I nazisti del Pentagono – Operazione Paperclip – parte 1 – MN #230

Una conoscenza parziale della storia e della radice degli eventi odierni impedisce una reale comprensione della realtà e favorisce la diffusione di notizie fuorvianti o totalmente false e il proliferare della propaganda.

Nel prossimo video di Tucker Carlson vediamo la sua testimonianza di come la fornitura di una visione parziale delle cose costituisca la base operativa dei media moderni.

Per comprendere l’attuale situazione europea e statunitense dobbiamo comprendere il rapporto che si è sviluppato tra nazisti, russi e americani alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Questo video si basa su un libro realizzato da Annie Jacobsen, un’autrice americana che si concentra su un’operazione segreta realizzata dal Pentagono e dalla CIA, che tuttavia, come lei ci dice, ha visto lo svilupparsi di un’operazione parallela ed equivalente da parte dei sovietici del KGB, che si chiamava Operazione Osoaviakhim e che ha portato alla reclutamento da parte dei sovietici di un numero ancora maggiore di ex-nazisti, almeno 2.500, anche se le cifre, da entrambe le parti sono sicuramente molto più grandi.

La stessa operazione è stata ripetuta anche da parte di alcune nazioni del Medio Oriente, di cui la Jacobsen non fa il nome, ma che può essere intuito.

L’esistenza dell’Operazione Paperclip è stata portata alla luce per la prima volta dalla giornalista americana Linda Hunt che nel 1991 ha pubblicato il primo libro d’indagine sulla vicenda, basato su documenti che era riuscita ad ottenere dal governo degli Stati Uniti attraverso una causa legale. Linds Hunt è stata attaccata dal governo statunitense per aver portato alla luce questa operazione che altrimenti sarebbe rimasta segreta e ha posto le basi per il lavoro di Annie Jacobsen che si è basata su altri documenti ottenuti dal governo americano come pure da quello tedesco e sull’intervista di numerosi sopravvissuti ai campi di concentramento e parenti dei nazisti coinvolti nel progetto.

Il libro originale di Linda Hunt s’intitola “Secret Agenda: The United States Government, Nazi Scientists, and Project Paperclip, 1945-1990”- “Agenda segreta: il governo degli Stati Uniti, gli scienziati nazisti e il progetto Paperclip, 1945 – 1990”.

L’operazione Paperclip, che alla lettera vuol dire Operazione Graffetta, è stata una delle operazioni segrete più importanti condotte dal Pentagono e dall’intelligence americana alla fine della Seconda Guerra mondiale. Il suo obiettivo era di reclutare gli scienziati nazisti e portarli negli Stati Uniti con visti speciali così da utilizzarli nello sviluppo di armi da utilizzare contro i sovietici. Un programma simile veniva condotto parallelamente anche dagli stessi sovietici oltre che da altre nazioni che avrebbero in teoria dovuto essere totalmente ostili alla commistione con i nazisti.

L’inserimento di nazisti all’interno delle strutture di difesa e di intelligence di queste tre nazioni ne ha compromesso l’integrità e ha favorito lo sviluppo di derive naziste i cui risultati si vedono ancora oggi.

Annie Jacobsen è un’autrice di besteller che sono spesso arrivati nella prestigiosa classifica del New York Times. E’ anche stata finalista per il premio Pulitzer. I suoi libri sono stati tradotti in nove lingue. Il libro Paperclip racconta in dettaglio gli sviluppo di questa operazione, attigendo a documenti ufficiali dei vari governi coinvolti e fornendo una visione senza precedenti della portata e delle conseguenze che tale operazione ha avuto sul complesso militare e spionistico americano.

In questo video riportiamo la prima parte della conferenza che lei stessa ha tenuto per presentare il suo libro, corredandola con approfondimenti presi dal libro stesso. Nel libro si parla di vari personaggi che vi presenteremo con schede individuali e si parla inoltre della Bell Aircraft che, allepoca, era una delle principali fabbriche americane impegnate nella costruzione di aerei per la Seconda Guerra mondiale e che, in seguito, è stata la prima, grazie anche al contributo degli scienziati tedeschi, a sviluppare il primo aereo supersonico.

L’Operazione Paperclip ha coinvolto ufficialmente 1600 scienziati tedeschi, ci sono state sicuramente ramificazioni molto più vaste nel contesto della CIA, che di certo non ha dato visibilità del gran numero di ex-nazisti reclutati tra le proprie fila.

In questo video vedremo quindi solo la punta dell’iceberg per renderci conto della natura dell’Operazione Paperclip e per dare un volto ad alcuni dei nazisti coinvolti.

Come detto nel video, Annie Jacobsen è anche autrice del libro “Area 51” che parla della base militare più segreta degli Stati Uniti basandosi sulla testimonianza di 19 militari americani che avevano lavorato in quella base.

