vedremo quale delle due risorse acquisirà più valore, se sarà l’oro oppure Bitcoin, ma nel frattempo, fintanto che abbiamo ancora questo orribile sistema fiat, sono entrambe ottime forme di denaro alternative e di libero mercato,

[Daniela Cambone]

Ma per quello che riguarda Bitcoin, sentiamo dire tutto il tempo che i politici vorrebbero fermarla.

Non sei preoccupato del fatto che i governi potrebbero prevenire o fermare l’uso di Bitcoin?

[Nick Giambruno]

Penso di no. E immagino che, al massimo, potrebbero inibirne l’uso nella loro regione geografica. Supponiamo che gli Stati Uniti e la Russia siano coinvolti in una guerra nucleare totale e che abbiano distrutto l’intero emisfero settentrionale. L’Europa è sparita, ed il Nord America è scomparso, ma Bitcoin sarebbe ancora funzionante in Sud America in ragione del modo in cui funziona la rete. Quindi, in realtà, non c’è molto che possano fare. E guardiamo la Cina.

Il governo cinese è piuttosto potente, ha provato a vietare Bitcoin diverse volte, ma non ha funzionato. Quindi la linea di fondo è che non puoi davvero vietare Bitcoin più di quanto tu possa vietare la matematica. Perché se riesci a memorizzare anche solo 12 parole, che possono essere utilizzate per ripristinare il contenuto dei portafogli più popolari, puoi potenzialmente immagazzinare miliardi di dollari solo nella tua testa, e nessuno può fermarti. Possono provarci, ma non funzionerà.

[Daniela Cambone]

Voglio cercare d’indovinare il tuo pensiero, ma credo che non sia il caso di possedere quote in un ETF né basato sull’oro né basato su Bitcoin.

[Nick Giambruno]

No, perché non ne hai bisogno. Perché assumersi un rischio inutile? Guarda, stiamo parlando di un potenziale collasso del sistema finanziario e stiamo parlando della Grande Stangata. L’ultima cosa che volete fare è avere in mano una promessa di pagamento. Perché vi garantisco che non sarete in cima all’ordine gerarchico dei creditori quando arriverà il momento di dividere quello che resta, e capire chi possiede cosa. Volete avere una proprietà diretta, chiara ed inequivocabile dei vostri beni. L’oro fisico e Bitcoin vi consentono di farlo. Quindi perché aggiungere terze parti, penso che sia una pessima idea. So che alcune persone tengono i propri soldi all’interno di fondi pensionistici, e c’è chi non ha le conoscenze tecniche, o non vuole conservare l’oro. Ma dovete tenere gli occhi aperti sui rischi che state correndo. Avere un contratto che dice che possedete qualcosa non è assolutamente la stessa cosa del possedere il bene vero e proprio.

[Daniela Cambone]

Lascia che te lo chieda, perché hai anche scritto molto sulle valute digitali delle banche centrali. Ovviamente, è un argomento che trattiamo da molto tempo qui a ITM Trading. Quali sono i tuoi pensieri o le tue intuizioni su quanto presto potremmo vederle introdotte?

[Nick Giambruno]

Probabilmente molto presto. E lo vedo come un segno di disperazione. Ricorda che la prima valuta digitale di una banca centrale al mondo è stata il Petro venezuelano che non ha per nulla salvato il  bolivar venezuelano. E una CBDC non avrebbe nemmeno salvato la lira libanese. E non avrebbe neppure salvato il peso argentino. Hanno introdotto una CBDC in Nigeria e hanno davvero provato ad imporla con grande durezza, usando tutti i tipi di misure coercitive oltre che l’approccio carota e bastone. E solo un nigeriano su 200 l’ha adottata.

Quindi il concetto di fondo per quanto riguarda le CBDC è che sono solo la stessa truffa della valuta fiat, ma moltiplicata per mille. Consentono una svalutazione ancora maggiore, un controllo ancora maggiore, quindi peggiorano ulteriormente una valuta che è già scadente. Di conseguenza non sono troppo preoccupato per il loro lancio da un punto di vista teorico, anche se sono uno strumento decisamente spaventoso. In pratica accelereranno la fine del sistema fiat.

[Daniela Cambone]

Quindi pensi che se anche venissero introdotte, alla fine falliranno. Ed è per questo che non hai paura del loro arrivo.

[Nick Giambruno]

Corretto. Penso che sia garantito che si autodistruggeranno. Anche il comunismo era destinato all’autodistruzione e ci ha messo molto tempo per crollare. Ci sono volute intere generazioni. Ma non credo che ci vorrà altrettanto per le CBDC, Perché c’è un modo molto semplice per rinunciarvi. Comprate oro e comprate Bitcoin. Questo è il modo per uscire dal sistema. Chiunque può farlo. È molto semplice.

[Daniela Cambone]

Ok, ma riproduciamo lo scenario seguente. Christine Lagarde ha già presentato il suo messaggio per il nuovo anno, in cui ha detto che l’euro diventerà presto digitale. Vediamo cosa potrebbe succedere negli Stati Uniti. Costringeranno anche noi a passare al dollaro digitale, giusto? Usiamo il telefonino per pagare qualsiasi cosa. Quindi non c’è più carta moneta, come potrebbe non funzionare e fallire? Vogliono che funzioni a tutti i costi. Ci vogliono portare sul digitale. Lo faranno accadere ad ogni costo.

[Nick Giambruno]

Il fatto è che ci saranno inevitabili mercati neri e non mi piace il termine mercato nero. Più che un mercato nero, sarà in realtà solo un mercato libero che esisterà a causa delle regolamentazioni governative. Guardate l’Argentina, per esempio, dove mi trovo in questo momento. Erano soliti limitare l’impiego dei dollari statunitensi. Avevano imposto l’uso esclusivo del peso argentino. Era illegale usare i dollari nella maggior parte delle circostanze. Questo ha forse fermato le persone? No, tutto quello che ha fatto è stato di creare un enorme libero mercato clandestino in dollari. Penso che succederà la stessa cosa se costringeranno tutti ad usare queste scadenti CBDC che si svaluteranno più velocemente delle valute fiat già esistenti. Cosa pensi che farà la gente? Svilupperà un mercato clandestino e vi garantisco che accadrà.

[Daniela Cambone]

Un’ultima cosa. Ti trovi in Argentina, e sei davvero al centro dell’azione. Dimmi, come ci si sente ad essere in Argentina in mezzo a tutte le drastiche riforme economiche che Milei sta imponendo?

[Nick Giambruno]

Beh, è affascinante da vedere perché Milei è il primo presidente anarco-capitalista del mondo. Suona un po’ come una contraddizione in termini, ma in realtà capisce davvero bene moltissime cose. Una cosa che ha fatto e che non è molto conosciuta, è stata l’abolizione delle leggi sulla valuta a corso legale. Vedremo che effetti produrrà concretamente questa misura. Le leggi sul corso legale ti costringono a utilizzare la valuta fiat locale.

Fondamentalmente, Milei ha detto di usare qualsiasi valuta si voglia. Come denaro possiamo usare qualsiasi cosa: l’oro, bitcoin, persino il latte, e non verremo puniti. E questo, credo, non è ancora stato davvero assimilato né dagli argentini locali né dal resto del mondo. Quindi penso che ci sia un grande potenziale. Il giudizio finale è ancora incerto. Dovremo aspettare e vedere. Ma c’è motivo di essere cautamente ottimisti.

[Daniela Cambone]

Nick Giambruno di Financial Underground, grazie mille per esserti unito a noi.

Bitcoin come rimedio primario

Come avrete ben capito dall’intervista, Nick Giambruno è molto chiaro, esistono strumenti alternativi per proteggersi da un eventuale sequestro del denaro o parziale confisca del denaro sui conti correnti e dal passaggio, la conversione al CVDC, all’euro digitale ad esempio, però la più comoda di questa alternativa è sicuramente Bitcoin, perché a differenza dell’oro che richiede comunque il possesso fisico e quindi la disponibilità di una cassaforte, il problema di trasportare con sé materiale pesante, difficile da far passare la dogana eccetera, nel caso di Bitcoin tutti questi problemi vengono risolti.

