Profezie apocalittiche – parte 1 – MN #251

Siamo insieme nella ricerca delle verità e una delle verità che vogliamo capire in questi tempi è se siamo effettivamente diretti verso la Terza Guerra Mondiale e se quella è la direzione chi esattamente sta spingendo affinché avvenga. A questo fine quindi vi proporrò una intervista, la prima parte di un’intervista rilasciata da Whitney Webb, una giornalista indipendente, una giornalista dell’investigativa, una dei migliori che se non mai esistite a mio parere, che già conoscete, abbiamo già visto un’altra intervista che è piaciuta molto in passato.

In questo caso l’intervista è stata rilasciata a un canale che si occupa tipicamente di bitcoin, tuttavia copre non soltanto le questioni finanziarie e in questa prima parte decisamente non parleremo di questioni finanziarie, quindi tiriamo su scrivo e su livello in tal senso e vedrete che racconta una serie di informazioni sicuramente inedite, almeno non sono state per me, che ci aiuteranno a capire meglio e più a fondo quello che sta succedendo. Premetto che la qualità della connessione, del collegamento di Whitney Webb in questo caso era piuttosto bassa, visto che si collegava dal Cile, forse c’erano difficoltà con la linea e di conseguenza la qualità della sua immagine è un po’ sfocata, non è un errore così fin dall’inizio, così che lo sapete.

L’argomento di questo video è le profezie sulle fine dei tempi e si riferisce naturalmente a tutto un settore che viene anche più generalmente definito come escatologia, ce lo dice anche Whitney Webb, che rappresenta una componente, una sezione della teologia che si occupa della fine dei tempi, quindi lo studio del giorno del giudizio, qual è il destino dell’anima, dell’essere umano, cosa succederà nell’apocalisse in pratica. Esistono varie interpretazioni di quello che succederà a seconda di varie impostazioni religiose e ci sono vari gruppi religiosi all’interno di organizzazioni religiose più grandi, in termini di un corpo più vasto, che sono andati a livelli direi abbastanza estremi.

Si riferisce in particolare in questo video alla componente naturalmente israeliana ebraica, ma più probabilmente israeliana, poi vedremo meglio, e alla una componente specifica cristiana, però cristiano protestante, di una particolare fazione protestante. Le teorie, come vedrete, sono piuttosto preoccupanti e di fatto sottolineano il concetto che sia l’uomo a dover provocare la fine del mondo senza aspettare che sia Dio a fare il suo mestiere, perché in tal modo se c’erano i tempi si risparmia un po’ di lavoro. Escatologia per intenderci come parola viene dal greco “eskatos”, che vuol dire “fine”, e logia che significa “studio”, quindi “studio della fine”. Quale sarà la fine? Premetto che, benché questa teologia, questa particolare interpretazione teologica oggi sia prevalente nello Stato Israele e all’interno del cosiddetto movimento sionista, trova totalmente contrari i teologi ebraici tradizionali.

E quei teologi, tra l’altro, ne ho sentito alcune presentazioni di persone che sono riputate al top nella religione ebraica oggi, che ritengono di fatto che lo Stato israele sia sacrilego. E per un motivo molto semplice, elencano varie motivazioni, magari se volete ci approfondiremo, però sostanzialmente dicono “gli ebrei sono stati cacciati dalla terra di Israele da Dio come punizione e quindi non ci devono tornare. Se ci tornassero, in particolare se creano uno Stato come quello ebraico attuale, stanno disubbidendo il bollore di Dio e quindi ne riceveranno quella che sarà l’ira, o comunque saranno puniti”.

E tra l’altro sempre i teologi ebraici tradizionali ritengono che il movimento sionista specificamente sia decisamente antisemita. Infatti il sionismo è nato come movimento laico originalmente, di orientamento prevalentemente comunista. Viene infatti un po’ dalla fucina dei fabiani britannici, quindi i famosi lupi vestiti da agnello, che cercano di far passare il socialismo e il comunismo senza farlo riconoscere, quindi lo mascherano come qualcos’altro e non è un caso che all’origine, nei primi anni, diciamo nei primi decenni dello Stato d’Israele, ci fosse un governo di sinistra, laborista, che la struttura economica fosse prevalentemente orientata a un modello comunista e che ci fossero ottime relazioni tra lo Stato d’Israele e la Unione Sovietica.

Poi le cose sono evolute e abbiamo visto entrare in gioco un nuovo filone, un filone diverso, che è orientato invece a una creazione di una giustificazione religiosa, teologica, dell’esistenza Stato d’Israele, che tuttavia non ha radici nelle basi teologiche reali della religione ebraica, come ci dicono appunto i rabbini, che sono classici, che rappresentano la tradizione più pura di tale religione, ma bensì si orienta a una serie di culti pagani che sono stati un po’ mescolati, tra cui appunto il culto della fine del mondo. In particolare voi vi ricorderete che nel video 244 abbiamo parlato della direttiva Hannibal, che prevede l’uccisione preventiva di qualsiasi israeliano, sia militare o civile, che sta per cadere ostaggio dei terroristi.

Questo per evitare che i terroristi abbiano la possibilità di negoziare, di usare gli ostaggi come elemento di trattativa e abbiamo visto questa direttiva Hannibal impiegata concretamente durante il famoso attentato di ottobre da parte di Hamas. Ma il nome di Hannibal, in buona sostanza, ha una radice storica molto precisa. Infatti se studiamo la storia di Hannibal, il famoso condottiero cartaginese che arrivò alle soglie di Roma senza riuscire a conquistare Roma e poi fu esiliato e finì per rifugiarsi in un territorio, un regno che corrisponde più o meno all’odierna Turchia e una volta lì cercò di aiutare il governo locale a organizzare una rivolta nei confronti di Roma, si trovò sul procinto di essere catturato dai romani per l’ultima volta e di conseguenza per non cadere vittima di questa prigionia si uccise da solo, si avvelenò.

