Tecniche di Guerra Psicologica – Parte 4 – Le quattro fasi della sovversione – MN #215

Yuri Bezmenov è un agente provocatore altamente addestrato del KGB che nel 1970 fuggì dall’Unione Sovietica e si rifugiò in occidente. Grazie alle sue capacità in materia di guerra psicologica, gli era stata affidata la gestione di un’intera area geografica, l’India.

Questa intervista risale al 1984 e spiega in dettaglio come viene condotta una completa operazione di guerra psicologica su un’intera nazione e quali sono i risultati finali.

Ci sono 4 fasi primarie in qualsiasi psy op di grandi proporzioni

Misure attive (wikipedia): è guerra politica condotta dall’Unione Sovietica dagli anni 20. Comprende varie attività offensive come la disinformazione, la propaganda, l’inganno, il sabotaggio, la destabilizzazione e lo spionaggio.

Veniva utilizzata su altre nazioni in base alle priorità ed è continuata anche dopo la caduta del regime sovietico.

Venivano condotte da tutti i servizi di intelligence russi tra cui il KGB al fine d’influenzare il corso degli eventi mondiali. Andavano dalla manipolazione dei media ad azioni speciali che coinvolgono vari gradi di violenza. Venivano utilizzate anche all’interno della Russia stessa.

Le misure attive includono la creazione e il sostegno a varie organizzazioni di facciata, come ad esempio il World Peace Council, un’organizzazione che ancora esiste e che ha sede in Grecia e che vede la partecipazione della Cina, di Cuba e che ha ramificazioni in molte nazioni. Altre attività promosse mediante le active measures includono i partiti socialisti, comunisti e in generale di opposizione in altre nazioni. Prevedono il sostegno di guerre di liberazione nel Terzo Mondo e il finanziamento di gruppi sovversivi, terroristi e criminali.

Altre attività svolte dalle misure attive comprendono la falsificazione di documenti, l’assassinio, la repressione politica e la penetrazione all’interno di chiese oltre che la persecuzione dei dissidenti politici, sia in patria che all’estero.

Il generale in pensione a, precedente capo delle attività estere di controspionaggio per il KGB (dal 1973 al 1979) ha descritto le misure attive come “l’anima e il cuore delle attività di intelligence sovietiche”.

Citando le sue parole: “Non ci concentriamo sulla raccolta di informazioni, ma sulla sovversione: le misure attive hanno lo scopo d’indebolire l’occidente, creare fratture in qualsiasi alleanza nella comunità occidentale, particolarmente la NATO, seminare discordia tra gli alleati, indebolire gli Stati Uniti agli occhi di Europa, Asia, Africa e America Latina, e quindi preparare il terreno nel caso che si arrivi davvero a una guerra”.

Le misure attive venivano insegnate all’Andropov Institute gestito dal KGB e già dal 1923 Giuseppe Stalin aveva ordinato l’istituzione di uno speciale ufficio disinformazione.

Dopo la Seconda Guerra mondiale, le organizzazioni di intelligence russe hanno giocato un ruolo fondamentale nell’insediare governi comunisti fantoccio nell’Europa dell’est, in Afghanistan, nella Corea del Nord e in Cina.

Alcune delle misure attive sono state utilizzate dal KGB e altre organizzazioni contro gli stessi governanti sovietici.

Nella terza parte dell’intervista di Yuri Bezmenov, disertore del KGB ed esperto nelle tecniche di guerra psicologica utilizzate in Unione Sovietica, vediamo le quattro fasi che portano alla conquista di una nazione avversaria senza il bisogno di combattere.

Nel video si parla di alcuni personaggi e avvenimenti storici specifici.

Walter Mondale è stato vice-presidente degli Stati Uniti nell’amministrazione di Jimmy Carter dal 1977 al 1981. Si è quindi candidato come presidente durante la campagna per la rielezione di Ronald Reagan, ma ha perso. Aveva posizioni vicine all’Unione Sovietica e ha portato negli Stati Uniti diverse politiche socialista soprattutto nella gestione urbanistica.

Nel 1983 Maurice Bishop fu il primo ministro di Grenada e strinse rapporti di collaborazione con Cuba, dopo di che fu giustiziato da un altro marxista, Hudson Austin, che con l’aiuto dei militari che formarono il Revolutionary Military Council, innescò una serie di rivolte popolari con un’escalation di violenza.

