Donald Trump ha annunciato che è molto probabile che si ricandidi nella corsa alla presidenza statunitense nel 2024. Le proiezioni per risultati delle elezioni del 2022 sono incoraggianti. Esiste la concreta possibilità che il partito repubblicano riprenda la maggioranza alla Camera dei Deputati inserendo nuovi parlamentari personalmente selezionati da Trump.
La politica confusionale seguita dalla Casa Bianca nella gestione degli immigrati illegali sul fronte meridionale sta infatti creando problemi a diversi candidati democratici che vedono molto più difficile difendere la propria nomina alla prossima elezione. C’è anche un concorrente diretto contro Liz Cheney la cui presenza al Congresso rappresenta un problema per Trump e per la sua linea politica.
C’è la possibilità concreta che Liz Cheney non venga rieletta. Forse questo è il motivo sta premendo affinché gli Stati Uniti facciano partire una nuova guerra prima del 2022.
Finalmente la revisione delle schede elettorali richiesta dal senato dell’Arizona si è sbloccata. Sono mesi che il senato cerca di procedere con l’assistenza di 4 società specializzate che vengono dall’esterno dell’Ariziona: Wake Technology Services, CyFIR, Digital Discovery e Cyber Ninjias che sta conducendo una revisione forense sui sistemi di voto. Il senato dello stato ha richiesto che l’indagine si concentri sull’esaminare l’affidabilità dei sistemi informatici di voto. Ma l’iniziativa ha incontrato un’enorme resistenza da parte del comitato elettorale della contea di Maricopa, dove di trova la capitale Phoenix e che è a netta maggioranza repubblicana.
L’ultimo ostacolo è stata una causa promossa dal partito democratico in cui si accusava il senato di scarsa trasparenza e di scarsa sicurezza. Il giudice aveva accolto la richiesta del partito democratico ponendo l’ennesimo blocco sulla revisione, ma aveva chiesto al partito democratico di depositare una cauzione di un milione di dollari. I democratici si sono rifiutati e quindi la revisione continuerà con l’analisi puntuale di oltre due milioni di schede e circa 400 sistemi di tabulazione.
La revisione è trasmessa in tempo reale da numerose telecamere affinché il pubblico possa osservare quello che sta succedendo e sia più difficile per l’opposizione contestare i risultati.
Trump ha commentato sulla revisione dichiarando che i risultati saranno sorprendenti e ringraziando i senatori dello stato per la volontà di portare alla luce la frode elettorale nel loro stato. Inoltre ha chiesto al governatore dell’Arizona, Doug Ducey, di fornire un servizio di sicurezza a protezione di chi sta conducendo l’analisi forense dei sistemi e delle schede elettorali.
Ecco le sue parole:
“Il Partito Repubblicato esige che il governatore dell’Arizona Ducey fornisca immediatamente un servizio di sicurezza su vasta scala per i coraggiosi patrioti americani che stanno conducendo una revisione forense su vasta scala dell’elezione presidenziale del 2020.
“Il governatore Ducey sarà ritenuto completamente responsabile per la sicurezza delle persone coinvolte. La polizia di stato e la guardia nazionale devono essere inviate immediatamente a protezione. I democratici non vogliono che queste informazioni siano rivelate e faranno di tutto per fermarle. Il governatore Ducey deve decidersi ad agire una volta per tutte!”
Trump dichiara che la vaccinazione contro il COVID dovrebbe essere facoltativa e che non può essere imposta perché questo violerebbe la libertà individuale. Nello stato dell’Indiana nel frattempo è stata approvata una legge che proibisce la richiesta di un passaporto vaccinale in tutto lo stato.
Il Senato degli Stati Uniti nel frattempo ha confermato la nomina dell’ammiraglio John Aquilino come un nuovo comandante in capo per l’Indo-Pacifico. Aquilino è noto per il suo atteggiamento di costante sostegno nei confronti di Taiwan e India. Durante la seduta di conferma Aquilino ha dichiarato che ritiene che la priorità principale di Pechino sia di invadere e annettere Taiwan. Ha anche chiarito che tale evento potrebbe essere più vicino di quanto ci si aspetti. Ha sottolineato l’importanza dell’India nell’azione di contenimento della Cina.
Biden nel frattempo è costretto ad onorare una legge che è stata approvata durante la presidenza di Donald Trump che prevede la vendita di armamenti non convenzionali a Taiwan.
Trump è sempre stato un aperto sostenitore dell’indipendenza di Taiwan e aveva già fornito nuovi armamenti all’isola, ma prima di lasciare la Casa Bianca si è assicurato di approvare il Taiwan Assurance Act che rende questo tipo di vendita un obbligo permanente per gli Stati Uniti.
La legge riconosce a Taiwan il diritto di equipaggiarsi per un conflitto asimmetrico con la Cina popolare. Le armi fornite includeranno probabilmente armi informatiche ed elettromagnetiche, vascelli fantasma ad altissima velocità, missili mobili capaci di operare dalla spiaggia, sistemi di posa rapida e recupero rapido delle mine navali, droni militari e sistemi per la protezione delle infrastrutture critiche. E dovranno tutte essere dell’ultimissimo modello.
In tal modo Taiwan dovrebbe poter compensare lo svantaggio corrente nei confronti delle forze armate di Pechino e fornire un deterrente contro una potenziale invasione.
