L’impero colpisce ancora – parte 2 – MN #283 – Eugenetica blasfema

Continuiamo naturalmente con il nostro percorso dedicato all’impero, l’impero britannico che ha cercato di costituirsi in vari modi, soprattutto attraverso l’opera degli Stati Uniti e che ancora oggi sta cercando di realizzare un proprio sogno che è quello di occupare il territorio della federazione russa, perlomeno a livello di controllo finanziario e quello di esercitare un controllo diretto sull’intero continente europeo. Questo secondo video ci introduce a un meglio, più a fondo, a una delle basi culturali che sono state usate dall’impero appunto per ricostituire la propria potenza e per trasferire a livello globale alcuni criteri fondamentali che ha sempre parlato con sé, vuole dire la considerazione del fatto che c’erano due classi perlomeno di individui, alcuni erano scelti, prescelti da Dio a governare gli altri e gli altri erano semplicemente schiavi o per lo più animali.  

E questo tipo di filosofia in ogni caso non appartiene soltanto all’impero, la troviamo diffusa inizialmente in Germania a livello di filosofia, a livello di ricerca scientifica in ambito psicologico e psichiatrico, le prime scuole tedesche ci hanno dato questo tipo di impostazione che poi si espansa verso la Russia e si espansa naturalmente verso l’America dove si è sviluppata e poi è arrivata l’America in Gran Bretagna, o comunque le due nazioni si sono reciprocamente influenzate per coltivarla e poi è tornata in Germania per dare vita al movimento nazionalsocialista, al nazismo, alla figura di Hitler che fondavano sulle genetiche e altri criteri fondamentali l’intera base della loro politica, della loro filosofia, della loro ragione di essere.

L’eugenetica sostanzialmente sostiene che gli uomini sono frutto della loro costituzione fisica, dell’evoluzione genetica della razza e in particolare dell’evoluzione genetica del loro ceppo individuale e che quindi sono criminali o sono deficienti o sono incapaci in ragione del percorso che hanno seguito all’interno della loro famiglia. Si ritrova quindi il concetto del sangue blu, sangue puro, degli aristocratici che di natura sono più intelligenti, più bravi, più sani, più onesti e più coraggiosi di tutti gli altri, salvo poi dimostrare il contrario, e poi la plebe, il popolino che invece è indegno di essere considerato.

È questo tipo di logica che era stato spazzata via dalla rivoluzione americana che invece si posizionava esattamente all’opposto, vale a dire creare una nazione che fosse indipendente rispetto all’impero britannico e che fosse indipendente rispetto a questa visione del mondo dove il singolo potesse emergere, non ci fossero caste, non ci fossero divisioni sociali predefinite e dove appunto le persone emergevano in funzione della loro abilità, della loro onestà e del contributo che potevano dare alla società che le circondava.

Naturalmente questa evoluzione americana è stata favorita dall’essere in un contesto di frontiera, quindi molto spazio, molta terra nuova dove sì c’erano gli indiani con cui combattevi ma con cui c’era molto spazio per tutti, quindi era possibile espandersi. D’altro canto abbiamo visto nei video precedenti di Mazzoni News, in particolare nella sezione Nuovo Ordine Mondiale, che anche in America è arrivato il filone dalla Gran Bretagna di un’impostazione di essere comunque un popolo eletto, un popolo speciale. I puritani britannici hanno portato questa visione negli Stati Uniti che è poi stata la base sostanzialmente del moderno sionismo, come di nuovo vediamo nel Nuovo Ordine Mondiale.

Ora torniamo all’impero che colpisce ancora e torniamo al filone appunto della genetica per capire qual è stata la sua storia e quali sono stati i personaggi più importanti per la sua diffusione. Nel video che sto per proporvi che è un estratto di un video più completo, un vero e proprio documentario, film documentario prodotto negli Stati Uniti, dedicato appunto al rapporto tra gli Stati Uniti e l’Holocaust, quindi alla strage degli ebrei, vediamo emergere alcuni personaggi importanti, vediamo alcuni concetti fondamentali che allargano anche un pochino la visione di quello che era il punto di vista degli eugenisti, ossia la razza non era semplicemente la razza intesa come razza bianca, razza nera o razza asiatica, ma la razza diventava anche la singola nazionalità.

L’italiano era una razza diversa dal tedesco, diversa dal britannico, diversa dall’americano e questo lo ritroviamo tra l’altro nella cultura americana per un po’ di tempo, tant’è che negli anni ’60 gli Stati Uniti hanno dovuto approvare una serie di leggi contro la discriminazione razziale che includevano esplicitamente anche la proibizione di condurre discriminazioni di tipo nazionale, vale a dire discriminare nel rapporto con gli altri in funzione di quale fosse la loro nazione di origine, perché nell’inizio del ‘900 c’era una forte tendenza razzista anche nei confronti degli immigrati, in particolare quelli italiani e questo si traduceva appunto in un atteggiamento anche piuttosto aggressivo grazie alle teorie degli eugenisti, teorie che di nuovo erano di matrice tedesca.

Non dimentichiamoci che anche l’attuale casa regnante in Gran Bretagna ha origini tedesche, sono tedeschi sostanzialmente e quindi anche l’evoluzione della Gran Bretagna in questa direzione va visto come una strana combinazione di fattori, la stessa famiglia Rothschild è di origini tedesche, quindi la Gran Bretagna negli anni, nei secoli tra il 1700 e il 1900, direi l’inizio del 1900, è stata la nazione a maggiore sviluppo industriale, sociale dell’intero pianeta, al di là di quello che poteva essere l’impero, che naturalmente era promosso dall’élite, in quel caso specifico dall’aristocrazia britannica, il popolo britannico si è reso attore di molti sviluppi, molte evoluzioni di cui poi avevano beneficiato tutte le altre nazioni, ma proprio perché c’era questa enorme potenziale, c’è questa enorme espansione, naturalmente questi personaggi che sono parassiti vi sono avvinghiati sopra e hanno cercato di prosciugarla, così come hanno fatto anche nei confronti del popolo tedesco che storicamente è sempre stato un popolo altamente produttivo e anche fortemente indipendente, lo ricordiamo già dai tempi dell’impero romano dove le tribù germaniche hanno sempre combattuto e non si sono mai fatte conquistare.

Ora veniamo al primo segmento di questo video dedicato appunto agli Stati Uniti in particolare e in questo segmento vedremo alcuni personaggi importanti che hanno avuto un ruolo determinante nell’eogenetica americana nella prima metà del ‘900. Uno di questi è naturalmente John D. Rockefeller. John D. Rockefeller era il capostipite della famiglia Rockefeller, barone del petrolio, uomo che ha costruito un impero intorno alla sua famiglia aggiungendo alla componente petrolifera originale una importante componente bancaria, quindi creditizia, la costruzione e l’acquisizione di importanti banche nei Stati Uniti e che sono poi diventate banche multinazionali, oltre che una presenza importante nell’industria farmaceutica. E Rockefeller ha sempre avuto un rapporto molto particolare con la Germania, particolare con la Germania nazista, che hanno contribuito in qualche modo a sostenere. Non entreremo nel dettaglio di tutto quello che è successo, però sono un punto di riferimento.