La giunta militare di Hudson fu quindi deposta dopo una decina di giorni da un’invasione delle truppe speciali statunitensi che conquistarono l’isola e organizzarono nuove elezioni dove furono eletti i precedendi prigionieri politici liberati dagli americani.

La stessa cosa è successa in  Afghanistan dove prima c’era Nur Muhammad Taraki che fu ucciso da Hafizullah Amin che a sua volta fu ucciso da Babrak Karmal con l’aiuto del KGB.

Nur Muhammad Taraki è stato presidente dell’Afghanistan dal 1978 al 1979 dopo essere stato uno dei membri fondatori del Partito Democratico Popolare dell’Afghanistan, di cui era diventato il primo segretario. Nel 1978, insieme a Hafizullah Amin e Babrak Karmal, iniziarono la Rivoluzione di Aprile che portò alla creazione la Repubblica Democratica dell’Afghanistan.

Il nuovo governo si divise subito in due fazioni, quella capeggiata da Taraki mandò in esilio gli altri. Taraki si posizionò subito come un dittatore impegnato nel culto della propria personalità. Nel 1979, il governo avviò una riforma terriera che si rivelò immediatamente impopolare e che portò a proteste, il che fece precipitare anche la produzione dei raccolti.  Il regime cominciò ad imprigionare i dissidenti e massacrò interi villaggi scatenando una ribellione.

Dopo numerose lotte interne, Hafizullah Amin prese il potere e fece assassinare Taraki, dopo averlo deposto, e imprigionò 28 membri della sua famiglia. Due mesi dopo le truppe sovietiche intervennero direttamente in Afghanistan, occuparono la capitale e uccisero Amin mettendo al suo posto Barak Karmal il terzo dei fondatori originali del partito.

Iniziò la guerra in Afghanistan che vide coinvolti da una parte l’esercito sovietico e la Repubblica Democratica dell’Afghanistan, e dall’altra i Mujahidden che erano sostenuti in vario modo da Stati Uniti, Pakistan, Iran, Arabia Saudita, Cina e Regno Unito. La guerra provocò un disastro enorme in Afghanistan con fino a 2 milioni di morti tra i civili, e ha contribuito al collasso dell’Unione Sovietica. Moltissimi rifugiati arrivarono in Pakistan e Iran. I soldati russi si sono ritirati dall’Afghanistan nel 1989 sotto le direttive di Mikhail Gorbachev.

Una situazione simile di è verificata in Bangladesh dove lo sceicco Mujibur Rahman, che era un uomo di sinistra molto favorevole ai sovietici, fu assassinato dai suoi stessi camerati marxisti/leninisti dell’esercito.

Tashkent è la capitale dell’Uzbeskistan, una delle nazioni dell’Asia centrale che un tempo faceva parte dell’Unione Sovietica.

Vediamo quindi nel video di Bezmenov esattamente come funzionano le quattro fasi della sovversione.

Le quattro fasi della sovversione

[Yuri Bezmenov]

Questa immagine mostra parte dell’edificio dell’ambasciata sovietica e i miei supervisori. A sinistra c’è il compagno Makji, un comunista indiano, e a destra il compagno Mithrahan, i miei supervisori nel Dipartimento segreto di Ricerca e Contro-Propaganda. Non aveva nulla a che fare né con la ricerca né con la contro-propaganda. La maggior parte dell’attività di tale dipartimento era di compilare un volume enorme di informazioni su individui che si erano rivelati determinanti nella formazione dell’opinione pubblica. Editori, redattori, giornalisti, attori, pedagogisti, professori di scienze politiche, membri del parlamento, rappresentanti dei vari ambienti economici. La maggior parte di queste persone erano divise approssimativamente in due gruppi.

Chi avesse sostenuto la politica estera sovietica, sarebbe stato promosso a posizioni di potere, attraverso la manipolazione dei media e dell’opinione pubblica. Chi invece avesse rifiutato l’influenza sovietica nel proprio paese, sarebbe stato distrutto nella propria immagine, oppure semplicemente assassinato al momento della rivoluzione, allo stesso modo in cui era successo nella piccola città di Huawei nel Vietnam del Sud dove diverse migliaia di vietnamiti furono giustiziati in una notte, quando la città fu catturata dai Vietcong per soli due giorni. E la CIA americana non è mai riuscita a capire come i comunisti avessero potuto conoscere ogni singolo individuo, sapere dove vivesse, e dove catturarlo.

