Il Grande Reset cinese – parte 1 – MN #205

Ci sono tante notizie nel mondo che dominano completamente il ciclo mediatico. Stiamo parlando degli aumenti dei tassi di interesse, della guerra, e della politica. Ma credetemi, fa tutto parte di una dieta costante di distrazione. Dico distrazione perché ci sono molte altre cose che stanno accadendo e che non ricevono quasi nessuna attenzione pubblica, ma che hanno davvero il potenziale d’influenzare la vostra vita. Alcune di esse coinvolgono i nostri avversari regolari in questo programma, persone o gruppi come il World Economic Forum e le Nazioni Unite. Prendiamo, ad esempio, le Nazioni Unite. Queste ultime ci avvertono che il mondo si sta dirigendo verso una recessione globale e una stagnazione prolungata, a meno di non cambiare rapidamente l’attuale tendenza d’inasprimento delle politiche monetarie e fiscali all’interno delle economie avanzate. Questo è contenuto in un nuovo rapporto pubblicato dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e sullo sviluppo.

Continua dicendo che la recessione globale indotta dalla politica potrebbe essere peggiore della crisi finanziaria globale del 2007e del 2009 e aggiunge che un’eccessiva stretta monetaria e un sostegno finanziario inadeguato potrebbero esporre ulteriormente le economie dei paesi in via di sviluppo a crisi in cascata. E mentre tutte le regioni saranno colpite, i campanelli d’allarme stanno suonando soprattutto per i paesi in via di sviluppo, molti dei quali si stanno avvicinando al default del debito pubblico. Permettetemi di esprimervi questo in un linguaggio chiaro. Mentre il mondo occidentale alza i tassi di interesse e smette di stampare denaro, il resto del mondo si sta fermando, il che potrebbe causare un problema finanziario catastrofico. Ma la corrente sotterranea di tutto questo è che, se non avessimo così tanti governi molesti e così tanti politici inetti a rovinarci la vita, allora forse non saremmo spinti in questa recessione.

E sospetto che le Nazioni Unite stiano cercando di dirci che le cose andrebbero molto meglio se l’ONU, in tutta la sua saggezza non eletta, stesse effettivamente governando il mondo. A quel punto potrebbero attuare ancora più politiche provenienti dai nostri signori al World Economic Forum. Ne parliamo in continuazione e ci rendiamo conto che sono ancora molto desiderosi di trasformare il mondo a loro immagine, attraverso il grande Reset e la Quarta Rivoluzione Industriale, uno slogan roboante inventato sempre da loro. E devo dire che suonano abbastanza ottimisti su come le cose stanno procedendo finora, dal loro punto di vista. Vedete, in questo momento, il World Economic Forum sta fornendo una piattaforma per promuovere l’iniziativa My Carbon, vale a dire il monitoraggio del consumo di combustibili fossili a livello individuale.

Lo descriveranno in modo diverso, ma in parole povere si tratta di un sistema di credito sociale personale che terrà traccia di tutto ciò che farete, tutto ciò che acquisterete, tutto ciò che mangerete. Una specie di grande fratello. Ora, per capire per quale motivo i signori del World Economic Forum ne siano così felici, citerò direttamente dal loro sito. Ecco cosa c’è scritto: Il COVID-19 è stata una prova di responsabilità sociale. Un numero enorme di restrizioni inimmaginabili per la salute pubblica sono state adottate da miliardi di cittadini in tutto il mondo. Ci sono stati numerosi esempi a livello globale di mantenimento del distanziamento sociale, di adozione delle mascherine, di vaccinazioni di massa e di accettazione di applicazioni per il tracciamento dei contatti, sempre per tutelare la salute pubblica, il che ha dimostrato la presenza di un nucleo di responsabilità sociale a livello individuale. Queste sono le parole del World Economic Forum.