Durante quello che fu invece la ribellione ebraica nei confronti dell’impero romano nell’anno 70 d.C., i romani decisero a fine di vincere la volontà dei ribelli di distruggere completamente il tempio di Gerusalemme, il secondo tempio famoso e in quel periodo 967 ebrei della cittadina di Masada, uomini, donne e bambini, decisero di suicidarsi in blocco al fine di non cadere schiavi dei romani. Oggi il governo e l’esercito israeliano organizzano pellegrinaggi a Masada per mantenere vivo il culto appunto del suicidio, dove gli israeliani entrano nell’ottica che piuttosto che cedere, cadere nelle mani degli arabi o di qualsiasi nemico possa essere considerato tale, preferiscono suicidarsi. E questa è un po’ la logica della direttiva Hannibal e le politiche applicate dal governo israeliano medesimo.

Quindi vedete che c’è una discreta commistione di cose ed è piuttosto folle direi come situazione dove abbiamo un popolo che è ancora bloccato al 70 d.C. e cerca di ripetere in qualche maniera la resistenza all’impero romano, che ormai non c’è più, e che comunque mantiene dei modelli di comportamento che non hanno nulla a che vedere con la religione ebraica in nessun modo e che appunto mescolano questa particolare forma di teologia distorta con una matrice comunista originale del sistema sionista, creando appunto un polpettone terrificante che ci dà la situazione attuale politica. I neoconservatori, che sono una particolare razza di politici che è emersa negli Stati Uniti direi alla fine degli anni 90, per la precisione, hanno fortissime radici con la Gran Bretagna, infatti di nuovo direi che siano la versione moderna dei Fabiani, ossia si presentano come conservatori che in teoria dovrebbe essere l’opposto del comunismo e invece portano avanti politiche che sono chiaramente allineate con quelle Fabiane.

E un modo facile per descrivere un neoconservatore e capire se qualcuno è un neoconservatore è se fa gli interessi degli Stati Uniti oppure della Gran Bretagna e di Israele. Se la risposta è la seconda è un neoconservatore, se invece è la prima allora magari è un politico che sta cercando di fare gli interessi degli Stati Uniti. È chiaro che la politica estera che è stata dominata dai neoconservatori a partire appunto dalla presidenza di George Bush Senior per poi proseguire con Bush Junior e tutto il resto è stata devastante ed è stata direi è si è mescolata abbastanza bene con una politica analoga che si è sviluppata sul fronte del Partito Democratico dove sono nati i neoliberali che sono la stessa cosa dei neoconservatori, salvo che hanno un nome diverso, giusto per confondere idee.

E che portano avanti esattamente la stessa politica come nel caso di Hillary Clinton o come nel caso di Joe Biden oggi. Alcuni esempi lampanti, classici, clamorosi e molto noti di neoconservatori sono il senatore Lindsey Graham del Partito Repubblicano che è stato alleato di Trump durante la presidenza Trump ed è stato il primo ad aver dato supporto a Trump nella nuova campagna elettorale iniziata quest’anno e Nikki Haley che invece si è presentata come alternativa a Trump e che si è ritirata recentemente dopo probabilmente aver fatto un accordo di scambio, aver ottenuto qualcosa in cambio da Trump al fine di ritirarsi e che invece appunto è stata ambasciatrice dell’amministrazione Trump presso le Nazioni Unite. Questi sono due campioni dei neoconservatori e sono due personaggi che vogliono fare qualsiasi guerra possibile in qualsiasi posto possibile creando il massimo numero di vittime possibili.

Questo è il loro obiettivo chiaro che non si limita semplicemente a una questione monetaria perché abbiamo visto che di fatto il sistema della lobby, il sistema delle multinazionali, soprattutto i fabbricanti d’armi, i fabbricanti di case farmaceutiche piuttosto che altri complessi industriali importanti hanno un discreto controllo su politici americani e soprattutto c’è naturalmente il complesso bancario che domina tutto quanto, ma al di là di quelli che possono essere interessi monetari che di solito possono essere comunque influenzati, vale a dire se arriva un nuovo offerente che offre di più il politico che è corrotto semplicemente perché viene pagato è disposto a cambiare bandiera facilmente.

Quindi vediamo che c’è una motivazione più profonda direi quasi personale, potremmo dire che si tratta dei classici tratti di uno psicopatico che deve uccidere tutto e tutti o semplicemente si tratta di un maniaco che è fissato su determinate teorie pseudo religiose che lo stanno portando in direzione dell’apocalisse. Nell’intervista si parla di una serie di personaggi in particolare Steve Bannon è un personaggio molto noto nel mondo americano dei conservatori, è stato brevemente membro della casa bianca di Trump, poi se n’è andato è stato cacciato perché credo che avesse problemi di relazioni con la figlia di Trump.

Durante il periodo della pandemia ha organizzato una trasmissione che si chiamava “War Room”, War Room sarebbe la stanza dei bottoni dove si riuniscono i comandanti durante una guerra, la stanza di guerra alla lettera serve a traduzione, che in qualche modo cercava di collocarsi contro appunto i vaccini, l’obbligo vaccinale, il passaporto vaccinale. Ben Shapiro è invece un giovane ebreo, sicuramente sionista, neoconservatore, molto conosciuto nel circolo politico americano, molto presente sui giovani, sempre meno seguito del vero però comunque con un’importanza, un impatto importante.