Anche oggi la fondazione Rockefeller porta avanti filoni che sono allineati rispetto a quel tipo di impostazione. Andrew Carnegie, un altro barone, in questo caso d’acciaio americano, anche lui ha avuto un ruolo importante nella diffusione dell’eugenetica negli Stati Uniti e anche ha avuto un ruolo importante successivamente nell’orientamento della politica americana in direzione imperialista, vale a dire costringere gli Stati Uniti a sostituirsi all’impero britannico ormai in crollo definitivo come forza militare e cercando di conquistare territorio, espandere i territori conquistati dall’impero britannico sul tempo, indebolendosi a sua volta, quindi riportando gli Stati Uniti all’interno delle colonie, ritrasformando gli Stati Uniti in una colonia della Gran Bretagna.

Questo è descritto in modo molto più dettagliato nella sezione Nuova Ordine Mondiale, dove vediamo l’evoluzione a Cecil Rhodes, il fondatore originale del programma Nuova Ordine Mondiale, fino ai tempi nostri quasi, con le tappe più importanti e con i personaggi descritti in modo più dettagliato. Però già qui vediamo appunto il riemergere di alcuni personaggi fondamentali che avranno un ruolo chiave anche nel mondo d’oggi, infatti sentite parlare tanto tanto della Fondazione Carnegie, così come della Fondazione Rockefeller, che sono impegnati in ogni genere di attività sorversiva. Poi abbiamo Theodore Roosevelt, Presidente degli Stati Uniti, cugino del futuro Presidente Franklin Delano Roosevelt e zio di Eleanor Roosevelt, moglie di Franklin. Quindi Eleanor Roosevelt aveva il cognome di Roosevelt non soltanto perché aveva sposato Franklin Delano, che è il Presidente che ha portato gli Stati Uniti nel Seconda Guerra Mondiale, ma anche perché lei stessa era una Roosevelt, quindi sono sposati tra parenti. Eleanor Roosevelt è la persona che ha dato vita alle Nazioni Unite per intenderci, dopo la fine del Seconda Guerra Mondiale.

Quindi Theodore Roosevelt è un personaggio molto importante perché innanzitutto è stato il primo Presidente degli Stati Uniti ad avviare il percorso imperiale statunitense. Prima di Roosevelt gli Stati Uniti erano soprattutto concentrati al proprio interno. Il conflitto con il Messico, il conflitto con gli indiani, il conflitto con il Canada. L’obiettivo era quello di consolidare il territorio statunitense, espanderlo fin dove possibile, ma prevalentemente fare gli affari di casa propria. Con Roosevelt gli Stati Uniti sono aperti verso la conquista fuori dai confini, cominciando con la guerra contro la Spagna a Cuba, quando Roosevelt non era ancora Presidente, e poi con la guerra nelle Filippine, dove gli Stati Uniti sono intervenuti per impedire un’espansione dell’impero tedesco a favore in diretto del Giappone, e poi un sostegno in diretto del Giappone nella guerra contro la Russia, che indebolì la Russia a tal punto da portare poi alla famosa rivoluzione bolshevica.

Perché i Russi sono crollati, probabilmente il regno dello Zar era destinato a crollare in ragione delle condizioni sociali assurde che si viveva in Russia in quel momento, però sicuramente due fatti storici hanno contribuito in modo determinante. La sconfitta dei russi in Crimea da parte dei britannici, dei loro alleati, a metà dell’Ottocento, e la sconfitta nei confronti del Giappone nella guerra contro il Giappone. Queste due sconfitte hanno indebolito in modo determinante l’impero russo, impedendogli di continuare ad essere un impero, e l’hanno fatto crollare dando vita appunto alla rivoluzione bolscevica e alla nascita della Unione Sovietica.

In questo ruolo Roosevelt giocò una parte importante, perché appunto fu colui che, lavorando un po’ dietro le quinte, aiutò i giapponesi a costruire una situazione militare più forte nei confronti dei russi, a distruggere sostanzialmente gran parte della flotta russa e a indebolire quindi l’impero russo in modo permanente. Paradossale che poi suo cugino fece esattamente il contrario. Franklin Delano Roosevelt impose tutta una serie di sanzioni al Giappone costringendolo ad entrare in guerra e favorendo quindi l’entrata in guerra degli Stati Uniti con la famosa attacco di Pearl Harbor, di cui non discuteremo in questo video, però è molto interessante perché è uno dei primi casi di attacco in qualche modo conosciuto e coordinato della Casa Bianca.

Theodore Roosevelt era stato governatore dello stato di New York ed è stato il più giovane presidente degli Stati Uniti all’età di 42 anni. Era del partito ripubblicano, quindi un politico di quel filone. Essendo nello stato di New York la sua famiglia, la famiglia Roosevelt, era una famiglia di origini olandesi che a New York aveva le proprie radici, lo vediamo quindi direttamente a contatto con la famiglia Rockefeller che a New York gestiva le danze in modo evidente e che la gestiva da quel momento in avanti.

Pur essendo ripubblicano, Roosevelt a un certo punto è andato in rotta di collisione con il partito e ha fondato un suo partito chiamato il partito progressista. Di nuovo parliamo diffusamente dei progressisti, di quello che hanno significato per gli Stati Uniti, per il mondo nella sezione Nuova Guardia Mondiale. Certo a dire una cosa fondamentale che fu proprio Roosevelt, anche con la fondazione del partito progressista, in tempo lì il partito ripubblicano al punto da fare leggere Woodrow Wilson, un democratico che portò gli Stati Uniti nella prima guerra mondiale e che ebbe un ruolo determinante naturalmente nella prima guerra mondiale.

Quindi abbiamo visto che Roosevelt, Theodore, era un ardente imperialista, ha portato gli Stati Uniti verso l’esterno, si proponeva come un campione della causa dell’uomo comune contro i ricchi d’America ed è noto per le sue battaglie contro i monopoli che in realtà anziché combattere consolidava perché poi quando andiamo a vedere i risultati finali naturalmente essendo in qualche modo influenzato, collegato da Rockefeller piuttosto che dai Carnegie, l’obiettivo era di impedire la libera concorrenza o ridurre la libera concorrenza e favorirle consolidarsi di imperi industriali come nel caso del petrolio, dell’acciaio o delle banche.

Vi ricordo che è descritto in modo molto dettagliato in la sezione Nuova Guardia Mondiale che i Rockefeller fecero all’epoca un importante accordo di collaborazione e di non belligeranza con la famiglia Rothschild in modo da condividere gli interessi a livello globale e condividersi le aree di interesse e le aree di influenza.

Per inciso Roosevelt è uno dei presidenti dei quattro presidenti raffigurati sul monte Rushmore, quel parco nazionale dove nei Stati Uniti sono i visi dei quattro presidenti scavati nella roccia. Questo perché è comunque considerato il presidente che ha favorito la crescita industriale in una fase critica dei Stati Uniti e che ha favorito appunto una diffusione rapida di quello che poi sarebbe stata la base che avrebbe consolidato gli Stati Uniti come maggiore produttore mondiale industriale per il ‘900.

Altri personaggi legati all’eugenetica erano Margaret Sanger, molto famosa perché pioniera della contraccezione, promotrice dell’aborto di Stato e fondatrice del movimento che avrebbe poi dato vita all’attuale Planned Parenthood e vedremo che Planned Parenthood ha radici estremamente connesse con l’eugenetica, ma questo sarà per la prossima puntata.

