Europa: 10 anni di guerra – parte 2 – MN #262

Quindi questo era il mio contributo di inquadramento, ora vi propongo il prossimo video, il video è realizzato da Alistair Crook, un agente dell’MI6, quindi il servizio segreto britannico, per 30 anni, ha lavorato in Irlanda del Nord, Sudafrica, Colombia, Pakistan e Medio Oriente. Nel 1997 è stato anche inviato speciale dell’Unione Europea in Medio Oriente e ha ancora ottimi contatti in Medio Oriente, quindi è una persona che comunque si è sempre spesa per cercare di portare pace, ha avuto un ruolo importante anche nel creare tregue o nel ricucire situazioni tra Hamas e il governo di Israele, è una persona generalmente considerata onesta, pur essendo un’ex spia e ci offre una prospettiva europea rispetto a un insieme di situazioni che inquadreranno l’Europa, quindi ho pensato che fosse giusto proporvelo.

Quello che vi propongo è una sezione di un’intervista molto più lunga che hanno voluto inserire qui perché non c’è lo spazio, ed è realizzata dal giudice Andrew Napolitano, che è stato giudice della Corte Suprema del New Jersey, è stato per molto tempo anche un personaggio televisivo, l’abbiamo visto su Fox News, e durante la presidenza Trump era anche un candidato per l’elezione alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Trump aveva detto che stava considerando la sua candidatura come possibile sostituto, poi scelse qualcun altro e naturalmente Napolitano non se ne ebbe a male, ma diciamo che è un personaggio di spicco che sta portando avanti un suo canale informativo su YouTube che gli permette di accedere a personaggi che lui conosce e con cui ha creato contatti durante la sua vita professionale, perciò credo che sia interessante. Quindi ora vi propongo il video di Alastair, eccolo.

L’Europa passa ad un’economia di guerra

[Andrew Napolitano]

Che cosa intendevi quando qualche giorno fa scrivevi della falsa alba dell’America o dell’Occidente?

[Alastair Crooke]

Ecco che cosa intendevo. È abbastanza ovvio, credo, per chiunque guardi la situazione militare in Ucraina, e chiunque guardi alla situazione attuale complessiva in cui si trova l’Occidente, che l’insieme delle nazioni occidentali, semplicemente, non ha la capacità di produrre i sistemi di difesa aerea o persino i proiettili da cannone da centocinquantacinque millimetri. E tu ti chiederai quale sia il motivo di tale situazione. E cosa sia questa fantastica alba falsa che ha avvolto l’intero occidente. Ci siamo sbarazzati della nostra capacità produttiva. L’America e l’Europa hanno delocalizzato le proprie fabbriche in Asia. Hanno mandato via gran parte delle proprie industrie. Abbiamo vissuto tutti questa sorta di falsa alba, dove abbiamo visto l’emergere di tutti questi prodotti finanziari, invece dei prodotti manifatturieri.

Ci siamo concentrati sui prodotti finanziari, abbandonando i prodotti manifatturieri. Il sistema bancario e Wall Street hanno fatto un sacco di soldi con i vari prodotti finanziari derivati che hanno generato. Hanno semplicemente fatto molti più soldi con la finanza di quanti ne avrebbero potuti fare fabbricando proiettili per i sistemi di artiglieria. Una montagna di soldi, al punto di generare nuovi miliardari ogni settimana. Sembrava una cosa meravigliosa, solo che ora, all’improvviso hanno capito, che l’Occidente deve reindustrializzarsi. Dobbiamo reindustrializzarci e costruire un sistema di difesa. Per lo meno in America ne esiste uno. Ma in Europa ci sono solo alcune reliquie del sistema produttivo europeo che esisteva una volta. Il passaggio da un’economia di servizi ad un’economia manifatturiera, richiede un enorme cambiamento strutturale.

Siamo davvero culturalmente in grado di farlo? Abbiamo i trilioni di dollari o di euro che sarebbero necessari per farlo? Funzionerebbe? Il complesso industriale militare americano permetterebbe all’Europa di muoversi in modo indipendente? Ma, senza dare risposte a questi quesiti, questo è esattamente ciò che stanno proponendo di fare in Europa. Stanno sicuramente proponendo quella che chiamano una struttura economica che sia legata ad una politica di difesa, che dovrà sostituire la struttura economica esistente. Ma francamente non vedo che gli europei siano pronti a mettersi in fila per trovare lavoro in una fabbrica di carri armati.