E perché non dovrebbero essere incoraggiati da tutto questo? Il mondo ha accettato restrizioni inimmaginabili senza fare un lamento. Immaginate come questo incoraggerà il loro prossimo progetto di guerra psicologica mentre tentano di schiavizzarci tutti, vantandosi al tempo stesso della loro quarta rivoluzione industriale. A quanto pare, stanno facendo progressi. E stanno usando la tecnologia blockchain, probabilmente, che sarà integrata con le valute digitali delle Banche centrali per tenere traccia di tutto ciò che facciamo. Ma è tutto per salvare il pianeta, ovviamente. Vedete quindi il motivo per cui sostengono l’aumento dei costi per le attività che emettono grandi quantità di carbonio. Si tratta di attività come i trasporti, l’edilizia, la produzione di elettricità e simili. E vogliono anche ridurre la domanda di alcune aree, come dicono loro, non specificate.

Ma immagino che intendano le cose importanti di cui ho appena discusso e che costituiscono la vera base di una società civile. Ma, naturalmente, potrebbero anche includere, ad esempio, la carne, i viaggi aerei, quanti figli potete avere. Chissà fino a che punto vogliono spingersi in questa riduzione della domanda in nome della decarbonizzazione del pianeta? E per completare il tutto, vogliono far entrare nel lessico comune la definizione dei livelli personali di emissioni accettabili e una nuova definizione di giusta quota di emissioni personali. Non c’è niente di cui preoccuparsi, non è vero? Ora, se siete complottisti, vale a dire se siete una di quelle persone che possono predire il futuro con notevole precisione e a cui la sinistra appioppa quell’etichetta, potreste pensare che tutto ciò stia accadendo di proposito.

Voglio dire, il World Economic Forum è stato trasparente riguardo ai programmi che hanno in serbo per noi. Il suo fondatore, Klaus Schwab, ha persino scritto un libro intitolato Il Grande Reset, dove ci dice che non possiederemo nulla e saremo felici. E vediamo un coordinamento globale di attacchi al nostro modo di vivere, ai nostri costumi, alla nostra morale, e ai nostri valori. Questi attacchi vengono imposti anche alle nazioni che si oppongono a questo programma, imponendo sanzioni straordinarie e che considero illegali, ai danni dei governi e degli individui che vi risiedono. I nostri leader dell’anglosfera dovrebbero essere quelli che rappresentano il mondo libero. Ma stanno promuovendo la censura globale e la tassazione globale. Stanno armando le forze dell’ordine e gli esattori delle tasse contro coloro che oppongono resistenza.

E questi stessi leader celebrano movimenti che si basano sull’inganno, sulla distruzione e sul caos per dividere la società. Poiché i media ampiamente compiacenti riportano per lo più solo l’interpretazione ufficiale degli eventi, questi agenti del cambiamento politico si sentono ora tanto incoraggiati da essere spinti a mentire col massimo trasporto. E sembrano non avere paura di essere scoperti. Ecco perché paiono felici di travisare tutto, dalla guerra alla scienza, dall’economia alla biologia, al fine di condizionarvi ad accettare di fatto ciò che è inaccettabile. Ora, queste cose avvengono direttamente sotto i nostri occhi, eppure la maggior parte delle persone si rifiuta di vederle. Così tanti ancora travagliano nella loro vita quotidiana nella convinzione che il governo operi solo per il nostro bene.

Ma se ciò fosse vero, com’è possibile che la nostra nazione abbia quasi un trilione di dollari di debiti? Com’è possibile che l’Europa sia sull’orlo di un epidemia finanziaria? E com’è possibile che l’America sia una società divisa da politiche razziali e d’identità? Se il governo è davvero tanto utile, per quale motivo i politici ritengono inaccettabile permettere a tutti noi di conservare un po più dei soldi che guadagniamo. Voglio dire, sicuramente siamo in grado di spendere i nostri soldi meglio di qualsiasi governo. La verità è che i governi di tutto il mondo sono veramente disperati. Hanno fatto un tale casino che ci troviamo effettivamente sull’orlo della rovina.

Ed è per questo che vogliono creare queste magnifiche distrazioni di cui ho parlato prima. Sperano che più vi concentrerete sulla luce alla fine del tunnel, meno vedrete il treno che vi sta arrivando addosso.