Poi abbiamo Jordan Peterson, Jordan Peterson è uno psicologo canadese che abbiamo visto pronunciarsi più volte contro determinati atteggiamenti woke, soprattutto presente all’interno dell’università e in quel senso il suo contributo può essere stato positivo. Però devo dire, anch’io, come dice giustamente come ci invita a fare l’intervistatore nell’intervista che vedrai tra poco, tengo sempre sotto controllo quelli che sono i potenziali eroi per vedere se sderazzano, se vanno decisamente fuori strada e Jordan Peterson da quello che puoi vedere è andato decisamente fuori strada negli ultimi tempi e quindi direi di considerarlo come una forma di, come si chiama, opposizione controllata. Quindi non è chiaro veramente da che parte stiamo.

Mi auguro di aver dato un infarinature iniziale che mi aiuti a capire di cosa stiamo parlando e vi introduco direttamente alla prima parte dell’intervista di Whitney Webb. Faremo una breve chiusura in fondo qualche commento e poi rimandiamo alla prossima puntata per approfondire meglio. Ecco il video.

Chi vuole l’apocalisse a tutti i costi

Jan 20, 2024

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[Marty Bent]

Whitney, è bello averti di nuovo. È stata un’estate lunga e solitaria per te.

[Whitney Webb]

Sì, è bello essere qui. Mi dispiace essere mancata. In realtà, per me è stato inverno, perché vivo in Cile.

E non ho dovuto preoccuparmi di accendere un fuoco di legna ogni giorno, quindi immagino che sia stato probabilmente l’unico vantaggio di non essere stata a casa mia per tre mesi, ma è bello essere tornata, ci si sente bene. È bello fare di nuovo un’intervista dopo una lunga pausa. Una pausa, che a dire il vero, non mi sono necessariamente andata a cercare.

[Marty Bent]

E stai finendo quella pausa giusto in tempo per partecipare all’inizio della Terza Guerra Mondiale. È piuttosto folle quello che sta succedendo là fuori.

[Whitney Webb]

Sì. Voglio dire, sono successe così tante cose negli ultimi tre mesi. è stato piuttosto sbalorditivo da guardare, ed anche un po’ desensibilizzante perché, come abbiamo detto prima, il mondo dei clown non è scomparso, anzi è diventato ancora più clownesco, e non si vedono rampe di uscita ed è proprio come dici tu, stiamo scendendo sempre più in profondità nella follia. I titoli dei giornali sono sempre più folli e, ovviamente, non ci aspettiamo che diventino meno folli in futuro. Semplicemente, la situazione sta diventando sempre più pazzesca.

Quindi, ho la sensazione che questa tendenza continuerà, e, in realtà, penso che l’anno prossimo sarà assolutamente selvaggio. Stiamo parlando del 2024 che, per giunta, è un anno di elezioni. E, sai, un sacco di cose strane sono state previste per il prossimo anno. Come ad esempio il verificarsi di una calamità economica, lo scatenarsi di un attacco informatico che avrà portata paragonabile all’attentato dell’11 settembre, roba del genere. Quindi vedremo cosa succederà, ma penso che sicuramente il prossimo anno sarà davvero piccante.

[Marty Bent]

Certo. Voglio dire, il palcoscenico è sicuramente pronto. C’è la schifezza che sta succedendo in Israele e in Palestina. Ho cercato intenzionalmente di starne lontano perché la nebbia che avvolge la guerra, come sta succedendo,  non è mai un buon momento per giungere a conclusioni avventate, per formulare giudizi a caldo. Ed è stato semplicemente pazzesco vedere il livello di vetriolo. Voglio dire, se state cercando qualcosa per dividere le persone, quello che sta emergendo tra Israele e la Palestina farà sicuramente al caso vostro.

[Whitney Webb]

Sì, decisamente. Se vuoi saperlo, ho fatto reportage su Israele e sulla Palestina per molto tempo. Gran parte della mia carriera giornalistica si è concentrata, nei primi tempi, in quello spazio. Non in modo esclusivo, ma in modo prevalente. La popolazione degli Stati Uniti, in particolare, è molto predisposta ad essere polarizzata. E questa è, probabilmente, una delle questioni più polarizzanti in assoluto per gli americani. Tra l’altro si allinea abbastanza alla divisione esistente tra destra e sinistra, ma non necessariamente in modo altrettanto netto. Una componente importante di tale divisione è innestata in modo permanente nel panorama religioso degli Stati Uniti, attraverso il sionismo cristiano e un sacco di altre cose.

Ho lavorato molto sulla storia del sionismo e di alcuni dei movimenti messianici, sia in Israele che negli Stati Uniti, che vedono molto di ciò che sta accadendo in questo momento, come un gradino stranamente necessario per il compimento della profezia sulla fine dei tempi. Alcuni di questi gruppi hanno una posizione molto diretta e apertamente dichiarata secondo la quale dovrebbero fare assolutamente tutto ciò che possono per affrettare l’arrivo della fine dei tempi. Quindi questo è un argomento sicuramente pertinente, anche se immagino che forse qualcuno lo vedrà come un pensiero cospiratorio.

Tuttavia, se guardiamo al conflitto attuale, e se ci pensiamo un momento, vediamo che ci sono leader mondiali, sia in Israele, sia negli Stati Uniti che altrove, che sono convinti che certi eventi debbano assolutamente accadere. E ne sono convinti per motivazioni religiose a cui tengono profondamente. Perciò è probabile che tali convinzioni influenzino gli eventi geopolitici, in particolare in quest’area geografica, in misura molto profonda. Inoltre la cosa va avanti da molti anni, se non addirittura da secoli. Se vuoi posso entrare in maggiore dettaglio, perché penso, onestamente, che uno dei grandi problemi, quando si tratta di capire questo particolare conflitto, è che pochissime persone hanno davvero scavato a fondo nella storia del sionismo. La stragrande maggioranza si ferma in superficie.