E non voglio dare un giudizio morale sulla questione, ma il mondo è cambiato culturalmente ed è abbastanza difficile reinventarlo a questo punto. Inoltre non siamo nemmeno competitivi. Questa è la situazione corrente dell’Occidente. Questa necessità urgente di un cambiamento strutturale nell’economia deriva da ciò che Janet Yellen, il Ministro del Tesoro degli Stati Uniti, ha detto in Cina. è andata a Pechino per pregare i cinesi di frenare la loro eccessiva concorrenza, la loro eccessiva capacità di produzione, perché sta danneggiando tutte le economie occidentali. Perché, in effetti, non siamo competitivi. I nostri prezzi non sono competitivi, non riusciamo a competere con la Cina che può produrre in soli sei mesi, l’equivalente dell’intero inventario di missili da crociera disponibili nei depositi militari americani, e può produrre un’auto elettrica ogni 14 secondi.

Durante questo ultimo periodo, la Cina ha cambiato radicalmente la sua capacità produttiva. In questo modo ci lascia in uno stato dove noi occidentali non siamo competitivi e non abbiamo le capacità per recuperare. E ora abbiamo improvvisamente queste nuove idee brillanti da parte di Macron, della Banca Centrale Europea e dei leader europei. Ci dicono che quello che ci serve è una nuova industria della difesa e possiamo fingere di entrare in guerra con la Russia e quindi dirottare l’intera economia europea per diventare dipendente dalla produzione per la difesa. Ma, per farlo, ci vorrà un decennio, forse due decenni. è il percorso che la Russia ha già fatto negli ultimi vent’anni e la Russia non lo ha ancora terminato. Questa nuova politica, non ci salverà.

[Andrew Napolitano]

Davvero un quadro molto cupo, Alastair. Grazie mille per il tuo tempo, per la tua analisi e grazie per aver partecipato allo show poche ore dopo il tuo ritorno dal tuo lungo viaggio verso est. Ci vediamo la prossima settimana. Ti auguro il meglio, amico mio.

[Alastair Crooke]

Mille Grazie.

Conseguenze di questo passaggio e possibile rimedio

Il messaggio che ci dà Alastair Crook è molto importante perché ci fa capire come i governi europei si stanno muovendo, questo indipendentemente dalla dinamica statunitense che in ogni caso ha una sua traiettoria abbastanza precisa e che punta in direzione della Cina in questo momento. Gli Stati Uniti hanno il milione a Cina per gli Stati Uniti e questo vale anche per Trump, l’obiettivo numero uno è contenere la Cina, fermare la Cina. La guerra in Ucraina è una distrazione per la maggior parte di loro perché comunque cosa produce?

Produce dispersione di risorse, produce un imbarazzo a livello internazionale perché dimostra quanto inefficiente sia il sistema di difesa della NATO degli Stati Uniti e in più crea un impasse dove anziché sganciare la Russia e la Cina che dovrebbe essere l’obiettivo, perlomeno è stato l’obiettivo di Kissinger, di Nixon e di Rockefeller negli anni ’70, oggi invece si spinge la Russia sempre di più nelle braccia della Cina, quindi si crea un polo che di per sé è difficilmente da sconfiggere, molto difficile da sconfiggere e inoltre si crea un polo economico che si sta disaccoppiando completamente rispetto all’Occidente e che porterà a conseguenze molto importanti nell’economia europea e statunitense ma soprattutto europea. In questo contesto appunto degli Stati Uniti che stanno andando in un’altra parte e che non hanno tempo di occuparsi di Israele e dell’Ucraina ma al tempo stesso devono occuparsene perché è un’emergenza che hanno creato loro stessi, abbiamo invece l’Europa che cerca di riemergere e di trovare una destinazione propria, rendendosi conto che avendo costruito gli ultimi 20 o 30 anni su un modello sostanzialmente basato sulla finanza anziché sulla produzione effettiva e avendo trasferito ad oriente molte delle loro capacità produttive ora è in difficoltà perché nel momento in cui il denaro perde sempre più valore perché ne stampi sempre di più quello che conta è la capacità produttiva ed è la capacità di produrre oggetti che siano effettivamente utili, che la gente voglia, non cose che siano inutili e che vadano semplicemente a creare, a gonfiare una valutazione di borsa che è totalmente inflazionata e che non corrisponde a nessuna realtà.