E come fossero riusciti ad arrestarli tutti in una notte, praticamente nelle circa 4 ore che precedevano l’alba, a metterli su un furgone, a portarli fuori dai confini della città, e a fucilarli. La risposta è molto semplice. Molto prima che i comunisti occupassero la città, c’era una vasta rete di informatori locali, cittadini vietnamiti che sapevano assolutamente tutto sulle persone che erano strumentali per formare l’opinione pubblica, compresi barbieri e tassisti. Tutti coloro che simpatizzavano per gli Stati Uniti furono giustiziati. La stessa cosa è stata fatta sotto la guida dell’ambasciata sovietica ad Hanoi. E svolgevo la stessa attività a Nuova Delhi. Con mio orrore, scoprii che negli archivi contenenti le persone condannate ad essere giustiziate, c’erano anche nomi di giornalisti filosovietici con cui ero personalmente amico.

[Edward Griffin]

Filo-sovietici?

[Yuri Bezmenov]

Sì. Erano persone idealisticamente orientate a sinistra che avevano visitato l’Unione Sovietica diverse volte. Eppure il KGB aveva deciso che, al momento della rivoluzione, oppure qualora si fossero verificati cambiamenti drastici nella struttura politica dell’India, queste persone avrebbero dovuto essere eliminate. Perché sapevano troppo. Vedete, gli utili idioti, gli individui di sinistra che credono idealisticamente nella bellezza del socialismo sovietico o del comunismo, o di qualsiasi altro sistema, quando restano disillusi, diventano i peggiori nemici. Ecco perché i miei istruttori nel KGB hanno specificamente sottolineato il fatto che non avrei mai dovuto prenderli sul serio. Che avrei dovuto trascurare queste prostitute politiche e puntare più in alto.

Queste erano le istruzioni che avevo ricevuto. Avrei dovuto entrare in contatto con i media conservatori ben conosciuti che avevano un vasto pubblico, con produttori cinematografici, con intellettuali dei cosiddetti circoli accademici, in sostanza con persone egocentriche che possono guardarti negli occhi con espressione angelica e dirti una bugia. Queste sono le persone più reclutàbili. Individui privi di principi morali che sono troppo avidi o soffrono in modo eccessivo dell’importanza di sé. Individui che credono di avere un’importanza enorme. Queste sono le persone che il KGB vuole reclutare a tutti i costi, mentre tutti gli altri devono essere eliminati o giustiziati.

[Edward Griffin]

Non sono questi gli individui su cui fare affidamento?

[Yuri Bezmenov]

Servono allo scopo solo nella fase di destabilizzazione di una nazione. Ad esempio, i vostri sinistroidi negli Stati Uniti, tutti questi professori e tutti questi bellissimi difensori dei diritti civili, sono strumentali nel processo di sovversione al solo fine di destabilizzare la nazione. Quando il loro lavoro è completato, non sono più necessari. Alcuni di loro sanno troppo. Quando si disilludono, quando vedono che i marxisti/leninisti salgono al potere, ovviamente si sentono offesi. Pensano che dovrebbero essere loro a salire al potere, il che non accadrà mai, ovviamente. Verranno messi in fila davanti a un muro e fucilati. Ma possono trasformarsi nei più acerrimi nemici dei marxisti/leninisti che sono andati al potere. Ed è quanto accaduto in Nicaragua. Ricordate che la maggior parte dei precedenti marxisti leninisti sono stati messi in prigione, ma uno di loro si è dissociato ed è diventato il principale avversario dei Sandinisti.

Accadde a Granada quando Maurice Bishop, che era già un marxista, fu giustiziato da un nuovo capo che era più marxista di lui. Lo stesso è accaduto in Afghanistan dove prima c’era Taraki che fu ucciso da Amin che a sua volta fu ucciso da Babrak Karmal con l’aiuto del KGB. Lo stessa cosa è successa in Bangladesh dove Munjibur Rahman, che era un uomo di sinistra molto favorevole ai sovietici, fu assassinato dai suoi stessi camerati marxisti/leninisti dell’esercito. Lo stesso schema si ripete ovunque. Nel momento in cui sono serviti ai loro scopi, tutti gli utili idioti vengono giustiziati senza eccezione, il che vale a dire tutti i marxisti dalla mentalità idealistica, oppure vengono esiliati o messi in prigione come a Cuba. A Cuba, molti ex-marxisti sono in prigione. Quindi la maggior parte degli indiani che stavano collaborando con i sovietici, soprattutto quelli in contatto con il Dipartimento di Informazione dell’ambasciata dell’URSS, erano già in lista per l’esecuzione. E quando ho scoperto questo fatto, sono stato ovviamente male.