Naturalmente io non fornisco consigli di investimento, sono qui per fornire formazione e informazione. Se volete sapere di più nel contenitore “Capire Bitcoin” vi forniamo tutte le informazioni necessarie e fondamentali per capire cos’è, come funziona, perché è utile, perché potrebbe essere la soluzione a molti problemi e poi nella regione di Bitcoin andiamo anche molto più avanti perché esaminiamo anche il funzionamento del sistema finanziario globale, quali sono i punti deboli, quali sono le tempeste in arrivo e di nuovo quali sono le tecniche per poterle affrontare al meglio. Bene, ora vi presento l’intervista che ho rilasciato a money.it. Eccola.

Money.it – “Ultima chiamata per salvarsi”

[Fabio Frabetti]

Adesso ci siamo, buona serata amici di Mori.it, il nostro incontro mensile insieme a Roberto Mazzoni collegato con noi dagli Stati Uniti. Ciao Roberto.

[Roberto Mazzoni]

Buongiorno a tutti, ben trovati.

[Fabio Frabetti]

Ben trovato a te Roberto e il nostro titolo deriva anche dall’aver visto le tue ultime produzioni su Mazzoni News e il quadro che emerge e sul quale subito ovviamente siamo ad ascoltarti. La sensazione è che, come dire, una possibile nuova stretta a livello soprattutto economico potrebbe scattare in Europa, un’Europa che tu da tempo dipingi in modo non particolarmente positivo sotto tutti i punti di vista e quindi per cercare di rimanere in piedi potrebbe mettere in atto una sorta di attacco alla circolazione del denaro.

Un po’ questo hai spiegato recentemente in un video. Secondo te qual è la situazione anche alla luce di quello che è successo a Mosca in questi giorni? Retroscena ovviamente non possiamo conoscere, ci saranno vari livelli di lettura immagino oltre a quelli che sono emersi e quindi anche quali potrebbero essere le ripercussioni che oggi sono difficili da calcolare.

[Roberto Mazzoni]

Certo, innanzitutto sentivo notizie proprio prima di iniziare questo collegamento da Mosca che diversi esponenti del sistema di sicurezza russo dichiarano, hanno dichiarato in modo più o meno esplicito che dietro l’attentato c’è l’Ucraina, gli Stati Uniti, sono gli Stati Uniti e c’è la Gran Bretagna, quindi mentre prima era un’ipotesi che avevano in qualche modo ventilato, adesso lo dichiarano apertamente, non sappiamo che tipo di informazioni abbiano a riguardo, sappiamo che di certo gli attentatori non erano molto convincenti come islamici, hanno fatto un attentato durante il Ramadan, cosa che di solito non farebbero, si sono fatti catturare, cosa che di solito non fanno e in ogni caso hanno dichiarato di essere stati prezzolati, quindi sono dei sicari a pagamento, cosa che non è compatibile con le abitudini di ISIS, anche se ISIS ha ufficialmente diciamo riconosciuto, dichiarato di essere parte dell’attentato, ISIS-K, questa ISIS che comunque ha sede in Afghanistan, però la situazione è piuttosto contorta, ma il punto fondamentale è che i russi sono convinti che sia così, quindi che sia vero fino in fondo, che ci siano responsabilità anche dai russi, tutta una serie di cose di cui possiamo parlare all’infinito.

Rimane il fatto che questa è la loro convinzione e questa convinzione direi che completa una serie di dichiarazioni fatte prima dell’attentato da portavoce di Putin e da altri personaggi della politica russa che dicevano che rispetto alla situazione precedente non è più pensabile accontentarsi degli obiettivi originali dell’operazione militare speciale, così le chiamano i russi e quindi la denazificazione e la demilitarizzazione dell’Ucraina, un’Ucraina sostanzialmente neutrale, ma a questo punto è indispensabile rimuovere il regime di Kiev, quindi eliminare completamente il governo attuale di Kiev.

Questo è esplicito e in più hanno dichiarato che non possono tollerare l’esistenza di uno Stato, quindi di una nazione, Ucraina, che continua ad elencare tra i suoi obiettivi il fatto di voler riconquistare la Crimea, di voler riconquistare i territori a questo punto occupati dai russi durante questa operazione militare speciale e di conseguenza sottolineano che laddove prima potevano essere propensi a una convivenza con un’Ucraina sicuramente ridimensionata.

A questo punto per loro l’Ucraina come entità statale, governativa non ha ragione di esistere nella forma attuale, questo sottolinea secondo me la volontà da parte dei russi di estendere la conquista, militarmente stanno avanzando, quindi estendendola a sud fino a Odessa e a nord-nord-est fino a Kharkiv, quindi aggiungere altri 4 oblast, altre 4 regioni a quelle che hanno già in parte occupato, oltre che naturalmente finire di occupare o liberare, secondo di come vogliamo vedere la prospettiva, gli oblast che già hanno, che sono quelli di Zaporozhye, che includerebbe quindi la conquista della città di Zaporozhye, che è una grande città che è a cavallo del fiume Dnipro, oltre che la città di Kherson che di nuovo è a cavallo del fiume Dnipro e che era stata parzialmente occupata in passato e da cui si erano ritirati.

Quindi stiamo guardando a una grossa offensiva russa che si svilupperà nel resto dell’anno probabilmente, una volta che il terreno sarà indurito. Però questa affermazione ulteriore che dichiara la responsabilità da parte dei britannici e degli americani è sicuramente singolare, il fatto che se non sbaglio la sparatoria è durata fino a due ore, comunque l’attentato è durato un paio d’ore, già 45 minuti dopo la notizia che stava succedendo questo incidente, da Washington e da Londra si è subito arrivata la dichiarazione che non era l’Ucraina.

I romani dicevano “excusatio non petita, accusatio manifesta”, quindi una scusa non richiesta, tra l’altro non giustificata perché nessuno poteva sapere qual fosse la realtà in quel momento, sembra indicare una volontà di coprire qualcosa che forse c’era. Comunque, la situazione complessiva direi che però è molto più vasta per quello che riguarda l’Europa, abbiamo visto che da Bruxelles hanno approvato a titolo temporaneo, poi ci sarà l’Assemblea Generale, ci saranno un sacco di altri passaggi formali che potrebbero magari ostacolare l’approvazione di questa normativa.

Però la normativa è che sarà vietato fare qualsiasi tipo di transazione personale per più di 3 mila Euro in contanti e per più di 10 mila Euro contanti per transazioni commerciali, questo includerà anche le criptovalute, quindi in qualche modo questo dovrebbe anche rendere più complicato l’uso dei portafogli personali, quelli privati, ad esempio usati spesso con Bitcoin, quindi se si è interesse a Bitcoin è meglio muoversi in Europa e intanto io sto aggiungendo contenuti sul sito Mazzoni News proprio in questa direzione perché ritengo che sia molto urgente, molto importante farlo adesso.

Il peso economico di una guerra persa

È chiaro che c’è una direzione piuttosto rapida verso una stretta economica e soprattutto monetaria dell’Eurozona in virtù di quello che sta succedendo in generale all’Europa. L’Europa sta perdendo una guerra, non è una cosa da poco, una guerra in cui è stata coinvolta profondamente, in cui si è messa in gioco fino in fondo, non tutte le nazioni hanno lo stesso livello, è vero, però sicuramente Francia, Germania, Gran Bretagna e l’Unione Europea sono direttamente coinvolte pesantemente e quindi in una situazione di questo genere i russi credo che abbiano chiaramente fatto capire che per loro da questa serie di eventi arriverà una dichiarazione ufficiale di guerra nei confronti dell’Ucraina. Quindi, da operazione militare speciale, si passerà a una dichiarazione di guerra vera e propria che però si può allargare facilmente a qualsiasi altro colpo belligerante, quindi sappiamo che ci sono truppe già presenti in Ucraina, sia americane, sia britanni, che sia tedeschi, che sia francesi, che sono presenti come istruttori, come coordinatori, forniscono obiettivi, informazioni sugli obiettivi militari da colpire, tutta una serie di cose e ci sono anche parecchi soldati che sono classificati come mercenari, però molti di questi sono già stati uccisi, sappiamo che ci sono cifre notevoli di combattenti nato sotto mentita spoglia che sono già morti in Ucraina, probabilmente le famiglie non ne parlano perché hanno ricevuto qualche tipo di compenso affinché non ne parlino in questo momento, però è chiaro che, allora la NATO credo che sia consapevole del fatto che non ha molte speranze di farcela, ma deve comunque cercare di portare avanti la questione il più possibile e in ogni caso, ormai è evidente.