La crisi immobiliare cinese

[Palki Sharma Upadhyay – WION]

Nel 2008, l’economia globale è crollata. Il nostro mondo è cambiato per sempre. In America, la banca Lehman Brothers è crollata. Aveva acquisito una quantità gigantesca di crediti inesigibili, per lo più cattive ipoteche. Ne è seguita una crisi bancaria internazionale che ha portato la recessione in tutto il mondo. 14 anni dopo, un’altra crisi finanziaria si sta preparando in Cina. Ma il mondo ne è inconsapevole. Mentre parliamo, una campagna di boicottaggio è in corso in almeno 86 città cinesi. Migliaia di acquirenti di immobili hanno smesso di pagare le rate mensili dei loro mutui perché dicono di non aver ricevuto la loro casa. Non intendono ripagare il loro debito. Il governo cinese ha chiesto alle proprie banche di produrre un elenco dei crediti inesigibili. C’è un rischio crescente di ulteriori inadempienze. Il settore immobiliare cinese è traballante. Le banche hanno un debito equivalente a oltre 9.000 miliardi di dollari. Il denaro è stato prestato soprattutto al settore immobiliare. I principali costruttori sono andati in default e ora i proprietari di casa sono intenzionalmente inadempienti. Un crollo del settore immobiliare cinese darà forse inizio alla prossima crisi finanziaria globale? Su Gravitas stasera, vi diremo come la Cina potrebbe scatenare una pandemia finanziaria.

Quello che avete visto accadere la scorsa settimana è una protesta soppressa dai funzionari del partito comunista cinese. Chi sono i manifestanti? Persone che avevano perso i risparmi di una vita. Le banche cinesi stanno attraversando una grave crisi, e queste sono persone della provincia di Henan. Nel mese di aprile, 4 banche in tale provincia hanno bloccato i prelievi dai loro correntisti impedendo alle persone di avere accesso ai propri soldi. La gente ha lottato per mesi e ha organizzato almeno tre proteste. E ogni volta, lo stato cinese ha risposto con una feroce repressione. Hanno fatto di tutto per schiacciare la protesta, ma non sono riusciti a mettere a tacere i manifestanti. Il regolatore bancario cinese ha ora ceduto. Compenserà questi correntisti nella regione di Hanan. È uno scivolone clamoroso per lo stato e una vittoria per il popolo cinese.

Ma la nostra storia non finisce qui. In realtà, è solo all’inizio. Le banche della provincia di Hanan rappresentano solo un frammento dell’incubo cinese. Ci sono molti altri scheletri negli armadi delle banche cinesi, che sono indebitate per un valore di 9.200 miliardi di dollari. Permettetemi di ripetere: sono indebitate per un valore di 9.200 miliardi di dollari. Tale denaro è stato distribuito al settore immobiliare che ora è in difficoltà, e che lo ha usato principalmente per concedere prestiti agli acquirenti di case. Ma ora i soldi non tornano perché le persone non hanno le loro case, quindi hanno smesso di pagare i propri mutui. In Cina, la portata del problema è enorme. Questa non è solo una crisi dei mutui, ma una vera e propria rivolta dei mutuatari.

Gli acquirenti di case in più di 50 città cinesi sono inadempienti sui propri debiti e lo stanno facendo di proposito. L’abbiamo già detto prima, il problema del debito cinese è come un cancro, e tale cancro si sta ora diffondendo attraverso l’intera economia cinese. Le ripercussioni potrebbero essere gravi e l’impatto potrebbe essere globale. Su Gravitas, stasera, vi forniremo la storia completa. Vi diremo come l’economia cinese si sta lacerando ed è sull’orlo del collasso. Inizieremo con il boicottaggio dei mutui. Guardate questo titolo. Boicottaggio dei mutui in Cina. Dati cancellati dai censori a mano a mano che la crisi si diffonde. La notizia è scoppiata oggi. E quando i censori cinesi entrano in azione, è spesso l’indizio di un grosso problema.