Trump durante la sua presidenza ci continuava a dire guardate come cresce bene la borsa, ma è ovvio che se tu continui a pompare denaro nell’economia la borsa cresce, ma si tratta di un effetto drogante. La borsa cresce perché è un meccanismo finanziario, i soldi che tu dai gratis ai vari oligarchi della tecnologia li investono ricomprando le azioni delle loro stesse aziende quindi generano un aumento delle valutazioni, generano bonus che vanno a pagare profumatamente i dirigenti di queste aziende, ma non generano nuovi prodotti, non fanno crescere l’economia nel complesso, non aumentano l’opportunità di guadagno dei singoli americani, anzi questi singoli americani fanno sempre più fatica a trovare lavori che li paghino bene, anche perché la riforma fiscale di Trump alla fine ha dimostrato di aver raddoppiato la tassa su quello che sono alcuni argomenti, alcuni settori, particolarmente sui profitti derivati dall’uso di capitale, quindi immobiliare piuttosto che investimento in borsa.

Di conseguenza si capisce che aumentando la valutazione della borsa e spingendo gli americani a giocare in borsa la tassazione è raddoppiata e permette di avere un gettito maggiore a livello di soldi, ma questo non porta poi alla creazione di un’economia sana e stabile, tant’è che oggi vediamo che gli Stati Uniti mancano di tutto e senza la Cina l’economia statunitense si fermerebbe completamente, anche la produzione di armi che dipende in modo sostanziale da materie prime che vengono dalla Russia e dalla Cina, che è paradossale, per cui l’America deve fare un grosso giro di boa e questo giro di boa non sarà facile da usare, da affare non sarà indolore, ma questo per farvi capire che non sempre tutto quello che luccica è oro e che oggi improvvisamente sia negli Stati Uniti che in Europa ci si sta rendendo conto che il percorso scritto sinora non ha futuro e di conseguenza la soluzione che si sono inventati che quella a cui fanno sempre ricorso quando tutto il resto fallisce è quella di creare una guerra permanente e di trasferire e trasformare l’economia interna che comunque è un’economia ormai asfittica in un’economia di guerra dove il governo controlla ogni cosa e quindi poi imponendo una serie di altri controlli, a corredo di cui parlerò meglio nella mia intervista con Money.it che vedremo nella prossima puntata.

Però a questo giro che è già stato sperimentato dagli Stati Uniti negli anni ’40 perché la grande depressione che ha portato alla nascita di un’economia in cui noi oggi viviamo, che la cosiddetta economia keynesiana che non ha mai funzionato e che ha richiesto di fatto la seconda guerra mondiale per far ripartire l’economia dell’epoca, oggi viene riproposta in un lavoro a chiave esattamente nel 2024 puntando magari non proprio a una guerra globale, mondiale perché porterebbe alla distruzione di tutto, però spingendosi il più vicino possibile per simulare il più possibile quelle che sono le condizioni che secondo loro farebbero ripartire il sistema. E questo ci viene spiegato molto bene nel video di Alastair ed è quindi un concetto importante sul cui vorrei che vi soffermaste.

E adesso naturalmente voglio proporvi anche una visione di quella che potrebbe essere una soluzione e vi propongo un video che tipicamente pubblicherai all’interno della regione bitcoin e che invece vi propongo come parte di un contenuto gratuito per farvi capire un pochino com’è il meccanismo, quali sono le poste in gioco, i meccanismi che stanno funzionando e qual è una soluzione possibile che potete percorrere a livello individuale, quindi senza aspettare che arrivi il salvatore a cambiare la situazione che non arriverà. Ve lo dico, è un’informazione che forse non vi è arrivata, ve la trasmetto io. Non aspettate un salvatore a livello politico perché non è possibile avere libertà politica, in un sistema economico che non è libero. E dalla nascita delle grandi banche centrali, dalla Federal Reserve alla Banca Centrale Europea, tutto questo non è più possibile.

Chi controlla il denaro, controlla il flusso del denaro, la generazione del denaro controlla la politica. Fine. I politici fanno quello che gli dicono i banchieri. E tutte le guerre che abbiamo visto dalla Prima Guerra Mondiale in avanti sono state tutte invariabilmente guerre di banchieri e possiamo tornarci sopra, ha sviluppato già la cosa nello spazio Nuova Ordine Mondiale, però questa è la sostanza, è la sintesi.

