COVID-19 è l’abbreviazione di Coronavirus Disease 2019, vale a dire la malattia provocata da un particolare tipo di coronavirus che si è sparso nel mondo a partire dalla fine del 2019, con origine nella città di Wuhan, in Cina.
Il virus che dà origine alla malattia si chiama SARS-CoV-2, vale a dire seconda versione del coronavirus che ha dato origine alla Severe Acute Respiratory Syndrome, vale a dire a una sindrome (insieme di sintomi tra loro collegati) grave e acuta che affligge le vie respiratorie.
La prima versione di SARS si è diffusa sempre dalla Cina nel 2002-2003 e ha provocato 774 casi di morte conosciuti, su un totale di 8.098 casi. Aveva una mortalità enormemente superiore rispetto alla SARS-CoV-2, ma era molto meno contagiosa.
Dopo un anno e mezzo d’insistenza sulla teoria originale proposta dal governo cinese che aveva assegnato l’origine del virus che ha generato la pandemia a cause naturali, citando il mercato del pesce di Wuhan, ora i principati governi occidentali hanno improvvisamente sposato la teoria già avanzata da Donald Trump nella primavera del 2020, secondo cui ci sarebbe stata una fuga dal laboratorio di virologia cinese che si trova a pochi chilometri dal mercato.
Tale teoria è stata attaccata come complottista e razzista da quasi tutti i mezzi d’informazione come pure da Anthony Fauci, il massimo esperto in virologia negli USA e responsabile per la risposta americana alla pandemia del COVID.
Qualsiasi menzione all’origine dal laboratorio veniva bloccata sistematicamente da Big Tech sui social media e anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’aveva bocciata nonostante il parere favorevole di diversi esperti e ha continuato a bocciarla anche dopo l’indagine condotta a gennaio 2020 da una commissione di “esperti” inviata dall’OMS, di cui faceva parte per gli Stati Uniti Peter Daszak che ha finanziato tali esperimenti nel laboratorio di Wuhan con soldi pubblici americani.
La teoria del laboratorio è stata sminuita ampiamente durante tutto il 2020 per minare la posizione di Donald Trump durante la campagna elettorale, facendolo apparire come un complottista xenofobo e razzista.
Ora tutti sembrano aver cambiato idea forse perché Trump se n’è andato e diventa difficile nascondere le prove sempre più numesore che puntano in direzione del laboratorio.
Questo repentino e totale cambiamento di posizione avviene sulla scia di altre rivelazioni di cui abbiamo parlato nella prima puntata e sta costringendo tutti i principali attori a modificare, almeno a parole, la propria posizione.
Dopo la recente riunione del G7 in Gran Bretagna, Joe Biden ha dichiarato che: “La Cina deve cominciare a comportarsi in modo più responsabile in termini di norme internazionali e di diritti umani e trasparenza”. Ha anche chiesto al governo di Pechino di fornire accesso laboratorio di Wuhan così che si possa indagare sulle origini della pandemia COVID, compresa la possibilità che si tratti di “un esperimento andato storto”.
In una dichiarazione congiunta, i partecipanti al G7, compresa l’Italia rappresentata da Mario Draghi, hanno chiesto che “l’Organizzazione Mondiale della Sanità richieda uno studio tempestivo, trasparente, guidato da esperti e basato su fatti scientifici circa le origini del COVID-19 che debba anche interessare la Cina, come raccomandato dagli esperti”.
Ci sono state anche dichiarazioni di appoggio nei confronti di Taiwan, storico avversario del regime comunista di Pechino, e di solidarietà rispetto alla minoranza etnica degli Uyghurs.
Da parte sua, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già fatto sapere di essere impotente e di non poter forzare il governo cinese a garantire accesso al laboratorio di Wuhan e il governo di Pechino ha indicato che non ha nessuna intenzione di concedere l’accesso e che questa sia solo propaganda.
Quindi tutte le dichiarazioni del G7 rischiano di essere solo parole vuote.
Nei fatti, Joe Biden ha recentemente bloccato un’indagine avviata mesi fa da Mike Pompeo all’interno del Dipartimento di Stato che aveva esattamente la finalità di portare alla luce la vera origine della pandemia COVID-19.
Mike Pompeo, precedente Segretario di Stato e ancora prima capo della CIA, ha dichiarato in un’intervista recente che un piccolo gruppo da lui diretto all’interno del Dipartimento di Stato era riuscito a raccogliere una quantità enorme d’informazioni che puntano in direzione del laboratorio di Wuhan come fonte della pandemia.
Pompeo spiega inoltre che ha dovuto superare enormi resistenze all’interno del suo stesso Dipartimento di Stato per portare avanti l’indagine e che i risultati preliminari erano stati bocciati completamente dall’ufficio del Director of National Intelligence che invece sostenne all’epoca che l’origine del COVID era senza dubbio naturale.
Pompeo spiega che lo stesso Director of National Intelligence, John Ratcliffe, era stato impotente nel ripotare sotto controllo il proprio ufficio e le varie agenzie di intelligence americane che si opponevano alla teoria della fuga del virus dal laboratorio.
Laura Ingraham: Ora si unisce a me Mike Pompeo, ex segretario di Stato e illustre collega dell’Hudson Institute. Segretario Pompeo, grazie per essersi unito a noi. Quello che abbiamo appreso negli ultimi giorni su Fauci e il NIH e il Dipartimento di Stato, è davvero inquietante, la sua reazione.
Pompeo: Laura, non dovrebbe essere una sorpresa per nessuno che ci sono persone al Dipartimento di Stato a cui non piaceva il presidente Trump, non piacevo io, non piaceva quello che stavamo facendo, e stavano lavorando per ostacolare i nostri sforzi. Non è una grande sorpresa. Sentire Fauci questa mattina, parlare di come i cinesi abbiano un interesse a farci scoprire quello che è successo è solo un discorso folle. I cinesi hanno un profondo interesse a coprire la cosa e l’hanno fatto in modo piuttosto efficace.
