L’impero colpisce ancora – parte 5 – MN #288 – La morte nera

Siamo arrivati alla quinta puntata di questa miniserie che si conclude qui, poi svilupperemo altri argomenti collegati. Questa miniserie ha messo in evidenza una serie di temi che gravitano sostanzialmente su alcune figure femminili e quello che voglio chiarire innanzitutto è che non voglio in alcun modo ridurre il ruolo della donna, l’immagine della donna, l’importanza della donna nella nostra società. Quello che voglio mettere in evidenza è che in realtà a seguito della codardia di alcuni uomini si è deciso di mettere le donne in posizioni chiave al fine di far prendere loro o far sì che appaia che siano loro che prendono decisioni cruciali che portano alla guerra e alla morte di molti altri individui.

Quindi, siccome questo è un filone che ormai abbiamo visto comune e ricorrente negli ultimi, direi, trent’anni o anche di più, dobbiamo aspettarci che la posizione, l’inserimento di personaggi femminili all’interno di ruoli chiave dell’economia e della politica facciano presagire soltanto cattive notizie, quindi sviluppi decisamente negativi. Con questo non voglio fare di tutta un’erba un fascio e, naturalmente, mi voglio concentrare sul contesto anglo-americano, perché in fondo questo è un tema, un filone dedicato alla morte dell’impero britannico che ormai si sta definitivamente sgretolando ma che può trascinare con sé gran parte dell’umanità. Abbiamo visto nell’ultima puntata di questa serie che Madeleine Albright, donna che veniva dall’est inserita nel partito democratico grazie all’intervento di Hillary Clinton e segretario di Stato sotto la presidenza di Bill Clinton, ha avuto un ruolo importantissimo per la morte di 500.000 iracheni, bambini iracheni, e naturalmente anche, non c’è dubbio, la morte di donne e uomini come corredo, però sicuramente 500.000 bambini iracheni.

E quindi questo ci porterebbe a concentrare l’attenzione naturalmente sul partito democratico che è il partito al potere in questo momento negli Stati Uniti, ma anche il partito repubblicano ha avuto le sue femministe d’assalto, perché poi di questo si tratta. Infatti subito dopo Clinton il Presidente Repubblicano George Bush Junior nominò Condoleezza Rice alla posizione di Consigliere per la Sicurezza Nazionale durante il suo primo mandato, i suoi primi quattro anni, e poi alla posizione di segretario di Stato, quindi la stessa posizione tenuta dalla Albright. In questo caso Condoleezza Rice naturalmente è stata la prima donna di colore a tenere la posizione di segretario di Stato.

Per chiarire il segretario, il consigliere per la sicurezza nazionale è la persona che riferisce il Presidente su questioni di politica estera in generale e quindi è la persona che in qualche modo decide le sorti degli Stati Uniti in relazione a guerre in corso o a guerre potenziali future e che coordina per il Presidente tutte le informazioni che vengono dal mondo della difesa, del ministro della difesa, quindi militari, oltre che tutte le informazioni che vengono dalle varie agenzie di intelligence che vengono coordinate al di sotto di questa figura.

Oggi questa posizione è coperta da Jake Sullivan, lo vedete apparire tanto in tanto in televisione, Jake Sullivan che non ha nessun background politico significativo ma che l’unico ruolo importante è stato quello di coordinare la campagna elettorale di Hillary Clinton. Quindi si tratta di una posizione estremamente importante ed è la posizione da cui si decide sostanzialmente quando e come si va in guerra. Poi naturalmente entrano a far parte di questo scenario il segretario di Stato che coordina la CIA e coordina tutte le attività all’estero grazie alle ambasciate e ai consolati e poi abbiamo naturalmente il ministro della difesa che coordina l’attività del Pentagono. Però il consiglio della sicurezza nazionale è un po’ quello che riunisce tutto quanto, quindi fa da coordinatore. Quindi Condoleezza Rice è una persona molto importante ed è una persona che tra l’altro vediamo avere un ruolo fondamentale sia per la guerra in Iraq che per la guerra in Afghanistan.

La cosa interessante è che Condoleezza Rice è stata formata personalmente dal padre di Madeleine Albright, Joseph Korbel. Infatti la stessa Rice dice che Korbel è stata una figura fondamentale nella sua vita. Quindi vediamo innanzitutto due modelli fondamentali in atto. Queste persone vengono formate da chi li ha preceduti o appartengono allo stesso filone di indottrinamento. In questo caso Condoleezza Rice è stata personalmente formata dal padre di Madeleine Albright e poi vengono disseminate nei due partiti, Repubblicano e Democratico, affinché chiunque vinca alla fine ce ne sia almeno una disponibile da posizionare in ruoli strategici, tipicamente consigliere per la sicurezza nazionale oppure segretario di Stato, visto che una donna alla posizione del ministero della difesa è meno conveniente, meno convincente e poi comunque il ministero della difesa entra in gioco per coordinare qualcosa che è stato deciso da qualcun altro nella maggior parte dei casi.

Condoleezza Rice era una neoconservatrice che significa una politica che porta avanti negli Stati Uniti gli interessi dell’impero britannico come era Madeleine Albright e come è Hillary Clinton, tale e quale. Lei tra l’altro aveva già lavorato per George Bush Senior, quindi il padre, durante il periodo della presenza di quest’ultimo e aveva avuto un ruolo essenziale nello smantellamento dell’Unione Sovietica e della riunificazione della Germania. Quindi vediamo che questo personaggio, formato dal padre dell’Albright già prima che l’Albright arrivasse sulla scena, aveva predisposto un terreno fertile, vale a dire la distruzione completa dell’Unione Sovietica con il saccheggio da parte dell’Occidente delle risorse della Russia per tutti gli anni ’90 e poi la riunificazione della Germania che, naturalmente, costituiva un problema fondamentale per i russi a fronte della quale, vi ricordo, durante il periodo di Bush Senior, gli Stati Uniti promessero ai russi, a Gorbaciov in particolare, che la NATO non sarebbe mai stata espansa, quindi si sarebbe fermata dove era.

Non sarebbe andata oltre nemmeno di un metro, cosa che naturalmente non accade e anzi l’espansione della NATO incominciò proprio con Bill Clinton, quindi subito dopo con l’arrivo di Bill Clinton alla presidenza iniziò l’espansione che gli americani avevano promesso non ci sarebbe mai stata. La Rice, per capire anche che tipo di personaggio è, autorizzò l’uso della tortura nella guerra contro il terrorismo e si è anche dichiarata moderatamente favorevole all’aborto, non si è mai sposata e non ha avuto figli. Oggi, come vedremo tra poco, si dichiara sostenitrice di Kamala Harris.