Questi censori hanno rimosso da internet alcuni documenti. Cosa c’era in quei documenti? Dati sul boicottaggio dei mutui nel paese. Informazioni sui progetti che sono stati venduti e che non verranno consegnati. Immagini di lettere di acquirenti di case. Queste sono le persone che hanno dichiarato che non pagheranno mai più le rate mensili dei loro mutui. E la Cina sta cercando di nascondere tutti questi dati. Quindi, quanto è grande il problema? In una parola: gigantesco. Abbiamo stimato che gli acquirenti di case abbiano interrotto i pagamenti dei mutui in almeno 100 progetti. Dove sono questi progetti? In più di 50 città. I numeri contenuti in questi documenti che sono stati resi disponibili suggeriscono che il problema è molto più grande. Secondo un rapporto, il boicottaggio sta avvenendo in ben 86 città. Quanti progetti? Più di 230. Quante persone hanno smesso di pagare le rate mensili in Cina? Non abbiamo i numeri esatti, ma un notiziario cinese ha pubblicato un rapporto. Ha immagini prese dai documenti che erano stati censurati.

Guardate questo foglio. Ci sono più di 80 voci solo in questo elenco. 46.000 acquirenti di case hanno sospeso i pagamenti in 14 progetti. 46.000. Questi progetti si trovano nella Cina centrale, meridionale e orientale. Quindi le persone si rifiutano di pagare le rate mensili in 80 città. Potete immaginare la portata della crisi. Perché hanno sospeso i pagamenti? Perché non hanno le loro case. Quelle che hanno comperato sulla carta, ma i cui progetti non sono mai stati completati perché, per la maggior parte, hanno fallito. E questi progetti appartengono agli sviluppatori che recentemente sono andati in default. Il più grande colpevole è un nome che già conoscete, Evergrande. Che era il più grande sviluppatore immobiliare in Cina.

Ora ha la più grande mole di debiti al mondo. Il 35% dei progetti che sono oggetto della rivolta appartengono a Evergrande. Gli acquirenti di case hanno tutti i diritti d’infuriarsi. Visto che non riceveranno le loro case, perché mai dovrebbero continuare a pagare i loro mutui? E tutte queste sono cattive notizie per lo stato cinese, perché, se i boicottaggi continuano, ci saranno altri default. Di quanti soldi stiamo parlando? Almeno 58 miliardi di dollari. Questo è il valore di tutti i prestiti abbinati ai progetti abitativi ritardati. In che modo la Cina farà rivivere questi progetti? Dispone di opzioni limitate. Il settore immobiliare cinese è diventato una delle sue maggiori passività. I recenti default hanno messo a rischio le banche cinesi. La mole del debito complessiva è molto più grande. Di nuovo. Ho alcuni numeri. Le banche cinesi hanno prestato 9.200 miliardi di dollari al settore immobiliare.

E più della metà di questi sono prestiti ipotecari. Nell’ultimo anno, diversi sviluppatori sono andati in default. 28 dei primi cento sviluppatori cinesi sono andati in default, e non sono riusciti a pagare i loro prestiti o hanno chiesto una proroga ai rispettivi creditori. Ora, ecco perché diciamo che la ripresa sarà dura. In Cina, nella prima metà di quest’anno, le vendite immobiliari del 2022 sono crollate del 72%. In solo un anno, abbiamo un calo del 72%. I burocrati cinesi stanno premendo il pulsante del panico. Hanno detto alle banche di fare pulizia al loro interno. La Cina vuole sapere quanto è grande la massa del debito ipotecario.

Ci sono piani per infondere denaro nell’economia. I rapporti dicono che Pechino potrebbe pompare 1.100 miliardi di dollari destinati a progetti infrastrutturali. Spera di risollevare il settore delle costruzioni e, per estensione, l’intera economia cinese. I politici cinesi dicono inoltre che aiuteranno anche il settore immobiliare residenziale, ma non c’è ancora un piano. Nel frattempo, i progetti immobiliari stanno continuando a fallire, i mutuatari non sono in grado di rimborsare il debito e le banche temono un collasso. Abbiamo già visto tutto questo in passato. è una replica esatta di ciò che è successo nell’anno 2008. La crisi dei mutui subprime in America. Ecco cos’era. Ha sprofondato il mondo intero nella recessione. Secondo una stima, oltre 2 milioni di case americane sono state sottoposte a pignoramento. Quanto hanno perso le famiglie americane? Almeno $ 17.000 miliardi in totale. Ciò che sta accadendo in Cina è davvero simile alla crisi dei subprime americani.

