Parliamoci chiaro – Koinsquare

Questo è un video un po’ particolare perché voglio riproporvi un’intervista fatta recentemente con Koinsquare su YouTube che magari può interessare ad alcuni di voi e che in ogni caso alleggerisce un po’ l’atmosfera visto che è decisamente pesante in ultimi giorni. È chiaro che parlando di certi argomenti bisogna essere seri perché non sono argomenti da prendere sotto gamba ma dobbiamo anche guardare degli svolti positivi che ci si possano presentare nell’evoluzione delle cose. Quindi vi propongo questa intervista che è complessivamente ottimista, ha un punto di vista molto orientato su Bitcoin quindi magari ad alcuni non interesserà, però credo che siate arrivati a constatare anche chi è meno interessato che Bitcoin è diventato un argomento importante nella politica finanziaria e nella politica generale americana.

Detto questo volevo fare un discorso chiarificatore con voi, ne approfitto di prendere questo spazio per avere un dialogo diretto e per chiarire alcune cose dal mio punto di vista e anche chiedere alcune cose a voi. Allora innanzitutto so che ci sono moltissime perplessità su Trump, su quello che sta facendo, anche io le ho espresse diverse in passato e rimangono, tuttavia dobbiamo tenere conto che oggi è quello che abbiamo e tra i due, come ho detto in un video non tanto lontano, tra le due alternative Kamala Harris e Donald Trump è sicuramente molto preferibile Donald Trump. Dopodiché alcune delle sue scelte per le persone che va alla Casabianca, alcuni personaggi che lui ha scelto che sono pronunciati recentemente dicendo tutta una serie di idiozie non fanno presagire bene ma potrebbero essere semplicemente anche cani sciolti, vedremo.

Quello che tuttavia importa secondo me più di qualsiasi altra cosa è che per il momento dal punto di vista dei russi Trump rimane l’interlocutore più credibile o preferibile rispetto a Joe Biden, anche perché Joe Biden ha dimostrato di essere talmente incapace e talmente negativo nei confronti della Russia che non potevano che pensare il peggio e del resto siamo andati molto vicini al peggio. In generale la mia teoria è che Trump cercherà di fare quello che ha detto di fare, io credo che fondamentalmente le sue motivazioni siano oneste, è molto superficiale come persona e quindi sceglie individui sbagliati semplicemente perché si sente in debito con loro perché lo hanno sostenuto oppure perché qualcun altro gliela ha consigliati oppure sceglie individui giusti che fanno un buon lavoro. In questo non possiamo intervenire più che tanto salvo eventualmente segnalare problemi e criticare eventuali scelte.

Sembra che a questo giro si stia muovendo in modo molto più accorto con comunque delle persone nel suo entourage su cui pensiamo di poter fare un discreto affidamento e in generale la mia teoria è che Trump inserirà un cambiamento necessario nel sistema americano probabilmente non sufficiente ma sufficiente per far partire un volano che poi possa trasformarsi e il fatto che lui sia sostanzialmente favorevole all’industria crypto e al bitcoin può innescare un cambiamento involontario ma positivo nella struttura di chi controlla la politica. Abbiamo visto nei video abbiamo iniziato con la tele ragno proseguiremo dovreste poter capire con questa serie che le decisioni importanti non vengono prese nei parlamenti e nei governi e vengono gestite da persone che hanno giri fortemente collegati alla criminalità organizzata e ad altri ambienti decisamente poco gradevoli.

Quindi bitcoin promette di risolvere questo problema e speriamo che possa farlo e di nuovo anche nel caso di Trump io mi rifaccio a una famosa frase di Milton Friedman che dice spesso i cambiamenti importanti vengono apportati dalle persone sbagliate che fanno le cose giuste per le motivazioni sbagliate. Questo potrebbe essere il caso di Trump. Dobbiamo augurarcelo anche perché non abbiamo tantissime alternative. Quindi chiedendo questo punto per il momento a me è sufficiente prendere atto che per i russi la presenza o l’arrivo di Trump è un elemento positivo anche perché porta a un cambiamento. Trump si è pronunciato ripetutamente sul fatto di voler porre fine alla guerra in Ucraina.

Ci sono forti dubbi che possa farlo o possa farlo in tempi brevi soprattutto con le mosse che sta facendo in questo momento. Trump non è un diplomatico proprio per definizione e oggi invece servirebbero diplomatici veramente bravi che a quanto pare in America non ci sono più o se ci sono in cantina o da qualche altra parte. Per cui è possibile guardando gli sviluppi attuali che la trattativa e il possibile avvicinamento verso un percorso di pace sarà relativamente lungo e quindi la guerra non finisca a breve a meno che l’esercito ucraino collassi rapidamente e questo porterebbe fine al conflitto benché Francia e Inghilterra siano già pronunciati sul fatto che vogliono mandare, vorrebbero mandare i propri soldati nella speranza che una volta che i soldati britannici e francesi siano in difficoltà poi vengano salvati gli americani così come è successo nella prima e nella seconda guerra mondiale ma credo questa volta rischierebbero di restare da soli e in ogni caso al di là delle battute di Macron piuttosto di Keir Starmer ci vogliono mesi prima che possano essere effettivamente pronti e la loro presenza in Ucraina sarebbe semplicemente un problema per loro, sicuramente non un problema per i russi.

Domanda pratica

Detto questo abbandoniamo un attimino questo tema, appunto teniamo questo video più leggero e volevo porvi invece una domanda pratica perché ho visto alcuni commenti sui video recenti e vorrei essere sicuro di essere sintonizzato con i desideri della maggior parte di voi perché non ha senso che faccia cose che non interessano. Da un po’ di tempo vi sto proponendo video con un doppiaggio che non è sincronizzato con il parlato perché al momento la tecnologia non consente di fare una sincronizzazione che non abbia un costo iperbolico e tempi di realizzazione mostruosi al di là del fatto che sicuramente l’intelligenza artificiale ha fatto molti progressi ma non siamo ancora lì.

Se uno deve fare un video di 5 minuti può andar bene, ci si può lavorare ma ci si lavora un paio di giorni e si tira fuori qualcosa di buono o magari ci si lavora un’ora o due ore a seconda se il video di partenza si presta oppure no ma per video più lunghi come quelli che faccio di mezz’ora 40 minuti è semplicemente improponibile. Quindi la soluzione di equilibrio che ho trovato è questo sistema di doppiaggio dove non c’è una sincronizzazione rispetto al parlato, non ci può essere, tuttavia c’è una riproduzione con voci diverse abbastanza espressive credo, sono le migliori che ho trovato tra l’altro vengono dalla raccolta di Google se non sbaglio che vi permette di ascoltare il video senza guardare lo schermo perché da quello che ho compreso gran parte di voi lo guarda sul telefonino quindi guardare i sottotitoli sarebbe veramente un’impresa e molti di voi l’ascoltano in viaggio quindi non avrebbero tempo di guardare lo schermo perciò è il motivo per cui ho inserito questo sistema di doppiaggio sicuramente i sottotitoli sarebbero molto più facili da realizzare molto più economici molto più veloci e perciò se preferite i sottotitoli ditemelo che eliminiamo centinaia di ore di lavorazione mensili su quello che è la produzione di video che vi propongo.

Ultimamente ho fatto anche altri esperimenti con nuove piattaforme ad esempio il video che vi ho proposto di Trump è fatto con una nuova piattaforma abbastanza costosa però più avanzata rispetto a quelle che ho usato abitualmente che permette di fare una clonazione abbastanza fedele della voce originale o con che si avvicina alla voce originale e di riprodurre anche nel parlato quindi nel doppiaggio le variazioni emozionali almeno in buona parte della voce inglese di partenza. Uno dei motivi per cui lascio la voce inglese nonostante abbia il doppiaggio è che se volete potete sentire anche se ho ridotto il volume perché molti di voi mi hanno chiesto di ridurre il volume potete sentire quello che dice se volete il speaker originale e in più vi trasferisce un po’ l’emozione che c’è nel parlato originale che non c’è inevitabilmente nel doppiaggio invece in questo nuovo sistema è possibile avere una traduzione del tutto e quindi ve l’ho proposto anche a titolo sperimentale visto che era un video relativamente breve.

Ditemi se può essere interessante è sicuramente da perfezionare è una piattaforma che costa talmente tanto che non posso fare molti esperimenti però via via se ne possono fare diversi e migliorare la qualità se invece preferite e in questo caso posso comprendere il motivo in tal senso di avere per esempio i discorsi di Trump ufficiali che sono in inglese con il sottotitolo per me va bene perché sicuramente risparmia tempo e risparmia lavoro. Quindi questo sarebbe una cosa di cui apprezzerei un vostro feedback perché tra l’altro sto cercando di trovare un incastro per permettermi di continuare a produrre contenuti di uso generico al di fuori della regione per il futuro e la presenza o meno di doppiaggio o di sottotitoli può fare la differenza. Quindi fatemi sapere. E bene quindi fatto questa rapida premessa vi propongo l’intervista con Koinsquare. Eccola.

Gli Stati Uniti verso il modello salvadoregno?

Questo è un video un po’ particolare perché voglio riproporvi un’intervista fatta recentemente con Koinsquare su YouTube che magari può interessare ad alcuni di voi e che in ogni caso alleggerisce un po’ l’atmosfera visto che è decisamente pesante in ultimi giorni. È chiaro che parlando di certi argomenti bisogna essere seri perché non sono argomenti da prendere sotto gamba ma dobbiamo anche guardare degli svolti positivi che ci si possano presentare nell’evoluzione delle cose. Quindi vi propongo questa intervista che è complessivamente ottimista, ha un punto di vista molto orientato su Bitcoin quindi magari ad alcuni non interesserà, però credo che siate arrivati a constatare anche chi è meno interessato che Bitcoin è diventato un argomento importante nella politica finanziaria e nella politica generale americana.

Detto questo volevo fare un discorso chiarificatore con voi, ne approfitto di prendere questo spazio per avere un dialogo diretto e per chiarire alcune cose dal mio punto di vista e anche chiedere alcune cose a voi. Allora innanzitutto so che ci sono moltissime perplessità su Trump, su quello che sta facendo, anche io le ho espresse diverse in passato e rimangono, tuttavia dobbiamo tenere conto che oggi è quello che abbiamo e tra i due, come ho detto in un video non tanto lontano, tra le due alternative Kamala Harris e Donald Trump è sicuramente molto preferibile Donald Trump. Dopodiché alcune delle sue scelte per le persone che va alla Casabianca, alcuni personaggi che lui ha scelto che sono pronunciati recentemente dicendo tutta una serie di idiozie non fanno presagire bene ma potrebbero essere semplicemente anche cani sciolti, vedremo.

