Trump si arrende al mostro – MN #260

Abbiamo visto l’evoluzione della guerra in Ucraina, abbiamo visto come per sei mesi una fazione relativamente ristretta ma efficace di parlamentari del Partito Repubblicano si hanno riusciti a mantenere bloccato l’aiuto militare nei confronti dell’Ucraina, al cui era stato anche agganciato, poi sganciato, poi riagganciato un aiuto militare nei confronti di Israele e di Taiwan, con l’obiettivo di forzare il governo attuale, la Casa Bianca di Joe Biden, ad affrontare in primo luogo il problema sul confine statunitense, vale a dire il continuo afflusso di immigrati illegali, stiamo parlando di parecchi milioni, che stanno inondando gli Stati Uniti, molti di questi per l’ammissione dei stessi governi che ce li mandano sono galeotti rilasciati dalle patrie galere delle rispettive nazioni, quindi al di là di persone che arrivano qui nel tentativo di migliorare la loro condizione sociale e che si sottopongono tuttavia a un viaggio estremamente pericoloso sotto il controllo dei cartelli della droga messicani, abbiamo anche dei propri criminali che arrivano nelle città americane e che creano problemi.

In generale, appunto, questo afflusso senza precedenti di personale che poi deve essere accolto, qui bisogna fornire assistenza di vario tipo, sta incidendo pesantemente su alcune città americane, creando problemi per le comunità per esempio ispaniche, che già esistono, che trovano nei nuovi arrivati una concorrenza diretta sul fronte del lavoro, visto che costoro talvolta si offrono di lavorare sotto costo, insomma tutta una serie di problemi di ordine pubblico, economici, di salute generale delle cittadine dove ci sono questi arrivi che non possono più essere ignorati e che stanno costituendo, penso, il problema più sentito da parte di molti americani in questo particolare periodo storico.

Giustamente, Trump aveva cavalcato questa onda, avendola riconosciuta, un’onda che tra l’altro l’aveva già visto comunque abbastanza protagonista durante la sua presidenza, che aveva inserito il tema del controllo delle immigrazioni illegali, non delle immigrazioni in quanto tale, ma sicuramente dello flusso di immigrati illegali, al centro del proprio progetto con la costruzione di un muro che è stato realizzato tanto in parte e che alla fine poi non ha dimostrato di riuscire a fermare la flusso di immigrati, ma in ogni caso era già un tema molto sentito nella prima presidenza Trump e quindi era logico che Trump lo riprendesse, lo cavalcasse di nuovo. E questo blocco nei confronti dei finanziamenti dell’Ucraina si allineava molto bene con la volontà sicuramente dell’elettorato del Partito Repubblicano, vale a dire l’elettorato che gravita intorno al partito, gravita intorno a Trump, oltre che anche di una porzione crescente di indipendenti.

Quindi aveva fatto emergere Trump anche nei sondaggi che lo vedevano anche avvantaggiato per certi versi in ragione dei continui attacchi giudiziari che sta ricevendo e che lo pongono in un’ottica diciamo di vittima se vogliamo dal punto di vista di alcuni americani, ma soprattutto il fatto che lui si allineasse verso una posizione anti-espansione della guerra in corso in Ucraina lo favoriva a rispetto invece di Biden che si trovava a un livello, si trova ancora a un livello di gradimento che è il più basso nella storia di diversi presidenti, proprio perché ha favorito questo svilupparsi e questo espandersi di una guerra in Ucraina che comunque si sta rivelando disastrosa tanto per gli Ucraini quanto per la NATO e per gli Stati Uniti e che dimostra un’incapacità da parte di Biden di gestire la questione.

Ma Trump ha pensato bene di cambiare completamente l’orientamento e recentemente ha dato il via libera per l’approvazione di questi fondi anche all’Ucraina dicendo al Presidente della Camera Johnson di procedere con il voto che finora era stato sospeso e di accettare questi finanziamenti, di dare via a questa legge con buona pace del famoso proposito di Trump di fermare la legge in un giorno solo, quello che avrebbe stato eletto, di fermare la guerra in Ucraina in un giorno solo, quello che avrebbe stato eletto.

E’ chiaro che questo finanziamento prolungherà la guerra in Ucraina fin tanto che gli Ucraini saranno in grado di sostenerla, fin tanto che la NATO soprattutto sul fronte europeo sarà in grado di alimentarla, magari con uomini aggiuntivi mandati sul territorio e fin tanto che i russi non si decideranno a porvi fine in modo più energico se vogliamo. In questo scenario quindi Trump ha fatto un cambiamento totale di orientamento, vedremo tra poco un video che riporta le reazioni di alcune persone storicamente vicine a lui, in particolare il colonnello Douglas Macgregor che è stato suo consulente al Pentagono durante la presidenza Trump, che aveva elaborato per Trump il progetto di ritiro delle truppe dall’Afghanistan che avrebbe dovuto avvenire prima nella fine della presidenza Trump, poi Trump si lasciò convincere da altri a posticiparlo e sappiamo come è andata a finire.

Ma in generale Macgregor si è sempre dichiarato favorevole a Trump, diciamo vicino a Trump anche dal punto di vista personale e aveva quasi sempre descritto i cambiamenti di direzione di Trump rispetto ai propositi originali come il fatto che lui si lasciasse facilmente influenzare, sto parlando di Donald Trump. In questa intervista invece ha una posizione decisamente diversa anche perché questo discorso dell’Ucraina crea una strappatura, uno strappo, crea una spaccatura, volevo dire, all’interno anche del partito repubblicano per quello che riguarda il gruppo di politici che sostiene Trump, quello che è sempre sostenuto e che in questo modo si trovano un pochino spiazzati, molti dei quali hanno comunque vietato votato contro questo finanziamento, infatti 70 parlamentari repubblicani si sono espressi contro, hanno votato contro il finanziamento all’Ucraina.

21 di questi, come vengono menzionati nel video, hanno votato contro tutti i finanziamenti, quindi sia l’Ucraina che Israele che Taiwan, proprio per mantenere fede all’impostazione originale di dire “è inutile che noi andiamo a finanziare le guerre altrove quando lasciamo che il nostro stesso paese venga invaso letteralmente da persone che sono in età militare, che non sappiamo dove vengono, alcune delle quali sono dei confermati terroristici e sono parte di elenchi di segnalazione in ambito terroristico e molti dei quali sappiamo essere criminali già condannati e mandati qui per togliere il problema dal paese da cui vengono”.

Quindi una situazione decisamente spiacevole per Trump che già si è riflessa nei sondaggi che vedono Biden in recupero, anche perché questo finanziamento dà ossigeno alla presidenza Biden, perché se Biden riesce a spingere la fine della guerra in Ucraina oltre il novembre di quest’anno, la sua rielezione è meno a rischio, cioè se l’Ucraina crollasse prima di novembre naturalmente la rielezione di Biden sarebbe difficile, perché sarebbe un presidente che ha perso una guerra, una guerra tra l’altro da lui fortemente voluta, fortemente promossa e di conseguenza non sarebbe assolutamente accettabile.

Ergo per Biden era essenziale posticipare la fine, lanciare questo finanziamento che non cambierà le sorti della guerra, ma che permetterà alla guerra di proseguire un po’ più a lungo. Comunque voglio farvi sentire direttamente il video, l’intervista a Mike Gregor, perché forse dalle sue parole potrete avere un’idea più precisa dal suo punto di vista delle conseguenze di questa decisione.

Nel video si parla di Bill Kristol che è stato il precedente capo di gabinetto di Dan Quay, il vice presidente sotto George Bush Senior. Questo Bill Kristol è uno dei principali autori nel campo neocon dei neoconservatori, quindi in guerra fondai per definizione, quelli che sostengono tutte le guerre, che hanno sostenuto tutte le guerre che hanno visto impegnati gli Stati Uniti dall’Iraq in avanti. Tra l’altro Bill Kristol particolarmente a livello personale ha avuto un ruolo centrale nel promuovere nel 2003 la guerra contro l’Iraq e è un nemico storico di Trump, è anche un membro del gruppo dei Never Trumper, ossia coloro che vogliono a tutti i costi eliminare Trump dal partitore repubblicano.

Ha votato pubblicamente per Biden nell’elezione del 2020 e ha sostenuto Nikki Haley nella corsa contro Trump nel 2024, quindi che si è conclusa recentemente la corsa delle primarie. Quindi è sicuramente una persona che non ha nessuna affinità nel confronto di Trump, è sicuramente un suo nemico e è uno dei principali propositori di questo finanziamento dell’Ucraina. Lindsey Graham, riportato con una sezione di intervista a sua volta, è uno dei neocon più importanti al Senato ed anche uno dei due senatori chiave per lo sviluppo della guerra in Ucraina, infatti lui era Presidente in Ucraina già nel 2014 e fin da allora ha continuato a spingere affinché la guerra contro la Russia potesse svilupparsi.

È stato anche il primo senatore, l’ho già detto in passato, ad aver dichiarato proprio sostegno nel confronto di Trump in questo ciclo elettorale del 2023-2024, partecipando tra l’altro al primissimo comizio tenuto da Trump in questa nuova campagna elettorale. Quindi Lindsey Graham è un uomo dei neocon, è un uomo dell’impianto industriale militare, è un uomo che ha sempre, in modo coerente, promosso tutte le guerre possibili e ha promosso queste guerre e queste varie campagne anche a discapito di Trump, quindi non si capisce perché Trump lo tenga come proprio alleato. Se intendo di parlare naturalmente di MAGA, Make America Great Again, il movimento politico di opinione che si è coalizzato intorno a Trump e allo slogan promosso da Trump che appunto è “Rendere l’America di nuovo grande”, che non è uno slogan nuovo di per sé, è stato usato in passato, però sicuramente Trump lo ha reso attuale e lo ha fatto proprio.