Il video che vi sto per proporre è realizzato dal gestore dell’area business di Swan Bitcoin. Swan è un’azienda americana che sostanzialmente funge da broker per Bitcoin, specializzato in Bitcoin, quindi permette l’acquisto di Bitcoin partendo da dollari. Nel video si parla della FDIC, Federal Deposit Insurance Corporation, negli Stati Uniti è l’organizzazione parastatale, è sostanzialmente una compagnia assicuratrice, che garantisce ai correntisti il denaro deposito in banca fino al valore di 250.000 dollari. Quindi se voi avete denaro in banca per un valore fino a 250.000 dollari su più conti di quella banca e la banca dovesse fallire, la FDIC vi garantisce che verrete ripagati.

Verrete ripagati come? Attraverso fondi che questa compagnia acquisisce dalle banche che tuttavia garantiscono solo una piccolissima parte dei fondi disponibili in generale negli Stati Uniti e poi il resto generato dallo Stato. Quindi, se allora ci fosse il fallimento di una grande banca, le famose banche che sono troppo grosse per fallire, sarebbe lo Stato che dovrebbe ripianare i conti stampando nuovo denaro e quindi quel fallimento verrebbe pagato da tutti sotto forma di inflazione.

Nel video si parla anche di leva, leva finanziaria, vale a dire si usa del denaro preso a parte o prestito a qualcun altro per speculare in borsa o sui mercati finanziari di qualche tipo. Facciamo un esempio, la banca prende i vostri soldi che avete depositato sul conto corrente e fa un’operazione finanziaria a rischio dove, non so, dei 10.000 dollari che avete depositato ne investe 100.000 perché usa una leva, usa un prestito che acquisisce dal broker che gestisce quell’investimento e che gli estende. Qualora tale investimento fallisse, la banca deve pagare 100.000 dollari, quindi oltre 10.000 che ha già perso ne deve aggiungere altri 90.000, questo è il concetto di leva.

La Federal Reserve è la banca centrale americana, mentre invece il cheat code è un codice per imbrogliare, il codice che offre la soluzione, come quando avete un esame, il cheat code sono le risposte che vi segnate in modo da poter superare l’esame. È stato un evento organizzato in Gran Bretagna da Peter McCormick, che è un personaggio abbastanza noto nel mondo di bitcoin e che proponiamo all’interno di Capire Bitcoin. Nel video si parla anche di Ben Bernanke, che è stato il gestore, il presidente della Federal Reserve, quindi della banca centrale europea durante il periodo della grande crisi economica. È stato il primo a lanciare il Quantitative Easing su vasta scala, quindi la stampa di denaro a sovvenzionare il sistema bancario americano e che aveva promesso che avrebbe ridotto l’esposizione della Federal Reserve a riducendola a metà, quando invece non è stato così.

Nel video si parla anche di monetizzare il debito, vale a dire l’attività con cui la Federal Reserve va a coprire i debiti dello Stato. Lo Stato per finanziarsi oggi non può più fare affidamento sulle sue tasse che non sono sufficienti a coprire le spese dello Stato. Questo vale per tutti gli Stati a livello occidentale e non solo.

E quindi deve prendere prestito soldi che tipicamente vende ad altri che possono essere privati o ad altri Stati. Quando non ci sono abbastanza compratori per questo debito, per questi titoli di Stato, allora subentra la banca centrale della stessa nazione che compra i titoli emessi dal governo. Quindi monetizza il debito, crea denaro per pagare il debito che lo stesso governo ha generato e di conseguenza aumenta il debito esponenzialmente fino al punto in cui non è più possibile ripagarlo, ma fino al punto in cui non è più possibile ripagare nemmeno gli interessi su quel debito. Si parla anche del NASDAQ che è la borsa dei titoli, delle azioni di tecnologia, alta tecnologia e poi si parla di valuta di riserva.

La valuta di riserva vuol dire quella valuta che viene usata a livello internazionale da grandi famiglie, dalle grandi fondazioni finanziarie e dagli altri Stati per conservare i propri risparmi, in alternativa a quella che potrebbe essere la propria valuta interna perché si ritiene che la valuta di riserva sia più stabile e sia più facilmente convertibile in futuro. Questo concetto si abbina al concetto di valuta di scambio internazionale che invece è una valuta che viene usata per il commercio, che tutti riconoscono, tutti accettano e di conseguenza è possibile stabilire dei prezzi internazionali basati su quella valuta su cui tutti sono d’accordo. Allo stato attuale e dal 1920, come vedremo nel video, la valuta di riserva internazionale e la valuta di scambio internazionale è il dollaro. Sappiamo che c’è un trend di de-dollarizzazione e poi ne parleremo dopo questo video naturalmente. E ora vi propongo il video di Swan.

