Mahatma Gandhi ha detto:
“Prima ti ignorano
Poi ti deridono
Poi ti combattono
E alla fine tu vinci”
Questo è l’esatto schema seguito da Justin Trudeau e da tutti gli esponenti della sinistra canadese e dei media di regime. Quando il convoglio per la libertà dei camionisti canadesi stava partendo, hanno detto che la protesta era dovuta solo al cattivo stato delle strade.
Poi quando sono arrivati davvero in massa nella capitale, la città di Ottawa, Justin Trudeau li ha accusati prima di essere una minoranza marginale, poi è letteralmente scappato per cinque giorni in una località nascosta, e ha continuato a sminuirli definendoli razzisti, misogeni, islamofobi e ogni altro genere di offesa.
Ora è pronto a combatterli con la forza. Ha invocato l’uso di una legge di emergenza che gli permette di assumere poteri assoluti sulla popolazione del Canada, ponendo di fatto fine al regime democratico.
La legge non è mai stata usata prima d’ora perché è riservata a casi di pericolo estremo come guerre, insurrezione su scala nazionale, invasione. E’ l’evoluzione di una precedente legge sullo stato di guerra che era stata utilizzata solo tre volte nella storia del Canada: nella prima e nella seconda guerra mondiale, e poi negli anni Settanta, e limitatamente alla provincia del Quebec e per un periodo limitato, in risposta all’uccisione di un ministro del governo da parte di una fazione terroristica.
A quell’epoca era stato il padre di Justin Trudeau, vale a dire Pierre Trudeau, ad invocare la legge speciale per combattere non solo i terroristi, ma anche i propri avversari politici. Dopo di che lo stesso Pierre Trudea ha contribuito a definire questa nuova legge che offre maggiori poteri al governo nei confronti dei propri cittadini.
Justin Trudeau ha cercato di utilizzare il regime di emergenza della nuova legge per combattere il COVID, ma non ci è riuscito. Sembra che con la protesta del Freedom Convoy abbia finalmente l’opportunità per farlo.
La prossima azione sarà di far intervenire reparti speciali della polizia per arrestare tutti i camionisti e sgomberare Ottawa, nonostante l’opposizione del partito conservatore, di quattro governatori delle province e di una fascia importante della sinistra canadese che vede in questa misura la trasformazione del Canada in una vera e propria dittatura.
Trudeau è stato spinto in questa direzione anche dalle pressioni che gli arrivano dalla Casa Bianca che vuole evitare che un convoglio simile si formi negli Stati Uniti. Per capire la progressione degli eventi cominciamo da un video del giornalista televisivo americano Tucker Carlson, il più popolare in assoluto in questo momento e che per primo ha seguito in modo sistematico la rivolta dei camionisti all’interno dei grandi media.
Nel video Tucker Carlson parla di Pete Buttigieg, il ministro dei trasporti americano che, prima di entrare al governo, era stato sindaco di una minuscola città dello stato dell’Indiana, dove non si era particolarmente distinto per le sue capacità. Per questo motivo viene chiamato colloquialmente il sindaco Pete. Buttigieg ha anche lavorato per due anni e messo presso la società di consulenza finanziaria elitaria americana McKinsey che è stata al centro di numerose polemiche.
Accenna anche a Tomas Torquemada, il noto capo dell’inquisizione spagnola. Parla infine della STASI, la temuta polizia segreta della Germania Est ai tempi del regime sovietico.
Nel video Carlson nota che sarebbe stato impossibile far scendere i camionisti dall’Ambassador Bridge dove transita un quarto delle merci scambiate tra Canada e Stati Uniti.
Infatti, dopo 5 giorni di occupazione, i camionisti hanno deciso di smobilitare di propria iniziativa per non nuocere eccessivamente alla causa del convoglio di Ottawa.
Al momento attuale, tutti i valichi che erano stati bloccati dai camionisti sul confine con gli Stati Uniti sono stati sgomberati, il che rende ancora meno giustificata l’adozione della legge marziale attivata da Trudeau.
Nel video Carlson nota in modo che Justin Trudeau è il figlio illegittimo di Fidel Castro, questo perché il padre Pierre era un grande ammiratore del dittatore cubano con cui aveva stretti rapporti e il pettegolezzo vuole che anche la madre di Trudeau avesse rapporti stretti con Castro.