Inoltre ObamaCare, sempre menzionata, in questo video è una legge di riforma dell’assistenza medica negli Stati Uniti, assistenza medica che è diventata obbligatoria con ObamaCare, dove quindi le persone devono per forza acquistare un’assicurazione di un certo tipo, di solito prezzi maggiorati consigliati dallo Stato e che Trump aveva promesso di far cancellare durante il ciclo elettorale 2016, cosa che non è riuscito a fare. È riuscito a eliminare quelle che potrebbero essere le conseguenze fiscali, vale a dire le persone sono tenute a farlo ma non hanno conseguenze fiscali nel caso in cui lo facciano. Però la cancellazione e la riforma che lui aveva promesso del sistema di assistenza sanitaria negli Stati Uniti è fallita completamente in tutti i suoi componenti, perché per esempio mi ricordo lui aveva insito moltissimo sul fatto di avere da parte degli ospedali americani dei preventivi chiari e omnicomprensivi di qualsiasi intervento prima dell’intervento, aveva approvato anche delle leggi all’intero senso, leggi che non sono mai state applicate, lo so per esperienza personale, tutto è rimasto come prima.

Questo per darvi un pochino il contesto del video e ora vi propongo l’intervista del colonnello Douglas Macgregor.

Un voltafaccia nei confronti degli elettori

[Clayton Morris]

Ebbene, qualcosa di grosso sta per accadere in Russia. Il presidente russo Vladimir Putin è stato portato d’urgenza al Cremlino ieri sera tardi per una riunione di emergenza di qualche tipo, secondo il nostro prossimo ospite. Quindi quella riunione di emergenza con cosa ha avuto a che fare? Questa mattina circolano notizie secondo cui le forze russe sono a conoscenza del fatto che la 101a divisione aviotrasportata statunitense e le truppe francesi ora operano apertamente nella città di Odessa. Poi c’è un altro rapporto in base al quale il Congresso degli Stati Uniti, sabato sera, ha di fatto dichiarato guerra con il voto espresso alla Camera dei Deputati. Quindi abbiamo due argomenti che vogliamo sottoporre al colonnello Douglas Macgregor per ottenere la sua analisi. Colonnello, puoi confermarci innanzi tutto il tuo rapporto sul fatto che, ieri sera, Putin sia stato portato d’urgenza al Cremlino? Puoi dirci di più a riguardo? E poi parleremo delle truppe ad Odessa.

[Douglas Macgregor]

Vorrei potervi dire di più. Sono solo stato in grado di confermare attraverso più fonti che, la scorsa notte, Putin è stato portato d’urgenza al Cremlino nel cuore della notte oppure alla mattina molto presto. Non ho idea dell’esatto motivo. Era ovviamente collegato a questo rapporto sulla presenza di truppe statunitensi e francesi ad Odessa. Tuttavia, i russi che si trovano sul campo ad Odessa hanno riferito che escludono categoricamente la presenza di truppe francesi o statunitensi in città o fuori dalla città. Non hanno visto nessuno.

[Clayton Morris]

Se fosse la 101a divisione aviotrasportata, sappiamo che rappresenta il meglio del meglio. Dovremmo aspettarci di vederli camminare liberamente per strada oppure resterebbero invisibili? Quindi forse questo rapporto è credibile. Non lo sappiamo con sicurezza, e stiamo combinando i due rapporti che magari non sono collegati.

[Douglas Macgregor]

Beh, se ci fossero forze francesi apparterrebbero, probabilmente, alla Legione Straniera. Possono avere alcuni elementi corazzati mobili, ma si tratta in gran parte di truppe di fanteria leggera. La stessa cosa varrebbe per la 101a aviotrasportata. La chiamiamo Divisione Aviotrasportata come reminiscenza della Seconda Guerra Mondiale, ma in realtà è una fanteria trasportata da elicotteri. Per quanto ne sappiamo, non hanno lasciato la Romania. Ritengo che tale rapporto sia dunque falso. Questo non significa che non lo faranno mai o che non sia un’ipotesi in corso di considerazione. Abbiamo la promessa di Biden che non ci saranno truppe statunitensi sul terreno in Ucraina, ma sappiamo della presenza di parecchio personale militare e di intelligence statunitense sul campo. Semplicemente non sono stati organizzati in unità di combattimento. Se lo facessimo, e i francesi lo facessero assieme a noi, finiremmo in guerra con la Russia.

Quindi è un’idea assurdamente ridicola. E viene da chiedersi che cosa otterrebbero entrando nella città portuale di Odessa. è facile bloccare un porto, lo si può minare agevolmente dal mare. E noi ci troveremmo collocati, di fatto, alle porte della Russia, che può muoversi in avanti e posizionare tutta la sua artiglieria lanciarazzi e l’artiglieria tubolare ed usarla per polverizzare e radere al suolo completamente qualsiasi area in cui potremmo decidere di stabilirci. È un’idea incredibilmente stupida. Ed è incomprensibile per me che qualcuno possa essere così stupido, ma ultimamente mi sono sbagliato molte volte proprio nel sottovalutare la stupidità.

[Clayton Morris]

Immagino che molte delle tue analisi sul mondo non tengano conto del livello di stupidità. Forse hai bisogno di elaborare un test di stupidità per poter analizzare queste situazioni. In ogni caso, passando in rassegna i media russi, non riesco a trovare alcuna informazione su Putin che è stato portato d’urgenza al Cremlino. è interessante che la fretta da parte russa, che potrebbe riferirsi ad una sorta di emergenza, non traspaia sui media russi che invece sono rimasti molto, molto quieti. Quindi sembra che stia davvero succedendo qualcosa. Come hai detto, non sappiamo cosa stia accadendo, e possiamo solo speculare, ma pensi che sia legato in qualche modo a questo nuovo blocco massiccio di finanziamenti che è stato approvato sabato sera dalla Camera dei Deputati? Che tra l’altro è una delle cose più disgustose che abbia mai visto.

Dopo aver approvato questo massiccio pacchetto di finanziamenti multimiliardari per l’Ucraina, quasi l’intera Camera dei Deputati si è alzata in piedi per sventolare le bandiere ucraine e fare il tifo per l’Ucraina, dai seggi del Campidoglio. Un’immagine che mi ha davvero disgustato. Non voglio fare un editoriale sulla questione, ma ne sono stato davvero molto infastidito, considerando che, al contempo, il confine meridionale degli Stati Uniti è spalancato, il crimine dilaga in 10 città statunitensi, ed i nostri politici celebrano l’invio di finanziamenti all’Ucraina. Ad ogni modo, pensi che questa riunione di emergenza al Cremlino abbia qualcosa a che fare con questo massiccio invio di denaro?

[Douglas Macgregor]

No, non credo, perché i russi hanno imparato come funziona il nostro sistema. E la maggior parte di questo denaro, è un regalo per i donatori e per gli individui che, all’interno degli Stati Uniti, hanno un interesse nell’industria della difesa. Cosa intendo con questo? La maggior parte di quel denaro non raggiungerà mai l’Ucraina. Verrà utilizzato per ricostituire le nostre scorte di armamenti che abbiamo già riversato nelle mani degli ucraini. Pagherà per armi che devono ancora essere prodotte dalle catene di montaggio. Quindi, non credo che i russi ne siano particolarmente preoccupati. Penso che questa sia, francamente, un’altra dimostrazione della lealtà della maggior parte dei membri del Parlamento nei confronti di chi ha donato per la loro campagna elettorale. Sono pronti a sventolare qualsiasi bandiera che i donatori dicano loro di sventolare. E tenete a mente che la maggior parte di queste persone sul Campidoglio, non sanno assolutamente nulla della Russia. E non sanno nulla dell’Ucraina o dell’Europa dell’Est. Sono tutti politici nostrani che faranno tutto ciò che pensano sia necessario per essere rieletti. Ci sono stati solo 21 membri della Camera che hanno votato contro il disegno di legge per l’enorme finanziamento di oltre 90 miliardi di dollari destinati all’Ucraina, ad Israele e, ovviamente, a Taiwan. E hanno votato contro perché hanno dichiarato che fino a quando non avremo chiuso i nostri confini, affrontato le nostre esigenze di sicurezza nazionale e ripristinato lo stato di diritto qui a casa nostra, non ha senso inviare altro denaro all’estero. E, naturalmente, è una posizione estremamente sensata.

Ma ce n’erano solo 21. Quindi penso che se tu coinvolgessi il tuo staff di ricerca, se ne hai uno, e li mettessi al lavoro per scoprire chi sta pagando ognuno di questi individui che hanno votato per il disegno di legge, scoprirai che ciascuno di loro è stato ampiamente ricompensato per il sostegno offerto. Ricordo che solo pochi anni fa, quando il presidente Obama era al potere, il senatore Tom Cotton scrisse una lettera in cui sosteneva essenzialmente la necessità di una guerra contro l’Iran. In altre parole, era una delle varie lettere in cui si è detto che dovremmo essere più ostili ed aggressivi nei confronti dell’Iran. E che le sanzioni finanziarie non sono sufficienti. Dovremmo attaccarli direttamente e così via. E dopo aver fatto circolare quella lettera, averla fatta firmare e averla portarta alla Casa Bianca, ha ricevuto 1 milione di dollari dal fondo israeliano di Bill Kristol.

Quindi penso che sia abbastanza ovvio come funziona. Dite la cosa giusta, votate nel modo giusto e diventerete ricchi. Il problema è che ci danneggia come nazione. Quindi penso che abbiamo un Congresso che vive su quella che definisco l’isola di Epstein trasportata a Washington. Si tratta di un mondo immaginario, che non ha più alcun legame con le persone che li hanno eletti come loro rappresentanti. Perché dubito seriamente che, se facessimo un sondaggio tra il popolo americano, qualcuno si offrirebbe prontamente volontario per combattere in Ucraina oppure in Medio Oriente. Non lo vedo. E l’idea di combattere a Taiwan è semplicemente assurda.