Quello che tuttavia importa secondo me più di qualsiasi altra cosa è che per il momento dal punto di vista dei russi Trump rimane l’interlocutore più credibile o preferibile rispetto a Joe Biden, anche perché Joe Biden ha dimostrato di essere talmente incapace e talmente negativo nei confronti della Russia che non potevano che pensare il peggio e del resto siamo andati molto vicini al peggio. In generale la mia teoria è che Trump cercherà di fare quello che ha detto di fare, io credo che fondamentalmente le sue motivazioni siano oneste, è molto superficiale come persona e quindi sceglie individui sbagliati semplicemente perché si sente in debito con loro perché lo hanno sostenuto oppure perché qualcun altro gliela ha consigliati oppure sceglie individui giusti che fanno un buon lavoro. In questo non possiamo intervenire più che tanto salvo eventualmente segnalare problemi e criticare eventuali scelte.

Sembra che a questo giro si stia muovendo in modo molto più accorto con comunque delle persone nel suo entourage su cui pensiamo di poter fare un discreto affidamento e in generale la mia teoria è che Trump inserirà un cambiamento necessario nel sistema americano probabilmente non sufficiente ma sufficiente per far partire un volano che poi possa trasformarsi e il fatto che lui sia sostanzialmente favorevole all’industria crypto e al bitcoin può innescare un cambiamento involontario ma positivo nella struttura di chi controlla la politica. Abbiamo visto nei video abbiamo iniziato con la tele ragno proseguiremo dovreste poter capire con questa serie che le decisioni importanti non vengono prese nei parlamenti e nei governi e vengono gestite da persone che hanno giri fortemente collegati alla criminalità organizzata e ad altri ambienti decisamente poco gradevoli.

Quindi bitcoin promette di risolvere questo problema e speriamo che possa farlo e di nuovo anche nel caso di Trump io mi rifaccio a una famosa frase di Milton Friedman che dice spesso i cambiamenti importanti vengono apportati dalle persone sbagliate che fanno le cose giuste per le motivazioni sbagliate. Questo potrebbe essere il caso di Trump. Dobbiamo augurarcelo anche perché non abbiamo tantissime alternative. Quindi chiedendo questo punto per il momento a me è sufficiente prendere atto che per i russi la presenza o l’arrivo di Trump è un elemento positivo anche perché porta a un cambiamento. Trump si è pronunciato ripetutamente sul fatto di voler porre fine alla guerra in Ucraina.

Ci sono forti dubbi che possa farlo o possa farlo in tempi brevi soprattutto con le mosse che sta facendo in questo momento. Trump non è un diplomatico proprio per definizione e oggi invece servirebbero diplomatici veramente bravi che a quanto pare in America non ci sono più o se ci sono in cantina o da qualche altra parte. Per cui è possibile guardando gli sviluppi attuali che la trattativa e il possibile avvicinamento verso un percorso di pace sarà relativamente lungo e quindi la guerra non finisca a breve a meno che l’esercito ucraino collassi rapidamente e questo porterebbe fine al conflitto benché Francia e Inghilterra siano già pronunciati sul fatto che vogliono mandare, vorrebbero mandare i propri soldati nella speranza che una volta che i soldati britannici e francesi siano in difficoltà poi vengano salvati gli americani così come è successo nella prima e nella seconda guerra mondiale ma credo questa volta rischierebbero di restare da soli e in ogni caso al di là delle battute di Macron piuttosto di Keir Starmer ci vogliono mesi prima che possano essere effettivamente pronti e la loro presenza in Ucraina sarebbe semplicemente un problema per loro, sicuramente non un problema per i russi.

Domanda pratica

Detto questo abbandoniamo un attimino questo tema, appunto teniamo questo video più leggero e volevo porvi invece una domanda pratica perché ho visto alcuni commenti sui video recenti e vorrei essere sicuro di essere sintonizzato con i desideri della maggior parte di voi perché non ha senso che faccia cose che non interessano. Da un po’ di tempo vi sto proponendo video con un doppiaggio che non è sincronizzato con il parlato perché al momento la tecnologia non consente di fare una sincronizzazione che non abbia un costo iperbolico e tempi di realizzazione mostruosi al di là del fatto che sicuramente l’intelligenza artificiale ha fatto molti progressi ma non siamo ancora lì.

Se uno deve fare un video di 5 minuti può andar bene, ci si può lavorare ma ci si lavora un paio di giorni e si tira fuori qualcosa di buono o magari ci si lavora un’ora o due ore a seconda se il video di partenza si presta oppure no ma per video più lunghi come quelli che faccio di mezz’ora 40 minuti è semplicemente improponibile. Quindi la soluzione di equilibrio che ho trovato è questo sistema di doppiaggio dove non c’è una sincronizzazione rispetto al parlato, non ci può essere, tuttavia c’è una riproduzione con voci diverse abbastanza espressive credo, sono le migliori che ho trovato tra l’altro vengono dalla raccolta di Google se non sbaglio che vi permette di ascoltare il video senza guardare lo schermo perché da quello che ho compreso gran parte di voi lo guarda sul telefonino quindi guardare i sottotitoli sarebbe veramente un’impresa e molti di voi l’ascoltano in viaggio quindi non avrebbero tempo di guardare lo schermo perciò è il motivo per cui ho inserito questo sistema di doppiaggio sicuramente i sottotitoli sarebbero molto più facili da realizzare molto più economici molto più veloci e perciò se preferite i sottotitoli ditemelo che eliminiamo centinaia di ore di lavorazione mensili su quello che è la produzione di video che vi propongo.

Ultimamente ho fatto anche altri esperimenti con nuove piattaforme ad esempio il video che vi ho proposto di Trump è fatto con una nuova piattaforma abbastanza costosa però più avanzata rispetto a quelle che ho usato abitualmente che permette di fare una clonazione abbastanza fedele della voce originale o con che si avvicina alla voce originale e di riprodurre anche nel parlato quindi nel doppiaggio le variazioni emozionali almeno in buona parte della voce inglese di partenza. Uno dei motivi per cui lascio la voce inglese nonostante abbia il doppiaggio è che se volete potete sentire anche se ho ridotto il volume perché molti di voi mi hanno chiesto di ridurre il volume potete sentire quello che dice se volete il speaker originale e in più vi trasferisce un po’ l’emozione che c’è nel parlato originale che non c’è inevitabilmente nel doppiaggio invece in questo nuovo sistema è possibile avere una traduzione del tutto e quindi ve l’ho proposto anche a titolo sperimentale visto che era un video relativamente breve.

Ditemi se può essere interessante è sicuramente da perfezionare è una piattaforma che costa talmente tanto che non posso fare molti esperimenti però via via se ne possono fare diversi e migliorare la qualità se invece preferite e in questo caso posso comprendere il motivo in tal senso di avere per esempio i discorsi di Trump ufficiali che sono in inglese con il sottotitolo per me va bene perché sicuramente risparmia tempo e risparmia lavoro. Quindi questo sarebbe una cosa di cui apprezzerei un vostro feedback perché tra l’altro sto cercando di trovare un incastro per permettermi di continuare a produrre contenuti di uso generico al di fuori della regione per il futuro e la presenza o meno di doppiaggio o di sottotitoli può fare la differenza. Quindi fatemi sapere. E bene quindi fatto questa rapida premessa vi propongo l’intervista con Koinsquare. Eccola.

[Tiziano Tridico]

Ben ritrovati ragazzi siamo live. Ciao a tutti e in un momento di mercato direi. Ciao Filippo. Ciao Roberto. Ben ritrovato.

[Filippo Angeloni]

Oggi non sventolo la bandiera solo perché non conosco abbastanza Roberto.

[Roberto Mazzoni]

Non l’ho vista, non l’ho vista.

[Filippo Angeloni]

La bandiera dei pirati che per regola in questo canale quando siamo sui nuovi massimi di bitcoin la facciamo sventolare.

[Roberto Mazzoni]

Sventola, sventola.

[Filippo Angeloni]

La ritrovo, dopo lo faccio perché oggi è passata la donna delle pulizie non so dove l’aveva messa. Ecco qua. Ciao a tutti. Non ho fatto in tempo oggi durante la sigla a mettere tutti i saluti in chat come faccio di solito ma saluto tutti a voce. Oggi è stata una giornata bella perché abbiamo visto continuamente nuovi all time high. È un momento bello che è scattato principalmente post elezioni. Abbiamo già analizzato il discorso di quello che potrebbe portare Trump per il settore non solo per il settore. Oggi con Roberto Mazzoni che è già stato ospite qui su Koinsquare ma potete trovare principalmente anche su Money.it credo giusto Roberto con i tuoi articoli principalmente lì ma penso un po’ tutti ti conoscano già.

[Roberto Mazzoni]

Anche su Mazzoni News il mio sito.

[Filippo Angeloni]

Giustamente anche sul tuo stesso sito Mazzoni News e tu risiedi in Florida quindi diciamo abbiamo deciso di invitarti nuovamente perché puoi raccontarci quello che sta succedendo proprio dal punto di vista degli statunitensi in questo momento. Quindi come si sta vivendo questo momento sia dal punto di vista proprio di quello che sta succedendo negli Stati Uniti anche se tu hai il punto di vista di chi è in Florida che poi ricordo non è proprio come da noi dove le cose sono ma neanche da noi è così in realtà perché chi vive in Italia non ha il punto di vista di chi vive in Germania. Però magari appunto potrebbe cambiare già East Coast, West Coast. Raccontaci un po’ come sta andando questo post elezioni anche a livello di umore di quello che si vive in questi giorni.

[Roberto Mazzoni]

Naturalmente la Florida ha dotato un modo schiacciante per Trump quindi la vittoria ha creato un’atmosfera direi di relax e di soddisfazione e anche di euforia ma in generale guardando i commenti parlando con le persone sento una maggiore serenità e ho grande ottimismo per quello che potrebbe essere il futuro. Gli americani si rendono conto che ci sono delle cose da sistemare, si rendono conto che l’economia non è messa bene grazie anche al contributo importante dell’ultima presidenza però abbiamo adesso le idee più chiare su dove stiamo andando e direi che come ha detto giustamente Michael Saylor laddove una presidenza Harris avrebbe determinato nel caso di Bitcoin per esempio che comunque è un fenomeno importante negli Stati Uniti una crescita di circa il 25% con una crescita abbastanza compressa e un degrado di meno 20% per tutta l’industria americana delle cripto. In questo caso si ritorna a una condizione normale dove Bitcoin, lui ci dice, dovrebbe crescere del 40% in modo continuativo per i prossimi 4 anni almeno e invece le cripto crescerebbero di circa il 20%.