Ero mentalmente e fisicamente malato. Pensavo che sarei esploso. Un giorno, durante il briefing nell’ufficio dell’ambasciatore, stavo per alzarmi in piedi e dire a tutti che siamo fondamentalmente un gruppo di assassini. Questo è ciò che siamo. Che non ha nulla a che fare con l’amicizia e la comprensione tra le nazioni, e tutto il resto. Siamo assassini. Ci comportiamo come un branco di teppisti in un paese che è ospitale nei nostri confronti, un paese con tradizioni antiche. Ma non l’ho fatto. Ho cercato tuttavia di trasmettere il messaggio. Ma, con mio orrore, nessuno voleva nemmeno ascoltare, meno che mai credere a quello che avevo da dire. E ho provato tutti i tipi di trucchi. Ho fatto trapelare informazioni attraverso lettere o documenti smarriti, o qualcosa del genere. E tuttavia non ho ricevuto alcun riscontro. L’informazione non è stata pubblicata nemmeno sui mass media conservatori dell’India.

L’impulso immediato a disertare è venuto con la crisi del Bangladesh che, nella corrispondenza americana, è stata descritta come una rivoluzione popolare islamica il che è un’assoluta sciocchezza. Non aveva nulla a che fare con l’Islam e non c’era nessuna rivoluzione popolare. In realtà, non esistono rivoluzioni popolari, punto. Ogni rivoluzione è il prodotto di un gruppo altamente strutturato di organizzatori coscienziosi e professionali, e non hanno nulla a che fare con il popolo. In Bangladesh, il popolo non era assolutamente coinvolto. Gran parte dei membri dell’Avami League, che significa Partito Popolare, sono stati addestrati a Mosca, nella scuola superiore del partito. La maggior parte dei leader dell’esercito popolare del Bangladesh, come dello Swapo in Sud Africa, e di tutti gli eserciti di liberazione in tutto il mondo che sono composti dallo stesso gruppo di utili idioti, sono stati addestrati all’Università di Lumumba e in vari centri del KGB a Sebastopoli, in Crimea, ed a Tashkent.

Ho visto che il territorio indiano viene usato come trampolino di lancio per distruggere il Pakistan orientale, ho visto io stesso migliaia di cosiddetti studenti viaggiare verso il Pakistan orientale attraverso il territorio dell’India, e il governo indiano ha fatto finta di non vedere cosa stesse succedendo. Lo sapevano perfettamente. La polizia indiana lo sapeva. Il dipartimento di intelligence del governo indiano lo sapeva. Il KGB ovviamente lo sapeva e la CIA lo sapeva. Questo è stato molto esasperante perché quando ho disertato e ho spiegato ai debriefer della CIA che avrebbero dovuto stare attenti perché il Pakistan orientale sarebbe esploso da un momento all’altro, hanno detto che stavo leggendo troppi romanzi di James Bond.

Quindi il Pakistan orientale era condannato. Uno dei miei colleghi del consolato sovietico a Calcutta, quando era molto ubriaco, si avventurò nel seminterrato per alleviare se stesso e trovò alcune grandi scatole che riportavano la scritta “materiale stampato per l’Università di Dacca”. Dacca è la capitale del Pakistan e poiché il mio collega era ubriaco ma anche curioso, ha aperto una delle scatole e ha scoperto che non contenevano pagine stampate, bensì Kalashnikov e munizioni. Comunque, è una lunga storia. Quando ho visto i preparativi per l’invasione del Pakistan orientale, ovviamente ho voluto disertare immediatamente. Ma in quel momento non riuscivo a decidermi sul quando, sul dove e sul come. Uno dei motivi, ovviamente, era che ero innamorato dell’India. Ne ho parlato prima. Parlavo le lingue, socializzavo con le persone e capivo che dovevo agire in fretta a meno che non volessi che questo bellissimo paese fosse permanentemente e irreparabilmente danneggiato dalla nostra presenza. Uno dei motivi per non disertare era che, come potete ben vedere, vivevo in una relativa agiatezza. Chi mai farebbe una cosa del genere a mente lucida? Per poi sottomettersi all’abuso dei media occidentali facendosi chiamare maccartista, fascista e paranoico.