[Clayton Morris]

Lo chiederò al pubblico che ci sta guardando stasera nel nostro show, pensate che sia appropriato per gli americani andare a combattere in Ucraina ed a morire in Ucraina? Andare a combattere in Israele, morire per Israele, andare a combattere a Taiwan e morire a Taiwan? Oppure anche solo finanziare quelle guerre? Colonnello, i sondaggi mostrano che oltre il 70% degli americani dice assolutamente di no. Quindi c’è un Congresso che è completamente scollegato dal popolo americano e lo fa assolutamente di proposito. Non è qualcosa che stanno facendo alla cieca. Ma come riporta oggi il Financial Times, gli ucraini non credono che 61 miliardi di dollari di aiuti statunitensi potranno fermare i russi.

Sanno che non fermeranno nulla. è sulla prima pagina del Financial Times. Allora, dove andranno a finire questi soldi? Andranno ad alimentare il complesso industriale militare. Verranno rubati come rivelato dal capo della CIA, William Burns, che, a gennaio, ha avvertito Zelensky di smetterla di rubare i nostri soldi. Quindi già sappiamo che si tratta di soldi gettati nel gabinetto. Ma al contempo vediamo che gli ucraini costruiscono tutte queste trincee nuove di zecca. Sono andati a Castorama e hanno comperato una bella recinzione, pali da giardinaggio e tavole di compensato nuove di zecca e stanno costruendo tutte queste enormi fortificazioni. è forse questo l’impiego a cui questi fondi sono destinati? Stiamo assistendo, per i prossimi due anni, ad un ritorno alla guerra di trincea in stile Prima Guerra Mondiale?

[Douglas Macgregor]

Beh, sono sicuro che sia proprio questo che l’attuale governo ucraino di Zelensky desidera, ma ci sono un paio di problemi. Prima di tutto, è molto facile scavare trincee. Ci sono macchine apposta. Sono davvero meravigliose, quindi sono sicuro che, se resuscitassimo gli eserciti della Prima Guerra Mondiale e mostrassimo loro queste macchine, rimarrebbero assolutamente sbalorditi perché all’epoca dovevano scavarle a mano. Queste macchine sono in grado, in soli 30 minuti, di attraversare i campi e di scavare trincee che ospiteranno qualsiasi attrezzatura vogliate metterci dentro, o qualsiasi soldato vogliate metterci dentro. E possono essere rapidamente rinforzate con una gettata in calcestruzzo. è un’operazione facile da fare. Il problema è: chi saranno i soldati ucraini che riempiranno queste trincee? Oppure c’è forse l’aspettativa che arrivino le truppe della NATO a riempirle? Non vedo soldati ucraini che siano in grado di farlo. Voglio dire, la settimana scorsa, una delle unità Azov, si è rifiutata di combattere.

Si tratta di un’organizzazione militare che ha le dimensioni di un battaglione, e che, probabilmente, un tempo, aveva le dimensioni di una brigata. In pratica era molto più grande di quanto non sia ora, con probabilmente più di 2000 uomini, ma che ora è semplicemente un battaglione rinforzato, composto dei cosiddetti fanatici neonazisti che una volta erano devoti al regime. In poche parole, non stanno attaccando. Hanno detto che non eseguiranno l’ordine di attaccare. Non sono pronti a morire tutti in un ennesimo attacco inutile. In altri casi, un gran numero di truppe ucraine ha semplicemente detto basta e si sono arresi. I russi hanno trasmesso appelli alla resa molto efficaci.

E gli ucraini sanno bene, avendo parlato con i loro compagni che sono tornati dalla Russia e che sono stati catturati anni fa, che i russi trattano bene i prigionieri ucraini. Quindi sanno che i russi non abuseranno di loro. Saranno accolti e saranno nutriti. Se sono feriti, riceveranno cure mediche. E poi saranno scortati in una struttura di contenimento dalle stesse persone che li hanno catturati. Finora, i russi hanno gestito la cosa molto bene. Tutte queste bugie sulle presunte atrocità commesse dai russi possono aver impressionato le persone in Occidente, ma non ci sono mai state prove sul campo di battaglia, e gli ucraini lo sanno molto bene.

Quindi, penso che questa guerra sia decisamente alla fine. A meno che gli ucraini non abbiano un esercito fantasma che sta per essere resuscitato dalla condanna a morte che ha ricevuto da Zelensky, non vedo nessuno pronto a riempire quelle trincee. Ora, tornando di nuovo alla NATO, noi abbiamo detto, ed i tedeschi hanno detto, che non invieremo le nostre truppe in Ucraina. è vero che in passato abbiamo sentito Biden dire che non avrebbe fatto molte delle cose che poi ha regolarmente fatto. Perciò è possibile che potremmo ancora essere così sciocchi e stupidi da inviare nostre truppe sul campo. Non lo escludo.

Ma, in questo momento, gli unici propensi a mandare i propri soldati sono fondamentalmente i lituani, i polacchi, i rumeni e, credo, i francesi e potenzialmente gli inglesi. Ma ancora una volta, cosa si propongono di fare se ci andassero davvero? L’esercito britannico ha solo 72.000 soldati. L’esercito francese ha solo 120.000 soldati. Se li inviassimo tutti, non intaccherebbero minimamente le forze russe che sono schierate in questo momento in Ucraina, che ammontano ad oltre 800.000 soldati. Non c’è alcuna possibilità che queste forze abbiano alcun impatto e, ancora una volta, questo ci rimetterebbe sulla buona strada per lo scatenarsi di due grandi guerre che potrebbero intensificarsi fino a livello nucleare, una in Europa orientale ed una in Medio Oriente. Scegliete voi quella che preferite. Si potrebbe pensare che qualsiasi amministrazione sana di mente sarebbe interessata a ridurre l’escalation e a disimpegnarsi il più possibile da questo sviluppo potenziale, ma non l’abbiamo visto succedere.

[Clayton Morris]

Eppure, durante il fine settimana, il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo in prima pagina dove dice che l’amministrazione Biden si è affannata, anzi credo che abbiano usato la parola correre, in sostanza si è sbattuta per calmare le tensioni in Medio Oriente e cercare di dissuadere gli israeliani dall’attaccare l’Iran, smorzando la pressione in quell’area. Queste sono state le parole usate dal Wall Street Journal. L’amministrazione Biden sta facendo di tutto, sta correndo per fermare gli israeliani, per impedire loro di entrare in guerra con l’Iran.

[Douglas Macgregor]

Beh, non dubito che ci sia una certa dose di panico alla Casa Bianca, dietro le quinte, perché hanno perso il controllo. In Medio Oriente, hanno ceduto il controllo a Netanyahu. E la NATO è, essenzialmente, una corazzata che naviga senza nessuno sul ponte di comando e con i motori che non spingono più la nave. È alla deriva. Quindi, da un lato, l’alleanza NATO è davvero alla deriva. Voglio dire, avresti potuto immaginare che un precedente presidente americano avrebbe tollerato commenti stupidi come quelli che sono usciti dalla bocca di Macron? Nessun presidente francese si sarebbe azzardato ad impegnarsi a combattere da qualche parte come membro dell’alleanza NATO, senza aver prima aver chiesto il via libera da Washington. Non abbiamo più il controllo. Biden ha perso il controllo.

Non so chi stia prendendo le decisioni alle sue spalle. Gli vengono semplicemente date cose da leggere. Ma il punto è che, in Medio Oriente, Netanyahu mantiene il controllo e ha un problema reale. La situazione a Gaza è catastrofica. Gli israeliani hanno fallito miseramente. Sappiamo bene che non hanno vinto e che vogliono tornare e finire il lavoro, attaccando Rafah. Quanti uomini, quante donne e quanti bambini che non hanno nulla a che fare con Hamas moriranno in quell’impresa. Nessuno lo sa per certo. E penso che l’Iran ha dimostrato che, se viene attaccato da Israele, ha la capacità di eliminare, con precisione millimetrica, la maggior parte di ciò che Israele considera importante per mantenere il proprio potere strategico. Quindi, Netanyahu si trova in una posizione difficile. Non possiamo aiutarlo. Tutto quello che possiamo fare è dirgli di fare marcia indietro. Ma Netanyahu non può tirarsi indietro.

Deve intensificare la sua escalation oppure, per lui, è finita. Quindi credo che vedremo altri confronti tra israeliani ed iraniani. Non credo che la questione di Rafah sia ancora giunta al termine. Non credo che abbiamo nemmeno visto l’inizio di ciò che potrebbe accadere nella regione, perché, se non altro, stiamo assistendo ad una sempre maggiore solidarietà all’interno del mondo musulmano e al di là dei confini nazionali. Durante le ultime elezioni, i turchi hanno segnalato il loro totale disgusto per l’incapacità di Erdogan di impegnarsi seriamente contro Israele a nome dei palestinesi.

E penso che, in Egitto, il signor Sisi, o meglio il generale al-Sisi, sia preoccupato per il suo futuro. Infine so che il re Abdullah di Giordania, in questo momento, si trova su un terreno molto traballante, perché è stato così sciocco da gettare la sua sorte nelle mani degli Stati Uniti, aiutando a difendere lo spazio aereo israeliano. Una decisione incomprensibile per milioni dei suoi stessi sudditi che stanno osservando il massacro dei loro fratelli dall’altra parte del confine. Così, il mondo si è rivoltato contro Israele. Anche noi, in America, siamo sempre più isolati, ma abbiamo pochissimo controllo. Sfortunatamente, siamo come l’uomo che si è fortemente indebitato con  la banca e che, ad un certo punto, prende in prestito così tanto che finisce per possedere la banca. Oggi, il signor Netanyahu è nostro padrone. Cosa facciamo?