I nazisti nelle posizioni chiave del Pentagono

20140315 Annie Jacobsen Paperclip OK Part 1

[Presentatore]

Annie Jacobsen è una giornalista ed è l’autrice di Area 51. Il suo libro più recente, Operation Paperclip, Operazione Paperclip, parla della fine della seconda guerra mondiale e della decisione del governo americano di accettare all’interno dei suoi confini scienziati tedeschi di alto livello, alcuni dei quali avevano commesso atti mostruosi. Questa decisione ha accelerato la crescita delle capacità scientifiche degli Stati Uniti, ma ha anche messo in discussione la nostra posizione etica. Quindi, vi prego di dare il benvenuto ad Annie Jacobsen che ce ne parla.

[Annie Jacobsen]

Mi sentite bene? Ottimo. Ringrazio l’associazione Politica e Prosa per avermi ospitato. Benvenuti. Sono Annie Jacobsen. Stasera vi parlerò dell’Operazione Paperclip. E voglio ringraziare tutti per essere venuti. Questa è davvero la mia parte preferita del tour per la presentazione del libro. Lo scrivere un libro è solo un modo per poter guardare negli occhi le persone che lo leggono e parlarne con loro. Quindi vi guiderò attraverso circa 60 diapositive e vi parlerò un po’ dell’Operazione Paperclip, e infine accoglierò con piacere le vostre domande. Una delle cose che le persone spesso mi chiedono è per quale motivo dovrei scrivere di un argomento del genere.

L’Operazione Paperclip è stata un programma militare confidenziale. Presentava una facciata rispettabile per il pubblico. L’idea fondamentale era che non si potevano avere 1600 tedeschi che scorrazzavano per gli Stati Uniti, all’interno di varie strutture militari, oppure nelle istituzioni accademiche, senza che ci fosse una spiegazione plausibile per la loro presenza. E assieme agli scienziati tedeschi, arrivò anche una campagna di propaganda mirata a presentarli come scienziati buoni. Può darsi che alcuni di loro fossero anche buoni. Ce n’erano 1600 in totale. Può benissimo darsi che alcuni di loro fossero brave persone.

E in realtà, in ciascuna delle riunioni dove abbiamo parlato del libro, hanno partecipato individui che avevano un padre oppure uno zio che aveva fatto parte di Paperclip. Ma quello che posso dirvi è che gli uomini su cui mi sono concentrata avevano un passato molto oscuro, e ve ne parlerò un poco durante questa presentazione. Quindi, per quale motivo mi sono dedicata a questo argomento? Inizialmente stavo lavorando al mio primo libro, Area 51, e mi sono imbattuta in questi due progettisti aeronautici, i fratelli Horton, che hanno sviluppato il velivolo monoala denominato Horton Modello Cinque.

Si può vedere che assomiglia notevolmente al bombardiere americano Stealth B 2. E quando ho visto per la prima volta quelle due immagini una accanto all’altra, mi sono improvvisamente resa conto, senza molte altre spiegazioni, di quanta tecnologia ci sia arrivata dal Terzo Reich. E volevo saperne di più. Quello che ho imparato è che, benché i fratelli Horton non siano rientrati nel progetto Paperclip, il loro capo fu invece trasferito negli Stati Uniti. Ecco il loro capo, il colonnello Siegfried Knemeyer. Era uno dei primi dieci piloti del Reich, in termini di bravura, e volò in diverse missioni di spionaggio.

Questa fotografia mostra Knemeyer in procinto di sorvolare la Norvegia per scegliere obiettivi da bombardare. A destra, invece, vediamo la sua foto usata per il progetto Paperclip. E quando ho saputo che Knemeyer era venuto negli Stati Uniti, mi sono chiesta come si potesse passare dall’avere Herman Göring come capo a diventare una risorsa del Pentagono. Ora, tenete a mente, che Göring era a capo dell’aviazione tedesca, la Luftwaffe. Knemeyer era talmente importante per Göring che, in diversi documenti, Göring si riferisce a lui chiamandolo “il mio ragazzo”.

Quindi la domanda nella mia mente era: come fai a passare dall’avere Göring come capo e poi, improvvisamente, avere il Pentagono come tuo capo. Ho scoperto che quando Knemeyer si è ritirato dall’aviazione degli Stati Uniti, a metà degli anni ’70, il dipartimento della difesa gli ha conferito il premio per la distinzione nel servizio civile. Si tratta del più alto riconoscimento che uno scienziato possa ottenere dal dipartimento della difesa. E volevo sapere come poteva essere accaduto. Ho rintracciato uno dei nipoti di Knemeyer, che ha coraggiosamente accettato di condividere con me la storia di suo nonno, compresa una scatola di documenti che aveva in soffitta.

Una delle cose più interessanti che il nipote, Dirk Knemeyer, mi ha detto e che mi ha convinto del fatto che avrei dovuto scrivere questa storia, condurre ricerche e riferire i risultati, sono state le seguenti parole: “Annie, molti dei miei familiari dicono di farlo, non tanto per parlare del passato di Sigfrid, ma per colmare un vuoto. Avendo la mia età, Dirk mi ha detto che una semplice ricerca su Google rivela molto rapidamente che Knemeyer era il braccio destro di Göring, E disse che avrebbe preferito conoscere la verità su suo nonno piuttosto che non saperla. E questo era un esempio di un seme piantato che mi fece comprendere che c’era ancora molto da scoprire sull’operazione Paperclip.