Oppure per guidare un taxi a New York City. A che scopo avrei dovuto disertare? Per essere maltrattato dagli americani? Essere insultato in cambio del mio sforzo di portare informazioni veritiere sull’imminente e pericolosa sovversione? Come potete vedere, vivevo in condizioni abbastanza confortevoli vicino a una piscina dove gli indiani, tra l’altro, non erano ammessi. Ero un esperto di propaganda pagato profumatamente. Avevo la mia famiglia, ed ero rispettato dalla mia nazione. La mia carriera era stata senza macchie. Il terzo motivo era l’impossibilità di disertare con la famiglia, con il bambino e con mia moglie. Sarebbe stato un suicidio virtuale perché, secondo la legge ipocrita che ho citato prima, la polizia indiana avrebbe dovuto riconsegnarmi al KGB e quella sarebbe stata la fine della mia defezione e probabilmente della mia vita.

Quindi, non potevo far uscire clandestinamente mia moglie perché non era del tutto sicura di quello che stavo facendo. Non era così idealisticamente coinvolta e sicuramente non era a conoscenza del quadro totale delle mie attività per il KGB. Sarebbe rimasta scioccata se io l’avessi messa nel mio furgone e l’avessi portata all’ambasciata americana oppure altrove. Sarebbe stato un pericolo ancora maggiore. Quindi, di nuovo, ho dovuto disertare in modo tale che la mia defezione sembrasse una semplice scomparsa. In effetti, ci sono stati molti casi in cui un agente sovietico è semplicemente scomparso, magari ucciso in azione. Oppure, a causa della loro curiosità e dei loro stretti contatti con i marxisti più radicali, alcuni di loro sono stati uccisi dagli stessi marxisti con cui lavoravano. A tale proposito, devo dire che è successo in molti paesi africani, dove agenti del KGB sovietici sono stati uccisi dagli africani stessi, non perché questi ultimi odiassero i marxisti/leninisti, ma perché erano semplicemente gentaglia indisciplinata con il grilletto facile.

Se dai loro una mitragliatrice, spareranno. E alcuni dei sovietici ovviamente non erano abbastanza attenti da proteggersi e si sono trovati in situazioni imbarazzanti quando sono stati colpiti dal fuoco incrociato tra le fazioni del cosiddetto movimento di liberazione. Di conseguenza, ho deciso, come ho detto, di studiare la controcultura. Ho stabilito che questo probabilmente sarebbe stato il modo migliore per scomparire, perciò ho socializzato con personaggi come quello che appare alla sinistra di questa foto, un hippy americano.

Mi ci è voluto molto tempo per studiare esattamente cosa stessero facendo e come mescolarmi con loro. Ma alla fine ce l’ho fatta. La maggior parte dei giornali indiani riportava la mia foto e prometteva una lauta ricompensa a chi fornisse informazioni su dove mi trovavo. Ma stavano cercando la persona sbagliata perché ovviamente tentavano di arrestare un giovane diplomatico sovietico con la camicia bianca e la cravatta. Al momento della mia defezione, questo era il mio aspetto. Nessuno avrebbe potuto pensare che un diplomatico sovietico fosse tanto pazzo da unirsi a un gruppo di hippy.

[Edward Griffin]

Questo è lei.

[Yuri Bezmenov]

Sì. Un viaggiatore indiano che fuma hashish. Si è sviluppata letteralmente come una storia poliziesca in stile hollywoodiano. Sono riuscito a salire a bordo di un aereo all’aeroporto di Bombay, passando sotto il naso del KGB. E sono quindi volato in Grecia dove sono stato interrogato dalla CIA.

Abbiamo finito le mie diapositive.

[Edward Griffin]

Possiamo spegnere il proiettore. è stato molto interessante. Ha parlato più volte della sovversione ideologica, ma temo che questa sia una frase che alcuni americani non capiscano appieno. Quando i sovietici usano l’espressione sovversione ideologica, cosa intendono?