E poi abbiamo Alexander Graham Bell, l’inventore del telefono, quindi un altro personaggio importante nella storia americana nel corso del caso dell’alta tecnologia e poi un personaggio che probabilmente non conoscete, Helen Keller, che fu la prima sordomuta americana a laurearsi, quindi rappresentava la conquista dell’americano nei confronti dell’inabilità fisica, pur essendo sordomuta era riuscita a studiare, andare all’università attraverso l’aiuto di un insegnante e laurearsi. Quindi il fatto che lei fosse sostenesse l’eugenetica, in effetti, è piuttosto bizzarro.

Quindi riepilogando, l’eugenetica nasce in Germania e in video successivi avremo modo di capire meglio quelle che sono state le radici, si è trasferita negli Stati Uniti dove ha trovato ampio spazio di diffusione anche perché era un paese relativamente, diciamo, vergine, quindi facile da influenzare, da lì è tornata o meglio ha contribuito all’espansione dell’eugenetica in Gran Bretagna e poi ci ha dato tutta una serie di eventi politici che vedremo meglio fra poco. E ora vi propongo il video breve della storia dell’eogenetica negli Stati Uniti. Eccolo.

Le radici dell’eugenetica

[Peter Hayes]

La popolazione americana dell’inizio del Novecento viveva le ansie derivate dall’urbanizzazione, dall’arrivo in gran numero di immigrati che erano illetterati e relativamente poco istruiti, dalla sensazione che le malattie fossero un problema e che tale problema fosse anch’esso collegato all’immigrazione, e che quindi l’immigrazione dovesse essere repressa nel suo complesso.

[Narratore 1]

Molti americani bianchi e protestanti arrivarono a temere di essere prossimi ad essere superati in numero e sovrastati dai nuovi arrivati e dalla loro prole, e che quindi sarebbero stati sostituiti da questi stranieri.

Abbracciarono quindi una nuova pseudoscienza nata in Gran Bretagna e chiamata eugenetica, che affermava falsamente, e senza alcuna prova, che tutto, dalla povertà alla prostituzione, dalle disabilità a quella che chiamavano la debolezza mentale, poteva essere eliminato se avessero potuto impedire la riproduzione di quegli individui che trovavano rivoltanti e socialmente difettosi.

[Narratore 2]

Vorrei tanto che alle persone sbagliate fosse impedito del tutto di riprodursi. E quando la natura scadente di queste persone è abbastanza flagrante, questo dovrebbe essere fatto.

I criminali dovrebbero essere sterilizzati e dovremmo proibire alle persone deboli di mente di lasciare una progenie dietro di loro”. Theodore Roosevelt.

[Narratore 1]

L’idea era che le persone scadenti dovevano smettere di riprodursi, e le persone di alta qualità dovevano riprodursi di più.

[Neil Irvin Painter]

L’eugenetica negativa diceva di sterilizzare le persone considerate inadatte, e fare in modo che la loro discendenza genetica si estinguesse. Ed è proprio questa è l’eugenetica che i nazisti accolsero con entusiasmo

[Narratore 1]

L’eugenetica veniva insegnata nei college e nelle università americane. Le società mediche ne confermavano la validità. Veniva persino predicata dagli ecclesiastici. John D. Rockefeller e Andrew Carnegie ne finanziarono lo sviluppo. E fu sostenuta da alcune delle persone più importanti e più in vista in America. Margaret Sanger, Alexander Graham Bell, persino Helen Keller.

[Narratrice]

Mi sembra che la cosa più semplice e saggia da fare sarebbe quella di sottoporre casi come quello del bambino idiota malformato ad una giuria di medici esperti. Se le prove fossero presentate apertamente e le decisioni rese pubbliche prima della morte provocata del bambino, ci sarebbe poco pericolo di commettere errori oppure abusi.

Dobbiamo decidere tra avere un’umanità di alta qualità e un vile sentimentalismo.

[Narratore 1]

33 dei 48 stati alla fine avrebbero promulgato leggi eugenetiche, imponendo la sterilizzazione forzata delle persone affidate alla tutela dello stato, che erano ritenute fisicamente o mentalmente inadatte. Parliamo di persone che si trovavano nelle carceri, negli ospedali e nei manicomi.

Più di 60.000 americani furono sterilizzati senza il loro consenso, prima che l’ultimo di questi statuti fosse rimosso dalle leggi in vigore, solo nel 2014.

L’eugenetica ha anche fornito una logica razzista per coloro che erano convinti che l’immigrazione dovesse essere drasticamente ridotta.

[Narratore 2]

L’uomo della vecchia stirpe viene cacciato da molti distretti della nostra nazione da questi stranieri, proprio come oggi viene letteralmente cacciato dalle strade di New York City dall’arrivo di sciami di ebrei polacchi.

Questi immigrati adottano la lingua dell’americano medio. Indossano i suoi vestiti, rubano il suo nome e stanno cominciando a prendere le sue donne. Ma raramente adottano la sua religione o capiscono i suoi ideali.

Mentre viene cacciato a gomitate da casa sua, l’americano guarda con calma all’estero e sollecita altri ad adottare la stessa etica suicida che sta sterminando la sua stessa razza, Madison Grant.

[Narratore 1]

Madison Grant era un’ambientalista ampiamente ammirato, amico di numerosi presidenti, fondatore dello zoo del Bronx, responsabile, in parte, del salvataggio delle sequoie della California e della conservazione dei bufali, e determinante nella creazione dei parchi nazionali di Glacier, Denali ed Everglades.

[Daniel Okrent]

Ed era anche un violento antisemita, e un violento anti-italiano. Era davvero inorridito da ciò che vedeva accadere per le strade di New York. Così pubblicò un libro intitolato The Passing of the Great Race, La scomparsa della grande razza, in cui proponeva l’idea che le nazionalità avessero caratteristiche eugenetiche. Lo riempì con ogni sorta di dati storici interessanti, che erano per lo più folli, ma molto persuasivi e che conferivano improvvisamente al movimento anti-immigrazione una forma di scienza da utilizzare per i propri fini. Secondo lui, la scienza diceva che, lasciandoli entrare, avrebbero distrutto il pool genetico americano.

[Narratore 2]

Per Grant e per molti altri, gli ebrei erano una razza distinta, non considerati bianchi, ma liquidati come rozzi asiatici.

Le presunte affermazioni scientifiche di Grant su una rigida gerarchia di razze erano ridicole.

[Narratore 1]

La stessa nozione biologica di razza è una finzione.

Ma le sue idee catturarono l’immaginazione di quegli americani che erano già contrari all’immigrazione.

Le persone tendevano sempre più ad intravedere nelle diverse nazionalità vere e proprie razze o specie distinte.

Paragonare le nazionalità alle razze, fu un errore categorico fondamentale.

Winston Churcill: paladino dell’eugenetica britannica

Bene, quindi come vedete già negli Stati Uniti c’erano delle radici importantissime su quella che sarebbe stata la matrice fondamentale del nazismo, ossia la creazione di classi nettamente differenziate all’interno della società sulla base non tanto in realtà delle caratteristiche raziali ma quanto sulla base di caratteristiche che venivano attribuite all’evoluzione raziale, all’evoluzione genetica, ma che invece avevano a che fare o poi con il ceppo nazionale di origine o poi con la religione seguita da un certo gruppo o è semplicemente con il fatto che un certo gruppo era di ostacolo agli obiettivi politici della classe dirigente del partito al potere.