Quindi vediamo appunto che la partenza al partito è irrilevante, si tratta di un filone unico, questi personaggi sono stati educati, predisposti, preparati così da potersi avvicendare a seconda delle necessità e portare avanti un’unica politica e se seguiamo il filone appunto, in questo caso femminista politico, vediamo che l’uso della figura femminile tende a convincere di più rispetto all’uso di una figura maschile. L’elettorato si è abituato ad avere a che fare con politici corrotti, bugiardi, incompetenti, che tipicamente però identifica nella figura maschile perché la maggior parte dei politici che ci sono stati fino a questo momento erano uomini. L’inserimento di una donna trasferisce un concetto falso, in questo caso di maggiore riflessività, maggiore tranquillità, maggiore propensione alla pace e quindi diventa più facile gestire in termini di propaganda anche perché chi poi accusa questi personaggi viene immediatamente accusato di essere un misogeno, di essere un sessista, di essere contrario agli alti ideali del femminismo e dell’emancipazione della donna. Quindi hanno già trovato la risposta pronta e come in altri casi la persona che critica le azioni di questi individui, di queste donne che comunque sono criminali per i fatti propri, viene immediatamente messa a tacere. La Rice è stata anche amica personale di Madeleine Albright, come lei stessa ha riconosciuto, ed è anche amica personale di Hillary Clinton.

Clinton tra l’altro ha avuto una lunga amicizia stretta con la famiglia Bush, quindi le due famiglie sono molto unite e quando guardiamo ai repubblicani dell’era Bush vediamo i repubblicani che sono contrari in assoluto a Trump, i famosi Never Trumper, coloro che non accetteranno mai che Trump possa essere eletto e sono anche denominati tipicamente RINO, Republican in Name Only, vale dire Repubblicani in solo nome, che non seguono le politiche tradizionali del Partito Repubblicano ma seguono le politiche già sperimentate dal Partito Democratico. Nel video si parla del momento unipolare, il periodo storico durante gli Stati Uniti e sono stati l’unica superpotenza al mondo e quindi in grado di poter imporre il proprio volere a tutte le altre nazioni.

Questo periodo inizia più o meno negli anni 90, direi col crollo dell’Unione Sovietica e è continuato fino al 2016 quando si è concluso con le elezioni di Donald Trump e con la Brexit. Questi due elementi hanno interrotto questo periodo che già era in fase calante decisamente, però hanno segnalato la fine, anche perché hanno indicato che tanto il popolo britannico quanto il popolo americano non stanno più al gioco, quindi vogliono cambiare il registro, vogliono cambiare il gioco, le regole del gioco anche, perché in realtà tanto l’uno quanto l’altro sono stati sfruttati a beneficio di un’élite molto ristretta che tra l’altro non si trova neanche come epicentro necessariamente né negli Stati Uniti né in Gran Bretagna.

Nel video si accenna a Donald Rumsfeld che è il ministro della difesa, è stato il ministro della difesa sotto il presidente Gerald Ford e poi sotto George Bush Junior dal 2001 al 2006, è del periodo appunto dell’invasione dell’Afghanistan e dell’Iraq, quindi è un personaggio che ha avuto un ruolo determinante nello sviluppare o perlomeno nel portare avanti la guerra in Iraq e la guerra in Afghanistan. Si parla di Manicheo che indica un’antica religione che prevede una netta distinzione tra bene e male, fondata dal profeta iraniano Mani nel III secolo d.C. e con l’obiettivo di riunire tutte le varie religioni del mondo. È stata una concorrente importante del cristianesimo per un breve periodo ma poi è stata completamente stroncata dall’impero romano e dai romani, quindi è scomparsa completamente dall’impero romano e è continuata ad esistere in Oriente.

Il video che vi propongo, il primo, costituisce un segmento di un intervento più grande realizzato da Pascal Lottaz che è un docente universitario dell’università di Kyoto in Giappone, un signore di origine svizzera, che fa parte di un progetto che riunisce altri accademici, soprattutto delle università britanniche, che studia la capacità di uno Stato di essere neutrale, l’opportunità di essere neutrali, la storia dei vari Stati che sono stati neutrali e l’influenza che hanno avuto sull’evoluzione storica del loro periodo, infatti si chiama Neutrality Studies. E ora ecco il video.

Condoleezza Rice, Kamala Harris e la guerra a tutti i costi

[Pascal Lottaz]

Condoleezza Rice è tornata. Uno dei peggiori e più aggressivi neoconservatori dei primi anni 2000, ha appena scritto un lungo articolo su Foreign Affairs, la nave madre ideologica di queste creature infernali. Questo è degno di nota per due motivi. A, il tempismo e l’argomento, alla luce delle imminenti elezioni presidenziali, e B, per l’impenitente visione neoconservatrice del mondo, che queste persone continuano a propagandare anche dopo decenni di politiche estere fallimentari macchiate di sangue. Quindi, per capirlo meglio, diamo un’occhiata al testo e a cosa possiamo imparare da esso. Sto parlando di questo articolo, intitolato: I pericoli dell’isolazionismo – Il mondo ha ancora bisogno dell’America e l’America ha ancora bisogno del mondo, di Condoleezza Rice. E nel caso in cui vi foste dimenticati chi è questa persona, Condoleezza Rice è stata il sessantaseiesimo Segretario di Stato degli Stati Uniti dal 2005 al 2009 durante la seconda presidenza di George Bush junior. Era quindi una componente essenziale dell’amministrazione Bush durante il secondo mandato di George Bush junior, ma la troviamo già presente nella prima amministrazione di George Bush junior, proprio nel periodo in cui è stata avviata la guerra in Afghanistan e in Iraq e quando hanno commesso tutti i crimini che conosciamo. In quel periodo era il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente.

Quindi ricopriva la posizione che attualmente è affidata a Jake Sullivan, ed era uno dei principali ideologi neoconservatori della Casa Bianca dell’epoca. è proprio lei la persona che, nei primi anni 2000, è uscita allo scoperto e ha detto con grande orgoglio che ora, finalmente, gli Stati Uniti avevano una grande strategia che consisteva fondamentalmente nel dominare tutto e tutti, e molti degli orrori che stiamo vedendo nel mondo, degli orrori che ancora oggi vediamo in Medio Oriente e che abbiamo visto negli ultimi 20-25 anni, sono in buona parte frutto del lavoro di Condoleezza. Lei è una delle persone chiave che ha fatto in modo che il Medio Oriente diventasse una catastrofe assoluta, un paese dopo l’altro, dall’Afghanistan, all’Iraq, alla Libia, alla Siria e via dicendo. è stata proprio lei a promuovere la politica che ha portato alla caduta di tutti questi regimi, uno dopo l’altro. La troviamo alle origini di tale politica e degli sviluppi che ne sono conseguiti.

Ora, è degno di nota che Condoleezza Rice abbia deciso di pubblicare un articolo in Foreign Affairs proprio in questi giorni, visto che non scrive molto spesso su tale rivista. Ha pubblicato solo tre articoli durante il periodo della sua carriera. Il primo articolo risale infatti all’inizio della sua ascesa stellare ai più alti livelli della politica della Casa Bianca nel 2000. Scrisse della sua cosiddetta Campagna 2000, tesa a promuovere l’interesse nazionale degli Stati Uniti e poi ne ha scritto un altro verso la fine del suo mandato, quando stava per lasciare la carica di Segretario di Stato, per la precisione nel suo ultimo anno. Fu allora che scrisse che era necessario ripensare l’approccio politico per garantire l’interesse nazionale. E ora la vediamo tornare di nuovo per metterci in guardia sui pericoli dell’isolazionismo. E probabilmente possiamo già immaginare le tesi che cercherà di proporci in questo articolo, ma diamo un’occhiata. è un articolo lungo, sono molte pagine, 28 per la precisione, e quando si leggono articoli come questo è sempre opportuno iniziare dalla fine, perché è proprio lì dove propongono il messaggio propagandistico chiave, di cui cercano di convincerci.