Il 25 aprile ci sarà un incontro importantissimo tra Boris Johnson, primo ministro britannico, e Narendra Modi, primo ministro indiano.
E’ il risultato della pubblicazione dell’ultima edizione dell’Integrated Review of Security, Defence, Development and Foreign policy (esame integrato della politica estera, di sviluppo e di difesa). Il documento descrive la direzione strategica della Gran Bretagna per gli anni a venire e prevede un netto orientamento a favore dell’area dell’Indo-Pacifico.
Johnson intende allentare i rapporti con gli Stati Uniti considerando che l’amministrazione di Barak Obama si era dimostrata poco favorevole al Regno Unito e si attende un comportamento analogo da parte di Joe Biden.
Stringerà quindi una partnership strategica con l’India che vede sia come partner commerciale per il futuro, in alternativa alla Cina, sia come partner militare.
L’incontro segna la definitiva uscita della Gran Bretagna dal circuito dell’Unione Europea, e un avvicinamento anche verso il Giappone e le economie dell’ASEAN (Association of Southeast Asian Nations) di cui fanno parte Brunei Darussalam, Cambogia, Indonesia, Laos, Malaysia, Myanmar, Filippine, Singapore, Tailandia, Vietnam e che rappresentano un’alternativa crescente alla Cina per la produzione di manufatti a basso costo. L’Italia ha da poco stretto un accordo con l’ASEAN impegnandosi a versare 2,5 milioni di euro per l’assistenza COVID e per altre iniziative di cooperazione che includono l’ordine pubblico, il recupero del turismo, l città digitali e intelligenti, la salute pubblica, l’infrastruttura verde, la collaborazione spaziale, l’eguaglianza dei gender.
Il governo australiano ha cancellato tutti i contratti relativi al progetto Belt & Road promosso da Pechino su scala globale. Nel 2004 e nel 2008 il governo locale di Victoria, uno stato nel sud-est dell’Australia, aveva siglato una serie di accordi con Pechino per lo sviluppo d’infrastrutture che avrebbero fatto parte della strategia Belt & Road considerata strategica dall’attuale governo di Pechino.
Come spiega il ministro degli esteri Marise Payne: “La Cina se n’è andata in giro a comperare diverse isole nel Sud Pacifico. I governi locali prendono i soldi, li spendono per qualsiasi cosa vogliano costruire, dopo di che non riescono a ripagare il prestito. A quel punto la Cina arriva e prende possesso dell’isola, niente di più semplice, oppure semplicemente chiede in cambio dei favori. Qualsiasi cosa risulti più conveniente per Pechino in quel momento. E con Vittoria succederebbe la stessa cosa”.
Il ministro ha anche dichiarato che l’Australia ritiene la Cina responsabile per lo spargimento del virus COVID-19 e continuerà ad indagare sulle origini dello stesso.
L’anno scorso la Cina ha deciso di concentrarsi sul mercato interno con una politica chiamata “dual circulation” dove cerca di compensare vendendo alla propria popolazione quello che non riuscirà più a vendere negli USA oppure in India. Ma il piano è già fallito e l’economia cinese è in seria crisi. Al punto che lo stesso Xi Jinping ha tenuto personalmente il discorso di apertura al forum di Boao, l’equivalente di Davos per la Cina, dove ha implorato gli investitori stranieri ad investire nel mercato cinese. E’ un evento del tutto eccezionale che Xi Jinping parli personalmente in un contesto come questo.
Alla conferenza hanno partecipato diversi manager di aziende americane: Tim Cook di Apple, Elon Musk di Tesla, Stephen Schwartzman del Blackstone Group, Ray Dalio di Bridgewater Associates. Karl Schwab del World Economic Forum ha partecipato in teleconferenza.
L’economia cinese ha dipeso per lungo tempo dalle esportazioni e l’improvviso cambio di direzione ha determinato un netto calo nel potere di acquisto del cinese medio. Siamo arrivati al punto che gli importatori cinesi non possono più permettersi di pagare il pesce che prima importavano dall’India.
Dopo solo un anno di vita, la politica “dual circulation” è fallita e la Cina tenta di riguadagnare il favore degli investitori esteri che guardano comunque con sospetto agli avvenimenti di Hong Kong e alle attuali provocazioni su Taiwan.
La guerra commerciale in corso con l’Australia che si è sommata allo scontro con gli USA durante l’amministrazione Trump non favoriscono una ripresa del dialogo, nonostante Pechino si dimostri ora aperta a investire su progetti di contenimento del cambiamento climatico.
Nel frattempo Ji Xinping ha vietato la pubblicazione in Cina di libri che parlino di Bill Gates e Steve Jobs o di qualsiasi altro esempio di applicazione del capitalismo statunitense. Le scuole elementari e medie hanno l’ordine di concentrarsi unicamente sulla cosiddetta “filosofia” denominata: “Il pensiero socialista di Xi Jinping con caratteristiche della nuova era cinese”.
Roberto Mazzoni
Altre fonti:
https://www.theepochtimes.com/trump-nobody-should-be-forced-to-get-covid-19-vaccine_3788392.html
https://www.oann.com/president-trump-results-of-ariz-ballot-audit-will-be-startling/