In effetti, è stato il Dipartimento di Stato che alla fine, abbiamo avuto grossi scontri all’interno dell’organizzazione, ma siamo stati noi a pubblicare i documenti il 15 gennaio che hanno dimostrato alcuni dei fatti centrali che ora sappiamo hanno portato alla schiacciante quantità di prove che dimostrano che questo probabilmente proviene da questo laboratorio di virologia. È stato un buon lavoro da parte del team del Dipartimento di Stato. Abbiamo superato un sacco di burocrazia interna per arrivarci e un sacco di dibattito interno da parte di gente del NIH che stava cercando di sopprimere quello che stavamo facendo anche al Dipartimento di Stato.
Laura: Signor Segregario, L’articolo di Vanity Fair descrive come potrebbe un individuo di nome Miles Yu, il principale stratega del Dipartimento di Stato per la Cina, ha iniziato a copiare il sito web dell’Istituto Wuhan e a compilare un dossier di domande sulla sua ricerca. L’articolo sostiene poi che in aprile le ha dato questo dossier e poi avete chiesto l’accesso al laboratorio. Ma poi l’ufficio del Director of Intelligence più tardi quel mese ha rilasciato questa dichiarazione che dice: “La comunità di intelligence concorda anche con un ampio consenso scientifico che il COVID-19 non è stato prodotto dall’Uomo o geneticamente modificato”.
Signor Segretario, perché la DNI ha minimizzato quello che lei stava cercando di scoprire in quel momento?
Pompeo: L’articolo di Vanity Fair è giusto, mi è stato consegnato un ampio lavoro fatto da un collega di nome Miles Yu. È un professore dell’Accademia Navale che lavorava per me al Dipartimento di Stato. Parla mandarino. Era in grado di leggere molte cose su cui altri non potevano mettere le mani. Ed era abbastanza chiaro. Era aprile quando l’ho ricevuto, se ricordo bene. All’inizio di maggio, pochi giorni dopo, ero in televisione a parlare di ciò che potevo far declassificare a quel punto.
Abbiamo lavorato diligentemente per far sì che la comunità dell’intelligence declassificasse di più. Il direttore Ratcliff è stato un grande partner nel cercare di farlo. Ma c’era gente in tutta la comunità che semplicemente non voleva parlare di questo, che voleva rimanere concentrata su altre cose. Non volevano che il mondo sapesse che il Partito Comunista Cinese era in procinto di provocare,
Laura: Perché? Perché?
Pompe: ciò che risulta essere stato diversi milioni di perdite di vite umane. Lascio ad altri la possibilità di speculare.
Ma quando avete sentito il dottor Fauci questa mattina, Laura queste sono esattamente le stesse parole, le stesse scuse, le stesse teorie che il partito comunista cinese ha presentato per più di un anno, possiamo tutti trarre le nostre conclusioni. Io so questo. Avevamo un gruppo all’interno del Dipartimento di Stato, Miles Yu, una manciata di altri che hanno lavorato diligentemente per far uscire queste informazioni al popolo americano in modo che il mondo potesse vedere ciò che il Partito Comunista Cinese aveva fatto a tutti noi.
Laura: Ma il Dr. Fauci sta essenzialmente dicendo quello che il CCP sta dicendo sulla Cina, che è altamente improbabile, possibile che le cose siano accadute in un laboratorio. Ma non si può davvero distinguere l’uno dall’altro nel modo in cui discutono la situazione all’inizio di questa pandemia.
Pompeo: Fauci suppone la buona fede da parte del Partito Comunista Cinese, Laura, qui siamo nel 32° anniversario di Piazza Tienanmen dove abbiamo visto la brutalità di questo regime, un regime che non si preoccupa della vita umana. Che il dottor Fauci possa pensare anche solo per un momento che il Partito Comunista Cinese si preoccupi che ci fossero persone a Wuhan che stavano morendo, che fossero cinesi o americani, chiunque altro potesse essere lì, è semplicemente ingenuo oltre ogni possibile immaginazione. Al Partito Comunista Cinese non importa nemmeno per un momento.
Non vogliono che il mondo sappia cosa è successo. Potrebbero chiarire tutto in un minuto, se volessero. Hanno scelto di non farlo. Penso che questo sia un altro anello della catena che dimostra che quando arriveremo alla fine di questa storia, avremo dimostrato che i cinesi sapevano cosa era successo e che il loro laboratorio di virologia era al centro.
Laura: Ora, Matt Pottinger un ex funzionario della NSC (National Security Council – consulenti presidenziali sulla sicurezza), è andato su Face the Nation (trasmissione di Fox) a febbraio per esporre le prove della fuga di notizie del laboratorio. E probabilmente non se lo ricorda perché non è mai andato in onda. Ma eccolo qui ora.
Pottinger: I tipi di ricerca che erano in corso sia dal personale civile dell’Istituto di Tecnologia degli Stati Uniti che dai ricercatori militari, erano studi sui tipi di virus che, sapete, sono simili al 96% al virus che ora ci sta facendo ammalare tutti. Stavano facendo una ricerca gain of function usando topi umanizzati.
Laura: Signor Segretario, questa informazione di Pottinger, che è un individuo estremamente intelligente, potrebbe indicare che non possiamo necessariamente escludere che questa non sia stata solo una fuga dal laboratorio o potrebbe essere anche una situazione di doppio uso (civile-militare)?
Pompeo: Sì, non lo sappiamo. Ho visto le dichiarazioni di Matt, sapevamo la stessa cosa all’interno del Dipartimento di Stato, avevamo visto gli stessi dati. Sapete, i vostri spettatori dovrebbero notare, la gente parla di questo come se non sapessimo molto. In realtà sappiamo moltissimo su ciò che stava accadendo, parliamo di ricerca gain of function, il fatto che questo laboratorio era un livello quattro e ha avuto fughe di sicurezza prima. Che ci sono stati medici che si sono ammalati e sono stati ricoverati nell’autunno del 2019.
Abbiamo un sacco di prove che indicano ciò che è successo. Qual era l’intenzione del Partito Comunista Cinese? Sappiamo che c’era un’attività militare in questo stesso laboratorio. Non sappiamo esattamente cosa stavano facendo, ma sappiamo questo. Sappiamo che non vogliono che si sappia. E questo mi suggerisce che non dovremmo concedere loro il beneficio del dubbio e dovremmo imporre costi enormi al Partito Comunista Cinese fino a quando non confesseranno ciò che è successo all’interno del loro Paese.