Tutto il resto dell’articolo serve solo per incanalarci verso queste ultime due frasi. In pratica, cercano di usare tutto il peso dell’intero saggio per cercare di convincerci di qualcosa. In questo caso, Condoleezza Rice sostiene che se il diciannovesimo secolo e l’inizio del ventesimo secolo hanno insegnato qualcosa agli americani, è proprio questo. Vale a dire che le altre grandi potenze non si fanno mai gli affari loro. Cercano invece di plasmare l’ordine globale. Il futuro sarà determinato dall’alleanza degli Stati democratici che seguono il libero mercato o sarà determinato dalle potenze revisioniste che si rifanno a un’epoca di conquista territoriale all’estero e di pratiche autoritarie in patria. Semplicemente non c’è nessun’altra opzione. Queste sono esattamente le parole che potremmo aspettarci da un neoconservatore. Lei cerca di dipingere un mondo manicheo dove il bene ed il male si affrontano su due fronti nettamente separati e dove la decisione che gli Stati Uniti d’America devono affrontare è di opporsi al male e combattere per la luce, oppure di ritirarsi e lasciare che il mondo sprofondi nel caos più totale e venga consumato dalle fiamme a causa della negligenza americana. Ecco il livello di stupidità di questo articolo, ma l’argomento viene sviluppato senza tregua su 28 pagine.

È ridicolo se non fosse, in realtà, assolutamente drammatico, perché queste persone detengono un potere reale e possono influenzare gli eventi internazionali.

E di nuovo, permettetemi di mostrarvi anche questi due minuti di un discorso che ha tenuto 13 anni fa, intorno all’anno 2010, quando ancora difendeva la guerra in Iraq. Una guerra che continua a difendere ancora oggi, senza mai aver cambiato parere nemmeno per un istante. Secondo lei, l’Iraq è stata una guerra molto importante, ed era davvero chiaro che l’invasione fosse indispensabile e, nel 2010, ancora sosteneva questa posizione come vediamo nel video che segue.

[Katie Couric]

Come ben sai, sono stati scritti diversi libri sull’Iraq, molti, molti libri.  Hanno prodotto diversi documentari su come le informazioni di intelligence dell’epoca sono state analizzate in modo sbagliato, e sono state prese solo le informazioni che servivano per giustificare una guerra. E diversi memorandum di quell’epoca, in effetti, suggeriscono che i funzionari governativi già sapessero che c’erano poche possibilità di trovare in Iraq armi di distruzione di massa. Ci sono alcune cose che sembrano suggerire che nel periodo che precedeva la guerra vera e propria, c’era qualche dubbio al riguardo, non ti pare?

[Condoleezza Rice]

No.

[Katie Couric]

Davvero?

[Condoleezza Rice]

In realtà, non sono assolutamente d’accordo.

[Katie Couric]

Nemmeno quando Tony Blair ha incontrato il presidente a Washington?

[Condoleezza Rice]

Come si fa ad essere sicuri al 100% quando si ha a che fare con un paese opaco e votato alla segretezza come l’Iraq, in cui non ci sono stati controlli per anni? Non è possibile essere sicuri al 100%. Ma la preponderanza dell’analisi dell’intelligence, la preponderanza dell’analisi dell’intelligence da tutto il mondo, era che l’Iraq aveva avuto armi di distruzione di massa. Sapevamo che aveva usato armi di distruzione di massa. Non era una semplice teoria. Le aveva usate.

[Katie Couric]

Le aveva usate contro i curdi.

[Condoleezza Rice]

Contro i curdi, contro gli sciiti e contro gli iraniani. Quindi le aveva usate diverse volte. E la preponderanza dei rapporti provenienti dall’intelligence era che le stesse ricostituendo, o che le aveva effettivamente ricostituite. Secondo le stime dell’intelligence, stava ripristinando le proprie capacità biologiche e chimiche. C’è stato un certo dibattito su quanto fosse vicino a creare un’arma nucleare. Alcuni dicevano che, con l’aiuto straniero, sarebbe potuto arrivarci in un anno. Altri dicevano che ci sarebbero voluti diversi anni. Quindi, la questione, semplicemente, non era di stabilire se le avesse davvero o meno. Se si è in una posizione decisionale, devi cercare di stabilire se ci sono prove che indichino che sia probabile che non abbia armi di distruzione di massa. Ora, quello che abbiamo trovato…

[Pascal Lottaz]

Vedete questa forma di pensiero fuorviante. Secondo lei, quando ci si trova in una posizione decisionale, dove lei si trovava a quel tempo, parte del tuo dovere è di assicurarti che centinaia di migliaia di iracheni muoiano perché non puoi essere sicura che l’Iraq non avesse armi di distruzione di massa. Questa era la mentalità dei primi anni 2000, del momento unipolare. Una mentalità che ha regnato a Washington oppure che è stata condivisa tra le persone di alto livello che hanno regnato nel mondo della politica estera, durante quel momento unipolare in cui gli Stati Uniti erano nelle condizioni di imporre una politica del genere. Semplicemente potevano cavarsela sostenendo che non ne erano sicuri. Come ci ha detto Rumsfeld, l’assenza di prove non costituisce una prova dell’assenza. Questo era lo slogan dell’epoca ed è uno slogan incredibilmente stupido. Ma è stato usato ed è stato sufficiente per fare a modo che potessero invadere non solo l’Afghanistan, ma anche l’Iraq.

L’Afghanistan fu invaso con il consenso del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, mentre l’Iraq fu invaso senza tale consenso. Questa era la mentalità di totale impunità secondo la quale, anche se le vostre decisioni si basano su informazioni di fatto sbagliate, non subirete nessuna conseguenza. Ed, in effetti, a lei non è successo nulla. È diventata la presidente della Hoover Institution. Anzi mi scuso, lei probabilmente potrebbe anche essere solo il presidente del consiglio di amministrazione. Ma si tratta comunque di una posizione molto, molto redditizia, di cui ha goduto, facendo la bella vita dopo essere stata responsabile della morte di centinaia di migliaia, se non milioni di persone. Abbiamo visto la Rice anche entrare direttamente nel mondo degli affari dopo aver concluso i suoi quattro anni in qualità di Segretario di Stato. È diventata socio fondatore della Rice, Headley & Gates, una società internazionale di consulenza strategica con sede nella Silicon Valley e a Washington. L’azienda collabora con i massimi dirigenti delle principali aziende per implementare piani strategici ed espandersi nei mercati emergenti.

Questa donna è passata quindi direttamente a vendere l’accesso al potere politico. Un accesso che si ottiene dopo aver coperto per otto anni queste posizioni ai massimi livelli e aver ottenuto i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail di tutti questi importanti statisti in tutto il mondo. Dopo di che si vende tale accesso a società private, guadagnando milioni. Senza dubbio milioni, decine di milioni.