Il problema più grande è il fatto che la Cina sta cercando di nasconderlo completamente. Il mondo ha bisogno di conoscere l’esistenza dei mutui scadenti in Cina. Nel 2020, abbiamo subìto la diffusione del virus di Wuhan e il mondo ha vissuto una pandemia. Nel 2022, la Cina nasconde un’altra crisi che potrebbe darci una pandemia finanziaria.

Il pazzesco lockdown cinese

[Tucker Carlson]

Buonasera e benvenuti a Tucker Carlson. Mi auguro che abbiate avuto uno splendido giorno del Ringraziamento. C’è qualcosa che non sapevamo, ma che ora conosciamo. Nell’inverno del 2020, Tony Fauci voleva sapere come il Partito comunista cinese stesse rispondendo al COVID. Loro avevano il COVID, e noi avevamo il COVID. Voleva capire cosa stessero facendo. Così abbiamo mandato in Cina, per scoprirlo, uno dei suoi vice, un individuo chiamato Clifford Lane, il quale rimase sbalordito da ciò che vide. Intere città cinesi erano state messe in quarantena. Un numero enorme di persone erano state rinchiuse con la forza all’interno delle proprie case, in alcuni casi per morire di fame. La polizia segreta percorreva le strade, costringendo i pedoni a salire su furgoni senza finestrini per il solo crimine di essere stati trovati all’esterno. Gli animali domestici, cani e gatti, sono stati dichiarati impuri e picchiati a morte sul marciapiede. Era una scena distopica infernale. Di conseguenza Lane tornò negli Stati Uniti per raccontare a Tony Fauci quello che aveva visto. Ma Tony Fauci non era affatto disgustato. E nemmeno inorridito dalle violazioni dei diritti umani che Clifford Lane aveva visto in Cina. Secondo un nuovo rapporto dell’Epic Times, basato su deposizioni emerse questo mese, Tony Fauci era invidioso, e disse a Lane che voleva fare la stessa identica cosa negli Stati Uniti. Quindi ora è assolutamente ovvio che, fin dal primo giorno, la Cina è stata il modello che i funzionari della sanità pubblica americani, hanno usato per rispondere al COVID. E, di fatto, il modello non è cambiato. In Cina, i lockdown sono tuttora in corso e non sono mai veramente finiti. E i nostri funzionari della sanità pubblica non hanno mai smesso di applaudirli. Nell’aprile di quest’anno, il governo cinese ha chiuso Shanghai, la città più grande della Cina, e anche una delle città più grandi del mondo. Shanghai ha una popolazione tre volte superiore a quella di New York. 25 milioni di persone. E tutte quelle persone, tutti i 25 milioni, stanno ora soffrendo un blocco a tempo indeterminato. Shanghai è il più grande campo di prigionia della storia umana. Allora perché il governo cinese sta facendo questo alla sua città più grande? Nessuna persona onesta crede che abbia qualcosa a che fare con la salute pubblica perché non è dimostrabile. A partire dalla domenica di ieri, non ci sono stati decessi COVID segnalati in Cina. Una nazione di quasi un miliardo e mezzo di persone, senza un solo decesso per COVID. Quindi il COVID non costituisce una vera minaccia per il governo cinese. I disordini politici, tuttavia, lo sono. E lo sono sempre stati. Proprio questo è il punto. In Cina, come negli Stati Uniti, la politica del COVID non è una questione di salute pubblica, bensì è uno strumento di controllo sociale. La politica del COVID è un modo per le persone al comando di rimanere al comando togliendo alla propria popolazione le libertà civili più elementari. Questo è molto chiaro. Ed è esattamente per questo che i nostri leader sostengono ciò che sta accadendo in Cina stasera, perché vorrebbero vederlo accadere anche qui da noi. Centinaia di milioni di persone imprigionate in tutto il paese. Questo, secondo l’epidemiologo di Harvard Eric Feigel-Ding, è, cito, nell’interesse di tutti. Davvero? Bene, ecco come appare in Cina.