L’hanno dichiarato, l’hanno ripetuto, l’hanno spiegato, dovranno rinunciare all’euro digitale e con l’euro digitale imporranno un nuovo tipo di economia di guerra, vuole dire che l’Europa dovrà riarmarsi, dovrà ricostruire un impianto industriale bellico che ha smontato dopo la seconda guerra mondiale e che era già stato distrutto dopo la seconda guerra mondiale, a dire il vero, e dovrà riarmarsi o fabbricando materiale proprio oppure acquistando materiale dagli Stati Uniti o da Israele o da altri fornitori di armi, anche perché in Ucraina sono state consumate una grandissima quantità, è vero che hanno consumato quasi tutte le scorte delle armi vecchio stile, quelle anni ’60, ’70, ’80, quelle sono tutte andate, credo comprese tutte le scorte che l’Unione Sovietica aveva lasciato nei paesi dell’ex patto di Varsavia come la Polonia e tanti altri.

Sono addirittura andati a pescare armi sovietiche in Marocco dai greci, hanno ripulito gli arsenali tutto quello che era riciclabile ed è stato consumato, adesso stanno bruciando invece armamentari più moderni che si stanno dimostrando chiaramente inadatti perché tanto gli Stati Uniti quanto la Francia, quanto la Nato in generale negli ultimi 30 anni hanno combattuto guerre con avversari di poco conto sostanzialmente che soprattutto erano dediti a una guerriglia, quindi a un tipo di guerra che è molto diverso da quello che si combatte in Ucraina, da quello che si combatte contro i russi che invece hanno un esercito regolare, organizzato, dotato di supporto aereo significativo, dotato di un grande supporto di artiglieria e soprattutto di un enorme supporto produttivo, noi sappiamo che i russi oggi producono tre volte tanto quello che la NATO non potrebbe mai produrre e che la NATO non produrrà prima di anni,

Non ci sarà un nuovo “piano Marshall”

Quindi è un percorso molto lungo, ma in tutta questa situazione io credo che sia tempo, e non voglio offendere nessuno onestamente, però sia tempo che gli europei un attimino si rendano conto che le cose sono cambiate parecchio negli ultimi vent’anni. Sento ancora persone, sentivo un commento l’altro giorno che dicevano “ma sì, tutto sommato, per esempio in Italia gli americani ci verranno aiuto, faranno un nuovo piano Marshall”, il piano Marshall era il piano varato dopo la Seconda Guerra Mondiale per aiutare la ricostruzione dell’Europa e quindi finanziare indirettamente da parte degli Stati Uniti le economie europee.

Evidentemente non si sono accorti di quello che succedeva nel frattempo. Il piano Marshall aveva una sua logica molto precisa all’epoca, in quel periodo gli Stati Uniti erano la più grande potenza industriale del mondo, avevano bisogno di esportare quanti più prodotti possibili, non c’era una Cina che potesse essere un mercato, non c’era l’Unione Sovietica, l’unico mercato papabile erano il Giappone che doveva essere ricostruito ed era l’Europa e quindi gli americani hanno finanziato la ricostruzione europea finché gli europei comprassero prodotti americani, quindi aiutassero a sviluppare l’industria americana, cosa che poi è successa.

Però questo è andato avanti fino agli anni 70, poi già negli anni 70, comunque se vi ricordate a quell’epoca molte industrie produttive, soprattutto sulle tecnologie elettroniche, informatiche presenti in Italia erano di fatto americane. Quindi l’altra tecnologia l’hanno sempre tutta in mano loro per la maggior parte, loro o noi, perché sono americani adesso. Visto dal punto di vista degli Stati Uniti era un progetto che aveva senso e che aveva anche un senso geopolitico perché naturalmente la NATO, la presenza in Europa era importante per presentare un fronte alternativo rispetto all’Unione Sovietica che all’epoca sicuramente costituiva un avversario temile e importante per gli Stati Uniti.

Con gli anni 70, quindi l’abbandono del dollaro ancorato all’oro e quindi sostanzialmente il cambiamento di rapporti monetari tra Stati Uniti ed Europa, abbiamo visto gli americani via via andarsene dall’Europa e cominciare a trasferirsi in Cina perché l’obiettivo era a quel punto di sviluppare la Cina e il settore cinese visto che l’Europa era già arrivata abbastanza a uno sviluppo sufficiente dal loro punto di vista e poteva muoversi con le gambe proprie e in generale c’era una discreta coesistenza, continuava ad essere l’Unione Sovietica, ma c’era una presenza strategica importante che tuttavia è venuta a mancare con il crollo dell’Unione Sovietica.

Quindi dagli anni 90 in avanti la NATO non ha più avuto ragione a esistere se non come esperimento commerciale per vendere agli europei armi prodotte dagli americani, visto che nel frattempo le fabbriche europee erano state abbastanza ridimensionate, abbastanza ridotte. Poi l’Europa ha fatto il passo più lungo della gamba se vogliamo col lancio dell’euro. Possiamo dire tante cose sull’euro, favore e sfavore, alcuni dicono ma dovremmo ritornare alla lira, però bisogna vedere chi accetterebbe la lira a livello internazionale.

Il progetto originale dell’euro e il suo fallimento

La situazione attuale oggi vede in ogni caso l’eurozona ancorata all’euro, credo che sia una cosa abbastanza scontata. L’euro in origine quando è stato creato aveva un suo progetto che poteva avere una sua logica sensata, vale a dire si basava su un 25% di riserve d’oro più il resto della stampa di denaro da parte della banca centrale europea e l’idea era di usare la produzione interna dell’Europa che a questo punto era diventata un mercato che esportava, a differenza di prima che importava agli Stati Uniti e era diventato un esportatore, quindi in qualche modo un concorrente agli Stati Uniti, ma non particolarmente pericoloso dal punto di vista degli Stati Uniti, diventava un esportatore che poteva importare petrolio direttamente pagandolo in euro e usando l’oro del 25% riserva come meccanismo di compensazione nei confronti delle nazioni produttrici di petrolio. Questo voleva dire tagliare fuori completamente il dollaro, il cosiddetto petrodollaro, una mossa evidentemente poco gradita da parte degli Stati Uniti e se vi ricordate il primo cliente che dichiarò di voler vendere petrolio in euro fu Saddam Hussein, se vi ricordate quello che è successo a Saddam Hussein, doveva essere già un indicatore del fatto che da Washington la mossa non era stata apprezzata.

Saddam Hussein aveva eliminato anche tutta una serie di altri motivi non razionali, ma comunque legati a una politica interna americana, una dinamica interna legata all’attentato dell’11 settembre, tutta una serie di cose di cui potremmo parlare per ore, ma sicuramente il problema principale di Saddam Hussein è stato quello di dichiarare apertamente che voleva vendere su petrolio in euro e da quel momento in poi nessuno ha osato vendere petrolio in euro, è preciso. Poi il secondo che aveva approvato è stato Gheddafi che voleva lanciare il dinar d’oro, quindi creare una sua valuta basata sull’oro che fosse alternativa al dollaro e sappiamo che fine ha fatto.