E vediamo che in generale c’è la prospettiva per direi un’America più virile si può dire che soprattutto con giovani, giovani americani che hanno votato per la prima volta che sono molto legati al mondo della nuova tecnologia di cripto, dell’intelligenza artificiale che intraverranno dalle prospettive per il futuro anche lavorative diverse da quello che hanno visto sinora e anche delle prospettive più interessanti per costruire un tesoretto che li porti verso una costruzione di un nucleo familiare o qualsiasi altra cosa. Mentre le fasce più avanti d’età americane si sentono più rassicurate sulla conservazione di una impostazione culturale familiare, tradizionale che non strani, diciamo, esperimenti che non si sono dimostrati particolarmente di successo.

Quindi direi che l’atmosfera è molto molto molto positiva, molto molto elettrizzata e ci aspettiamo tutti una partenza a razzo e poi una crescita notevole. Prima Roberto hai detto più 40% nei prossimi anni per bitcoin e 20 per le altcoin, cioè per le criptovalute. Intendevi proprio per le altcoin o per il settore lavorativo? Settore cripto includendo anche le altcoin. Ora non tutte le altcoin sopravvivranno, questo lo sappiamo, ci sarà una grande pulizia. Fortissima la prospettiva delle stablecoin, direi molto molto interessante, ma anche diverse stablecoin avranno delle loro destinazioni, diciamo come bitcoin massimilista non dovrei a dirlo, ma avranno dei loro usi potenziali. Ci aspettiamo appunto applicazioni soprattutto nel campo della tokenizzazione dei beni che non saranno immediatamente eseguibili con bitcoin, ma richiederanno una specie di ecosistema a corredo che potrebbe essere fornito da questa tecnologia. Non necessariamente, allora non ci saranno altre monete che conquisteranno terreno al di là delle stablecoin, però ci saranno tecnologie che potranno diventare un complemento, anche perché si parla di una sostanziale convergenza dal punto di vista di Trump del dollaro e di bitcoin.

Quindi ha già annunciato, tra l’altro ero presente a Nashville quando c’è stato Trump nell’annuncio storico in cui ha dichiarato di voler fare di bitcoin una riserva strategica nazionale, intenzione che ha confermato dopo l’elezione e sappiamo che la senatrice Lummis ha già presentato una proposta di legge che con il nuovo contesto dove i repubblicani hanno la maggioranza sia al Senato che alla Camera potrebbe effettivamente essere approvata in tempi ragionevoli, poi dall’approvazione a un’applicazione pratica ci potrebbe avere il tempo, ma questo ci fa capire che comunque anche questa elezione che è stata un’elezione con una vittoria schiacciante per Trump, quindi dà un messaggio chiaro di quello che l’America vuole.

Indica anche il fatto che vuole un’adozione di bitcoin, quindi bitcoin deve diventare parte della realtà politica e nazionale e sappiamo che la Florida ha già scelto bitcoin come riserva strategica per i propri fondi pensionistici statali, quindi il fondo statale che gestisce le pensioni tutti i dipendenti dell’Università della Florida ha acquisito bitcoin e continuerà ad acquisire bitcoin come riserva strategica, 18 stati all’interno degli Stati Uniti hanno fatto causa alla SEC, quindi l’organizzazione che gestisce la borsa per avere la possibilità di usare bitcoin come riserva nazionale statale e questo crea il presupposto per creare un’indipendenza monetaria dei singoli stati rispetto alla Fed a riserva, piccolo dettaglio. Sappiamo che la campagna presidenziale, la campagna elettorale condotta da alcuni surrogati di Trump come Vivek Ramaswamy aveva come tema proprio l’abolizione della SEC, scusatemi, della Fed a riserva o il ridimensionamento strategico della Fed a riserva e durante il famoso evento a Nashville Trump ha annunciato che il primo giorno licenzierà Gensler da responsabile della SEC.

Quindi stiamo passando da un clima sostanzialmente anticripto, che era quello della presidenza Biden oggettivamente, a un clima decisamente pro-cripto con l’intenzione da parte di Trump di trasformare gli Stati Uniti in un polo internazionale per lo sviluppo della tecnologia cripto in generale, di Bitcoin in particolare. Quindi direi tutti segnali molto positivi, poi abbiamo visto i risultati dei vari ETF lanciati che hanno avuto risultati straordinari. Oggi Bitcoin vale più dell’argento se non sbaglio. E abbiamo visto una crescita da parte delle ETF di BlackRock che ha superato qualsiasi aspettativa, ha superato il record di qualsiasi altro ETF mai lanciato.

[Filippo Angeloni]

Abbiamo visto… Ha superato, cosa interessante, ne parlavamo nell’altra live, ha superato lo stesso ETF di BlackRock sull’oro.

[Roberto Mazzoni]

Infatti abbiamo visto Larry Fink che va in giro a fare il proselitismo per Bitcoin, il che è abbastanza diciamo imbarazzante, però è una realtà. Io ho visto presentazioni di personaggi di BlackRock mandati in giro, soprattutto in Sud America, ne ho visto una in Brasile dove invitavano gli investitori brasiliani a considerare seriamente di inserire Bitcoin nel portafoglio. Quindi questo ci fa capire che per Bitcoin ci sarà una domanda crescente e continua per i prossimi 4 anni. Nel caso in cui effettivamente venisse approvata il progetto di riserva strategica, gli Stati Uniti si impegnano ad acquistare altri 750 mila Bitcoin, oltre a tenere i 250 mila circa che hanno già, quindi a diventare grandi quanto l’attuale ETF grossomodo di BlackRock. E poi abbiamo MicroStrategy che ha realizzato un progetto di ingegneria finanziaria strabiliante dove riesce a fronte di prestiti che raccoglie dal mercato, se non sbaglio al 2% di interesse non garantiti, su lungo periodo riesce a offrire un rendimento che è doppio rispetto a quello di Bitcoin. Soddisfacendo due esigenze fondamentali, quelle sostanzialmente di un mercato di grande liquidità che sta cercando nuove destinazioni che siano alternative ai titoli americani che ormai sono un disastro, e alternative anche ad altre forme di investimento che quindi trovano in Bitcoin una destinazione interessante ma che non possono acquisirla direttamente e non vogliono acquisirla attraverso BlackRock per il fatto che l’acquisizione attraverso BlackRock comporta degli eventi fiscali che magari non vogliono dover subire, invece attraverso MicroStrategy possono scavalcare quel problema.

In più offre una risorsa per invece un crescente mercato delle opzioni, quindi dei futures, che ha bisogno di quel tipo di prodotto che offre una discreta oscillazione di prezzo, accessibile nel modo in cui MicroStrategy la offre, tra l’altro ci sono due ETF che sono nati per fare il trading di futures sulle azioni di MicroStrategy che non hanno molta velocità e che stanno già crescendo a una velocità straordinaria. Quindi stiamo assistendo a quello che è un po’ il fenomeno che ci avevano anticipato, vale a dire che Bitcoin una volta che entra in un ambiente incomincia a divorarlo dall’interno e vediamo quindi una bitcoinizzazione della finanza statunitense insieme all’idea che è quella di Trump di combinare le tre gambe fondamentali della sua politica economica del futuro, ossia avere Bitcoin come garanzia alternativa all’oro per garantire i titoli stato americani e anche alternativa al petrolio, che quindi favorirebbe una crescita del bilancio, dell’attivo di bilancio del governo americano al crescita del valore Bitcoin, della richiesta di Bitcoin dall’esterno, abbinata a un potenziamento dell’industria dell’energia, quindi produzione di maggiore petrolio e anche sviluppo di un numero maggiore di centrali nucleari che sono necessarie per far fronte alla terza gamba, all’esigenza della terza gamba che è quella dell’intelligenza artificiale.

Quindi laddove Bitcoin si è già dimostrata molto efficiente nello sfruttare le energie alternative, perché tu puoi portare le attività di mining laddove si genera l’energia, quindi magari hai un campo di generazione di energia eolica piuttosto che geotermica, piuttosto che fotovoltaica, che fa fatica a distribuire la propria energia perché la rete è ancora insufficiente o è insufficiente in quell’area, ma tu ci metti il miner e quindi la trasforma in Bitcoin e può essere esportata facilmente.

Quindi già quello soddisfa una maggiore efficienza per l’industria verde se vogliamo, parallelamente servono potenze molto maggiori se vuoi diventare veramente leader nell’intelligenza artificiale e quindi servono centrali nucleari. E tutto questo inserito appunto nel contesto di un taglio alla Milei dell’infrastruttura burocratica americana dove il nuovo ufficio creato da Elon Musk e Vivek Ramaswami, il famoso Doge, il Dogecoin, dovrebbe tagliare circa un trilione di dollari di spesa l’anno. Hanno già preparato il piano di licenziamento, offriranno due anni di buon’uscita a tutti i dipendenti pubblici e l’idea è di fare un taglio drastico anche di intere agenzie.

Ci sono 450 agenzie federali negli Stati Uniti di cui nessuno sa il nome, nessuno sa che cosa facciano e che potrebbe essere chiusa domani senza che nessuno ne senta la mancanza. Quindi questa sarà una partenza, ci hanno detto che sarà un evento a livello estinzione per l’apparato burocratico americano, quindi partiranno subito forte, sarà un impatto della serie pugno nei denti perché vogliono da subito convincere il mercato internazionale che gli Stati Uniti adesso sono seri nel taglio dei costi, che sono seri nell’investire su Bitcoin e questo probabilmente attraverserà, sta già facendo, capitali dall’estero. Sappiamo che i russi hanno cambiato idea su Bitcoin, hanno deciso di permettere il mining e si parla di un progetto di trasferimento di know-how sul mining anche in altre nazioni BRICS però per la dei russi che vogliono sviluppare Bitcoin e intelligenza artificiale nell’area BRICS per conto degli altri membri BRICS. Quindi direi che in generale la prospettiva è molto interessante.