Guerre combattute per l’impero

Notate che l’intervista in cui Condoleezza Rice appare è stata tenuta da un’altra donna presso il Council on Foreign Relations, che è un think tank, un gruppo di esperti, creato dalla famiglia Rockefeller già nel 1918, per portare avanti un progetto congiunto con la famiglia Rothschild mirato appunto a creare un nuovo ordine mondiale, quindi dominare il mondo attraverso un collegamento tra New York e Londra. E questo think tank lo vediamo coinvolto in tutte le attività che hanno a che fare con guerre, che hanno a che fare con invasioni di vario tipo. L’intervista è stata condotta dalla giornalista Cathy Couric della rete televisiva CBS e serviva alla realizzazione di un documentario che descriveva le opere, le grandi opere di Condoleezza Rice, rappresentando Condoleezza Rice come un personaggio di importanza storica, naturalmente ha ucciso un sacco di persone, e quindi come un’icona della capacità di statista americana tradotta al femminile.

Durante l’intervista, la Rice, quella intervista particolare, ha anche criticato Wikileaks che all’epoca aveva dato visibilità agli orrori della guerra in Iraq e ha anche attaccato la Corea del Nord e naturalmente l’Iran. La Corea, vi ricordate, fa parte del progetto definito da Mackinder, di cui avevo parlato nel video scorso, che mira a creare delle teste di ponte per impedire alla Russia di espandersi verso il mare e quindi non essere un concorrente temibile per l’impero britannico. Parte di queste teste di ponte includono anche l’Egitto, l’Italia e la Francia. Una cosa importante da tenere a mente è che gli psicopatici non cambiano mai idea, è impossibile per loro e non possono prendere alcuna responsabilità delle proprie azioni e Condoleezza Rice mi sembra che in questo contesto soddisfi questo requisito.

Notate di nuovo che Rice ripropone lo stesso concetto fondamentale già creato dalla Albright, dalla Madeleine Albright, che vuole dire che gli Stati Uniti sono l’unica nazione indispensabile e per ciò devono dominare il mondo. Ed è la stessa frase identica che oggi viene ripetuta da Joe Biden e da Kamala Harris. Rice ha portato avanti lo stesso filone di espansione della Nato che avevano già visto l’Albright e Bill Clinton coinvolti con l’aggiunta della guerra al terrore che si è dimostrata molto funzionale in tal senso perché ha permesso di espandere l’intervento della Nato su territori che non facevano parte dell’area di interesse originale e paradossalmente la guerra al terrore ripropone in chiave moderna guerre già combattute e perse dall’impero britannico in passato. Per esempio la guerra in Afghanistan che i britannici hanno combattuto dal 1838 al 1845 risoltasi con il completo massacro di tutti i soldati britannici a cui è seguito poi una spedizione punitiva da parte dei britannici che distrusse parte del capitale dell’Afghanistan, Kabul, per poi ritirarsi in India.

Quindi i britannici hanno una lunga storia di guerre contro l’Afghanistan, contro Yemen, contro l’Iraq, infatti in Iraq i britannici sono stati per vent’anni dopo la prima guerra mondiale e hanno cercato di sottomettere gli iracheni che resistevano all’occupazione britannica usando bombardamenti aerei, mezzi corazzati, addirittura il gas Mostarda, l’Iprite, che genera una morte orribile e che era già stato sperimentato durante la prima guerra mondiale. Da notare che in tutte queste attività di conquista condotte nel ‘800 in gran parte e poi nel ‘900 i britannici hanno sterminato in grandissima quantità dei soldati inglesi, tant’è che poi arrivati alla prima guerra mondiale, che doveva essere la guerra che poneva fine a tutti gli altri imperi lasciando solo l’impero britannico come unico potenza, appunto, irrinunciabile e dominante, durante quella guerra gli inglesi sarebbero stati spazzati via se non fosse stato per l’intervento degli americani e la stessa situazione si è poi riproposta durante la seconda guerra mondiale.

Ed è incredibile che gli americani, anche se molti si stanno sbagliando oggi, non si rendano conto che stanno combattendo guerre altrui, guerre che sono già state perse da altri, che non possono essere vinte e che non hanno nessun interesse per gli Stati Uniti. Inoltre non si rendono conto che, e la maggior parte sto parlando degli americani, che l’isolazionismo, tanto condannato dai neoconservatori, è invece la strategia definita da George Washington al momento della fondazione degli Stati Uniti. Infatti George Washington è molto chiaro e le persone che hanno contribuito a fondare gli Stati Uniti all’epoca sono altrettanto chiare, gli Stati Uniti non dovrebbero mai essere coinvolti in guerre al di fuori del proprio territorio.

Quindi sono consentite guerre per tutelare il territorio, per conquistare il territorio, per impedire l’invasione da parte di forze estere, come per esempio dal Canada, piuttosto che dal Messico, per esempio, però qualsiasi altra guerra, qualsiasi altra avventura militarista all’esterno deve essere assolutamente evitata, perché i padri fondatori degli Stati Uniti riconobbero che l’unico modo per sopravvivere, per diventare effettivamente una nazione moderna e prospera, era quello di evitare la triste storia di guerra che aveva coinvolto l’Europa. Ma evidentemente non ce l’hanno fatta. Tra l’altro, nelle varie guerre che vi ho descritto prima, la guerra in Afghanistan e il confronto nel Medio Oriente, faceva parte del progetto “Great Game”, che vuol dire “il grande gioco”, che vedeva l’impero russo e l’impero britannico contendersi l’influenza dell’Asia centrale, in particolare l’Afghanistan, la Persia, quindi l’attuale Iran, e il Tibet, in una parte della Cina.

E se voi guardate oggi quello che ci dicono i vari neoconservatori, ritroviamo esattamente questi temi. Abbiamo l’Afghanistan, da cui sono ritirati recentemente, dopo 20 anni di inutili massacri, abbiamo l’Iran con cui assolutamente vogliono scatenare una guerra, e poi abbiamo la Cina, verso cui si punta per una futura guerra mondiale. Quindi tutto questo scenario ci fa capire che siamo dentro a un copione, scritto nel 1800, da persone che già non erano particolarmente sane di mente, che ha portato già al crollo dell’impero britannico e che non ha nessuna possibilità di essere realizzato se non portando a un disastro globale, complessivo, realizzato da persone che appunto non hanno nessun collegamento con la realtà, quindi sono totalmente fuori dalla grazia di Dio potremmo dire.

Tra l’altro nel video si parla di nazioni democratiche contro nazioni autoritarie, mi sembra che l’Occidente a partire dal Covid avanti abbia dimostrato di essere decisamente autoritario, di non essere particolarmente democratico, in più si parla di libero mercato che nell’Occidente non esiste sostanzialmente, considerando le tariffe, le sanzioni, le tasse, tutte le varie regole, regolamenti, quote eccetera e paradossalmente è molto più presente in Oriente, in particolare Russia e Cina che oggi rispetto all’Occidente sono più avanzate sul libero mercato, quindi sulla possibilità all’interno di queste nazioni di condurre attività economiche senza l’interferenza dello Stato. In Cina si sta cercando di riportare l’influenza dello Stato nel mercato e questo sta portando naturalmente alle conseguenze sgradevoli, però nel periodo di massima espansione cinese abbiamo visto una presenza notevole del libero mercato.