Ora noi sappiamo, perché ce lo dicono, ce lo continuano a ripetere, ce lo spiegano, che il dollaro è sempre stato l’arma più importante per gli Stati Uniti, ancora più importante che non il sistema d’impianto militare e di conseguenza qualsiasi sfida nei confronti del dollaro diventa una sfida alla sicurezza nazionale dal punto di vista americano; quindi, chi fa questa sfida diventa non più tanto un alleato, ma un avversario. Sfumata l’idea di collaborare con i paesi arabi, che a questo punto erano stati messi a posto, avevano capito il messaggio e non si erano più azzardati a fare mosse in direzione dell’euro, la Germania giustamente ha avviato una collaborazione stretta con i cinesi e con i russi, il meccanismo è sempre lo stesso, portavano prodotti e importavano energia, importavano petrolio o gas naturale, perché comunque per produrre ed esportare è necessario fornire, avere energia a basso costo, altrimenti non sei competitivo, chiaramente gli stipendi in Europa sono molto più alti di quelli asiatici e l’unico modo per essere competitivi è di avere i prodotti di qualità superiore, ma soprattutto di avere un costo di produzione contenuto, quindi energia a basso costo.

Questa situazione non era particolarmente gradita neanche ai britannici, che avevano sempre visto di cattivo occhio un’alleanza tra tedeschi e russi, perché chiaramente creava un polo forte che in qualche modo li escludeva, già la sterlina andava di male in peggio, era sulla direzione dell’oblio e non potevano accettarlo e sicuramente con la Brexit che ha tagliato i ponti tra britannici e Europa si è creata una situazione di allarme, dove a questo punto bisognava trovare una nuova quadratura del cerchio e per gli americani quello che si stava prefigurando era da una parte i cinesi che erano diventati molto più grandi di quelli che lo stessi aspettavano e che non erano più così tanto amichevoli o comunque dei quali dipendevano troppo e dall’altra la crescita di un polo alternativo che dopo il crono dell’Unione Sovietica, che aveva lasciato la Russia in condizioni disastrose, rischiava di creare un nuovo polo pan-europeo che includeva la Russia, e quindi la Russia che era, poteva avere dimensioni paragonabili a quelle cinesi e che non era necessariamente amichevole con fronti del dollaro degli Stati Uniti.

Quindi dal punto di vista degli Stati Uniti tutto questo non era strategicamente interessante. Da una parte la Russia non era più un avversario militare reale, temibile, quindi la presenza in Europa era relativamente poco significativa, cioè c’era, la tenevano perché comunque c’era un certo tipo di rapporto, volevano comunque far sentire la loro presenza, però i tedeschi stavano andando decisamente su una direzione che non era gradita e nonostante però sono stati avvisati a più riprese anche dall’amministrazione Trump, in tal senso la situazione era tale per cui gli americani dovevano spendere un sacco di soldi per mantenere la NATO e al tempo stesso vedevano che l’Europa stava andando in una direzione che non era molto favorevole e in generale comunque la politica europea non era molto assennata, perché una volta che hai capito com’è il messaggio dovresti cambiare strategia, dovresti cercare, cioè siccome sei in mezzo a un confronto tra due forze che sono più grandi, dovresti avere una strategia più mirata, più intelligente, ma evidentemente a Bruxelles pensavano di poter fare quello che volevano.

Deindustrailizzazione della Germania

Il risultato è quello che vediamo: una guerra in Russia che ha tagliato definitivamente i rapporti tra Russia e Germania, quindi la prospettiva di un polo unificato russo-europeo è tramontata, direi per almeno una o due generazioni, i tedeschi si stanno deindustrializzando per loro stessa iniziativa, non si capisce perché e in generale quello che la Unione Europea sta cercando di fare adesso a questo punto è di far pagare ai propri cittadini gli errori strategici che ha commesso, gli Stati Uniti non verranno in aiuto dell’Unione Europea, cioè la terranno a galla perché fa parte del sistema e in qualche modo del dollaro e quindi non vogliono che precipiti, non vogliono che ci siano troppi scompensi, ma sarà uno spegnimento controllato, cioè la adageranno via via in modo che l’Eurozona si avvizzisca progressivamente e continui ad acquistare prodotti dagli Stati Uniti, soprattutto armi e energia a questo punto e capisco che possa sembrare una posizione piuttosto cinica, ma all’altro canto ognuno gioca sulla propria sopravvivenza, in questo momento gli Stati Uniti sono in difficoltà interna, hanno un avversario che sta emergendo importante, la loro attenzione si deve spostare verso il Pacifico.

Non hanno nessun motivo di restare in Europa salvo per il fatto di vendere armi e lo stesso Trump che aveva dichiarato 4 anni fa, scusatemi, no, nel 2017, quindi più di 4 anni fa, che la NATO ormai era inutile, adesso ha detto no, lui sostiene al 100% la NATO, non è interessato particolarmente alla guerra in Ucraina anche perché ormai la guerra in Ucraina è finita, l’Ucraina ha perso, l’Europa ha perso, quello che era l’obiettivo di spaccatura è stato raggiunto, poi con questo attentato in particolare.

Chiunque l’abbia concepito è, direi, ha cementato questo divorzio, anche semplicemente per motivi se vogliamo di orgoglio da parte dei russi, finora Putin ha cercato in vari modi di trovare un base negoziale, trovare un accordo, c’era in modo evidente l’interesse a parte dei russi di riagganciare i contatti, anche a proprio vantaggio evidentemente, ma finora l’Europa ha continuato a ricevere il prodotto russo, magari in modo indiretto, in modo un po’ contorto, pagandolo di più, ma non è stata completamente tagliata fuori, in futuro per i russi l’Europa in Unione Europea rappresenta un pericolo, un pericolo effettivo, tra l’altro sembra addirittura che da Bruxelles siano più intenzionati a portare avanti questa guerra di quanto non sia Washington.

Perché Washington ormai hanno capito che la guerra è finita, per loro l’obiettivo è comunque spostarsi verso la Cina, si stanno sganciando, stanno abbandonando, lasceranno le truppe, costruiranno nuove basi in Finlandia e in Svezia per fare scena e per far capire che sono presenti e per far sì che Finlandia e Svezia comprino armi, ricostruiscano gli arsenali portando soldi agli Stati Uniti che tra l’altro hanno raggiunto un livello record di vendite di armamenti durante questo periodo della guerra in Ucraina, ma di certo non c’è interesse a sviluppare l’economia europea salvo per quelli che possono essere interessi reciproci, magari sono prodotti che agli Stati Uniti interessano e quindi gli Stati Uniti saranno interessati a comprare e i Stati Uniti saranno interessati ad esportare, quindi non credo che vogliono neanche uccidere completamente, però credo che ci saranno sempre più accordi specifici tra le singole nazioni nei confronti dei Stati Uniti e nei confronti di altri giocatori rispetto all’Unione Europea che a questo punto è diventato più un peso che non un vantaggio, ma in tutto questo presuppone dei cambiamenti enormi, dei cambiamenti che prevedono un’instabilità notevole dell’Euro e possibilmente una transizione verso qualcosa di diverso, ma che cosa?

Perché è vero che il mondo si sta de-dollarizzando, l’uso del dollaro sta diminuendo soprattutto in Oriente, ma vediamo per esempio quello che è successo in nazioni che un tempo erano molto prospere come l’Argentina che hanno cercato di portare avanti una loro valuta in alternativa al sistema monetario complessivo, sono indebitate e quindi alla fine hanno finito per usare i dollari. Quindi in Europa vedo una situazione francamente difficilissima da gestire, se non attraverso una forte spinta inflazionistica e un forte controllo su quello che sono i beni personali, perché se è vero come ci dicono che devono sviluppare un’industria bellica di vastissime proporzioni, quindi spese notevoli, il risultato deve arrivare a quella parte e in parte devono prendere tramite le tasse, quindi devono avere un sistema che permetta di prelevare di più con minore difficoltà e al tempo stesso un’inflazione che funge da seconda tassa che prelevi il resto che si può prelevare. Quindi di nuovo bitcoin è fortemente indicato, perché tra tutti i vari giocatori quello che sta succedendo nell’eurozona è per certi versi incomprensibile.