[Filippo Angeloni]

Assolutamente e prima in backstage ragazzi parlavamo anche, o meglio Roberto diceva un po’ la sua idea, che forse non avverrà il classico bear market questa volta con tutti queste forze in gioco.

[Roberto Mazzoni]

Si, io non do consigli di investimento, lo ribadisco e non faccio previsione sul prezzo.

[Filippo Angeloni]

Ma nessuno ha la sfera magica, però effettivamente con tutte queste forze in gioco potrebbe avvenire almeno lato Bitcoin un super ciclo.

[Roberto Mazzoni]

Un super ciclo anche perché di fatto stiamo rilasciando un’energia che era stata compressa, di cui si era impedito lo sviluppo perché fino adesso in ogni caso negli Stati Uniti la politica della SEC è stata confusa, non hanno chiarito quelli che erano i termini per questa industria, quali erano le regole del gioco e al tempo stesso hanno fatto causa a tutto e a tutti eccetto che a Bitcoin perché non sapevano dove mandare l’ufficiale giudiziario e questo ha creato incertezza, ha creato una diaspora perché molti se ne sono andati, hanno lasciato gli Stati Uniti, sono andati negli Emirati Arabi Uniti piuttosto che in Salvador, piuttosto che in altre nazioni dove il governo era più favorevole e quindi è stato veramente un’attività di appunto l’operazione Checkpoint 2.0, di soppressione, di compressione di una molla che invece voleva espandersi a tutti i costi.

Togliendo questa compressione la molla è destinata ad espandersi e siccome l’hanno compresso per più di quattro anni direi che stiamo parlando di gestioni successive perché anche durante la precedente presidenza Trump, Trump non aveva le idee molto chiare su Bitcoin e la politica effettiva era stata negativa, quindi stiamo parlando di almeno 12 anni di compressione dove gli ultimi 8 sono stati più importanti. Rilasciando questa compressione non possiamo che avere almeno quattro anni di espansione continua.

[Filippo Angeloni]

Bitcoin o anche su altcoin, su cripto in generale?

[Roberto Mazzoni]

Allora, crypto verrà, Michael Saylor ci dice che crypto comunque crescerà del 20%, lui stima una crescita annuale media del 40% per Bitcoin per i prossimi quattro anni, mentre invece una crescita media del 20% per le altre altcoin. Quindi il mercato altcoin che invece si stava deprimendo, stava scendendo risale perché comunque avrà delle aree di applicazioni potenziali.

La grossa crescita sarà tuttavia nelle stablecoin. Le stablecoin verranno a un certo punto normalizzate, ci sarà un inquadramento legislativo che definirà la possibilità di creare delle stablecoin negli Stati Uniti, con sede negli Stati Uniti, a cui possono avere accesso le banche americane o alcune banche americane e quindi questo dovrebbe rilasciare quel mercato con grande energia, visto che un mercato comunque già oggi attraverso Tether serve moltissimi utenti in giro per il mondo, soprattutto nei paesi BRICS, che usano Tether come alternativa alle valute locali che sono un disastro e usano Tether per trasferimento internazionale di fondi e semplicemente come alternativa di risparmio rispetto alle valute locali in abbinamento a Bitcoin, anche come rampa magari per andare su Bitcoin e scendere da Bitcoin.

E che sono anche come società, Tether nello specifico, tra gli inquadranti primari titoli del Tesoro Americano. Quindi potrebbe essere già una sinergia importante che può reggere la continua spesa pubblica americana che continuerà nonostante i tagli, perché il livello dei tagli è tale che ci vorrà parecchio tempo prima che la spesa pubblica diminuisca, ma nel frattempo può dare, può creare un assorbimento sempre maggiore dei titoli di Stato che a questo punto non sarebbero più venduti al governo del saudita, più di tutto il governo cinese, ma sarebbero venduti ai popoli di questi governi che individualmente userebbero Tether e quindi indirettamente diventerebbero finanziatori dei titoli Tesoro Americani attraverso la circolazione di dollari che sono digitali. Vediamo che sta funzionando perché anche per esempio in Europa ci raccontano i signori di Tether che loro avevano anche provato a lanciare un euro digitale ma non aveva avuto nessuno. Anche in Europa si cercano come alternativa all’euro il dollaro digitale e credo che questo sarà un trend che crescerà, destinato a crescere.

Quindi direi Bitcoin grande crescita, altcoin in generale crescita interessante, stablecoin crescita più interessante dell’altcoin e meno interessante di Bitcoin, provvisione approssimativa, però diciamo tutto molto molto positivo.

[Filippo Angeloni]

Lato ETF ti dico un po’ anche la mia perché ormai l’ultima live l’abbiamo fatta un anno fa, quindi alcune cose sono cambiate. Lato ETF spot Bitcoin secondo me quello di BlackRock entrerà nei primi 15 al mondo. È già all’incirca 60/70 posizione, cosa che era quasi impossibile da immaginare almeno per un utente esterno fino a poco tempo fa. Secondo me arriveremo nelle prime 10/15 posizioni, quindi io prevedo anche da là comunque un continuo acquisto per voi per investitori retail o istituzionali, ma secondo me continueremo.

[Roberto Mazzoni]

Ci sarà la corsa Bitcoin, molta gente si rammaricherà di non averlo comprato a 90.000/92.000 quello che è.

[Tiziano Tridico]

Sì ma di fatti vorrei anche dire, è facile dirlo adesso, per fortuna l’abbiamo detto anche quando non era così, perché adesso è facile dirlo che cresce in questo modo. C’erano anche tanti dubbi, mi ricordo anche la fase in cui prima di lanciare gli ETF dicevamo “eh però già ci sono strumenti tipo ETP, ETN in Europa e non li compra nessuno”.

Io stesso dissi “sì, ma non sono negli Stati Uniti, il mercato è negli Stati Uniti” e questa è una cosa fondamentale. Ad oggi penso che nessuno mi posta dire qualcosa su questo che è stato detto più di un anno fa. Evidentemente ancora il dollaro è la moneta che vogliono tutti. Quindi il discorso che facevamo sulla stablecoin, perché la stablecoin effettivamente alla fine, quando diciamo stablecoin pensiamo sempre a USDT, al massimo USDC.

Come concetto tecnico stablecoin è qualsiasi cosa che ha un sottostante su una commodity o su un asset o su qualsiasi altra cosa, ma noi ci riferiamo sempre a quelle sul dollaro perché poi effettivamente sono le uniche che veramente stanno crescendo di mercato, perché sono un mezzo per il mondo per accedere al dollaro. Questo è lo use case principale.

[Roberto Mazzoni]

La gente vuole dollari, non c’è niente da fare, perché comunque chi tra noi metterebbe i propri risparmi in una banca cinese o una banca russa voglio dire nella pratica, credo che nessuno se la sentirebbe. Mentre invece il dollaro viene comunque percepito ancora, magari anche a torto, comunque come la migliore tra le varie valute fiat che ci sono in circolazione. La famosa camicia più pulita nella lavanderia. Di certo quello che stiamo osservando è che anche appunto come ci dicono i cinesi e i russi che stanno lavorando sul progetto BRICS è che non vogliono eliminare il dollaro. Il dollaro svolge una funzione importante, quella di scambio internazionale, di riserva internazionale e per fare questo quindi deve avere una bilancia di pagamenti sfavorevole, devono esportare dollari, importare merci. Questo vuol dire mandare posti di lavoro all’estero, mandare industrie all’estero, il famoso dilemma di Triffin.

Quindi chi ha la riserva internazionale si avvantaggia in termini finanziari ma si indebolisce come nazione. Gli Stati Uniti non possono più indebolirsi oltre quello che ci sono già, il popolo americano non lo tollera, quindi devono invertire la tendenza e di conseguenza non possono da una parte mantenere il dollaro come riserva di valore, perciò il titolo di Stato deve essere abbinato a qualcos’altro e Bitcoin è perfetto perché non è emessa da nessuno Stato, risolve a priori il dilemma di Triffin e questo lo capiscono anche i russi e credo che lo capiscono anche i cinesi e al tempo stesso. Tuttavia, il dollaro come sistema, siccome è la valuta più liquida in assoluto, è quella che tutti accettano, nessuno nel mondo non accetta dollari, è quella che tutti vogliono perché è più facile da acquisire, più facile da smerciare, più facile da utilizzare e se andiamo a vedere i vari paesi BRICS vediamo che da una parte vogliono dedollarizzare, vuole dire che ha senso, eliminare le riserve di titoli del tesoro, perché diventano poi ostaggio del governo americano piuttosto che uscire dai circuiti del Fondo Monetario Internazionale o della Banca Mondiale perché poi li costringono a fare cose che non sono interessate a fare.

Però al tempo stesso le loro popolazioni si stanno iper dollarizzando, perciò se da una parte i governi buttano a mare il dollaro, dall’altra i loro cittadini lo dotano e quindi nel bilancio complessivo tutti devono trovare una quadratura, un modo di convivere cercando di bilanciare le nuove esigenze e Bitcoin offre una soluzione che entra a senso perché Bitcoin è l’unico sistema che non richiede una banca centrale, quindi sostituisce, rende obsolete le banche centrali e non è affidato a nessun governo in particolare, quindi effettivamente è neutrale, non c’è bisogno di fare la guerra per stabilire chi sarà il banchiere che vince questa volta perché i banchieri li mandiamo tutti a casa, chiaro non vogliono andare a casa però sarà un percorso graduale e questa strategia adottata da Trump va anche in direzione di indebolire la Federal Reserve, magari non la smontano, magari non licenziano 20.000 dei 32.000 laureati che sono lì a fare niente, magari ne licenziano soltanto 5.000, tuttavia l’importanza e la rilevanza della Federal Reserve è destinata a diminuire e il mondo finanziario l’ha capito, il Blackrock della situazione che non sono banchi l’hanno capito e quindi saltano sul treno che li porterà avanti mentre i vari JP Morgan e compagnia restano indietro e rischiano un evento di classe estinzione perché diventano sempre meno rilevanti, i loro servizi non sono necessari, la stessa Banca di regolamenti internazionali che la banca centrale delle banche centrali che ha progettato il sistema M-Bridge che dovrebbe essere utilizzato da BRICS per il nuovo meccanismo di pagamento alternativo a SWIFT che ha sede in Europa.