Purtroppo il libero mercato non dura mai in eterno, deve essere difeso e nella migliore dell’ipotesi abbiamo visto nella storia degli ultimi tre secoli da quando è stato concepito come concetto economico è riuscito a durare al massimo una ottantina d’anni nel periodo britannico di massima espansione dell’economia britannica, ma naturalmente poi il governo britannico è riuscito a demolire anche quello. Notate che anche questo concetto del fatto che le altre nazioni cerchino comunque di invaderti e di non fare mai affari propri è un’ossessione dell’élite britannica che vediamo tradotta nel documento di Mackinder e nel libro di Mackinder che poi è seguito a metà del ‘900 che non trova poi nessun riscontro nella realtà perché nella pratica a parte qualche raro evento i russi durante l’ottocento non hanno mai cercato di conquistare porzioni dell’Asia di fuori il proprio territorio visto che hanno già un territorio gigantesco ricco di risorse e fanno già fatica a tenere assieme tutti i pezzi considerando la varietà di popolazioni, di lingue, di culture che già esistono all’interno di quel territorio e non hanno nessun bisogno di allargarlo.

C’è stato sicuramente dopo il periodo sovietico però vi ricordo che i sovietici sono un regime che è stato costruito attraverso l’intervento diretto dei tedeschi che mandarono propri agenti come Lenin in Russia per poter togliere la Russia dalla situazione dal confronto durante la prima guerra mondiale e fa sì che fosse indebolita dall’interno e non potesse continuare a combattere e poi naturalmente favorito da Wall Street che ha finanziato la rivoluzione bolscevica e poi lo sviluppo dell’Unione sovietica successivamente. Quindi vediamo che oggi che l’Unione sovietica non esiste più, non c’è nessun motivo per cui i russi dovrebbero espandersi nel resto del mondo così come non lo fecero durante l’ottocento. Però i britannici sono l’élite britannica non il popolo, sono sempre stati ossessionati da questo concetto che continuano a riproporre attraverso i loro portavoce neoconservatori.

E notate che tanto i Clinton quanto Bush hanno seguito le stesse identiche politiche e quindi questo ci porta al concetto dell’uniparty il partito unico che negli Stati Uniti ci ha proposto esattamente le stesse cose indipendentemente da chi andasse alla Casa Bianca. Anche durante la prima presidenza Trump abbiamo visto sostanzialmente ripetersi con qualche variante di questa politica perché tutti i personaggi inseriti erano comunque neoconservatori ma perlomeno durante il periodo Trump non abbiamo avuto nuove guerre. Tra l’altro una cosa interessante è che quando è uscito di scena Condoleezza Rice Hillary Clinton ha tentato la corsa alla presidenza.

Infatti Hillary Clinton doveva essere la sostituta che prendeva l’eredità di Madeline Albright che lei stessa aveva suggerito come candidata al marito di Condoleezza Rice che era stata formata dalla famiglia Albright e diventando in quel modo presidente per la prima volta espandere l’attività dei neoconservatori a tutto campo. Ma purtroppo la corsa presidenziale andò male Barack Obama riuscì a inserirsi e divenne lui il presidente e la cosa interessante è notare che Barack Obama è cugino di undicesimo grado di George Bush. Quindi vediamo una specie di dinastia multipla che si avvicenda dove i personaggi chiave sono collegati tra loro o da amicizie profonde, da legami familiari o da compattezza ideologica che portano avanti le stesse politiche e Trump ha rappresentato una discontinuità rispetto a questo tipo di filone, non tanto perché lui la pensi diversamente soltanto perché comunque dichiara di pensare diversamente e non avendo fatto partire una nuova guerra ha dimostrato di effettivamente far seguire alle parole i fatti ma anche perché è un personaggio come dicono loro imprevedibile quindi non sta al gioco, non è uno che segue gli ordini della regia.

Obama comunque una volta eletto ha offerto la posizione di segretario di stato naturalmente a Hillary Clinton che è stata un po’ un’umiliazione perché non poteva essere né la prima donna né la prima donna di colore ma era la seconda però diciamo piuttosto che niente Clinton si è accontentata di questo ed è riuscito a fare un po’ di danni perché è riuscito a portare alla distruzione della Libia e ha incoraggiato la guerra contro la Siria. Da notare che la guerra contro la Siria sarebbe scoppiata tra l’altro ci fu il famoso attacco con gas, un attacco con armi proibite da parte dei siriani contro delle fazioni a loro stili cosa che poi è dimostrata essere completamente falsa perché i razzi che portavano, i veicoli che portavano questo gas erano partiti da un territorio che non era sotto il controllo dei siriani ma era sotto il controllo appunto dei ribelli che avevano ucciso le loro stesse persone per poi dare la colpa ai siriani e coinvolgere gli Stati Uniti in una guerra diretta contro la Siria.

In quei giorni tra l’altro fortunatamente Barack Obama era in visita a Mosca, si era incontrato con Putin il quale lo convince a non scatenare una guerra vera e propria, convince Bashar al-Assad il presidente siriano ad ammettere di aver usato armi chimiche anche se non lo aveva fatto e impegnandosi a distruggere quello che restava delle armi chimiche all’interno di un programma che prevedeva l’uso di navi fornite in questo caso sotto legge delle Nazioni Unite e quindi sotto osservatori internazionali che certificassero che qualsiasi arma chimica restante era stata distrutta e grazie a questo Obama fu in grado di cavarsi l’impiccio, lui non voleva avviare una guerra in Siria cosa che invece Clinton voleva a tutti i costi e di conseguenza la guerra non ci fu.

Notiamo anche che è classico l’uso dell’accusa nei confronti degli altri di usare armi chimiche quando invece abbiamo visto che gli stessi britannici le hanno usate sugli iracheni nel periodo di dominio all’inizio del ‘900 e che gli stessi paesi occidentali fornirono all’Iraq per la guerra contro l’Iran per poi dire che l’Iraq aveva usato queste armi, cosa che aveva fatto proprio sull’indicazione della Nato e aveva poi fatto grazie alla fornitura di armi da parte della Nato. Però nel prossimo video vediamo meglio qual è stato il ruolo, in modo sintetico, il ruolo di Hillary Clinton nel proseguire la tradizione di Madeleine Albright e di Condoleezza Rice. Il video è realizzato dall’emittente televisiva Al Jazeera che ha sede nel Qatar. Eccolo.

Le guerre di Hillary

[Francesca Fiorentini – Al Jazeera]

Hillary Clinton vuole essere il comandante in capo. E ha più esperienza in politica estera di chiunque altro in corsa per la presidenza. E se ne vanta ad ogni occasione.

[Hillary Clinton]

Fui molto lusingata quando Kissinger disse che dirigevo il Dipartimento di Stato meglio di chiunque altro lo avesse gestito da molto tempo.

[Francesca Fiorentini – Al Jazeera]

Ma forse farebbe meglio a non nominare un tizio che ha orchestrato colpi di stato, sostenuto dittatori e probabilmente violato il diritto internazionale. Avere esperienza non equivale ad avere successo. Quali sono stati i risultati della Clinton in termini di intervento degli Stati Uniti all’estero? E perché è importante. Tutti sanno che, nel 2002, la senatrice Clinton votò per l’invasione dell’Iraq.