E come molte persone con cui ho parlato negli Stati Uniti, quando ci vivevo, non si sono nemmeno rese conto che la creazione di Israele come stato, è avvenuta solo di recente, nel 1948. Ci sono persone anziane che pensano che sia esistito da sempre, e non capiscono affatto il conflitto, mi segui? Quindi penso che questo renda davvero facile, per alcuni influencer tra virgolette, che operano in spazi diversi, dare forma a narrazioni che non sono necessariamente vicine alla realtà e alla verità. Ma se scavi più a fondo nella storia del sionismo e anche in alcuni di questi movimenti messianici che sono molto intrecciati con il panorama politico, tanto degli Stati Uniti, quanto di Israele, scopri che questo è probabilmente l’approccio migliore per prevedere come la situazione si svilupperà nel corso dei prossimi mesi ed anni.

[Marty Bent]

Certo. Con la forte inclinazione verso una particolare interpretazione della Bibbia, vediamo cristiani come Mike Pence, qui negli Stati Uniti, che vogliono che quel tempio venga abbattuto e poi ricostruito, il che sarà un problema.

[Whitney Webb]

Ma non è solo Pence, però. Tutti i sionisti cristiani sono molto impegnati nella distruzione della Cupola della Roccia, vale a dire della Moschea di Al-Aqsa, allo scopo di ricostruire il terzo tempio di Israele, che immagino sia un obiettivo di enorme importanza anche per moltissimi segmenti della società israeliana che si trova al potere in questo momento, con l’attuale coalizione guidata da Netanyahu. Alcuni di tali gruppi sono più simili a fazioni estremiste di coloni, che sono molto interessati alla distruzione di quella struttura esistente.

E questo riguarda l’intero tema della fine dei tempi, ma non sono solo loro. Ad esempio, se credete nell’influenza esercitata dalle società segrete, sapete che anche i massoni sono totalmente ossessionati dalla ricostruzione del terzo tempio di Gerusalemme. Quindi ci sono tutti questi gruppi diversi, che dispongono di vari gradi d’influenza, e che sono molto interessati a vedere qualcosa accadere in quel luogo e che lo vedono come un prerequisito alla realizzazione delle loro profezie sulla fine dei tempi, che sono diverse, ma che si sovrappongono. Quindi, per chi non lo sapesse, la Moschea di Al-Aqsa è, credo, il terzo luogo più sacro dell’Islam. Qualsiasi cosa succedesse a quell’edificio, vedremmo l’intero mondo musulmano scagliarsi contro i responsabili.

Alcune delle persone attualmente nel governo di Israele, oppure alcune fazioni che ora sono pesantemente rappresentate nella legislatura e nell’attuale amministrazione israeliane, erano individui che, negli anni ’80, hanno cercato di scavare un tunnel sotto la Cupola della Roccia per farla saltare in aria. A quel tempo, erano considerati estremisti molto marginali, ma ora non lo sono più, oggi sono arrivati al potere.

E c’è un rischio molto alto, c’è sicuramente un rischio notevole che succeda qualcosa di spiacevole a quell’edificio. Non mi auguro affatto che accada, ma è probabile che succeda, anzi sembra quasi inevitabile per il solo fatto che moltissime persone pensano che debba accadere, in ragione delle loro diverse convinzioni, delle loro teorie escatologiche che richiedono tale distruzione come requisito per la realizzazione delle rispettive profezie.

È pazzesco parlarne, perché immagino che questo sia un livello di realtà a cui molte persone non pensano. Ma per altri individui, questi eventi rappresentano la conferma di ciò che gli è stato insegnato da bambini, quando andavano in chiesa o cose di questo genere. E penso che ci siano individui che vogliono fare in modo che la gente senta proprio queste sensazioni di isteria. Si tratta di individui che hanno anche dichiarato, molto apertamente, che lo stanno facendo accadere intenzionalmente perché non vogliono aspettare che sia Dio a farlo. Sono loro che devono farlo succedere.

Questa è la loro giustificazione teologica, sia da parte cristiana sia da parte ebraica, per fare in modo che ciò accada. Voglio dire, sono tutti molto, molto pazzi. Quindi, in un certo senso, è fondamentalmente una profezia che si avvera per il fatto che la fanno avverare, ma che porterà comunque un sacco di morte, distruzione e completa follia. Più ci si addentra in profondità in questo argomento delle profezie messianiche, e del Messia ebraico, e di quel genere di cose, più comprendiamo il vero significato in senso cristiano e in senso ebraico di quello che conosciamo come Nuovo Ordine Mondiale.

E il Nuovo Ordine Mondiale ne costituisce una sorta di evoluzione. Vediamo quanto folle possa diventare la situazione quando si considerano le possibilità di dove potremmo arrivare di questo passo. Se queste persone che sono al comando stanno cercando di realizzare una particolare visione del mondo, quale successo potranno conseguire nel farlo? Non lo so. Vale comunque la pena di condurre qualche ricerca su ciò in cui credono e su ciò che pensano debba accadere. Una delle cose che sono convinti debba accadere è la completa espulsione di tutti i palestinesi dallo stato di Israele, dai territori occupati di Gaza. E poi l’espulsione dallo stato di Israele medesimo di qualsiasi palestinese che sia riuscito ad integrarsi nella cittadinanza israeliana.

Quindi, fondamentalmente, l’idea che sia necessario eseguire una completa pulizia etnica di tutta l’area geografica occupata da Israele. Questo è un obiettivo molto importante nel sionismo cristiano. Hai menzionato Mike Pence, ma ci sono moltissime altre persone davvero potenti negli Stati Uniti che lo vogliono assolutamente. E tali persone sono particolarmente in vista all’interno del Partito Repubblicano. Una delle organizzazioni primarie che dirigono gran parte di queste attività negli Stati Uniti si chiama CUFI, Christians United for Israel, Cristiani Uniti per Israele. E lo stesso Netanyahu ha descritto il CUFI come un’organizzazione essenziale per la sicurezza nazionale di Israele.