Vi riporterò brevemente all’autunno del 1944. Sullo schermo, in blu scuro, vedete la Germania. Naturalmente, gli alleati sono sbarcati in Normandia. Stanno attaccando la Germania lungo queste direzioni. I sovietici stanno arrivando da queste altre direzioni. E immersi tra i soldati dei vari eserciti alleati, c’è un gruppo di scienziati americani guidato da un fisico delle particelle di nome Samuel Goudsmit. Erano impegnati in un’operazione che è stata una sorta di precursore di Paperclip. Si chiamava Operazione Alsazia. Samuel Goudsmit e il suo team avevano una missione. Dovevano scoprire che cosa sapessero i tedeschi in materia di armi atomiche, di armi biologiche e di armi chimiche.

Ma scoprirono molto rapidamente che il programma atomico di Hitler non era quello che noi americani avevamo temuto. Il che fu una fortuna per noi. Ma Hitler aveva detto al suo ministro della guerra e delle armi, Albert Speer, che la scienza nucleare era una scienza di provenienza ebraica. Questa era l’opinione di Hitler in merito. Quindi il programma atomico tedesco non progredì di pari passo con il programma delle armi biologiche e delle armi chimiche. Molto presto, dopo il suo arrivo in un piccolo appartamento a Strasburgo, in Francia, Samuel Goudsmit scoprì alcuni documenti relativi a quest’uomo, il dott. Kurt Blome, che era il vice-capo della sanità del Reich, e anche a quest’altro uomo, il dott. Walter Schieber, che era il capo della sanità per il Terzo Reich.

Goudsmit trovò questi documenti davvero notevoli che io stessa ho esaminato e che rappresentavano una sorta di corrispondenza apparentemente benigna tra scienziati. L’appartamento apparteneva ad un medico di nome Dottor Oygan Haggin, un tempo un uomo temperato, e che aveva lavorato negli Stati Uniti con una borsa di studio fornita dalla fondazione Rockefeller. Haggin scriveva a Himmler dicendo: “Dei cento prigionieri che mi hai mandato, un gruppo è morto durante il trasporto. Per favore mandane altri”.

Quello fu un momento terrificante per l’Operazione Alsazia, perché gli scienziati americani si resero conto che il Reich stava sperimentando sugli esseri umani presi dai campi di concentramento. Si stava spingendo ben oltre i confini ammessi dalla scienza medica, in un modo che non sarebbe mai stato possibile semplicemente sperimentando su conigli e porcellini d’India. Quindi il Dr. Blome e il Dr. Shreiber finirono in cima alla lista degli obiettivi per l’Operazione Alsazia e, in un secondo momento, in cima alla lista dei nomi da utilizzare per l’Operazione Paperclip.

Qui vedete Hitler e Göring. E, naturalmente, il terzo componente di questa orribile triade è Himmler, che insieme a Göring e Hitler era nel centro del mirino degli Alleati. Per parte sua, Himmler stava supervisionando una vasta rete di campi di schiavitù sponsorizzati dallo stato tedesco. Sono stati proprio gli schiavi dei campi di concentramento ad assemblare le armi per la Germania. E poi ci sono stati i prigionieri su cui i nazisti hanno condotto esperimenti per alcuni programmi militari e medici, e infine ci sono stati prigionieri che venivano usati per costruire razzi e altri componenti necessari per i vari programmi di armamento.

Mentre attraversavano la Germania e l’intero territorio occupato dal Reich, gli Alleati s’imbatterono in tesori nascosti come questo. Questa è una famosa fotografia che raffigura un deposito d’oro. Ma in queste caverne, gli alleati trovarono anche documenti e armi. Questo ne è un esempio. La piccola entrata dall’aspetto innocuo che vedete in questa foto, è in realtà l’accesso al tunnel di Nordhausen, una struttura sotterranea dove Wernher von Braun, il generale Dornberger, e molti altri scienziati che sarebbero poi venuti in America, stavano lavorando alla costruzione di razzi per il Reich.

Nella fotografia in basso, vedete i binari del treno. Le parti del razzo entravano su questi binari, i lavoratori schiavi le assemblavano, e sempre a bordo dei treni entrati in quel tunnel, sarebbero usciti i razzi V 2 e le relative parti. Questo è il razzo V 2. Un gruppo del nostro team venne mandato a catturare 100 razzi per poi rispedirli negli Stati Uniti, in modo che potessimo farli volare al poligono militare missilistico di White Sands, nello stato del New Mexico. Ed è proprio a questo punto che vediamo davvero iniziare l’Operazione Paperclip, perché allo stesso tempo, si volevano prendere gli scienziati tedeschi.