Churchill come vedremo è avuto un ruolo anche egli nel movimento eugenetico molto importante. Churchill è stato recentemente riproposto, sto parlando dagli anni ’70 in avanti, come un eroe nella storia della seconda guerra mondiale, nella storia britannica in generale. Ma quando andiamo a vedere la storia reale di Churchill durante il suo periodo di attività politica in Gran Bretagna scopriamo che era profondamente odiato dai britannici anche durante la seconda guerra mondiale, tant’è che dopo la fine della guerra non fu rieletto, partecipò all’elezione che perse proprio perché era estremamente impopolare.

In più Churchill era il classico aristocratico razzista, lo dichiarava apertamente, lui considerava che l’aristocrazia britannica fosse superiore al popolino britannico e fosse enormemente superiore a qualsiasi altro popolo straniero che faceva parte del cosiddetto impero, proprio perché la logica eugenetica è che l’uomo sostanzialmente è un animale, le sue caratteristiche derivano da una derivazione che non può modificare perché è contenuta nei suoi cromosomi e di conseguenza nel momento in cui nasce quell’uomo è condannato o donna perché non potrà mai cambiare la propria sorte, non potrà mai cambiare la propria posizione nella classifica sociale e verrà trattato tutti gli effetti come un animale.

Questo è un filone che troviamo integralmente nel nazismo tedesco e che è importato a livello politico dall’estero perché i tedeschi in origine non avevano quel tipo di impostazione, le idee cattive sono venute da alcuni, se vogliamo, pensatori tedeschi, ma la popolazione tedesca non era allineata con questo tipo di visione. Quindi Churchill è un personaggio molto diverso da quello che ci viene dipinto e tra l’altro è stato responsabile, questo documentato, insieme ad altri politici britannici, della morte di circa 130 milioni di indiani, costretti a morire di fame, di stenti o di malattie proprio per delle precise scelte politiche adottate dalla Gran Bretagna durante il periodo imperiale. Quindi se vogliamo parlare di genocidio questo è il più grande che si conosca nella storia dell’umanità ed è stato fatto alla luce del sole ed è appunto completamente documentato. Tra l’altro recentemente un cittadino britannico di origine indiane ha scritto un libro piuttosto ampio sulla questione in cui riporta appunto il ruolo fondamentale di Churchill in questo genere di situazione.

Churchill, tra l’altro, non era contrario al nazismo in quanto tale, bensì era contrario alla posizione dei tedeschi come popolo che potesse emergere, perché ricordiamoci che la Germania stava crescendo molto velocemente, e sarebbe diventata leader nel mondo se non avesse avuto Hitler a impedirlo portandola nella seconda guerra mondiale, perché i tedeschi avevano alcune industrie che erano assolutamente leader nel mondo in ambito chimico in particolare e anche in ambito industriale generale e quindi avrebbero potuto dominare lo scenario industriale mondiale partendo dalla Germania per molto tempo a venire. Invece con l’arrivo del nazionalsocialismo, con tutta una serie di situazioni anche economiche imposte sulla Germania dopo la fine della prima guerra mondiale, le cose andavano diversamente.

Ma quello che appunto Churchill ci fa capire è che lui individualmente non aveva nessun problema nei confronti di Hitler, infatti disse le seguenti parole riportate testualmente:

“Dovete comprendere che questa guerra non è contro Hitler oppure contro il Nazionalsocialismo, ma contro la forza del popolo tedesco, che deve essere schiacciata una volta per tutte, non importa se per opera di Hitler oppure di un prete gesuita “

È questo che c’è scritto. Se noi guardiamo la strategia della Nato oggi, che è, ve lo ricordo, una creazione britannica, la Nato è stata inventata dalla Gran Bretagna. Il primo comandante in capo della Nato è stato un britannico. Il primo che ha formulato lo scopo della Nato fu un britannico che disse “lo scopo della Nato è quello di costringere gli Stati Uniti a restare in Europa, tenere i russi fuori dall’Europa e tenere i tedeschi schiacciati”.

Questo è esattamente quello che ci dice di nuovo Churchill, perché Churchill in quanto rappresentante dell’impero britannico, voleva in qualche modo difendere o far risorgere l’impero, dopo aver operato le scelte più sbagliate possibili, che avevano distrutto l’impero dall’interno perché la Gran Bretagna avrebbe potuto mantenere il suo impero se avesse seguito politiche differenti.

Dopo aver distrutto quello che avrebbe potuto invece mantenere con facilità, volevano impedire che qualcun altro potesse prendere il loro posto, in particolare i tedeschi. E infatti Hitler aveva lo scopo specifico di distruggere la Germania ed è quello che ha fatto. Non abbiamo avuto un esito diverso proprio perché era l’obiettivo fondamentale della sua presenza in Germania. Il riferimento ai gesuiti è particolare, ed è anche curioso, e ha una sua ragione d’essere ma non la vedremo in questo video particolare.

In una lettera mandata da Churchill al Lord Robert Boothby, Churchill spiegò che:

“Il crimine imperdonabile della Germania prima della Seconda Guerra mondiale era stato il tentativo di sbrogliare la sua economia dal sistema di commercio mondiale e creare il suo sistema di scambio nazionale che avrebbe impedito alla finanza mondiale di trarre profitto dal lavoro dei tedeschi”.

Questo è quello che scrisse nella sua lettera. Quindi Churchill voleva garantire la sudditanza finanziaria dei tedeschi. I britannici avevano già capito all’epoca, grazie all’opera naturalmente di Rothschild che erano preparatissimi in materia, che non serviva avere un impero imposto con la forza se potevi imporlo con la finanza. Ossia costringere la gente a lavorare per te e a darti gran parte del profitto del loro lavoro senza quasi rendersene conto e senza dover sparare un colpo. Quindi facendo sì che siano gli stessi sudditi a pagare le proprie spese e a sostenere le tue casse senza che tu debba fare niente. Perché ricordiamoci che durante il periodo comunque della schiavitù oppure del feudalesimo i padroni erano responsabili in ogni caso del mantenimento fisico dei loro schiavi.

Dovevano dargli da mangiare, dovevano dargli dei vestiti, dovevano dargli degli alloggi e dovevano curarli coloro fossero stati malati. Con l’abolizione della schiavitù, che per i britannici arrivò abbastanza tardi, al di là di quelle che furono le dichiarazioni ufficiali, si otteneva invece il beneficio di avere lo schiavo che lavorava per te pagando le proprie spese di mantenimento, pagando la propria casa, pagando il proprio cibo, pagando i vestiti, pagando le cure mediche senza dover dare in picci, dare i grattacapi al padrone. E questa è l’idea. Nel video si parla di governo Tory, che era all’epoca il governo del partito conservatore, del partito diciamo di destra, per così dire.