[Clayton Morris]

È un’ottima osservazione. Ti farò un’ultima domanda, colonnello. Quando guardiamo ciò che gli Stati Uniti stanno per fare mentre ci addentriamo in questo anno elettorale, sembra che ci sia solo un partito unico, un argomento di cui, naturalmente, tu hai già parlato. E ce ne siamo occupati anche in questo show. Nel Congresso degli Stati Uniti c’è piena solidarietà tra i due partiti nel distribuire miliardi di dollari all’estero, mentre, al contempo, non stanno proteggendo il nostro confine meridionale. C’è un presidente della Camera, un repubblicano, a quanto pare solo di nome, che ha ripetutamente detto che il confine era importante, ma che poi lo ha completamente abbandonato. Quindi sembra che entrambi i partiti siano completamente solidali con questo movimento di sostegno per Netanyahu e per l’Ucraina. Cosa pensi che farà Putin nel prossimo futuro? Hai detto che avrebbe aspettato che il terreno diventasse nuovamente solido, senza neve e senza pioggia. Cosa pensi che accadrà nelle prossime settimane in Ucraina?

[Douglas Macgregor]

Penso che le forze russe avanzeranno in numerosi punti lungo la linea fino al fiume Dnipro. A quel punto decideranno dove vogliono attraversare, ma sono ancora fermamente convinto che, dopo che Kharkiv sarà caduta in mani russe, cosa che accadrà molto presto, attraverseranno il fiume e gireranno a sud e prenderanno Odessa. E non c’è niente che gli ucraini possano fare per fermarli. Semplicemente non hanno le forze. Ed i russi hanno numerose opportunità di attraversare quel fiume ogni volta che vogliono. Hanno lasciato intatta la maggior parte dei ponti. Questo è sempre stato il loro piano perché volevano arrivare a Odessa che è storicamente una città russa. Quindi vedremo. Un russo mi ha contattato questa mattina tramite un altro amico, e mi ha fatto sapere che non vede truppe francesi o americane a Odessa. Spero sinceramente che questa condizione non cambi. Se lo farà, allora penso che i russi accelereranno tutti i loro movimenti e ci troveremo in guerra con la Russia inutilmente. Per quale scopo, in particolare?

E ancora una volta, nessuno esprime alcun interesse per ciò che è accaduto al popolo ucraino. Gli ucraini sono esausti. Sono stanchi di questa guerra. Credo che ora il numero dei caduti sia arrivato a 600.000, con un altro milione o due milioni di feriti, e altri milioni se ne sono semplicemente andati. Il paese è distrutto. Ha un disperato bisogno di pace. A questo punto, dovremmo solo pensare a consentire la pace, e non a un modo, tra virgolette, per vendicarci di Putin, che ormai ha vinto. Ricorda, che a Washington pensano che non possiamo lasciarlo vincere. Ma, in realtà, non abbiamo mai avuto altra scelta che accettare la sua vittoria perché, ancora una volta, come abbiamo detto fin dall’inizio, l’Ucraina aveva le stesse possibilità di vittoria contro la Russia di quante ne avrebbe avute il Messico contro gli Stati Uniti. E in questo momento, Odessa è analoga a Tijuana, appena oltre il confine con gli Stati Uniti. E c’è qualcuno che pensa che i russi vi concentrerebbero solo 20.000 o 30.000 soldati se avessero davvero intenzione di minacciarci? Certo che no. È assurdo. Non ha senso. Siamo sciocchi e stupidi all’ennesima potenza.

[Clayton Morris]

Ho appena detto che sarebbe stata l’ultima domanda, ma ne ho un’altra che riguarda Donald Trump. Hai lavorato insieme al presidente Trump. E sono rimasto un po’ sbalordito dal suo comportamento durante il fine settimana. Tu hai menzionato 21 repubblicani che hanno votato contro questa legge di spesa per l’Ucraina, che manderà enormi quantità di denaro all’estero. E questi 21 repubblicani hanno detto: no, dobbiamo proteggere il nostro confine meridionale. Non possiamo votare per questa legge. E l’ex-presidente Trump, avrebbe potuto, come leader del partito repubblicano, uscire allo scoperto e dire basta, non mandiamo più soldi per l’Ucraina. Tutto questo è ridicolo. Ma, come ha detto Lindsey Graham in una trasmissione domenicale, questo disegno di legge non sarebbe mai passato alla Camera dei Deputati con un esponente del movimento MAGA come Mike Johnson, senza l’approvazione diretta di Donald Trump.

[Lindsey Graham]

Questa idea che rinunciare all’Ucraina, renderebbe il mondo più sicuro è assurda. Se stacchiamo la spina all’Ucraina perché non si hanno abbastanza capacità, perdiamo anche Taiwan. Gli ucraini stanno combattendo come tigri. Questo pacchetto di aiuti ha una componente di prestito. E non sarebbe passato senza Donald Trump. Voglio ringraziare il presidente della Camera e Akeem Jeffries, che hanno lavorato insieme in modo bipartisan, per dare armi all’Ucraina affinché combatta una battaglia che ci sta a cuore. E il presidente Trump ha creato una componente di prestito per questo pacchetto che ci offre una leva per il futuro.

[Clayton Morris]

Qual è la tua valutazione? Hai lavorato personalmente con il presidente Trump. Ha fallito su questo fronte oppure è stato un grande successo? Se avessi dovuto consigliarlo su come muoversi su questo finanziamento per l’Ucraina ed Israele, cosa gli avresti detto?

[Douglas Macgregor]

Ebbene, se lavorassi per lui in questo momento e lui fosse presidente, non gli consiglierei in nessun caso di sostenere il disegno di legge e gli direi di concentrare invece la nostra attenzione sui confini degli Stati Uniti, ripristinando lo stato di diritto. E se fosse andato comunque avanti e avesse fatto quello che ha fatto, vale a dire essenzialmente allinearsi con i maiali del denaro di Washington, che sono interessati a tutto tranne che al popolo americano, avrei dovuto dimettermi, ma penso che il signor Trump voglia disperatamente essere presidente. E penso che veda la riconquista della presidenza come una rivalsa personale, dal momento che crede davvero di aver vinto le ultime elezioni. E, per essere sincero, tendo ad essere d’accordo con lui su questo ultimo punto. Quella del 2020, non è stata un’elezione equa e libera.

E anche le prossime subiranno la stessa sorte perché tutti gli stessi problemi che esistevano nel 2020 persistono ancora oggi, ma penso che Trump voglia a tutti i costi essere presidente, e quindi si stia rivolgendo a tutti e a chiunque abbia soldi e che sia disposto a sostenerlo o prometta di farlo, e sia, di conseguenza, pronto a concedere qualunque cosa gli chiedano di fare. Questo è oltraggioso. Penso che sia terribile. Penso che abbia fatto un terribile errore. E sono d’accordo con te. Avrebbe dovuto schierarsi con i 21 membri che hanno votato contro, perché, francamente, la maggior parte dell’America sta dalla parte di quei 21 parlamentari. Ci sono anche stati 37 membri del Partito Democratico che si rifiutavano di sostenere Israele e di mandare soldi per Israele. E questo è un altro problema. E, naturalmente, è un argomento tossico per qualsiasi candidato. Nessuno di loro vuole stare dalla parte di un partito che dica che Israele dovrebbe smettere di uccidere persone a Gaza. Chiunque suggerisca un’idea del genere viene immediatamente bollato come nemico di Israele.

[Clayton Morris]

Giusto.

[Douglas Macgregor]

Quindi è un momento difficile per candidarsi alle elezioni. Ma la buona notizia è che gli americani possono guardare a ciò che sta accadendo e scoprire le vere intenzioni delle persone.

[Clayton Morris]

Giusto

[Douglas Macgregor]

Chi è quest’uomo, Donald Trump? Che cosa ha fatto? Ha incoraggiato il presidente Johnson a fare quello che ha fatto. Si congratula con lui per aver fatto un buon lavoro. Questo è catastroficamente stupido. Sta essenzialmente gettando a mare i suoi principi e sta tradendo i suoi stessi sostenitori.

[Clayton Morris]

Vero. Non so come interpretarlo in altro modo. Magari qualcuno tra chi sta guardando questo video è un sostenitore irriducibile di Trump e non gli importa cosa succeda, continuerà comunque a sostenerlo. Ma, secondo me, questa mossa da parte di Trump si colloca allo stesso livello della sua uscita poche settimane fa, quando è uscito allo scoperto per lodare gli effetti di tutti i vaccini per il COVID. Penso che ci siano stati molti repubblicani del movimento MAGA che sono rimasti costernati dal fatto che Trump abbia di nuovo elogiato i vaccini per il COVID. Non credevano alle loro orecchie. E ora, dopo questo fine settimana, non riesco proprio a capire come abbia potuto sostenere il presidente Johnson, e l’approvazione di tutti questi soldi per l’Ucraina, per Israele e per Taiwan. Non so cosa pensare, ma sono rimasto molto deluso.

E, lo ripeto, il 70% degli americani ha già detto che non lo voleva assolutamente. Penso che tu abbia ragione nel sostenere che quei 21 repubblicani abbiano fatto la mossa migliore, forse la più intelligente. Ed è doppiamente strano perché nella stessa settimana, Trump se n’è uscito dicendo che abbiamo speso dai 7 ai 9 trilioni di dollari in guerre inutili in Medio Oriente, dove abbiamo ucciso milioni di persone e non abbiamo ricavato nulla. ha detto che abbiamo le mani sporche di sangue e che non abbiamo portato altro che sangue e miseria, con guerre che non avremmo mai dovuto sostenere. E poi, solo quattro giorni dopo, ha fatto un voltafaccia. Non riesco proprio ad accettarlo.