Qui si vede un ufficiale dell’intelligence coinvolto in quell’operazione sui razzi. Il programma Paperclip iniziò in modo frammentato. Un ufficiale dell’intelligence disse: “Adesso abbiamo i razzi, ma che dire degli scienziati? Questo è Von Braun, e questo è Dornberger, ed altri due di cui parlo nel mio libro su Paperclip. Ciò che è stato omesso nella considerazione della situazione, era il legame di questi scienziati col regime nazista. Qui potete vedere Dornberger insieme a Himmler. Entrambi indossano cappotti di pelle. Trovo questa fotografia notevole. Non sono riuscita ad ottenere il permesso di pubblicarla nel mio libro.

Quindi sono felice di mostrarvela qui oggi. Il generale Dornberger divenne una componente molto importante del programma Paperclip. Ha lavorato per anni per la Bell Aircraft. Aveva una delle più alte autorizzazioni di accesso a documenti segreti che il Pentagono potesse concedere. Era un ufficiale di reclutamento per l’Operazione Paperclip, e mai nulla è stato menzionato del suo passato. E questa fotografia è stata certamente tenuta nascosta per un tempo piuttosto lungo. Ritrae Arthur Rudolph, Georg Rickhey e Dornberger.

Queste sono le loro fotografie usate per l’operazione Paperclip. Parte di ciò che descrivo nel libro è come l’apparato militare degli Stati Uniti sia stato complice. E questo è un grande dilemma morale, perché siamo stati complici nel dover necessariamente presentare questi scienziati tedeschi come se fossero tedeschi buoni, quasi che fossero stati scienziati benevoli che in qualche modo si erano tenuti nascosti al regime del Reich. Ma, naturalmente, sappiamo dalla fotografia che ritrae il generale Dornberger, che tutta questa fu una finzione. Tra l’altro, nelle vicinanze di Nordhausen c’era il campo di concentramento di Buchenwald.

E quando ho viaggiato in Germania per fare ricerche sul libro, sono stata colpita da questa scritta incisa sul cancello di tale campo di sterminio. è qualcosa a cui ho pensato spesso. Dice, Jedem das Seine. È un vecchio proverbio tedesco, e significa, che ognuno riceve ciò che merita. E spesso mi chiedevo, mentre conducevo le ricerche, se gli scienziati nazisti avessero davvero ricevuto ciò che si meritavano. Erano stati portati in questo castello che, ironia della sorte, era stato uno dei quartieri generali della Luftwaffe di Göring.

Si trova alla periferia di Francoforte. E quando ci sono andata per parlare con il custode dei vecchi tempi, mi ha raccontato un sacco di storie, che riporto nel libro, su com’era quando l’esercito americano aveva preso il controllo dell’edificio, e vi radunava tutti gli scienziati che stavano raccogliendo tra le rovine del Reich. Gli scienziati nazisti sono stati sistemati in questa struttura, e gli alleati hanno cominciato ad intervistarli. Questi sono un certo numero di scienziati che si trovavano all’interno di questo castello. che gli alleati chiamavano, scherzosamente, il bidone dei rifiuti. Ma questi sono alcuni degli scienziati che sono stati effettivamente ospitati in quella struttura. Uno degli scienziati che non siamo riusciti a trovare all’inizio era il dottor Ambros.

Ambros penso che sia probabilmente il personaggio più nefasto di cui scrivo nel libro. E vi dirò brevemente perché Ambros fosse il chimico preferito di Hitler, e non lo dico alla leggera. Ho trovato un documento negli Archivi Nazionali che non credo fosse mai stato riportato prima. Mostra un premio che Ambros ha ricevuto da Hitler, per il valore di un milione di marchi del Reich. E la ragione per cui tale premio fu conferito ad Ambros, è perché aveva partecipato all’invenzione del gas Sarin. La A di Sarin sta infatti per Ambros, ma questo scienziato ha anche inventato per il Reich la gomma sintetica. E questo fu un risultato enorme per Hitler. I carri armati hanno infatti bisogno di battistrada, mentre gli aerei hanno bisogno di pneumatici. Hitler sapeva che il Reich stava esaurendo la gomma. E così, quando Ambros inventò la gomma sintetica, il führer gli concesse il proprio favore nella forma di questa gigantesca ricompensa finanziaria.

Ambros fu anche messo a capo di una fabbrica dove lavoravano prigionieri trattati come schiavi, nientemeno che ad Auschwitz. Questa è una foto dell’intelligence alleata che mostra il complesso di Berkinau ad Auschwitz, scattata nel giugno del 1944. Risulta un po’ difficile da interpretare ad occhio nudo, la foto fu scattata da una quota molto alta, ma si riconosce il complesso di Auschwitz. Lo vedete etichettato. Vediamo anche Berkinau. E sul fondo, si vede a malapena la scritta che dice Auschwitz Tre, Buna. Buna è il nome della gomma sintetica.

Ed era qui che Ambros lavorava come manager. E gli schiavi a cui era stata risparmiata la camera a gas, alcuni dei quali ho intervistato per il libro, sono stati mandati a lavorare a Buna. La maggior parte di loro sono stati letteralmente ammazzati di lavoro. Di tutte le fotografie che ho trovato, durante le mie ricerche e reportage, nessuna mi ha infastidito più di questa. Non sono stati i corpi accatastati come tronchi di legname che abbiamo visto tutti, e che ci hanno inorridito, ma è stata questa fotografia. E l’orrore viene da ciò che dice quel cartello.