Scopriamo che i Tory erano i principali sostenitori all’epoca in Gran Bretagna dell’eugenetica e quindi vediamo una situazione molto diversa da quella che è stata dipinta nei libri stori naturalmente e anche un motivo diverso per cui Hitler andò al potere, sappiamo che andò al potere con l’appoggio dei britannici, non c’è nessun dubbio, sappiamo che andò al potere con l’appoggio di alcune importanti famiglie americane, non c’è nessun dubbio neanche in tal senso, e sappiamo che alla fine era pazzo quindi sfuggì dal controllo e portò la Germania in guerra, ma l’obiettivo era già previsto ed il suo ruolo era quello di distruggere la Germania, cosa che riuscì a fare benissimo. E ora vediamo il video, la prima parte di un documentario pubblicato in Gran Bretagna da fonti britanniche su Winston Churchill, il vero viso di Winston Churchill. Eccolo.

I pochi eletti e la plebe

[Winston Churchill]

Noi siamo i pochi eletti.

Tutti voi sarete dannati.

Non c’è posto in paradiso per voi.

Non possiamo avere il paradiso stipato.

[Narratrice]

Churchill nacque il 30 novembre 1874 dal politico conservatore Lord Randolph Henry Spencer Churchill e dalla mondana americana Jenny Jerome.

Figlio dell’aristocrazia, nacque a Blenheim Palace, la casa del nonno, il VII Duca di Marlborough.

Era anche un lontano cugino di Diana, quella che sarebbe stata la principessa del Galles.

Churchill ebbe una vita istruita e ricca di viaggi.

Fu autore, giornalista, soldato e politico.

Il suo più grande successo fu la sconfitta dei nazisti nella Seconda Guerra Mondiale.

Combattendo per le quattro libertà, libertà di parola, libertà di culto, libertà dal bisogno e libertà dalla paura, prevalse nel 1945 e divenne uno dei più grandi britannici mai vissuti.

Nel 1899, Churchill si presentò alle elezioni di Oldham come candidato conservatore e perse di poco contro i liberali.

Nel 1900 vinse il seggio in un’elezione suppletiva e nel 1901 prese posto alla Camera dei Comuni.

Critico nei confronti del governo Tory su alcune questioni, si oppose direttamente ai membri del governo quando erano in parlamento ed, in tal senso, ebbe il sostegno dei liberali.

Nel dicembre 1903 gli fu comunicato che la sua candidatura conservatrice non sarebbe stata sostenuta dal suo partito, così, nel maggio 1904, passò nelle fila dei liberali.

Churchill si oppose alla legge conservatrice sugli stranieri, che era stata concepita per frenare l’immigrazione ebraica in Gran Bretagna, affermando che la legge avrebbe fatto appello al pregiudizio insulare contro gli stranieri, al pregiudizio razziale contro gli ebrei e al pregiudizio operaio contro la concorrenza.

Usando le sue parole, egli era favorevole alla vecchia, tollerante e generosa pratica del libero ingresso e del libero asilo, alla quale il suo Paese aveva aderito per lungo tempo e dalla quale aveva tratto grande vantaggio.

Nell’aprile del 1908, all’età di 33 anni, Churchill divenne il più giovane Ministro del Gabinetto dal 1866, quando gli fu affidato il ruolo di presidente del Board of Trade, il consiglio del commercio britannico.

Nel febbraio 1910, Churchill fu promosso Segretario agli Interni, che gli diede il controllo sulla polizia e sui servizi carcerari.

Durante tale incarico, Churchill rimase colpito dalla teoria dell’eugenetica e si interessò all’idea di sterilizzare i non idonei.

Il movimento eugenetico nei circoli colti era piuttosto in voga tra l’inizio del secolo e la Prima guerra mondiale.

Secondo gli eugenisti, la Gran Bretagna era sempre più minacciata dalla degenerazione della razza, causata dai non idonei, i poveri, che si riproducevano più rapidamente degli idonei, ovvero le classi medie.

Come soluzione fu proposta l’idea dell’eugenetica positiva e negativa.

Si sarebbero dovuti dare incentivi fiscali alle classi medie perché avessero più figli e si sarebbero dovute adottare misure per impedire ai non idonei di procreare.

Questo estratto è tratto dall’International Churchill Society, la società che ha sede a Londra e che svolge la missione di promuovere nel mondo la filosofia e gli insegnamenti di Winston Churchill. Il testo fu scritto da Sir Martin Gilbert, e racconta in dettaglio come, nel ventesimo secolo, la Gran Bretagna avesse quasi perso il suo senso della moralità.

Quando Winston Churchill era Ministro degli Interni nel 1910, era favorevole al confino, alla segregazione e alla sterilizzazione di una classe di persone descritte al tempo come deboli di mente.

La lettera più significativa che Churchill scrisse a sostegno dell’eugenetica, tuttavia, non è stata deliberatamente omessa dalla biografia ufficiale, scritta da Randolph Churchill, per motivi di imbarazzo, ma semplicemente per una svista.

L’autore, Martin Gilbert, è membro onorario e fiduciario del Churchill Centre, è il biografo ufficiale di Sir Winston Churchill ed è autore di oltre 80 libri sulle due guerre mondiali, sull’olocausto e sulla storia del ventesimo secolo, oltre che su Churchill.

Randolph Churchill è stato accusato di aver deliberatamente omesso dalla sua biografia la lettera scritta da Churchill ad Asquith nel dicembre 1910.

In questa lettera si leggeva: “La crescita innaturale e sempre più rapida delle classi di deboli di mente e di pazzi, unita alla costante restrizione di tutte le classi parsimoniose, energiche e superiori, costituisce un pericolo nazionale e di razza che è impossibile esagerare”.

Posso affermare senza timore di smentita che Randolph non vide mai quella lettera, di cui non c’era copia nei giornali di Churchill.

Ecco la storia di tale lettera e il suo contesto.

“Il miglioramento della razza britannica è il mio scopo nella vita”, scrisse Winston Churchill a sua cugina Iva Guest nel gennaio 1899.

L’opinione di Churchill era rafforzata dalle sue esperienze di giovane ufficiale britannico che aveva servito e combattuto in terre arabe e musulmane e in Sudafrica.

Come la maggior parte dei suoi contemporanei, considerava le caratteristiche razziali come segni di maturità o di immaturità di una società. E riteneva che la purezza razziale fosse minacciata non solo dalle altre razze, ma anche dalle debolezze mentali all’interno di una stessa razza.

Quando era un giovane politico britannico, entrato in Parlamento nel 1901, Churchill vedeva, in quelli che allora erano conosciuti come deboli di mente e pazzi, una minaccia alla prosperità, al vigore e alla virilità della società britannica.

L’espressione “debole di mente” sarebbe stata definita nell’ambito del Mental Deficiency Act, la legge per la deficienza mentale del 1913, di cui Churchill era stato uno dei primi redattori.

L’Atto definiva quattro gradi di deficienza mentale che potevano portare al confino a vita, i cui sintomi dovevano essere presenti fin dalla nascita o da un’età precoce.

L’Atto recitava che: Gli idioti erano definiti come persone così profondamente difettose di mente da non essere in grado di difendersi dai comuni pericoli fisici.

Gli imbecilli non erano idioti, ma erano incapaci di gestire se stessi o i propri affari o, nel caso dei bambini, erano incapaci di essere educati a farlo.

I deboli di mente non erano né idioti né imbecilli, ma, in quanto adulti, se la loro condizione era così grave da richiedere cura, supervisione e controllo per la propria protezione o per quella degli altri, avrebbero dovuto essere esaminati per decidere se essere confinati per tutta la vita.