Laura: Un semplice sì o no. I soldi delle tasse americane dovrebbero andare a qualsiasi gruppo che è in partnership con l’Istituto di virologia di Wuhan? Dato quello che sappiamo sulla Cina, i loro obiettivi e la loro mancanza di trasparenza, dovrebbe accadere qualcosa di tutto questo?
Pompeo: Assolutamente no. È sconsiderato.
Laura: Signor segretario Pompeo, grazie, e a proposito, lei domani ha un editoriale su The Hill dove parla di Piazza Tienanmen e delle proteste . Tutti devono leggerlo. Tutte queste proteste sono state vietate dalla Cina anche a Hong Kong. Ed è un pezzo davvero importante. E grazie per averlo scritto.
Vediamo quindi che gran parte dell’apparato di intelligence e di salute pubblica americano si è mosso fin dal principio in netta opposizione più o meno palese rispetto alla presidenza di Donald Trump e agli uomini da lui nominati per gestirne l’attività.
Pompeo ha dovuto affrontare scontri feroci all’interno del stesso ministero, che include la CIA, per potere anche solo pubblicare quel poco che è riuscito a far trapelare, ma ci dice che c’è una montagna d’informazioni aggiuntive.
Vediamo inoltre che l’NIH (National Institutes of Health) americano ha ostacolato l’indagine sulla potenziale origine di laboratorio fin dal principio contrariamente a quanto affermano Fauci e Collins (direttore dell’NIH) durante una interrogazione senatoriale tenutasi recentemente.
Pompeo inoltre sottolinea che Anthony Fauci ripete parola per parola la stessa propaganda che viene dal Partito Comunista Cinese.
Non sorprende quindi che Trump non fosse stato informato del ripristino delle ricerche Gain of function negli Stati Uniti come pure delle attività in corso a Wuhan. Gli esperimenti gain of function consistono nel prendere un virus animale che non può contagiare l’uomo e modificarlo in modo che sia contagioso e pericoloso per il genere umano.
Barak Obama aveva sospeso i finanziamenti governativi per le ricerche Gain of function negli Stati Uniti con un documento pubblicato il 17 ottobre 2014. Nel documento si consentiva comunque la prosecuzione di questo tipo di ricerche per motivi di “sicurezza nazionale” da determinare da parte del Director of National Intelligence.
Questo di fatto lasciava alla discrezione della Casa Bianca la riattivazione di questo genere di esperimenti con finanziamenti governativi e sul territorio americano e lasciava ampio spazio di manovra al Pentagono per operare nel campo delle armi biologiche.
Nel frattempo Anthony Fauci dirottava i finanziamenti all’estero attraverso la EcoHealth Alliance, una non-profit newyorkese gestita da Peter Daszak. Tra i beneficiari dei nuovi fondi troviamo anche il Wuhan Institute of Virology.
Fauci ha giustificato questa decisione in una recente intervista:
Questo è un finanziamento che deriva da una sovvenzione più grande e che ha ricevuto uno dei punteggi più alti dai peer reviewer (altri medici che forniscono opinioni) americani sulla ricerca che doveva essere fatta. Allora voi dite, perché farlo in Cina? Lo si fa in Cina attraverso un laboratorio molto noto e altamente qualificato. Ora, lei ha assolutamente ragione sul fatto che non posso garantire tutto quello che succede nel laboratorio di Wuhan, non possiamo farlo, ma è nostro obbligo come scienziati e come individui della salute pubblica studiare l’interfaccia animale-umano.
Quindi era necessario studiare l’interfaccia animale-umano e capire quale potenziale hanno questi virus di infettare gli esseri umani, che poi potrebbero danneggiare gli Stati Uniti. Per favore, mi lasci finire. Quindi non vuoi andare a Hoboken, New Jersey, o a Fairfax, Virginia, per studiare l’interfaccia pipistrello-uomo che potrebbe portare ad un’epidemia. Quindi si va in Cina. Quando vai in Cina, devi capire che hai i termini di una sovvenzione e dici questo è quello che puoi fare con 130-140.000 dollari all’anno che ti diamo.
Si riceve un rapporto annuale sui progressi del laboratorio. E quando si guarda a ciò che è stato fatto, non c’è niente lì dentro che indichi qualcosa di vicino alla creazione di un virus che abbia grande trasmissibilità e grande patogenicità negli esseri umani. Questo è ciò che abbiamo fatto con loro.
In pratica, per non esporre la popolazione americana a pericolose fughe che potevano causare epidemie in territorio statunitense, hanno preferito affidare la ricerca al laboratorio di Wuhan, che Fauci definisce di altissimo livello quando sappiamo che già nel 2018 il Dipartimento di Stato aveva segnalato ufficialmente che le misure di sicurezza non erano adeguate.
Conferma quindi che i virus su cui lavorano sono pericolosi e che potrebbero provocare un’epidemia molto dannosa per gli USA, perciò è meglio mettere a rischio vite cinesi anziché quelle americane.
Inoltre dice che si tratta di una ricerca che doveva essere fatta perché altri medici (peer review) erano d’accordo, quando sappiamo benissimo che il consenso di queste peer review viene fortemente pilotato da interessi farmaceutici e militari in tutto in mondo.
Infine ammette di non aver la più pallida idea di quel che venga fatto a Wuhan, ma che si contenta di un rapporto annuale che riceve dal laboratorio e di cui né lui né la sua struttura verifica la veridicità. Quindi è convinto che il virus non sia stato manipolato semplicemente perché non era scritto nel rapporto fornito dai cinesi.
Notate la generalità con cui parla, sembra che nessuna delle sue azioni dipenda da lui e che lui non abbia nessuna responsabilità. Si sente costretto a condurre questi studi pericolosi perché altri medici lo dicono e la sua posizione di funzionario lo richiede, ma lui non è in grado di sapere nulla e di garantire nulla su quello che effettivamente succede, ma al tempo stesso la sua parola è l’unica verità possibile, anche se in continua contraddizione.
Il 2020 ha dimostrato come la scienza, una volta asservita alla politica, diventi spazzatura. Nel gergo americano si dice “junk science”. Il personaggio chiave in questa mistificazione planetaria è chiaramente Anthony Fauci, il funzionario pubblico più pagato nell’intero governo degli Stati Uniti con $ 400.000 di stipendio all’anno e, dal 1984 direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) – l’istituto nazionale per le malattie infettive e le allergie.