Ora ammette che è stato un errore, ma ha davvero imparato la lezione? Le sue azioni al Dipartimento di Stato la dicono lunga. Cominciamo con il bombardamento della Libia durante la primavera araba. Clinton è stata la persona che più di tutti, nell’amministrazione Obama, ha premuto affinché rovesciassero il dittatore libico Muammar Gheddafi, nel 2011. Usando dati di intelligence falsi, forniti dai leader dell’opposizione libica, ha fatto pressione sul presidente Obama affinché si unisse alle forze della coalizione, nonostante la resistenza di altri membri del suo gabinetto.

Dopo la morte di Gheddafi, i bombardamenti della NATO sono cessati, ma Clinton non aveva alcuna strategia per mettere in sicurezza il paese dopo il suo rovesciamento. Il caos che ne è seguìto, la libera circolazione di armi e di milizie armate, hanno trasformato la Libia in un paese con governi in competizione, senza stato di diritto e una crescente presenza dell’ISIS. Eppure, l’ex segretario di Stato sembra essere orgogliosa del suo ruolo nel cambio di regime in Libia.

[Hillary Clinton]

La Libia ha di fatto tenuto le proprie elezioni. Hanno eletto politici moderati. Hanno cercato di mettere insieme un governo lottando contro molte sfide davvero serie.

[Francesca Fiorentini – Al Jazeera]

Ma la Libia non è l’unico caso dell’approccio militarista della Clinton. Ogni volta che l’amministrazione Obama era divisa sull’uso della forza, la Clinton premeva per l’intervento militare. Ha ripetutamente sostenuto la decisione del 2009 di inviare migliaia di truppe per continuare la guerra in Afghanistan. Il vicepresidente Joe Biden e altri si erano opposti. Ma anche dopo aver lasciato il Dipartimento di Stato, la Clinton è stata esplicita nella sua disponibilità a scatenare conflitti in tutto il mondo. Per quanto riguarda l’Iran, la Clinton ha sostenuto pubblicamente l’approccio diplomatico. Ma in un momento in cui gli Stati Uniti stanno abbandonando le sanzioni, la Clinton dice che dovrebbero essercene di nuove.

[Keane Bhatt – analista di politica estera]

Il che costituisce davvero una posizione molto retrograda, o qualcosa che non è condiviso praticamente da nessuno all’interno del Partito Democratico.

[Francesca Fiorentini – Al Jazeera]

Sulla Siria, la Clinton ha preso le distanze da Obama. Ha chiesto un approccio più aggressivo, tra cui una zona d’interdizione aerea, più attacchi aerei, più operazioni speciali e poi…

[Hillary Clinton]

Ci vogliono truppe sul terreno per riconquistare davvero più territorio dall’ISIS.

[Francesca Fiorentini – Al Jazeera]

Poi c’è l’America Latina. I precedenti della Clinton indicano una leadership che parla molto di democrazia, ma che dietro le quinte non è poi così interessata in tal senso. Nel 2009 ha condonato un colpo di stato in Honduras, anche se le Nazioni Unite e altri lo avevano condannato. Clinton ha negoziato segretamente con i leader del colpo di stato per garantire elezioni rapide e assicurandosi che l’ex presidente non sarebbe tornato.

Da allora l’Honduras è stato dilaniato dalla violenza della droga e dalla corruzione della polizia. Ha il più alto tasso di omicidi al mondo, il che è parte del motivo per cui così tanti migranti hanno cercato asilo negli Stati Uniti. Alla luce di questo curriculum, chi spera di attirare tra gli elettori? è molto difficile capire chi lei stia cercando di corteggiare all’interno dell’elettorato democratico delle primarie, sfoggiando una politica estera estremamente ostile ed antagonista.

Quindi, Hillary è davvero il comandante in capo che i democratici vogliono e di cui l’America ha bisogno?

Come abbiamo visto quindi, nelle varie guerre che sono state realizzate nel corso degli ultimi 50 anni da parte degli Stati Uniti c’è stato un diretto e forte coinvolgimento da parte della famiglia Bush oltre che dei Clinton. E una cosa da notare è che i Bush prima della presidenza dei due Bush avevano già avuto storicamente come famiglia… come abbiamo visto le varie guerre che hanno coinvolto gli Stati Uniti negli ultimi 50 anni hanno visto… come abbiamo visto le guerre che hanno coinvolto gli Stati Uniti in Medio Oriente hanno visto la partecipazione della famiglia Bush diretta. La famiglia Bush aveva una storia molto interessante perché aveva già lavorato a stretto contatto con i nazisti e aveva creato quindi un network di collaborazione anche con i britannici che le permetteva di fare da punto di trasmissione tra la politica continentale tedesca e britannica e gli Stati Uniti. E questo è anche il motivo per cui non tollerano la presenza di Trump.

Tutte queste guerre voi dovete notarlo hanno quasi distrutto l’economia degli Stati Uniti, ne hanno distrutto l’immagine in modo completo a livello internazionale e soddisfano due requisiti dell’impero. La prima è quella di indebolire la colonia che avevano perso e portare avanti un progetto imperiale che era stato definito da tempo e che è stato realizzato proprio attraverso la collaborazione di persone interne negli Stati Uniti che io definirei a questo punto decisamente traditrici, vale a dire non stanno rappresentando gli interessi degli Stati Uniti in alcun modo ma stanno facendo gli interessi di qualcun altro oltre a quelli naturalmente personali. Però qui non parliamo unicamente di questioni di soldi che sono comuni nel mondo della politica o di ricatto che è altrettanto comune ma stiamo parlando di ideologi, quindi persone che si muovono perché hanno una certa ideologia, una certa formazione, una certa agenda che vogliono portare avanti. Nel prossimo video che è l’ultimo di queste serie vi presento il contributo di una donna che ha un canale YouTube di informazioni, di commento molto seguito quindi negli Stati Uniti e che è cattolica, cattolica convinta con delle posizioni quindi coordinate rispetto alla visione cattolica tradizionale.

Questo non è perché voglio spingermi in una direzione piuttosto che in un’altra o fare propaganda di un certo tipo piuttosto che di un altro ma perché ritengo che sia molto pertinente. Uno perché l’argomento, in questo caso l’aborto, è diventato un tema politico centrale, quindi se ne parla a livello di piattaforma politica, non è più una questione che ha a che fare con la salute, con i diritti della donna eccetera ma è una piattaforma essenziale del Partito Democratico e in più perché abbiamo in questo momento nel Partito Democratico una leadership che è centrata sul cattolicesimo.

Abbiamo Joe Biden, uscente, che comunque è il secondo presidente cattolico nella storia degli Stati Uniti, dopo John Fitzgerald Kennedy e poi abbiamo Nancy Pelosi, ex Presidente della Camera, che è con lei che sta coordinando un pochino le danze. Due persone tra l’altro che sono state ricevute direttamente in Vaticano e che hanno avuto il bene placido da parte del Vaticano. Quindi direi che la posizione di una cattolica sia importante. E ora vi propongo il video. Eccolo.

Il sacrificio degli innocenti

[Lila Rose]

Questa settimana, come tutti sanno, si sta riunendo la convention nazionale del Partito Democratico e ora appare chiaro che Kamala Harris, ovviamente, è la candidata presidenziale per questo partito. E sono stata sveglia ieri sera fino a mezzanotte perché ho ascoltato le trasmissioni provenienti dalla convention. Sono terminate tardi. E intendevo preparare un servizio sulle novità emerse durante l’evento e riportare quello che era successo. Ma voglio iniziare con questo titolo, che mi spezza completamente il cuore. È un titolo assolutamente devastante che viene direttamente dalla convention. Prendiamo l’articolo del New York Post. Alcuni di voi sapranno che Planned Parenthood era presente alla convention.