Per i bambini in età scolare, se la loro condizione fosse stata così pronunciata da farli apparire, a causa di tale difetto, personalmente incapaci di ricevere un adeguato beneficio dall’istruzione nelle scuole ordinarie, questi individui avrebbero avuto bisogno dell’intervento dello Stato.

I deficienti morali erano persone che, fin dalla più tenera età, mostravano “qualche difetto mentale permanente unito a una forte propensione viziosa o criminale su cui la punizione aveva poco o nessun effetto”.

Queste persone sarebbero state prese in considerazione per le colonie di lavoro obbligatorio.

Nel 1904, mentre Churchill passava dai banchi dei conservatori a quelli dei liberali, il governo conservatore di A.J. Balfour, istituì una Commissione reale intitolata “On the Care and Control of the Feeble-Minded” – sulla cura ed il controllo dei deboli di mente.

Quando la Commissione riferì nel 1908 al governo liberale, che era entrato in carica alla fine del 1905 e di cui Churchill era ministro di gabinetto, raccomandò la detenzione obbligatoria degli inadeguati mentali e la sterilizzazione dei non idonei, in modo che non fosse possibile avere figli e quindi perpetuare quelle che allora erano considerate caratteristiche ereditarie.

Fino a quel momento, solo i pazzi criminali, giudicati dai tribunali come un pericolo per se stessi e per gli altri, venivano mandati nei manicomi.

La Commissione reale ritenne che la detenzione a vita dei deboli di mente fosse essenziale per la salute della società in generale.

Tale detenzione e la successiva sterilizzazione erano all’epoca le due principali cure per la debolezza mentale.

Furono proposte dagli eugenisti che credevano nella possibilità di migliorare le qualità della specie umana, o di una popolazione umana, usando mezzi per scoraggiare la riproduzione di persone con difetti genetici o che si presumeva avessero tratti ereditabili indesiderabili, e incoraggiare invece la riproduzione di persone che si presumeva avessero tratti ereditabili desiderabili.

Questi metodi erano noti come eugenetica negativa, ed eugenetica positiva.

Nel presentare le sue raccomandazioni nel 1908, la Royal Commission on the Care and Control of the Feeble-Minded, la commissione reale per la cura ed il controllo dei deboli di mente, espresse la sua preoccupazione per il numero di persone mentalmente difettose in Gran Bretagna, la cui formazione era trascurata, sulle quali non veniva esercitato un controllo sufficiente e la cui vita sregolata e irresponsabile era produttiva di crimini e miseria e di molte spese continue e dispendiose per la comunità.

La Commissione reale suggerì che l’assistenza istituzionale permanente fosse il mezzo per stabilire un controllo sui deboli di mente.

Sostenne inoltre la creazione di colonie industriali con scuole.

Churchill condivideva i timori della Commissione reale e ne appoggiava le raccomandazioni.

Il miglioramento della salute e del benessere della razza britannica era un aspetto centrale della sua visione politica e sociale.

Come presidente del Board of Trade, pur promuovendo importanti misure di riforma sociale, Churchill aveva assistito a una diffusa povertà e demoralizzazione in tutta la Gran Bretagna.

Nel 1910, dopo essere diventato Ministro degli Interni, lesse un opuscolo del dottor H. C. Sharp intitolato “La sterilizzazione dei degenerati”.

Il dottor Sharp era un membro del riformatorio dell’Indiana e nel 1907, mentre la Commissione reale raccoglieva testimonianze in Gran Bretagna, lo stato americano dell’Indiana aveva già approvato una legge eugenetica che rendeva obbligatoria la sterilizzazione per gli individui che si trovavano sotto la custodia dello stato e che erano giudicati mentalmente inadatti.

A queste persone veniva anche negato il diritto di sposarsi.

Altri Stati degli Stati Uniti approvarono leggi simili.

Tra il 1907 e il 1981, più di 65.000 persone furono sterilizzate con la forza.

Usando una spessa matita blu, Churchill segnò nell’opuscolo di Sharp le sezioni riguardanti la legislazione dell’Indiana e le operazioni effettuate su uomini e donne per sterilizzarli.

Nel settembre 1910, Churchill scrisse ai suoi funzionari del Ministero degli Interni chiedendo loro di indagare sulla messa in pratica della legge dell’Indiana che prevedeva la sterilizzazione e la prevenzione del matrimonio dei deboli di mente.

Churchill scrisse: “Sono attratto da questo argomento nonostante le molte perplessità parlamentari. È ovvio che prima o poi si presenterà e, nonostante le perplessità, deve essere esaminato”.

Voleva sapere quale fosse la migliore operazione chirurgica e quali nuovi poteri legali sarebbero stati necessari per effettuare la sterilizzazione.

A Churchill rispose il suo consigliere medico capo delle carceri, il dottor Horatio Duncan, che, in una lettera sprezzante, descrisse le argomentazioni dell’Indiana a favore dell’eugenetica come “il risultato di un’ arroganza che ostentava conoscenza scientifica da parte di coloro che non avevano alcuna pretesa di averla, un monumento di ignoranza e di confusione mentale senza speranza”.

Nell’ottobre 1910, una deputazione al governo chiese di attuare senza indugio le raccomandazioni della Commissione reale.

Churchill, nella sua risposta, ricordò che c’erano almeno 120.000 persone deboli di mente in libertà in mezzo alla popolazione, e che meritavano tutto ciò che poteva essere fatto per loro da una civiltà cristiana e scientifica, adesso che erano nel mondo. Chiedeva più esplicitamente che fossero segregati in condizioni adeguate, così che la loro maledizione morisse con loro e non fosse trasmessa alle generazioni future.

Churchill non aveva rinunciato a credere nella sterilizzazione e nella segregazione, dopo aver studiato il caso di Alfred Oxterby, che nel giugno 1910 era stato condannato per bestialità e per aver aggredito in modo indecente una ragazzina di 12 anni, descritta dalla polizia locale dell’East Riding of Yorkshire come mentalmente inadeguata e ipersessuata.

Churchill scrisse ai suoi consiglieri che quello sembrava un caso in cui una cura completa poteva essere ottenuta immediatamente con la sterilizzazione.

Churchill continuò a chiedere se potesse essere fatto senza il consenso degli interessati”.

In risposta, Duncan scrisse che la sterilizzazione non avrebbe di fatto eliminato la pulsione sessuale di Oxterby e che costui era troppo pazzo per dare un consenso informato.

Oxterby fu inviato al manicomio criminale di Broadmoor.

Churchill chiese che il suo caso fosse tenuto sotto controllo dal Ministero degli Interni, nella speranza che la sterilizzazione diventasse possibile nel prossimo futuro.

Tenendo ben presente l’opuscolo del dottor Sharpe e il caso Oxterby, Churchill decise di prendere l’iniziativa e di attuare le raccomandazioni della Commissione reale.

Nel dicembre 1910 scrisse al Primo Ministro, H.H. Asquith, in merito alla moltiplicazione dei non idonei che costituiva un pericolo molto terribile per la razza.

Finché l’opinione pubblica non avesse accettato la necessità della sterilizzazione, Churchill sosteneva che i deboli di mente avrebbero dovuto essere tenuti in custodia, segregati dal mondo e dall’altro sesso.

Disse: “Sono convinto che la moltiplicazione dei deboli di mente, che sta procedendo ora a un ritmo artificiale e non controllata da nessuna delle vecchie limitazioni della natura, e anzi favorita dalle condizioni civilizzate, sia un terribile pericolo per la razza”.