Italomericano e cattolico con una formazione gesuita di cui va particolarmente fiero, Anthony Fauci è probabilmente uno dei funzionari governativi più influenti negli USA: è stato il consigliere di sette presidenti diversi.
Fauci si è contraddetto in quasi tutte le sue affermazioni nel corso del 2020 e le sue email pubblicate da poco dimostrino che pubblicamente dichiarava una cosa e privatamente ne credeva un’altra.
Tucker Carlson, uno dei più seguiti commentatori televisivi negli Stati Uniti, ha sintetizzato il modo molto efficace la situazione di Anthony Fauci.
Buona sera e benvenuti a Tucker Carlson stasera. Joe Biden vuole farvi sapere che improvvisamente, dopo un anno e mezzo, ha sviluppato una leggera curiosità sulla provenienza di questa pandemia. Si scopre che il virus probabilmente non ha avuto origine a Omaha (cittadina rurale negli USA). Più di questo, Joe Biden non può dire, ma ha messo su alcuni dei suoi migliori investigatori, le super spie della cosiddetta comunità dell’intelligence. E hanno promesso di fare rapporto prima o poi.
Ad oggi, due terzi delle spie di Joe Biden credono che il virus sia passato in modo naturale agli esseri umani da un animale infetto, come fanno spesso i virus, mentre esaminate la corsia dei pangolini nel vostro mercato del pesce locale. Le spie che ci credono sono quelle che non hanno mai parlato con un virologo che lo faccia di mestiere e che non hanno accesso a Internet. Ma l’altro terzo, Joe Biden, ci ha detto oggi, cito, propende più per la teoria che il COVID sia fuggito da un vicino laboratorio governativo a Wuhan che, per caso, stava conducendo pericolosi esperimenti su coronavirus di pipistrello quasi identici allo stesso tempo. È una minoranza di spie che ci crede, ma sono aperti alla possibilità, chi lo sa davvero?
In ogni caso, ha spiegato Joe Biden, avremo delle risposte o almeno altre domande, forse tra diversi mesi. Quindi state tranquilli, la Casa Bianca se ne sta occupando. E ad essere onesti, ne dubitavamo. Solo poche ore prima dell’annuncio di Joe Biden, abbiamo appreso che la Casa Bianca aveva chiuso una grande e legittima indagine federale che era in corso sulle origini di questa pandemia. Quell’indagine andava avanti da mesi. Era stata condotta dal Bureau of Arms Control, Verification and Compliance (ufficio di controllo sulle armi e l’osservanza dei trattati) del Dipartimento di Stato.
Questo è l’ufficio responsabile di garantire che Paesi come la Cina non stiano accumulando armi biologiche illegali mortali, come, per esempio, oscuri coronavirus di pipistrello che sono stati manipolati in laboratorio da scienziati militari per renderli più trasmissibili, diciamo, a New York City. Allora perché la Casa Bianca ha chiuso l’indagine in corso? Beh, in un’udienza di oggi, gli alti funzionari del National Institutes of Health che includono il dottor Tony Fauci, hanno detto di non avere idea del perché la Casa Bianca l’abbia chiusa.
Hanno detto di averne sentito parlare per la prima volta al telegiornale e questo sembrava strano, dato che il NIH impiega i più grandi esperti di malattie infettive della nazione. E, naturalmente, sono strettamente legati alla storia. E’ stata NIH, sono stati i soldi delle vostre tasse in realtà, ma incanalati attraverso NIH (National Institues of Health) a finanziare alcune delle grottesche e pericolose ricerche che sono andate avanti in questo famigerato Wuhan Institute of Virology che potrebbe aver causato la distruzione dell’Occidente.
Così oggi il senatore John Kennedy della Louisiana ha posto tutte queste domande.
Ecco come è andata.
Kennedy: Perché voi ragazzi avete stroncato, non ragazzi ma anche e signore, perché avete stroncato l’indagine dell’amministrazione precedente sulle origini del coronavirus e se potesse essere uscito dal laboratorio di Wuhan?
Fauci: Signore, non abbiamo stroncato niente nella precedente amministrazione. Non sono sicuro di cosa lei intenda per stroncare, ma non abbiamo alcuna influenza.
Kennedy: Il Dipartimento di Stato ha stroncato lo studio dell’amministrazione precedente.
Fauci: Ma questo non ha niente a che fare con il National Institutes of Health.
Kennedy: Quindi non si sono consultati con lei?
Fauci: Non l’hanno fatto.
Kennedy: Si sono consultati con lei, dottor Collins?
Collins: L’ho letto sulla stampa questa mattina.
Kennedy: Dottoressa?
Dottoressa: No.
Kennedy: L’hanno semplicemente stroncata senza parlare con i loro esperti? Non vuoi rispondere a questa domanda, vero?
No, sicuramente non volevano rispondere. Quindi non sappiamo ancora perché la Casa Bianca ha chiuso un’indagine durata mesi sulla questione centrale del momento. Non sappiamo nemmeno che cosa abbia trovato in questa indagine prima di essere chiusa. Però abbiamo qualche idea in proposito. Un foglio informativo rilasciato dal Dipartimento di Stato negli ultimi giorni dell’ultima amministrazione, scritto da alcune delle stesse persone che stanno facendo l’indagine che l’amministrazione Biden ha chiuso ci ha detto che diversi ricercatori dell’Istituto di virologia di Wuhan si sono ammalati gravemente nell’autunno del 2019.
Avevano “Con sintomi coerenti sia con COVID-19 che con una comune malattia stagionale”. Tre di loro sono andati all’ospedale.
Ora, questo è uscito a gennaio. I media americani lo hanno scoperto questa settimana. La comunità dei servizi segreti lo ha confermato. In una dichiarazione a Fox News oggi, l’appaltatore del Dipartimento di Stato che ha guidato quell’indagine ormai defunta, un uomo chiamato David Asher, ha ribadito che sulla base dei risultati di quell’indagine finora: “C’è un fondato motivo di profondo sospetto che il virus sia sfuggito dal laboratorio di Wuhan e che il governo cinese abbia mentito a riguardo”.