Sembra che a Bruxelles vogliano farsi male da soli. Si hanno ancora rimasti, per esempio, anche queste idee che tanto in tanto erano fuori, andiamo in Africa e facciamo questi accordi energetici, facciamo nuovi progetti, sviluppiamo infrastrutture, sono già alla canna del gas letterale per i fatti loro, come vogliono portare i soldi in Africa, dove nessuno si è dichiarato interessato a lavorare con gli europei, perché hanno brutti ricordi di tipo coloniale, hanno scarsa fiducia sulla stabilità del sistema europeo e dell’eurozona, in particolare dell’euro nello specifico. Perciò io credo che, specie ai singoli cittadini a questo punto, veramente documentarsi, prepararsi e attrezzarsi perché il sistema politico economico che gira intorno è assolutamente denunziale, credo che la banca centrale europea sia forse la peggiore gestita in assoluto oggi, a parte quella di Venezuela, piuttosto che di altre nazioni di questo genere, ma tra le grandi è quella decisamente messa peggio e gli americani stanno anche facendo un importante disaccoppiamento del dollaro rispetto alla Gran Bretagna.

Fino a poco tempo fa, anzi fino alla fine di quest’anno, fino a settembre c’era una fortissima influenza, di fatto il mercato del dollaro al di fuori degli Stati Uniti era gestito da Londra, agli Stati Uniti questo non va più bene, anche perché è chiaramente fuori controllo e prevalentemente un circuito offshore su cui non possono gestire nessun controllo, non possono esercitare neanche tasse e quindi per loro va benissimo prosciugarlo e quindi ridurre la circolazione del dollaro in complessivo perché comunque non lo gestiscono fuori dal loro controllo per lo più e di conseguenza stanno disaccoppiandosi anche rispetto alla Gran Bretagna, di conseguenza stanno staccando le ancore perché per loro è fondamentale difendere per quello che possono il dollaro.

A Trump piace Bitcoin

Trump stesso ha comunque già iniziato a parlare di Bitcoin come una possibile aggiunta di valuta nei Stati Uniti, quindi un elemento di sostegno, vediamo che agostino sarà un grande successo, ma al di là di questo hanno capito che devono cambiare strategia, tutta questa politica di pseudo imperiale che è andata avanti dagli anni 90 fino alla 2017 è fallita, siamo in un clima di deglobalizzazione, gli Stati Uniti stanno riportando in casa quante più industrie possibili, ma riportando dalla Germania, sappiamo che dalla Germania parecchie industrie hanno trasferito le loro sedi, vuoi in Cina, vuoi nei Stati Uniti oppure in Ungheria dove grazie ai rapporti di neutralità nei confronti dei russi c’è ancora disponibilità di energia a basso costo, quindi anche in Europa ci sarà un riassetto che sposterà anche del peso economico verso est, l’altro canto è che hanno vinto i russi, le guerre hanno conseguenze, non è che uno esce dicendo “ah, è una partita di pallone, abbiamo perso, vinceremo la prossima”, non funziona così, il piano Marshall è una cosa del lontanissimo passato, quindi io direi che gli europei saranno da soli e sarà bene che a livello di singolo cominciate a fare qualcosa per tutelare i vostri beni perché non ci sarà nessuno che lo farà per voi.

[Fabio Frabetti]

Magari dopo possiamo spendere due parole su cosa poter fare. C’era una domanda dal punto di vista degli Stati Uniti, dice questo amico ti chiede se entro luglio potremmo aspettarci il default degli Stati Uniti.

[Roberto Mazzoni]

No, la situazione è che paradossalmente visto che sempre meno operatori, soprattutto nel Medio Oriente usano il dollaro, è chiaro che quello che era lo spauracchio per gli Stati Uniti che i paesi arabi iniziassero a usare una valuta diversa dal dollaro per vendere il petrolio si sta avverando perché stanno usando lo yuan cinese, lo rublo, ma soprattutto lo yuan cinese.

Devo dire che, insieme ai Cinesi, gli Stati Uniti hanno già raggiunto una specie di accordo, si stanno tutelando vicendevolmente perché i Cinesi hanno ancora una grandissima riserva insieme ai Giapponesi di titoli di Stato americani, quindi non hanno nessun interesse a farli crollare, vogliono farli scendere progressivamente e per gli Stati Uniti questo va bene perché questo mantiene il dollaro ancora in condizioni sane e siccome si riduce l’uso del dollaro in complessivo, si prosciuga il circuito dell’euro-dollaro che non è sotto controllo degli Stati Uniti.

C’è sempre più richiesta di dollari perché i dollari spariscono nel senso che ne circolano molti meno e nel frattempo comunque la globalizzazione si sta smontando gradualmente, le industrie hanno ancora bisogno di comprare e vendere e soprattutto in dollari e di conseguenza hanno bisogno di nuovi dollari, di conseguenza c’è una forte richiesta ancora di titoli di Stato americani anche se non vengono più comperati come succedeva in origine da Arabi piuttosto che Cinesi o Giapponesi che li mettevano nel proprio tesoretto nazionale, bensì adesso i Cinesi soprattutto comprano oro come pure i Russi e la vicenda del sequestro dei beni nazionali e russi in Europa che probabilmente si trasformerà in un meccanismo dove questi beni verranno impegnati, usati come garanzia per la raccolta di boni del tesoro, in pratica si chiameranno liberty bond o qualcosa del genere, quindi boni per la libertà che serviranno per finanziare l’Ucraina.

Di fatto espone il sistema bancario europeo a critiche da parte del resto del mondo perché dicono “ma alla fine siete voi che avete sequestrato i soldi dei russi e degli americani, vi hanno detto di farlo, ma voi l’avete fatto” e di conseguenza questo anche impoverisce decisamente la forza dell’Euro, quindi fin tanto che l’Euro si indebolisce, il dollaro c’è la forza e l’Yuan si sta sostituendo, anzi è già sostituito l’Euro come seconda voluta dei scambi internazionali, quindi l’Euro è già stato superato, l’Euro è un progetto tramontato, è già tramontato con la morte di Saddam Hussein ed è definitivamente tramontato con il superamento da parte dei Cinesi che non hanno proprio motivo di riuscire a fare.

Non avevano motivo di fare questo salto anche perché non hanno un mercato di capitali aperto, non è facile portare soldi fuori dalla Cina, eccetera, eccetera, ma ciò nonostante secondo me sono diventati i principali consumatori di petrolio per alcuni paesi arabi, ha senso usare la loro valuta per vendere petrolio e di conseguenza il petrodollaro lo sta morendo, sta andando, questo è scontato, ma per gli americani va tutto sommato bene perché lo sostituiscono con qualcos’altro, capite?

E permette loro di riprendere controllo e nel frattempo nonostante abbiano un livello di spesa fuori portata, fuori controllo, possono andare avanti ancora per un po’, non in eterno, ma ancora abbastanza, cioè vale a dire secondo il loro calcolo, siccome tutto il sistema è comunque incentrato sul dollaro.

Il dollaro crollerà dopo che sono crollati quasi tutti gli altri, quindi i cinesi e i russi, gliel’han capita, si stanno spostando decisamente verso l’oro, non lanceranno, almeno fino adesso non hanno confermato la loro intenzione di farlo una valuta ancorata all’oro, usano proprio l’oro per quadrare le differenze nei pagamenti reciproci e stanno facendo una serie di programmi di investimento congiunto, quindi vuol dire che i cinesi importeranno sempre meno dall’Europa, idem per i russi e quindi vuol dire che per l’Europa da continente che esportava prodotti finiti e importava energia, diventa un continente che può solo importare energia a prezzi spropositati e quindi non può più esportare quasi niente perché i prodotti costano tantissimo e i suoi acquirenti sono sempre meno.

Quindi è come se fosse una famiglia che a questo punto deve vivere con le riserve che ha nella dispensa e con quelle che ha nel conto corrente, se non trova una strategia alternativa e soprattutto un sistema monetario parallelo e alternativo, per questo insisto su Bitcoin che invece sta crescendo molto velocemente, così come stanno facendo in Argentina, come hanno fatto in Salvador, come stanno facendo anche in altri posti come intenzione, se non incomincio a sperimentare e non credo che lo farà come nazione perché di solito i governi arrivano sempre dopo quando è tardi, ma almeno a livello di singole aziende, singoli individui che incominciano a crearsi network di collaborazione internazionale basate su canali alternativi, il problema diventa serio, mi seguite.