Preoccupato dagli alti costi della segregazione forzata, Churchill preferiva la sterilizzazione obbligatoria al confino, descrivendo la sterilizzazione come una semplice operazione chirurgica, in modo che gli inferiori potessero essere lasciati liberi nel mondo senza causare molti disagi agli altri.

La lettera di Churchill ad Asquith dimostra quanto egli considerasse la salute razziale britannica un problema serio e urgente.

Come scrisse al Primo Ministro Asquith, “sento che la fonte da cui proviene il flusso di follia dovrebbe essere tagliata e sigillata prima che passi un altro anno”.

Per rafforzare il suo senso di urgenza, Churchill fece circolare tra i suoi colleghi di gabinetto il testo di una conferenza del dottor A. F. Treadgold, uno dei consulenti esperti della Royal Commission.

Era intitolata “I deboli di mente – un pericolo sociale”.

Scritta nel 1909, la conferenza forniva, secondo le parole della nota di Churchill, “una dichiarazione concisa e, temo, non esagerata dei gravi problemi da affrontare”.

Churchill aggiunse: “Il governo si è impegnato a legiferare e sta preparando un disegno di legge per attuare le raccomandazioni della Commissione reale”.

Nel febbraio 1911, Churchill parlò alla Camera dei Comuni della necessità di introdurre campi di lavoro obbligatori per i deficienti mentali.

Per quanto riguardava i vagabondi e i disgraziati, disse, “dovrebbero esserci delle vere e proprie colonie di lavoro dove poterli mandare per periodi considerevoli e farli rendere conto del loro dovere verso lo Stato”.

I criminali condannati sarebbero stati inviati in queste colonie di lavoro se fossero stati giudicati deboli di mente su basi mediche.

Si stimava che circa 20.000 criminali condannati sarebbero stati inclusi in questo piano.

Ai suoi consiglieri del Ministero degli Interni, con i quali stava redigendo quello che sarebbe poi diventato il Mental Deficiency Bill, la legge sulla deficienza mentale, Churchill propose che chiunque fosse stato condannato per un secondo reato potesse, su indicazione del Ministro degli Interni, essere ufficialmente dichiarato criminalmente debole di mente e sottoposto a un’indagine medica.

Se l’inchiesta confermava la dichiarazione di debolezza mentale, la persona poteva essere detenuta in una colonia di lavoro per un periodo di tempo ritenuto adeguato.

Durante la permanenza di Churchill al Ministero degli Interni non fu introdotta alcuna legge in tal senso.

Nell’ottobre 1911 fu nominato Primo Lord dell’Ammiragliato, responsabile della Marina Britannica, con nuove preoccupazioni e nuove responsabilità.

Il 17 maggio 1912, mentre Churchill era all’Ammiragliato, fu introdotta alla Camera dei Comuni una proposta di legge privata intitolata Feeble-Minded Control Bill, legge per il controllo dei deboli di mente.

Chiedeva l’attuazione delle conclusioni della Commissione reale.

Centinaia di petizioni furono inviate al Parlamento a sostegno della legislazione.

Il comitato che elaborò la legge era guidato dai due primati anglicani, l’arcivescovo di Canterbury, Randall Thomas Davison, e l’arcivescovo di York, Cosmo Gordon Lang.

Personaggi di spicco, come H.G. Wells, sostennero la legge, ma altri, come G.K. Chesterton, condussero una campagna pubblica contro di essa.

Il decano di St. Paul, si lamentò del fatto che l’eugenetica fosse così logica da essere osteggiata solo da profeti irrazionali come Chesterton.

Nelle sue conferenze pubbliche e negli articoli pubblicati, Chesterton ridicolizzò quella che chiamò la legge sui deboli di mente.

La legge comunque rifiutava la sterilizzazione obbligatoria, ma rendeva punibile il matrimonio oppure il tentativo di matrimonio con un deficiente mentale.

Prevedeva la registrazione e la segregazione dei deboli di mente, e dava al Ministro degli Interni il potere di internare qualsiasi persona che non rientrasse nella definizione di debolezza mentale, ma le cui circostanze sembrassero giustificarne l’inclusione.

In prima lettura, il disegno di legge ebbe solo 38 oppositori, ma i giornali liberali si opposero vigorosamente.

Josiah Wedgwood, deputato liberale, la denunciò come una “mostruosa violazione dei diritti individuali”.

I leader cattolici romani la denunciarono come “contraria alla morale cristiana e ai diritti umani elementari”.

Quando Wedgwood parlò alla Camera dei Comuni contro la legge, la definì “una legislazione per il bene di un credo scientifico, che in dieci anni avrebbe potuto essere screditato”.

Il disegno di legge del deputato privato fu ritirato, ma il governo liberale, consapevole della forza del sentimento pubblico a favore di una misura basata sulle conclusioni della Commissione reale, decise di introdurre un proprio disegno di legge sull’insufficienza mentale per la detenzione obbligatoria dei deboli di mente.

Questo disegno di legge governativo fu presentato al Parlamento il 10 giugno 1912.

Nel sollecitare l’approvazione del nuovo disegno di legge, il successore di Churchill come Ministro degli Interni, Reginald McKenna, disse: “Lo raccomando alla Camera con la sicura certezza che se sarà approvato in legge, faremo un grande passo verso la rimozione di uno dei peggiori mali del nostro tempo”.

Nel suo riassunto, Josiah Wedgwood disse: “Esorto il governo a fare in modo che, se questa legge verrà approvata, tutte le case in cui vengono accolti gli handicappati siano gestite dal governo e non per profitto privato”.

Tra il 24 e il 30 luglio 1912, un mese dopo la seconda lettura del Mental Deficiency Bill in Parlamento, si tenne a Londra la prima Conferenza Eugenetica Internazionale, alla quale parteciparono 400 delegati.

Churchill era vicepresidente del Congresso e Alexander Graham Bell, l’inventore del telefono, era uno dei suoi direttori, così come Charles Elliot, ex presidente di Harvard, e Sir William Osler, professore di medicina ad Oxford.

Osler, di origine canadese e creato baronetto l’anno precedente, era uno dei più importanti medici clinici del mondo.

Il Congresso si aprì con un ricevimento e un banchetto, cui intervenne l’ex Primo Ministro A.J. Balfour.

Un programma di intrattenimento fu fornito da un comitato guidato dalla Duchessa di Marlborough, sposata con il cugino di Churchill, il IX Duca di Marlborough.

Churchill non partecipò.

Il Congresso sull’Eugenetica portò a una rinnovata pressione pubblica affinché la Gran Bretagna adottasse leggi sull’eugenetica.

Nell’ottobre 1912, Churchill discusse le leggi proposte con Wilfrid Scowenblunt, che scrisse nel suo diario: “Winston è anche un forte eugenista. Ci ha detto di aver redatto lui stesso il disegno di legge che prevede la possibilità di rinchiudere le persone di scarsa intelligenza, impedendo così la loro riproduzione”.

Pensava che si potesse fare in modo di sterilizzarle.

Ciò era possibile con l’uso dei raggi Röntgen, sia per gli uomini che per le donne, anche se per queste ultime sarebbe stata necessaria qualche operazione.