E che oggi permette il transito di denaro da una banca all’altra a livello internazionale, si è tirata indietro dicendo ok noi fermiamo il nostro progetto, non lo portiamo più avanti, lasciamo che continuino i cinesi, se sono interessati a farlo, perché si rendono conto che nella loro posizione di banca centrale potrebbero trovarsi all’interno di un conflitto inevitabile che vedrà secondo me contrapposti il dollaro con l’euro sul fronte europeo e comunque un assestamento importante nei rapporti tra Cina e Stati Uniti e non vogliono essere schiacciati, vogliono cercare di capire come ricollocarsi.

Il mercato finanziario ha fiutato il cambiamento del vento e ha capito che Trump non è un fenomeno transitorio, un errore di percorso, anche perché con tutti i difetti che ha quest’uomo ha dimostrato una capacità di recupero, di risalita impressionante, è l’unico Presidente americano che abbia avuto un secondo termine non consecutivo col primo, scusate, secondo ed è il primo ad essere risuscitato da tutti gli attacchi che gli hanno fatto, per cui questo dimostra che c’è un seguito importante, c’è un consenso compatto all’interno degli Stati Uniti che gli ha dato un mandato e che è disposto a sostenerlo in questo mandato. Questo mandato è soprattutto un mandato sì di come dice lui, riorganizzazione dell’apparato burocratico, una pulizia del Deep State e tutto il resto, ma anche e soprattutto un nuovo impianto economico e un nuovo impianto finanziario e monetario che gli permetta di confrontarsi meglio con gli avversari dall’altra parte e al tempo stesso non alimentarne le economie, ma al tempo stesso non finire in una guerra che sia derivata da interessi diversi a livello di grandi banchieri.

[Tiziano Tridico]

C’è da dire che peggio della amministrazione precedente, mi ricordo poco, quantomeno così è percepito da qui, quindi diciamo che è stato anche facilitato nella seconda elezione.

[Roberto Mazzoni]

Non c’è dubbio, questa è stata la peggiore in assoluto nella storia degli Stati Uniti, non c’è nessun dubbio, a parte i pochi afficionados che hanno votato per Biden. Anche a livello internazionale abbiamo visto le reazioni, per esempio l’incontro di Xi Jinping recente durante il G20 con Biden, la trascrizione del discorso, benché i cinesi siano sempre molto attenti, molto formali, che non si buttano troppo avanti, è stato un discorso che veramente gli ha tolto la pelle di dosso.

Gli ha detto “guarda, la vostra amministrazione è stata una schifezza, vi siete dimostrati doppia faccia in tutto quello che avete fatto, siete stati ostili, ma oltre che essere ostili siete stati vigliaccamente ostili, perché dite una cosa e poi ne fate un’altra, ridateci Trump, che almeno lui è un avversario con cui possiamo anche confrontarci, prenderci a botte, ma poi alla fine troviamo un modo di accordarci”. Quindi a livello mondiale credo che tutti tireranno un fiato di sospeso nel momento in cui Joe Biden e i tirapiedi relativi verranno mandati a casa. Questo tuttavia pone un problema fondamentale, perché Joe Biden è sicuramente un’aberrazione nella storia degli Stati Uniti, ma ha un seguito incomprensibile a livello di Bruxelles, a livello di Londra e a livello di Parigi, dove c’è una sostanziale simbiosi di politiche e simbiosi di ideologie.

Quindi una volta sparito Biden dalla situazione americana, in Europa vi ritrovate con gli stessi che avevate prima e quindi vedo un problema proprio di coesistenza tra una politica e una nuova svolta trumpiana e la direzione di Bruxelles e di Londra. Una divergenza che secondo me porterà a un divorzio molto peggiore rispetto a quello con la Cina, perché quello con la Cina sarà un divorzio consensuale, troveranno un modo di mettersi d’accordo negli interessi di entrambi, quindi faranno le loro trattative, faranno concessioni, litigheranno, tutto il resto, ma poi alla fine quadreranno il cerchio e lo faranno funzionare, anche perché una cosa molto importante, la guerra in Ucraina e la vicenda delle Russie ha dimostrato una cosa, come dicevamo prima dell’inizio, che si può fare a meno dell’Europa.

I Russi sono riusciti a fare a meno dell’Europa e stanno andando benissimo, quindi questo può valere anche per gli Stati Uniti, gli Stati Uniti non hanno bisogno del mercato americano, non hanno bisogno di spendere tutti questi soldi per sostenere la Nato che ormai è un apparato non soltanto obsoleto, ma addirittura pericoloso, semplicemente per il beneficio di buttare i soldi su un partner commerciale che può essere facilmente sostituito voi con Sud America, voi con la Cina a termini diversi, voi ripristinando magari dei contatti differenti con l’intero apparato BRICS che dichiara di non essere ostile né nei confronti del dollaro né necessariamente nei confronti degli Stati Uniti, vuole semplicemente essere più indipendente, quindi una politica di avvicinamento in quel senso ha senso, anche perché gli Stati Uniti hanno detto che vogliono spostarsi verso il Pacifico, sono stufati di essere nell’Atlantico.

[Filippo Angeloni]

Comunque le parole di Trump sul fatto di creare la riserva sono solo parole, effettivamente allora io credo che in questo ciclo si aggiungeranno aziende quotate non, come dico spesso, nell’acquistare Bitcoin, quindi trasferire parte della tesoreria in Bitcoin, ancora su questo dubito è qualcosa di forte e di estremo sul fatto che uno Stato come l’America vada ad acquistare un totale o ad avere un totale di un milione di unità di Bitcoin, su questo vi dico la verità, ci credo ancora poco, poi felicissimo di sbagliarmi su questo.

[Roberto Mazzoni]

Sì dai, gli americani hanno di solito l’abitudine di sorprendere e di solito quando prendono una decisione sono veloci, l’abbiamo visto anche nella risoluzione della crisi del 2008, con questo non vuol dire che la riserva strategica federale possa essere realizzata, possa essere realizzata in tempi brevi e possa essere qualcosa che assomiglia a quello che Trump ci ha proposto.

Però non dimentichiamoci che finché il governo federale dorme sugli allori gli Stati non stanno fermi, quindi magari il governo federale non adotterà Bitcoin e non lo adotterà per 10 anni, ma da quei 10 anni il panorama potrebbe essere totalmente diverso, potremmo avere stati individuali, Wyoming, piuttosto che Pennsylvania, piuttosto che la Florida, che battono moneta indipendente, stablecoin basandosi su Bitcoin e riescono a farlo senza aver bisogno di nessun coordinamento con la Federal Reserve, che tra l’altro sarebbe in base a quello che è l’assetto costituzionale degli Stati Uniti, quindi non farebbero anche fatica a fargli causa e poi mi faccia causa della serie, è una cosa che non è così facile affermarsi e una volta che si innesca a questo tipo di discorso Washington può restare indietro finché vuole, ma prima o poi dovrà fare qualcosa.

[Tiziano Tridico]

Aspetta, Fili, volevo dire anche la mia su quel discorso, anche perché consideriamo che è vero sono solo parole, ma ricordiamoci che effettivamente lui può fare qualcosa da gennaio, adesso sappiamo che ha vinto, ma ancora non è presidente, cioè non ha ancora poteri per far qualcosa, quindi diciamo come stanno le cose, poi con questo non voglio dire che credo che Trump faccia tutto quello che ha detto, attenzione, diciamo solamente come stanno le cose, al momento non può, non è che oggi può farlo, ad oggi si può discutere.

Fermo restando che la proposta è stata fatta, quindi Cynthia Lummis come dicevamo l’aveva già proposta ancora prima, l’amministrazione attuale, cioè quella di prima Biden con appunto Kamala Harris come vice, se volevano potevano portarla avanti loro, cioè loro sì che potevano farlo, quindi ad ogni modo c’è un immobilismo che viene ancora dalla vecchia amministrazione, vedremo quello che sarà con il cambiamento. Poi c’è un discorso legato che infatti secondo me diventa molto interessante quello che ha detto Roberto, cioè sul fatto che i singoli stati possono poi valutare quello che fare, questa cosa è molto interessante, perché se poi i stati che lo fanno diventano in qualche modo prosperosi, beh poi si espande a macchia d’olio, cioè Bitcoin funziona così, una volta che fa vedere che funziona, dopo perché non farlo?

E a quel punto una volta che si espande, poi il passo successivo è quello di adottarlo in modo globale, ma non ci sarebbe neanche bisogno secondo me, perché scatta una teoria dei giochi talmente allargata poi che Bitcoin ha già vinto, cioè è pazzesco quello che potrebbe succedere. D’altronde poi ne parliamo, ci sono rapporti e similitudini con qualcosa anche in Salvador, nel Salvador ne parliamo tra un attimo, vi volevo far vedere prima anche il discorso delle aziende, l’avevo messo a schermo prima perché avevamo detto vale più dell’or dell’argento, ma oggi è superato anche Saudi Aramco come capitalizzazione e sta puntando Bitcoin ad Amazon, questo solo come curiosità, come capitalizzazione, ma quello che volevo dirvi, che magari qualcuno se l’è perso, praticamente Michael Saylor adesso farà un pitch a Microsoft che è quarta attualmente in capitalizzazione per dirgli come loro su MicroStrategy già hanno fatto per mettere a riserva Bitcoin e come potrebbe beneficiare anche Microsoft. Immaginiamo uno scenario in cui diverse aziende di questo calibro vedono quello che ha fatto MicroStrategy e cominciano a valutarlo seriamente, allora abbiamo Stati, abbiamo Super Potenza, perché queste sono le aziende che hanno i super money.

Quando vediamo le top 3 qui dentro, ma anche le top 5, questi sono i super money, cioè muovono più che altri paesi, adesso senza paragonare tutti gli Stati Uniti, ma Apple sicuramente vale più dell’Italia, cioè se vogliamo a livello di potenza e questo è un discorso davvero importante da mettere in considerazione, fermo restando che la sua scommessa a Microsoft continua a farla, quindi è normale anche che lui stesso dica che il vino è buono, perché lui sta comprando tantissimi Bitcoin e quindi deve dire che continuerà a crescere, quindi valutiamo tutto in modo oggettivo.

[Filippo Angeloni]

Certo, però questo proveniva da una proposta degli azionisti che avevano fatto al board di Microsoft, dove però Microsoft aveva indicato di votare a sfavore.

[Tiziano Tridico]

Sì, si aveva consigliato di votare a sfavore.