E ci sono molte sovrapposizioni tra le due entità. Quindi sicuramente, vale la pena di esplorare questo campo. E, in realtà, ho fatto un articolo davvero approfondito su tutto questo argomento. Si tratta di un articolo ben documentato e probabilmente uno dei migliori che io abbia mai scritto sull’argomento. S’intitola: “La storia non raccontata del sionismo cristiano”. Potete trovarlo su Mint Press News dove scrivevo. Faceva parte di una serie che avrebbe dovuto continuare, ma poi ho smesso perché è successa la vicenda di Epstein che ha cambiato la mia carriera da quel punto in avanti. Ma sono riuscita a pubblicare quel primo articolo prima che accadesse tutto il resto. Sicuramente vale la pena di prendersi il tempo per guardarlo, secondo me, perché vedremo sicuramente l’evolversi di una serie di eventi davvero pazzeschi in Medio Oriente.

[Marty Bent]

È molto spaventoso. Il vetriolo è ai massimi storici. In quella parte del mondo, ci sono entrambi i fronti che invocano il genocidio. Ed è sconcertante. Ho visto che hai twittato sul tema ed io mi sono limitato ad osservare. Ancora una volta, ho cercato, molto intenzionalmente, di non avere alcuna presa di posizione sull’argomento perché, se devo essere completamente onesto, siamo ancora avvolti nella nebbia della guerra, e le cose stanno accadendo in tempo reale. Onestamente non so cosa stia succedendo, quali siano le intenzioni o quali possano essere i secondi fini.

Ma ho semplicemente constatato quanto sia sbalorditivo che tutti gli animi si siano nuovamente surriscaldati, e di come questa nuova agitazione sociale venga subito dopo i lockdown del COVID, i mandati sui vaccini, e la guerra in Ucraina. è come se ci fosse un burattinaio che da dietro le quinte abbia deciso di terrorizzare l’intera popolazione con i lockdown del COVID. Dopo di che abbiamo la guerra in Ucraina, che viene sostenuta da tutte le persone di sinistra. E poi c’è questa seconda guerra dove i neoconservatori sostengono appieno quello che sta succedendo in Israele, ed in Palestina, in questo momento.

[Whitney Webb]

Ovvio.

[Marty Bent]

E ciascuno ottiene ciò che vuole.

[Whitney Webb]

Ebbene, l’intero obiettivo dei neoconservatori, fin dalle loro origini, da un punto di vista politico, è sempre stato fondamentalmente di unificare la politica estera americana e la politica estera israeliana. Vale a dire strumentalizzare la politica estera degli Stati Uniti a beneficio della politica estera israeliana. Da qui abbiamo avuto la guerra in Iraq e un sacco di altre cose. E questo ci riporta a documenti politici scritti da figure molto importanti di tale movimento politico. Un esempio in tal senso è il rapporto intitolato “Clean Break”, taglio netto, di Richard Perle, scritto alla fine degli anni Novanta, nel quale si chiedeva la rimozione di Saddam Hussein.

Anche Hillary Clinton, che la gente non considera necessariamente una neoconservatrice, si è inserita molto bene, in qualche modo, in quella linea di promozione dei conflitti, come abbiamo visto nelle sue e-mail trapelate, dove si parlava di fomentare la cosiddetta rivoluzione siriana e tutto il resto. Mi riferisco alla guerra per procura che è avvenuta in Siria con il fine esplicito di avvantaggiare Israele e cose del genere. E ci sono opinioni diverse sul perché di quel conflitto.

Se sia dovuto all’indebita influenza di Israele sugli Stati Uniti oppure al fatto che gli Stati Uniti vedano Israele come uno strumento utile per mantenere il Medio Oriente perennemente instabile. E, naturalmente, anche la Gran Bretagna fa parte di quella combinazione di fattori e la ritiene favorevole. Di nuovo, si tratta di un argomento davvero complicato. E penso a quello che hai detto prima sul fatto che tutto questo sia arrivato sulla scia del COVID, e di come le persone siano state aizzate l’una contro l’altra. Ogni volta che la popolazione diventa veramente agitata, sappiamo che tale agitazione viene sfruttata da chi sta cercando di farci del male e di trasformarci in schiavi all’interno di una grande prigione digitale.

Sappiamo che, nella loro follia, usano la discordia a loro vantaggio. E diventa essenzialmente un’altra opportunità per attuare tattiche di divide et impera, ovviamente, a loro vantaggio e non a nostro vantaggio. Quindi, c’era un’opinione che credo sia interessante e che, ovviamente, parafraserò. Penso che venga da Gareth Ike, ma è un consiglio da usare in situazioni come questa. Oggi le persone vengono spinte con grande forza affinché scelgano una posizione. Sei costretto a decidere da che parte stare, con Hamas oppure con l’esercito israeliano. Ma quello che dovremmo davvero fare è di schierarci dalla parte di tutti i civili innocenti che non fanno parte di queste maledette guerre tra banchieri.

E dovremmo semplicemente scendere dalla scacchiera e smettere di essere semplici pedine nel loro gioco. E penso che sia un ottimo consiglio, onestamente. Ovviamente non ho seguito molto da vicino quello che è successo in questa particolare circostanza, ma, per quanto ho capito, il primo spargimento di sangue è successo durante questo concerto nel sud di Israele.