[Yuri Bezmenov]

La sovversione ideologica è una procedura condotta con mezzi legittimi, e alla luce del sole. Potete vederla con i vostri occhi. Tutto quello che dovete fare, tutto ciò che i mass media americani devono fare, è togliere le banane dalle vostre orecchie e aprire gli occhi, a quel punto la potrete vedere. Non c’è mistero. Non ha nulla a che fare con lo spionaggio. So che la raccolta di informazioni tramite le attività di spionaggio sembra più romantica. Vende più deodoranti attraverso la pubblicità. Probabilmente è per questo che i vostri produttori di Hollywood sono così appassionati per i thriller del tipo di James Bond. Ma in realtà, l’enfasi principale del KGB non è affatto nell’area della raccolta segreta di informazioni.

Secondo la mia opinione e secondo l’opinione di molti altri disertori del mio calibro, il KGB investe solo circa il 15% del tempo, del denaro e delle risorse umane per lo spionaggio in quanto tale. L’altro 85% è impegnato in un processo lento che, nel linguaggio del KGB, chiamiamo sovversione ideologica oppure anche misure attive oppure guerra psicologica. Significa fondamentalmente cambiare la percezione della realtà di ciascun americano. Al punto che, nonostante l’abbondanza di informazioni, nessuno sia in grado di giungere a conclusioni sensate nell’interesse di difendere se stessi, le proprie famiglie, le proprie comunità e il proprio paese. È una procedura di lavaggio del cervello su vasta scala, che procede molto lentamente ed è divisa in quattro stadi fondamentali.

Il primo stadio è la demoralizzazione. Ci vogliono dai 15 ai 20 anni per demoralizzare una nazione. Perché così tanti anni? Perché questo è il numero minimo di anni necessario per educare una generazione di studenti nel paese del tuo nemico, esposto all’ideologia del nemico. In altre parole, l’ideologia del marxismo/leninismo viene pompata nelle teste ancora plasmabili di almeno tre generazioni di studenti americani senza essere sfidata o controbilanciata dai valori fondamentali del Patriottismo americano. Qual è il risultato? Il risultato è che possiamo vedere che la maggior parte delle persone che si sono laureate negli anni ’60 oppure hanno fatto l’università a metà o l’hanno abbandonata, rappresentano la classe intellettuale che ora occupa le posizioni di potere nel governo, nei servizi civili, negli affari, nei mass media, nel sistema educativo.

Non ve ne potete liberare. Non potete sbarazzarvene. Sono contaminati. Sono programmati per pensare e reagire a determinati stimoli in un certo schema. Non potete portarli a cambiare idea. Se anche li esponeste a informazioni autentiche, se anche dimostraste che il bianco è bianco e il nero è nero, non potreste comunque cambiare la loro percezione di base e la loro logica di comportamento. In altre parole, in queste persone il processo di demoralizzazione è completo e irreversibile. Affinché una società possa sbarazzarsi di questo genere di persone, ci vorranno altri 15 o 20 anni. Vale a dire il tempo necessario per educare una nuova generazione di patrioti e di persone di buon senso, che agirebbero a favore e nell’interesse della società statunitense.

[Edward Griffin]

Eppure, come dice lei, sono proprio queste persone, che sono state programmate in modo favorevole all’ideologia sovietica e che sono state collocate nei posti chiave, che sarebbero condannate allo sterminio.

[Yuri Bezmenov]

La maggior parte di loro, sì, semplicemente perché, quando vedessero in futuro ciò che significa veramente, in pratica, la società dell’uguaglianza e della giustizia sociale, subirebbero uno shock psicologico tale da portarle, ovviamente, a ribellarsi.

Saranno persone molto infelici e frustrate. E il regime marxista/leninista non tollera questo tipo di persone. Ovviamente, si uniranno alle fila dei dissidenti. A differenza degli attuali Stati Uniti, non ci sarà più posto per i dissidenti nella futura America marxista/leninista. Oggi, per il solo fatto di essere dissidente e di aver criticato il vostro Pentagono, potete diventare molto famosi, come Daniel Ellsberg, oppure ricchi sfondati, come Jane Fonda. In futuro queste persone saranno semplicemente schiacciate come scarafaggi. Nessuno darà loro un centesimo per le loro belle e nobili idee di uguaglianza. Questo non lo capiscono. E sarà un grande shock per loro. Naturalmente,. Il processo di demoralizzazione negli Stati Uniti è già stato sostanzialmente completato negli ultimi 25 anni. In realtà, è stato portato anche oltre il traguardo originale perché, oggi, la demoralizzazione raggiunge aree in cui, precedentemente, nemmeno il compagno Andropov, e tutti i suoi esperti, avrebbero nemmeno sognato di ottenere un successo tanto tremendo.