[Roberto Mazzoni]

Sì, però già il fatto che diventi un argomento da discutere in un consiglio d’amministrazione solo due anni fa sarebbe stato impensabile. Perciò inoltre una cosa che volevo notare è che Trump in ogni caso ha sempre pagato i propri debiti nei confronti di chi lo ha sostenuto elettoralmente, quindi lui si è impegnato a premiare in qualche modo la comunità Bitcoin e la comunità crypto in generale lo farà e su questo non ho dubbi, poi che riesca a essere efficace e che tutto funzioni non lo sappiamo. La Lamis ci ha fatto intendere che secondo lei potremmo avere già una legge funzionante 100 giorni dopo l’insediamento di Trump, vedremo se ci riesce. Le dinamiche però sono anche spinte dall’esterno, noi sappiamo che c’è un paese, non sappiamo esattamente quale, nel Medio Oriente che sta acquistando Bitcoin per la propria riserva strategica interna e che non ha fatto ancora dichiarazioni pubbliche, la recente crescita del prezzo sembra sia dovuto proprio a quello a seguito.

Quindi è chiaro che se c’è la prospettiva che gli Stati Uniti vadano in quella direzione, altri potrebbero dire “aspetta che ci vado prima io, perché se io arrivo prima mi metto in posizione avvantaggiosa”. Allora se prendiamo, e non so se sia Arabia Saudita o se sia qualcun altro, però nel grande panorama delle potenze economiche che sono al Medio Oriente e che hanno grosse riserve di torri di Stato americani, che ci vuole? Vendere un po’ di titoli e comprare Bitcoin? Tanto quei titoli sappiamo che rendono poco, sono un problema perché li tengono impegnati nei confronti di una nazione che poi ha delle pretese, si fa in fretta a fare scorta e se non funziona pazienza, si rivenderà più avanti, però già si crea una pressione dove anche da un punto di vista di sicurezza nazionale per gli Stati Uniti può diventare non soltanto opportuno ma necessario.

Perché noi non sappiamo cosa fanno i cinesi effettivamente.

[Tiziano Tridico]

Anzi comunque i cinesi sono altamente esposti con quelli che sono i titoli americani, cioè c’è un intreccio comunque importante, anche lì c’è una certa teoria dei giochi tra i vari paesi e di fatti tutti a mio modo di vedere in questo momento hanno messo gli occhi su Bitcoin dopo questo cambiamento e un movimento da qualche parte, si parla in Cina di togliere il divieto di possesso, di togliere il bando, è fondamentale questa cosa. Leggevo oggi una provocazione che faceva Anthony Pompliano che tra l’altro bazzica spesso anche in Florida, comunque noto influencer del settore, parla di Bitcoin, è un promotore, io lo seguo perché mi piace come ragiona e faceva una provocazione nel dire che gli Stati Uniti a giorno zero di Trump potrebbero decidere di stampare 250 miliardi, addirittura diceva, i dollari e comprare Bitcoin e metterli a riserva da subito, avrebbero un peso di carico che se oggi il prezzo è 90 probabilmente arriva a 150, 150 mila, però hanno sistemato un problema potenzialmente che tanto prima o poi si presenta perché lui diceva, negli ultimi 90 giorni sono stati creati 800 miliardi di debito, quindi qual è il problema?

Li crei senza nessun tipo di supporto, diciamo, senza nessun tipo di backing, se lo fai con Bitcoin almeno hai un asset che è internazionalmente riconosciuto come valore e hai di nuovo una riserva che ha un qualcosa di spendibile, mentre al momento tu crei la riserva come dicevamo prima, tu sei quello che crea la riserva per il mondo però tu dietro poi effettivamente non hai nulla, interessante come ragionamento, ovviamente è una provocazione, però è molto interessante.

[Roberto Mazzoni]

Beh, ma la senatrice Lummis prevede un’oparizione ancora più semplice, lei dice prendiamo le riserve auree degli Stati Uniti che in questo momento sono sottovalutate a bilancio e le valutiamo nel valore di mercato, con questa semplice valutazione, con lo spread che otteniamo, possiamo comprare i Bitcoin che ci servono e abbiamo finito e non dobbiamo spendere un solo dollaro in più dal bilancio nazionale, anzi a questo punto ci avanzano anche dei soldi per coprire un po’ di buchi e quindi diventa una cosa fattibile, non si vanno a togliere soldi a nessuno, non c’è bisogno di chiedere permesso alla banca centrale, a nessuna parte da riserva per l’emissione di nuovi titoli che emettano nuova valuta, si sfrutta a quello che c’è già.

E questo tipo di scorsa somiglia a tre eventi che sono già successi nella storia americana e che quindi hanno anche una certa fattibilità mentale per gli americani. La prima è stata naturalmente l’acquisto della Louisiana dalla Francia, che è stata acquistata per 4 soldi, visto che Napoleone aveva bisogno di finanze per le guerre in Europa e che oggi rappresenta credo un quinto del territorio nazionale americano. L’altra è stata l’acquisto naturalmente della California dai messicani, acquisto fatto diciamo montando una pistola alla testa ai messicani ma comunque conveniente per gli Stati Uniti e la terza è stata l’acquisto dell’Alaska dai russi, quindi tre eventi dove per 4 soldi sostanzialmente hanno comprato un bene che poi si è trasformato in un asset formidabile, in un bene eccezionalmente importante perché l’Alaska è uno dei principali ghiacciamenti di petrolio che esistono al mondo.

La California sappiamo come si è evoluta e che tipo di mercato e di economia è diventato e anche tutto il bacino del sud degli Stati Uniti ha avuto un peso importante. Quindi dal punto di vista degli americani non sarebbe la prima volta.

[Tiziano Tridico]

Non ci avevo mai pensato a questi termini.

[Roberto Mazzoni]

Infatti Cynthia Lummis usa proprio questi tre eventi per giustificare la sua legge, dice “Cari colleghi, l’abbiamo già fatto prima, è una grande opportunità, possiamo comprarlo con 4 soldi, anzi possiamo comprarlo senza spendere un centesimo perché basta che rivalutiamo, basta che convinciamo i nostri contabili ad aggiornare il valore dell’oro in carico al governo americano e con la differenza abbiamo già pagato, ci sono avanzato pure e da quel momento in poi abbiamo questa riserva.

Non funzionerà, non ci è costato niente, è semplicemente un’operazione contabile e viceversa aumentiamo la credibilità verso l’esterno perché dimostriamo di voler fare qualcosa per abbassare il nostro debito che ormai è esclusivo e in più se invece funziona nell’arco di tot anni ci siamo ripagati tutto il deficit e da quel momento in poi siamo inattivo e perciò direi che sia interessante da considerare.

[Filippo Angeloni]

Io credo allora che prima o poi scoppierà una sorta di FOMO a livello degli stati, soprattutto se l’America, come chiedono sul commento, dovesse veramente acquistare quei bitcoin e fare quella riserva, probabilmente non l’Italia perché ancora siamo con idee da dinosauri e da estinzione.

[Tiziano Tridico]

Io spero che Roberto si diverta, sia perso le cose che arrivano questi giorni e i commenti che arrivano perché oggi pure ho visto qualcosa su X, è imbarazzante, io spero che non arrivino oltreoceano queste cose che sono successe.

[Roberto Mazzoni]

Tenete di lì, tenete di lì.

[Filippo Angeloni]

Quindi ci sarà una sorta di FOMO, allora prima o poi se veramente lo fanno ci sarà una FOMO perché non è il Salvador che fa una mossa del genere, è l’America che è il primo stato al mondo in questo momento. E in più allora se l’America, e non sono scemi, non sono del tutto scemi, lo deve fare, lo deve fare perché per chi magari è appassionato di marketing e non sa come funziona, qual è l’attacco o la difesa per l’azienda leader?

È quella, tanto tutte le aziende insomma hanno il ciclo di vita, anche là prima o poi un’azienda decade, come probabilmente anche l’America su questa fase inizia a scricchiolare qualcosa. Se uno vuole mantenere il primato che deve fare? Cioè qual è la miglior strategia? Ci sono libri qua, marketing warfare, ce ne sono diversi. La miglior strategia è autodistruggersi, cioè autodistruggere il proprio modello di business. Facendo una mossa del genere l’America potrebbe cambiare le sorti, cioè potrebbe riprendersi. Quindi se non sono scemi e probabilmente ci saranno i migliori consiglieri al mondo, non sono di tutti scemi, come qua probabilmente lo potrebbero fare.

[Roberto Mazzoni]

Guarda, il vantaggio dell’Americano è che non è legato agli schemi precedenti, quello l’ha dimostrato, è una nazione nuova, recente, un po’ come Roma dopo il crollo della Repubblica ha avuto l’impero, noi speriamo che dopo l’impero avremo una Repubblica, un impero che abbiamo preso in eredità. Ma il punto che io vedo molto favorevole in questo senso è che se anche semplicemente non facessero da subito la riserva strategica, ma comunque dichiarassero la loro intenzione e modificassero l’assetto di Bitcoin togliendo alcuni dei balzelli fiscali che oggi ci sono, già dall’inizio dell’anno prossimo avremo delle nuove regole contabili a livello internazionale che consentono alle aziende quotate in borsa di registrare Bitcoin correttamente a bilancio, quindi non soltanto registrarlo al costo d’acquisto ma poi aggiornare il valore nel caso in cui si rivaluti.

Tutto questo crea delle dinamiche che poi in qualche modo trascinano la burocrazia, la burocrazia resiste, rallenta, incide, ma in generale il popolo americano è un popolo pronto ai cambiamenti, il concetto dell’America è esattamente opposto a quello degli egiziani, gli egiziani costruivano per sempre, qui si costruisce per 30-50 anni poi demolisce e riparti, quindi l’idea di ricominciare da zero è intrinseca, io sono stato colpito quando sono arrivato nel 2008 nel pieno della crisi economica, gente che erano stati docenti universitari, che avevano avuto milioni e milioni di dollari in investimenti immobiliari che sono andati a fare il bagnino, senza problemi perché sapevano che sarebbero ripartiti e si sarebbero ricostruiti qualcosa di nuovo, gente che ha lasciato uno stato e si è trasferita in un altro stato per avere l’opportunità di lavorare con migliori.

È un altro tipo di cultura con i limiti che sono insiti in questo perché non c’è una grande stabilità culturale, può essere pilotata, non c’è una grande tradizione, però al tempo stesso è anche abbastanza flessibile a cambiare nel momento in cui si rende conto che le cose non funzionano.