Un concerto che, a quanto pare, aveva lo scopo di promuovere la pace con i palestinesi. Quindi, molte delle persone che sono state uccise durante quel concerto erano israeliani che, per esempio, avevano scelto di non servire nell’esercito israeliano e cose del genere. Voglio dire, erano persone che i palestinesi normalmente vedrebbero come alleati all’interno di Israele.

Ma poi vediamo che, da un lato, alcune persone prendono questa strage e la glorificano. E poi, naturalmente, dall’altra parte, nella striscia di Gaza, metà della popolazione è composta da bambini al di sotto dei 18 anni. E non c’è nulla da celebrare nei bombardamenti a tappeto di questa gente, nel blocco degli aiuti umanitari, nella strage di persone che stavano evacuando alcune aree seguendo esattamente le istruzioni ricevute dall’esercito israeliano e tutti gli avvenimenti di questo tipo. E c’è questo ritorno alla mentalità del tipo “o sei con noi o sei con i terroristi”. Lo stesso tipo di mentalità che abbiamo visto dopo l’11 settembre, che è, poi, la stessa mentalità che molte di queste stesse persone criticavano da sinistra durante l’era del COVID.

Tale mentalità è tornata, e penso che dimostri sfortunatamente che molte persone sono ancora intrappolate nella stessa trappola, e sono abbastanza facili da manipolare da parte dei cosiddetti poteri forti. E, ancora una volta, va a discapito di tutte queste persone normali che sia in Israele, sia in Palestina o da qualsiasi altra parte, sono innocenti e che non vogliono niente di tutto questo. E vorrei anche incoraggiare le persone a tenere a mente che tanto il governo di Israele quanto Hamas nella Striscia di Gaza hanno entrambi imposto il vaccino COVID alle popolazioni che governavano. Questa è un’informazione importante da tenere a mente.

E c’è un sacco di documentazione che è venuta fuori negli anni precedenti a questo conflitto attuale, di come il governo di Israele volesse che Hamas prendesse il controllo della Striscia di Gaza perché poteva trattare Hamas come un’entità ostile, e non doveva quindi impegnarsi in un processo di pace con i palestinesi. Se hai familiarità con il modo in cui la politica nazionale gestisce le cose da quelle parti, sai che c’è stato uno sforzo costante per sabotare qualsiasi tipo di soluzione che contemplasse la formazione di due stati. Questi sabotaggi sono andati avanti per molto, molto tempo. E, naturalmente, il fatto che quelle forze in Israele vogliano che Hamas sia al potere nella Striscia di Gaza, suggerisce che Hamas non è il gruppo che agirà nel migliore interesse dei palestinesi o della sovranità palestinese, non credi?

Quindi, non lo so. Queste sono solo alcune delle cose che vorrei dire su questo conflitto. Ma ancora una volta, la perdita di vite umane sarà sempre deplorevole. Ma ho la sensazione che continueranno a rimestare il brodo della discordia, perché molti degli stessi gruppi che ho menzionato prima, che attribuiscono un sapore messianico a tutto quello che fanno, pensano che sia necessario scatenare una grande guerra tra Israele ed Iran, al fine di realizzare la Profezia della fine dei tempi, e che la Cupola della Roccia debba essere fatta saltare in aria, e che tutti i palestinesi debbano essere rimossi da Israele, e che tutte queste cose debbano succedere a qualsiasi costo. Ci sono persone che la pensano in questo modo e che sono capaci di esercitare una grande influenza sui principali governi coinvolti in questo conflitto, sia delle nazioni direttamente coinvolte in questo momento sia di quelle periferiche, e di quelle che saranno presto coinvolte. Sono dei pazzi.

[Marty Bent]

È completamente folle. È estremamente scoraggiante. Ancora una volta, vediamo il vetriolo, la reazione animalesca a questi eventi, la prontezza dello schierarsi noi contro di loro, e, come hai detto, metà della popolazione di Gaza, che conta 1,1 milioni di persone, ha un’età inferiore ai 18 anni. C’è molta gente che dice che questi palestinesi sono tutti favorevoli ad Hamas perché li hanno votati, eppure non ha alcun senso perché metà della popolazione non ha nemmeno l’età per votare. Poi c’è l’attacco a questo concerto e lo sconfinamento di Hamas, che è stato davvero sconcertante, considerando il livello di stretta sorveglianza storicamente applicato su quei confini.

[Whitney Webb]

Assolutamente. E abbiamo i paragoni proposti dal governo israeliano medesimo, che ha dichiarato che questo è stato l’11 settembre di Israele. Un fatto molto strano quando si è consapevoli dell’estensione delle capacità di sorveglianza di Israele, sia a livello nazionale che internazionale. è semplicemente assurdo che non siano stati in grado di sapere in anticipo che sarebbe accaduto. E ci sono persone che sono veterani delle forze armate israeliane, oltre che israeliani, che sicuramente non sono amici della Palestina o di Hamas, che dicono che, se hai familiarità con la realtà dell’11 settembre, ci sono solo poche alternative che poi considerare, vale a dire che l’attacco alle Torri Gemelle è stato un massacro realizzato intenzionalmente dalle agenzie di intelligence, oppure è stato un massacro che le agenzie di intelligence hanno permesso che accadesse di proposito.