C’è scritto: società del circolo sportivo di Auschwitz. E questi sono due dei colleghi di Otto Ambros che si cimentano nella scherma. Quindi, dopo una giornata trascorsa in laboratorio, andavano a tirare di scherma. E come mi hanno spiegato gli accademici del Fritz Bauer Institute, che mi hanno permesso di pubblicare questa fotografia, tale evento sportivo si svolgeva nel pomeriggio, ben in vista dei tre grandi camini dei crematori del campo di sterminio. Quindi, il fatto che Otto Ambros sia entrato a far parte del progetto Paperclip è un fatto terrificante.

Dopo essere stato catturato dagli Alleati, Il dottor Blome ha iniziato a parlare. È stato il primo membro di alto rango del Terzo Reich che ha iniziato a collaborare con gli Alleati, raccontando loro le atrocità delle camere a gas usate contro gli ebrei, e le sterilizzazioni di massa. Era un personaggio vicino a Hitler, tanto da indossare il distintivo d’oro del partito, il che significa che godeva dei favori personali del führer. C’era una sorte di tiro alla fune in corso. Un gruppo di scienziati alleati era estremamente interessato a Blome. Era responsabile del programma di armi biologiche di Hitler. Aveva lavorato su un’arma per lo spargimento della peste bubbonica.

Ma c’era una specie di tiro alla fune in corso, perché qui vediamo il dottor Leopold Alexander, che era stato inviato in Germania non per cercare di trovare scienziati, interrogarli, scoprire le loro conoscenze e decidere se dovessero o meno essere ammessi nell’Operazione Paperclip, ma piuttosto aveva il compito di cercare uomini, specificamente scienziati, e in particolare medici, che dovessero essere processati per crimini di guerra al tribunale di Norimberga. Allo stesso tempo, vediamo il generale Harry Armstrong, che, in seguito, sarebbe diventato il chirurgo generale dell’aviazione americana, vale a dire il massimo responsabile sanitario dell’arma, il cui interesse era di migliorare le prestazioni dei piloti statunitensi.

La prossima guerra avrebbe richiesto ai piloti di volare più in alto, più velocemente e per distanze molto maggiori. Ed Harry Armstrong sapeva che il Reich aveva fatto molti più progressi nello studio della fisiologia dei piloti, rispetto a quelli raggiunti dall’aviazione americana. E voleva a tutti i costi quei dottori tedeschi. Fece combutta con il Dottor Hubertus Strugghold, anche noto come il padre della medicina spaziale. Parleremo di Strugghold un po’ più avanti. Strugghold era l’uomo di punta della medicina della Luftwaffe.

Mentre stavo facendo un’intervista di recente, l’intervistato mi ha detto che, considerando il livello a cui queste persone erano arrivate all’interno del Reich, era impossibile che non sapessero quello che stava succedendo. E la migliore analogia che posso darvi, è che immaginiate di essere un gestore di fondi d’investimento e che cerchiate di dire di non essere interessati al capitalismo. Se doveste salire al vertice nel vostro campo, all’interno del Terzo Reich, dovreste necessariamente conoscere quello che succede e dovreste avere una tale dedizione nei confronti dell’ideologia che, secondo me, sarebbe quasi impossibile dichiarare di non sapere quello che stava succedendo.

Ciò nonostante, il generale Harry Armstrong e Hubertus hanno fatto di tutto per creare una partnership in Germania e per inserire nel loro staff questi uomini. Questa fotografia non è mai stata pubblicata prima. Al centro, vedete Richard Kuhn, un famosissimo premio Nobel per la chimica, e molti altri scienziati che sarebbero venuti negli Stati Uniti come parte dell’operazione Paperclip, per lavorare in Texas.

Ma prima che ciò accadesse, qualcuno ha bussato alla loro porta e venne creato un Istituto in Germania dove tutti potevano lavorare alle dipendenze delle forze armate americane, nell’attesa del loro trasferimento negli Stati Uniti. Dall’altra parte, come vi ho detto, c’era il dottor Leopold Alexander che voleva processare questi tre per crimini di guerra. E voleva anche processare il dott. Theodore Benziger. Ho letto del dottor Theodore Benziger sul New York Times, che pubblicò un necrologio nel 1999, quando il medico tedesco morì all’età di 94 anni. Il New York Times sottolineò la sua lunga carriera quale medico della marina degli Stati Uniti. Raccontava di come avesse inventato il termometro auricolare. Ma ha tralasciato completamente di scrivere che il dottor Theodore Benziger faceva parte di un ristretto gruppo di medici che lavoravano con Himmler.