Per la maggior parte sono gli stessi americani che lo fanno ad altri americani, grazie alla mancanza di standard morali. Come ho detto prima, l’esposizione a informazioni veritiere non ha più importanza. Una persona che sia demoralizzata non è in grado di valutare le informazioni veritiere. I fatti non le dicono nulla. Se anche la inondassimo di informazioni, di prove autentiche, di documenti, e di immagini, se anche la trascinassimo a forza in Unione Sovietica e le mostrassimo i campi di concentramento, si rifiuterebbe di crederci fino a quando non ricevesse un calcio nel sedere da uno stivale militare. Se ne renderà conto solo quando il suo didietro sarà sfondato, non prima. Questo è l’aspetto tragico della situazione della demoralizzazione.

Quindi, fondamentalmente, l’America è bloccata nella demoralizzazione. E, anche qualora iniziasse in questo preciso momento a rieducare la nuova generazione di americani, ci vorrebbero ancora dai 15 ai 20 anni per invertire la tendenza della percezione ideologica della realtà, e per consentire un ritorno alla normalità, e al patriottismo. La fase successiva è la destabilizzazione. In tale fase, il sovvertitore non si preoccupa delle vostre idee e dei vostri modelli di consumo. A questo punto non importa più che voi mangiate cibo spazzatura e diventiate grassi e rammolliti. Ci vogliono solo dai due ai cinque anni per destabilizzare una nazione.

Ciò che conta sono i fattori essenziali dell’economia, delle relazioni estere, dei sistemi di difesa. E potete vedere abbastanza chiaramente che, in alcune aree, in aree sensibili come la difesa e l’economia, l’influenza delle idee marxiste/leniniste negli Stati Uniti è assolutamente fantastica. 14 anni fa, quando sono atterrato in questa parte del mondo, non avrei mai potuto credere che il processo sarebbe andato tanto veloce. La fase successiva, ovviamente, è la crisi. Potrebbero essere necessarie solo fino a sei settimane per portare un paese sull’orlo della crisi. In questo momento la possiamo vedere in azione nell’America Centrale.

E dopo la crisi, a cui si associa un violento cambiamento della struttura di potere e dell’economia, viene il cosiddetto periodo di normalizzazione. Può durare a tempo indefinito. La normalizzazione è un’espressione cinica presa in prestito dalla propaganda sovietica. Quando i carri armati sovietici entrarono in Cecoslovacchia nel 68, il compagno Brezhnev disse che la situazione nella fraterna Cecoslovacchia si era normalizzata. Questo è ciò che accadrà negli Stati Uniti se si permetterà a tutti i vari fessi di trascinare il paese nella crisi. Di promettere alla gente ogni tipo di prelibatezza e il paradiso in terra. Se permetterete di destabilizzare la vostra economia, eliminando il principio della libera concorrenza di mercato, e insediando a Washington un governo in stile “grande fratello”, con dittatori benevoli come Walter Mondale che prometteranno molte cose, senza preoccuparsi minimamente che le promesse vengano mantenute o meno. Mondale si recherà a Mosca per baciare i piedi della nuova generazione di assassini sovietici.

E non preoccupatevi, creerà false illusioni che la situazione sia sotto controllo, quando invece non lo sarà affatto. La situazione sarà disgustosamente fuori controllo. La maggior parte dei politici, dei media e del sistema educativo americani forma un’altra generazione di persone che pensano di vivere in tempo di pace. IL che è assolutamente falso. Gli Stati Uniti sono in stato di guerra, guerra totale, non dichiarata, contro i principi di base e le fondamenta di questo sistema. E l’iniziatore di questa guerra, naturalmente, non è il camerata Andropov.

È il sistema, per quanto ridicolo possa sembrare. Il sistema comunista mondiale ovvero la cospirazione comunista mondiale. Non mi importa nulla di riuscire a spaventare qualcuno oppure no. Se non avete già paura, allora nulla può spaventarvi. Ma non dovete essere paranoici al riguardo. Quello che succede in realtà ora, è che, a differenza di me, avete letteralmente diversi anni per vivere come se niente fosse. A meno che gli Stati Uniti non si sveglino, la bomba a orologeria continuerà a ticchettare e, con ogni secondo, il disastro si avvicinerà sempre di più. A differenza di me, non avrete bisogno di disertare, a meno che non vogliate vivere in Antartide con i pinguini. Questa è l’ultima spiaggia. Questo è l’ultimo paese che offre la libertà e la possibilità di migliorare.