Allora perché non ne sappiamo di più? Beh, secondo lo stesso David Asher, forze potenti del Dipartimento di Stato non volevano saperne di più. Non volevano continuare a fare domande. Non hanno gradito l’indagine. Da che parte stanno? Ci si chiede. E David Asher si chiede chiaramente la stessa cosa: “Alcuni dei nostri colleghi stavano deliberatamente minimizzando i possibili legami con il programma di armi biologiche della Cina”.
Ora, perché dovrebbero farlo? Di nuovo, da che parte stanno? Tutto questo è stato molto preoccupante per David Asher, che ha trascorso molto tempo a guardare in questo, considerando che Paesi come la Cina: “Mirano apertamente a incorporare la biologia sintetica nel futuro della guerra, apparentemente con la nostra ingenua materiale e assistenza scientifica”. Ora, questo è un riferimento, naturalmente, ai soldi che sono fluiti dal governo degli Stati Uniti attraverso NIH al laboratorio Wuhan per fare ricerche che potrebbero essere state collegate a questa pandemia.
David Asher ha nominato un uomo chiamato Chris Ford. Questo è l’ex sottosegretario ad interim per il controllo delle armi al Dipartimento di Stato come qualcuno che: “…Non voleva approfondire il potenziale rilascio accidentale di un laboratorio, e tanto meno un possibile programma militare segreto cinese condotto in violazione delle convenzioni sulle armi”.
Ora, perché un funzionario del governo degli Stati Uniti non vorrebbe saperne di più su un avversario o un avversario straniero che violi il diritto internazionale e che metta in pericolo la vita di milioni di persone? Questa è un’ottima domanda.
Ora, Ford stesso ha risposto a Fox News e ha detto di avere: “preoccupazioni procedurali e strutturali circa l’inchiesta, compreso il fatto di essere stato tenuto all’oscuro fino a dicembre”. Hmm. Ma ha sottolineato che: “La teoria dell’origine di laboratorio è molto possibile e la Cina deve essere chiamata a risponderne. Ci sono tutti i tipi di ragioni per preoccuparsi di possibili origini di laboratorio, ed è fondamentale andare al fondo della questione”.
Perciò questa è la posizione di Chris Ford in questo momento. Speriamo che lo sia sempre stata.
Dovrebbe essere la posizione di tutti nel governo degli Stati Uniti. Improvvisamente, è la posizione dei media statunitensi. Praticamente ogni organizzazione giornalistica nel Paese ha passato l’ultima settimana ad aggiornare freneticamente le proprie bugie su questa storia. Vi hanno detto per più di un anno che era una teoria complottista. Ora fanno finta di non averlo mai detto. Persino Tony Fauci ha dovuto rivedere le sue opinioni su questo. L’aveva scartata a priori. Lui e Francis Collins al NIH, avevano definito oltraggioso persino fare domande in merito.
Ora, abbiamo un nuovo Tony Fauci. Solo poche ore fa, Fauci ha ammesso che non ha davvero idea di che tipo di ricerca fosse in corso all’Istituto di virologia di Wuhan, ma che probabilmente dovremmo indagare.
Kennedy: Come fa a sapere che non le abbiano mentito e non hanno comunque usato i soldi per ricerche gain of function?
Fauci: Beh, abbiamo visto i risultati degli esperimenti che sono stati fatti e che sono stati pubblicati e che i virus che hanno studiato sono su database pubblici ora. Quindi nessuno di essi eragain of function. Quindi…
Kennedy: Come fa a sapere che non hanno fatto la ricerca e non l’hanno messa sul loro sito web?
Fauci: Non c’è modo di garantirlo.
Così Fauci, con una faccia impassibile, ha appena detto: possiamo essere certi che nessun dollaro delle tasse americane è andato a finanziare esperimenti gain of function perché i cinesi non l’hanno scritto su Internet. Ecco come lo sappiamo. Con una faccia impassibile. E quando è stato incalzato solo un po’ da uno dei pochissimi senatori che non è cerebroleso, Fauci ha ammesso: in realtà no, non ha idea a cosa siano stati destinati i dollari delle tasse americane, quali esperimenti abbiano finanziato al Wuhan Institute of Virology.
In entrambi i casi, questa è una revisione totale della posizione di Anthony Fauci sull’argomento. Solo pochi giorni fa era furente, era indignato, moralmente inorridito dal suggerimento che avesse finanziato esperimenti gain of function in Cina. Ora sta ammettendo che è assolutamente possibile. Ma naturalmente, ha sempre saputo che era del tutto possibile. La sovvenzione che Tony Fauci ha approvato per la ricerca nel laboratorio di Wuhan permette esplicitamenteesperimenti gain of function. Nel 2014, il NIAID (National Institute of Allergy and Infectious Diseases) di Tony Fauci ha approvato una sovvenzione per un progetto chiamato “Comprendere il rischio dell’emergenza dei coronavirus provenienti da pipistrelli”.
Quel progetto sarebbe stato gestito da un gruppo chiamato EcoHealth Alliance, supervisionato da un uomo chiamato Peter Daszak. Se questo nome vi suona familiare, è lo stesso Peter Daszak che ha passato l’ultimo anno a dire al mondo ad alto volume che non c’è alcuna possibilità che questo virus sia scappato dal laboratorio e poi è stato nominato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per indagare sulle origini del COVID e ha dichiarato che il laboratorio di Wuhan era senza colpe. Che frode! Ma la sovvenzione del NIAID di Fauci afferma che avrebbe finanzato Peter Daszak per: “Testare le previsioni di trasmissione interspecie dei coronavirus, i modelli predittivi della gamma di ospiti, cioè il potenziale di emergenza, e saranno testati sperimentalmente utilizzando la genetica inversa, pseudovirus e saggi di legame del recettore, ed esperimenti di infezione del virus attraverso una serie di colture cellulari di diverse specie e topi umanizzati”.
Oh. Quindi, in realtà, è una gamma piuttosto ampia. Chiedetelo a qualsiasi scienziato e vi dirà che molte cose possono rientrare in questa descrizione. Ma nello specifico, in cosa consistevano precisamente quegli esperimenti di infezione virale con i coronavirus di pipistrello? Beh, non lo sappiamo, abbiamo qualche idea, sembra che i risultati siano tutti intorno a noi. La Casa Bianca vuole che vi calmiate. Vogliono che sappiate che la comunità di intelligence, e nessun altro, dovrà rispondere a queste domande ad un certo punto nei prossimi mesi.