[Douglas Macgregor]

Ricordati che questo è lo stesso uomo che ha avviato la sua prima campagna elettorale nel 2016, ed ovunque andasse, sentiva milioni di americani cantare: “Costruisci il muro, costruisci il muro” perché volevano bloccare l’immigrazione illegale.

E invece di costruire il muro come prima cosa, ha preso di mira Obamacare. Quindi, dobbiamo essere realistici su tutta questa faccenda. Ha deluso moltissime persone. E penso che ne pagherà le conseguenze.

[Clayton Morris]

Beh, il solo fatto che tu abbia detto che, se stessi ancora lavorando al Pentagono sotto la sua presidenza, avresti rassegnato le dimissioni, mostra che sei pronto ad usare parole molto forti. è stato bello averti ancora con noi, come sempre. Seguiremo gli sviluppi delle elezioni molto da vicino. Colonnello, grazie mille.

[Douglas Macgregor]

Grazie a te, Clayton.

Le prospettive elettoriali di Trump

Mi sembra che il video sia abbastanza chiaro, non abbia bisogno di commenti e riflette la posizione di diversi sostenitori di Trump che si sono allontanati, che stanno allontanando nell’ultimo periodo, infatti io personalmente girando per la Florida, quindi limitatamente al mio campo d’azione, vedo molti meno bandiere, molti meno stendardi pro-Trump di quelli che vedevo nel 2020 o addirittura nel 2016.

Quindi c’è un cambiamento nel supporto nei confronti di Trump che è dovuto proprio a queste posizioni che Trump mantiene, inspiegabili, in particolare sul conto dei vaccini, Trump non aver imparato nulla o comunque non voler imparare quello che è la realtà e questo non è naturalmente rassicurante per una parte dell’elettorato che l’ha seguito finora e anche in gran parte per i cosiddetti indipendenti che a questo punto non sanno più bene per chi votare perché da una parte hanno Joe Biden che si è dimostrato un guerrafondaio provetto dall’altro anno Trump che dice una cosa e poi ne fa un’altra a distanza di pochi giorni, fa esattamente l’opposto e di conseguenza si capisce e credo che Macgregor su questo abbia ragione.

Trump vuole tornare dalla Casa Bianca a qualsiasi costo, è una questione personale a questo punto, rafforzata anche naturalmente dalla persecuzione legale, una serie di fattori che indubbiamente hanno un impatto a livello individuale, però questo vuol dire che pur di arrivarci è disposto a scendere a compromessi, è disposto a fare quello che gli viene chiesto di fare e sappiamo, questo l’abbiamo visto già durante la sua presidenza l’altro giro, che lui è particolarmente soggetto a un certo gruppo di finanziatori che hanno finanziato e continuano a finanziare la sua corsa elettorale che ha interessi prevalenti nei confronti di Israele e che quindi in questo caso vedevano il blocco del finanziamento all’Ucraina come un ostacolo per rimpolpare i finanziamenti a Israele e di conseguenza probabilmente l’hanno indirizzato in tal senso.

Però qualunque sia stata la motivazione, ho visto che c’è stato chi ha addotto alla motivazione il fatto che Trump abbia fatto così per non essere poi incolpato nel momento in cui l’Ucraina crollerà di essere stata la causa di tale crollo, in realtà se quello era il calcolo, era un calcolo che è già stato sbagliato perché dalla Casa Bianca hanno già cambiato solfa e subito dopo l’approvazione dei finanziamenti hanno subito detto sì, però potrebbe essere troppo tardi, quindi è possibile che l’Ucraina comunque venga sconfitta perché questi sei mesi di attesa hanno compromesso la situazione e di conseguenza qualora gli ucraini comunque venissero sconfitti sarà comunque colpa dei Repubblicani, in particolare di Trump e di conseguenza se la sua strategia era in quella direzione è una strategia che è già fallita.

Quindi il discorso è un discorso che avrà sicuramente come dice McGregor delle ramificazioni importanti in termini elettorali, a questo punto è abbastanza incerto se Trump riuscirà a spuntarla, abbiamo visto appunto che Biden sta recuperando nei sondaggi, i sondaggi valgono quello che valgono, però indubbiamente c’è una certa confusione, come minimo nella mente degli elettori, di molti elettori Repubblicani che anche nei sondaggi più recenti hanno dimostrato di essere al 70% contrari a qualsiasi ulteriore finanziamento all’Ucraina, infatti abbiamo detto che 70 parlamentari comunque hanno votato contro il finanziamento all’Ucraina in modo esplicito e hanno chiesto di scorporarlo rispetto agli altri per poterlo abbattere e di conseguenza Trump sta andando chiaramente contro il volere dell’elettorato ripubblicano, su questo non c’è nessun dubbio e di conseguenza ne avrà delle conseguenze in termini elettorali senza considerare.

Poi come dice giustamente Macgregor, le possibili manipolazioni elettorali che saranno comunque presenti perché nulla è stato cambiato nell’impianto elettorale, quindi non possiamo aspettarci grosse differenze sui risultati. Parlando dei russi invece è importante notare che i russi come strategia di solito mantengono il massimo silenzio quando in corso qualcosa di importante, quindi commentava Clayton, Morris che i media russi non stanno parlando di questi eventi, di questi finanziamenti, della presenza di potenziali truppe NATO sul territorio ucraino perché probabilmente c’è qualcosa che bolle in pentola in Russia, questo è un approccio già confermato, inoltre la componente di prestito menzionata da Lindsey Graham come elemento con cui Trump si sarebbe fatto convincere per approvare il finanziamento è in realtà falsa perché nella legge c’è scritto che gli Stati Uniti non si aspettano restituzioni tra i prestiti, quindi hanno messo il prestito, hanno cercato di far salvare la faccia a Trump, però chiunque legga il documento si prende la briga di approfondire un attimo e si rende conto che è fasulla e di conseguenza anche questo viene eliminato.

Inoltre non si capisce perché abbiano ceduto a questo punto visto che l’Ucraina è in condizioni sempre più critiche, ci sono diverse parti ucraini che hanno rifiutato di combattere o che sono arresi e faccio un breve elenco, la 25esima brigata aereo trasportata si è arresa, la 67esima brigata che è basata su personaggi del settore destro, quindi personaggi di estrema destra, ha rifiutato di combattere e di difendere Chasiv Yar che è uno dei territori di battaglia più importanti in questo momento, la terza brigata di assalto costruita sulle ceneri della famosa brigata Azov, anche essa di estrema destra, anche essa ha rifiutato l’ordine di combattere ad Avdiivka e di spostarsi a Chasiv Yar per dare manforte sull’Ucraina, su quel fronte. La 47esima brigata meccanizzata, anch’essa un corpo di élite, si è rifiutata di entrare in azione a Chasiv Yar e di difendere le aree circostanti, e la 115esima brigata è collassata a Ocheretyne, che è un altro territorio di scontro di fronte all’attacca sorpresa dei russi, quindi vediamo che anche quelle che si potrebbero considerare le truppe di élite dell’esercito ucraino, che indubbiamente ha combattuto con grande determinazione, con feroce paragonabile a quella dei russi e con coraggio, comunque si stanno ormai smembrando.

Questo sta accedendo anche perché buona parte dei componenti originali di queste brigate, di queste forze sono stati uccisi oppure sono stati feriti in modo irreparabile e di conseguenza tutto il personale che era stato addestrato dalla NATO dal 2014 fino al 2022 non c’è più o buona parte se n’è andato, ci sono nuove reclute che sono spaesate, non hanno addestramento, non hanno una motivazione paragonabile a chi c’era prima di loro e in più percepiscono il fatto che ormai sono alla fine del percorso e non vogliono buttarsi nel tritacarne di spontanea volontà se possono evitarlo e sappiamo di numerosi soldati che si arrendono ai russi perché hanno maggiori possibilità di sopravvivere che non per esempio ritirandosi, visto che la polizia segreta ucraina è tuttora attiva nell’uccidere chiunque si ritiri dal fronte, così come faceva la polizia segreta di Stalin durante la seconda guerra mondiale.

Secondo le ultime cifre, i morti in Ucraina sono 600 mila, quelli russi sono 60 mila, comunque una cifra importante anche per i russi, però un decimo e poi ci sono un milione di ucraini feriti che hanno perso una gamba o un braccio o più gambe o più braccia, quindi non sono più in grado di combattere assolutamente. Senza scontare tutti coloro che sono andati sono fuggiti dalla nazione, sappiamo che c’è il progetto di costringere gli ucraini che sono rifugiati in Europa a ritornare in Ucraina per combattere, però non è una cosa così facile.

Nel frattempo i russi hanno guadagnato una superiorità non solo in termini di artiglieria che avevano già da tempo, ma hanno anche superiorità in termini di produzione di droni e un totale controllo dei cieli, avendo eliminato gran parte delle batterie antiaeree e perciò possono bombardare a piacere con bombe anche di grosse dimensioni, modificate in modo da essere precise, tutte le postazioni occupate, anche fortificate, occupate dagli ucraini e così distruggendole e accumulando parecchi caduti sul fronte ucraino che continua a ritirarsi progressivamente, anche se lentamente, però continua a perdere terreno su più aree del fronte. In più le armi che gli americani dovrebbero inviare in Ucraina, abbiamo scoperto sono già lì da tempo e in effetti questi 61 miliardi serviranno a coprire un buco che la Casa Bianca aveva già aperto, un prestito, un anticipo che doveva essere ripagato attingendo a risorse del Pentagono, mandando in Ucraina armi più potenti, missili a più lunga gettata e tutto il resto che tuttavia non hanno fatto la differenza.