Quindi il dollaro non correlerà domani, il governo americano non andrà in default quest’anno, questo è poco ma è sicuro.

[Fabio Frabetti]

A proposito di Bitcoin, Fabiano chiedeva come pensa che Bitcoin possa rendersi utile all’uomo della strada avendo una così grande volatilità, essa non impedisce la sua usabilità come valuta di scambio?

[Roberto Mazzoni]

No, perché innanzitutto la volatilità è un po’ minore rispetto a prima, però noi l’abbiamo vista in uso intensivo in nazioni dove effettivamente sono molto più avanti nel degrado del sistema valutario, bancario ed economico locale come può essere l’Argentina, dove è molto diffusa. Come possono essere diverse nazioni dell’Africa dove molti abitanti non hanno neanche accesso ai conti correnti, non hanno proprio disponibilità di servizi bancari, la vediamo presente in Cina, si tratta di naturalmente saper usare il sistema e in ogni caso il ruolo di Bitcoin che oggi vedo non è tanto ancora come sistema per fare le spese piccole, anche se ci saranno movimenti in tale direzione e ci sono già dei meccanismi di integrazione tra Bitcoin e dollaro che verranno perfezionati, quindi il famoso dollaro digitale che in prospettiva poteva essere una CDBC, una Central Bank Digital Currency, quindi una valuta digitale della banca centrale, della Federal Reserve non ci sarà, ci hanno già detto che non lo faranno, perché naturalmente le principali banche americane hanno detto che non erano d’accordo, perché venivano disintermediate. In conseguenza ci saranno tante versioni di dollaro digitali prodotte dai singoli circuiti bancari.

La stessa BlackRock si sta preparando a lanciare un suo dollaro digitale. Allora a questo punto ci sarà un contatto, tale per cui sarà possibile passare dal dollaro a Bitcoin, da Bitcoin al dollaro quasi senza difficoltà, cosa che si sta già facendo per esempio in Argentina usando le cosiddette stablecoin che già esistono un po’ di tempo, ma che comunque sono sotto attacco perché sono gestite da aziende che hanno sede nei paradisi fiscali, il governo americano non vuole concorrenti nella produzione del dollaro, sta cercando di prosciugare il circuito dell’euro dollaro, figuriamoci se permette la nascita di un nuovo circuito alternativo digitale, cripto dell’euro dollaro.

Quindi concentreranno l’attività sulle banche che vengono autorizzate dal governo, però queste banche avranno tutto l’interesse a a questo punto conquistare anche il territorio europeo, quindi secondo me è possibile, è oltre che probabile che l’Europa verrà dollarizzata o perlomeno alcune nazioni europee verranno dollarizzate col passaggio a un dollaro digitale che non sarà della banca centrale ma sarà integrato nel circuito bancario e che avrà dei meccanismi di scambio automatici con Bitcoin.

Bitcoin naturalmente ha sicuramente una grossa volatilità ma diventa soprattutto un elemento di ancoraggio, un elemento per garantire che non ci sia una, cioè che c’è qualcosa di trasparente che permette di vedere quello che succede nel sistema e di conseguenza non diventi un sistema come c’è oggi nell’euro dollaro dove non sappiamo quanti soldi ci sono in circolazione, non sappiamo chi ce li abbia, non sappiamo quanti debiti ci sono, è un grosso buco nero che è già quasi esploso nel 2008 producendo la grande crisi economica, che non era una grande crisi economica ma una grande crisi monetaria e invece quindi dovrebbe risolvere una serie di problemi.

Poi stiamo parlando di evoluzioni tecnologiche che si stanno sviluppando; quindi, ci saranno diversi passaggi ma l’importante è quello che dico io è cominciate a documentarvi, cominciate a imparare come funzionano queste cose perché quando sarà il momento siete pronti. Se arrivate troppo tardi rischiate di essere tagliati fuori o che diventi estremamente difficile di inserirsi anche perché non è così facile capire appunto come funzionano queste cose, vuoi perché i criteri di fondo sono per certi versi un po’ complicati e vuoi perché sono in costante evoluzione, quindi è necessario anche seguire quelle che sono le novità.

Quindi per il momento bitcoin ha ruoli diversi a seconda di dove la si usa. Se si parla, per esempio, del mercato europeo lo scopo che vedo primario è quello di conservare il valore quindi proteggere, e non sto dando consigli di investimento, sia chiaro, però tipicamente quello per cui viene usato dalle persone è quello di dire voglio tenere una parte dei miei risparmi protetti che nessuno mi può portare via così qualunque cosa succeda ce li ho, me li posso portare dovunque vada.

Se domani sono succede una guerra o succede qualsiasi cosa posso prendere le mie quattro cose e andarmene con i soldi in tasca senza aver bisogno di nessuno che mi dia il permesso di farlo, cosa che non si può fare ad esempio con un lingotto d’oro. Quindi questa è l’applicazione direi prevalente in Europa. Negli Stati Uniti siamo già oltre perché si sta già lavorando appunto su costruire tutti quelli che sono i circuiti paralleli che serviranno a sostituire il sistema finanziario che oggi esiste e su cui nei quali c’è una grandissima attività.

Oggi uno dei centri di sviluppo importanti è il Salvador che grazie a queste iniziative ha ribattuto completamente la situazione interna e ne parlo anche sui miei video disponibili pubblicamente su Nazione News. Ma altri posti invece che sono decisamente più avanti nel livello del degrado come può essere l’Argentina si usa invece per le spese correnti anche perché è vero che fluttua, ma è anche vero che se io la compro oggi e la spendo oggi ho possibilità di non risentire tantissimo dell’oscillazione del prezzo e in ogni caso triangolano sempre sul dollaro in un modo o nell’altro per le spese correnti.

Comunque il dollaro rimane a tutto oggi la valuta più forte, comunque sia rimane come dicono qui in America la camicia sporca più pulita nella lavanderia.

L’avvento dell’euro digitale

[Fabio Frabetti]

Questa è una definizione che rimane ben impressa e quindi aggiungendo a Fabiano, quindi secondo lei, anche se prima hai detto quando hai fatto la tua introduzione, secondo lei in Europa non si farà la CBDC e il wallet europeo?

[Roberto Mazzoni]

No, lo faranno sicuramente, questo è garantito. Per gli Stati Uniti hanno deciso che non lo faranno, ma in Europa è garantito che faranno l’euro digitale gestito dalla Banca Centrale Europea perché negli Stati Uniti, questo vale anche per il Sudamericano, in Europa l’obiettivo della Banca Centrale Europea è quello di far fallire tutte le banche più piccole, quindi concentrare il potere all’interno di pochissimi conglomerati bancari e poi in ultimo nella Banca Centrale Europea. Hanno già fatto fallire se non sbaglio 5.000 banche da quando sono nati in Germania e noi sappiamo che in Germania la presenza delle piccole banche è essenziale per alimentare la piccola e media impresa che è essenziale a sua volta per l’industria, per l’economia tedesca. Quindi dal punto di vista della Banca Centrale Europea il lancio dell’euro digitale è un obiettivo irrinunciabile perché l’euro senza l’euro digitale non ha futuro, lo dicono loro, lo ha detto la Lagarde, non è che lo dico io; quindi, lo devono fare anche in Europa.

Ci sarà sicuramente il lancio dell’euro digitale, sarà un euro digitale controllato centralmente da Francoforte, da Bruxelles e quindi sarà il razionamento delle spese, la programmabilità di cose che si può comprare, dove si può comprare, una serie di cose molto carine che fanno parte della programmabilità appunto delle valute centrali. Negli Stati Uniti non sarà così perché il cartello delle banche ha detto no, il cartello delle banche è il proprietario della Federal Reserve, quindi la Federal Reserve può fare quello che vuole fino ad un certo punto.