E quando Himmler mostrava i filmati in cui avevano ripreso esperimenti di omicidio medico al Ministero dell’Aeronautica del Reich, era il dottor Theodore Benziger a fare le presentazioni. Questo è il tipo di insabbiamento che ho trovato sorprendente. E, cosa ancora più preoccupante, quando ho esaminato in profondità gli archivi del processo di Norimberga, ho scoperto che il dott. Theodore Benziger era nella lista iniziale degli indiziati che avrebbero dovuto comparire nel processo contro i medici del Reich. Eppure, misteriosamente, appena tre settimane prima del processo, fu rilasciato sotto la custodia del generale dell’aviazione statunitense Harry Armstrong. in procinto di essere trasferito negli Stati Uniti. 

Ecco i profili dei principali personaggi che sono stati menzionati da Ann Jacobsen durante questa prima parte della presentazione.

I nomi dei nazisti più importanti che hanno lavorato per il Pentagono

Nomi delle persone menzionate nel video di Annie Jacobsen.

Dottor Leopold Alexander: psichiatra e neurologo di Boston inviato nella Germania post-bellica per indagare sui crimini medici. In seguito ha partecipato come consulente al Processo di Norimberga e ha contribuito alla redazione del Codice di Norimberga. 

Otto Ambros: chimico della IG Farben, ha contribuito alla scoperta del gas Sarin, e della gomma sintetica Buna. Ha ricevuto direttamente da Hitler un premio di un milione di marchi per i traguardi scientifici da lui conseguiti. Ha servito nel Terzo Reich come capo del Comitato per le armi chimiche. è stato anche manager  della fabbrica gestita ad Auschwitz dalla IG Farben, che impiegava come schiavi i prigionieri del campo di concentramento. è stato infine manager di una fabbrica nella cittadina di Dyhernfurth, dove si produceva un gas mortale. Processato e condannato a Norimberga, è stato liberato anzitempo e ha lavorato per l’azienda chimica americana Grace, per il dipartimento statunitense dell’Energia e per altre attività gestite da aziende e governi europei. 

Harry Armstrong: generalmaggiore dell’aviazione statunitense. Ha istituito il centro di ricerca postbellico di Heidelberg, in Germania, per sviluppare conoscenze nella medicina dell’aviazione, dove ha impiegato 48 dottori nazisti, 34 dei quali lo hanno poi seguito negli Stati Uniti per lavorare nella scuola statunitense di medicina dell’aviazione in Texas, della quale è stato comandante. è stato anche il secondo Chirurgo Capo per l’aviazione degli Stati Uniti.

Dottor Kurt Blome: vice-chirurgo capo del Terzo Reich, capo dell’ordine dei medici del Reich, membro del Consiglio di Ricerca del Reich, ha anche lavorato nella struttura per la produzione di armi biochimiche del Reich, nelle cittadine di Nesselstedt, in Polonia, e Geragerg, in Germania. Membro storico del partito nazista, indossava il distintivo d’oro consegnato direttamente da Hitler ai membri più autorevoli del partito. Ha coperto anche il ruolo di tenente generale nelle Camice Brune, le SA, il reparto paramilitare di criminali che terrorizzava le cittadine tedesche in preparazione dell’ascesa al potere di Hitler. L’intelligence militare americana cercò di portarlo negli Stati Uniti, senza riuscirci, ma lo impiegò comunque all’interno della base dell’aviazione americana nella cittadina tedesca di Oberursel.  

Walter Dornberger: generalmaggiore tedesco incaricato dello sviluppo dei missili da bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale, oltre che membro dello staff tecnico nei tunnel di Nordhausen dove i prigionieri dei campi di concentramento venivano usati come schiavi. Arrestato dai britannici per crimini di guerra e imprigionato in Inghilterra, è stato in seguito consegnato alla custodia degli americani. Come parte dell’Operazione Paperclip, ha lavorato per l’aviazione statunitense e poi per la Bell Aircraft Corporation. Fino alla fine degli Anni Cinquanta, ha svolto il ruolo di consulente in materia di missili e armi spaziali per i capi di stato maggiore statunitensi, con un’autorizzazione di livello top secret e con visite frequenti al Pentagono.

Herman Göring: gran maresciallo del Reich, comandante in capo della Luftwaffe, l’aviazione militare tedesca, e successore designato di Hitler, con un curriculum estremamente lungo nel partito nazista. Quale capo del Consiglio di Ricerca del Reich era responsabile di tutte le attività di ricerca condotte all’interno della Germania nazista, soprattutto quelle finalizzate allo sviluppo di nuove armi. Era di fatto il dittatore a capo di tutte le attività scientifiche del Reich.

Samuel Goudsmit: fisico delle particelle americano e direttore scientifico dell’Operazione Alsos in tempo di guerra, che aveva l’obiettivo di scoprire gli sviluppi scientifici da parte del nemico e che riuniva personale militare, scientifico e dell’intelligence britannica e americana. Nato in Olanda, Goudsmit parlava olandese e tedesco. Ha scoperto documenti che dimostravano l’esecuzione di esperimenti mortali da parte degli scienziati nazisti nei campi di concentramento. Tali documenti furono rinvenuti nella casa di Strasburgo di uno degli scienziati nazisti.