E se non puoi fidarti di loro, di chi puoi fidarti, non hai bisogno di una vera indagine, puoi prendere per buona la loro parola.
Nel video Tucker Carlson riporta in evidenza lo scandalo degli esperimenti gain of function che di nuovo consistono nel rendere un virus molto più pericoloso di quanto lo sarebbe in natura.
Questo genere di ricerca viene spesso considerata a doppio uso, vale a dire a titolo preventivo come ci vorrebbe far credere Tony Fauci e a scopo militare come arma biologica.
L’interrogatorio svolto dal senatore John Kennedy con la partecipazione di Anthony Fauci e del suo capo Francis Collins evidenzia come nessuno, almeno a parole, abbia la più pallida idea di quel che succede a Wuhan e che perciò non siano affatto nella posizione di negare l’esitenza di esperimenti gain of function a spese dei contribuenti americani.
Carlson ci spiega che l’accordo con cui i soldi sono stati mandati a Wuhan da EcoAlliance prevede un campo di azione molto vasto che secondo vari scienziati include qualsiasi tipo di ricerca gain of function.
Fauci e Collins negano inoltre di aver saputo alcunché dell’indagine bloccata da Biden nel Dipartimento di Stato sulle origini del COVID, quando noi sappiamo da Pompeo che non solo ne erano a conoscenza, ma che hanno fatto di tutto per fermarla.
Carlson mostra anche come la posizione attuale di Joe Biden nei confronti della Cina sia unicamente di facciata. L’indagine sulle origini del COVID-19 richiesta da Biden e dagli altri membri del G7 non porterà a nulla: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già dichiarato che non ha nessun potere nei confronti della Cina e il governo di Pechino ha già fatto sapere che non lascerà entrare nessuno nel laboratorio di Wuhan.
Anzi il governo comunista cinese sostiene ora che la pandemia sia in realtà iniziata in Italia. In una notizia flash riportata su diversi siti molto popolari in Cina, si dice che Mario Draghi abbia ammesso, durante la riunione del G7, che la pandemia COVID-19 è in realtà cominciata in Italia nell’estate del 2019 nelle città di Milano, Genova e Venezia. Le epidemie locali erano state scambiate per normale influenza anziché classificarle come COVID-19.
L’ambasciata italiana a Pechino ha smentito la notizia classificandola come propaganda, alla pari di altri tesi propagandiste già veicolate in passato da Pechino per sviare la colpa su altri.
In ogni caso, nessuna delle nazioni del G7 intende davvero andare a fondo alla consa e lo stesso Joe Biden intende affidare l’indagine sulle origini del COVID alle agenzie di intelligence americane che già sappiamo essere per 2/3 convinte della propaganda cinese sull’orgine naturale.
Nonostante questa propaganda, non è ancora stato trovato l’animale intermedio che avrebbe dovuto trasferire il virus dal pipistrello all’uomo, e sappiamo che nel mercato del pesce di Wuhan non sono mai stati trovati i pipistrelli del tipo particolare che porta il coronavirus.
Nel 2005, [il Wuhan Institute of Virology] ha pubblicato una ricerca sull’origine del coronavirus della SARS, quello che causa la SARS, la sindrome respiratoria acuta grave. L’articolo diceva che i pipistrelli a ferro di cavallo della Cina erano serbatoi naturali di questo virus. Hanno iniziato a campionare questi pipistrelli in tutta la Cina. Nel 2012, il laboratorio ha ricevuto campioni da una miniera abbandonata nel profondo sud-ovest della provincia cinese dello Yunnan, dove i minatori che spalavano feci di pipistrello erano morti di una misteriosa polmonite. I tamponi fecali sono stati studiati.
Il virus scoperto, fu chiamato Rat-G-13.
Nel 2014, l’America è entrata in scena. Gli scienziati dell’Università del North Carolina hanno collaborato con l’Istituto di virologia di Wuhan. Stavano cercando di mutare artificialmente questo virus attraverso la ricerca del gain of function. Il gain a function è fondamentalmente un campo di ricerca in cui si creano varianti e versioni pericolose di un virus. Per quale motivo? Per prevedere le malattie infettive emergenti e capire come affrontarle. Così la Cina e gli Stati Uniti stavano facendo questa ricerca insieme nel 2014.
L’America l’ha poi sospesa, ma ufficiosamente gli Stati Uniti hanno continuato a pagare il laboratorio.
Come? Lo stesso anno 2014, il National Institute of Allergy and Infectious Diseases americano, diretto dal dottor Anthony Fauci in persona, ha assegnato una sovvenzione di 3,4 milioni di dollari. Questo era per una società sanitaria con sede a New York chiamata EcoHealth Alliance. Questa organizzazione ha pagato il laboratorio di Wuhan $ 598.500 nell’arco di cinque anni per studiare i coronavirus provenienti dai pipistrelli. Vedete il collegamento? I soldi del governo amerocano sono stati allora usati per finanziare le ricerche gain of function? Il partito repubblicano dice di sì. Essi indicano una e-mail dell’aprile 2020 dal presidente di questa azienda sanitaria, Peter Daszak, al Dr. Anthony Fauci. In questa email, Daszak ringrazia Fauci per aver rifiutato la teoria della fuga dal laboratorio e per aver affermato che le prove scientifiche supportano un’origine naturale.
Nel 2018: il Laboratorio di virologia umana rilascia un altro documento che dice che gli abitanti dei villaggi vicino alle grotte dei pipistrelli dello Yunnan, portavano anticorpi al coronavirus dei pipistrelli. Questo indica la possibilità di trasmissione all’uomo. Poi è arrivato il 2019. Nel mese di novembre, tre dipendenti di questo laboratorio si ammalano.
Almeno questo è quanto sostiene l’intelligence statunitense. Dicono che tre lavoratori hanno cercato cure in ospedale con sintomi coerenti sia con il COVID-19 che con una comune malattia stagionale. Il mese successivo, il 29 dicembre ventinove, un nuovo coronavirus è stato rilevato in due pazienti in un ospedale di Wuhan. I campioni sono stati inviati alla dottoressa Shi Zhengli. La Batwoman (donna pipistrello) cinese, direttore del laboratorio di virologia di Wuhan. Il dottor Shi ha scoperto che il virus che circolava a Wuhan corrispondeva al novantasei virgola due per cento del virus che avevano studiato al laboratorio.