Morte delle monete internazionali (il dollaro e i suoi fratelli)

[Dante Cook]

Proprio come avevamo previsto, stiamo assistendo al collasso delle banche regionali negli Stati Uniti, alle valute di riserva globali che marciano verso l’orlo del collasso, all’intervento delle banche centrali, all’inflazione elevata in tutto il mondo, il che porta, inevitabilmente, agli stessi risultati che abbiamo sempre visto negli ultimi 500 anni. Guardiamo agli impatti della stampa di denaro e dell’abuso delle valute sovrane nel corso di sei secoli, e tutti hanno prodotto lo stesso risultato finale. I governi impareranno mai la lezione?

Quest’anno, i crolli bancari regionali si stanno verificando nello stesso identico modo in cui si sono verificati l’anno scorso. Nell’aprile del 2023, la First Republic Bank è crollata ed è stata presa sotto controllo dalle autorità di regolamentazione della California. E quasi esattamente un anno dopo, una sua sosia, la Republic First Bank, è crollata il 26 aprile, con 6 miliardi di dollari di attivo a bilancio, 4 miliardi di dollari di depositi, e si stima che avrà un impatto di 677 milioni di dollari sulle riserve della FDIC. E proprio come nei crolli bancari regionali che abbiamo visto quasi un anno fa, ci sono molti americani e imprese comuni che avevano depositi superiori a $ 250.000 e che dovranno imparare la dura realtà e la dura lezione.

La prima lezione da imparare è che il denaro che abbiamo depositato in banca, in realtà, non è nostro. Le persone stanno imparando a conoscere i veri meccanismi del nostro sistema bancario basato su riserve immaginarie, in cui si suppone che la banca abbia fino al 10% dei vostri beni mantenuti in riserva, ma in realtà quei soldi vengono prestati con un rapporto di 10 a uno per guadagnare denaro usando una leva finanziaria e mettendo a rischio i vostri dollari, o meglio i dollari che avete prestato loro, e che loro ora posseggono. Nel futuro, quindi, i crolli bancari regionali continueranno. Ed il governo dovrà lasciare che la natura faccia il suo corso e che sempre più americani si facciano male.

Oppure dovrà intervenire la banca centrale, come ha fatto la Banca del Giappone la cui valuta è crollata, da un giorno all’altro, ai minimi storici degli ultimi 34 anni rispetto al dollaro statunitense, e in un batter d’occhio, la valuta ha fatto una correzione di rotta, dimostrando che non era un intervento del mercato, bensì della banca centrale. Si dice che la Banca del Giappone abbia venduto le sue riserve in dollari per sostenere la propria valuta. E come ho detto prima, si dice che la storia non si ripete, ma penso che in realtà faccia rima. Se guardate questo fantastico grafico pubblicato dal direttore generale di Swan, John Haar, vedrete che, nel corso del tempo, le crisi sono in realtà molto simili. Ma quello che si può vedere chiaramente quando si guarda il grafico da vicino, è che stanno diventando sempre più grandi e le misure utilizzate per fermare queste crisi stanno diventando molto più massicce. Se guardate il bilancio della Federal Reserve, vedete che è passato dai due trilioni di dollari dell’epoca in cui Ben Bernanke diceva che sarebbe tornato a un trilione di dollari, per arrivare oggi a quasi nove trilioni di dollari. Insieme a questo vediamo la crescita dei titoli garantiti da ipoteca ed anche la crescita dei titoli del Tesoro americano, vale a dire del debito pubblico che viene creato per poi essere monetizzato, al fine di inondare il sistema di contante e sostenerlo mediante l’espansione dell’offerta di moneta. Creando nuove unità monetarie, si ottiene sempre lo stesso risultato: l’inflazione. Le persone si sentono più ricche nel breve termine, come si può vedere guardando questo grafico del valore del NASDAQ, che è salito di pari passo con la creazione di nuova offerta di moneta, oppure l’espansione del bilancio della Federal Reserve.

Ma quello che non si vede è l’aumento del costo dei beni e dei servizi reali di uso quotidiano, ed il fatto che la stessa quantità di denaro vale sempre di meno. E, ad un certo punto, avete la stretta finale. Questo è ciò che inevitabilmente accade ad ogni singolo governo e ad ogni singola moneta. Adoro questa clip di Max Hillebrand presa dalla conferenza Cheat Code organizzata a Bedford da Peter McCormick. Evidenzia gli impatti dell’inflazione e non solo quelli di cui parliamo in superficie, ma i problemi di fondo che provoca nella creazione di imprese e nella produzione e fabbricazione di beni.