Heinrich Himmler: capo delle SS naziste, capo della polizia nazista e commissario del Reich per il consolidamento razziale della Germania. Ha promosso l’esecuzione di esperimenti medici sui prigionieri dei campi di concentramento, e ha superveduto la vendita di oltre mezzo milione di schiavi, che sono stati mandati ai campi di lavoro forzato, al servizio dell’industria bellica tedesca. I poteri praticamente illimitati di Himmler, fanno ricadere su di lui le responsabilità più pesanti per le atrocità e per gli orrori commessi dai nazisti.

Siegfried Knemeyer: colonnello dell’aviazione militare tedesca, pilota spia, ingegnere e capo degli sviluppi tecnici della Luftwaffe in tempo di guerra sotto il comando di Herman Göring. Considerato uno dei primi dieci piloti del Reich, fu contattato dal ministro degli armamenti tedesco Albert Speer per organizzare la fuga di Speer in Groenlandia alla fine della guerra. È stato in seguito trasferito negli Stati Uniti nel campo dell’aviazione americana Wright-Patterson nello stato dell’Ohio, dove ha lavorato dal 1947 al 1977.

Richard Kuhn: chimico organico vincitore del premio Nobel per la chimica. Ha anche sviluppato l’agente nervino Soman, per conto del Terzo Reich, nel Kaiser Wilhelm Institute, che all’epoca era l’ateneo tedesco più importante per la ricerca scientifica. Il Soman è ancora oggi classificato come una delle armi di distruzione di massa. Kuhn era famoso per il fatto che iniziava tutte le sue lezioni al Kaiser Wilhelm Institute, con il tipico grido di saluto nazista. Ha poi lavorato per l’esercito americano nel centro Aero Medico dell’Aviazione di Heidelberg. Ha anche lavorato, privatamente, sempre nella base militare americana di Heidelberg, per il gruppo di lavoro coordinato dal generale dell’esercito americano Charles Loucks, che ha sviluppato il gas nervino Sàrin, uno dei più tossici agenti di guerra chimica.

Georg Rickhey: direttore generale della fabbrica di lavori forzati Mittelwerk, a Nordhausen. Trasferito negli Stati Uniti durante l’Operazione Paperclip, ha lavorato nella base dell’aviazione militare americana di Wright Field nello stato dell’Ohio. Qui ha operato alle dipendenze delle forze di aviazione dell’esercito degli Stati Uniti e ha partecipato alla compilazione di un documento, che descriveva tutte le attività di bombardamento sulla Germania, realizzate dagli alleati, e i relativi effetti. Fu accusato da un altro degli scienziati, trasferiti negli USA mediante l’Operazione Paperclip, di aver commesso crimini di guerra, e fu rimandato in Germania come accusato durante il processo dedicato al campo di concentramento di Dora-Nordhausen, ma fu poi assolto.

Arthur Rudolph: direttore operativo della fabbrica di lavori forzati di Mittlewerk a Nordhausen, era specializzato nella fabbricazione di missili da bombardamento e supervedeva l’assegnazione degli schiavi alle varie posizione di lavoro. Trasferito negli Stati Uniti grazie all’Operazione Paperclip, ha lavorato nella base militare di Fort Bliss, nel Texas, gestita dall’esercito americano, diventando poi capo progetto nella costruzione del razzo Saturno V per conto della NASA, utilizzato come veicolo di lancio per le missioni Apollo. Divenne quindi uno degli scienziati chiave nel programma spaziale della NASA. Nel 1980 fu indagato dal Dipartimento della Giustizia americano per crimini di guerra. E infine, nel 1984, fu costretto a rinunciare alla cittadinanza statunitense e dovette lasciare gli Stati Uniti come condizione per evitare il processo.

Dottor Theodor Benzinger: in tempo di guerra, capo della stazione di ricerca sperimentale dell’aviazione tedesca nella città di Rechlin, in Germania. Era anche responsabile del lavoro di ricerca medica nella Divisione Tecnica del Ministero dell’Aviazione del Terzo Reich. Ardente sostenitore del partito nazista e membro delle camice brune, le SA, il gruppo paramilitare di criminali che terrorizzò le città tedesche durante l’ascesa al potere di Hitler. Nelle SA aveva il grado di sergente maggiore medico. Fu ingaggiato dall’esercito degli Stati Uniti per lavorare nel centro Aero Medico dell’Aviazione di Heidelberg. Venne quindi arrestato, imprigionato a Norimberga ed elencato tra gli accusati che avrebbero dovuto essere processati insieme ad altri medici. Ma fu misteriosamente rilasciato e trasferito negli Stati Uniti come parte dell’Operazione Paperclip. Lavorò quindi nel centro di ricerche mediche della base navale americana della città di Bethesda.

Walter Schieber: comandante di brigata delle SS e capo dell’ufficio di approvvigionamento degli armamenti alle dipendenze del ministro Speer. Ha agito come punto di contatto tra il ministero e le industrie tedesche per la produzione dei gas nervini Sarin e Tabun, entrambi estremamente letali. Era uno dei “vecchi combattenti” di Hitler e aveva ricevuto la medaglia d’oro di prima classe del partito nazista. Ha servito anche come parte dello staff personale del comandante delle SS, Heinrich Himmler. Fu reclutato dagli americani nel corso dell’Operazione Paperclip e trasferito al gruppo di produzione del gas Sarin nella base militare statunitense di Heidelberg, alle dipendenze del generale americano Charles Loucks.