[Giornalista CNN]

Nella città, alcuni sono stati costretti a mettersi in quarantena al freddo nei parcheggi. Questo video virale, che la CNN non ha potuto verificare, mostra altri costretti a rimanere nei bagni degli uomini, per dormire sotto gli orinatoi. E in questo video, si dice che il luogo mostrato è un sito di quarantena per i bambini nella provincia di Henan. Un ragazzino che salta sui mattoni per evitare la pozza di liquido sporco. Qui è dove usano il bagno. Questa donna singhiozza a terra, piangendo dopo essere stata sorpresa con la maschera abbassata. Il governo ha sospeso la sua attività per 30 giorni, facendole perdere un mese di stipendio. Spuntoni metallici, che l’uomo che filma dice che sono stati installati sul cancello di un complesso immobiliare per impedire ai residenti di andarsene.

[Tucker Carlson]

Quelli che vedete sono campi di concentramento creati ad hoc per il COVID. Ma ci sono altri campi di concentramento COVID in allestimento in tutta la Cina. La città di Urumqui, nell’ovest della Cina, è diventata di fatto un intero campo di concentramento. Negli ultimi tre mesi, è stata completamente bloccata. I residenti non sono stati in grado di lasciare le loro case per nessun motivo, nemmeno per procurarsi cibo o medicine. La scorsa settimana, un enorme incendio è scoppiato in un complesso di appartamenti in quella città. Il governo aveva sigillato la maggior parte delle porte dell’edificio, comprese le uscite verso l’esterno. I pompieri hanno impiegato più di 3 ore per domare l’incendio e, a quel punto, dieci persone erano già morte carbonizzate all’interno, tra cui un bambino di tre anni. Così la notizia di questo incendio si è diffusa in tutto il paese. In Cina, come negli Stati Uniti, i social media sono censurati dalle autorità. In entrambe le nazioni hanno speso un sacco di tempo e un sacco di soldi per censurarli. Ma alla fine, non sempre funziona. L’indignazione trova il modo di superare anche i filtri più rigorosi. Così le proteste hanno cominciato a formarsi in tutta la Cina. E da allora quelle proteste sono cresciute fino a diventare la più grande sfida al dominio comunista dal massacro di Piazza Tienanmen, più di 30 anni fa. Ecco uno scorcio delle proteste.

Vedremo dove andrà a finire. Ma, di nuovo, queste sono state le più grandi proteste che sappiamo essersi verificate in Cina dal 1989. Ma ciò che colpisce è anche la reazione negli Stati Uniti. Quando guardiamo quelle clip, ci chiediamo chi mai potrebbe fare il tifo per la polizia segreta. Come potrebbe una persona decente essere dalla parte del governo cinese e contro la popolazione del paese, contro la gente comune, contro i diritti umani, contro l’umana decenza? Chi potrebbe tifare per il carro armato che avanza contro l’uomo solitario e coraggioso che gli sta di fronte? E la risposta è, sfortunatamente, che negli Stati Uniti ci sono molti che tifano per il carro armato e sostengono gli oppressori contro gli oppressi. Uno di loro è Tony Fauci. Eccolo intervistato ieri, mentre in Cina venivano uccise persone per aver cercato le libertà umane più elementari. Ecco Fauci che suggerisce ancora una volta che il governo cinese è il modello da seguire per il nostro paese. Ed è per questo che potremmo aver bisogno di chiudere le nostre scuole ancora una volta, nonostante il COVID oggi non sia più pericoloso della normale influenza. Guardate.

[Giornalista CBS]

Al termine delle vacanze, i genitori dovrebbero aspettarsi che le scuole chiudano?