E l’elezione di Trump credo che abbia dimostrato una cosa, che oggi la stragrande maggioranza degli americani è compatta, vuole un cambiamento economico, quello è il punto centrale in cui tutti sono concentrati e si rendono conto che per avere questo cambiamento andavano a mettere a posto l’immigrazione, tra l’altro Trump ha presentato un progetto in stile Salvador dove coinvolgeranno i militari per fare retate in massa degli immigrati legali e una deportazione a livelli biblici, quindi grandi quantità di persone che vengono mandate fuori, quindi riducendo le spese sulle casse dello Stato e comunque riportando un’idea di ordine che poi è quello che gli americani chiedono e anche riportando sotto controllo quello che è la criminalità organizzata che si era diffusa parecchio sotto la presidenza Biden.

Abbiamo visto dopo che il risultato dell’elezione è diventato apparente, il governo messicano ha bloccato, ha cominciato a bloccare le caravan che adesso si smontano da sole, ha riattivato il proprio esercito per bloccare le immigrazioni legali, non entra più nessuno già adesso o pochissimi negli Stati Uniti, quindi senza che Trump sia ancora intervenuto e il governo messicano ha chiesto a Trump di aiutarlo con l’esercito americano per combattere i cartelli della droga che in Messico sono un problema. Quindi vediamo che ci sono delle dinamiche che stanno cambiando perché è nell’interesse di tutti cambiarle e questi cambiamenti, Trump ce lo promette, saranno drastici e rapidi perché la sua presidenza è una presidenza di Avenger, i vendicatori, lui ha una serie di conti da saldare personalmente e istituzionalmente e questa è la sua ultima presidenza, quindi non ha il problema di farsi rileggere al prossimo giro, è chiaro, non può fare terra bruciata, ma può permettersi di spingere un po’ più in là quello che è l’attività di demolizione di un apparato burocratico che ormai è ingestibile a partire dal Pentagono per poi ricostruirla con qualcosa che sia più efficiente, che è poi la logica di quello che vuole far fare a Vivek Rawaswamy e a Elon Musk, che non è tanto e solo il risparmio del trilione di dollari l’anno che è importante.

Ma è soprattutto l’eliminazione di tutte queste regole, regolamenti, cose strane, agenzie, complicazioni che nessuno è in grado di gestire, nessuno capisce a che cosa servono e poi anche e soprattutto un grande repulisti in ambito del Pentagono, perché il Pentagono ha dimostrato una cosa con la guerra in Ucraina, non è capace di vincere le guerre, può solo perdere e le armi che producono, che sono costosissime, non funzionano, hanno appena sparato sei razzi che dovevano essere l’inizio della terza guerra mondiale in Russia e Russia ne ha buttati cinque e ne hanno deviato il sesto, che è caduto da una parte e ha fatto un piccolo incendio, non so quale sia il costo di questi razzi, ma dovevano essere l’evento che dava innesco a un grande confronto mondiale e invece è stato un flop colossale, non funziona, è un disastro, quindi ormai se ne rendono conto in tanti, anche all’interno del Deep State medesimo e ci sono delle fazioni che hanno deciso che è il momento di cambiare il registro, quindi a differenza del primo giro dove era circondato da persone che solo lo ostacolavano e che gli piantavano il coltelli alla schiena il più possibile e lui stesso non aveva più pari idee di cosa stesse facendo, perché l’ha detto, non si aspettava di essere eletto.

Al secondo giro arriva, dopo la scuola del primo giro, dopo i quattro anni di interregno, dopo aver capito un po’ come funziona il gioco, vediamo già adesso che si muove meglio, lo vediamo molto meno presente pubblicamente, si sbilancia molto di meno, ha presentato una serie di personaggi nella sua presidenza che sono personaggi che da un punto di vista sono un po’ strani, però hanno tutte la caratteristica uniforme di essere gente che si è dimostrata o fedele a lui o allineata a lui e che quindi farà quello che lui gli chiede e quello che non lo farà verrà semplicemente eliminata e sostituita con qualcun altro, però vediamo un’impostazione drasticamente differente rispetto al primo giro, mentre al primo giro avevamo un Trump circondato, confuso e in ogni genere di situazione incredibile, adesso lo vediamo che gestisce la transizione a casa propria in Florida, non a Washington, non esce nessuna informazione se non quella che vuole lui, cioè c’è un controllo diverso e lui ha promesso che nel momento in cui arriva incomincerà a far vedere risultati da subito, vedremo, però in questo contesto anche se lui non facesse niente per Bitcoin, già il fatto che si occupi di tutto il resto va bene.

[Tiziano Tridico]

Sì, e che non sia ostile, perché comunque c’è stata tanta confusione e tanta ostilità allo stesso tempo, questo è stato il problema, ma pensiamo anche alla confusione che c’è stata con l’apice dello scorso ciclo di Bitcoin che è stato poi il saltare di FTX, FTX è stato un caso anche politico molto importante, dove comunque la politica si è intrecciata tanto con gli affari dell’exchange, che era diventata una delle aziende più grandi comunque, che stava crescendo in un modo incredibile ed è stata in qualche modo agevolata anche politicamente e non controllata, quindi se per qualsiasi cosa veniva fatto un blocco, in realtà poi è stato concesso di fare qualsiasi cosa e ha portato a un disastro.

A me quello che hai detto mi fa pensare anche a quell’episodio anche per il cambiamento che avviene velocemente negli Stati Uniti, anche nella percezione delle cose, di come si riparta velocemente, perché se un caso del genere fosse successo in Europa, io penso che ci avremmo messo una pietra sopra a tutto il settore, cioè dopo uno scandalo così in Europa nessuno avrebbe mai, si sarebbe vergognato di parlare di cripto, di bitcoin, invece negli Stati Uniti si capisce che è un caso isolato che può fallire, che si può fallire ma si può ripartire ricostruendo senza fare quegli errori lì e senza andare a demonizzare tutto per un caso gestito male. Questa è una grande differenza che vedo tra i due continenti.

[Roberto Mazzoni]

Totale, infatti in America il principio fondamentale è “fail fast”, “fallisci in fretta”, perché è scontato che fallirai e fallirai più volte prima di centrare la formula giusta, quindi devi fallire rapidamente e passare subito alla prossima cosa invece di star lì a guardarti nello specchio e rattristarti per il tuo destino, devi semplicemente muoverti. Ma io direi che questo comunque anche in Europa presenta delle opportunità, perché là dove i governi, probabilmente non mi aspetto a faranno gran che, se non sono come la Germania a svendere i bitcoin che aveva a bilancio a 50.000 dollari, grazie, grazie, grazie Scholz, i singoli individui possono ottrare beneficio da questa cosa, perché là dove il governo resterà ingessato e non andrà da nessuna parte, i singoli comprendendo dove va il mondo possono seguire e adattarsi, a livello aziendale si possono fare le stesse cose.

Dubito che il bitcoin verrà mai reso illegale, cercheranno di complicare le cose, ma non possono svincolarsi in modo totale dal sistema del dollaro, perché altrimenti andrebbe a fondo direttamente. Quindi è un’ottima opportunità per invece, se individualmente le persone sono dinamiche, cogliere l’opportunità e cavalcare l’onda, di nuovo non studiando consigli di investimento, però stiamo parlando di tre industrie, quella dell’intelligenza artificiale, quella dell’energia e quella di bitcoin, che saranno gemellate in qualche modo e cresceranno moltissimo negli Stati Uniti, ma non solo negli Stati Uniti, perché sappiamo che i cinesi e i russi vogliono investire tantissimo sull’intelligenza artificiale, sappiamo che stanno già investendo moltissimo sul nucleare, gli stessi arabi, gli stessi sauditi stanno investendo sul nucleare, perché si rendono conto che il petrolio comunque non basta e perciò là dove non ci possiamo aspettare che il governo italiano faccia nulla in tale direzione, i singoli possono perlomeno cogliere l’onda e cercare di trovare un proprio posto al sole, come si sul dire.

[Filippo Angeloni]

Vabbè io passerei alle domande se ne vediamo qualcuna Tiziano. Allora c’era questa, però non so se ce la sentiamo di rispondere, lato prezzi, per cortesia vorrei una proiezione sul valore futuro del dollaro e dell’euro, comprese le loro fluttuazioni, oltre a un chiarimento sulle criptovalute legate alle valute dei BRICS.

[Roberto Mazzoni]

Ok, allora, proiezioni sul valore del dollaro e dell’euro è impossibile darle, perché diciamo nessuno è in grado di fare proiezioni. Vediamo che l’euro è sceso, quasi vicino alla parità col dollaro se non sbaglio, quindi il trend indicherebbe un progressivo indebolimento dell’euro. L’euro è un progetto creato in affiancamento, come strumento in affiancamento al dollaro e in alternativa al dollaro, più che altro uno strumento in alternativa al circuito dell’euro dollaro, che ha iniziato a fallire nel 2008 e che ha bisogno di essere sostituito.

Mi sembra che abbia fallito pure l’euro, in tal senso, e che oggi il sistema futuro dell’euro dollaro sia identificabile appunto con le stablecoin. Le stablecoin sono l’erede del circuito dell’euro dollaro, cos’è il circuito dell’euro dollaro? Sono tutti i dollari che sono generati all’esterno degli Stati Uniti. Finora sono stati generati, a partire dagli anni ’70 in avanti, da banche prevalentemente britanniche che operavano attraverso le varie Cayman Island e le altre aree che sono partesi fiscali, in modo da non essere tracciabili, non essere responsabili di alcun pagamento di tasse fiscale. Però l’intero sistema che ha favorito la crescita della Cina e la crescita della globalizzazione si è schiantato nel 2008 e non si è più ripreso.

L’hanno tenuto insieme con i cerotti, adesso stanno cercando attraverso BRICS di sostituirlo, ma non sta funzionando ancora che bene. Anche perché la Russia non ha una dimensione di mercato, una dimensione economica da poter alimentare una valuta alternativa. I cinesi non possono farlo perché loro hanno il controllo di capitale, non fanno uscire lo yen dalla Cina e non permettono a capitale estero di entrare liberamente in Cina. Quindi se non liberalizzano la circolazione dello yen, cosa che non si pensano altrimenti di fare perché altrimenti perderebbero il controllo, non possono funzionare come valuta internazionale. Di conseguenza l’unica valuta che resta è il dollaro. Perciò il sistema BRICS funzionerà come sistema di compensazione tra una nazione e l’altra per gli scambi che verranno non in dollari, anche perché i russi non sanno che farsene delle rupie che ricevono dagli indiani e che gli indiani continuano a mandare in Russia per prendere il petrolio che poi vendono sovraccosto agli europei e di conseguenza la quantità di rupie che sono in Russia è esorbitante e i russi non sanno proprio cosa farsene.