Quindi penso che possiamo presumere che una situazione simile possa essere accaduta qui in Israele, perché, prima che tutto questo accadesse, Netanyahu stava affrontando grandi problemi interni, un’enorme quantità di proteste contro di lui, e grandi sforzi per rimuoverlo dal potere. Aveva cercato di rimanere al potere nonostante il sistema giudiziario lo stesse perseguitando già da un po’ di tempo per accuse di corruzione, e c’era un particolare pubblico ministero che lo aveva preso di mira. E così immagino che si sia unito a questi gruppi di estremisti, di cui abbiamo parlato prima, in cerca di aiuto. Ha chiesto che lo aiutassero ad arrivare al potere, che lo aiutassero a far passare la sua legge di riforma giudiziaria, la quale gli avrebbe permesso, in sostanza, di togliersi dai guai giudiziari, e di far cadere le accuse contro di lui. Ed ora, in modo molto conveniente, c’è un nuovo governo di unità nazionale, la cui esistenza è giustificata dalla guerra e, fatto strano, anzi più che strano, significativo, vediamo che i sondaggi all’interno di Israele dicono che la maggior parte degli israeliani incolpano Netanyahu  per tutto ciò che sta succedendo in questo momento e vogliono che si dimetta.

[Marty Bent]

L’attentato è caduto a fagiolo per Netanyahu. Ed il parallelo portato dal suo governo con la strage dell’undici settembre è strabiliante, e mostra il ripetersi di un modello operativo molto preciso. Quando ci fu l’attentato alle Torri Gemelle avevo solo 10, 11 anni. Ho assistito a tutto quello che è successo. Ero un bambino che frequentava la quarta elementare e ho visto come anche nella nostra scuola i bambini venissero aizzati al ritmo dei tamburi di guerra, inculcandoci l’idea che dovessimo andare a combattere. Dovevamo per forza andare in guerra. E, recentemente, mentre stavo davanti al computer sono stato colpito da una serie di tweet che ora ti leggo.

Ecco cosa dicono: Dopo l’11 settembre nessuno ha detto che l’America avrebbe dovuto vendicarsi in modo proporzionato. Che entrambe le parti avrebbero dovuto mostrare moderazione. Risposta: Dov’è la prova di tutti i cadaveri. Ribatte: Stai iper-semplificando. C’è un contesto nel conflitto che stai ignorando. Risposta: Proviamo a smorzare la situazione. E quindi c’è qualcuno dalla parte israeliana che dice: “Noi non abbiamo messo in discussione il vostro operato dopo l’11 settembre, voi non dovete mettere in discussione il nostro operato adesso”.

Ma un certo Tom Woods dice che avremmo proprio dovuto ragionare in questi termini invece di sprecare inutilmente trilioni di dollari ed uccidere almeno 4,5 milioni di persone. Secondo il Washington Post, quello che noi chiamiamo ridicolmente il movimento conservatore è una vergogna. Quindi è come se l’undici settembre stesse accadendo di nuovo. E conosciamo bene le disastrose conseguenze dell’11 settembre. Sappiamo che, per poter entrare in guerra, abbiamo mentito sulle armi di distruzione di massa che non esistevano, e nessuno ha mai messo in discussione il coinvolgimento saudita e ha cercato di stabilire chi stesse effettivamente pilotando gli aerei. E subito dopo abbiamo avuto il Patriot Act, la legge che ha creato il paesaggio infernale e distopico in cui viviamo oggi.

Ed è semplicemente sbalorditivo che le persone non riescano a riconoscere il modello che si ripete. E come se usassero sempre lo stesso copione, almeno così la vedo io, e sono consapevole della nebbia che avvolge qualsiasi guerra, ma le cose stanno accadendo, le persone muoiono ogni giorno, e la gente è davvero isterica ed incapace di vedere chiaramente cosa sta succedendo. Ma seduto alla mia scrivania qui ad Austin, nel Texas, osservo tutto questo da lontano, e mi sembra abbastanza ovvio che il copione si ripeta.

Sì. E sai, in realtà è piuttosto inquietante per me. Ne ho parlato con un paio di persone con cui ho lavorato in passato, come Robbie Martin e Jeremy Lafredo. Ho avuto qualche preoccupazione per un po’ che alcune delle persone che sono diventate prominenti, come una sorta di dissidenti durante l’era del COVID-19, sono diventate molto vicine oppure erano direttamente legate ai neoconservatori che sono venuti alla ribalta durante l’era Bush, e hanno cercato in qualche modo di favorirli. Pensiamo ad esempio alla base elettorale MAGA, che ha reso popolare e sostenuto Trump. Durante la campagna elettorale del 2015, Trump era molto vicino ad una posizione che era direttamente in opposizione rispetto ai neoconservatori, giusto?

Non era necessariamente contro la guerra, ma sicuramente diceva che l’Iraq era stato un errore. Questo è un esempio delle cose che diceva e che risultavano molto popolari per la base elettorale repubblicana, che aveva rifiutato in massa la politica estera dei neoconservatori. Ma ora sembra che la situazione sia cambiata, non è vero? Sembra che ci siano un sacco di figure che hanno in qualche modo riguadagnato la fiducia di quella particolare base durante l’era del COVID, e che ora stanno dicendo che dobbiamo andare in guerra, e che dobbiamo bombardare qualsiasi forma di vita a Gaza, e che forse, addirittura, dobbiamo bombardare anche l’Iran ed il Libano.

[Marty Bent]

L’intera faccenda dell’Iran.

[Whitney Webb]

Qualcosa su cui riflettere. I vari Lindsey Graham e Nikki Haley del mondo escono allo scoperto e dicono che dobbiamo attaccare l’Iran. Non ho proprio idea di come la gente possa ancora votare per Lindsey Graham. è pazzo. è sempre favorevole alla guerra e va in televisione a dire le cose più folli. Non so come la gente ci creda e possa guardare un tizio del genere e pensare che sia la persona per cui vogliono votare, a meno che non lavorino per appaltatori della difesa o abbiano semplicemente un cervello che è andato completamente in poltiglia, proprio non capisco.

[Marty Bent]

No. Ha 70 anni, nessun figlio. Vuole solo bombardare tutto il mondo fino a ridurlo in pezzi, per poi morire e lasciarci con il casino.