E nonostante sapesse tutto questo, la Cina non ha preso alcuna misura proattiva. Invece, il 3 gennaio, quando i casi sono cresciuti in un cluster, la Commissione Nazionale della Sanità cinese ha ordinato a tutte le istituzioni di non pubblicare alcuna informazione sulla malattia. Quelli che lo hanno fatto sono stati messi a tacere, come il dottor Li Wenliang, un oftalmologo dell’ospedale centrale di Wuhan. Ha inviato avvertimenti su un gruppo chiuso di WeChat informando i suoi colleghi sulla gravità di questo virus.
Ma è stato censurato dalle autorità dell’ospedale, convocato dall’Ufficio di Pubblica Sicurezza di Wuhan e costretto a firmare una dichiarazione di scuse per aver diffuso voci e disturbato l’ordine pubblico. Ciò che seguì fu più disinformazione, più insabbiamenti e più sparizioni. Un totale di 5.100 persone sono state arrestate o etichettate come malate per essere messe in quarantena. Sapete quanti campioni di animali sono stati testati per vedere se erano la fonte? 80.000 campioni di 30 specie.
Provengono da animali da fattoria e selvatici in Cina. Quanti di loro sono risultati positivi come fonte? Zero. Sì, ma La sequenza genetica di questo virus non mostra finora alcuna prova di manipolazione. Ma le riviste scientifiche dicono anche che ci sono metodi che permettono agli scienziati di modificare le sequenze virali senza lasciare traccia. E questo include il taglio del genoma in frammenti che possono poi riunirsi attraverso la ricombinazione naturale.
Scopriamo quindi che il laboratorio di Wuhan lavora su questo tipo di conoravirus dal 2012 e che nel 2014 ha ricevuto finanziamenti da Anthony Fauci per condurre esperimenti gain of function su questi virus in collaborazione con l’iuniversità del Sud Carolina e in particolare con un ricercatore americano, il Dr. Ralph Baric di cui abbiamo parlato nel video scorso e che, secondo il senatore Rand Paul, ha reso molto più infettivo il virus del SARS-CoV-1, che ha una mortalità del 15% (enormemente superiore a quella del SARS-Cov-2 alla base del COVID-19) ma che si è diffuso poco nell’epidemia del 2002-2003.
Scopriamo inoltre che i campioni di questo virus sono stati trovati in una grotta nel Sud della Cina dove diversi minatori sono morti di una strana polmonite e che questi campioni sono stati portati al laboratorio di Wuhan.
Qui vediamo inoltre che il finanziamento per le ricerche condotte da EcoHealth Alliance è stato nel complesso di 3,4 milioni di dollari di cui solo mezzo milione circa sono andati a Wuhan.
Emerge di nuovo l’email privata e de-secretata di recente in cui Peter Daszak ringrazia Fauci per aver stroncato l’ipotesi della fuga del laboratorio (che sarebbe stata imbarazzante per Daszak) e aver sostenuto la tesi dell’origine naturale.
Infine notiamo le misure eccezionali intraprese dal governo cinese per nascondere quello che stava succedendo in Cina nei primi due mesi, con un totale di 5.100 persone arrestate o censurate, il che ha portato a numerose proteste anche all’interno della stessa Cina.
Spicca il caso dell’oftalmologo Li Wenliang che per primo diede la notizia del virus e della sua pericolosità e che fu costretto a ritrattare le proprie affermazioni dall’apparato del partito comunista di Wuhan. Li Wenliang è quindi morto di COVID-19 diventando un’icona per molti cinesi che hanno apprezzato la sua onestà e il suo coraggio.
Questo servizio televisivo della stazione indiana WION non appare essere mai stato smentito, ci informa inoltre che sono stati verificati 30.000 animali diversi appartenenti a 30 specie differenti alla ricerca della possibile fonte naturale del COVID-19 senza che mai sia stata trovata, anche a dopo un anno e mezzo dall’inizio della pandemia.
Ci viene anche ricordato che laddove diverse fonti mediche dicano che il SARS-CoV-2 non presenti segni evidenti di manipolazione, una tesi contestata da altri ricercatori, è comunque possibile con le moderne tecniche di modifica genetica apportare modifiche in laboratorio che appaiano naturali.
Riepilogando, abbiamo scoperto che negli 2014 l’aministrazione di Barak Obama e Joe Biden ha imposto una falsa pausa nello sviluppo della ricerca gain of function con l’unico scopo di spostare le attività più rischiose dagli Stati Uniti alla Cina.
Anthony Fauci e Peter Daszak di EcoHealth Alliance hanno avuto un ruolo determinante in questa operazione di dissimulazione che ha coinvolto 3,4 milioni di dollari e quindi ricerche internazionali anche in altre nazioni al di fuori di Cina e Stati Uniti.
Vediamo che Ralph Baric dell’università del North Carolina è il personaggio chiave nello sviluppo di tecniche per creare virus ancora più letali che sono poi state esportate anche a Wuhan in collaborazione con la dottoressa Shi Zhengli, conosciuta in Cina come Batwoman (donna pipistrello) in ragione della sua vasta esperienza in virus prelevati dai pipistrelli.
Scopriamo infine che, dopo 30.000 test negativi e dopo un anno e mezzo è assurdo continuare a sostenere la tesi dell’origine naturale come fanno ancora oggi Anthony Fauci e il suo capo Francis Collins.
E’ chiaro che il laboratorio di Wuhan ha manipolato per anni i virus prelevati dai pipistrelli e che il governo comunista cinese ha fatto di tutto per nascondere il pericolo al mondo e la propria responsabilità, come del resto aveva già fatto in passato con altre epidemie.
Comprendiamo infine che la manipolazione sintetica di virus è arrivata a livelli dov’è possibile dissimulare un’arma biologica come se fosse un’evoluzione naturale se osservata da ricercatori che non abbiano una preparazione fuori dal comune.
Vediamo infine che Anthony Fauci, Peter Daszak e Joe Biden hanno conflitti d’interesse talmente profondi nella vicenda che dovrebbero essere gli ultimi a gestire una risposta alla pandemia e un’indagine sulla provenienza del COVID-19.