[Edward Griffin]

D’accordo, quindi cosa facciamo? Qual è la sua raccomandazione al popolo americano?

[Yuri Bezmenov]

Bene, la cosa immediata che mi viene in mente è, naturalmente, numero uno, che ci debba essere uno sforzo nazionale molto forte per educare le persone. nello spirito del vero patriottismo. Numero due, spiegare loro il vero pericolo di un governo socialista, comunista, qualunque sia il tipo di stato assistenziale in stile grande fratello. Se la gente non riuscirà a cogliere il pericolo imminente di tale sviluppo, nulla potrà mai salvare gli Stati Uniti. Dovrete dire addio alla vostra libertà, comprese la libertà per gli omosessuali e per i detenuti. Tutta questa libertà svanirà, evaporando in 5 secondi, comprese le vostre preziose vite.

La seconda cosa è che, nel momento stesso in cui almeno una parte della popolazione degli Stati Uniti si convinca del fatto che il pericolo è reale, dovrà fare pressioni sul vostro governo. E non sto parlando di spedire lettere, firmare petizioni e tutta questa bella nobile attività. Sto parlando di costringere il governo degli Stati Uniti a smettere di aiutare il comunismo. Perché non c’è altro problema più scottante e urgente che impedire al complesso militare industriale sovietico di distruggere tutto ciò che rimane del mondo libero. Ed è molto facile da fare. Basta sospendere qualsiasi credito finanziario, qualsiasi cessione di tecnologia, qualsiasi fornitura di denaro, qualsiasi riconoscimento politico o diplomatico. E, naturalmente, non commettere nessuna di quelle idiozie come  l’accordo per la fornitura di cereali all’Unione Sovietica. Il popolo sovietico, 270 milioni di russi, vi saranno eternamente grati se smetteste di aiutare un gruppo di assassini che ora siedono al Cremlino e che il presidente Reagan chiama rispettosamente governo.

Non governano nulla, tanto meno un’economia complessa come quella sovietica. Perciò, di base, ci sono due risposte o soluzioni molto semplici, forse anche semplicistiche, ma tuttavia, sono le uniche disponibili. Educate voi stessi. Comprendete che cosa sta succedendo intorno a voi. Non passate la vostra vita come se foste in tempo di pace. Siete in uno stato di guerra e avete poco tempo prezioso per salvarvi.

Non c’è molto tempo, soprattutto se parliamo delle generazioni più giovani. Non c’è più molto tempo per abbandonarsi alle convulsioni al ritmo della bellissima musica da discoteca. Molto presto sparirà. Accadrà da un momento all’altro. Se stiamo parlando dei capitalisti oppure dei ricchi uomini d’affari, credo che stiano vendendo la corda con cui verranno molto presto impiccati. Se non si fermano, se non riescono a frenare il loro irrefrenabile desiderio di profitto, e se continuano a commerciare con il mostro del comunismo sovietico, presto si troveranno con la corda al collo. E pregheranno di essere uccisi. Ma sfortunatamente, saranno inviati in Alaska, probabilmente per gestire l’industria degli schiavi.

Capisco che appaia come una visione semplicistica e spiacevole. So che agli americani non piace ascoltare cose spiacevoli. Ma non ho disertato per raccontarvi storie idiote come quelle dello spionaggio da microfilm raccontato nei film di James Bond. Quella è spazzatura. Non c’è più bisogno di condurre attività di spionaggio. Sono venuto a parlarvi di sopravvivenza. È in ballo la sopravvivenza di questo sistema.

Potreste chiedermi che cosa ci guadagni personalmente. Ovviamente la mia sopravvivenza. Perché, come ho detto, ora mi trovo sulla vostra stessa barca. Se affonderemo insieme, lo faremo alla grande.

Non c’è altro posto su questo pianeta in cui disertare.

Ora conoscete le principali fasi sovversive di una cultura che sono anche alla base della Guerra Psicologica. Queste tecniche, inizialmente sviluppate dai sovietici, sono state copiate e utilizzate dai servizi segreti di molte altre nazioni, anche occidentali.

Roberto Mazzoni

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