[Anthony Fauci]

Non lo so, Margaret. Non sono sicuro. Quando si parla di chiudere le scuole, ci sono sempre effetti collaterali.

[Giornalista CBS]

È un tema anche radioattivo.

[Anthony Fauci]

Esattamente. Ci sono sempre aspetti collaterali da bilanciare, e lo si fa in tempo reale, a seconda della carica virale della malattia nella tua regione.

[Tucker Carlson]

Potremmo chiudere di nuovo le scuole? Un fascismo dal volto cinguettante. Certo, risponde Fauci. Potremmo ancora una volta negare ai vostri figli un’istruzione. Vedremo. Prenderemo questa decisione in futuro. Sul Washington Post, la giornalista Taylor Lorenz non è stata altrettanto circospetta. L’ha detto forte e chiaro, elogiando senza riserve ciò che la Cina sta facendo al proprio popolo. A differenza degli Stati Uniti, ha detto, la Cina non sta scegliendo di uccidere milioni di persone vulnerabili. In altre parole, deportare la popolazione nei campi di concentramento è un atto compassionevole. Quindi dobbiamo chiederci, dal momento che la Cina è il più grande paese del mondo, il nostro rivale primario, la più grande economia mondiale, cosa ne pensa l’amministrazione Biden? Dovrebbe prendere posizione al riguardo. Abbiamo un Dipartimento di Stato che esiste esattamente a questo scopo. Dunque cosa pensa l’amministrazione Biden su ciò che sta accadendo in Cina? Beh, a quanto pare, concordano. Oggi, un portavoce della Casa Bianca, il famoso John Kirby, ha risposto come segue quando gli è stata posta la domanda. 

[Giornalista Casa Bianca]

Qual è la reazione del presidente quando sente i manifestanti in Cina che gridano Libertà? Oppure, Xi Jinping, vattene.

[Ammiraglio John Kirby]

Il presidente non può pronunciarsi a nome dei manifestanti di tutto il mondo. Ciascuno ha le sue proteste. Quindi non c’è reazione. Questi manifestanti parlano per se stessi. Quello che stiamo facendo è chiarire che sosteniamo il diritto di protestare pacificamente.

[Tucker Carlson]

I manifestanti parlano per sé stessi. Non abbiamo speso 60 miliardi di dollari per sostenere il governo corrotto dell’Ucraina perché sono dalla parte della libertà e della democrazia, anche se non è un paese libero o democratico? è dunque questo è il pretesto? Siamo in favore della libertà. Ma qui ci sono persone che dicono, ehi, non voglio essere gettato in un campo di concentramento oppure morire di fame nel mio appartamento. E l’amministrazione Biden non può nemmeno schierarsi dalla loro parte. La questione non li riguarda. Non devono forse parlare a nome del governo degli Stati Uniti, che dichiara di voler difendere i diritti umani fondamentali? Davvero, John Kirby, dovresti vergognarti di te stesso. È difficile credere che sia reale, ma lo è. E il Congresso degli Stati Uniti ha, in linea di massima, adottato la stessa posizione. Eric Swalwell spende gran parte della sua vita a sbraitare sui diritti umani su Twitter, sull’aborto come diritto umano. Ma non ha detto nulla su ciò che sta accadendo stasera in Cina, e, purtroppo, non siamo stati in grado di raggiungere per un commento la sua ex ragazza, la spia cinese Fang Fang. Non abbiamo sentito una parola nemmeno da Adam Silver, il commissario della lega del basket americana, che di solito passa molto tempo a urlare su quanto siano autoritari gli Stati Uniti e a minacciare di punizione le persone che vivono qui. Per esempio, non ha problemi a minacciare gli elettori americani in North Carolina oppure in Texas che volevano bagni separati per le bambine. Cosa ne pensa sull’atto di uccidere le persone che vogliono lasciare il proprio appartamento oppure gettarle in massa nei campi di concentramento? Abbiamo deciso di scoprirlo, e oggi abbiamo inviato un’e-mail al suo ufficio. Ma non abbiamo ricevuto risposta. Perché? Forse perché ha guadagnato milioni personalmente, e la stessa lega del basket guadagna miliardi di dollari in Cina. Quindi la lega non ha nulla da dire sulla Cina che getta la sua popolazione nei campi di concentramento, trasformando Shanghai in una prigione. E infatti, quando chiedi agli allenatori della lega le loro opinioni sulle violazioni dei diritti civili in Cina, quello che ottieni è una lezione su come stiamo molto peggio negli Stati Uniti.  Guardate.