Quindi l’unico modo per liberarsene è di far sì che gli indiani se le ricomprino dando oro in cambio, perché l’oro può essere utilizzato dai russi o come garanzia o come spesa o per altre motivazioni, non hanno prodotti i russi che possono acquistare gli indiani e quindi ci deve essere un sistema di compensazione e questo sistema è quello su cui stanno lavorando con BRICS. In buona sostanza M-Bridge nasceva come criptovaluta per tenere traccia di questi scambi, a cui si deve andare a livello di nazione con nazione e cercare di arrivare a capire alla fine del mese, del trimestre, quello che potrebbe essere, quanto oro uno deve dare all’altro per bilanciare o quanti beni se disponibili una nazione può dare all’altra per compensare.

Questo sistema funziona nel momento in cui BRICS è abbastanza ampio da avere una varietà di prodotti tale per cui c’è la sufficienza per soddisfare tutte le esigenze primarie dei vari partecipanti, però al tempo stesso non può essere troppo ampio, altrimenti diventa una specie di barra onda e non si capisce più niente.

Quindi BRICS andrà avanti, cercheranno di far quadrare un po’ le cose, però stanno incontrando difficoltà perché in ogni caso il modello che loro stessi dicono di voler adottare è un’evoluzione del modello di Bretton Woods che già non ha funzionato al primo giro, quindi non è che riproporlo adesso lo renda più funzionale e in ogni caso non sarà mai, non risulterà mai o perlomeno non è previsto che risulti in una valuta da usabile a livello individuale, a livello retail. Non hanno in previsione di lanciare una valuta di uso individuale, quindi la valuta di scambio internazionale a livello individuale resterà probabilmente il dollaro.

[Filippo Angeloni]

Poi c’è una domanda sulle opzioni su iBit, l’ETF spot di BlackRock su Bitcoin. Cosa ne pensiamo?

[Roberto Mazzoni]

È un male necessario, nel senso che a volte bisogna anche imparare a nuotare con gli squali. Allora, il Bitcoin è un protocollo aperto a tutti, chiunque può entrare. Anche lo stesso Satoshi aveva detto che possiamo impedire che la finanza tradizionale utilizzi Bitcoin perché nasce proprio per essere utilizzabile a tutti, quindi era scontato che prima o poi i finanziari sarebbero arrivati, soprattutto quelli che hanno capito che forse è meglio giocarsela anche con Bitcoin perché il resto potrebbe non funzionare tanto bene.

Di conseguenza BlackRock ha sicuramente un peso importante ma non ha un peso determinante perché la stragrande maggioranza comunque dei Bitcoin è in mano a privati, quindi qualsiasi cosa Blackrock faccia favorisce anche questi privati, favorisce l’economia complessiva e nel caso in cui cercasse di deviare Bitcoin creando un fork, quindi una versione di Bitcoin proprietaria, si lascerebbe indietro il resto del mercato e sappiamo che fine hanno fatto gli altri fork. Quindi è una presenza direi inevitabile ed è semplicemente la testimonianza del fatto che al di là di tutte le possibili considerazioni morali che possiamo fare su BlackRock, sanno fare il loro mestiere e hanno capito dov’è il caso di mettere i soldi.

[Filippo Angeloni]

Nessuno sa se lo IOR investe in Bitcoin, che io sappia no, non so se Roberto è informato.

[Roberto Mazzoni]

No, non ho il portafoglio in gestione.

[Filippo Angeloni]

Questa per Tiziano, ci rispieghi l’effetto sui vari exchange di un probabile supply shock.

[Tiziano Tridico]

La faccio molto molto breve, il discorso è che il circolante reale, la disponibilità che abbiamo noi retail per acquistare è principalmente la supply che risiede sui exchange, cioè quando andate su Coinbase, su Binance e comprate, quelle monete hanno un certo tipo di disponibilità che ad oggi è inferiore al 15%. Quindi parliamo comunque di una disponibilità molto bassa. Le altre monete, tutto il restante, parlo del circolante quindi non del massimale, ad oggi ci sono 19 milioni, 700 mila circa, se non vado errato, comunque sia meno di 20 milioni, non parlo di 21 milioni totali, parlo di quelli che circolano, gli altri sono in mano a noi privati, che vuol dire che anche se BlackRock volesse comprarli, se finiscono quelli a disponibilità degli exchange o sono molto pochi, non può andare a casa delle persone e obbligare a vendere.

Questo che vuol dire che la domanda che poi va a aggredire un’offerta molto limitata porta ai prezzi ad alzarsi molto molto velocemente. Cioè non è che un Bitcoin che rimane residuo vale 94 mila dollari se ci fosse solo quello da comprare, se tutti volessero comprare solo quello, quello avrebbe un prezzo che arriverebbe in un attimo a un milione se ne rimanesse solo uno sul mercato. E questo è il discorso.

[Roberto Mazzoni]

Corretto.

[Filippo Angeloni]

Poi ultima domanda. Roberto, se i governi iniziano ad accumulare Bitcoin, cosa faranno i retail?

[Roberto Mazzoni]

I retail, dici singoli? Beh allora ci sono comunque dei singoli che sono sempre disposti a vendere, perché abbiamo i famosi OG, gli Old Gangsters, le persone che sono entrate in Bitcoin per prima e che hanno discreti, anche whales, vengono chiamati le balene, che hanno un discreto portafoglio di Bitcoin, che probabilmente vogliono godersi almeno in parte nella parte finale della loro vita, quindi hanno voglia di spenderli, hanno disponibilità di spenderli e vediamo che negli ultimi tempi ci sono stati diversi movimenti da portafogli di vecchia data.

Quindi ci sarà sempre una disponibilità di persone che sono pronte a vendere al giusto prezzo. Quindi non credo che da qui a 4 anni o a 10 anni ci sarà una situazione tale per cui si blocchi il mercato, perché c’è sempre un prezzo a cui qualcuno è disposto a vendere. E questo vale anche per le singole aziende, perché comunque l’azienda stessa, allora c’è un principio nel mondo di Bitcoin che se l’azienda o l’individuo non contribuisce fattivamente in ogni caso a Bitcoin, non partecipa alla vita dell’ecosistema, prima o poi perde i Bitcoin.

Vuoi perché li deve usare per pagare le proprie spese, vuoi perché fa’ investimenti sbagliati in altre parti, in ogni caso li rimetti in circolazione. Quindi il sistema dovrebbe autoregolarsi e non so dirvi fra 30 anni perché non sono in grado di fare una proiezione di questo genere, però se guardiamo ai prossimi 4 anni direi che non ci dovrebbero essere problemi. Anche perché molte delle acquisizioni fatte da iBit, che sarebbe l’ETF di BlackRock, sono state fatte a spese di altri fondi che sono stati creati in precedenza, che hanno semplicemente travasato da uno all’altro perché era più conveniente e hanno sicuramente acquisito altri Bitcoin, ma non l’interessa, credo che sia forse un 20% che hanno acquisito realmente sul mercato, il resto veniva dall’assorbimento di altri ETF e anche tutti questi ETF che hanno lanciato non credo che tutti sopravviveranno perché adesso siamo nella fase di conquistare il mercato.

Una volta che si è conquistato il mercato ne resteranno 1, 2, 3, importanti, gli altri tenderanno a scomparire a meno che vadano a svolgere le funzioni particolari. In più non dimentichiamoci che nel momento in cui, credo che succederà presto, verrà consentito alle banche americane di tenere Bitcoin sui propri conti correnti, incominceremo a vedere anche dei privati che depositano i Bitcoin in banca a fronte di garanzia di interessi in dollari. Quindi diventano una fonte di generazione di reddito, cosa che finora Bitcoin non è stata. Quindi in questo caso vuol dire comunque rimettere, anche se non direttamente in circolazione per trading in quanto tale, comunque a disposizione dell’economia perché non credo che ci rivedremo delle banche tanto presto, ci sarà sempre gente che avrà bisogno di prendere a prestito e la nuova garanzia, il nuovo collateral, il nuovo real estate, la nuova forma di garanzia immobiliare sembra sia destinato ad essere Bitcoin. Mentre invece il settore immobiliare, è destinato a comprimersi parecchio, perderà valore, che si trasferirà in Bitcoin.

[Filippo Angeloni]

Ultimissimo, e allora prometto andiamo, ma tanto che sia veloce per ridere, il nostro istituto nazionale Ponsi Schema, l’INPS, potrebbe in futuro fare accumulo di Bitcoin?

[Roberto Mazzoni]

Potrebbe, magari così salvandosi, potrebbe, potrebbe. Non ci farei affidamento, però potrebbe essere un’idea.

[Filippo Angeloni]

Va bene ragazzi, io vi ringrazio a tutti per oggi, grazie anche a Roberto, mi è piaciuta anche questa live con lui, grazie mille, ce ne sarà ancora magari più avanti per altri giorni.

[Tiziano Tridico]

Sì, magari a elezioni, diciamo a mandato effettivo, magari più avanti vediamo come sta andando.

[Roberto Mazzoni]

Sì, volentieri.

[Tiziano Tridico]

Grazie mille.

[Filippo Angeloni]

E noi ci vediamo mercoledì prossimo.

[Roberto Mazzoni]

Ok, arrivederci.

[Filippo Angeloni]

Ciao.

Roberto Mazzoni

Commenti:

Donate

Possiamo fare informazione indipendente grazie al tuo sostegno. Se trovi utile il nostro lavoro, contribuisci a mantenerlo costante

Seleziona il metodo di pagamento

$0.00


Video collegati

Trump: bisogna affrontare la minaccia nucleare – parte 2 - MN #227

Trump: bisogna affrontare la minaccia nucleare – parte 1 - MN #226

Trump: una nazione in grave declino – MN #224

Trump e la fine della Prima Repubblica – parte 3 - Anarcotirannia - MN #209

Trump e la fine della Prima Repubblica – parte 2 - Criminali al potere - MN #208

Trump e la fine della Prima Repubblica – parte 1 - Persecuzione politica - MN #207