I raggi Röntgen sono una forma di radiazione utilizzata come metodo di sterilizzazione. Blunt continua: “Pensava che, se rinchiusi senza prospettive di rilascio, molti avrebbero chiesto di essere sterilizzati come condizione per il ripristino della propria libertà.

Senza qualcosa del genere, la razza sarebbe potuta decadere.

La decadenza era rapida, ma poteva essere fermata con tali mezzi.

Il punto di vista degli eugenisti fu molto influenzato dallo psicologo americano Henry H. Goddard, che affermò che la debolezza mentale era un tratto ereditario quasi certamente causato da un singolo gene recessivo.

L’opinione di Goddard si diffuse ampiamente nel 1912 con la pubblicazione del suo libro La famiglia Calicut, uno studio sull’ereditarietà della debolezza mentale, su coloro che nella popolazione generica erano portatori del tratto recessivo nonostante l’apparenza di normalità.

I pilastri dell’eugenetica moderna

Notiamo in questo video riferimento a Balfour. Balfour, ve lo ricorderete, fu colui che scrisse la famosa dichiarazione Balfour che diede origine ad Israele come stato e che inviò la dichiarazione alla famiglia Rothschild. Balfour era un’antisemita, è chiaro, evidente, ed era anche un razzista profondamente convinto ed era un sostenitore convintissimo dell’eugenetica, tutte cose che vanno insieme. Quindi uno dovrebbe chiedersi se la creazione del Stato di Israele come noi conosciamo, soprattutto del movimento sionista, vada effettivamente a beneficio del popolo ebraico e in generale della religione ebraica, perché non sono necessariamente coincidenti, perché ci possono essere persone che sono fedeli del giudaismo che non sono di origine ebraica.

Ma in ogni caso Balfour era un personaggio chiaramente collocato, non c’era nessun dubbio, tutte le sue azioni, tutte le sue affermazioni, tutte le sue attività di sostegno sono andate in una sola direzione che era quella antisemita, razzista e di sostegno all’eugenetica. Il concetto importantissimo che vediamo elencato in questo video è quello dell’eliminazione dei deboli di mente. Come vedete c’erano già alcune parole che noi oggi usiamo colloquialmente come idiota e imbecille che invece all’epoca nascevano come classificazioni mediche, quindi classificazioni imposte in modo arbitrario, che cercavano di definire quanto fosse desiderabile una persona e quanto fosse sana di mente o meno, secondo dei criteri che non erano assolutamente dimostrabili.

Infatti vediamo che diverse persone già dell’epoca li consideravano del tutto inventati e assolutamente inaffidabili. Oggi li vediamo moltiplicati per mille volte con tutta una serie di classificazioni confuse a cui gli psichiatri ci hanno abituato. Ma il punto fondamentale è che la creazione dell’idea del debole di mente era una situazione dove era difficilissimo stabilire chi fosse debole di mente e cosa significasse debole di mente. Diventava uno strumento perfetto per il controllo politico perché se tu eri un oppositore politico, mettiamo eri contrario al vaccino covid, ti classificavo come debole di mente, ti costringevo al trattamento sanitario obbligatorio, ti portavo in manicomio e ti sottoponevo a trattamenti mentali ma da fatti cambiare idea o perlomeno per toglierti dalla circolazione.

E vediamo poi queste tecniche riprodotte fedelmente tali e quali in Unione Sovietica, le vediamo riprodotte naturalmente nella Germania Nazista, le vediamo riprodotte poi dopo la seconda guerra mondiale nel mondo occidentale senza soluzione di continuità. Quindi l’eogenetica non è sparita. Infatti scopriamo che l’ultima legge abrogata negli Stati Uniti che prevedeva appunto la sterilizzazione dei cosiddetti debole di mente è stata abrogata nel 2014, l’altro ieri, il che ci fa pensare considerando che in teoria il movimento genetico dovrebbe essere morto insieme al nazismo. Ma forse il nazismo non è morto, semplicemente si è ricollocato e si è riclassificato.

Però il punto fondamentale su cui dovete fare attenzione è che esiste un impero che sta dietro all’impero di persone che si erogano il diritto a decidere chi sono i sani di mente e chi non lo sono e decidere quindi chi ha diritto a parlare e chi non ne ha diritto o chi ha diritto a decidere e chi non ne ha diritto e chi è semplicemente costretto a fare quello che gli viene detto perché non è nient’altro che un animale che deve obbedire. Vediamo tra l’altro che i campi di concentramento erano già stati sviluppati in Gran Bretagna, sebbene in piccole dimensioni e riservati ai cosiddetti deboli di mente, ai malatti mentali, alle persone scomode, agli indegni come ci dicono e anche negli Stati Uniti troviamo che all’inizio della seconda guerra mondiale furono creati i campi di concentramento per tutti gli americani che avevano origini giapponesi.

Quindi persone che per ragioni genetiche avevano avuto i nonni piuttosto che i genitori provenienti dal Giappone e che erano perfettamente integrati nei Stati Uniti, coltivavano terreni spesso in California, portando grande beneficio alla qualità del terreno, alla qualità dell’agricoltura californiana, alla bellezza del paesaggio e in generale all’economia, furono semplicemente presi e spropriati tutte le loro proprietà per il solo fatto che avevano queste radici giapponesi e trasferiti letteralmente in campi di concentramento dove restarono sostanzialmente fino alla fine seconda guerra mondiale per poi essere lasciati senza neanche le scuse.

Perciò vediamo che non è un’invenzione unicamente dei tedeschi. I tedeschi e i nazisti l’hanno portata a un livello del tutto diverso, a un ordine di grandezza superiore, non c’è dubbio. Però la matrice fondamentale era già pronta e trovava quindi per i tedeschi una giustificazione che fosse una giustificazione molto più vasta. Infatti adducevano come motivazione durante il processo di Norimberga a molti di loro che le teorie da loro seguite erano teorie in voga tutto ora in quel momento negli Stati Uniti o in Gran Britannia e che quindi loro avevano fatto semplicemente il loro lavoro, avevano seguito gli ordini se vi ricordate.

Quindi vediamo che l’eugenetica fu resa possibile come movimento, un movimento a vastissimo raggio dagli anni 20 e gli anni 30 fino agli anni 40 e poi è proseguita sotto altre forme grazie al contributo sostanzialmente di psicologi, medici, politici ed alcuni anche esponenti della religione anglicana e naturalmente anche della religione protestante negli Stati Uniti mentre invece quello che appare anche da questo documentario il Vaticano all’epoca era decisamente contrario.

Poi le cose andate diversamente evidentemente. Quindi questa è la prima parte di questo documentario, credo che abbia fatto capire meglio qual è la dinamica che c’è dietro una serie di eventi che oggi forse possiamo capire meglio. È evidente che ancora oggi per i britannici la guerra contro la Russia sia un obiettivo irrinunciabile che invece non è necessariamente considerato irrinunciabile da molti settori della politica americana e sicuramente della popolazione americana e di conseguenza dobbiamo prevedere che anche qualora gli Stati Uniti si ritirano dalla guerra in Ucraina non è detto che l’Europa ne esca perché la pressione viene soprattutto da Londra e anche da Bruxelles per altri motivi. Quindi mi auguro che questo ci aiuti a capire meglio e vedremo nella prossima puntata più cose.

Roberto Mazzoni

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