Quindi l’approvazione di questo stanziamento non cambia assolutamente nulla e invece cambia molto in termini di contesto elettorale all’interno degli Stati Uniti e in termini di prospettiva anche di evoluzione di questa guerra. È chiaro che se restasse Biden alla Casa Bianca c’è quasi la certezza che la guerra andrebbe avanti il più possibile, possibilmente in interno, anche perché essendo una guerra che ha voluto lui, essendo una guerra per la quale è particolarmente motivato, cercherebbe di portarla avanti in ogni modo possibile. Con Trump la situazione potrebbe essere diversa ma a questo punto non c’è nessuna certezza, è tutto da vedere perché dipenderà da chi sarà intorno a lui, dalle decisioni che queste persone in qualche modo spingeranno affinché lui poi le debba accettare.

Ma c’è anche un evento molto interessante legato a questa vicenda che si ricollega alla miniserie che abbiamo attivato sulla profezie dell’Apocalisse e questo per farvi capire che queste profezie e questo discorso sulle profezie dell’Apocalisse non l’ho iniziato unicamente per sviluppare la questione Israele che sicuramente ha una certa pertinenza, ma anche per inquadrare meglio, come ho detto anche nei video relativi, la posizione del partito repubblicano di Trump, di un’eventuale nuova presenza di Trump. Infatti nel prossimo video scoprirete una cosa molto interessante. Questo è un video realizzato da Breaking Points che è un canale informativo indipendente, centro-sinistra, direi come orientamento, sono comunque giornalisti abbastanza professionali che non si lanciano in propaganda se possono evitarlo, hanno chiaramente una posizione che non ne sa neanche per volere la Trump, però non prendono posizione nel partito preso per intenderci e sono anche altrettanto critici nei confronti di Biden, quindi sono abbastanza, non neutrali, ma abbastanza onesti nel riportare informazioni anche se hanno un po’ un orientamento più verso sinistra. Ecco il video.

In guerra per ordine della Bibbia

[Krystal Ball]

Sapevo che a un certo punto avrebbero trovato il modo di farlo. Ma se volete dare un’occhiata al motivo per cui politici come Mike Johnson sono sempre stati sionisti ferventi, basta guardare al trattamento che ricevono dai media. La prima cosa che Johnson ha fatto dopo essere diventato presidente della Camera, è stata di chiamare Netanyahu ed approvare una risoluzione sull’antisemitismo. Non c’è da stupirsi. Ma ha anche fatto un’inversione a 180 gradi sull’Ucraina. Guardate l’articolo che compare sullo schermo.

C’è scritto, approvando gli aiuti all’Ucraina, Johnson è diventato un improbabile Churchill. Quando si finanzia la guerra continua, i media elargiscono grandi elogi. Ricordate che una delle poche cose buone fatte da Joe Biden è stata di ritirarsi dall’Afghanistan, ma tale mossa è stata inesorabilmente attaccata sui media, anche se tale ritiro era, in modo schiacciante, ciò che il popolo americano voleva. Come dimostrato dai sondaggi, anche Johnson va contro l’opinione pubblica, specialmente sul tema di Israele. Ma notiamo che, all’improvviso, tutta la loro ostentata preoccupazione per la democrazia evapora quando si tratta di regalare i dollari delle vostre tasse, duramente guadagnati, affinché vengano spesi in questi conflitti dove i vostri figli saranno massacrati.

[Saagar Enjeti]

Sì, sarò onesto, questa è la pillola più nera che ho dovuto ingoiare da molto tempo. Dopo tutto il lavoro che abbiamo fatto qui nel nostro show, e dopo il fatto che persino i media mainstream sono stati costretti ad ammettere il fallimento della causa in Ucraina, questi politici decidono comunque di mandare 60 miliardi di dollari. E questa è la parte peggiore, Crystal, perché questi 60 miliardi avranno il solo obiettivo di prolungare la guerra di circa un altro anno. Secondo le statistiche sui finanziamenti che sono emerse, questo stanziamento darà agli ucraini circa metà di quanto hanno già speso nella loro controffensiva fallita. Il risultato netto sarà probabilmente un gran numero di ucraini, di età compresa tra i 50 e i 70 anni, che perderanno braccia e gambe.

Quindi continueranno a morire in prima linea, subendo uno svantaggio di artiglieria di cinque a uno rispetto ai russi. Nel frattempo, i russi continueranno a recuperare tutte le perdite subite, e continueranno a rinnovare il loro complesso militare industriale. L’economia russa già cresce più dell’intera Unione Europea, secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale, che possiamo considerare una fonte imparziale. Ma dopo che tutto questo sarà accaduto, è ormai chiaro che, tra un anno, questi 60 miliardi di dollari saranno niente rispetto a quello che ci chiederanno per ricostruire l’Ucraina.

Qualcuno deve pur pagare per tutte quelle braccia e gambe fatte a pezzi, e per tutti quei ragazzi morti, e per le pensioni degli ucraini, e per tutto ciò che sarà sopravvissuto, qualsiasi frammento dello stato ucraino che alla fine sarà rimasto. A quel punto saremo costretti a pagare anche quel conto. Non finisce mai. Non ha scopo. Se stessero usando questi fondi per scopi difensivi, potrebbe forse anche avere una sorta di giustificazione. Ma Zelensky non si impegna a difendersi. Invece, dice, che questi fondi ci permetteranno di vincere. Quante volte dobbiamo sentire queste finte grida di vittoria? Hanno fallito nella controffensiva. Hanno uno degli eserciti tatticamente più inefficienti e incompetenti del mondo.

Non sono stati in grado di usare le tattiche della NATO. Le loro armi non hanno fatto alcuna differenza ogni volta che sono state usate. Il loro capo di stato maggiore, il generale con cui hanno sostituito il loro comandante militare, ha il soprannome di macellaio, un nomignolo che gli è stato dato dalle sue stesse truppe, non dai russi. La sua intera strategia è di gettare quante più persone possibile nel carnaio. E questo discorso vale anche per Israele. Voglio dire, basta solo guardare dall’alto le azioni di Israele. Cosa hanno fatto per rendere l’America più sicura? Niente. Sono un invito per altri attacchi contro i militari americani. Diversi di loro sono già morti a causa della nostra posizione in Medio Oriente, come rappresaglia per le azioni di Israele.

Decine di miliardi di dollari sono già stati spesi per dispiegare le forze militari e navali statunitensi nel Mediterraneo. La sola difesa contro l’attacco iraniano è costata agli Stati Uniti 1,3 miliardi di dollari in intercettori missilistici, compresi i missili che costano circa 24 milioni di dollari ciascuno, schierati dagli Stati Uniti per abbattere i missili balistici iraniani. Col solo risultato di dare il via libera ad un nuovo attacco israeliano contro l’Iran con Dio solo sa che rappresaglia. E adesso? Dove siamo? Perché stiamo tutti pagando affinché questo continui quando potremmo chiaramente porvi fine, se lo volessimo? In entrambi i casi, ci sono guerre che stanno rendendo l’America meno sicura e che sono dannose per le popolazioni direttamente interessate, sia quella di Israele sia la popolazione di Gaza, e quest’ultimo caso è molto facile da dimostrare. Le uniche persone che ne traggono beneficio sono i fabbricanti d’armi, e la religione della guerra osservata dalla classe dirigente di questo paese, che è leale ad un paese straniero ancor prima che agli Stati Uniti.

[Krystal Ball]

È una questione di fedeltà a tre nazioni diverse.

[Saagar Enjeti]

Sono tornato a leggere il discorso che Trump tenne circa sette anni fa, il suo primo discorso di politica estera, a cui non ho mai ritenuto che credesse davvero, ma che era comunque un buon discorso. C’era una frase che mi è rimasta impressa: non siamo più disposti ad adorare cantando il falso inno del globalismo. Di conseguenza, quando vedo i nostri parlamentari sventolare bandiere ucraine ed israeliane all’interno della Camera dei Deputati statunitense, e vedo il presidente della nostra Camera con due bandiere sul bavero, nessuna delle quali è degli Stati Uniti, bensì appartengono a due nazioni per le quali ha appena infranto la procedura parlamentare al fine di autorizzare una spesa di centinaia di miliardi di dollari, posso solo dire che queste persone sono sleali nei confronti degli Stati Uniti e leali a governi stranieri. Il presidente Johnson, addirittura, dichiara di essere leale ad un’autorità persino superiore. Infatti, durante un’intervista su Newsmax, ha dato una giustificazione religiosa per gli aiuti destinati ad Israele.

[Mike Johnson]

Israele è un nostro alleato fondamentale. Penso che la maggior parte delle persone capisca la necessità di questi stanziamenti. Gli israeliani stanno combattendo per la loro stessa esistenza: sono l’unica democrazia stabile in Medio Oriente. Naturalmente, per quelli di noi che sono credenti, c’è un ammonimento biblico che ci dice di stare dalla parte di Israele. Noi vinceremo, e loro prevarranno finché sono con loro. è un gesto simbolico importante e un ripristino delle loro scorte di missili. Sono riusciti ad abbattere tutti quei droni e missili nell’attacco dell’Iran, perché abbiamo partecipato anche noi. Penso che il popolo americano lo capisca.

[Saagar Enjeti]

Avete sentito quella frase? Per quelli di noi che sono credenti, c’è un ammonimento biblico che ci dice di stare dalla parte di Israele. Allora, se lo dice la Bibbia, immagino che non possiamo farne a meno. Queste sono state letteralmente le sue parole. Il presidente della Camera dei Deputati, il terzo in linea di successione per la presidenza americana che crede di essere la mano di Dio. E non dimentichiamoci di un altro particolare. John Hagee, il pastore protestante che guida il gruppo di 10 milioni di cristiani per Israele, era qui a Washington solo due giorni prima di questo voto e si è incontrato con il presidente Johnson, probabilmente per istruirlo su cosa doveva dire. Tutti i resoconti che ci sono arrivati, dicono che Johnson è giunto a questa decisione dopo aver pregato. E non intendo sminuire la religiosità delle persone e il loro diritto alla preghiera.