Charles Loucks: generale di brigata con un lungo stato di servizio nell’esercito americano e responsabile per lo sviluppo di armi chimiche. Ha superveduto il lavoro degli scienziati nazisti acquisiti attraverso l’Operazione Paperclip, e trasferiti nel campo militare di Edgewood nello stato del Maryland. Dal 1948 al 1975 l’esercito americano ha condotto esperimenti di guerra chimica all’interno di questo campo, usando i soldati statunitensi come cavie, a loro insaputa. In questa base militare sono stati anche condotti esperimenti sui militari inconsapevoli usando LSD e altre droghe allucinogene. Ne parleremo in un prossimo video.

Nel 1948, Loucks fu trasferito ad Heidelberg, in Germania, dove servì come comandante per la raccolta di informazioni di intelligence, al fine di sviluppare piani per la conduzione di una guerra chimica. Nella base di Heidelberg, creò il gruppo di lavoro per la produzione del gas nervino Sarin, usando gli esperti di guerra chimica tedeschi che avevano, in precedenza, lavorato per Hitler. Tra questi abbiamo Schieber, Schrader, Kuhn e von Klenck. È stato proprio il generale Loucks ad iniziare l’interesse dell’esercito americano nell’uso della droga allucinogena LSD, che fu quindi sperimentata su soldati e su civili americani inconsapevoli negli Stati Uniti.

Gerhard Schrader: chimico della società IG Farben che scoprì l’agente nervino Tabun per conto del Terzo Reich, e che rifiutò ripetutamente le offerte di contratto che gli venivano proposte come parte dell’Operazione Paperclip. Ha comunque lavorato privatamente per conto del generale Charles Loucks per la produzione del gas Sarin nella base militare americana di Heidelberg, in Germania. Schrader viene cosiderato come il padre dei gas nervini, che attaccano il sistema nervoso e che scoprì accidentalmente durante lo sviluppo di insetticidi per conto della società chimica tedesca IG Farben.

Jürgen von Klenck: ufficiale delle SS, chimico alle dipendenze della società IG Farben e vice-capo del comitato speciale per la guerra chimica gestito da Ambros. Inavvertitamente ha portato al ritrovamento di documenti compromettenti che portarono all’arresto e alla condanna di molti suoi colleghi nazisti. É stato anch’egli processato a Norimberga nel 1947, ma come parte dell’Operazione Paperclip, finì per lavorare nel gruppo di produzione del gas Sarin, all’interno della base militare americana di Heidelberg, e alle dipendenze del generale Charles Loucks.

Dottor Hubertus Strughold: direttore in tempo di guerra dell’Istituto di medicina dell’aviazione del Terzo Reich a Berlino. Faceva parte del Ministero dell’Aviazione del Reich gestito da Hermann Göring, e servì per dieci anni sotto il governo di Hitler. Benché comparisse nell’elenco ufficiale dei sospetti per crimini di guerra, fu reclutato dal generale statunitense Harry Armstrong come condirettore di un programma di ricerca medica militare top secret. Attraverso la sua partecipazione all’Operazione Paperclip, dopo la guerra venne assunto nella base militare americana di Heidelberg e poi trasferito al centro medico delle forze aeree dell’esercito americano in Texas.

Viene considerato il padre della medicina spaziale e rimane una delle figure più controverse dell’Operazione Paperclip. Strughold, nel 1942, aveva partecipato a una conferenza tenuta da un alto ufficiale delle SS, il dottor Sigmund Rascher, il quale aveva spiegato come erano stati condotti vari esperimenti dal corpo medico della Luftwaffe, l’aviazione militare tedesca, usando cavie umane prese dal campo di concentramento di Dachau. Tra questi esperimenti c’erano l’immersione in acqua assolutamente gelida, l’inserimento in camere ad alta pressione, la costrizione a bere acqua salata, la conduzione di operazioni chirurgiche esplorative senza anestetico. Non fu mai accertata la responsabilità diretta di Strughold per questi crimini, ma diversi degli ufficiali medici della Luftwaffe che avevano partecipato nelle atrocità di Dachau avevano legami professionali e personali molto stretti con lui.

Wernher von Braun: (che compare nella foto di presentazione di questo video-articolo) direttore tecnico dello sviluppo dei razzi V 2 per conto dell’esercito tedesco, e capo dell’ufficio di pianificazione di Mittlebau-Dora, che era, di fatto, una divisione delle SS. Nel corso dell’Operazione Paperclip fu trasferito a Fort Bliss, in Texas, e divenne poi direttore del Marshall Space Flight Center, nello stato dell’Alabama, dedicato allo sviluppo delle missioni spaziali. Wernher von Braun è stato il principale architetto dei razzi di lancio della famiglia Saturn, usati per il programma spaziale Apollo, che ha portato gli americani sulla Luna.

Roberto Mazzoni

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