Avevano un camion proprio appena fuori l’edificio e facevano aborti dal vivo e gratuitamente per chiunque si trovasse alla convention, distribuendo pillole abortive per iniziare il processo chimico di morte forzata per inedia, una procedura che porta il bambino ancora in via di sviluppo a morire lentamente di fame e poi subire un aborto spontaneo ma forzato. E secondo quanto riportato dal New York Post, che cita informazioni fornite da Planned Parenthood, facciamo scorrere  l’articolo, vedrete che la persona responsabile di Planned Parenthood al camion dice che, alla fine della giornata di oggi, martedì, hanno fatto ben 25 aborti. Voglio solo fare una pausa per un momento, perché con tutta la retorica politica, tutto il caos, questo è un articolo di notizie su 25 esseri umani, figli e figlie, bambini, che vengono sacrificati vivi alle porte della convention del Partito Democratico in nome del diritto all’aborto. Perché la ragione per cui Planned Parenthood esiste è di portare avanti una piattaforma politica.

Sono presenti alla convention perché Planned Parenthood e la più grande catena di cliniche che producono aborti, e riceve mezzo miliardo di dollari dai contribuenti attraverso i forti legami dell’azienda con il mondo della politica. Sono estremamente influenti tra i membri del Partito Democratico. E il camion per l’aborto di Planned Parenthood si trova alla convention democratica unicamente per fare una dichiarazione della propria posizione politica, e la fanno mediante gli aborti provocati direttamente alla convention. Hanno fatto 25 aborti, 25 bambini, 25 esseri umani innocenti le cui vite sono state spezzate durante l’evento. E questo viene fatto come forma di propaganda politica.

Penso ai rituali pagani dove sacrificavano i bambini e dove i genitori dovevano portare il proprio bambino all’altare sacrificale, per giurare fedeltà al loro idolo, mediante il sacrificio del loro stesso figlio. Del sacrificio di bambini si parla anche nell’Antico Testamento, e la tradizione cristiana racconta di come Dio guardasse con tanta rabbia, e giusta indignazione a quello spargimento di sangue innocente che considerava un rituale pagano. In che modo è diverso quello che stanno facendo alla convention democratica? La differenza e che qui l’idolo è la politica. Adorano questa falsa idea di libertà. In che modo è mio diritto come donna o come madre uccidere mio figlio? Non ho questo diritto. Dicono, il corpo è mio, e decido io. Ma quando sei incinta, c’è un altro corpo dentro il tuo corpo. Non è solo il tuo corpo. C’è un’altra vita umana presente che merita diritti. Il diritto alla vita è il primo dei diritti. Una scena devastante. Gente, questa è una battaglia spirituale. è davvero una battaglia spirituale.

Queste sono attività sataniche. Avete visto cosa è successo alle Olimpiadi, la cerimonia di apertura, con la derisione, l’abietta presa in giro di Gesù Cristo durante la sua ultima cena. L’agenda LGBTQ ha presentato tutte queste drag queen che prendevano in giro il Signore e hanno inscenato quella presentazione, per poi dire che non stavano facendo sul serio. Ma l’attore protagonista delle Olimpiadi che era alla cerimonia di apertura, una delle drag queen, come vengono chiamate, ha detto sul suo canale Instagram che rappresentava personalmente Gesù in quella messa in scena. Sapevano molto bene cosa stavano facendo. Ma ci sono anche altre cose che dovete sapere su ciò che sta accadendo alla convention democratica in questo momento. Si sono letteralmente scatenati sul fronte dell’aborto. Ecco una clip di attivisti in favore dell’aborto che si sono presentati alla convention travestiti da pillole abortive, così da promuovere ancora più graficamente l’uccisione di bambini.

Quindi, come vedete, questi sono attivisti che sono alla convention unicamente per celebrare l’aborto. Sono letteralmente travestiti da pillola chimica abortiva progettata per uccidere i bambini. Ogni giorno, negli Stati Uniti, vengono praticati quasi 3.000 aborti. Il 60% di questi, vale a dire , . Circa 1.800 di questi bambini uccisi dall’aborto nel primo trimestre vengono uccisi tramite pillole abortive. Questi sono gli ultimi dati che abbiamo. E queste persone se ne vanno in giro travestite da procedura abortiva, marciando per le strade per celebrare l’aborto. Ricordate quando dicevano che non volevano celebrare e glorificare l’aborto? Negli anni ’90, Hillary Clinton e gli altri democratici ci dicevano che volevano che l’aborto fosse sicuro, legale e raro. Volevano che l’aborto fosse sicuro, legale e raro. Non è più così. Ora vogliono l’aborto senza restrizioni, al punto che lo fanno sfilare in parata per le strade.

Eseguono aborti durante la loro convention politica, perché vogliono che la gente prometta fedeltà all’aborto. Promettono fedeltà nel porre fine alla vita di un essere umano come parte fondamentale della loro identità politica. Questo è ciò che il Partito Democratico è diventato. È orribile. Ecco un’altra clip dove vediamo che Planned Parenthood distribuisce merchandising alla convention. C’è scritto ragazze per l’aborto. Non si tratta più nemmeno di donne. Non si tratta nemmeno di dare potere alle donne. Insomma, in passato usavano questo linguaggio eufemistico, queste parole false. Ora si limitano a glorificare le ragazze che abortiscono e che proclamano il proprio sostegno totale all’aborto. Non si parla più nemmeno del loro futuro, dei loro diritti, delle loro speranze e dei loro sogni. Ora si parla solo di aborto nudo e crudo, senza nessun paravento. Sempre fuori dalla convention, vediamo anche una statua gonfiabile che ha la forma di un dispositivo anticoncezionale.

Che tipo di visione delle donne potete avere se la vostra intera idea di femminilità, di emancipazione femminile e di diritti delle donne consiste nell’infilare un oggetto nella parte centrale del vostro corpo, quella parte che vi rende donna, che rappresenta il vostro grembo, al solo fine di renderla inospitale e inabitabile per un essere umano, per una nuova vita. La maternità è davvero tanto orribile per voi? In realtà avete bisogno del controllo delle nascite perché volete poter fare sesso senza alcuna responsabilità. Questa è la presentazione nuda e cruda dell’ideologia del Partito Democratico messa in bella mostra. E lasciate che vi ricordi che gli aborti chimici che stanno facendo alla convention in questo momento, possono richiedere fino a due o tre giorni prima di concludersi. A volte portano strascichi che durano settimane. Fondamentalmente, uccidono il bambino per fame, così da forzare un aborto spontaneo.

Questo può portare a sanguinamento intenso. In molti casi, richiede che queste donne si rechino al pronto soccorso. Stiamo parlando di donne che ora sono a questa convention politica e che, contemporaneamente, stanno affrontando procedure di aborto che potrebbero provocare emorragie e svenimenti. Ci sono un sacco di complicazioni che possono accadere, e hanno trasformato la loro convention politica in questo spettacolo macabro. Penso che le persone non si rendano conto di cosa comportino queste procedure. Voglio però passare all’ideologia di ciò che viene effettivamente detto da alcuni dei relatori della convention, perché il tema centrale è decisamente l’aborto. Viene menzionato in tutti i discorsi.