Hanno deciso che faranno molteplici dollari digitali e che saranno in qualche modo in concorrenza con loro anche perché Wall Street, che comunque negli Stati Uniti è una forza importante e dove si vede un conflitto diretto tra i grandi fondi di investimento alla BlackRock e i grandi circuiti bancari alla JP Morgan che sono in rota di collisione, vale a dire questi hanno acquisito talmente tanto potere economico e finanziario che dicono perché io non posso diventare una banca, una banca centrale, la stessa Apple ha l’ambizione di diventare una banca, quindi tutti si stanno facendo la guerra perché hanno soldi e hanno capacità, hanno volume di utenti per poterlo fare e in questo la Federal Reserve ormai direi che più che altro fa propaganda, non è che faccia granché perché tutte le misure che prendono sono misure che hanno uno scarso effetto sull’economia, di solito in ritardo e di solito l’effetto sbagliato.

Ma detto questo, negli Stati Uniti ormai è abbastanza evidente che la Federal Reserve ha creato un’infrastruttura di interconnessione che permetterà alle varie banche di dialogare reciprocamente con le rispettive valute digitali, però appunto BlackRock vuole lanciare il suo token che sarà basato su Ethereum e che sarà un’evoluzione di un dollaro digitale di questo tipo. Quindi se ne vedremo delle belle, ma stiamo parlando di guerre tra grandi forze che vogliono competere per prendere il dominio di un circuito, che comunque rimane molto grande, di importanza e di circolazione del dollaro, nel frattempo prosciugando quello che è l’euro-dollaro estraneo agli Stati Uniti, in particolare quello gestito dai britannici.

Di conseguenza, la Gran Bretagna, vediamo che ci dicono dall’interno della Gran Bretagna che è arrivato a un livello di crisi che non si vedeva negli ultimi 300 anni. Comunque la Gran Bretagna è collegata all’Europa in un modo o nell’altro, anche solo se vogliamo per ragione di presenza della Nato, per quelle che sono le decisioni relative alla guerra in Ucraina, che di certo i britannici hanno dimostrato e vogliono portare avanti con molto più entusiasmo rispetto agli americani o rispetto anche ad altri europei, anche perché per i britannici diventa essenziale frenare il rapporto, ostacolare il rapporto, dal loro punto di vista il rapporto tra Europa e Russia.

Quindi è una situazione abbastanza articolata, abbastanza complessa, però di certo, non c’è dubbio, la Banca Centrale Europea è pronta a lanciare questa stretta sulla circolazione del contante, va in quella direzione.

Reddito di cittadinanza per facilitare il passaggio

[Fabio Frabetti]

Poi ancora domanda, guerre civili in Europa sono possibili vista la situazione?

[Roberto Mazzoni]

No, non credo. Le persone sono troppo spaventate, non lo vedo, onestamente. In realtà molti saranno disposti ad adeguarsi, anche perché penso che useranno inizialmente la carota, per dire, proporranno il reddito di cittadinanza, faranno una scorsa di questo genere, avete 1000 euro nel conto e ne diamo 10.000, nuovi euro, però poi ne stampiamo altri 100.000 così questi svalutano i 10.000 che avete, valgono meno di 1000 che avete prima, però non ve ne accorgete perché magari passano 6 mesi e una volta che siete nel circuito perché siete stati adescati, poi siete dentro, diventa difficile uscirne. Anche perché in quel caso proprio ci sarà un controllo centralizzato sul sistema bancario e saranno molte piccole banche che probabilmente chiuderanno o verranno assorbite le banche più grandi, una o l’altra, anche negli Stati Uniti sta succedendo la stessa cosa, però con minore intensità, proprio perché è un mercato più vasto, c’è maggiore resistenza, i singoli stati, alcuni, stanno opponendo resistenza creando leggi locali che permettono ai singoli stati di tutelare le proprie banche, non dico proprio di mettere dollari perché non possono, però di magari ripescare versioni del dollaro d’oro, del dollaro d’argento.

Ci sono una serie di movimenti che vanno nella direzione di ostacolare una monopolizzazione completa del circuito bancario e di conseguenza diventa più difficile realizzarlo e forse non ce n’è anche per quegli interessi, proprio perché poi ci sono diverse fazioni direttamente contrapposte, in Europa questo non c’è, in Europa il controllo bancario è centralizzato, anche gli Svizzeri sono adeguati in qualche maniera, di conseguenza si affonda tutto insieme e l’idea è quella di comunque concentrare le banche, ridurre i punti di accesso al contante, contante che diventerà sempre di più digitale, non sarà che all’improvviso, a meno che ci siano emergenze, però potrebbe esserlo, nel senso non è da escludersi.

Tenete presente che già oggi gran parte degli aereo che circolano sono in formato digitale e già oggi tutti gli aereo che sono nella banca non sono di vostra proprietà, li avete ceduti alla banca, voi avete diritto a avere la restituzione di questo prestito che avete fatto alla banca secondo il contratto che avete fatto con la banca e tuttavia la banca qualora non fosse in grado di restituirli non vi restituisce, aspetta poi lo Stato intervenire, nel momento in cui interviene lo Stato interviene alle sue regole e in più è chiaro che nel momento in cui inietta tantissimo nuovo denaro per rifondere chi volesse il denaro e che non c’è più in banca, crea un’inflazione tale per cui quel denaro vale molto meno.

Quindi ci sono una serie di cose che vanno considerate, però il punto chiave è che non aspettate una soluzione politica, perché se andate a vedere per esempio l’Italia, l’Italia adesso non l’ho guardato oggi, ma l’ultima volta che l’ho guardato aveva una rating, una graduatoria come titolo di Stato che era BBB, quindi era decisamente più bassa rispetto a quella della Germania, piuttosto della Gran Bretagna e di altri paesi europei, di conseguenza vuol dire che già anche l’Italia dell’Eurozona fa fatica a raggiungere, ad ottenere finanziamenti per quelle che sono le attività statali e sappiamo che l’Italia è abbastanza indebitata, quindi in una situazione in cui si è indebitati pesantemente e si fatica a raccogliere denaro, si fa quello che ci dice chi ha la borsa.

Di conseguenza non potete aspettarvi che il governo, comunque sia il governo a potere, possa fare grandi trasformazioni, perché non ha la libertà di movimento per farlo, al di là delle chiacchiere; quindi, individualmente è necessario che ciascuno si tuteli e si sta creando un’economia comunque parallela, trasversale, internazionale che trascende, questo è l’avvantaggio grosso offerto da Bitcoin, che è transnazionale per natura.

Finora le banche centrali servivano per consentire la quadratura dei pagamenti internazionali, ci voleva qualcuno che da una azione all’altra o da un circuito monetario all’altro permettesse di scambi e tenesse conto dei debiti e crediti e facesse le quadrature, con Bitcoin è più necessario, è integrato a una rete e io posso spedire un Bitcoin a qualsiasi cifra, dovunque nel mondo, allo stesso prezzo e con lo stesso tempo, di conseguenza si aprono le porte per una economia estremamente distribuita, quasi polverizzata, dove i singoli possono trattare con loro omologhi in qualsiasi parte del mondo e creare una relazione che trascende quello che è il circuito bancario pure semplice, magari anche con l’appoggio di una banca che sia in qualche modo più pronta e più illuminata.

Negli Stati Uniti ci sono già diverse banche che stanno spingendo in quella direzione e che credo offriranno servizi a livello trasversale, quindi io credo che le banche americane stiano preparando a offrire servizi direttamente anche in Europa come prospettiva, come abbiamo visto succedere per esempio in America Latina. Di conseguenza, l’importante, il mio invito è quello di documentarvi, capire come funzionano le cose un po’ più allargato rispetto a quello che vi raccontano sui mainstream media o quello che vi promettono i politici.

Conseguenze di una possibile vittoria di Trump

[Fabio Frabetti]

La probabile vittoria di Trump, dico probabile ad oggi, poi le vie delle elezioni come abbiamo visto sono infinite, la probabile vittoria di Trump, benché adesso deve pagare, abbiamo letto questo ultimatum per pagare, non si chiama tecnicamente, a volte in Italia la ricordano in termini non precisi, questa somma che deve pagare Trump, in un senso, è una cauzione.