[Steve Kerr]

Nessuno me ne ha parlato o ha chiesto la mia opinione a riguardo.

No.

E non si è parlato nemmeno della nostra storia di violazioni dei diritti umani negli Stati Uniti. La gente in Cina non mi ha chiesto cosa ne penso delle persone armate di mitragliette e che si falciano a vicenda in un centro commerciale. Non mi è stata fatta questa domanda. Il mondo è un luogo complesso, e c’è più grigio che bianco e nero.

[Tucker Carlson]

La Cina commette un genocidio contro i musulmani e blocca una città di 25 milioni di persone. Ma noi abbiamo il Secondo Emendamento, e sono praticamente la stessa cosa. Questa è la parola del famoso allenatore Steve Kerr. Tutte queste persone guadagnano parecchi soldi dalla Cina. La lega è letteralmente sul libro paga cinese, quindi non pronunceranno una sola parola negativa sui loro padroni. Questo non è più un campionato americano. Queste non sono persone fedeli agli Stati Uniti. Disprezzano gli Stati Uniti mentre sono sul libro paga cinese. è la verità. Quindi non possono nemmeno criticare i bambini che bruciano vivi in un grattacielo perché le porte sono state chiuse a causa del COVID, una malattia che in realtà non rappresenta una minaccia per nessuno. La lega del basket preferisce starsene zitta, idem per Eric Swalwell, per la spia cinese con cui andava a letto, per la Casa Bianca, per il Dipartimento di Stato e per MSNBC. Quindi dovete chiedervi, quali sono le ideologie alla base di tutto questo? Una delle ideologie più basilari nella vita americana è che il corpo è mio e lo gestisco io. Abbiamo autonomia fisica in questo paese. Autonomia corporea. E l’autonomia corporea è centrale nel dibattito sull’aborto. Dicono che non possiamo costringerle a portare a termine la gravidanza perché è il loro corpo, non appartiene al governo. Nel caso in cui non avessi mai sentito questo argomento prima, ecco alcuni esempi recenti.

[Gretchen Whitmer – governatore del Michigan]

State votando per il diritto di scelta. 

[Chuck Schumer – leader di maggioranza al Senato degli Stati Uniti – Partito Democratico]

Vogliamo proteggere il diritto di scelta della donna.

[Raphael Warnock – senatore degli Stati Uniti – Partito Democratico]

Siete pronti a difendere il diritto di scelta della donna?

[Nancy Pelosi – ex presidente della Camera – Partito Democratico]

Togliamo ogni dubbio sul fatto che la donna abbia il diritto di scegliere.

[John Fetterman – senatore Pennsylvania – Partito Democratico]

Proteggere il diritto di scelta della donna.

[Joe Biden]

Nell’elezione di quest’anno si decide sul vostro diritto di scelta.

[Tucker Carlson]

Oh, il diritto di scegliere. Diritto di scegliere l’aborto. Che dire del diritto di uscire all’aria aperta o del diritto di scegliere se mandare i figli a scuola? Oppure il diritto di scegliere quali farmaci iniettare nel tuo corpo oppure il diritto di scegliere di non essere gettato in un campo di concentramento? Anche questi sono diritti validi? Anche questi sono esempi di autonomia corporea? Gli 1,5 miliardi di persone che vivono in Cina o i 340.000.000 che vivono negli Stati Uniti, godono forse di autonomia fisica? No, non ce l’hanno.

A queste persone non importa nulla dell’autonomia corporea. Non si preoccupano dei diritti umani. Si preoccupano unicamente di controllarvi per sempre. Ed è vero.

Roberto Mazzoni

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