Ma vorrei semplicemente chiedere che negli Stati Uniti d’America, un paese che prevede una separazione tra Stato e Chiesa, si arrivi a decisioni politiche attraverso la ragione, l’intelletto e, magari, il dibattito, piuttosto che rispettando ammonimenti biblici.

La lunga mano del sionismo cristiano

Mi sembra che il video sia abbastanza chiaro, non abbia bisogno di commenti e riflette la posizione di diversi sostenitori di Trump che si sono allontanati, che stanno allontanando nell’ultimo periodo, infatti io personalmente girando per la Florida, quindi limitatamente al mio campo d’azione, vedo molti meno bandiere, molti meno stendardi pro-Trump di quelli che vedevo nel 2020 o addirittura nel 2016.

Quindi c’è un cambiamento nel supporto nei confronti di Trump che è dovuto proprio a queste posizioni che Trump mantiene, inspiegabili, in particolare sul conto dei vaccini, Trump non aver imparato nulla o comunque non voler imparare quello che è la realtà e questo non è naturalmente rassicurante per una parte dell’elettorato che l’ha seguito finora e anche in gran parte per i cosiddetti indipendenti che a questo punto non sanno più bene per chi votare perché da una parte hanno Joe Biden che si è dimostrato un guerrafondaio provetto dall’altro anno Trump che dice una cosa e poi ne fa un’altra a distanza di pochi giorni, fa esattamente l’opposto e di conseguenza si capisce e credo che Macgregor su questo abbia ragione, Trump vuole tornare dalla Casa Bianca a qualsiasi costo, è una questione personale a questo punto, rafforzata anche naturalmente dalla persecuzione legale, una serie di fattori che indubbiamente hanno un impatto a livello individuale, però questo vuol dire che pur di arrivarci è disposto a scendere a compromessi, è disposto a fare quello che gli viene chiesto di fare e sappiamo, questo l’abbiamo visto già durante la sua presidenza l’altro giro, che lui è particolarmente soggetto a un certo gruppo di finanziatori che hanno finanziato e continuano a finanziare la sua corsa elettorale che ha interessi prevalenti nei confronti di Israele e che quindi in questo caso vedevano il blocco del finanziamento all’Ucraina come un ostacolo per rimpolpare i finanziamenti a Israele e di conseguenza probabilmente l’hanno indirizzato in tal senso.

Però qualunque sia stata la motivazione, ho visto che c’è stato chi ha addotto alla motivazione il fatto che Trump abbia fatto così per non essere poi incolpato nel momento in cui l’Ucraina crollerà di essere stata la causa di tale crollo, in realtà se quello era il calcolo, era un calcolo che è già stato sbagliato perché dalla Casa Bianca hanno già cambiato solfa e subito dopo l’approvazione dei finanziamenti hanno subito detto sì, però potrebbe essere troppo tardi, quindi è possibile che l’Ucraina comunque venga sconfitta perché questi sei mesi di attesa hanno compromesso la situazione e di conseguenza qualora gli ucraini comunque venissero sconfitti sarà comunque colpa dei Repubblicani, in particolare di Trump e di conseguenza se la sua strategia era in quella direzione è una strategia che è già fallita.

Quindi il discorso è un discorso che avrà sicuramente come dice McGregor delle ramificazioni importanti in termini elettorali, a questo punto è abbastanza incerto se Trump riuscirà a spuntarla, abbiamo visto appunto che Biden sta recuperando nei sondaggi, i sondaggi valgono quello che valgono, però indubbiamente c’è una certa confusione, come minimo nella mente degli elettori, di molti elettori Repubblicani che anche nei sondaggi più recenti hanno dimostrato di essere al 70% contrari a qualsiasi ulteriore finanziamento all’Ucraina, infatti abbiamo detto che 70 parlamentari comunque hanno votato contro il finanziamento all’Ucraina in modo esplicito e hanno chiesto di scorporarlo rispetto agli altri per poterlo abbattere e di conseguenza Trump sta andando chiaramente contro il volere dell’elettorato ripubblicano, su questo non c’è nessun dubbio e di conseguenza ne avrà delle conseguenze in termini elettorali senza considerare.

Poi come dice giustamente Macgregor, le possibili manipolazioni elettorali che saranno comunque presenti perché nulla è stato cambiato nell’impianto elettorale, quindi non possiamo aspettarci grosse differenze sui risultati. Parlando dei russi invece è importante notare che i russi come strategia di solito mantengono il massimo silenzio quando in corso qualcosa di importante, quindi commentava Clayton, Morris che i media russi non stanno parlando di questi eventi, di questi finanziamenti, della presenza di potenziali truppe NATO sul territorio ucraino perché probabilmente c’è qualcosa che bolle in pentola in Russia, questo è un approccio già confermato, inoltre la componente di prestito menzionata da Lindsey Graham come elemento con cui Trump si sarebbe fatto convincere per approvare il finanziamento è in realtà falsa perché nella legge c’è scritto che gli Stati Uniti non si aspettano restituzioni tra i prestiti, quindi hanno messo il prestito, hanno cercato di far salvare la faccia a Trump, però chiunque legga il documento si prende la briga di approfondire un attimo e si rende conto che è fasulla e di conseguenza anche questo viene eliminato.

Inoltre non si capisce perché abbiano ceduto a questo punto visto che l’Ucraina è in condizioni sempre più critiche, ci sono diverse parti ucraini che hanno rifiutato di combattere o che sono arresi e faccio un breve elenco, la 25esima brigata aereo trasportata si è arresa, la 67esima brigata che è basata su personaggi del settore destro, quindi personaggi di estrema destra, ha rifiutato di combattere e di difendere Chasiv Yar che è uno dei territori di battaglia più importanti in questo momento, la terza brigata di assalto costruita sulle ceneri della famosa brigata Azov, anche essa di estrema destra, anche essa ha rifiutato l’ordine di combattere ad Avdiivka e di spostarsi a Chasiv Yar per dare manforte sull’Ucraina, su quel fronte. La 47esima brigata meccanizzata, anch’essa un corpo di élite, si è rifiutata di entrare in azione a Chasiv Yar e di difendere le aree circostanti, e la 115esima brigata è collassata a Ocheretyne, che è un altro territorio di scontro di fronte all’attacca sorpresa dei russi, quindi vediamo che anche quelle che si potrebbero considerare le truppe di élite dell’esercito ucraino, che indubbiamente ha combattuto con grande determinazione, con feroce paragonabile a quella dei russi e con coraggio, comunque si stanno ormai smembrando.

Questo sta accedendo anche perché buona parte dei componenti originali di queste brigate, di queste forze sono stati uccisi oppure sono stati feriti in modo irreparabile e di conseguenza tutto il personale che era stato addestrato dalla NATO dal 2014 fino al 2022 non c’è più o buona parte se n’è andato, ci sono nuove reclute che sono spaesate, non hanno addestramento, non hanno una motivazione paragonabile a chi c’era prima di loro e in più percepiscono il fatto che ormai sono alla fine del percorso e non vogliono buttarsi nel tritacarne di spontanea volontà se possono evitarlo e sappiamo di numerosi soldati che si arrendono ai russi perché hanno maggiori possibilità di sopravvivere che non per esempio ritirandosi, visto che la polizia segreta ucraina è tuttora attiva nell’uccidere chiunque si ritiri dal fronte, così come faceva la polizia segreta di Stalin durante la seconda guerra mondiale.

Secondo le ultime cifre, i morti in Ucraina sono 600 mila, quelli russi sono 60 mila, comunque una cifra importante anche per i russi, però un decimo e poi ci sono un milione di ucraini feriti che hanno perso una gamba o un braccio o più gambe o più braccia, quindi non sono più in grado di combattere assolutamente. Senza scontare tutti coloro che sono andati sono fuggiti dalla nazione, sappiamo che c’è il progetto di costringere gli ucraini che sono rifugiati in Europa a ritornare in Ucraina per combattere, però non è una cosa così facile.

Nel frattempo i russi hanno guadagnato una superiorità non solo in termini di artiglieria che avevano già da tempo, ma hanno anche superiorità in termini di produzione di droni e un totale controllo dei cieli, avendo eliminato gran parte delle batterie antiaeree e perciò possono bombardare a piacere con bombe anche di grosse dimensioni, modificate in modo da essere precise, tutte le postazioni occupate, anche fortificate, occupate dagli ucraini e così distruggendole e accumulando parecchi caduti sul fronte ucraino che continua a ritirarsi progressivamente, anche se lentamente, però continua a perdere terreno su più aree del fronte. In più le armi che gli americani dovrebbero inviare in Ucraina, abbiamo scoperto sono già lì da tempo e in effetti questi 61 miliardi serviranno a coprire un buco che la Casa Bianca aveva già aperto, un prestito, un anticipo che doveva essere ripagato attingendo a risorse del Pentagono, mandando in Ucraina armi più potenti, missili a più lunga gettata e tutto il resto che tuttavia non hanno fatto la differenza.

Quindi l’approvazione di questo stanziamento non cambia assolutamente nulla e invece cambia molto in termini di contesto elettorale all’interno degli Stati Uniti e in termini di prospettiva anche di evoluzione di questa guerra. È chiaro che se restasse Biden alla Casa Bianca c’è quasi la certezza che la guerra andrebbe avanti il più possibile, possibilmente in interno, anche perché essendo una guerra che ha voluto lui, essendo una guerra per la quale è particolarmente motivato, cercherebbe di portarla avanti in ogni modo possibile. Con Trump la situazione potrebbe essere diversa ma a questo punto non c’è nessuna certezza, è tutto da vedere perché dipenderà da chi sarà intorno a lui, dalle decisioni che queste persone in qualche modo spingeranno affinché lui poi le debba accettare.