[Max Hillebrand]

L’inflazione è una diminuzione del potere d’acquisto, giusto? E se l’inflazione fosse solo la diminuzione del potere d’acquisto del denaro sarebbe una gran cosa. L’inflazione è molto, molto, molto peggio. Suona quasi incredibile, non è vero? Dunque, l’inflazione è l’aumento dell’offerta di moneta. Questo è tutto. Avete una base monetaria, diciamo di 100 unità, e la portate a 150 unità: questa è l’inflazione. Non c’è altro da dire. è molto semplice. Quali sono quindi le conseguenze dell’inflazione? Il valore della moneta scenderà, perché c’è un’offerta maggiore a parità di domanda, il che comporta un prezzo più basso, ovviamente.

Ma non è questa la parte interessante. L’aspetto interessante è quello che succede nei processi imprenditoriali, nelle fasi di produzione. Da principio, quando le persone ricevono per prime il denaro appena creato, pensano di essere più ricche. Dicono a se stesse, sono più ricca. Ora dove posso spendere il denaro appena creato? E cercheranno il prossimo miglior investimento possibile. Benissimo, hanno investito i loro soldi e ora se ne stampano altri. E dove investiranno quei soldi in futuro? Ovviamente, dev’essere un investimento marginalmente peggiore rispetto all’investimento che hanno appena scelto. Perché se la seconda opzione di investimento fosse stata la migliore, l’avrebbero scelta in primo luogo. Quindi ci si sposta verso rendimenti marginali decrescenti.

Prima investiamo i nostri soldi nei progetti più preziosi e poi in quelli che sembrano i migliori tra quelli restanti, e così via. Il che significa che più denaro stampiamo e più investiamo, sempre peggiore sarà la qualità degli investimenti. Inizieremo a produrre schifezze di cui nessuno ha bisogno e che nessuno vuole, perché pensiamo di essere tutti ricchi. Ebbene, allo stesso tempo, ciò che accade quando stampiamo denaro è che dal lato dei consumi, riceviamo tutti un aumento di stipendio. Benissimo. Ora, non abbiamo nemmeno bisogno d’investirlo perché guardate come siamo tutti più ricchi. Possiamo semplicemente darci alla pazza gioia, non è vero? Portiamo tutta la famiglia per una bella cena abbondante al ristorante e andiamo tutti in vacanza. Sarà fantastico. E, anche in questo caso, più soldi abbiamo, peggio li consumiamo. Prima compriamo le cose di cui abbiamo davvero bisogno, e poi le cose che è semplicemente bello avere. Quindi, più denaro stampiamo, più consumiamo in eccesso, il che significa che diminuiamo l’insieme disponibile di risorse che sono già scarse. Ogni bistecca che mangiamo è una che non sarà più nel congelatore per essere mangiata dopo.

Ma ora la parte peggiore dell’inflazione è che entrambe le due cose accadono contemporaneamente. Quindi, produciamo troppo e consumiamo troppo le nostre risorse, perché tutti pensiamo di essere ricchi. Questo è il periodo di boom del ciclo economico. Il problema è quando cominci a renderti conto che non sarai in grado di finire l’edificio che hai appena iniziato a costruire, perché le risorse sono finite. Eravamo tutti ricchi, avevamo così tante risorse e tutti gli imprenditori stavano costruendo mentre i consumatori stavano bruciando le risorse anche su altri fronti. Quindi ora non abbiamo risorse disponibili per completare gli investimenti e i progetti che abbiamo avviato. Significa un fallimento, case incompiute, negozi che devono chiudere. Questa è depressione economica. E la ragione fondamentale di questo è che abbiamo iniziato a stampare denaro. La cosa grandiosa è che abbiamo la soluzione più semplice possibile per riconquistare la prosperità del genere umano. Basta smettere di stampare soldi. Smettiamola di derubarci a vicenda e saremo tutti schifosamente ricchi.

[Dante Cook]

Ecco alcune fantastiche diapositive di Bitcoin Educator, realizzate da uno dei migliori autori in circolazione, Anil, sulla quantità di tempo per cui le valute di riserva globali sono durate. Quello che si può vedere, a partire dalla Spagna nel 1500, passando per i Paesi Bassi nel 1600, per la Francia nel 1700, per il Regno Unito con la sterlina nel 1800, e per finire con il dollaro statunitense che, dal 1920, è la nuova valuta di riserva globale, è che tutte queste valute di riserva internazionale hanno una data di scadenza. E, alla fine, tutte arrivano al capolinea e subiscono la medesima fine. Per quale motivo?