Abbiamo anche testimonianze del fatto che alcune componenti importanti del governo statunitense hanno avuto un ruolo chiave nell’insabbiamento di tale indagine, in particolare il National Instutes of Sciences (Istituto nazionale delle scienze), da cui dipende il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive) diretto da Anthony Fauci.
E’ chiaro anche un ruolo d’insabbiamento importante svolto dal Department of State (ministero degli esteri) e dalla comunità delle varie agenzie di intelligence americane per ostacolare qualsiasi tentativo di fare chiarezza con l’unico fine di danneggiare Donald Trump.
Ma qual è il ruolo dell’amministrazione Trump?
In 9 gennaio 2017, pochi giorni prima che la nuova amministrazione di Donald Trump si insediasse alla Casa Bianca, l’amministrazione di Barak Obama e Joe Biden ha emesso un ordine esecutivo con cui eliminava il blocco sulle ricerche gain of function negli Stati Uniti.
L’ordine spiega come creare, trasferire e usare agenti patogeni potenziati che nel documento vengono definiti come: “altamente trasmissibili e capaci di produrre un contagio incontrollabile e su vaste proporzioni nella popolazione umana, e con effetti virulenti tali da risultare mortali per l’Uomo”
Il documento regolamenta anche lo sviluppo di vaccini.
Questo nuovo executive order è rimasto dormiente per un anno probabilmente per non destare sospetti in un’amministrazione che si era insediata da poco.
Il 19 dicembre 2017, mentre Trump era sotto inchiesta per il fasullo Russiagate e il generale Michael Flynn veniva condannato, Francis Collins direttore del National Institutes of Health dava corso alle direttive di Obama togliendo definitivamente il bando dalle attività gain of function negli USA, che comunque non si erano mai arrestate di fatto per opera di ricerche condotte dal Pentagono per ragioni di “sicurezza nazionale”.
Francis Collins dichiarò che questa decisione derivava da un’analisi del National Science Advisory Board for Biosecurity (Consiglio scientifico nazionale per sicurezza biologica) di cui fa parte anche Anthony Fauci.
In quell’occasione, Marc Lipstich, epidemiologo della Harvard T.H. Chan School of Public Health dichiarò: “gli studi gain of function non hanno fatto quasi nulla per migliorare la nostra preparazione nei confronti di una possibile pandemia – ma hanno creato il rischio di creare pandemie in modo accidentale”.
Ma è davvero accidentale? Vediamo una dichiarazione di Obama:
Può arrivare e probabilmente arriverà un momento in cui avremo una malattia trasmessa per via aerea che sia anche mortale, in modo che se e quando un nuovo ceppo di influenza come l’influenza spagnola spunterà tra cinque anni o tra dieci anni, avremo fatto l’investimento.
Siamo nel dicembre 2014 e Obama parla chiaramente di una malattia mortale simile all’influenza spagnola che sarebbe potuta arrivare nell’arco di cinque o dieci anni. Quindi nel 2019 oppure nel 2024.
E’ quindi possibile che il COVID-19 fosse stato pianificato molto prima dell’elezione di Trump e che il rilascio alla fine del 2019 abbia permesso, come risultato collaterale, anche il blocco della sua rielezione.
Vediamo la sequenza temporale:
17 ottobre 2014 lo sviluppo del virus SARS a scopo bellico viene sospeso negli USA a causa del grave rischio di provocare una pandemia, ma si consente alle agenzie del governo statunitense di continuare il finanziamento di queste ricerche qualora “la ricerca sia urgentemente necessaria per motivi di salute o sicurezza nazionale”.
Dal 2014 al 2020 il Pentagono e Anthony Fauci continuano a finanziare la ricerca nel laboratorio di Wuhan in Cina, il che spiega l’estrema ostilità degli alti ranghi delle forze armate statunitensi nei confronti di Donald Trump in particolare dopo lo scoppio del COVID-19.
Maggio 2016 (anno di elezione) dopo “attenta considerazione” il National Science Advisory Board for Biosecurity, di cui fa parte anche Anthony Fauci, pubblica le sue raccomandazioni secondo cui la produzione di virus più pericolosi avrà benefici per la salute pubblica anche se comporta notevoli rischi.
9 gennaio 2017 quattro giorni dopo l’incontro alla Casa Bianca tra Barak Obama, Joe Biden, Susan Rice e il direttore dell’FBI James Comey da cui avrebbe avuto origine il Russiagate, Obama autorizza nuovamente la creazione di armi biologiche basate su virus SARS
19 dicembre 2017, il National Institues of Health autorizza in sordina la riattivazione degli esperimenti senza consultare la Casa Bianca e facendo leva sull’ordine esecutivo di Obama. Gli attori principali sono Anthony Fauci e il suo capo Francis Collins, gli stessi che hanno gestito la risposta pandemica dal 2019 a oggi.
Contrariamente alla congetture avanzate da alcuni autori anche italiani, non c’è nessuna prova che Donald Trump e la sua amministrazione fosse consapevole di quello che stava succedendo fino all’aprile 2020 quando ha bloccato qualsiasi finanziamento verso il Wuhan Institute of Virology, ma ormai era troppo tardi.
Di certo Trump, nonostante i risultati oggettivamente enormi ottenuti in condizioni di opposizione senza precedenti, ha commesso alcuni errori importanti: il mancare d’indagare su Hillary Clinton ha permesso lo svilupparsi dell’operazione segreta Crosshair Hurricane condotta contro di lui dall’FBI e tutta la vicenda del Russiagate.
L’aver permesso ad Anthony Fauci di entrare alla Casa Bianca e di fornire direttive per la gestione della pandemia COVID-19 compreso il primo lockdown, gli ha tolto potere e ha consentito l’operazione di manipolazione elettorale che gli è costata la rielezione.
L’aver rifinanziato pesantemente le forze armate statunitensi ha rafforzato il complesso industriale militare e gli alti papaveri del Pentagono che si sono poi dimostrati tra i suoi peggiori nemici.
Roberto Mazzoni
Altre fonti:
https://en.wikipedia.org/wiki/Severe_acute_respiratory_syndrome
https://en.wikipedia.org/wiki/Francis_Collins
https://www.theepochtimes.com/italy-is-turning-away-from-the-chinese-communist-regime_3856305.html
https://www.nature.com/articles/d41586-017-08837-7
https://www.youtube.com/watch?v=ih85CcF0yE0