Ma c’è anche un evento molto interessante legato a questa vicenda che si ricollega alla miniserie che abbiamo attivato sulla profezie dell’Apocalisse e questo per farvi capire che queste profezie e questo discorso sulle profezie dell’Apocalisse non l’ho iniziato unicamente per sviluppare la questione Israele che sicuramente ha una certa pertinenza, ma anche per inquadrare meglio, come ho detto anche nei video relativi, la posizione del partito repubblicano di Trump, di un’eventuale nuova presenza di Trump. Infatti nel prossimo video scoprirete una cosa molto interessante. Questo è un video realizzato da Breaking Points che è un canale informativo indipendente, centro-sinistra, direi come orientamento, sono comunque giornalisti abbastanza professionali che non si lanciano in propaganda se possono evitarlo, hanno chiaramente una posizione che non ne sa neanche per volere la Trump, però non prendono posizione nel partito preso per intenderci e sono anche altrettanto critici nei confronti di Biden, quindi sono abbastanza, non neutrali, ma abbastanza onesti nel riportare informazioni anche se hanno un po’ un orientamento più verso sinistra. Ecco il video.

Bene, quindi avete visto la posizione di Mike Johnson, è una posizione di tipo religioso, la frase che lui riporta in quell’intervista è estremamente importante, perché è la frase chiave usata dagli evangelisti e soprattutto dai sostenitori del sionismo cristiano negli Stati Uniti per giustificare appunto il supporto a oltranza di qualsiasi cosa che faccia Israele e la guerra a oltranza fino alla fine. E questa è una munizione tipo biblico, perlomeno una munizione che si hanno ricavato secondo percorsi diciamo abbastanza questionabili, abbastanza discutibili dall’analisi delle scritture e che costituisce il fondamento della loro dottrina di questa posizione, che appunto è una posizione religiosa, di conseguenza la guerra contro l’Iran, la guerra in Medio Oriente diventa una città religiosa.

Non è più un evento motivato da ragioni di Stato, da potenziali problemi di terrorismo o dalla volontà di assistere uno Stato, appunto come viene definita una democrazia, cosa che Israele in realtà non è, e se guardiamo al panorama del Medio Oriente, vediamo che tutti gli altri Stati che potevano avere o che avevano in origine una struttura democratica stabile come per esempio l’Iran sono stati destabilizzati voi dai britannici, voi dagli americani o voi da una combinazione di entrambi e di conseguenza il fatto che Israele sia l’unico Stato relativamente stabile nell’area, che comunque è relativamente falso, è un prodotto creato di proposito, quindi non è un risultato di una migliore gestione da parte del governo israeliano, ma per sé di una continua distruzione della pace tutto intorno.

La cosa interessante dell’attacco menzionato in questa intervista particolare è che, avrete seguito la vicenda, Israele ha bombardato l’ambasciata iraniana in Siria, ha ucciso diversi generali iraniani e diverso personale dell’ambasciata, sempre iraniano, l’Iran è stato costretto a fare una rappresaglia perché questo era un evento senza precedenti, nessuno a parte i terroristi hanno mai attaccato l’ambasciata di un paese straniero, se facciamo eccezione se non sbaglio recentemente per uno degli stati dell’America Latina che ha invaso l’ambasciata del Messico, però nessun paese straniero ha attaccato l’ambasciata di un altro paese straniero in un terzo paese straniero, diciamo così.

Gli israeliani erano costretti a rispondere, hanno risposto in maniera molto mirata, inviando razzi e droni con largo anticipo, informando gli americani in anticipo con 72 ore di anticipo dell’attacco e di come l’attacco sarebbe sviluppato e dove avrebbe colpito, in modo che gli israeliani siano stati in grado di rimuovere tutto il personale dagli obiettivi e in modo che gli israeliani e tutti i loro alleati avessero tempo di predisporre una difesa, difesa che in effetti c’è stata, ma tra l’altro questi droni che rappresentavano la gran parte dei missili inviati da Iran hanno impiegato 3-4 ore ad arrivare dall’Iran fino in Israele e di conseguenza non era difficile vederli arrivare e colpirli.

Ma comunque il fatto di doverli abbattere in grande quantità perché erano più di 300 ha richiesto agli israeliani di consumare tutti i missili che avevano a disposizione e ha richiesto l’intervento dell’aviazione americana, dell’aviazione britannica, dell’aviazione francese e anche della Giordania, quindi dell’aviazione della Giordania, che hanno tutti partecipato ad abbattere questi proiettili, la gran parte dei quali erano droni e alcuni di quali erano vecchi missili balistici lanciati dagli iraniani, che comunque hanno colpito alcuni obiettivi strategici, voglio dire, gli iraniani hanno dimostrato che inviando tutto sommato residuati bellici o comunque materiale relativamente a basso costo, perché per costruirne uno di questi droni penso che spendano 30 mila dollari, potevano saturare l’area e l’aria di sopra di Israele costringendo Israele e tutti i suoi alleati ad esaurire tutti i missili antimissili, quindi tutti i missili usati per abbattere altri missili che avevano a disposizione, spendendo un miliardo e 300 milioni di dollari da parte dei soli Stati Uniti e credo spendendo una cifra paragonabile da parte degli stessi israeliani.

E una volta esauriti tutti questi missili antimissili, gli ultimi missili iraniani arrivati hanno colpito regolarmente gli obiettivi che si erano predisposti e quindi hanno colpito gli israeliani, hanno colpito una base militare, gli iraniani hanno colpito una base israeliana militare e due sedi dell’Intelligence, quindi la base colpita tra l’altro era, se non sbaglio, la pista aerea da cui erano decollati gli aerei israeliani che avevano bombardato Gaza e invece hanno colpito due sedi dell’Intelligence militare israeliana che avevano coordinato sia gli attacchi su Gaza sia gli attacchi contro gli Hezbollah in Libano.

Di conseguenza gli israeliani hanno dimostrato che con la spesa di magari 300 milioni hanno fatto spendere più di due miliardi e mezzo agli alleati che hanno consumato una grandissima quantità di missili e di conseguenza non potrebbero reggere questo ritmo in modo continuativo e che ciò nonostante sono riusciti a colpire gli obiettivi, nonostante appunto le difese e che quindi se volessero potrebbero restaurare con una quantità di missili molto più grande, infatti hanno subito preannunciato che qualora Israele avesse fatto una rappresaglia eccessiva nei confronti di questo attacco avrebbero lanciato 1500 missili contemporaneamente, quindi potevano distruggere molti obiettivi strategici all’interno di Israele.

Israele poi ha fatto una rappresaglia estremamente contenuta anche perché l’amministrazione Biden ha fatto pressioni enormi affinché non andasse oltre e gli iraniani hanno fatto finta che questa contro-offensiva israeliana fosse stata importante, che li avesse in qualche modo messi in difficoltà, cosa che non è successa giusto per porre fine alla questione, questo per farvi capire che anche il bilanciamento di potere si sta spostando in Medio Oriente. Israele è consapevole del fatto che non è in grado di resistere a attacchi missilistici direttamente da Iran, soprattutto quando l’Iran usa missili ipersonici che non possono essere fermati da nessuna delle batterie occidentali. Di conseguenza Israele se vuole fare una guerra con l’Iran sa già che ci rimetterà la camicia e forse anche più della camicia e questo in un certo senso è servito per calmare almeno temporaneamente le acque sul fronte israeliano e iraniano, però non dobbiamo dimenticarci che c’è chi negli Stati Uniti preme comunque perché si arrivi alla famosa apocalisse.

Nel servizio di Breaking Points di questo canale informativo indipendente si parla di John Hagee che è un personaggio chiave, un predicatore evangelista, evangelico, americano, sostenitore del sionismo cristiano, uno dei principali esponenti del sionismo cristiano che vi proporrò, se siete interessati che prosegua naturalmente fatemelo sapere. In questo filone dedicato alla… appunto questo filone è dedicato alle profezie dell’apocalisse perché John Hagee sicuramente è un personaggio diciamo perlomeno inquietante, un personaggio che ha avuto un ruolo importante anche nell’amministrazione Trump con contatti diretti con Mike Pence anche con Trump ma soprattutto con Mike Pence, e che abbiamo visto essere entrato in gioco in modo determinante per l’approvazione di questo pacchetto di aiuti militari, avendo incontrato Johnson prima del voto e avendo portato Johnson a pregare in modo che si convincesse a far approvare questa misura che fino a quel momento aveva bloccato.

Quindi stanno emergendo i punti di rottura all’interno della politica americana, i punti critici che sono sempre stati un problema, che hanno visto se vogliamo la sinistra apposta alla destra per diverse visioni ma che comunque vengono poi manipolati e vengono strumentalizzati da chi vuole creare la divisione costante, infatti vediamo che parallelamente Soros, che comunque fa parte sempre dello stesso filone di regia che gestisce il sionismo, sta promuovendo invece manifestazioni anti-Israele in diverse università americane, finanziando le proprie spese per creare disordini, per creare l’impressione che appunto per rafforzare una narrativa che chi è antisionista è anche antisemita e così facendo partecipa alla costruzione dell’evento e alla costruzione dello scenario.

Quindi credo che sarà interessante vedere come si evolverà le elezioni di quest’anno negli Stati Uniti e quale saranno l’evoluzione a livello politico, ma di nuovo io sono sempre più convinto del fatto che dobbiamo tutelarci per conto nostro e quindi vi invito ad iscrivervi a Capire Bitcoin, ringrazio tutti coloro che sono iscritti, coloro che sono iscritti alla regione di Bitcoin che ci aiutano a sviluppare questi contenuti, anche coloro che hanno mandato donazioni indipendentemente dalla loro iscrizione sono benvenuti e proseguiamo il nostro percorso e vediamo dove ci porta.

Roberto Mazzoni

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