Queste superpotenze sovrane globali tendono ad abusare del loro ruolo di superpotenza, nel corso del tempo. In passato quello che facevano era di tagliare la moneta, ridurne le dimensioni, in modo che servissero più monete per acquistare la stessa quantità di beni. Dopo di che hanno iniziato a mescolare metalli diversi insieme all’oro e all’argento così da svalutarne il valore. Aggiungevano metalli sempre più leggeri in lega con i metalli più rari e densi usati in origine. Ora che non viviamo più in un mondo di dollari che consistono di monete di metallo, ci limitiamo a stampare denaro in formato digitale, come ha ammesso, durante un’intervista televisiva, anche Neel Kashkari, direttore della Federal Reserve di Minneapolis.

La cosa inevitabile che accade è che le persone sono in grado di risparmiare sempre meno ed iniziano a vivere di stipendio in stipendio, e devono lavorare il doppio per acquistare la stessa quantità di beni, e tutti iniziano a sentire l’impatto oppure a vedere i sintomi di questo problema generato dalla stampa di denaro. E, nel tempo, i governi hanno dimostrato di essere incapaci di imparare la lezione, ma penso che ora abbiamo una soluzione reale e questa è Bitcoin. E se non è Bitcoin, mostratene una migliore, una che sia inter-operabile a livello globale, e che quindi ogni governo possa usare, senza tuttavia averne il controllo, senza poterne regolare l’emissione e senza avere alcun potere di manipolazione. Una soluzione che sia sostenuta dall’uso e dalla produzione di energia, una risorsa che ogni paese ritiene preziosa, in tutto il mondo. La storia non si ripete, ma fa rima.

Puntare alla soluzione, per sgonfiare il problema

Quindi credo che questo video ci abbia spiegato la meccanica che porta alle condizioni in cui siamo oggi e qual è una via d’uscita semplice che è il bitcoin. E mi rendo conto che sembri troppo semplice dirlo così e spesso però le soluzioni migliori sono quelle più semplici. Quello che vi invito a fare è di capire bitcoin, quindi studiare, dedicare un po’ del vostro tempo perché così facendo avrete la possibilità di potenzialmente avere un’alternativa, di muovervi su un binario su cui non ci sia un treno che arriva con cui state per scontrarvi. Ho sentito, quando ho fatto varie interviste su Youtube, alcune persone che dicevano “se il problema del dollaro è destinato a crollare, a questo punto l’impero nefasto degli Stati Uniti scomparirà”. È vero, sono vere entrambe le cose. Ma fate attenzione, facciamo un distinguo importante anche rispetto al video che avete appena visto.

Swan ci ha fatto vedere che tipicamente le valute di riserva internazionali durano 100 anni, 90 anni, la seconda, 70 anni e c’è un avvicendamento tra una valuta e l’altra a seconda di quella che può essere la potenza egemonica del momento. Abbiamo visto la Spagna, la Francia, l’Olanda, la Gran Bretagna e poi gli Stati Uniti e quindi viene spontaneamente l’idea “va bene, ma se crolla il dollaro io che sono in Europa posso andare avanti e usare l’euro”. Questo era un discorso che poteva andare bene nel secolo scorso, quando tutte le valute erano comunque basate su metalli preziosi, che fosse argento, che fosse oro. E quindi il valore della valuta era indipendente da quello delle altre valute.

Vi spiego. La Spagna è diventata la nazione più importante del mondo con la conquista dell’America, in particolare dell’America Latina e con il trasferimento in Spagna dell’oro saccheggiato dagli Incas, gli Aztechi e tutte le altre tribù che erano native di quell’area. Quindi la Spagna è diventata molto più ricca, però con questa ricchezza improvvisa c’è stata un’inflazione dell’oro e perciò poi il sistema è crollato. Ma questa crescita di importanza, questa crescita di ricchezza si basava appunto sulla disponibilità d’oro.

Questo stesso discorso vale per l’Olanda, è valso per la Francia, è valso per la Gran Bretagna, che aveva la sterlina d’argento, quindi usava l’argento come moneta principale, ma che comunque era legata alla produzione di monete che erano basate su un metallo comunque scarso all’epoca, che richiedeva un certo sforzo per essere prodotto, che non poteva essere replicato semplicemente con una firma su un registro contabile e che quindi comportava un abbinamento tra ricchezza effettiva, perché per accumulare quell’argento bisognava produrre merce che la gente desiderasse acquistare.