[Whitney Webb]

Davvero. è proprio cosìì. Purtroppo. Ma comunque, ci sono alcuni siti web dove sono comparsi alcuni di questi neoconservatori come Frank Gaffney, persone che erano legate al PNAC, forse ne avete sentito parlare, si tratta del Progetto per un Nuovo Secolo Americano e che erano anche legate a una seconda organizzazione che immagino possiamo considerare un seguito della PNAC, vale a dire la Foreign Policy Initiative, l’iniziativa per la politica estera. Molte di quelle persone sono state coinvolte in iniziative per bloccare i passaporti vaccinali e hanno persino fatto un sito web, penso che si chiamasse stopvaccinepassports.com, fermate i passaporti vaccinali, o qualcosa del genere e sono state molto coinvolte in quel tipo di sforzo durante il periodo COVID.

Abbiamo visto rispuntare molti di loro, come Frank Gaffney in particolare, nella trasmissione intitolata “war room sulla pandemia” di Steve Bannon. E in un certo senso hanno cercato di riabilitare una certa politica estera dei neocon, dichiarandosi contro il globalismo e contro le identità digitali ed il passaporto vaccinale. Si sono messi a parlare di tutte le cose che miravano, in qualche modo, a recuperare il consenso della base, e poi, al momento giusto, quando hanno acquistato abbastanza fiducia da parte della gente, sono pronti a scatenare la guerra contro l’Iran, che è esattamente la direzione in cui stavano andando i neoconservatori dell’era Bush, subito dopo l’invasione dell’Iraq.

[Marty Bent]

Sì. Voglio dire, prima che Bush senior morisse.

[Whitney Webb]

Questo mi sembra eccessivamente comodo. Quindi, ancora una volta, questo è il motivo per cui mi piace dire alla gente che non hanno salvatori politici e per favore pensate con la vostra testa, non date il vostro cervello in gestione a qualcun altro. Se anche aveste smesso di dare il vostro cervello in gestione ai media mainstream, ma lo date in gestione comunque a Ben Shapiro, Jordan Peterson, Steve Bannon ed individui del genere, non verrete necessariamente condotti in una direzione migliore di quella verso la quale vi avrebbero comunque condotto i media mainstream.

[Marty Bent]

Sì. Dovete pensare con la vostra testa. E dovete distruggere l’immagine dei vostri eroi se iniziano a portarvi fuori strada, ed è molto ovvio che sta accadendo esattamente questo, proprio ora. E, di nuovo, tornando alla convenienza della tempistica di tutto questo, che si tratti del groviglio politico in cui si era trovato Netanyahu qualche mese fa, oppure una crisi finanziaria che è sul punto di scoppiare qui negli Stati Uniti, temo che le persone non stiano prestando attenzione a quello che sta succedendo davvero, sebbene sia abbastanza ovvio.

[Whitney Webb]

Sì, certo, ma la guerra aiuta a distrarre, non è vero?

[Marty Bent]

Sì, esatto. Quindi è tutto molto conveniente. Proprio come nel caso del COVID nel 2019. Infatti, nell’autunno del 2019, stava diventando palesemente ovvio che il sistema finanziario era sistemicamente fragile. E sta diventando lampante che stiamo tornando di nuovo a quel punto in questo autunno del 2023. E come hai detto tu, la guerra aiuta a fornire una distrazione.

[Whitney Webb]

Beh, la guerra tradizionalmente permette alla Federal Reserve di stampare un sacco di soldi perché siamo in tempo di guerra e devono farlo. Dobbiamo vincere la guerra, giusto? Quindi penso che possiamo indovinare cosa accadrà. Sfortunatamente, non andrà molto meglio di come è andato sinora.

Fatti che già conosciamo

Per chiarire quello che si è avuto dalla web, dobbiamo rimarcare che gli egiziani, il servizio segreto egiziano, aveva segnalato in largo anticipo al servizio segreto o alle autorità israeliane il fatto che Hamas avrebbe attaccato.

C’era in preparazione un grosso attentato quindi gli israeliani erano sicuramente informati. In più sappiamo che i diversi cittadini israeliani che vivevano vicino a confine avevano segnalato la presenza appunto di quello che sembrava essere guerrieri combattenti di Hamas che si esercitavano con deltaplani a motore e tutto il resto e quindi si stavano preparando a fare qualcosa e gli era stato risposto dalle autorità di sicurezza israeliane che non devono preoccuparsi perché era semplicemente Hamas che stava facendo esercitazioni preventive.

Quindi è veramente impossibile e di fatto non è neanche credibile che le autorità israeliane non fossero già informate ampiamente di quello che sarebbe successo. In più da quello che capisco, tra l’altro una notizia che raccolgo da questa intervista, i giovani uccisi al famoso concerto, oltre a quelli uccisi direttamente dall’esercito israeliano che cercavano di fuggire applicando la direttiva Hannibal di cui abbiamo già parlato nel video precedente, gli altri che sono stati uccisi da Hamas erano giovani che erano lì per fare una dimostrazione, un evento che fosse a favore di una riappacificazione con i palestinesi e in più erano quel tipo di giovani che non è propenso a unirsi all’esercito israeliano, una cosa che dal punto di vista del governo attuale è sicuramente intollerabile, quindi erano considerati probabilmente nemici del governo medesimo e quindi forse potevano essere delle vittime sacrificabili.

Questa è un’ipotesi, naturalmente, non abbiamo nessuna prova in tal senso, però diciamo ci sono diversi elementi che a questo punto sono decisamente preoccupanti e discordanti. Quindi lascio a voi l’onere di ragionarci sopra su quello che avete sentito e nel prossimo video esamineremo meglio il contenuto dell’articolo descritto da Whitney Webb.

Roberto Mazzoni

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