Ricordiamo che GiveSendGo è il sito di matrice cristiana che si è sostituito a GoFundMe per la raccolta di fondi a sostegno dei camionisti del convoglio. Doug Ford, il premier della Provincia dell’Ontario, dove si trovano le città di Ottawa e Toronto, e dove si trova l’Ambassador Bridge, ha fatto pressione sui giudici al fine di avere l’autorizzazione a bloccare i fondi provenienti da GiveSendGo nel monento in cui arrivassero su un conto canadese noto alle autorità. GiveSendGo ha fatto sapere che non ha nessuna intenzione di soddisfare le richieste di Doug Ford e che troverà altri modi per fare arrivare il denaro ai camionisti, probabilmente usando Bitcoin ed Ethereum, le due cryptovalute più diffuse.
Con questa presa di posizione, Doug Ford ha cercato di premere per lo sgombero del ponte Ambassador, ma si è bruciato politicamente facendo il gioco di Trudeau. Ora si oppone all’applicazione indiscriminata della legge di emergenza che rende di fatto inutile il suo intervento, ma ormai è troppo tardi.
In risposta alla posizione di sfida di GoFundMe che ha già raccolto più di dieci milioni di dollari canadesi, il sito è stato attaccato da un hacker che poi si è vantato di aver lavorato in passato per il governo canadese.
GiveSendGo aveva resistito per giorni agli attacchi da altri hacker, ma in questo caso il sito è stato penetrato, magari sfruttando sistemi che sono a disposizione unicamente di un governo, e spento per circa una giornata.
Hanno anche rubato i nomi dei donatori che quindi sono stati distribuiti alla stampa di regime canadese come pure ad alcune testate di sinistra americane, che li hanno usati per attaccare i donatori in pubblico.
Carlson riporta anche la classica accusa dei media elitari sul fatto che Bitcoin sia usata per riciclare danaro sporco, visto che ormai la vicenda del Canada dimostra a tutto il mondo quanto Bitcoin possa essere imporante nel combattere i soprusi di un governo autoritario che voglia schiacciare finanziariamente gli oppositori al regime.
Ora stanno cavalcando la teoria del terrorismo interno per giustificare questi interventi fuori dal comune sui camionisti, ma è indifendibile come dimostrato da questo video di Sean Hannity, il secondo giornalista più popolare della rete Fox News. Hannity è un appassionato di hockey, che è lo sport nazionale canadese, e nel video menziona i Rangers e gli Islanders, che sono due squadre americane talvolta in competizione con quelle canadesi.
Nonostante sia evidente che la manifestazione di Ottawa sia completamente pacifica, Trudeau vuole comunque usare le maniere forti come descritto nel prossimo video di Carlson.
La regolamentazione delle cryptovalute in Canada si limita a intercettare eventuali movimenti quando questi transitano su un conto bancario canadese, oppure a fare pressione sulle aziende che agevolano la conversione tra cryptovalute e dollari.
Ma i camionisti non si arrendono e in una conferenza stampa hanno delineato con precisione quali sono le loro richieste.
Nel video parla Tamara Lich, una delle principali animatrici del convoglio. Si riferisce ai vari governi del Canada, quelli provinciali e quello federale. Traccia una mappa per uscire davvero dalla crisi che è il risultato dei contributi delle moltissime persone che hanno incontrato durante il viaggio del convoglio e durante la sua permanenza ad Ottawa. E vi propongo una compilation del viaggio per ricordarvi di che cosa stiamo parlando.
Anche membri delle forze dell’ordine e delle forze armate si stanno mobilitando in favore del convoglio, come spiegato in una conferenza stampa tenuta sempre ad Ottawa. Notate che la Royal Canadian Mountain Police, abbreviato in RCMP, è un corpo speciale al servizio del governo federale del Canada, che è stato utilizzato nello sgombero dei manifestanti in diverse aree del Paese e che sarà sicuramente utilizzato per lo sgombero del convoglio a Ottawa.
La polizia pronciale dell’Ontario è un altro corpo di polizia speciale al servizio specifico della Provincia dell’Ontario.
Si parla del monumento ai caduti di Ottawa che era stato transennato dopo che qualche agente provocatore era stato visto danzare sulla tomba del milite ignoto.
I tre veterani auspicano che la polizia non collabori con ordini che incitino alla violenza. La polizia canadese si è dimostrata molto collaborativa e si è astenuta, per la maggiore, da atti di violenza.
Nel prossimo video vediamo lo smantellamento di uno dei blocchi, nella regione di Alberta, dove manifestanti e poliziotti alla fine si abbracciano, e i manifestanti cantano l’inno nazionale del Canada.
E sulla scia dell’inno nazionale, vi propongo un altro video che mostra quanto siano pericolosi i camionisti e i loro sostenitori. Il video apre con una famosa frase di Thomas Jefferson, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti che dice: Quando la tirannia diventa legge, la resistenza diventa un dovere.
Questa non è la fine, ma solo l’inizio.
Roberto Mazzoni