Quindi la gente doveva riconoscere alla Gran Bretagna una preeminenza che all’epoca aveva in termini industriali e in termini anche se vogliamo culturali generali e ne parliamo diffusamente nei video che sto realizzando adesso su Capire Bitcoin, su quello che è la serie dedicata appunto alla Tirannia del controllo, si chiama questa serie di video, perché la Gran Bretagna è crollata, quali erano i meccanismi che avevano permesso di crescere e di diventare così potente e perché oggi gli stessi meccanismi stanno facendo crollare gli Stati Uniti.

Però oggi stiamo in un regime dove tutto è cambiato, non c’è l’oro, l’oro non sappiamo dove sia, alcuni ci dicono che è nelle riserve delle banche centrali, è probabile, però vediamo che tanto la Cina, quanto la Russia, quanto l’Arabia Saudita stanno correndo ad acquistare quanto più oro possibile perché sanno che sarà l’unica cosa che manterrà valore una volta che questa carta diventerà carta straccia. Il problema è che invece l’euro fa parte dello stesso sistema del dollaro e lo yuan cinese è la stessa cosa, lo dicono i cinesi, non dico io. Quindi chi dice che la caduta del dollaro sia un evento positivo è come se fosse una scimmia appesa per la coda su un ramo di un albero che si chiama euro che è collegato a un tronco che si chiama dollaro.

Nel momento in cui la scimmia vede il taglialegna che sta abbattendo il tronco ed esulta, non si rende conto che la prima a colpire il terreno sarà proprio la scimmia che è sul ramo che è più esterno rispetto al tronco. Tutto il sistema è basato su un singolo meccanismo di interscambio, tutte le valute che oggi sono sul mercato sono collegate al dollaro indissolubilmente, e svolgono una parziale funzione di moneta di scambio internazionale, vale a dire che mantengono una componente di scambio che comunque è collegata al dollaro. Nel momento in cui crolla il dollaro crolla tutto, tutto il denaro che avete non vale più assolutamente niente.

E il fatto che il dollaro crolli è inevitabile perché ce lo dice la storia, l’unica cosa è che non sappiamo è quando e non sappiamo come, ma la storia ci dice che inevitabilmente tutte le valute di riserva internazionale create da uno Stato crollano, tutte crollano in un arco di tempo definito e tutte crollano con lo stesso meccanismo, quindi con la graduale riduzione del valore di quella valuta grazie alla produzione in eccesso di valuta rispetto a quella che è la richiesta del mercato, la richiesta dell’economia.

Quindi vi invito di nuovo a cercare di capire Bitcoin perché è la cosa che credo sia più importante che possiate fare in questo momento, dopodiché il mio ruolo è semplicemente quello di darvi accesso alle informazioni nel modo che mi riesce meglio e in modo che sia più comprensibile possibile. Nel prossimo video entreremo un pochino più nel dettaglio su quelli che sono i programmi che il deep state, dei governanti elitari che comandano l’Occidente hanno per noi.

Roberto Mazzoni

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi essere informato ogni volta che ne esce uno nuovo, iscriviti alla nostra newsletter.

Inviando questo modulo, acconsenti alla ricezione di newsletter ed email di marketing da parte di Mazzoni News, 1652 Harvard St, Clearwater, FL, 33755, US, https://mazzoninews.com.

Puoi cancellare la tua iscrizione in qualsiasi momento cliccando sul link alla base delle email che riceverai da noi. Per informazioni su come gestiamo la privacy, per favore consulta la nostra privacy policy.


Commenti:

Donate

Possiamo fare informazione indipendente grazie al tuo sostegno. Se trovi utile il nostro lavoro, contribuisci a mantenerlo costante

Seleziona il metodo di pagamento

$0.00

Inserisci il tuo indirizzo di email qui sotto per sapere ogni volta che esce un video.

Inviando questo modulo, acconsenti alla ricezione di newsletter ed email di marketing da parte di Mazzoni News, 1652 Harvard St, Clearwater, FL, 33755, US, https://mazzoninews.com.

Puoi cancellare la tua iscrizione in qualsiasi momento cliccando sul link alla base delle email che riceverai da noi. Per informazioni su come gestiamo la privacy, per favore consulta la nostra privacy policy.


Video collegati

Europa: 10 anni di guerra – parte 1 - MN #261

Trump si arrende al mostro - MN #260

Europa: il nuovo Afghanistan - parte 1 - MN #257

Europa: il nuovo Afghanistan - parte 2 - MN #258