[Roberto Mazzoni]

No, è una penale, è stato condannato a pagare 480 milioni, non ricordo la cifra esatta, solo che lui ha negoziato per pagare solo 175, quindi ha trovato una corte d’appello che ha accettato lo sconto e lui pagherà in contanti quella cifra, quindi quello si chiude. Poi altri debiti in giro, c’è un altro che l’ha fatti causa per 80 milioni, quindi se sommiamo le varie penali, cioè o potenziali penali o danni, ci sono delle belle cifrette, però oggi hanno quotato True Social che sta andando bene come quotazione, da quello che sembra lui adesso ha acquisito 4 miliardi di dollari, quindi direi che non dovrebbe preoccuparsi, anche se non potrà vendere le azioni subito, credo che abbia un vincolo di non vendere per sei mesi e magari non le venderà tutte, perché se le vendesse tutte crollerebbe naturalmente l’azione.

Però lui ha anche raggiunto un accordo con la RNC, la Republican National Convention, vuole dire l’organizzazione che gestisce le attività elettorali per conto del partito repubblicano di cui fa parte, in base al quale tutte le donazioni raccolte da questa entità, che vanno di là delle donazioni raccolte da lui personalmente, che sono oggettivamente un po’ calate rispetto agli anni precedenti, però tutte queste altre che arrivano attraverso il circuito del partito, verranno utilizzate lui in prima battuta per pagare gli avvocati, quindi andranno direttamente a pagare i suoi avvocati, quindi non saranno più costi che deve sostenere lui e potenzialmente magari verranno usate anche per pagare eventuali penali, questo non sono sicuro, però sicuramente gli avvocati, quindi per lui la questione economica diventa sicuramente più gestibile.

[Fabio Frabetti]

Nel caso ci sia appunto un suo ritorno alla Casa Bianca, questi scenari anche di prima a livello mondiale cambierebbe qualcosa, sarebbero degli Stati Uniti come si dice isolazionisti e quindi lui si ritirerebbe insomma dal conflitto ucraino, poi c’è la sua battaglia per quanto riguarda la Cina, cosa cambierebbe per il mondo una vittoria di Trump, al di là di quello che ovviamente dicono, dice la stampa, soprattutto quella di ispirazione democratica o anche in Europa, ci sono tanti articoli che mettono in guardia da questo enorme pericolo?

[Roberto Mazzoni]

Credo che per quanto riguarda l’Ucraina, Trump non si è interessato a portare avanti la guerra, ma già oggi gli Stati Uniti si stanno disimpegnando. Se avete fatto attenzione, c’era una proposta di legge spinta con fortissima intensità da parte della Casa Bianca alla Camera dei Deputati che è stata bloccata, ed è tuttora bloccata, di 61 miliardi da mandare all’Ucraina. E vedo che anche alcuni dei sostenitori a oltranza della guerra nel Partito Repubblicano cominciano a dire che sì, tutto sommato non è opportuno mandare il denaro in Ucraina, perché? Perché la strategia di Trump è dire “io non è che voglio ritirarmi dalla NATO, voi volete che stiamo nella NATO, noi ci stiamo, però pagate voi il conto, non ci stiamo volentieri, però i conti li mandiamo a voi e incidentalmente le armi che dovete comprare sono le nostre, quindi non azzardatevi a costruire tanta roba per conto vostro, magari qualcosina, ma le varie decine e decine, centinaia di miliardi che dovrete spendere li darete a noi”.

Non so se in questi due anni gli Stati Uniti hanno incassato 250 miliardi di dollari di vendite di armi provenienti dall’Europa, in buona sostanza gran parte di quello che hanno venduto. E ne dovranno arrivare altre, perché tutte queste armi sono state distrutte, e quelle nuove costeranno di più perché sono armi più moderne, e dovranno essere in quantità maggiore, perché è chiaro che gran parte delle armi inviate dall’Ucraina sono state degli Stati Uniti.

Questo vuol dire che l’Europa ne ha troppo poche, quindi praticamente diventerà un salasso infinito per l’Europa in termini militari dal punto di vista di Trump. Lui vuole farsi pagare, lo ha già detto subito, se volete che noi vi difendiamo dai russi dovete pagare il conto, e dovete pagare un conto adeguato, quindi salato. Dal punto di vista pratico, questo però si traduce in ogni caso in una mancanza di possibilità da parte degli americani di difendere effettivamente l’Europa, e i russi questo lo sanno.

La gente è rimasta ancora ai tempi della seconda guerra mondiale, quando ci sono arrivati gli americani hanno fatto lo sbarco di Normandia e tutto il resto, ma i tempi sono cambiati, innanzitutto le tecniche di combattimento non sono più quelle di allora, la presenza di americani in Europa comunque non è neanche lontanamente sufficiente per avviare un progetto di questo genere, e oggi non esistono, sentivo colonnello Douglas Macgregor che è un esperto militare, ed è stato anche consulente di Trump, per il Ministero della Difesa.

Non esistono possibilità per cui gli americani possano mandare contingenti importanti in Europa, perché oggi i russi dispongono di una flotta di sottomarini estremamente numerosa, estremamente potente, e di conseguenza qualsiasi naviglio inviato verrebbe affondato, o probabilmente affondato, quindi non c’è proprio la prospettiva che la NATO possa funzionare coinvolgendo gli americani per un’escalation significativa in Europa, se c’è una guerra dovranno combattersela gli europei, e non credo che gli europei siano in grado di farlo, ma quello che dovranno a questo punto fare è ricostruire un arsenale che possa essere usato in qualche modo come deterrente nei confronti dei russi, laddove i russi credo che non siano assolutamente interessati ad estendere il conflitto, credo che abbiano già abbastanza di quello che stanno passando in Ucraina, ma saranno sicuramente interessati ad avviare una guerra economica nei confronti dell’Europa, perché comunque vorranno saldare i conti.

Quindi nel momento in cui arrivasse Trump sarebbe una politica pseudo-isolazionista, vale a dire, è chiaro che se Trump arriva a Casa Bianca continuerà la politica di confronto con i cinesi, quindi lo spostamento di attenzione verso il Pacifico, e l’abbandono quindi di conseguenza d’Europa, non si può essere in due posti contemporaneamente.

Forse ci sarà un coinvolgimento ancora nel Medio Oriente, ma è anche quello da vedere, perché l’evoluzione lì è ancora poco chiara, ma sicuramente il focus è sul Pacifico. Per l’Europa resterà la disponibilità di mandare qualche soldato e di mandare armi a spese degli europei. Fino adesso gli europei hanno pagato poco, alcuni niente quasi, ma invece in futuro dovranno pagare parecchio, questa è la sua posizione.

Di fronte al fatto che oggi gran parte delle nazioni europee sono sostanzialmente disarmate, perché hanno mandato buona parte del proprio parlamentario in Ucraina per essere distrutto e considerando il fatto che hanno sicuramente irritato i russi e quindi devono forse tutelarsi per il futuro e considerando il fatto che non hanno eserciti in grado di far fronte a uno scontro diretto, i britannici credo che in totale abbiano 70.000 uomini. I francesi non so quanto abbiano, onestamente, non credo che siano molto di più e in ogni caso tanto i francesi quanto i britannici non sono abituati a combattere guerre di questo genere.

Trump arriverà e dirà “ok, va bene, teniamo la NATO, ma pagate voi”.

[Fabio Frabetti]

Bel modo di chiudere, intanto volevo farti vedere dall’area premium di money.it che anche Israele si prepara a lanciare la sua CBDC, la banca di Israele che ha lasciato un documento sulla progettazione dell’architettura della sua valuta digitale, lo Shekel digitale, che ormai è qualcosa che avanza in tutti i paesi. Io vi ringrazio molto Roberto, vi ricordiamo mazzoninews.com, anche per questa parte dedicata nel suo sito proprio a bitcoin, ci rivediamo allora il mese prossimo.

[Roberto Mazzoni]

Benissimo, arrivederci, auguri, buona Pasqua!

Roberto Mazzoni

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