Ne ha parlato Biden ieri sera. Sarà menzionato, naturalmente, nel discorso di Kamala Harris e nel discorso del governatore Walz, che Kamala ha scelto come candidato alla vicepresidenza. Ma ci sono anche tutte queste storie che vengono raccontate dai partecipanti e da coloro che sono invitati a parlare dell’aborto sul palco. E tenete a mente che, nonostante il radicalismo fuori e intorno alla convention, vogliono ancora farlo sembrare il più accattivante possibile nelle storie che raccontano, al fine di convincere le donne e le ragazze che hanno bisogno di abortire. Questo è il messaggio dei democratici in questo momento: tu, donna, non puoi fare a meno dell’aborto. Se non abortisci, sarai oppressa e sarai danneggiata. E la capacità di uccidere il tuo bambino costituisce una parte fondamentale della tua femminilità. Ora parliamo delle invocazioni religiose che sono state fatte in entrambe le convention, quella democratica e quella repubblicana. In entrambe abbiamo avuto sacerdoti che sono venuti a pregare, e voglio richiamare l’attenzione su ciò che questi sacerdoti hanno detto. Cominciamo con l’invocazione della Convention Nazionale Democratica.

[Cardinale Cupich]

Preghiamo.

Ti lodiamo, o Dio di tutta la creazione, accendi in noi la determinazione a proteggere la tua opera.

Tu sei la fonte di ogni benedizione che abbellisce la nostra vita e la nostra nazione. Ti preghiamo di aiutarci a comprendere veramente e a rispondere alla sacra chiamata della cittadinanza. Siamo una nazione composta da tutti i popoli e tutte le culture, unite non da legami di sangue, ma da profonde aspirazioni di vita e di libertà, di giustizia e di speranza, senza limiti. Queste aspirazioni sono il motivo per cui i nostri antenati vedevano l’America come un faro di speranza, e con la tua guida costante, Signore, fa’ che possiamo rimanere tali oggi. In ogni generazione, siamo chiamati a rinnovare queste aspirazioni, a ri-tessere il tessuto dell’America.

Lo facciamo quando viviamo le virtù che dimorano nei nostri cuori, ma anche quando affrontiamo i nostri fallimenti nello sradicare le ingiustizie in corso nella nostra vita nazionale, specialmente quelle create dalla cecità morale e dalla paura dell’altro. Preghiamo per la pace, specialmente per le persone che soffrono l’insensatezza della guerra. Ma mentre preghiamo, dobbiamo anche agire, perché per costruire il bene comune ci vuole lavoro. Ci vuole amore. E così preghiamo. Possa la nostra nazione diventare più pienamente costruttrice di pace nel nostro mondo ferito, con il coraggio di immaginare e perseguire un futuro d’amore insieme. E possiamo noi, come singoli americani, diventare più pienamente lo strumento della pace di Dio. Guidaci, o Signore, nell’assumerci la responsabilità di forgiare questo nuovo capitolo della storia della nostra nazione. Che sia radicata nel riconoscimento che per noi, come per ogni generazione, ciò che promuove la dignità e la libertà umana è l’unità che trionfa sulla divisione. Che sia favorita dalle donne e dagli uomini eletti a servire nella vita pubblica, che sanno che il segno della vera leadership è di essere capaci di servire.

E fa’ che questo nuovo capitolo della storia della nostra nazione sia pieno di speranza travolgente, una speranza che rifiuta di restringere la nostra visione nazionale, ma piuttosto, come ha detto Papa Francesco, di sognare sogni e vedere visioni di ciò che, per la tua grazia, il nostro mondo può diventare.

Chiediamo tutto questo, confidando nella Tua cura sempre provvidente per noi. Amen.

[Lila Rose]

Quindi abbiamo ascoltato tutti questo discorso. Si tratta dell’invocazione del cardinale Cupich alla Convention nazionale democratica di ieri. Contiene molte parole, con alcune belle espressioni di pietà, come: Signore, vogliamo essere efficacemente strumenti della tua pace, e cose del genere. C’è una preghiera contro la guerra, il che è un bene. Non vogliamo la guerra. Dovremmo pregare per la pace. Ma cosa manca? E voglio contestare il Cardinale Cupich, con tutto il rispetto, come figlia della Chiesa, perché non c’è nemmeno un momento di realizzazione su ciò che sta realmente accadendo alla convention. Immaginate di recarvi ad una cerimonia dove praticano il sacrificio rituale di neonati, e di essere invitati a fare una preghiera che fate senza, al contempo, eseguire un esorcismo. Non c’è nessun esorcismo nel discorso di Cupich. C’è un linguaggio fiorito sull’unità e sul non aver paura degli altri. Non si dice nulla dei 25 bambini innocenti che venivano uccisi fuori dalle porte mentre la gente dentro pregava.

È semplicemente paradossale che i nostri pastori non stiano facendo il loro lavoro di pastore. E ci saranno anime che vanno all’inferno se i nostri pastori non forniscono la loro guida. Prego affinché abbiano coraggio e chiarezza morale, ma non è quello che è successo qui. Abbiamo visto preghiere fiorite che non avrebbero offeso nessuno, e una preghiera generalizzata contro la guerra, senza un briciolo di realizzazione o di riconoscimento di ciò che stava realmente accadendo in quel momento, che era letteralmente un sacrificio di sangue dei bambini, eseguito appena fuori dalla porta. Questo è inaccettabile da parte di un pastore della Chiesa.

Ora rispetto a quello che ci dice Lila Rose ci sono anche conseguenze importanti da parte del Partito Democratico, dal punto di vista fisico e mentale, per chiunque segua queste procedure alla leggera. Queste giovani donne avranno un strascico che le accompagnerà anche nella loro vita futura. La cosa importante è che abbiamo visto durante questa convention al Presidente anche un cardinale, quindi una persona nominata direttamente dal Papa, l’Arcivescofo di Chicago, Blaise Kupitsch, che sostanzialmente sostiene la posizione dei democratici e fa la sua presentazione mentre i democratici stanno facendo gli aborti proprio fuori dalla porta. Ed è demenziale il stesso fatto che ci siano dei membri del partito che evidentemente si ritengono cattolici, che partecipano alla preghiera, ma che non vedono la dissonanza cognitiva tra quello che stanno dicendo e quello che sta succedendo appunto appena fuori dal convegno.

Come avete notato anche Hillary Clinton ha avuto un ruolo molto importante nel fare approvare le leggi sull’aborto di Stato negli Stati Uniti e Hillary Clinton, Kamala Harris sul fronte del Partito Democratico e Nikki Haley sul fronte del Partito Repubblicano insieme a Victoria Nuland che passa da un partito all’altro secondo le necessità, sono le quattro persone che devono portare il conflitto con la Russia alle massime conseguenze nucleari. Quindi forse i quattro cavalieri dell’apocalisse alla fine sono delle donne. Ma al di là di questo Trump costituisce un ostacolo a tale progetto e nei prossimi video vedremo anche perché.

Roberto Mazzoni

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